Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1466 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” “Una Visita per Tutti” 2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine di Napoli 3. Corso FAD in farmaFAY 4. Ordine: Eventi Novembre Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Il 42 % dei Medici usa WhatsApp per comunicare con i pazienti 6. Tiroidectomia senza Cicatrici Nuova Tecnica Mininvasiva Prevenzione e Salute 7. LINFONODI, Cosa Sono e Perché Possono Ingrossarsi? 8. Sindrome Premestruale depressione, con un alto stress da lavoro aumenta il rischio 9. Venerdì 23 Novembre 2018 – S. Clemente Proverbio di oggi……… E' 'nu scoglio ca nun fa patelle E' uno scoglio piatto - un avaro Il 42 % dei Medici usa WhatsApp per comunicare con i pazienti “Dottore, ritiro gli esami e le mando un WhatsApp”. La velocità con cui viviamo, l’esigenza di avere informazioni e risposte rapide sta modificando la comunicazione medico e paziente. Lo conferma anche un’indagine, che rileva come il 42% dei medici utilizzi WhatsApp per comunicare con i pazienti. “In realtà non cambia la professione e il suo contenuto – cambia il modo in cui viene esercitata. La tecnologia mette a disposizione nuovi sistemi di organizzazione interna (fascicolo sanitario, firma digitale, elaborazione informatica di informazioni, strumenti di diagnosi che raccolgono dati personali, device di monitoraggio che consentono una comunicazione continua) e nuovi strumenti di relazione con i pazienti, obiettivamente più rapidi e funzionali (mail, WhatsApp, Sms, Internet che già oggi consentono di prenotare visite e esami comodamente da casa). I medici sono sempre più attenti alle nuove tecnologie e sono consapevoli che sarebbe anacronistico non impiegarli anche nella comunicazione con i pazienti. Parallelamente, non va sottovalutata la possibilità di commettere errori in merito alle decisioni cliniche da prendere nei riguardi del paziente che ha inviato il messaggio in un particolare momento della giornata, magari non avendo sottomano la cartella clinica del paziente, e gli eventuali rischi legati a un mancato rispetto della normativa sulla privacy”. “Nel rapporto con i pazienti – interviene l’avvocato Maria Giovanna Savio – l’uso di strumenti informatici non muta il contenuto della prestazione professionale e le responsabilità da essa derivanti, poiché il documento informatico ha pieno valore di legge”. L’altro tema legato all’impiego delle nuove tecnologie è quello della sicurezza. “Negli ultimi anni la cyber-minaccia ha raggiunto, in termini assoluti, livelli di guardia mai sperimentati in passato. (Salute, Oggi) PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 PREVENZIONE E SALUTE LINFONODI, Cosa Sono e Perché Possono Ingrossarsi? Il sangue non è l’unico fluido che scorre da capo a piedi attraverso una fitta rete di vasi. Nel corpo umano si articola anche il sistema linfatico, formato da capillari, vasi linfatici e dai linfonodi. Questi ultimi organelli sono molto importanti per le diagnosi tumorali e di infezioni di natura batterica o virale. In che modo sono coinvolti? Ne parliamo con la dott.ssa Barbara Sarina, ematologa di Humanitas. IL SISTEMA LINFATICO Il sistema linfatico è parte integrante del sistema immunitario. I canali che lo compongono trasportano la linfa, un fluido acquoso che contiene i globuli bianchi, cellule di difesa dell’organismo. Il sistema linfatico drena la linfa da tutti i tessuti, dove occupa gli interstizi tra le cellule, e si riempie del materiale di scarto del loro metabolismo, a cominciare dall’anidride carbonica. Le sostanze di scarto sono diverse a seconda del tessuto da cui provengono. I LINFONODI Il percorso del sistema linfatico è caratterizzato da alcuni snodi. Qui ci sono i linfonodi, circa 600 in tutto il corpo e spesso raggruppati tra loro ad esempio nella zona inguinale o vicino le ascelle; a volte sono posizionati molto in profondità. Il ruolo dei linfonodi, chiamati anche ghiandole linfatiche, è rilevante per la funzione immunitaria. Ognuno di questi piccoli organi tondeggianti accoglie la linfa proveniente dai tessuti che può contenere anche agenti patogeni. Questi vengono riconosciuti e contrastati dalle cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti, che sono una sottopopolazione dei globuli bianchi. Dai linfonodi, poi, queste cellule ritornano nel sangue e raggiungono i tessuti. I LINFONODI “INGROSSATI” (LINFOADENOMEGALIA) Le dimensioni di questi organi possono modificarsi: «I linfonodi possono aumentare di volume nel corso di numerose patologie. Le principali cause – sono:  Infezioni e/o stati infiammatori acuti/cronici. Ad es. in corso di tonsillite batterica è possibile osservare un ingrandimento dei linfonodi del collo, come anche nel corso di alcune virosi, ad es. un’infezione da Citomegalovirus o da virus di Epstein Barr;  Patologie linfoproliferative;  Localizzazione secondaria di malattie tumorali». All’aumento di volume dei linfonodi si possono associare anche altri sintomi a seconda della sede e della condizione che l’ha causato: «In caso di tonsillite, ad esempio, oltre al rigonfiamento dei linfonodi del collo si possono manifestare anche mal di gola e febbre alta». L’ingrossamento dei linfonodi può essere doloroso? «Talvolta sì, in particolare se l’ingrandimento è legato a cause infettive – risponde la specialista. A volte si può avvertire dolore perché il linfonodo aumentato di volume può comprimere alcune radici nervose». COME CI SI PUÒ ACCORGERE DELL’AUMENTO DI VOLUME? «Ovviamente dipende dalla sede. Se è presente un aumento dei linfonodi del collolo si può vedere banalmente allo specchio o accorgersene durante le quotidiane cure igieniche. L’aumento di volume in altre sedi, come nel caso dei linfonodi ascellari o inguinali, è meno visibile. In caso di aumento di grandezza di un linfonodo o di più linfonodi è sempre bene eseguire un controllo medico; sarà poi il medico che valuterà se è necessario procedere con ulteriori indagini», conclude la dottoressa Sarina. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 PREVENZIONE E SALUTE SINDROME PREMESTRUALE La sindrome premestruale è tipica delle donne in età fertile; racchiude un insieme di sintomi, di tipo fisico e psicologico, che si manifestano sempre nei giorni che precedono le mestruazioni e si risolvono al loro arrivo. CHE COS'È LA SINDROME PREMESTRUALE? Molte donne riferiscono disturbi nei giorni vicini al ciclo mestruale, ma non per tutte si parla di sindrome premestruale. La sindrome premestruale, infatti, racchiude un insieme di sintomi, di tipo fisico e psicologico, che si manifestano sempre nei giorni che precedono le mestruazioni e si risolvono al loro arrivo. È quindi una sindrome tipica delle donne in età fertile e ne interessa dal 2% al 5%. QUALI SONO LE CAUSE DELLA SINDROME PREMESTRUALE? Le cause possono essere molteplici: una diminuzione nell'organismo delle sostanze responsabili dello stato di benessere (come la serotonina); un disequilibrio nel rapporto tra estrogeni e progesterone (il dosaggio ormonale non rileva modificazioni di questi ormoni e in particolare del progesterone, rispetto alla norma, ma è probabilmente il metabolismo del progesterone stesso che risulta cambiato, conducendo alla manifestazione dei sintomi); un'alterazione nel ricambio idrosalinocon conseguente calo di alcune sostanze, come il magnesio, che comporta cefalea, crampi e gonfiore. Viene chiamato in causa anche un deficit vitaminico. QUALI SONO I SINTOMI DELLA SINDROME PREMESTRUALE? La sindrome premestruale può avere in molti casi notevoli ripercussioni nella vita sociale, nelle relazioni personali come nel lavoro. I sintomi caratteristici sono:  cambiamenti di umore con irritabilità, tendenza alla depressione, aggressività  maggior stanchezza  crisi di pianto, minor capacità di concentrazione  cefalea, tensione mammaria  attacchi di fame (soprattutto rivolta ai dolci)  gonfiore (alcune donne registrano anche un aumento di peso in quei giorni) DIAGNOSI Le donne che riferiscono sintomi in fase pre mestruale sono invitate a compilare un diario in cui annotare, mese per mese, i disturbi e le sensazioni più frequenti: questo consente al ginecologo di verificare la periodicità dei sintomi stessi e diagnosticare quindi una sindrome premestruale vera e propria. La ripetitività dei sintomi per almeno 4-5 mesi è un dato significativo per la diagnosi. TRATTAMENTI : È consigliabile prestare attenzione all'alimentazione:  diminuire l'apporto di sale, l'assunzione di alcol e di caffè e il consumo di dolci;  al contrario, è importante un corretto apporto idrico (bere almeno due litri di acqua al giorno. Possono essere di aiuto gli integratori minerali a base, per es., di magnesio e calcio e/o la supplementazione di vitamine (E, B6). Alcuni studi suggeriscono anche l'assunzione di soia: i fitoestrogeni che vi sono contenuti contribuirebbero a riequilibrare il rapporto tra estrogeni e progesterone. In commercio esistono preparati che contengono tutte queste sostanze con l'aggiunta di altri rimedi naturali, come l'agnocasto, il gingko biloba o l'olio di enotera. È importante dedicarsi a un moderato esercizio fisico (camminare, nuotare, correre) o ad attività quali yoga, pilates, shiatsu. (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 PREVENZIONE E SALUTE TIROIDECTOMIA senza Cicatrici, Nuova Tecnica Mininvasiva Per circa un secolo, la chirurgia della tiroide è stata eseguita più o meno nello stesso modo: incisione sul collo ed asportazione della ghiandola con apposizione di numerosi fili e lacci per controllare i vasi sanguigni. La crescente necessità di migliorare i risultati è stata assecondata dallo sviluppo tecnologico e l’avvento di strumenti ad energia (ultrasuoni, radiofrequenze o entrambe combinate) ha permesso l’ideazione di nuovi approcci chirurgici, in sicurezza. Così, circa venti anni fa, è stata introdotta, dalla Endocrinochirurgia di Pisa, la tiroidectomia miniinvasiva video-assistita (Mivat): questo intervento prevede l’utilizzo di una telecamera Hd con un set chirurgico appositamente ideato e permette di ridurre al minimo l’incisione cutanea (lasciando una cicatrice di 15-20 mm) e di ridurre significativamente il dolore post-operatorio. La tecnica si è diffusa successivamente in tutto il mondo, essendone stata dimostrata sicurezza ed efficacia. Ma la sua applicazione è limitata dalle dimensioni della tiroide e del nodulo. Successivamente è stata proposta la TIROIDECTOMIA ROBOTICA (Rt): essa è eseguita da un chirurgo che opera da una consolle, comandando le braccia di un robot che esegue l’intervento, assicurando una eccellente visione tridimensionale e una maggior precisione delle manovre chirurgiche. A questo si unisce il vantaggio estetico, in quanto la cicatrice viene spostata nel cavo ascellare. E’ un intervento attualmente eseguito in pochi centri ad alto volume. Del tutto recentemente, negli ultimi tre anni circa, è stata proposta una nuova tecnica, trans-orale. La Toetva (il cui significato tradotto dall’acronimo inglese è Tiroidectomia Endoscopica Trans-Orale con Approccio Vestibolare) segue la filosofia di eseguire interventi chirurgici attraverso orifizi naturali del corpo, senza lasciare alcuna cicatrice. Una piccola incisione di 10 millimetri viene eseguita nella parte interna del labbro inferiore ed una telecamera Hd viene inserita da qui fino ad arrivare nel collo: altre due piccole incisioni di 5 mm permettono di inserire nello stesso spazio gli strumenti necessari per l’intervento, che sono gli stessi utilizzati quotidianamente negli interventi eseguiti in laparoscopia. Il chirurgo opera guardando un monitor in cui l’immagine ad alta definizione permette di ingrandire significativamente le delicate strutture anatomiche da conservare, come i nervi laringei e le ghiandole paratiroidi. Al termine dell’intervento residuano tre piccole ferite nascoste nella parte interna del labbro inferiore, che scompariranno completamente nei giorni successivi, in quanto la mucosa del labbro ripara senza cicatrici residue. Il paziente sembra avere meno dolore e può mangiare la sera stessa dopo l’intervento. Non essendoci ferite cutanee può lavarsi come sempre e può tranquillamente esporsi al sole. L’assenza di cicatrice previene, ovviamente, anche tutte le complicanze legate alla ferita, come la infezione di ferita, la deiscenza, la formazione del cheloide e di cicatrici rilevate ed assicura un perfetto risultato estetico. La tecnica è agli inizi ma uno studio pubblicato su Jama Surgery ha asserito che la maggior parte degli endocrinochirurghi prevede che avrà una larga diffusione nel mondo, sia perché tecnicamente permette di vedere accuratamente il campo operatorio, bilateralmente e simmetricamente, sia perché sembra essere efficace e sicura. Dal momento che richiede l’uso di strumenti consueti, anche il costo dell’intervento è contenuto. Inoltre, le complicanze non sembrano essere superiori a quelle dell’intervento tradizionale. (Salute, Oggi) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 PREVENZIONE E SALUTE DEPRESSIONE, CON UN ALTO STRESS DA LAVORO AUMENTA IL RISCHIO Stressati a lavoro alla mezza età? Nel giro di pochi anni può aumentare il rischio di sviluppare disturbi come ansia e depressione. Una nuova conferma della relazione esistente tra salute mentale e stress arriva da uno studio realizzato dal Black Dog Institute, un istituto australiano che si occupa di ricerca, prevenzione e trattamento delle psicopatologie. Lo studio è stato pubblicato su Lancet Psychiatry. Il legame tra lavoro, stress correlato al lavoro e benessere mentale è stretto. Il primo può aggravare un disturbo psicologico già esistente ovvero dare un contributo decisivo alla sua comparsa nel corso del tempo. Dall'altro lato le stesse prestazioni lavorative possono essere compromesse se il soggetto ha sviluppato un disturbo mentale per altri motivi, un lutto ad esempio. DEPRESSI A 50 ANNI I suoi autori hanno analizzato i dati dello UK National Child Development Study, uno studio di coorte inglese condotto su oltre 17 mila individui nati in Inghilterra, Galles e Scozia in una sola settimana del 1958. In particolare sono stati valutati i dati di 6870 partecipanti per vedere quale fosse l'impatto sulla salute mentale a 50 anni dello stress da lavoro cui si era esposti pochi anni prima. All'età di 45 anni i partecipanti hanno infatti completato dei questionari allo scopo di rilevare dei parametri come il margine di autonomia decisionale sul luogo di lavoro o la discrezionalità che ciascun lavoratore ha nel decidere quali strumenti utilizzare, l'intensità e i ritmi di lavoro. Sono stati presi in considerazione anche altri fattori stressogeni non correlati però al lavoro come  problemi finanziari, divorzi e malattie. A 50 anni i partecipanti hanno completato un questionario relativo a una scala utilizzata per rilevare i sintomi di comuni malattie mentali come ansia e depressione. Ebbene, al termine dell'analisi è emerso che è i soggetti esposti a un livello maggiore di richieste lavorative, minore libertà decisionale e maggiore stress da lavoro avevano un rischio aumentato di sviluppare i più comuni disturbi mentali. COINVOLGERE DI PIÙ I LAVORATORI La buona notizia, come ricordano i ricercatori, è che si può ridurre l'impatto del lavoro sul benessere psicologico dei lavoratori creando ambienti più salutari. In particolare è emerso che, intervenendo in questo modo, si potrebbe prevenire fino al 14% dei nuovi casi di tali disturbi. “È importante ricordare che per molte persone lavorare è un elemento benefico per la salute mentale. Ma i dati della ricerca indicando che le strutture possono migliorare il benessere dei lavoratori modificando gli ambienti di lavoro”, sottolinea il ricercatore Samuel Harvey. “Possono essere adottate diverse misure per ridurre lo stress nei posti di lavoro; cercare dei modi con cui aumentare l'autonomia decisionale dei lavoratori è spesso un primo passo. Come? Ad esempio con iniziative che coinvolgano il lavoratore nel maggior numero possibile di decisioni da assumere”, aggiunge lo scienziato. (Salute, Sole24ore) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca PHARMEXPO: La più grande fiera del Centro Sud Italia dedicata al Settore Farmaceutico Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand e con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella). La partecipazione ad ogni evento darà 48 CF ECM Saremo presenti con il Camper della Salute dell’Ordine e saranno effettuate Visite Specialistiche Gratuite con Eco-color Doppler per la Prevenzione di Insufficienza Venosa PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli: parte la Web-TV Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli. I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti. Un altro passo importante che qualifica l’intera Categoria e il Nostro impegno. La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15 Settembre 2018, le sue trasmissioni in forma sperimentale; Come seguire la WEB-TV : collegarsi sul Portale Istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di Napoli Di seguito il link dove poter visionare i primi 7 servizi: 1. 2. 3. 4. l’annuncio dell’apertura della Web-TV Progetto “Una Visita per Tutti”: DDL Concorrenza: Cosa Fare? Manovre salvavita e defibrillatore : Ruolo del Farmacista 5. Vaccinazione antinfluenzale 6. Vaccinazioni Obbligatorie e Raccomandate 7. Fatturazione Elettronica in Farmacia https://www.ordinefarmacistinapoli.it/we b-tv-ordine-farmacisti-della-provincia-dinapoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 8 Anno VII – Numero 1466 ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO Domenica 16Dicembre,ore 18.00 – Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – NA L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che hanno conseguito:  65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una medaglia riconoscimento che rappresenta della un Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti. I Colleghi che hanno svolto 65, 60 e 50 anni di Professione sono definiti “Senatori dell’Ordine”; costituiscono un elenco di autorevoli professionisti, cui si aggiungono i nomi degli altri festeggiati. La cerimonia si svolge con la presenza di 250 giovani neo iscritti che pronunceranno il giuramento professionale di Galeno. Ti aspettiamo per partecipare Tutti insieme, al Concerto di Natale e al Caduceo d’Oro 2018 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1466 Valutazione delle ANALISI CLINICHE : Aggiornamento per il Farmacista Di seguito lo schema generale del corso SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF Modulo 31 32 33 35 TITOLO Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH) Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi Data Modulo 19 Nov 20 Nov 21 Nov 34 35 TITOLO Analisi Feci Analisi Urine 1 QUESTIONARO n.7 Data 22 Nov 23 Nov

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