Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 434 AVVISO Ordine 1. Nasce l’Unione dei Farmacisti Cattolici – sez. Napoli Giovedì 19 Giugno 2014, S. Gervasio, Romualdo Proverbio di oggi…….. Vengo d''o muorto e tu dice ch 'è vivo. Come fai a dire questo se io sono sicuro del contrario ? Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. La colonscopia è indolore: un nuovo bruco robotico 3. Che differenza c’è fra allergia e intolleranza alimentare? 4. A caccia di ictus con un elmetto 5. Glaucoma: sensore in occhio potrebbe monitorare pressione oculare 6. La colonscopia è indolore grazie a un nuovo bruco robotico  Prevenzione e Salute 7. Meglio non lavare il pollo. Aumenta il rischio di infezioni 8. Vitamina D: ecco come farne il pieno 9. Ormone della crescita inizia a calare a 40 anni  Farmaci e Salute 10. Farmaci introvabili: il Ministero richiama operatori ed enti locali ORDINE: NASCE L’UNIONE DEI FARMACISTI CATTOLICI – SEZ. NAPOLI L’Unione dei Farmacisti Cattolici Italiani di Napoli (UCFI – sez. Napoli) riprende dunque il proprio cammino. L’unione sotto la guida dell’Ordine riprende il proprio cammino ed ha come obiettivo quello di promuovere tra gli iscritti: Chi può Partecipare: Possono far parte dell’Unione in qualità di Soci ordinari i laureati in Farmacia, in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ed i laureandi nelle suddette facoltà. Come Partecipare: per aderire all’associazione si può contattare il Presidente dell’Ordine (339 8177933) o la Collega Angela Lupoli (328 341 3538), coordinatrice della neonata associazione. Che differenza c’è fra un’allergia e un’intolleranza alimentare? I sintomi sono spesso uguali. In entrambi i casi chi ne è colpito presenta mal di pancia e diarrea, o un rush cutaneo. La differenza sta nel meccanismo di reazione del corpo. Nel caso di “vera” allergia alimentare, è sempre coinvolto il sistema immunitario. Le intolleranze invece possono essere causate da un deficit di enzimi, come nel caso di intolleranza al lattosio, uno zucchero contenuto nel latte che alcuni non riescono a digerire. Nel caso di sostanze coloranti o additivi come carotene, tartrazina, acido sorbico e glutammato, i sintomi sono provocati da cause non ancora chiarite. Un’ulteriore differenza sta nel fatto che nel caso di un’allergia alimentare “vera” bastano quantità minime dell’allergene per scatenare i disturbi, che spesso in un’intolleranza si manifestano solo dopo aver ingerito una certa quantità di alimento. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 434 PREVENZIONE E SALUTE MEGLIO NON LAVARE IL POLLO AUMENTA IL RISCHIO DI INFEZIONI «Don’t wash your chicken» (non lavare il tuo pollo): lo slogan si era già diffuso l’anno scorso attraverso una campagna di sensibilizzazione realizzata dai ricercatori della Drexel University che sfatava una delle credenze popolari meno fondate. (In Figura, germi che si diffondono lavando il pollo) Il pollo insomma non va lavato e l’idea che una bella sciacquata prima della cottura ripulisca da batteri e virus è quanto di più sbagliato. Non sempre la saggezza popolare è da seguire e il caso del pollo lavato ne è una dimostrazione, come ribadito recentemente dalle indicazioni della Food Standards Agency, l’ente britannico per la sicurezza alimentare. Pericolosi spruzzi d’acqua: La Food Standards Agency rimarca come l’uso di lavare il pollo con l’acqua non uccida i batteri, anche perché si tratta di acqua fredda, e solo la cottura sia in grado di annientarli. Al contrario gli spruzzi d’acqua possono diventare una via d’infezione, veicolando batteri attraverso la superficie di lavoro, gli asciugamani e le stoviglie. L’acqua in sostanza può essere foriera di germi patogeni disperdendo la contaminazione, avverte la Food Standards Agency che chiama in causa il campylobacter. Il 44% degli inglesi lava il pollo: I sintomi di questo batterio includono diarrea, dolori di stomaco e crampi, febbre e sensazione generale di malessere (sintomi tipici da gastroenterite), ma ci possono essere anche conseguenze più gravi e a lungo termine, come la sindrome di Guillain-Barre. E l’allarme proveniente dall’ente britannico per la sicurezza alimentare si affianca a un sondaggio che ha coinvolto 4.500 adulti britannici, riscontrando che la pratica di sciacquare il pollo prima di cucinarlo viene utilizzata dal 44 per cento dei consumatori. Campylobacter e salmonella: Ma anche da noi il pollo è contaminato da campylobacter e valgono le regole stabilite in Gran Bretagna? Lo abbiamo chiesto a Umberto Agrimi, dir. del Dip. di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Ist. Superiore di Sanità, il quale ha sottolineato innanzi tutto che il campylobacter è il primo responsabile di zoonosi (malattie infettive trasmesse dagli animali all’uomo) in Europa, seguito dalla salmonellosi. I numeri della European Food Safety Authority parlano per il campylobacter e la salmonellosi rispettivamente di 214.268 e di più di 91mila casi registrati nel 2012. In Italia differentemente dalle medie europee i casi di salmonellosi (1453) continuano a essere nel 2012 più alti rispetto a quelli di campylobacter (774) ma il trend temporale delle due infezioni è simile anche in Italia con una riduzione della salmonellosi grazie a una campagna di controllo decisa ed efficace negli allevamenti avicoli, e un certo incremento delle infezioni umane da campylobacter che rimangono, verosimilmente, sottonotificate. «Il campylobacter si trova nell’intestino dei polli - e durante la macellazione è possibile la contaminazione delle carcasse con materiale fecale. Sciacquando la superficie del pollo si corre il rischio di disperdere la contaminazione che rimanendo sulla superficie rimane invece confinata». (salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 434 FARMACI E SALUTE FARMACI INTROVABILI: IL MINISTERO RICHIAMA OPERATORI ED ENTI LOCALI Una circolare ribadisce quanto previsto dalla legge 17/2014: no all’esportazione parallela dei medicinali soggetti a provvedimenti specifici per rischio carenza Controlli a tappeto dei Nas nella filiera distributiva del farmaco e una circolare del Ministero della Salute per contrastare il fenomeno dei medicinali introvabili nelle farmacie. Medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di alcune malattie. Il dicastero richiama gli operatori della filiera del farmaco e le autorità territoriali «alla puntuale e corretta osservanza di quanto disposto in materia dal decreto legislativo 17/2014 per contrastare il fenomeno». Esportazione parallela: In particolare, viene ribadito che «non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale, praticando esportazione parallela (il commercio, legale, dall’Italia verso altri Paesi), i medicinali per i quali sono stati adottati specifici provvedimenti al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità anche temporanea sul mercato. Inoltre viene ricordato il principio dell’obbligo del servizio pubblico, che impone ai grossisti di garantire in permanenza un assortimento di medicinali sufficiente a rispondere alle esigenze di un territorio geograficamente determinato, nei limiti di cui questi medicinali siano forniti dalle aziende farmaceutiche, e di provvedere alla consegna delle forniture richieste in tempi brevissimi». Segnalazione del farmacista: Un compito rilevante è affidato al farmacista, «che deve procedere, direttamente o attraverso le associazioni rappresentative della categoria, a effettuare una apposita segnalazione all’autorità territorialmente competente (Regioni o Province autonome) di irreperibilità del farmaco nella rete distributiva territoriale, nonché l’indicazione del distributore all’ingrosso che non ha provveduto alla fornitura». Sulla base di questa segnalazione, l’autorità competente territorialmente «deve accertare l’eventuale violazione dell’obbligo di servizio pubblico», che comporta sanzioni di diversa gravità, che nell’ipotesi di reiterazione della violazione giungono fino alla revoca dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso dei medicinali. (salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE VITAMINA D: ECCO COME FARNE IL PIENO In realtà è un ormone, ed è fondamentale non solo per la salute delle ossa ma anche per le difese immunitarie e nella prevenzione di alcuni tumori Come siete messi a vitamina D? Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano a esserne carenti sono soprattutto gli anziani che non ne assumono a sufficienza attraverso l’alimentazione: mediamente gli over 65 anni introducono 3,7 microgrammi di vitamina D al giorno, quantità bassa rispetto a quella consigliata (fino a 10 microgrammi). Il fabbisogno giornaliero di vitamina D si raggiunge difficilmente con l’alimentazione ma fortunatamente la si può sintetizzare esponendo la pelle ai raggi ultravioletti del sole, in particolare d’estate. (OK, Salute e benessere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 434 SCIENZA E SALUTE A CACCIA DI ICTUS CON UN ELMETTO Il prototipo svedese emette microonde che analizzano il danno cerebrale e distinguono se c’è ischemia o emorragia. Utile per dimezzare i tempi di diagnosi. L’idea è quella di farlo indossare sulla testa dei pazienti, appena arrivano in pronto soccorso o sull’ambulanza con il sospetto di ictus, per una diagnosi più tempestiva e precisa. Per ora l’elmetto capace di distinguere un ictus emorragico da uno ischemico attraverso microonde che analizzano il tessuto cerebrale, è solo un prototipo, ma i ricercatori svedesi ci stanno lavorando. I primi e promettenti risultati sono già stati pubblicati sulla rivista IEEE Transactions on Biomedical Engineering, dimostrando l’accuratezza dello strumento diagnostico su 45 pazienti. La tempestività della diagnosi, e quindi dell’avvio di una terapia idonea, è l’unica strategia per minimizzare possibili danni al cervello, lasciato senza ‘nutrimento’ (ovvero si ossigeno) per un tempo più o meno lungo. Ci sono due tipi di ictus:  quello emorragico, causato dalla rottura di un arteria che alimenta il tessuto cerebrale  quello ischemico, dovuto al blocco del flusso sanguigno in un’area circoscritta del cervello per l’ostruzione completa da parte di un trombo. Difficile riconoscerlo dall’esterno, con sintomi variabili tra cui confusione, perdita della sensibilità in alcune parti del corpo o difficoltà del linguaggio, ancora di più distinguerne la causa. Attualmente, si deve aspettare la TAC per capire l’area di estensione e l’entità del danno cerebrale, e stabilire una terapia d’urgenza, diversa nei due tipi di ictus. ‘Time is brain’, dicono gli esperti: ogni minuto guadagnato è prezioso per limitare le conseguenze, come paralisi, perdite di memoria, disturbi alla vista o al linguaggio., a rischio anche la vita. L’elmetto sembra capire ciò che sta accadendo nella testa del paziente prima di chiunque altro: le antenne sulla sua sommità trasmettono deboli microonde al cervello il quale riflette segnali diversi in base alla presenza di emorragia, mancanza di ossigeno o corpuscoli di ostruzione. In un secondo momento, questi dati sono interpretati dal computer collegato al dispositivo e forniscono una diagnosi chiara. Il casco svedese si propone quindi di dimezzare la fase di emergenza/urgenza, aiutando i medici a capire al volo come procedere. Prima di essere adottato nella pratica clinica, però, l’elmetto necessita di ulteriori accertamenti. (OK, Salute e Benessere) ORMONE della CRESCITA COMINCIA a CALARE A 40 ANNI Dalla quarta decade di vita, i livelli di ormone della crescita secreti naturalmente dal corpo cominciano a calare, e si manifestano segni di invecchiamento, come il restringimento della colonna vertebrale e la mancanza di dinamismo. E' quanto sostiene Adrian Tover della Clinica di Noor, in un nuovo studio in cui si esplora il fenomeno della somatopausa. La somatopausa consiste nella diminuzione della produzione di ormone della crescita: si tratta di un processo fisiologico che interessa quasi tutto il corpo, poiche' questo ormone e' coinvolto nella composizione corporea, nel metabolismo, nella densita' minerale ossea e nella funzione cardiovascolare. L'ormone della crescita determina l'altezza dei bambini, ma interviene anche quando la crescita e' completa. "E' stato documentato che, per es., nel caso del cuore (un muscolo), quelli che hanno un deficit di ormone della crescita potrebbero avere un'aspettativa di vita ridotta, a causa della perdita accelerata di massa muscolare. (Agi) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 434 SCIENZA E SALUTE GLAUCOMA: SENSORE IN OCCHIO POTREBBE MONITORARE PRESSIONE OCULARE Un gruppo di scienziati ha progettato un sensore di bassa potenza che potrebbe essere collocato in modo permanente negli occhi di un paziente cosi' da tracciare variazioni della pressione oculare difficilmente monitorabili altrimenti. Il sensore potrebbe essere integrato con una lente artificiale durante la chirurgia della cataratta e rileverebbe le variazioni di pressione istantaneamente, riuscendo a trasmettere i dati in modalita' wireless mediante onde di radio frequenza. La tecnica potrebbe servire anche al monitoraggio del glaucoma. Il team di ricerca ha voluto sviluppare un modo semplice e innovativo per misurare la pressione oculare dei pazienti, in particolare per riuscire a trattare meglio il glaucoma, che appartiene a un gruppo di malattie che danneggiano il nervo ottico e che possono causare cecita'. Il prototipo funziona utilizzando onde radio per l'alimentazione wireless e il trasferimento dati. Il chip comunica con un vicino dispositivo di ricezione e su eventuali spostamenti nella frequenza attestano una variazione di pressione oculare. La pressione effettiva viene poi calcolata da un dispositivo palmare esterno. (Agi) LA COLONSCOPIA È INDOLORE GRAZIE A UN NUOVO BRUCO ROBOTICO La tecnica meno invasiva è stata messa a punto da uno spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa La colonscopia diventa indolore grazie a un bruco robotico. Il dispositivo supera i limiti dell'esame tradizionale per la diagnosi del tratto gastrointestinale ed è stato sviluppato da un'azienda spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Era Endoscopy, e già adottato dall'Asl 5 di Pisa presso l'ospedale di Volterra (Pisa). Come funziona - L'azienda Era Endoscopy ha sviluppato questo bruco robotico ribattezzato "Endotics" assecondando le richieste dei pazienti di potersi sottoporre all'esame in maniera indolore, senza rischi e senza incorrere in ulteriori complicazioni. Il dispositivo funziona proprio come un bruco, procede secondo un meccanismo di tira e molla, mediante un sistema di ancoraggio posto vicino alla sua testa e alla sua coda, con la capacità di allungare e accorciare la parte centrale. Può essere impiegato anche per la biopsia - Giacomo Gamberucci, medico che la utilizza a Volterra, spiega: "Questa tecnologia potrà raggiungere nuove potenzialità, che la renderanno utilizzabile in uno spettro più ampio di applicazioni. Per esempio, potrà essere impiegata nella cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali ed è già allo studio la nuova versione della sonda robotica dotata di un canale operativo in grado di eseguire biopsie". "L'azienda è già pronta a sostenere un lancio internazionale per il "bruco colonscopico" che ha buone prospettive di utilizzo anche in Asia". (Salute, Tgcom24)

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