Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1373 Venerdì 15 Giugno 2018 – S. Germana, Vito AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” “Una Visita per Tutti” 2. ORDINE: legale e solidarietà Assistenza Sussidio di Scienza e Salute 3. «Ho la sindrome del COLON IRRITABILE: per guarire basta che cambi dieta?» 4. Per la cura del tumore alla vescica avanzato, ci sono nuovi farmaci? Prevenzione e Salute freddo? Meteo Napoli Venerdì 15 Giugno ï‚· Pioggia Minima: 18° C Massima: 26 °C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio = 48% T'aggia 'mparà e pò t'aggia perdere.... TROPPO TÈ FREDDO? A RISCHIO I RENI Fresco, dissetante, un piacevole toccasana contro l'arsura estiva. Notizie in Rilievo 5. Troppo tè rischio i reni 6. La cistite Proverbio di oggi……… A Eppure il tè freddo, bevanda regina dell'estate, consumato in quantità eccessiva potrebbe nascondere un'insidia per i reni:  un eccesso di ossalati, sostanze che si accumulano nei reni formando i temuti – e dolorosi – calcoli. L'avvertimento arriva dagli esperti del dipartimento di Urologia della Loyola University di Chicago (Usa) ed è diretto soprattutto alle persone con una maggiore propensione alla formazione di calcoli renali. “L'estate è la stagione in cui si perdono più liquidi a causa della sudorazione – spiega John Miller, l'urologo che firma l'articolo – ed è forte la tentazione di rimpiazzarli bevendo grandi quantità di tè freddo che ha un sapore più gradevole dell'acqua”. Anche il tè caldo contiene ossalati, ma difficilmente se ne bevono quantità abbondanti come accade con la sua versione gelata o raffreddata con il ghiaccio. “Negli Usa l'85% del tè bevuto è freddo”, ricorda Milner a proposito dell'abitudine degli statunitensi di berlo anche come accompagnamento durante i pasti. Tuttavia, secondo il ricercatore, molti sottovalutano il rischio potenziale per i reni. “Per questo, contro il pericolo di disidratazione estiva – aggiunge lo studioso – l'acqua è sempre la scelta consigliata”. Scongiura l'accumulo di ossalati, favorisce l'idratazione e anche il lavoro di filtraggio a carico dei reni. Al più si può optare per una limonata rinfrescante: i citrati contenuti nel limone, infatti, svolgono un'azione di contrasto rispetto alla “sabbia” e agli altri corpuscoli che si accumulano nei reni, non permettendo che si aggreghino dando vita ai calcoli. (Salute, Sole 24 ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 SCIENZA E SALUTE «Ho la sindrome del COLON IRRITABILE: per guarire basta che cambi dieta?» Il problema interessa circa il 10 per cento della popolazione, con una maggiore diffusione fra i 20 e i 50 anni e una «predilezione» per il sesso femminile Sono una donna di 37 anni e sin dall’adolescenza soffro di gonfiore e dolori addominali talmente forti che a volte non posso neanche andare al lavoro, inoltre spesso vedo muco nelle feci. Mi hanno sempre detto che non ho nulla di importante, che probabilmente ho una sindrome del colon irritabile, ma che cos’ è esattamente questa sindrome e come posso curarla? Risponde Silvio Danese, responsabile Unità malattie infiammatorie croniche intestinali all’Ospedale Humanitas e docente a Humanitas University, Milano La sindrome del colon irritabile è un problema comune, caratterizzato tipicamente da un dolore o fastidio addominale, che generalmente migliora dopo l’evacuazione. I sintomi possono essere:  meteorismo o gonfiore addominale, muco nelle feci e alterazioni della funzione intestinale, in particolare diarrea, stitichezza o entrambi. Si tratta purtroppo di una condizione cronica, che spesso modifica la qualità di vita del paziente: nel 60 per cento dei casi si associa a stanchezza e affaticamento, e necessita di una gestione a lungo termine. Il problema interessa circa il 10% della popolazione, con una maggiore diffusione fra i 20 e i 50 anni e una predilezione per il sesso femminile. LE CAUSE Non è stato individuato un singolo fattore scatenante:  è una patologia cosiddetta «multifattoriale». Tra le possibili cause vanno considerati :  fattori psico-sociali (aspetti cognitivi ed emotivi),  biologici (predisposizione e suscettibilità individuale, percezione soggettiva del dolore, anomale contrazioni muscolari della parete intestinale, alterazioni della flora batterica). LA DIAGNOSI La diagnosi si basa sull’analisi dei sintomi, ovviamente in assenza di altre malattie organiche specifiche che li giustifichino. Spesso è sufficiente la storia clinica del paziente, in alcuni casi si eseguono  esami del sangue e delle feci,  breath test specifici (lattosio, glucosio, lattulosio) in base alla sintomatologia riferita,  e una ecografia dell’addome e delle anse intestinali, per escludere segni di infiammazione. Inoltre è necessario valutare la presenza di «sintomi di allarme» (insorgenza dopo i 50 anni, dimagrimento improvviso, anemia, febbre, sangue nelle feci, dolore addominale che non migliora dopo l’evacuazione) per stabilire se possono essere utili ulteriori accertamenti, tra cui la colonscopia che, attraverso l’introduzione di uno strumento flessibile, ci permette di esplorare la mucosa intestinale e di eseguire, se necessario, eventuali prelievi di mucosa (biopsie). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 LA TERAPIA Solo una piccola percentuale di pazienti presenta segni o sintomi severi e necessita di una  terapia medica; nella maggior parte dei casi è sufficiente  modificare la dieta, lo stile di vita, avere una corretta idratazione, svolgere un’attività fisica adeguata e ridurre lo stress. La cura si basa principalmente sul trattamento dei sintomi riferiti dal paziente, essendo spesso sconosciuta la causa scatenante. A quelli che soffrono di stitichezza vengono suggeriti  lassativi di tipo osmotico (che richiamano acqua nel lume intestinale), che creano massa (fibre solubili o insolubili, come la crusca) o procinetici, a seconda del tipo di stipsi. In caso di diarrea sono consigliati  antibiotici non assorbibili, come la RIFAXIMINA;  sostanze che addensano le feci per aumentarne la consistenza (argille)  la loperamide. Nei casi di marcato meteorismo possono essere utilizzati alcuni  enzimi digestivi (alfa e beta galattosidasi),  integratori a base di probiotici  piante carminative (camomilla, melissa, cumino). Nei pazienti con forte dolore addominale è possibile utilizzare farmaci antispastici (o anticolinergici), che devono essere assunti a basso dosaggio e per brevi periodi poiché possono peggiorare la stitichezza. LA DIETA «ANTI-GAS» Nei casi in cui i sintomi si accompagnino a uno stato ansioso, si può ricorrere a  farmaci a base di benzodiazepine, che esercitano un effetto rilassante sulla muscolatura intestinale e sono disponibili anche in associazione con gli antispastici. Negli ultimi anni è stata proposta una dieta di eliminazione dei cibi “formanti gas”: 1. FODMAPs (Fermentable Oligo-, Di- and Mono- saccharides And Polyols) presenti in alcuni vegetali, legumi, frutta, latte e dolci. Infine, diverse terapie non convenzionali, quali  l’agopuntura,  le tecniche di rilassamento,  il training autogeno,  e anche la terapia cognitivo comportamentale, si sono dimostrate efficaci nella cura della sindrome dell’intestino irritabile. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 SCIENZA E SALUTE PER LA CURA DEL TUMORE ALLA VESCICA AVANZATO, CI SONO NUOVI FARMACI? Fino a poco tempo fa il trattamento prevedeva chirurgia con rimozione della vescica, spesso accompagnata dalla chemioterapia, oggi abbiamo gli immunoterapici A mio marito, 75enne, è stato diagnosticato un tumore alla vescica in stadio avanzato. Abbiamo sentito parlare di un nuovissimo trattamento a base di farmaci immunoterapici. Di che cosa si tratta? Risponde Francesco Montorsi, direttore Unità Urologia, Ospedale San Raffaele, Milano Il tumore della vescica rappresenta circa il 3 % di tutti i tumori ed è causato principalmente dal fumo di sigaretta. Colpisce più gli uomini delle donne, soprattutto tra i 60 e i 70 anni, anche se stanno aumentando i casi nei pazienti più giovani, anche di sesso femminile. Nell’80 % circa dei casi la malattia non infiltra gli strati più interni della vescica. In questi casi il trattamento è di solito chirurgico endoscopico e consiste nell’asportazione della parte malata. Purtroppo, le recidive sono frequenti (circa il 30% dei casi) e sono di solito legate alla mancata sospensione del fumo di sigaretta. «Disarmare» il cancro Nel restante 20% dei casi il tumore vescicale è già infiltrante al momento della diagnosi, cioè penetra in tutto lo spessore della parete vescicale. La malattia che ha colpito suo marito rientra in quest’ultima casistica. Fino a poco tempo fa il trattamento prevedeva la chirurgia, con la rimozione di tutta la vescica, spesso accompagnata dalla chemioterapia. I farmaci immunoterapici rappresentano una delle nuove frontiere della medicina nel settore urooncologico. Questi farmaci fanno in modo che il tumore venga «disarmato» e possa essere attaccato dal sistema immunitario. Tale approccio offre numerosi vantaggi, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia della terapia e gli effetti collaterali che, pur rimanendo frequenti, sono molto più tollerabili rispetto a quelli della classica chemioterapia. Il lavoro di équipe Di questa e di altre innovazioni si è parlato di recente al congresso della American Society of Clinical Oncology (Asco). Oggi, infatti, urologo e oncologo devono lavorare a stretto contatto per gestire al meglio la malattia urooncologica in stadio avanzato. Per quanto riguarda il tumore alla vescica sono stati presentati dati molto interessanti, che mostrano come un farmaco immunoterapico garantisca un vantaggio in termini di sopravvivenza rispetto ai classici chemioterapici nel trattamento del tumore avanzato. Questo vantaggio è stato confermato sia a un anno di distanza (sopravvivenza del 44% contro il 30%), che a due anni (27% contro 14%). Alla luce di questi risultati, il nuovo farmaco è stato recentemente integrato nelle linee guida per la cura dei pazienti con tumore alla vescica metastatico. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 Tumore al rene metastatico Anche nell’ambito del tumore al rene metastatico i farmaci immunoterapici hanno mostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza, che si attesta a circa il 60 per cento a tre anni dall’inizio della terapia. Fortunatamente, grazie alla prevenzione, oggi il 75 per cento dei tumori renali viene diagnosticato a uno stadio iniziale e ciò permette all’urologo di risolvere il problema senza l’utilizzo di farmaci, asportando chirurgicamente la parte malata. Nel 25 per cento degli altri casi, la combinazione di chirurgia e farmaci immunoterapici e biologici rappresenta lo standard. Per comprendere meglio l’importanza di queste terapie, basti pensare che la sopravvivenza dopo l’atto chirurgico è raddoppiata negli ultimi anni grazie a questi nuovi farmaci, che affiancano il lavoro del chirurgo prima e dopo l’intervento. L’efficacia sembra più evidente nei casi di malattia avanzata, pertanto queste terapie si configurano come nuove valide opzioni per i pazienti con peggiore prognosi iniziale. Test genetici per il cancro alla prostata Infine, un paragrafo a parte va dedicato al tumore alla prostata, il più diffuso tra gli uomini. Nella gran parte dei casi il tumore alla prostata può essere curato efficacemente, specie se diagnosticato in fase precoce. Durante il congresso sono stati discussi i risultati di studi volti a indagare il ruolo dei test genetici, per capire come evolverà il tumore e stabilire se è il caso di intensificare le terapie nei pazienti ad alto rischio. Sono stati inoltre presentati i dati di un importante studio che ha dimostrato l’efficacia di una nuova terapia ormonale nel controllo della malattia tumorale in progressione. (Salute, Corriere) LA CISTITE DESCRIZIONE E SINTOMI: La cistite è l'infiammazione della vescica provocata da infezioni, traumi o contusioni. E' forse il disturbo più frequente delle vie urinarie e si manifesta sia nei bambini sia negli adulti. La causa più probabile è un'infezione batterica, ma può anche essere conseguenza di un trauma dovuto a rapporti sessuali intensi o all'uso di jeans molto stretti. Insorge, di solito, all'improvviso ed è caratterizzata da espulsione dell'urina dolorosa e frequente; spesso anche da presenza di pus e sangue nelle urine. Se curata immediatamente ed in maniera adeguata, i sintomi scompaiono nel giro di pochi giorni. Tuttavia, anche dopo la scomparsa della sintomatologia, rimane un certo disagio che può persistere per una o due settimane e può essere necessario un uguale periodo di tempo perchè le urine ritornino limpide. CONSIGLI TERAPEUTICI: Bere grandi quantità di acqua. Seguire una dieta leggera che escluda cibi piccanti e bevande alcoliche. Riposo a letto. Per alleviare il dolore o lo spasmo risultano utili farmaci ad azione analgesica e sedativa. NOTE: Consultare il medico per una corretta diagnosi specie in presenza di pus e sangue nelle urine. (Salute, La Repubblica) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2017. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 Parte il Progetto “Una Visita per Tutti” : all’insegna della Prevenzione Di seguito il calendario del mese di Giugno dedicato all’INSUFFICIENZA VENOSA. Il progetto ha come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria utilizzando il Camper della Salute dell’Ordine che offrirà CONSULTI e VISITE MEDICHE GRATUITE. Il Camper della salute sarà a disposizione per tutta la durata delle giornate programmate per visite e check-up gratuiti, sarà inoltre diviso in aree tematiche. Le aree tematiche del Camper della Salute ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· Si possono effettuare i seguenti screening gratuiti: Area salute donna: check up per la prevenzione dei tumori femminili ginecologici ed al seno. Area salute bimbo: percorso di prevenzione per i piccini Area cuore: ipertensione e prevenzione delle malattie cardiologiche e cardiovascolari Area tiroide: visite specialistiche ed ecografie tiroidee Area salute della pelle: per la prevenzione del melanoma e dei tumori della pelle Area alimentazione clinica: sana e corretta alimentazione ï‚· Progetto “Una Visita per Tutti” Mese di Giugno dedicato alla prevenzione dell’Insufficienza Venosa Mercoledì 13 Giugno (dalle 10.00 alle 18.00) Venerdì 15 Giugno (dalle 10.00 alle 18.00) Venerdì 22 Giugno (dalle 10.00 alle 13.30) Martedì 26 Giugno S. ANTONIO ABATE (NA);Piazza Vittorio Emanuele II, altezza civico n. 27 Mercoledì 27 Giugno (dalle 10.00 alle 18.30) Venerdì 29 Giugno (dalle 10.00 alle 18.30) NAPOLI – Fuorigrotta; Via Giacomo Leopardi, altezza civico n. 60 TORRE del GRECO (NA); Via Cesare Battista, altezza civico n. 105 VILLARICCA (NA): Villa Comunale FRATTAMINORE (NA); Mattina: Piazza Atella; (dalle 10.00 alle 13.30) Pomeriggio: Piazza San Maurizio, (dalle 15.30 alle 18.00) BACOLI (NA); Villa Vanvitelliana PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1373 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI”: FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso. i farmaci raccolti attraverso il progetto e consegnati alla Congregazione delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato” sono arrivati, mediante un container, a destinazione nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo. Di seguito alcune documentano l’arrivo. foto ne

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