Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1279 Venerdì 2 Febbraio 2018 – S. Simplicio AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti”; 2. Sussidio di solidarietà 3. Concorso Straordinario Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Laser per eliminare i peli? 5. Ecco la kisspeptina, l’ormone del bacio che aiuta il desiderio sessuale Prevenzione e Salute 6. Artrosi alle ginocchia, dalla paura del movimento un freno all’attività fisica 7. Come si scelgono le lenti a contatto e quando preferire le «morbide» o le «rigide» Meteo Napoli Venerdì 2 Febbraio ï‚· Variabile Minima: 6° C Massima: 14 °C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio = 52% Vivere non è un piacere ma un dovere..... Artrosi alle ginocchia, dalla paura del movimento un freno all’attività fisica Dolore alle ginocchia e paura di movimento. I soggetti che sono colpiti da artrosinon sempre sono inclini a mettersi in movimento per timore di andare incontro a un peggioramento dei sintomi. In questo modo, però, rinunciano a un elemento importante per il trattamento della loro condizione. L’attività fisica è infatti utile a contrastare la progressione dell’artrosi. Ne parliamo con il professor Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano. LA KINESIOFOBIA Con il dolore cronico è comprensibile che il desiderio di praticare attività fisica vada in secondo piano. Può essere il caso dell’artrosi al ginocchio, uno dei disturbi osteoarticolari più comuni al mondo. Le cartilagini e i menischi, fra i tessuti di questa articolazione, si sono usurati e assottigliati ostacolando il movimento, riducendo la flessibilità del ginocchio e, naturalmente, provocando dolore. Una condizione come l’artrosi che causa dolore cronico può quindi associarsi a una sorta di idiosincrasia a fare attività fisica. Si parla a tal proposito di kinesiofobia o paura del movimento (fear of movement, in inglese). È una caratteristica piuttosto comune tra i soggetti con artrosi al ginocchio secondo un recente studio realizzato da diversi centri di ricerca statunitensi e pubblicato su Arthritis Care & research. I suoi autori hanno coinvolto 350 individui con questo disturbo articolare per valutare la frequenza e i fattori associati alla paura del movimento. Nel 77% dei partecipanti allo studio è emerso un alto grado di kinesiofobia. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1279 PREVENZIONE E SALUTE LASER PER ELIMINARE I PELI? La presenza di troppi peli è uno dei problemi estetici che più disturbano le donne. Una situazione che tende a crescere con l’aumentare dell’età, ma cui oggi si può porre rimedio grazie alle nuove tecnologie – luce pulsata e laser – che colpiscono i bulbi piliferi e oltre a eliminare la peluria indesiderata impediscono che questa ricresca dopo pochi giorni. Parliamo di epilazione definitiva con la dottoressa Marzia Baldi, responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni. Che cosa s’intende con epilazione/depilazione definitiva? «Per epilazione definitiva s’intende una notevole riduzione del numero e dello spessore dei peli. Per un risultato ottimale è necessario colpire tutti i bulbi piliferi in fase di crescita (fase anagen)». Per questo tipo di trattamento si utilizza la luce laser. Come funziona? «La luce laser colpisce direttamente il bulbo del pelo e, per vicinanza, anche le cellule germinative che ne attivano la ricrescita. La fase di ricrescita del pelo che, dal punto di vista della terminologia medica, definiamo “anagen”, è quella in cui il pelo è più colorato e ricco di melanina, e quindi ottimo bersaglio per la luce laser. L’epilazione con luci laser viene eseguita solo da personale medico, in particolare da dermatologi, specialisti in grado di conoscere e di dosare la potenza degli apparecchi laser ed eventuali effetti collaterali». Esistono condizioni della pelle, l’abbronzatura ad esempio, che escludono il trattamento? «No. A differenza di trattamenti simili come quello effettuato con la luce pulsata, il laser permette di eseguire l’intervento anche su pelli abbronzate o olivastre/scure (fototipi IV-VI). La luce laser agisce per “complementarietà di colore”: produce più calore quanta più melanina c’è nel pelo, agisce quindi solo sui peli colorati e non sui peli bianchi». CI SONO CONTROINDICAZIONI? Il trattamento per la depilazione definitiva è veloce e non provoca né fastidio né dolore. Solitamente sono necessari da 3 a 5 trattamenti, da effettuare ogni 6-8 settimane. La percentuale garantita di non ricrescita si attesta attorno all’80-90%. Nel post trattamento è possibile notare la presenza di eritema e di piccole vescicole; in questo caso il consiglio è di non esporsi alla luce solare e tantomeno a lampade abbronzanti per alcuni giorni (sino alla scomparsa dei sintomi). È il dermatologo che definisce eventuali altre precauzioni a seconda del tipo di pelle e di reazione personale al trattamento». (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1279 SCIENZA E SALUTE ECCO LA KISSPEPTINA, L’ORMONE DEL BACIO CHE AIUTA IL DESIDERIO SESSUALE La scoperta, per ora testata sui topi, aprirebbe (del tutto in teoria) la strada a trattamenti alternativi al testosterone per le donne che soffrono di disturbo da desiderio ipoattivo Certo, è un’indagine condotta sui topi, con tutti i limiti del caso, ma, non foss’altro per il nome del protagonista non può non incuriosire. L’ormone in questione, infatti, è kisspeptina, ed è tutto un programma. Infatti gli è stato attribuito lo status di “ormone del bacio” perché alcuni studi suggeriscono che sarebbe in grado di attivare circuiti neuronali associati all’eccitazione sessuale, agendo sull’ipotalamo e stimolando la produzione degli ormoni della riproduzione sessuale. Non basta? Pare che la kisspeptina sia capace anche di ridurre l’ansia e favorire l’intraprendenza. Ora però, una nuova ricerca ha evidenziato come la kisspeptina sia in grado anche di «accendere» il desiderio sessuale. Lo studio e le prospettive future Lo studio, pubblicato su Nature Communications (quindi fonte seria) da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Julie Bakker dell’Università di Liegi (Belgio) e da Ulrich Boehm della Saarland University School of Medicine di Homburg (Germania) aprirebbe, in teoria, prospettive per lo sviluppo di trattamenti per le donne che soffrono di disturbo da desiderio ipoattivo e che oggi devono sottoporsi a cicli di testosterone (con gli effetti collaterali che ne conseguono). «Attualmente non sono disponibili trattamenti validi per le donne che soffrono di un basso desiderio sessuale - osserva la professoressa Julie Bakker -. La scoperta che la kisspeptina controlla sia l’attrazione sia il desiderio sessuale, apre nuove eccitanti possibilità per lo sviluppo di trattamenti per il basso desiderio sessuale». Il meccanismo Nello studio i ricercatori hanno esaminato il cervello di alcuni topi di sesso femminile, scoprendo che la kisspeptina stimola l’attrazione per il sesso opposto e la sessualità. In particolare hanno visto che i feromoni emessi dai roditori maschi attivano la kisspeptina che, a sua volta, trasmette un segnale ai neuroni che rilasciano le gonadotropine (ormoni ipofisari che stimolano le gonadi) per innescare l’attrazione verso i membri dell’altro sesso. Contemporaneamente, la kisspeptina trasmette questo segnale anche alle cellule che producono ossido nitrico, associato all’adozione dei comportamenti sessuali. In sostanza è stato chiarito meglio come il cervello decodifica i segnali provenienti dal mondo esterno e li traduce in comportamenti. In molti animali, il comportamento sessuale è programmato in modo da attivarsi insieme all’ovulazione, per garantire la massima possibilità di fecondazione e, quindi, la continuazione della specie. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1279 PREVENZIONE E SALUTE COME SI SCELGONO LE LENTI A CONTATTO E QUANDO PREFERIRE LE «MORBIDE» O LE «RIGIDE» Sono pratiche e sicure se usate con le dovute attenzioni. Ne esistono di diversi tip e la scelta tra un modello e l’altro dipende dal difetto visivo .Prima però occorre fare una visita specialistica Correzioni possibili Le lenti a contatto sono utilizzate da moltissime persone per correggere i difetti visivi, in particolare miopia e ipermetropia, sia da sole sia associate all’astigmatismo e alla presbiopia. Sono pratiche e sicure se usate con le dovute attenzioni. Ne esistono di diversi tipi e vengono suddivise in due categorie principali. Proviamo a fare chiarezza con l’aiuto di Pasquale Troiano, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica al’ 0spedale Fatebenefratelli di Erba, Como. Lenti morbide Quando possibile, sono le lenti a contatto di prima scelta. Sono caratterizzate dalla presenza, nella loro struttura, di una percentuale d’acqua, che va dal 36 al 75 per cento. Quelle da uso notturno sono realizzate in silicone idrogel. Sono più larghe e morbide e sono confortevoli da usare , ci si adatta con facilità. Sono le più adatte per chi fa sport, possono però sporcarsi con più facilità e vanno maneggiate con delicatezza. Lenti rigide Sono lenti con una struttura rigida, ma gas permeabili. Sono utilizzate soprattutto per correggere difetti complessi, per esempio l’astigmatismo prodotto dal cheratocono e quello che si può instaurare dopo la chirurgia refrattiva o il trapianto di cornea.  Sono più piccole e rigide . Fanno passare più ossigeno.  Si sporcano meno delle lenti a contatto morbide e sono facili da maneggiare :  Hanno una durata più lunga e correggono meglio gli astigmatismi elevati.  Causano un fastidio iniziale e non sono adatte per chi fa sport di contatto. I consigli 2) 3) 4) 5) 6) 7) Per utilizzare le lenti a contatto in tutta sicurezza ed evitare infezioni o altre complicanze pericolose per la vista, è necessario seguire alcuni accorgimenti: 1) fare una visita medica oculistica per valutare le caratteristiche dell’occhio (morfologia, lacrimazione, ecc,) e scegliere il tipo di lente più adatto per correggere il proprio difetto visivo l’igiene è fondamentale: prima di manipolare le lenti, bisogna lavare le mani e asciugarle con attenzione pulire le lenti a contatto seguendo le istruzioni del medico oculista e le indicazioni del produttore di riporle e sostituirli con regolarità se si ricorre a lenti monouso, non vanno riutilizzate; limitare il tempo di utilizzo e togliere le lenti qualche ora prima di andare a letto se si ha la sensazione che l’occhio sia secco, si possono usare delle lacrime artificiali se si ha intenzione di truccarsi, indossare le lenti prima del trucco e preferire lenti monouso. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1279 I rischi e che cosa fare L’uso non corretto delle lenti può portare a una serie di problemi più o meno gravi: 1) congiuntiviti, 2) abrasioni della cornea 3) infezioni corneali (che, se non diagnosticate e curate per tempo, possono portare a danni corneali permanenti). In presenza di sintomi di nuova insorgenza come rossore, bruciore, dolore, lacrimazione, secrezione oculare, offuscamento, fastidio alla luce, in uno no o entrambi gli occhi bisogna evitare di indossare le lenti o toglierle immediatamente se le si è già indossate e fare una visita medica oculistica. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE CHE COS'È L'INTERFERONE? Con questo nome generico si indica un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per difendersi dall'invasione di un virus. Si chiamano così perché si formano per l'interferenza reciproca tra il virus e la cellula. Quando una cellula è colpita da un virus, probabilmente stimolata dall'acido nucleico del virus stesso, produce l'interferone e lo cede alle cellule vicine, al sangue e alla linfa. Stimolate dall'interferone, le cellule producono enzimi che entrano in azione contro il virus non appena questo le raggiunge. L'alfabeto degli interferoni. Sono stati individuati vari tipi di queste proteine: gli interferoni alfa (), beta () e gamma () che sono stati divisi in due classi, tipo I e tipo II. La divisione è basata sul tipo di cellule che producono l'interferone e sulle sue caratteristiche. Gli interferoni di tipo I (sono gli  e i ) sono prodotti da quasi tutte le cellule stimolate da un virus e hanno la funzione di indurre la resistenza cellulare all'invasore. Quelli di tipo II (sono soltanto i ) sono secreti dalle cellule killer e dai linfociti T e hanno il compito di segnalare al sistema immunitario di reagire ad agenti infettivi o alla crescita di un tumore. La loro notorietà deriva oggi soprattutto dalla speranza di poterli utilizzare per rallentare o addirittura bloccare la crescita delle cellule tumorali. (Focus) PERCHÉ SI DICE "A IOSA"? Questa espressione, che significa “in abbondanza”, deriva dalla parola chiosa, che anticamente indicava le monete finte con cui giocavano i bambini. Queste monete erano di legno o di piombo e valevano pochissimo. Per questo, qualunque cosa si potesse pagare con le chiose doveva essere di scarso valore e quindi molto abbondante. Il passaggio da chiosa a iosa deriva dalla pronuncia toscana del termine. (Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1279 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1279 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI” I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1279 AVVISO le iscrizioni al corso sono ancora aperte.

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