Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1290 Lunedì 19 Febbraio 2018 – S. Mansueto, Tullio AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti”; 2. Sussidio di solidarietà 3. Concorso Straordinario Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. La gomma da masticare non elimina i batteri nella bocca 5. PELLE, quali sono gli altri tumori diversi MELANOMA? dal Prevenzione e Salute 6. La lingua è lo specchio della salute 7. Radioterapia: il “vero” e il “falso” sulle applicazioni Meteo Napoli Lunedì 19 Febbraio ï‚· Variabile Minima: 9° C Massima: 13 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 50% A che gghiuòco jucammo? A quale gioco giochiamo? LA GOMMA DA MASTICARE NON ELIMINA I BATTERI NELLA BOCCA La sensazione di freschezza che generano le gomme da masticare non è in alcun modo connessa alla pulizia del cavo orale e non può sostituire lo spazzolino da denti. Sfatiamo un mito: le gomme da masticare non eliminano i batteri dalla bocca e, quindi, non si possono in nessun modo sostituire allo spazzolino da denti. Che siano allo xilitolo, con o senza aspartame, non c'è composizione che tenga: «Pur conferendo una piacevole sensazione di freschezza, soprattutto nella formulazione alla menta, il chewing gum NON elimina i batteri dalla bocca e non può essere considerato un sostituto dello spazzolino». «L'effetto è sì rinfrescante, ma dall'uso delle gomme da masticare non deriva un reale beneficio a livello dentale perché sono comunque ricche di zuccheri e, spesso, vengono utilizzate troppo nel corso della giornata soprattutto quando si è fuori casa per molte ore e non si ha la possibilità di lavarsi i denti». Gomme da masticare: il problema sono gli zuccheri: Due effetti benefici sulla pulizia della bocca provocati dall'uso della gomma da masticare vanno riconosciuti: «Masticando la gomma aumenta la produzione di saliva all'interno della bocca e questo può aumentare la detersione dei denti. La masticazione, inoltre, favorisce l'eliminazione dei detriti di cibo più grandi che vengono lavati via dalla saliva stessa». Per quanto riguarda lo xilitolo, ormai molto conosciuto per il suo ampio impiego come ingrediente nella composizione delle gomme da masticare, «è pur sempre uno zucchero. Ha un'azione rinfrescante e provoca ai denti meno danno degli altri zuccheri, ma non fa comunque bene alla salute dei denti». Attenzione anche alle gomme da masticare che si trovano nelle farmacie, con formulazioni a base di eccipienti come aloe e ginseng: «Nonostante le aziende produttrici parlino di effetti benefici sul cavo orale da parte di questi prodotti, il loro reale beneficio non è stato scientificamente provato. Al contrario sono molti gli studi legati agli effetti nocivi provocati sui denti dagli zuccheri delle gomme da masticare». (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1290 SCIENZA E SALUTE PELLE, quali sono gli altri tumori diversi dal MELANOMA? Il melanoma non è l’unico tumore che può colpire la pelle. Questo perché i diversi tipi di tumore possono originarsi dalle varie cellule che costituiscono l’epidermide. Il melanoma si si sviluppa dai melanociti, le cellule dell’epidermide che hanno il compito di produrre la melanina, la sostanza che dà alla pelle il suo colore naturale e che la protegge dai raggi solari. I tumori cutanei più diffusi sono però  il carcinoma basocellulare  il carcinoma squamocellulare più frequenti negli uomini e in età avanzata. Ne parliamo con il dr Riccardo Borroni, dermatologo di Humanitas. CARCINOMA BASOCELLULARE I carcinomi basocellulari hanno origine dalle cellule dello strato più profondo dell’epidermide, lo strato basale. Anche per questo motivo sono spesso definiti colloquialmente “basaliomi”. Sono in assoluto i tumori più frequenti e insorgono in genere dopo i 50 anni, anche se sono sempre più frequenti casi in soggetti più giovani. Questi tumori si formano molto spesso sulla pelle del viso, in particolare sul naso, ma anche sul cuoio capelluto, sul collo, sul dorso delle mani. Sono infatti le parti del corpo più esposte all’azione dei raggi solari. Ciononostante un carcinoma basocellulare può formarsi su qualsiasi parte del corpo, anche sulle gambe o sul tronco. Come il melanoma, anche per questo tumore ci sono diversi fattori di rischio: quelli fenotipici, con gli individui con pelle, occhi e capelli chiari a maggior rischio; di tipo ambientale, con l’esposizione prolungata negli anni e senza protezione alle radiazioni ultraviolette dei raggi solari, per l’appunto. Nocive per la pelle sono anche le radiazioni ultraviolette di lampade e lettini abbronzanti. Il DNA delle cellule basali viene danneggiato dai raggi UV innescando l’origine del carcinoma. Per questo, l’aver sviluppato un carcinoma basocellulare rappresenta un “campanello d’allarme” per lo sviluppo, nel corso della vita, di un altro basalioma. Estremamente rara è la predisposizione genetica al carcinoma basocellulare, che si presenta con la sindrome di Gorlin-Golz, caratterizzata oltre che dalla comparsa di carcinomi basocellulari nella giovane età adulta (20-25 anni), da malformazioni scheletriche, tumori cerebrali e tipiche depressioni puntiformi al palmo delle mani e alle piante dei piedi. Il carcinoma basocellulare ha uno sviluppo molto lento e difficilmente si diffonde ad altri organi. La sua prognosi è favorevole, e il trattamento di prima scelta del carcinoma basocellulare è quello chirurgico, molto spesso risolutivo. In situazioni selezionate, quando il tumore è superficiale, è localizzato in sedi “nobili” come il viso, e quando le condizioni della persona (tra cui l’età e alcune terapie farmacologiche) contribuiscono a un rischio maggiore di complicanze dell’intervento chirurgico (emorragia, infezioni), possono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche. Tra queste, per i carcinomi basocellulari superficiali sono indicati Imiquimod 5%, che applicato sotto forma di crema sul basalioma, attiva il sistema immunitario a debellare le cellule malate, e la terapia fotodinamica: si applica un farmaco (Aminolevulinato) che rende le cellule sensibili alla luce, con la quale si attiva poi il farmaco stesso, che “distrugge” le cellule tumorali della pelle. Nelle rare forme di carcinoma basocellulare metastatico, o quando le dimensioni e la sede anatomica del tumore non ne consentano l’asportazione chirurgica radicale, si può ricorrere alla terapia sistemica con Vismodegib. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1290 . Anche questo tumore origina, come il carcinoma basocellulare, dai cheratinociti, il tipo di cellula più rappresentato dell’epidermide. Questi possono andare incontro a una trasformazione neoplastica dando origine a un carcinoma squamocellulare. Il carcinoma squamocellulare ha un decorso clinico più aggressivo del carcinoma basocellulare e, seppur raramente, può dare origine a metastasi. Come il carcinoma basocellulare, anche questa forma di tumore cutaneo si sviluppa sulle regioni cutanee più esposte ai raggi del sole. Poiché tuttavia le cause del carcinoma squamocellulare non comprendono solo le radiazioni ultraviolette, questo tumore può formarsi persino all’interno della bocca o sulle labbra. I fattori di rischio sono sempre legati al fenotipo chiaro (capelli biondi o rossi, pelle chiara, occhi azzurri o verdi); all’esposizione alle radiazioni ultraviolette, all’utilizzo di lampade e lettini abbronzanti. Il sistema immunitario ha un ruolo importante sul rischio di insorgenza e sulla progressione del carcinoma squamocellulare, che è il tumore più frequente nei soggetti trapiantati, che assumono terapie immunosoppressive. Il contagio con il Papilloma virus (HPV) può rappresentare un elemento di rischio per l’insorgenza del carcinoma squamocellulare ai genitali e al cavo orale. Il trattamento di prima scelta del carcinoma squamocellulare è quello chirurgico. Per carcinoma squamocellulare in situ, ciò non ancora invasivo (“morbo di Bowen”) è utile invece la terapia fotodinamica. : Per il carcinoma squamocellulare è rilevante la diagnosi di cheratosi La Cheratosi Attinica attinica (o solare). Si tratta di una lesione precancerosa correlata al danneggiamento da esposizione ai raggi UV. Senza trattamento, nel tempo, alcune cheratosi attiniche possono infatti evolvere in carcinoma squamocellulare. Le lesioni sorgono comunemente sul cuoio capelluto degli uomini calvi, ma anche sul viso e sul dorso delle mani. Le cheratosi si presentano come piccole macchie rosa o rosse, che tendono a unirsi tra loro, con superficie ruvida, che al tatto può evocare una sensazione puntoria. Anche sulle labbra, specialmente il labbro inferiore perché maggiormente esposto ai raggi del sole, possono insorgere le cheratosi solari che in questa sede prendono il nome di cheilite attinica. Il trattamento delle cheratosi attiniche, in virtù della loro natura superficiale, non contempla quasi mai l’uso del bisturi. Per le lesioni isolate sono utili la CRIOTERAPIA e la DIATERMOCOAGULAZIONE, mentre quando le lesioni sono estese o confluenti, oltre alla già citata terapia fotodinamica, sono indicati Diclofenac 3%, Imiquimod 3.75% e Ingenolo Mebutato, tre diversi farmaci che, applicati localmente, ciascuno con un suo meccanismo, agiscono sul “campo di cancerizzazione”. Carcinoma Squamocellulare Come per il melanoma anche per i due carcinomi è utile fare l’ispezione dei nei? «Non esattamente. La maggior parte delle cheratosi attiniche, dei carcinomi squamocellulari e basocellulari non è pigmentata e pertanto generalmente i carcinomi epidermici non hanno l’aspetto di un neo», risponde il dottor Borroni. «Tutta la superficie della pelle – prosegue – va accuratamente ispezionata, alla ricerca di macchie o noduli rosa o lesioni desquamanti, o anche piccole croste, con le quali questi tumori possono presentarsi. Sempre utile l’uso del dermatoscopio, che può evidenziare delle specifiche caratteristiche microscopiche, non visibili a occhio nudo, che permettono di confermare la diagnosi e di rendere più efficiente il successivo percorso terapeutico del paziente». Questi sono i sono i segni e le lesioni cui prestare attenzione: «Una piccola “crosta”, che sembra guarire ma che tende a presentarsi ripetutamente nella stessa posizione, è un indizio che dovrebbe portare il paziente all’attenzione del dermatologo. Anche una lesione rilevata, nodulare, specie se associata a sanguinamento o se insorta rapidamente nelle ultime settimane o mesi, è un segno da non sottovalutare», conclude lo specialista. (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1290 PREVENZIONE E SALUTE LA LINGUA È LO SPECCHIO DELLA SALUTE Per centinaia di anni l’analisi visiva della lingua è stata utilizzata come efficace metodo diagnostico, una sorta di cartina di tornasole del nostro benessere. Oggigiorno questa pratica si è persa, lasciando il posto alla diagnostica strumentale. Ne parliamo con il professor Marcello Monti, responsabile di Dermatologia in Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano. Perché la lingua rappresenta un valido aiuto nella diagnosi? “La lingua è composta da muscoli rivestiti da mucosa, dove risiedono le papille gustative e dove sono presenti i villi, che assomigliano a un tappeto erboso. È un organo molto vascolarizzato e innervato”, spiega il professore. Semplicemente osservando la lingua, il medico può trarre importanti informazioni che rappresentano il campanello d’allarme di possibili malattie e che, naturalmente, verranno completate e confermate con esami strumentali più mirati ed efficaci. Come si deve presentare la lingua “in salute”? È importante prestare attenzione all’aspetto e al colore della lingua per comprendere lo stato di salute e anticipare eventuali cure. “La lingua che esprime buona salute deve essere di colore roseo ai bordi, più chiara al centro, deve essere umida e con i margini lisci”, afferma il professor Monti. E aggiunge, “deve potersi estroflettere e sollevare sul palato senza difficoltà”. Quando la lingua è il segnale di qualcosa che non va? Dall’osservazione dello stato e del colore della lingua si possono diagnosticare i primi sintomi di diversi tipi di malattia. Ecco quando la lingua ci dice che qualcosa non va: ï‚· Lingua secca = disidratazione, problemi renali, diabete. ï‚· Lingua ruvida = mancanza di vitamine, infiammazione. ï‚· Lingua pallida = stato di anemia. ï‚· Lingua bianca = malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica. ï‚· Lingua marrone/nera = sviluppo batterico sulla lingua, gastrite, fumo. ï‚· Lingua verde/gialla = disturbi di fegato, cistifellea o milza. ï‚· Lingua liscia che ha perso i villi = stato di deperimento, malattia tumorale, malattia del fegato. ï‚· Lingua ingrossata = malattia che deposita proteine (amiloidosi). ï‚· Lingua con le impronte dei denti = stato di tensione psichica, ansia. ï‚· Lingua a fragola = scarlattina. ï‚· Lingua a carta geografica = stato allergico di tipo Atopia (raffreddore da fieno, dermatite atopica). ï‚· Lingua urente (che brucia) = stato di depressione psichica. ï‚· Lingua erosa = Lichen orale (malattia infiammatoria). ï‚· Lingua con chiazze bianche (leucoplachia) = stato pretumorale della lingua. ï‚· Lingua con punti rossi (tipo angiomi) = malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni. ï‚· Lingua con la faccia inferiore gialla = inizio di malattia itterica del fegato. ï‚· Lingua plicata (con pieghe) = stato allergico di tipo Atopia. ï‚· Lingua bucata = esiti di piercing che non si possono riparare. ï‚· Lingua gonfia = orticaria in atto. ï‚· Lingua con puntini bianchi = mughetto, stato di immunodepressione. ï‚· Lingua che devia quando viene protrusa = danno neurologico, ictus. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1290 PREVENZIONE E SALUTE RADIOTERAPIA: IL “VERO” E IL “FALSO” SULLE APPLICAZIONI Al congresso internazionale di Roma i numeri relativi ai casi di tumore e alle nuove tecniche di intervento. Non si diventa radioattivi e i capelli cadono solo se è irradiato il cervello In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 366.000 nuovi casi di tumore maligno (circa 1.000 al giorno), di cui circa il 54% negli uomini e circa il 46% nelle donne. I tumori rappresentano la seconda causa di morte (30% ) dopo le malattie cardio-circolatorie (38%); il tumore più diffuso, escludendo i carcinomi della cute, è quello del colon-retto (14%), seguito dal tumore della mammella (13%), della prostata (11%), del polmone (11%) ed i tumori della vescica (7%). Per il trattamento di alcuni tumori, il livello di utilizzo della radioterapia è notevolmente aumentato negli ultimi anni e la richiesta per questo tipo di terapia crescerà ancora a causa dell’invecchiamento della popolazione e, quindi, della maggiore incidenza di tumori. I risultati aggiornati sulla radioterapia sono al centro del Congresso “Highlights in radioterapia: 2014” che si tiene oggi a Roma, organizzato dall’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica (Airo). Ecco uno schema che illustra il funzionamento della radioterapia e che sfata alcune credenze e timori in merito alla tecnica. L’analisi è curata dal Prof. Vittorio Donato, Direttore della U.O.C. di Radioterapia dell’Ospedale San Camillo - Forlanini di Roma. 1. E’ VERO CHE DOPO LA RADIOTERAPIA DIVENTO RADIOATTIVO? Falso: dopo il trattamento posso stare vicino a tutte le persone senza alcun limite. Le radiazioni agiscono direttamente solo nel bunker dove viene effettuata la radioterapia, successivamente le radiazioni continuano la loro azione esclusivamente nella zona irradiata. Al di fuori del campo di trattamento la radioterapia non ha effetto. 2.E’ VERO CHE IL TRATTAMENTO FA CADERE I CAPELLI? Falso: la radioterapia fa cadere i capelli temporaneamente solo se viene irradiato tutto il cervello, inoltre i capelli ricrescono, salvo rare eccezioni, entro 12 mesi dalla fine del trattamento. 3.LA RADIOTERAPIA ALLEVIA IL DOLORE? Vero: la radioterapia controlla il dolore in molte situazioni, sia perché riduce la massa tumorale e sia direttamente come effetto antidolorifico. Tale capacità viene maggiormente sfruttata nel trattamento delle metastasi ossee ove vengono effettuate pochissime sedute di radioterapia, generalmente una sola e peraltro ripetibile. 4.CI SI USTIONA LA PELLE? Falso: un eritema della pelle è possibile ma generalmente controllato. Le ustioni o grandi bruciature succedevano quando si utilizzavano altre apparecchiature quali la cobalto terapia. Con questi apparecchi venivano effettuati grandi campi d’irradiazione senza adeguati sistemi di controllo della dose oggi presenti. 5.LA RADIOTERAPIA È COME L’INTERVENTO CHIRURGICO? Vero: in molti casi la radioterapia è alternativa all’intervento chirurgico, Nei tumori ORL , prostata ed altri distretti la radioterapia ottiene risultati simili alla chirurgia. Naturalmente occorre una buona integrazione con i chirurghi per scegliere i pazienti più idonei. La tecnica radioterapica riesce comunque ad effettuare dei trattamenti mirati “stereotassici” o di radiochirurgia su molte lesioni, specie in ambito cerebrale, polmonare ed epatico. 6. LA RADIOTERAPIA DURA MOLTO TEMPO? Vero/Falso: dipende dal trattamento, alcuni durano un giorno, altri poche settimane, altri anche due mesi. Il tempo dipende dall’intento del trattamento radioterapico, difatti questo può essere curativo esclusivo, preoperatorio per ridurre la massa da operare, post-operatorio per ridurre il rischio di recidive, in associazione con la chemioterapia di cura e consolidamento ed infine esclusivamente palliativo. Ma questo in tutte le fasce di età. (Salute, La Stampa) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1290 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2017 E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018. Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v. Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1290 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI” I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1290 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1290

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