Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 507 AVVISO Ordine 1. Campagna antinfluenzale 20142015 Notizie in Rilievo Professione e Salute 2. Crisi occupazionale. "Indispensabile un riordino della previdenza dei farmacisti." Scienza e Salute 3. L’acido urico elevato minaccia la salute del cuore ï‚· Prevenzione e Salute 4. Tumore del pancreas sempre letale. Casi in aumento, ma si può prevenire 5. Ecco perché l’olio di oliva protegge dal tumore al colon 6. Chi dorme poco è incline all’internetdipendenza Martedì 28 Ottobre 2014, S. Simone, Simonetta Proverbio di oggi……….. 'O posto cchiù spuorco è ‘a recchia d’ ‘o prevete ORDINE: CAMPAGNA ANTINFLUENZALE 2014-2015 In distribuzione presso la sede dell’Ordine le locandine da esporre nelle farmacie di Napoli e Provincia per la prevenzione dell’influenza. Sono riportate all’interno Indicazioni relative alla campagna vaccinale antinfluenzale, coerentemente a quanto indicato nella nota del Ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione influenzale 2014-2015”. Sono indicate:  Misure di igiene e protezione individuale,  Indicazioni su Chi deve vaccinarsi,  Quando e dove vaccinarsi L’ACIDO URICO ELEVATO MINACCIA LA SALUTE DEL CUORE È confermato dalla scienza: l’eccesso di acido urico nel sangue, un problema che coinvolge ben 13 milioni di italiani, è un nuovo fattore di rischio cardiovascolare, complice del 40% degli infarti che si registrano ogni anno nel nostro Paese, soprattutto in chi ha già colesterolo alto, ipertensione e iperglicemia. Cos’è l’acido urico: L’acido urico è sintetizzato nel fegato ed è una sostanza di scarto prodotta dal metabolismo delle cellule, la cui concentrazione nel sangue (uricemia), se nella norma, esprime un buon rapporto tra la quantità di cellule prodotte e quelle “demolite”. Un uomo adulto elimina con l'urina 0,52,0 grammi di acido urico in 24 ore, secondo gli alimenti ingeriti. Quali sono le conseguenze dell’iperuricemia Effetti articolari,(Gotta); Effetti metabolici: (es. comparsa della resistenza all'insulina); Effetti vascolari: (effetti pro-infiammatori e pro-ossidanti sulla parete dei vasi sanguigni, favorendo la comparsa di aterosclerosi e quindi di patologie cardiovascolari gravi come infarti e ictus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 Crisi occupazionale. Fofi: "Indispensabile un riordino della previdenza dei farmacisti. Istituito un tavolo di lavoro" Per rispondere al fenomeno della disoccupazione la Fofi ha promosso l’istituzione di un tavolo di lavoro con Enpaf e le organizzazioni sindacali rappresentative dei farmacisti. L’obiettivo, per il presidente Mandelli è “identificare le strategie necessarie a far fronte alle mutate necessità degli iscritti e all’evoluzione dell’intero settore del farmaco”. “È ormai da tempo che dobbiamo confrontarci con un fenomeno nuovo per la nostra professione: difficoltà a trovare una prima occupazione, perdita del posto di lavoro, aumento delle forme di contratto atipiche e dell’attività in regime libero-professionale. Ma è chiaro che il problema più immediato è quello sollevato dal Senatore D’Ambrosio Lettieri nella sua nota: la disoccupazione. Per questo la Federazione degli Ordini dei Farmacisti ha promosso l’istituzione di un tavolo di lavoro sulla previdenza che identifichi le strategie necessarie a far fronte alle mutate necessità degli iscritti e all’evoluzione dell’intero settore del farmaco”. Così il Senatore Andrea Mandelli, presidente della Fofi, descrive le finalità dell’incontro svoltosi ieri nella sede della Federazione. “In questa prima riunione tutte le componenti hanno presentato le loro proposte per affrontare la situazione, e ringrazio i partecipanti per il loro prezioso contributo – ha aggiunto Mandelli - si è quindi deciso di esplorare tutte le possibilità offerte dalle modificazioni del regolamento dell’ente previdenziale, a cominciare dall’allungamento del periodo di quiescenza, nel quale si può interrompere il versamento dei contributi”. “Non possiamo pensare di affrontare una crisi come quella attuale senza soluzioni improntate alla solidarietà come condizione per garantire la coesione intra-professionale - ha sottolineato il Vicepresidente Senatore, D’Ambrosio Lettieri - già oggi sono troppi i farmacisti che versano in condizioni economiche tali da non poter sostenere i costi dell'iscrizione all'Ente di previdenza e si cancellano dall'Albo con la conseguenza di rimanere emarginati da ogni opportunità professionale. Un'altra misura su cui sono convinto occorra recuperare più forti elementi di contrasto è l’abusivismo professionale. Ciò, non solo nella piena consapevolezza che non sia possibile esporre a rischio la salute pubblica nei casi in cui l’atto dispensativo non viene effettuato dal farmacista, ma anche che consentire a chi farmacista non è di dispensare il farmaco rappresenti la più grave e volgare ferita alla dignità della professione. Bene ha fatto, dunque, il presidente Mandelli a costituire un tavolo di lavoro con Enpaf e con le organizzazioni sindacali rappresentative dei farmacisti. Ä– un segno rassicurante dell'impegno profuso dalla Fofi sul versante delle politiche occupazionali”. “Abbiamo di fronte alcune situazioni che richiedono un intervento innovativo rispetto al passato, per esempio colleghi che lavorano in modo intermittente per pochi mesi l’anno, quindi il precariato, ma anche situazioni di gravissime difficoltà per gli stessi titolari delle farmacie e delle parafarmacie, figura che costituisce una modalità professionale inedita per il nostro paese – ha detto il Segretario Maurizio Pace – non a caso anche il meccanismo del contributo di solidarietà è ormai messo alle corde dalla crisi evidente della farmacia di comunità. Pertanto è necessario che, al di là dei primi interventi, si proceda a un lavoro di messa a punto di una proposta riordino complessivo del settore". “Ci si prospetta la non facile necessità di contemperare la solidarietà con la stabilità economica del nostro ente previdenziale – ha concluso Mandelli – un compito che le improvvide ipotesi di tassazioni aggiuntive, se si concretizzassero renderebbero ancora più arduo”. (Farmacista online) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 PREVENZIONE E SALUTE TUMORE DEL PANCREAS SEMPRE LETALE CASI IN AUMENTO, MA SI PUÃ’ PREVENIRE Un caso su tre dovuto al fumo, il 10% dei pazienti ha un parente colpito dallo stesso male. Fortemente a rischio chi soffre di diabete Fa ancora tanta paura il tumore del pancreas. Purtroppo giustamente, visto che è tuttora fra le neoplasie più letali: poco più del 7% dei pazienti è ancora vivo a cinque anni dalla diagnosi, senza grandi mutamenti nell’ultimo ventennio. Ad essere cambiata è però l’incidenza della malattia, che è in costante crescita da tempo e in Italia nel 2014 ha colpito circa 13mila persone (il 13% in più rispetto al 2011), soprattutto fra i 60 e gli 80 anni. Mentre resta pressoché invariato il fatto che la stragrande maggioranza delle diagnosi (oltre il 90%) avviene quando il tumore è ormai in fase avanzata e le possibilità di cura scarseggiano. «Ma c’è qualcosa che si può fare per limitare le probabilità di ammalarsi, solo che pochi italiani lo sanno – sottolinea Stefano Cascinu, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica. Ci sono degli stili di vita che possono far crescere o diminuire la possibilità di sviluppare questa temibile neoplasia, ma solo un anno fa un connazionale su due era convinto che nulla si potesse fare». Prevenzione, ecco cosa si può fare: In un anno qualcosa è cambiato: Aiom, insieme ai medici di famiglia e ai pazienti di Aimac (Associazione italiana malati di cancro), ha promosso Pancrea, una campagna informativa (realizzata grazie al sostegno di Celgene) che negli scorsi mesi ha girato sette regioni, con la distribuzione di due opuscoli sulla prevenzione e la gestione della malattia, e la realizzazione del sito www.tumorepancreas.org, che fornisce notizie corrette sulla patologia. «Abbiamo attraversato il Paese e continueremo nel 2015, spiegando ai cittadini come sia possibile prevenire anche questa insidiosa forma di cancro. Le regole sono: niente fumo (causa il 30% di tutti i carcinomi pancreatici), che è il fattore di rischio principale. In pratica, diversi studi hanno dimostrato che si potrebbero evitare tre casi su 10 eliminando il tabacco, che più sigarette si consumano maggiore è il pericolo, ma anche che se si smette il rischio scende. Servono poi una dieta sana ed equilibrata, consumo moderato di alcol e attività fisica regolare». Se tre casi di cancro su 10 sono collegati a un’alimentazione scorretta, infatti, quello del pancreas non fa eccezione: è stato dimostrato un legame con l’obesità e serve un’attenzione speciale agli alimenti altamente calorici, ricchi di proteine di origine animale, grassi e carboidrati raffinati, carni rosse, insaccati, bevande zuccherate. Senza dimenticare l’alcol, che viene elaborato nel pancreas tramite certi enzimi e che, attraverso processi metabolici, può danneggiare le cellule dell’organismo e alla lunga agevolare la formazione di una neoplasia. Il 10% dei pazienti ha almeno un parente colpito dallo stesso male «Esistono anche altri fattori di rischio, con un peso meno rilevante, ma che è bene conoscere. Recenti studi hanno rilevato che il pericolo di ammalarsi sale del 50% nei pazienti che da oltre 10 anni soffrono di diabete. Inoltre oggi sappiamo che alcune malattie genetiche ereditarie possono favorire il tumore del pancreas e che il 10% dei pazienti ha almeno un parente colpito dallo stesso male». Purtroppo c’è poco che si può fare per diagnosticarlo in fase precoce: si tratta di un killer silenzioso, che non dà sintomi particolari, ma solo vaghi disturbi e che manifesta segnali chiari solo quando ha ormai iniziato a diffondersi negli organi circostanti o ha bloccato i dotti biliari. Una volta scoperta la malattia, però, è fondamentale venire seguiti in centri che abbiano una buona esperienza. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 La rapidità e l’aggressività della diffusione del carcinoma nei tessuti vicini, la sua refrattarietà alla chemioterapia standard e la sua tendenza a recidivare ne fanno uno dei tumori più difficili e impegnativi da trattare. La chirurgia è l’opzione terapeutica più efficace (attualmente praticabile soltanto nel 20% circa dei pazienti) nei casi in cui sia possibile asportare il tumore, ossia quando non si è esteso ai principali vasi sanguigni situati vicino né ha dato metastasi a distanza. «Servono esami diagnostici eseguiti bene, da radiologi esperti – precisa Pinto –. Anche la chirurgia è molto complicata e le decisioni sulle terapie con farmaci richiedono speciali competenze, per cui è molto importante che i malati vengano trattati da chi vedi molti casi ogni anno e ha maggiore competenza». E Cascinu conferma: «Questa neoplasia deve essere curata in strutture che affrontano un adeguato numeri di casi l’anno: quello degli alti volumi di attività è uno dei principali problemi dell’oncologia italiana. La soluzione che proponiamo da anni è la costituzione di reti oncologiche sull’intero territorio nazionale». (salute, Corriere) Ecco perché l’olio di oliva protegge dal tumore al colon Un adeguato consumo aumenta l'espressione di un gene che può spegnere il meccanismo tumorale all'origine. Studio italiano rafforza l'idea che la dieta mediterranea è utile per prevenire tumori, diabete e malattie neurologiche e cardiovascolari. E’ l’indiscusso re della dieta mediterranea e, lo si pensa da tempo, arma per la prevenzione di alcune patologie ma il meccanismo protettivo dell’olio di oliva, su cellule e tessuti, era finora sconosciuto. Lo ha svelato, invece, una ricerca coordinata dai biologi dell’Università Campus BioMedico di Roma e dell’Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino e il Karolinska Intitutet di Stoccolma e pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry: l’olio di oliva sembra in grado di aumentare l’espressione di un gene Cnr1 che media la risposta dell’organismo ai fattori ambientali, come la dieta, e protegge naturalmente le cellule dall’accumulo di mutazioni nel DNA, alla base di molte patologie tra cui il cancro. In particolare, l’effetto dell’olio di oliva come nutraceutico è stato verificato per il tumore del colon-retto, uno dei ‘big killer’ più temuti e diffusi tra la popolazione: ogni anno colpisce 40 mila donne e 70 mila uomini in Italia. Le proprietà benefiche dell’olio erano già state ufficialmente confermate dall’EFSA, stabilendo che l’assunzione quotidiana di 5 milligrammi di idrossitirosolo, un polifenolo dell’olivo, riduce il rischio ossidativo, ha proprietà antiossidanti e agisce sul metabolismo dei lipidi, abbassando il colesterolo ‘cattivo’, importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari. Stando ai risultati di numerosi studi sarebbe proprio l’olio l’ingrediente segreto della dieta mediterranea, il regime più salutare. «ll nostro studio - sottolinea Mauro Maccarrone del Campus Bio-Medico - rafforza la fiducia nel fatto che una dieta appropriata possa aiutare a prevenire i tumori, ma anche altre patologie diffuse, come i disturbi neurologici, l'obesità e il diabete. I risultati hanno profonde implicazioni anche per l'impostazione di studi futuri. Dimostrano infatti che i cambiamenti epigenetici, ovvero quelli derivanti da fattori ambientali e, dunque, dall'alimentazione, sono potenzialmente reversibili». (OK, Salute) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 PREVENZIONE E SALUTE Chi DORME POCO è INCLINE all’INTERNET-DIPENDENZA Assolti tablet e telefonini, non sono loro i colpevoli. Al contrario: chi è predisposto all’insonnia sarebbe più vulnerabile a un uso compulsivo dei media elettronici Si diventa insonni perché non ci si riesce a staccare da computer, tablet e smartphone, o si è già insonni e allora anche di notte si rimane incollati a schermi e tastiere? Questi strumenti sono importanti mezzi di stimolo cognitivo, ma se il loro uso interferisce con qualità e quantità di sonno, allora potrebbero avere un effetto negativo sull’apprendimento, che invece necessita di un buon riposo. Secondo una ricerca realizzata da psicologi canadesi e pubblicata sul Journal of Sleep Research, chi tende a usare fino a tardi i media elettronici ha già per proprio conto difficoltà a prendere sonno. La ricerca inverte la tendenza rispetto a studi precedenti, che avevano attribuito l’aumento delle insonnie alla difficoltà a separarsi da Facebook o Twitter, da altri social network, e più in generale dai diversivi offerti dall’elettronica. Dicono gli autori dello studio: «Il nostro studio longitudinale su un campione di universitari è durato tre anni ed è stato il primo a esaminare la direzione dell’effetto tra due importanti caratteristiche del sonno (la sua durata e la presenza di disturbi del sonno) e due indici di utilizzo di media (uso di televisione e social network)». A un migliaio di studenti universitari tra i 17 e i 25 anni è stato sottoposto un questionario, rilevando le loro abitudini nel corso della settimana e durante il weekend, momenti che hanno differenti pattern sia per il tempo dedicato al sonno sia per le modalità d’uso dei media elettronici. «Lo studio - ha indicato che le preesistenza di problemi del sonno era in grado di predire la quantità di tempo trascorsa guardando la tv o sui social network. Al contrario, il tempo trascorso davanti ai media elettronici non era in grado di predire l’eventuale presenza di disturbi del sonno». Ciò a cui la ricerca sembra non rispondere è come se la passassero gli insonni quando ancora non esisteva l’elettronica, quando non ci si poteva collegare a internet 24 ore su 24. Ad es., se un buon libro potesse tenere loro compagnia, ma anche tenere sveglio chi altrimenti avrebbe dormito. «D’altra parte, il periodo degli studi universitari rappresenta per molti il momento in cui ci si allontana dalle abitudini familiari. Molti prediligono lo studio notturno e questo potrebbe rappresentare l’espressione di una particolare attitudine circadiana, ossia di un loro specifico cronotipo». Un altro studio ha poi esplorato il rapporto tra l’utilizzo di Facebook e la qualità del sonno. È noto che questo social network può generare forme più o meno intense di dipendenza perché rappresenta una sorta di finestra sui fatti degli altri. Lo studio è stato pubblicato su PLOS One. Si tratta di uno studio “trasversale”, metodologia che rileva l’associazione tra un fenomeno e un altro, senza che sia possibile capire quale dei due sia la causa. La ricerca ha messo in evidenza che tra gli oltre 400 universitari analizzati, un sonno di scarsa qualità era presente in circa il 50% dei soggetti. L’uso smodato di Facebook era invece presente in circa il 9% dei soggetti. Tra questi ultimi la frequenza dei disturbi del sonno era però decisamente superiore. Gli autori propongono diverse spiegazioni di questa associazione: forse alcuni studenti avviano Facebook quando hanno terminato le attività quotidiane, un momento che facilmente corrisponde con quello del sonno; oppure si sviluppa dipendenza per alcune attività di Facebook, come i messaggi e i giochi online. Infine, l’uso smodato di Facebook potrebbe essere responsabile di vissuti di solitudine e isolamento, che già in precedenza altre ricerche hanno dimostrato essere esse stesse causa di insonnia. (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare. MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA (Laureati nell’anno 1974) ALBANESE ALFANI ALDO ARRICHIELLO BERTINI BOSSA BUONO CAIAZZA CASTALDO CAUTIERO COZZOLINO DE RUGGIERO DI FRANCO FERRARA Emma Maurizio Giovanni Antonio Pasquale Catello Anna Ersilia Giuseppe Domenica Ruggiero Carmela Antonio FIMIANI FUSCO GILIBERTI GIUDICEPIETRO GRECO GRISPELLO LOPEZ PIRAS SCHIOPPA SCOGNAMIGLIO SIDIROPULOS SPAGNUOLO Luisa Aldo Giovanni Giampiero Maria Donato Ciro Ermelinda Francesco Guido Nikolaos Maria Rosaria PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 507 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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