Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1399 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” “Una Visita per Tutti” 2. ORDINE: eventi Luglio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Perché con un cucchiaino lo champagne resta frizzante? 4. Ho il testosterone basso, chi mi aiuta? Prevenzione e Salute 5. Occhi a rischio sotto il sole: come ripararli e proteggerli scegliendo gli occhiali giusti 6. Stanchezza d'estate: i consigli per fronteggiare i sintomi più semplici Meteo Napoli Lunedì 23 Luglio ï‚· Sereno Minima: 23° C Massima: 31 °C Umidità: Mattina = 53% Pomeriggio = 56% Lunedì 23 Luglio 2018 – S. Brigida Proverbio di oggi……… ‘O sacco vacante, allerto nun se mantène PERCHÉ CON UN CUCCHIAINO LO CHAMPAGNE RESTA FRIZZANTE? Perché un liquido non si “sgasi” è necessario non lasciar sfuggire l’anidride carbonica che si libera nell’aria a contatto con la superficie dello spumante. Quando in questo velo d’aria l’anidride raggiunge la stessa concentrazione che ha nel liquido, essa impedisce ad altra anidride di liberarsi. Un ottimo metodo per raggiungere lo scopo è tappare la bottiglia. Per lo champagne, però, il tappo una volta “saltato”, si dilata troppo per poterlo riutilizzare. Ecco perché c’è chi inserisce un cucchiaino di metallo (alcuni sostengono che quelli d’argento funzionano meglio) nel collo della bottiglia. Non esistono prove che questo “rimedio della nonna” funzioni; esiste invece una ricerca che dimostra il contrario. Nel 1995 un gruppo di scienziati di Épernay (la “capitale” dello champagne) provò a conservare bottiglie di spumante semivuote per verificare le variazioni di pressione del gas al loro interno. Alcune bottiglie vennero lasciate senza tappo, altre con un cucchiaino nel collo, altre ancora tappate. I risultati dimostrarono che l’unico sistema efficace per mantenere l’anidride carbonica nel vino è un tappo ermetico. Il cucchiaino, se abbastanza freddo, potrebbe servire a mantenere fredda anche l’aria sopra il liquido che farebbe quindi da “tappo” per l’anidride. Si tratta però di una spiegazione molto teorica dato che queste condizioni si possono mantenere solo per pochi minuti, fino a che la temperatura non si uniforma. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 PREVENZIONE E SALUTE OCCHI A RISCHIO SOTTO IL SOLE: come ripararli e proteggerli scegliendo gli occhiali giusti Al mare o in montagna, si pensa sempre a proteggere la pelle dal sole e spesso si dimenticano gli occhi. Ma i raggi ultravioletti del sole possono fare molti danni, alla nostra vista Raggi ultravioletti Si pensa sempre alla pelle e alle creme solari, quando si va in vacanza, al mare o in montagna, per difendersi dal sole, e non si pensa abbastanza agli occhi. Ma i raggi ultravioletti del sole (UV) possono fare danni, molti danni, alla vista, come hanno illustrato gli esperti. Ecco le domande poste agli specialisti, fra cui Lucio Buratto, oculista di fama internazionale che lavora a Milano, e i loro suggerimenti su come difendersi in tredici mosse Perchè i raggi UV sono dannosi per gli occhi L’esposizione ai raggi ultravioletti, UV (presenti ovunque ci sia luce del sole, anche quando è nuvoloso) può comportare danni, sia all’occhio che ai tessuti circostanti. Questi raggi, infatti, a seconda della loro tipologia, possono provocare problemi immediati come fotocheratiti (cioè scottature della cornea), con dolore temporaneo, lacrimazione, sensibilità alla luce e pupille contratte. Ma riescono anche penetrare in profondità, determinando, a lungo andare, malattie dell’occhio ben più importanti che interessano persino la retina, la membrana più interna del globo oculare, fondamentale per la visione (ma ci può essere anche un danno acuto alla retina: quando si guarda l’eclissi solare senza adeguata protezione, per esempio). I raggi UV sono tutti uguali? No, sono diversi e, appunto, possono provocare guai di diverso tipo. «Occorre infatti distinguere fra UVA e UVB. Questi ultimi, UVB, che rappresentano il 5 % di tutti gli UV, sono quelli che provocano le scottature, raggiungono il loro picco attorno a mezzogiorno e non penetrano in profondità. Gli UVA, invece, rappresentano il 95% del totale, sono presenti tutto il giorno e penetrano in profondità:  fanno danni che si accumulano, giorno dopo giorno».  «Essendo tutte radiazioni “fredde” e invisibili – non eccitano il naturale e protettivo restringimento della pupilla che viene innescato automaticamente dalla luce visibile». La luce visibile è quella che cade nello spettro dei colori percepibili dall’occhio umano che vanno dal rosso al violetto. Cataratta e degenerazione maculare Il rischio di cataratta aumenta dopo l’esposizione ai raggi Uv (la cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la lente che si trova all’interno dell’occhio). Ma anche prima che venga diagnosticata questa condizione, la radiazione UV può alterare la visione di una persona sotto forma di contrasto ridotto o percezione del colore. Gli studi confermano che cataratta e degenerazione maculare (una malattia della zona centrale della retina, la membrana che sta al fondo dell’occhio, fondamentale per la visione, che è una delle più importanti cause di cecità) possono essere la conseguenza di una prolungata esposizione agli UV. «Gli UVA- vengono assorbiti soprattutto dal cristallino, dal momento che la retina sta più in profondità». L’Oms, valuta che circa il 20& dei 15-20 milioni di persone che ogni anno vengono rese cieche dalla cataratta può essere provocata dall’esposizione solare. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 Lo pterygium che cos’è Altre due malattie sono da correlare all’esposizione agli Uv: una si chiama pterygium, è una lesione benigna della congiuntiva, la membrana che ricopre all’esterno il bulbo oculare: si presenta con un ispessimento di quest’ultima, spesso vascolarizzata. L’altra è il melanoma che può colpire tessuti interni all’occhio come l’uvea. Gli Uv aumentano il rischio di tumore alle palpebre? L’esposizione al sole, in generale, aumenta la probabilità di ammalarsi di carcinoma basocellulare, (un tumore della pelle, il più comune fra gli adulti, maligno, ma che ha solo un’invasività locale, cioè può recidivare in una percentuale del 30 % dei casi nella stessa zona dove è comparso, ma non metastatizza). «Può presentarsi ovunque, in tutto il corpo, viso compreso. Ma se compare, anche se raramente, sulle palpebre è molto più difficile da trattare, vista la vicinanza con l’occhio». Sotto l’ombrellone si è protetti? Sì, perché non è importante soltanto la radiazione diretta, ma anche quella diffusa, cui si dà meno importanza. I raggi UV possono essere riflessi dalle superfici circostanti, come l’acqua, la sabbia, la neve, il vetro e persino l’erba. Quindi ci raggiungono anche all’ombra. «La neve riflette fino al 90% degli UV, l’acqua il 25 %, la sabbia il 15, l’erba l’uno». Le radiazioni diffuse e disperse (che ci colpiscono sempre, per tutto l’anno, anche quando passeggiamo in città) rappresentano l’80 % della nostra “dose” annuale. Quali sono le nuvole più pericolose? Alcune conformazioni di nubi possono addirittura aumentare il livello di esposizione ai raggi UV rispetto a una giornata tersa. Alcuni scienziati hanno dimostrato che le nubi “Cumulus humilis” possono rendere i raggi UV molto più pericolosi. Il Cumulus humilis è una specie di nube appartenente al genere Cumuli. Ha contorni netti e una colorazione bianca o grigiastra, una base appiattita più scura ed è posta nei bassi strati atmosferici. Si forma soprattutto durante le calde giornate estive in seguito al forte riscaldamento Come difendersi con gli occhiali Ci sono due aspetti.  Il primo è di chi ci vede bene e opta per gli occhiali da sole, che indossa quando c’è il sole.  Il secondo è quello di chi, invece, porta lenti da vista tutto l’anno. Per il primo c’è ampia scelta, basta che si affidi a un ottico di fiducia ed eviti le bancarelle e i venditori sulle spiagge d’estate. Il problema è che non sempre gli occhiali da sole vengono indossati e così si espongono gli occhi a quegli UVB onnipresenti e dannosi, anche quando è nuvoloso o addirittura in inverno, a qualsiasi latitudine. Per il secondo, paradossalmente, ci sono opportunità in più, se indossa lenti “chiare” adeguate. Perché oggi certe lenti chiare sul mercato (ma non tutte, perché di solito proteggono fino ai 380 nanometri) assicurano una protezione contro gli UV anche quando raggiungono lunghezze fino al 400, tutto il giorno e tutto l’anno. Perché non fidarsi delle bancarelle Sul mercato (e online) si trova di tutto: dalle lenti di plastica a quelle senza marchio Ce. Allora: le lenti scure possono proteggere dall’abbagliamento e ridurre il flusso luminoso, ma possono avere un effetto collaterale, se non sono adeguatamente “attrezzate” per filtrare anche i raggi UV: inibiscono, infatti, il riflesso naturale della miosi, cioè la contrazione della pupilla che si ha quando si è esposti a una luce eccessiva, proprio perché sono scure. Se, però, la pupilla rimane dilatata lascia entrare nell’occhio quelle radiazioni UV (appunto “fredde”, cioè non percepibili dall’occhio). E queste radiazioni, possono danneggiare l’occhio. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 Le lenti chiare proteggono? Dipende. Oggi la tecnologia sviluppata dalle aziende del settore, prima fra tutte la Zeiss tedesca ha messo sul mercato lenti che proteggono anche nei confronti di quelle radiazioni a lunghezza d’onda comprese fra i 380 e i 400 nanometri. E le altre si stanno adattando. Finora, gli standard Iso classificano ancora il limite per la protezione Uv delle lenti per occhiali a 380 nanometri, ma gli studi hanno verificato che dai 380 nanometri fino ai 400 le radiazioni UV hanno un’intensità maggiore e quindi sono più dannose. Ecco perché le lenti devono essere in grado di assorbire anche queste. E non solo. Dal momento che le radiazioni UV non arrivano all’occhio unicamente colpendo la superficie frontale della lente, ma possono giungere da qualsiasi angolo, è importante che le lenti assorbano questi raggi anche sulla superficie interna. «La maggior parte di persone che oggi indossano solo occhiali da vista non sono sufficientemente protetti. In Italia 7 lenti da vista trasparenti su 10 non forniscono adeguata protezione UV». Come comportarsi con i bambini I bambini sono i soggetti più a rischio quando si espongono alle radiazioni UV. Si sa, infatti, che il cristallino del bambino è più trasparente e, rispetto all’occhio di un adulto, lascia passare più raggi UV che, così, raggiungono più facilmente la retina. Ecco perché è raccomandata un’attenzione speciale per i più piccoli. Di tutte le radiazioni UV, cui siamo sottoposti entro i 60 anni, oltre la metà vengono assorbite nei primi 20 anni di vita. Con i conseguenti danni . Morale: proteggersi sempre e il prima possibile. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE STANCHEZZA D'ESTATE: I CONSIGLI PER FRONTEGGIARE I SINTOMI PIÙ SEMPLICI Quasi sempre si dà la colpa al caldo, talvolta persino alla spiaggia. Quante volte, abbiamo sentito l’espressione «il mare stanca». In realtà, non è sempre detto che si tratti di un malessere naturale o passeggero. Stiamo parlando della stanchezza d’estate. Molte persone si sentono affaticate e svogliate e si rassegnano in attesa che le energie tornino, così come se ne sono andate. Ma non è sempre colpa del cambio delle temperature. A volte, la stanchezza ingiustificata può essere un campanello d’allarme dell’anemia, frequente tra le donne e segno da non sottovalutare. L’anemia è una diminuzione del numero di globuli rossi nell’organismo e a causarla, può essere un’eccessiva perdita di sangue, come un’emorragia improvvisa oppure un ciclo mestruale particolarmente abbondante. Ecco, perché a soffrirne sono di più le donne. Una regola che vale sempre è non curarsi da soli: deve essere il medico a valutare, dopo aver sottoposto la persona ad alcuni esami del sangue a decidere come procedere. Se la situazione non è preoccupante, per vincere la stanchezza spesso può essere sufficiente ricorrere a un’alimentazione mirata, ricca e varia, a base di cibi ad alto contenuto di ferro, vitamina B12 e acido folico come carne rossa, fegato, legumi e uova. Una discreta quantità di ferro è presente anche nel cacao e nel cioccolato fondente. Se, invece, l’anemia è più importante, il medico può prescrivere fiale o compresse di ferro e di vitamine. Le donne con mestruazioni molto abbondanti dovrebbero fare i controlli più spesso delle altre: le perdite mensili di sangue sono una delle cause più importanti di anemia causata dalla mancanza di ferro nell’organismo. (Salute, Il Mattino) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 PREVENZIONE E SALUTE HO IL TESTOSTERONE BASSO, CHI MI AIUTA? La Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità ha recentemente messo a punto un progetto mirato a meglio identificare il soggetto con deficit di testosterone, ad oggi ancora poco indagato: si tratta di ipogonadismo, cioè di insufficiente secrezione di ormoni sessuali. Che cos’è l’ipogonadismo? «Il testosterone è un indicatore importante dello stato di salute dell’uomo. Dopo i 40 anni il testosterone decresce gradualmente del 2% all’anno. Tuttavia nei soggetti con patologie croniche quali il diabete o la sindrome metabolica, i valori possono frequentemente abbassarsi al disotto della norma per l’età. Un valore basso di testosterone (ipogonadismo) influenza negativamente non solo la funzione sessuale ma si associa anche maggior rischio  cardiovascolare, osteoporosi, diabete e obesità». È proprio nell’ottica di rafforzare la cultura di medici e pazienti in tema di ipogonadismo e terapia sostitutiva con testosterone che nasce l’iniziativa “SOPHY“(Standard Operating Procedures for Hypogonadism), realizzato dalla Siams in collaborazione con Bayer. In che cosa consiste il progetto “SOPHY” Cinque Regioni pilota coordinate dal dr Pizzocaro – Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Campania e Puglia – nel mese di luglio accoglieranno a Milano, Udine, Roma, Napoli e Foggia i vari gruppi di lavoro. Specialisti in Endocrinologia, Andrologia, Medicina della Sessualità, Diabetologia e Medicina Interna si incontreranno per la messa a punta di un innovativo strumento diagnostico che consentirà di utilizzare un comune approccio per lo screening di soggetti a rischio di ipogonadismo. Un primato preoccupante per l’Italia Da un rapido confronto con la Germania, emerge in modo lampante che in Italia sono ancora troppi i pazienti che restano senza una cura:  nel nostro Paese vengono trattati i sintomi solo dello 0,51% dei pazienti, rispetto all’ 1,9% della Germania (quasi tre volte in più). Un dato allarmante, visto che i livelli di testosterone hanno molto a che fare non solo con la salute sessuale ma anche con la salute generale, perfino in termini di longevità. I più recenti studi hanno dimostrato che uomini con normale livello di testosterone vivono più a lungo (e molto meglio!) rispetto a quelli con livelli patologicamente bassi di Testosterone. L’importanza del testosterone «Dosare il testosterone dopo i 40 anni, e in particolare nei soggetti a rischio come i diabetici o con sindrome metabolica – spiega il dottor Pizzocaro – è un dato utile per la valutazione del benessere e della salute del paziente. Inoltre, la terapia sostitutiva con il testosterone, nei soggetti senza controindicazioni, dà benefici non solo per la funzione sessuale ma anche per il benessere generale». (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO Progetto “Una Visita per Tutti” Mese di Luglio dedicato alla prevenzione dell’Insufficienza Venosa Mercoledì 04 Luglio (dalle 10.00 alle 18.00) Martedì 10 Luglio (dalle 15.30 alle 18.30) Giovedì 12 Luglio (dalle 10.00 alle 18.30) Mercoledì 25 Luglio (dalle 9.30 alle 18.00) Giovedì 26 Luglio (dalle 9.30 alle 18.00) Lunedì 30 Luglio (dalle 9.30 alle 18.00) PAGINA 7 PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244 FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino NAPOLI ; Via Emanuele Gianturco,n. 247 FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61 PROCIDA (NA); Via Roma, 42 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 Delegazione di FARMACISTI CINESI si confrontano a NAPOLI sul ruolo del farmacista Pubblico e di Comunità Ieri 19 luglio al workshop su “One – Belt One – Road Italy – China – Advanced Pharmacist Development Project” PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1399 Progetto “Un FARMACO per TUTTI” E “UNA VISITA PER TUTTI”: I farmacisti in piazza per il benessere sociale. La Repubblica Ediz. del 22 Luglio 2018.

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