Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1430 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” “Una Visita per Tutti” 2. Ordine: Parte la WEB-TV dell’Ordine di Napoli 3. Ordine: eventi Ottobre 4. Ordine: Corso FAD in farmaFAY Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. gli esperti spiegano perché è meglio dormire senza mutande 6. BIG DATA e diagnosi precoce: una rivoluzione medico-sanitaria Prevenzione e Salute 7. come si fa lo sbiancamento dei denti? 8. Tumore mammella, una mammografia ogni anno se il seno è più denso? Giovedì 04 Ottobre 2018 – S. Francesco d’Assisi Proverbio di oggi……… E' 'nu pallone 'e viento E' un pallone gonfiato GLI ESPERTI SPIEGANO PERCHÉ È MEGLIO DORMIRE SENZA MUTANDE Pigiama o meno, per le donne è più salutare dormire senza la biancheria intima per lasciare l'area genitale libera di respirare. Questo è il consiglio di un gruppo di esperti intervistati dall'Huffington Post statunitense. "Dico spesso alle mie pazienti di coricarsi senza slip", dice la dottoressa Alyssa Dweck.  "Se l'area è costantemente coperta - soprattutto se il tessuto non è assorbente o traspirante - l'umidità si concentra creando in questo modo terreno fertile per i batteri". Questo aspetto è accentuato nelle donne in menopausa:  "Più cose indossi, più cose devi toglierti quando arrivano i colpi di caldo notturni". L’accortezza è valida anche per gli uomini Meteo Napoli Giovedì 04 Ottobre ï‚· Sereno Minima: 17° C Massima: 23°C Umidità: Mattina = 42% Pomeriggio = 58% "I boxer trattengono l'umidità e il calore, e i batteri fioriscono negli ambienti caldi e umidi". Dormire senza mutande è consigliabile anche per gli spermatozoi: "Lo scroto ha bisogno della temperatura giusta per ottimizzare la produzione di sperma. Gli slip riscaldano eccessivamente i testicoli, compromettendo così la qualità del liquido seminale. Se andare a letto senza la biancheria intima diventa però difficile e contrario alle abitudini, allora gli esperti consigliano di utilizzare mutande in cotone oppure usare boxer molto larghi. (Salute, Huffington Post) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1430 PREVENZIONE E SALUTE BIG DATA E DIAGNOSI PRECOCE: UNA RIVOLUZIONE MEDICO-SANITARIA Ha già da tempo un ruolo molto importante nella lotta contro le principali patologie, ma oggi la tecnologia si sta affermando sempre di più anche nel settore medico sanitario. In che modo? Lo sviluppo di dispositivi in grado di raccogliere un volume impressionante di dati medici e parametri biometrici, i cosiddetti “big data”, rappresentano una sfida e un’opportunità nel settore della diagnosi precoce così come in quello della ricerca medica. Insieme al dr Andrea Carlo Lonati, assistente della direzione sanitaria di Humanitas, abbiamo parlato dei casi di Apple Heart Study e del software usato a Milano durante l’Expo 2015. Big data, quali risorse? Molti esperti teorizzano che i big data possono essere in grado di fornire spunti davvero interessanti per sostenere la lotta contro le malattie infettive e cronico degenerative. Se è vero che la tecnologia in questi casi non può fornire una cura, questo non significa che non sia in grado di essere di grande aiuto nella diagnosi precoce o, addirittura, nella prevenzione della malattia stessa. Per le malattie infettive, estrapolando i dati provenienti da internet è possibile infatti sia analizzarli che processarli in un formato che permetta di metterli a confronto anche a livello geografico, permettendoci per esempio di capire come una malattia si stia diffondendo o si sia diffusa o ottenere informazioni precise e concrete, come ad esempio definire il luogo in cui inviare le squadre di pronto intervento. Quando vengono strutturati e incrociati nel modo corretto, i dati hanno il potenziale di isolare situazioni inaspettate, individuare lacune informative e rappresentare uno strumento indispensabile per gli operatori sanitari. Nella diagnosi precoce e prevenzione delle malattie cronico degenerative, l’avvento dei dispositivi wearable (ovvero indossabili), può fornire invece un supporto interessante anche a distanza, come è avvenuto con l’Apple Heart Study. Expo, ovvero un esempio di epidemiologic intelligence L’esposizione universale del 2015 ha dato a Regione Lombardia la possibilità di sperimentare un avanzato sistema di intelligence epidemiologica grazie ad un programma chiamato “Medical Information System”. Grazie a questa piattaforma di sorveglianza completamente automatica è stato possibile effettuare un monitoraggio delle malattie infettive e degli agenti biologici che hanno impattato sulla salute pubblica all’interno di un fenomeno come Expo, che si è guadagnato l’appellativo di “mass gathering” per i volumi di pubblico che lo hanno frequentato. Il sistema ha utilizzato, incrociato e prodotto big data provenienti da fonti informative diverse, permettendo di implementare le strategie di controllo. Il caso Ebola e gli altri utilizzi in Africa Nel caso dell’Ebola i big data hanno giocato un ruolo importante. Sommando e comparando i dati relativi alle infezioni con quelli sui tassi di mortalità, la società Qlik, tramite un’apposita applicazione, ha fornito la possibilità di visualizzare i numeri dei decessi in ciascuna regione, confrontandoli con il numero di persone contagiate e determinando il trend di diffusione. Aggiungendo i dati relativi agli interventi medici, è stato anche possibile valutare l’efficacia delle misure di prevenzione e quanto queste abbiano frenato i livelli di contagio. FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 3 Anno VII – Numero 1430 Un altro caso in cui i big data hanno fatto la loro parte è quello che ha visto i ricercatori impegnati nell’utilizzo dei dati per monitorare la diffusione della malaria in Kenya e per prevedere quali aree sarebbero state colpite con più probabilità nel futuro. Questa modalità di lavoro permette inoltre di servirsi delle informazioni che è possibile raccogliere con la telefonia mobile, semplicemente monitorando le chiamate in uscita ed in entrata e localizzando la posizione dei dispositivi per capire come si spostano le persone e con chi restano in contatto. Questo genere di informazioni può facilitare gli aiuti e le organizzazioni sanitarie a decidere dove e come meglio agire. Apple Heart Study e la raccolta dati a distanza Si tratta di uno dei più grandi studi mai creati e ha visto la collaborazione dei ricercatori di Stanford Health e di Apple. Attraverso l’Apple Watch, il dispositivo indossabile che permette di monitorare anche il battito cardiaco, l’Apple Heart Study è riuscito a raggiungere un grandissimo numero di partecipanti su tutto il territorio statunitense. L’avvento delle nuove tecnologie, anche mediante l’utilizzo di dispositivi connessi a Internet, permette infatti di condurre indagini a distanza, senza che il paziente sia fisicamente presente e ora l’enorme mole di dati acquisiti verrà analizzata dai ricercatori. (Salute, Humanitas) SCIENZA E SALUTE COME SI FA LO SBIANCAMENTO DEI DENTI? I trattamenti cosmetici per rendere i denti più bianchi sono molto richiesti. A questo scopo si può contare sulle tecniche di pulizia o di sbiancamento dentale, che vanno scelte in base al tipo di discromia (ovvero di alterazione del colore dei denti) e delle caratteristiche del singolo paziente. Le schede redatte con la consulenza di Elisabetta Polizzi, coordinatore del Corso di Laurea in igiene dentale dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano. Fenomeni fisici Il colore naturale dei denti è espressione di molti fenomeni fisici che si manifestano quando la luce colpisce/attraversa lo smalto e la dentina. Una discromia, ossia un’alterazione del colore dei denti, può essere localizzata a uno o più elementi o all’intera dentatura. «Prima di sottoporsi a un trattamento cosmetico dei denti è fondamentale un’accurata valutazione da parte dell’odontoiatra per verificare l’assenza di controindicazioni e l’approccio più adatto in base al tipo di discromia» . Due tipi di discromie Le discromie possono essere: 1) estrinseche - sono conseguenza del deposito sulla superficie del dente (smalto) di placca batterica e tartaro e/o di sostanze «coloranti» (cromogene), derivanti per esempio da alimenti come caffè, tè, liquirizia, vino rosso o da fumo di sigaretta; 2) intrinseche - sono conseguenza di alterazioni della struttura del dente (dentina) determinate da malattie genetiche, assunzione di particolari farmaci (tetracicline), fluorosi dentale (molto rara), invecchiamento, traumi o necrosi pulpare (morte del dente). «Stili di vita scorretti, malattie, alcuni farmaci, alimenti sono tra i numerosi fattori che possono provocare discromie estrinseche o intrinseche». PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1430 Le tecniche: rimozione del tartaro È indicata quando i denti sono pigmentati a causa di stili di vita errati o scarsa igiene orale. Eseguita con regolarità, è un ottimo strumento per mantenere la bocca in salute e prevenire la carie e la malattia parodontale. La rimozione del tartaro e della placca accumulati si esegue con appositi strumenti sterilizzati. «Per riportare i denti al loro colore naturale si può contare innanzitutto sulla pulizia dei denti professionale - Questa è un’ottima strategia per le macchie estrinseche perché permette di rimuovere dallo smalto ciò che è attaccato. Può essere eseguita una volta all’anno o più spesso a seconda del singolo caso ed è anche un importante misura di prevenzione della malattia paradontale. In presenza di macchie più insidiose e profonde, che hanno intaccato anche la dentina, bisogna ricorrere alle tecniche di sbiancamento dentale». Sbiancamento dentale Prevede l’uso di sostanze sbiancanti a base di perossido di idrogeno o di carbammide a concentrazioni diverse a seconda di quello utilizzato, del tipo di macchie e del grado di bianco a cui si ambisce. Il trattamento agisce sulla dentina, favorendo la rottura dei legami delle sostanze che hanno macchiato il dente. Gli agenti sbiancanti, se usati in modo appropriato, sono sicuri ed efficaci. L’agente sbiancante si può applicare direttamente sul dente e viene in genere attivato con lampade led, laser o Uv. «Lo sbiancamento dentale viene eseguito utilizzando agenti sbiancanti che vengono assorbiti all’interno della dentina, dove rompono i legami tra le sostanze che formano le macchie, lasciando in soluzione molecole più piccole, incolori, che vengono eliminate con facilità attraverso lo smalto. Il trattamento dura circa un’ora ed è suddiviso in diversi cicli di applicazione a seconda delle modalità d’uso dell’agente sbiancante scelto». Sbiancamento con mascherine Prevede il ricorso a mascherine trasparenti realizzate su misura dopo aver preso l’impronta delle arcate dentali. Una volta pronta la mascherina, il trattamento prosegue a domicilio:  l’odontoiatra fornisce un gel sbiancante da inserirvi e spiega al paziente come utilizzarlo. A seconda delle necessità, la mascherina può essere indossata solo alcune ore o tutta la notte. Il trattamento sbiancante con mascherine domiciliare dura in media un paio di settimane e i denti si sbiancano in modo graduale. «Se eseguite in modo corretto, le tecniche di sbiancamento sono sicure - . Diversamente da quanti molti credono, non aumentano la sensibilità dei denti perché non intaccano lo smalto. È però vero che a volte ci può essere un’ipersensibilità provvisoria, che si risolve nell’arco di pochi giorni». In farmacia Oltre alle tecniche di sbiancamento professionale, ci sono numerosi prodotti da banco che promettono di «far risplendere» i nostri denti. Si va dai dentifrici, a base di sostanze abrasive o sbiancanti (perossido di idrogeno a bassa concentrazione), a strisce o gel da applicare sui denti. Ma funzionano davvero? «Possono dare qualche beneficio, ma non bisogna abusarne. L’azione limitata di questi prodotti è legata al fatto che la percentuale di agente sbiancante è molto bassa. I dentifrici abrasivi, poi, rimuovono le macchie più superficiali, ma possono abradere lo smalto, con il risultato che i denti poi si sporcheranno prima. Il consiglio è quello di usarli per non più di una o due settimane, una tantum. Lo stesso vale per gli altri prodotti contenenti perossido di idrogeno» suggerisce Polizzi. (Salute, Corriere) PAGINA 5 Anno VII – Numero 1430 PREVENZIONE E SALUTE TUMORE MAMMELLA, UNA MAMMOGRAFIA OGNI ANNO SE IL SENO È PIÙ DENSO? Rivedere la frequenza dello screening per il tumore al seno a seconda del rischio di tumore e delle caratteristiche del seno? Per le donne di almeno 50 anni con :  una densità del seno maggiore, dovrebbe essere raccomandata una mammografia ogni anno,  per una donna a basso rischio e una densità mammaria inferiore, lo screening biennale potrebbe essere sostituito da uno triennale. Le indicazioni arrivano da una ricerca pubblicata su Annals of Internal Medicine. Per donne tra i 50 e i 74 anni – per le quali negli Stati Uniti si raccomanda una mammografia a cadenza biennale – lo screening dovrebbe essere dunque “personalizzato”. Il team ha stimato le probabilità di mammografie con “falsi positivi” (ovvero lesioni sospette che esami successivi rilevano come non preoccupanti), biopsie che non rilevano tumori e tasso di mortalità evitato sulla base di alcuni elementi:  età, fattori di rischio di tumore al seno e densità. Le valutazioni sono state effettuate su alcuni modelli e i risultati proiettati a donne tra i 50 e i 74 anni. Dai modelli è emerso che per le donne con un rischio di tumore alla mammella nella media e una densità più bassa lo screening potrebbe essere esteso a tre anni. Dall’altro lato, invece, le donne a maggior rischio, con un seno più denso, potrebbero guadagnare maggiori benefici da uno screening annuale. Ma perché la DENSITÀ è così : «La densità mammaria è un fattore confondente rilevante per il tumore al seno? la mammografia, si fa più fatica a leggerla. Inoltre la densità è un fattore di rischio indipendente di tumore: più il seno è denso, più si hanno probabilità di sviluppare tumore in particolare dopo la menopausa», risponde il dr Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center. «Dai risultati della ricerca in oggetto – sembrerebbe che adeguare le tempistiche dello screening alle diverse popolazioni ridurrebbe i falsi positivi e le sovradiagnosi e a determinare un’ottimizzazione delle risorse. Tuttavia, anche alla luce di precedenti ricerche, è difficile definire in maniera certa i criteri in base ai quali personalizzare gli screening». «Ad es. uno studio del 2015 pubblicato su American Journal of Roentgenology dimostrò come, in donne da 40 a 49 anni d’età, se ci si fosse basati solo sulla densità mammaria e sulla storia familiare, il 75% dei tumori al seno non sarebbe stato diagnosticato, precludendo i benefici in termini di mortalità legati alla diagnosi precoce.» Nella pratica, comunque, è già prevista una sorta di “personalizzazione” dello screening «Sulla base della storia familiare, se una o più parenti prossimi della donna hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno, o se la donna è stata già operata per questa neoplasia – ricorda – la mammografia può diventare annuale o essere affiancata da un’ecografia». In Italia il programma nazionale di screening prevede una mammografia ogni due anni per le donne tra 50 e 69 anni di età. Sebbene il numero degli inviti sia aumentato, spiega l’Osservatorio nazionale screening, l’adesione è ferma a meno del 60%, con numeri preoccupanti al Sud. «Lo screening mammografico resta una strumento diagnostico importantissimo. Sarebbe necessario intensificare gli sforzi per educare tutta la popolazione allo screening non solo per il tumore al seno ma anche per quelli alla cervice uterina e al colon retto», conclude il dr Sagona. (Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1430 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli: parte la Web-TV Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli. I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti. Un altro passo importante che qualifica l’intera Categoria e il Nostro impegno. La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15 Settembre 2018, le sue trasmissioni in forma sperimentale; Come seguire la WEB-TV : collegarsi sul Portale Istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di Napoli Di seguito il link dove poter visionare i primi 3 servizi: 1. l’annuncio dell’apertura della Web-TV 2. progetto “Una Visita per Tutti”: 3. DDL Concorrenza: Cosa Fare? https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web-tvordine-farmacisti-della-provincia-di-napoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 7 Anno VII – Numero 1430 ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI OTTOBRE Di seguito l’elenco degli eventi formativi e delle date del progetto “Un Visita per Tutti” EVENTI MESE DI OTTOBRE Martedì 23 Ottobre Sede Ordine h. 21.00 Venerdì 26 Ottobre Sede Ordine h. 21.00 Parte I Serata Monotematica 18 Crediti FAD Gli Uguali Zentiva: Caratteristiche, Vantaggi e Punti di Forza Serata Monotematica 18 Crediti FAD Corso Teorico Pratico di Rianimazione in caso di Morte Improvvisa: impiego del Defibrillatore Relatore: Prof. Maurizio Santomauro - Università Federico II Obiettivo del Corso: Acquisire le conoscenze e le capacità operative relative alla rianimazione cardiopolmonare mediante l’applicazione del Basic Life Support e della defibrillazione precoce. Sarà consegnato ad ogni partecipante un attestato di frequenza al corso. Il superamento del corso autorizza all’uso del Defibrillatore semiautomatico. Lunedì 29 Ottobre Sede Ordine h. 21.00 Parte I Serata Monotematica 18 Crediti FAD Patofisiologia dell’Artrite Reumatoide e Trattamento Farmacologico: Ruolo del Farmacista Relatore: Prof. Antonio Lavecchia – Università Federico II Progetto “Una Visita per Tutti” Mese di Ottobre dedicato alla prevenzione dell’Insufficienza Venosa Venerdì 5 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.00) LETTERE (NA); Via Conserve, n. 12 Lunedì 8 Ottobre - (dalle 10.00 alle 13.30) NAPOLI; Via Antonio Labriola, n. 11 Venerdì 12 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. ANTIMO (NA); Via Roma, n. 177 Sabato 13 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) LACCO AMENO (Ischia- NA); Piazza S. Restituta,5 Martedì 16 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) GIUGLIANO (NA); Piazza Antonio Gramsci, n. 1 Mercoledì 24 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) CASANDRINO (NA); Via Paolo Borsellino, n. 41 Venerdì 26 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) QUALIANO (NA); Corso Campano, n. 241 Martedì 30 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. SEBASTIANO al VESUVIO; P.zza Meridiana 40 Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1430 ORDINE: Lunedì 8 Ottobre parte la III° Edizione di FAD in farmaDAY (18 CF): un NUOVO MODO di AGGIORNARSI da CASA FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice, GRATUITO ..quotidiano e a CASA propria, seguendo il notiziario farmaDAY 18 Crediti ECM COME PARTECIPARE a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati: 1. Nome, Cognome; 2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita, 4. n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso b) nei prossimi giorni riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE insieme alle istruzioni per fruire del Corso c) All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto dal Presidente Prof. V. Santagada, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. d) Il Titolo del Corso: Valutazione delle Analisi Cliniche : Aggiornamento per il Farmacista e) Cliccandoci sopra si aprirà la pagina contenente i vari moduli. Al termine di ogni Modulo dovrai rispondere al questionario di fine modulo che Ti consentirà di passare al modulo successivo e così via. Una volta terminato il corso potrai accedere al modulo di assegnazione dell’attestato ECM che potrai scaricare e stampare. Ma non finisce qui!! Avrete a disposizione un tutor on-line a cui potrete rivolgervi in caso di difficoltà. Questo corso ha l’obiettivo di mostrare una panoramica quanto più possibile esaustiva, sul significato delle varie analisi e con essa  dare al Farmacista gli strumenti necessari a comprendere i risultati di una specifica indagine diagnostica. Come abbiamo già sottolineato, non per formulare diagnosi ma semplicemente per consigliare il paziente che a lui si rivolge nella migliore maniera possibile sempre all’interno delle proprie competenze professionali. OBIETTIVO

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