Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1277 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti”; 2. Sussidio di solidarietà 3. Concorso Straordinario Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Sciatica, contro il dolore meglio il caldo o il freddo? 5. Via libera al farmaco di Rita Levi Montalcini. cura una malattia rara che porta a cecità Prevenzione e Salute 6. Le sigarette elettroniche possono danneggiare il DNA 7. Giochi vintage pericolosi, 'veleni' nella plastica 8. “dolci di carnevale, uno strappo alla regola che non fa danni”, vero o falso? Meteo Napoli Mercoledì 31 Gennaio ï‚· Variabile Minima: 6° C Massima: 14 °C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio = 52% Mercoledì 31 Gennaio 2018 – S. Giovanni Bosco Proverbio di oggi……… 'O carro s'acconcia p' 'a via Le cose si aggiustano strada facendo SCIATICA, CONTRO IL DOLORE MEGLIO IL CALDO O IL FREDDO? Quando il dolore è acuto, indipendentemente dal punto del corpo in cui sorga, per un trattamento immediato si pensa al caldo o al freddo. Il dubbio, però, su quale stimolo esterno possa essere più efficace, a volte, è altrettanto immediato. Ad es. nel caso di dolore da sciatica cosa è meglio applicare? LA SCIATICA Questo termine è noto a tante persone. La sciatica – o meglio, la sciatalgia – è infatti una condizione molto comune nella popolazione generale caratterizzata dall’irritazione del nervo sciatico o ischiatico. Questo nervo parte dalla colonna vertebrale, in particolare origina dal plesso sacrale nell’area lombo-sacrale, e lungo il suo percorso attraversa il gluteo, la coscia, la gamba, fino al piede. In qualsiasi punto del suo tragitto il nervo sciatico, se irritato, potrà comportare l’insorgenza di dolore. Questo può assumere diverse caratteristiche: può essere un dolore più sordo o associato a una sensazione di bruciore; può persino costringere all’immobilità temporanea chi ne soffre. Il dolore può aumentare d’intensità e aggravarsi nel corso della giornata. UN ANTIDOLORIFICO NATURALE Gli uomini fra i 30 e i 50 anni di età sono la categoria più colpita da questa condizione. Quando il dolore è acuto, cosa possono applicare? «Il freddo, applicato ad esempio con una borsa del ghiaccio ed evitando il contatto diretto con la pelle, è più indicato per lenire il dolore acuto riconducibile alla sciatalgia». «Il caldo, generalmente più indicato in caso di contratture muscolari, può essere benefico in fase post acuta, possiamo dire dopo le prime 48 ore dall’insorgenza del dolore per sciatalgia». «Se questo non dovesse essere sufficiente si può ricorrere a un antidolorifico. A ogni modo è consigliato non passare troppo tempo a letto ma cercare – nei limiti del possibile – di muoversi, di fare attività fisica poco intensa, di camminare ad esempio». (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1277 SCIENZA E SALUTE Via libera al farmaco di Rita Levi Montalcini. CURA UNA MALATTIA RARA CHE PORTA A CECITÀ Verrà prodotto a L'Aquila. Deriva da una molecola scoperta dal premio Nobel Il Collirio di Rita Levi Montalcini arriva ai pazienti italiani. Curerà una malattia rara che può portare a cecità. E' stato infatti dato il via libera in Italia al farmaco del premio Nobel. In Gazzetta Ufficiale è stata autorizzata la commercializzazione di CENEGERMIN (Oxervate), il principio attivo sviluppato da Dompé, azienda biofarmaceutica italiana, per la cura della cheratite neurotrofica moderata o grave, una malattia rara e invalidante dell'occhio, a oggi orfana di trattamento. Finora non esistevano in commercio terapie soddisfacenti per curare questa patologia che provoca una progressiva perdita della visione a causa di una rapida degenerazione della cornea legata a un danno al nervo trigemino. Alla base di Cenegermin ci sono decenni di ricerca 'made in Italy', partendo dagli studi di Levi Montalcini che scoprì il nerve growth factor (Ngf). L'intuizione potrebbe essere applicata anche ad altre malattie, ma il premio Nobel cominciò a lavorare su possibili applicazioni nel settore dell'oculitsica. La scienziata aveva visto gli effetti della sua proteina su una piccola paziente verso la fine degli anni '90. Fu poi l'azienda biofarmaceutica Dompé a investire nel progetto. Nel tempo ci fu una collaborazione tra Dompé e centri di eccellenza in oftalmologia italiani per sviluppare il farmaco. Cenegermin è il nome del principio attivo del farmaco ed è la versione ricombinante del nerve growth factor (Ngf) umano, sviluppata e messa a punto attraverso un processo produttivo biotecnologico originale di Dompé. Si tratta di una proteina simile a quella naturalmente prodotta dal corpo umano, coinvolta nello sviluppo, nel mantenimento e nella sopravvivenza delle cellule nervose. Somministrato sotto forma di gocce oculari in pazienti con cheratite neurotrofica moderata o grave, questo collirio può aiutare a ripristinare i normali processi di guarigione dell'occhio e a riparare il danno della cornea. In pratica stimola lo sviluppo, il mantenimento e la sopravvivenza delle cellule nervose e a riparare il danno della cornea. Questo farmaco è stato messo a punto presso il Polo di Ricerca e produzione Dompé dell'Aquila grazie alla tecnologia del Dna ricombinante, con l'utilizzo di batteri in cui viene introdotto un gene che consente ai batteri stessi di produrre il fattore di crescita nervoso umano. Il farmaco ha ricevuto dall'Aifa il requisito di innovazione terapeutica, è stato quindi inserito nel fondo per i farmaci innovativi. (Salute, Repubblica) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1277 PREVENZIONE E SALUTE Le SIGARETTE Elettroniche possono danneggiare il DNA La nicotina "svapata" e i suoi derivati possono essere potenziale causa di tumori e danni cardiovascolari. È sempre meglio che fumare, ma stiamo commercializzando un prodotto i cui effetti a lungo termine sulla salute sono ancora poco chiari. "Svapare" può incrementare i rischi di alcuni tipi di tumori e di problemi cardiovascolari. La nicotina contenuta nelle sigarette elettroniche e i suoi derivati apportano danni al DNA delle cellule del cuore, dei polmoni e della vescica, e ne limitano l'attività di autoriparazione: lo rivela uno studio sui topi e su colture di cellule umane pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Per i ricercatori i danni sarebbero comparabili a quelli del fumo passivo, anche se serviranno altri studi per stabilire se le e-cig effettivamente aumentino le probabilità di ammalarsi di cancro. Moon-shong Tang, professore di medicina ambientale La nicotina è dannosa anche se all'Università di New York, ha esposto alcuni topi ai vapori delle esomministrata attraverso i vapori delle e-cig. cig, che contengono nicotina sotto forma di aerosol ma a E non solo perché provoca dipendenza. differenza delle sigarette non bruciano tabacco, e quindi evitano di esporre l'organismo alle sostanze cancerogene derivate dalla combustione. DANNI CELLULARI. La concentrazione di nicotina scelta è stata di 10 milligrammi per millilitro, la stessa inalata dagli svapatori umani, per tre ore al giorno cinque giorni alla settimana, nell'arco di tre mesi. Dopo questo tempo, i roditori esposti hanno riportato un più alto livello di danni al DNA di cuore, vescica e polmoni rispetto al gruppo di controllo. Le loro cellule polmonari sono anche parse meno in grado di autoripararsi naturalmente. Il team ha allora sottoposto ai vapori delle e-cig anche colture di cellule umane, polmonari e della vescica, e ha visto che queste sviluppavano più facilmente mutazioni tumorigene, ossia alterazioni che possono essere l'anticamera di tumori. IL MALE MINORE. Chi critica lo studio afferma che i topi sono stati esposti a dosi "esagerate" di nicotina, e che ben diverso è studiare gli effetti di queste sostanze in svapatori in carne ed ossa. La scorsa settimana, inoltre, un'importante revisione di studi sulle e-ciguscita negli Stati Uniti ha stabilito che queste sono probabilmente meno pericolose delle sigarette tradizionali, e che potrebbero essere utili per chi vuole smettere di fumare. Lo stesso rapporto ha però anche evidenziato che le sigarette elettroniche potrebbero costituire una sorta di porta di ingresso al fumo per gli adolescenti. SICURE? LO VEDREMO. Il fumo di tabacco contiene migliaia di composti, almeno 70 dei quali sono riconosciuti come potenzialmente cancerogeni. I vapori delle e-cig ne contengono in minori quantità anche se in alcuni casi, non meno pericolosi - ma soprattutto contengono nicotina, la sostanza che provoca la dipendenza da sigarette. Lo studio conferma quello che si sospetta da alcuni anni, cioè che la presunta non-tossicità delle e-cig sia tutt'altro che scontata (anche a causa dei dispositivi per svapare), e che in fondo il più grande esperimento dal vivo su questi prodotti sia già iniziato... sulla pelle dei consumatori. Gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche, così facilmente commercializzate, ancora non si conoscono. (Salute, Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1277 PREVENZIONE E SALUTE GIOCHI VINTAGE PERICOLOSI, 'VELENI' NELLA PLASTICA Vecchie bambole, soldatini, paperelle, trottole e yo-yo, o ancora supereroi, macchinine, trenini e costruzioni di una volta. Gli amanti dei mercatini sanno bene quanti tesori antichi si possono trovare su certe bancarelle, ma quando si tratta di giocattoli non sempre 'l'usato è garantito'. Se l'oggetto del desiderio è fatto di plastica, la passione per il vintage può costare cara al piccolo di casa che non resiste ad 'assaggiare' il nuovo balocco. Secondo uno studio britannico pubblicato su 'Environmental Science and Technology', infatti, molti giochi d'antan contengono livelli pericolosi di sostanze che alla lunga possono risultare tossiche per i bimbi. I ricercatori dell'università di Plymouth hanno analizzato 200 giocattoli di plastica usati recuperati in case, nursery e charity shop dell'Inghilterra sud-occidentale, scoprendo "alte concentrazioni di elementi pericolosi fra cui antimonio, bario, bromo, cadmio, cromo, piombo e selenio in molti pezzi di costruzioni, pupazzi o gioielli tipicamente di colore giallo, rosso o nero". Una varietà di sostanze degna di un laboratorio di chimica. Non solo: ulteriori test, condotti simulando il microambiente gastrico, hanno dimostrato che a contatto con i succhi acidi diversi giochi rilasciavano bromo, cadmio o piombo in quantità superiori (nel caso del cadmio addirittura di un ordine di grandezza) ai limiti fissati dalla Direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli. A coordinare il lavoro è Andrew Turner, esperto di scienza ambientale, che in studi precedenti aveva già segnalato come i bicchieri decorati possono contenere livelli nocivi di piombo e cadmio, e che le vernici usate nei parchi vanno monitorate attentamente per ridurre potenziali rischi di salute pubblica. Quella condotta ora, spiega lo scienziato, "è la prima indagine sistematica sugli elementi pericolosi dei giocattoli di plastica usati nel Regno Unito. I giochi di seconda mano rappresentano un'opzione interessante per le famiglie - ammette Turner - perché possono essere 'ereditati' da amici o parenti, o comprati a basso costo per fare beneficenza, oppure nei mercatini o su Internet. Ma mentre la Direttiva Ue sulla sicurezza dei giocattoli si applica ai nuovi prodotti, non ci sono regole che normano il 'riciclo' o la vendita dei vecchi giocattoli". "Con l'introduzione e l'aggiornamento della Direttiva Ue - prosegue l'esperto - l'industria delle materie plastiche ha dovuto prendere tutte le misure necessarie a escludere gli elementi potenzialmente tossici dai nuovi giocattoli", ma quelli prodotti prima restano in circolazione. Il messaggio, quindi, è che "i consumatori dovrebbero essere sensibilizzati sulle possibili insidie associate ai componenti plastici dei vecchi giochi con colori vivaci e dimensioni che permettono ai bambini di metterli in bocca". Senza una corretta informazione, avverte Turner, l'eredità che si rischia di lasciare ai bimbi più piccoli è quella di una pericolosa "contaminazione chimica". (AdnKronos) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1277 PREVENZIONE E SALUTE “DOLCI DI CARNEVALE, uno strappo alla regola che non fa danni”, Vero o Falso? Resistere ai dolci di carnevale è un’ardua impresa per molti. Bugie, tortelli, frittelle, crostoli, chiacchiere e moltissimi altri dolci regionali, per il carnevale, sono fritti, anche se è ormai noto che troppi grassi non fanno bene alla salute, molti credono che a carnevale uno strappo alla regola non faccia danni. Vero o falso? “:Ma a patto che sia uno strappo alla regola e non si ecceda nelle quantità . Infatti, piuttosto VERO che evitare un dolce ogni tanto, mi sento di raccomandare una sana alimentazione tutti i giorni, che includa verdure e cereali integrali, frutta e legumi, pesce, carni e latticini con moderazione. Sapersi limitare e non eccedere nella quantità di dolci di carnevale, è importante per non assumere troppe calorie: infatti, i dolci di carnevale, in prevalenza fritti, contengono grandi quantità di grassi che, però, forniscono al nostro organismo moltissime calorie in piccole quantità. Tuttavia, anche la modalità di frittura, soprattutto se i dolci di carnevale si fanno in casa, può far aumentare la quantità di grassi del dolce. Ecco quindi a cosa stare attenti: 1) tipo di olio: il migliore è quello extra vergine d’oliva perché ha un punto di fumo alto e per questo è più stabile durante la cottura anche grazie alla presenza di acidi grassi monoinsaturi e soprattutto di tocoferoli, sostanze antiossidanti che evitano l’alterazione chimica delle molecole. Anche l’olio di arachidi è molto stabile ad alte temperature ma bisognerebbe avere la garanzia che non vengano utilizzati solventi e procedimenti chimici per la spremitura del seme che possono lasciare residui nel prodotto finale e portare alla formazione di acidi grassi trans. Altri oli di semi sono sconsigliati perché ricchi di acidi grassi polinsaturi che con le alte temperature sono molto instabili. 2) tempo: più breve meglio è. Evitare che i dolci di carnevale diventino bruni. E’ nelle parti più scure infatti che si formano sostanze tossiche 3) temperatura: non deve superare i 160-180 gradi. Oltre queste temperature, si formano sostanze tossiche tra cui acroleina e acrilamide 4) non riutilizzare l’olio 5) friggitrice o pentola: meglio la friggitrice, va bene anche una pentola in acciaio 6) dopo la cottura: scolare e asciugare molto bene l’alimento su carta assorbente. Una volta asciutto aggiungere, se serve, lo zucchero Se invece di farli in casa, si decide di acquistare dolci di carnevale confezionati, controllare sull’etichetta quali grassi sono stati utilizzati o affidarsi a pasticcerie selezionate.” (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1277 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1277 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI” I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.

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