Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1336 Giovedì 26 Aprile 2018 – S. Giorgio AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; 2. Ordine: Straordinario 3. Sussidio disoccupazione “Un Concorso per Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Dieta della DOPAMINA? Macché, è una iperproteica 5. Perché i bambini sembrano fatti di gomma 6. In che modo l’Endometriosi cambia la vita di una donna. Alternative per cercare una gravidanza Prevenzione e Salute 7. CAFFÈ, funziona come protettore dal DIABETE? Meteo Napoli Giovedì 26 Aprile ï‚· Variabile Minima: 13° C Massima: 24 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 44% Proverbio di oggi……… E' succieso 'o quarantotto E' successo il finimondo CAFFÈ, funziona come protettore dal DIABETE? Il consumo regolare di caffè potrebbe ridurre del 30% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition Reviews , secondo cui l’effetto protettivo della bevanda sarebbe dovuto alle sue proprietà antiossidanti. Nel corso della ricerca, gli autori hanno esaminato i risultati di 30 studi che avevano coinvolto 1.185.210 partecipanti. Al termine dell’analisi, hanno osservato che l’assunzione quotidiana di caffè potrebbe ridurre di circa il 30% le probabilità di essere colpiti da diabete di tipo 2. In particolare, il rischio diminuirebbe del 7% per ogni tazzina di caffè con caffeina e del 6% per ogni caffè decaffeinato bevuti al giorno. Per comprendere le cause di questo fenomeno, gli scienziati hanno esaminato i meccanismi biochimici della bevanda, scoprendo che l’effetto benefico sarebbe dovuto alle sue proprietà antiossidanti. Il consumo regolare e prolungato di caffè, secondo gli esperti, sarebbe infatti in grado di ridurre lo stress ossidativo che risulta collegato non solo allo sviluppo di problemi cardiovascolari, metabolici e renali, ma anche all'insorgenza del diabete di tipo 2. Molte indagini, hanno anche rilevato che l’assunzione regolare di caffè può abbassare i livelli dei marcatori pro-infiammatori e, di conseguenza, l'infiammazione cronica di basso grado, che è stata associata ai disturbi cardiovascolari e metabolici, come appunto il diabete di tipo 2. Inoltre, diverse ricerche hanno scoperto che il consumo moderato di caffè, pari a 3-5 tazzine al giorno, proteggerebbe anche dal tumore al fegato e all'endometrio e ridurrebbe fino al 27% il rischio di sviluppare l’Alzheimer. I ricercatori concludono che sono necessari ulteriori studi a lungo termine per confermare l'efficacia del caffè nel ridurre il rischio di diabete di tipo 2 e per individuare i meccanismi che sono alla base di questo effetto protettivo. (Salute, Sole 24Ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1336 SCIENZA E SALUTE Dieta della DOPAMINA? Macché, è una IPERPROTEICA Spopola sul web la dieta di un cuoco che ha perso 70 chili in tre anni. Ma per gli specialisti ha perso peso perché ha tagliato i carboidrati Alla soglia dei 190 chili lo chef inglese Tom Kerridge ha deciso di cambiar vita e, in tre anni, ha perso 70 chili. Con quella che ha definito, scrivendoci un libro in uscita anche in Italia, la dieta della dopamina. Affamati di novità, soprattutto a ridosso dell'estate, quando l'imperativo è perdere peso il più in fretta possibile, la dieta ha risvegliato un interesse straordinario nel mondo del web. MA FUNZIONA? In realtà, leggendo qualche dettaglio, quello che Kerridge ha realizzato è molto semplice: ha ridotto drasticamente carboidrati, ha smesso di bere alcolici ed è ricorso ad una alimentazione proteica. Che - come sanno tutti - fa perdere peso anche rapidamente. Anche se non può essere condotta troppo a lungo perché sovraffatica soprattutto i reni. E infatti Andrea Ghiselli, presidente della Società italiana di Scienza dell'alimentazione, la definisce "l'ennesima sciocchezza carbofobica". Gb, perde 70 chili grazie alla "Dieta della felicità": ma arrivano critiche dagli esperti Kerridge sostiene di aver mangiato alimenti che gli hanno permesso di mantenere alta - o di stimolare la produzione di dopamina, ormone del benessere che regala sensazioni quasi euforiche al nostro organismo. E ha messo nero su bianco le sue tante ricette a base di uova, pesce, carne, verdura a foglie e frutta secca. E cioccolato. Quasi tutti alimenti capisaldi della dieta mediterranea, tra l'altro. "Non sappiamo che cosa mangiasse Kerridge prima e in che quantità - premette Mauro Serafini, responsabile del laboratorio Alimenti funzionali e prevenzione stress metabolico presso la facoltà di Bioscienze dell'università di Teramo - ma è ovvio che se elimina i carboidrati ricorrendo a una dieta a base di proteine perde peso. Discorso diverso se ha mantenuto lo stesso apporto calorico di prima cambiando solo i cibi". "In questo caso - continua Ghiselli - sembra invece una restrizione calorica con cibi che, oltre alla dopamina, sono funzionali. E quindi 'funzionano', indipendentemente dalla dopamina. Anche perché il legame tra dopamina, miglioramento metabolico e rduzione di infiammazione mi pare rischioso e scientificamente azzardato. E' vero che alcuni alimenti, come la frutta secca, contengono aminoacidi che possono stimolare la dopamina. Come l'attività fisica del resto. Da un punto di vista nutrizionale - insomma - è una dieta proteica che porta a dimagrimento". (Salute, Repubblica) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1336 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ I BAMBINI SEMBRANO FATTI DI GOMMA Come fanno a correre tutto il giorno, senza stancarsi mai? Il segreto è nei loro muscoli, che vantano capacità di resistenza e recupero paragonabili a quelle degli atleti professionisti. Ma come può non essere ancora crollato? Se talvolta ve lo siete chiesti osservando vostro figlio (o nipote) al parco, sappiate che a rendere i giovanissimi così instancabili sono - anche - i loro muscoli. In base a uno studio pubblicato su Frontiers in Physiology, il tessuto muscolare dei bambini è simile, per certi versi, a quello degli atleti professionisti:  non solo sopporta bene lo sforzo fisico, ma recupera anche molto velocemente - superando, in efficienza, persino quello dei campioni di resistenza. IL TEST. Durante un compito di tipo fisico i bambini possono stancarsi prima degli adulti perché hanno una ridotta capacità cardiovascolare, o perché adottano soluzioni e posture meno efficienti. Riescono però a compensare in altro modo. I ricercatori della Université Clermont Auvergne, in Francia, e della Edith Cowan University, Australia, hanno chiesto a tre gruppi di volontari (bambini tra gli 8 e i 12 anni; adulti non allenati e campioni nazionali di triathlon, corsa e ciclismo su lunga distanza) di pedalare su una cyclette. Per ogni gruppo sono stati valutati due modi di produrre energia: 1. un esercizio di tipo aerobico, che utilizza l'ossigeno presente nel sangue, 2. uno di tipo anaerobico, che sfrutta invece le riserve di glicogeno (le scorte di zuccheri) stoccate nei muscoli e nel fegato e produce acido lattico, generando fatica muscolare. PRESTAZIONI OLIMPICHE. I bambini hanno superato gli adulti in tutti i test. Hanno sfruttato più spesso il metabolismo aerobico (il sistema energetico che ha la resa migliore, ideale per i compiti di resistenza) e sono quindi risultati meno stanchi anche dopo l'esercizio ad alta intensità. Sono riusciti inoltre a riprendersi più in fretta, come dimostrato dalle misurazioni del battito cardiaco e dalla spiccata capacità di rimuovere il lattato, ossia l'acido lattico, presente nel sangue: questo composto è infatti tossico per l'organismo, e il suo accumulo porta a fatica e crampi muscolari. La scoperta è importante perché spiega quali potenzialità siano già insite nel fisico dei bambini - in questo caso, resistenza alla fatica e capacità di recupero - e su quali ci sia invece margine di miglioramento (qualità dei movimenti, forza fisica, velocità). GLI ANNI D'ORO DEI MUSCOLI. Soprattutto, i dati spiegano come il corpo umano si modifichi durante la crescita: «La nostra ricerca dicono gli autori dello studio - indica che la prestanza aerobica, almeno a livello muscolare, cala significativamente quando il bambino si porta verso l'età adulta, che è più o meno il momento in cui aumenta il rischio di malattie come il diabete». In un momento storico in cui le malattie legate all'inattività fisica sono in aumento, occorre provare a rimanere giovani, almeno a livello muscolare. (Salute, Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1336 SCIENZA E SALUTE In che modo l’ENDOMETRIOSI cambia la vita di una donna. Alternative per cercare una gravidanza Quando Ilaria ha scoperto di essere affetta da endometriosi aveva 25 anni. Troppo giovane per assimilare pienamente le implicazioni di questa patologia che colpisce il tessuto che riveste l’interno dell’utero, appunto l’endometrio. Le donne con l’endometriosi presentano questo tessuto al di fuori della cavità uterina, ad esempio nell’addome, nelle ovaie o nelle tube. Con tutti i rischi che ne conseguono, compresa la difficoltà a rimanere incinte. Un problema, quest’ultimo, che non sembrava toccare particolarmente Ilaria, almeno non in quel periodo. «Non ero intenzionata ancora ad avere figli e ho avuto la fortuna di avere una forma di endometriosi asintomatica quindi, a seguito della prima laparoscopia (l’intervento chirurgico, che rappresenta il Gold Standard), non mi sono preoccupata più di tanto», racconta. «Qualche anno dopo, mi sono sposata - continua - e ho iniziato a tentare di avere figli, ma ho visto che la gravidanza non arrivava. Grazie anche all’intuizione di una ginecologa, ho effettuato un’ecografia approfondita e si è scoperto che l’endometriosi non solo si era ripresentata, ma anche in una forma estremamente aggressiva. La stessa ginecologa mi ha comunicato come l’endometriosi fosse la causa della mia difficoltà di avere figli». FECONDAZIONE ASSISTITA: AUMENTANO PROBABILITA’ DI RIMANERE INCINTA «Nelle donne affette da endometriosi il tasso di gravidanza naturale è inferiore al 2% per ciclo mestruale - spiega Daniela Galliano, direttrice del Centro IVI di Roma – mentre normalmente questo valore si attesta attorno al 20 %. L’infertilità è un elemento fondamentale di cui il medico deve tener conto nel momento in cui si appresta alla diagnosi e alla cura di questa patologia così come l’endometriosi influenza l’approccio diagnostico e terapeutico per la cura della infertilità. Per le pazienti la medicina riproduttiva rappresenta un’opportunità da intraprendere grazie agli elevati tassi di successo che caratterizzano queste tecniche». Questa è la strada che Ilaria ha deciso di intraprendere alla seconda diagnosi di endometriosi. «Ho effettuato una seconda laparoscopia e nel frattempo ho iniziato a pensare di rivolgermi ad un centro di fecondazione assistita», racconta Ilaria che ha optato per il Centro IVI di Roma che in 10 anni ha aiutato 9mila donne con endometriosi. «Ho iniziato a prendere in considerazione la fecondazione eterologa. Come molti in Italia, non la conoscevo bene e avevo molti pregiudizi e paure connesse a questo trattamento. Mio figlio sarà veramente mio figlio? Cosa vorrà dire avere un figlio con un ovulo di un’altra donna?», aggiunge. Alla fine, con il supporto dei medici, Ilaria ha coronato il suo sogno: due bellissimi gemellini. «Sono la gioia della mia vita», dice Ilaria. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1336 L’ENDOMETRIOSI PUO’ ESSERE ASINTOMATICA OPPURE CAUSARE FORTI DOLORI Il problema delle donne con endometriosi rimane quello di arrivare tempestivamente a una diagnosi. Per prima cosa bisognerebbe fare attenzione ai segnali lanciati dal corpo. I sintomi possono essere diversi. «Si può accusare dolore pelvico cronico, dolore durante le mestruazioni, dolore durante la defecazione e dolore durante i rapporti sessuali», spiega Mario Mignini Renzini, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e direttore medico di Biogenesi centro di medicina della riproduzione integrato nello stesso reparto. «Mentre alcune donne affette da endometriosi sono colpite da uno o più sintomi tipici della malattia, in altri casi - aggiunge - la presenza dell’endometriosi è asintomatica e la sua diagnosi è occasionale durante l’esecuzione di interventi chirurgici pelvici per altre patologie o durante l’esecuzione di un taglio cesareo. In molti casi, le donne colpite da questa patologia lo scoprono solo quando incontrano qualche difficoltà ad avere un figlio e ricorrono ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita». LA MALATTIA PUO’ COMPROMETTERE LA QUALITA’ DELLA VITA Se non trattata, l’endometriosi può avere conseguenze importanti nella vita in generale di una donna, sia sul lavoro che a livello psicologico. Ansia, discriminazione, paura, giornate in malattia, rischio di perdere il lavoro si verificano più di quanto si voglia credere. Secondo lo studio europeo Endometriosis All Party Parlamentary Group (EAPPG), per i forti dolori si perdono in media cinque giorni lavorativi al mese. Tra le donne colpite,  il 14 % riduce l’orario di lavoro,  un altro 14 % abbandona o perde l’impiego,  mentre il 40 % ha il timore di mettere a conoscenza della propria malattia il datore di lavoro, per paura delle conseguenze. Sul fronte istituzionale sono stati fatti dei passi avanti: nel 2016 la malattia è stata inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti. E a marzo 2017 gli stadi clinici di moderato e grave sono entrati nei nuovi Livelli Essenziali di Assis tenza (Lea). (Salute, La Stampa) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1336 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO DI DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2018 uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2018 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1336 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI”: FARMACI DONATI IN BURKINA FASO I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini. Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato”. I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo. RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin) FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov o/news/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1336 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1336

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