Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1274 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; “Un 2. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Calcoli renali, come eliminarli con la litotrissia percutanea 4. “colpo della strega, soffre di più chi ha un’ernia”, vero o falso? 5. perché la nostra pelle non perde liquidi? Prevenzione e Salute 6. lesioni da overuse, quando il sovraccarico è causa di infortuni 7. Che cos'è il «Fuoco di Sant’Antonio»? Venerdì 26 Gennaio 2018 – S. Timoteo e Tito Proverbio di oggi……… Dicette don Lione: " 'O viecchio s' add' accidere quann' è ancora guagliòne" LESIONI DA OVERUSE, QUANDO IL SOVRACCARICO È CAUSA DI INFORTUNI Ossa, cartilagini, legamenti, muscoli, tendini. Tutti i tessuti anatomici possono essere interessati da un infortunio occorso durante la pratica sportiva: dalle fratture alle distorsioni agli strappi muscolari che spesso derivano da un singolo evento traumatico. Una categoria di infortuni sportivi molto comuni si caratterizza invece per l’associazione con la ripetitività del gesto atletico: «Sono le lesioni da overuseche possono insorgere nel tempo per il sovraccarico funzionale, l’iterazione del gesto atletico esercitata su un dispositivo spesso muscolotendineo o anche cartilagineo», dice il dottor Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’ospedale Humanitas. CHE INFORTUNIO È? Meteo Napoli Venerdì 26 Gennaio ï‚· Variabile Minima: 9° C Massima: 15 °C Umidità: Mattina = 54% Pomeriggio = 53% : Le lesioni da overuse interessano diversi tessuti anatomici: i tendini, i muscoli, le cartilagini, le borse, ovvero le sacche che contengono il liquido sinoviale, fondamentale per ridurre l’attrito fra le componenti di diverse articolazioni, e anche le ossa. I fattori di rischio delle lesioni da overuse possono chiamare in causa le condizioni fisiche dell’individuo, ad esempio un tono muscolare non particolarmente adeguato per sostenere lo stress derivante dall’attività. Allenarsi troppo intensamente, non rispettare i tempi di recupero, non procedere per gradi nella pratica sportiva possono sensibilmente aumentare il rischio di subire una lesione da overuse. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 2 Anno VII – Numero 1274 SCIENZA E SALUTE CALCOLI RENALI, come eliminarli con la LITOTRISSIA PERCUTANEA La litotrissia percutanea è ad oggi considerata la tecnica più all’avanguardia per la rimozione dei calcoli renali con diametro superiore ai 2 cm. Scopriamo insieme al dott. Guido Giusti, responsabile dello Stone Center di Humanitas, quali vantaggi comporta questo tipo di intervento. E’ divenuto ormai fondamentale nel campo della chirurgia in genere cercare di impiegare, laddove possibile, tecniche sempre meno invasive e che consentano un decorso post operatorio il meno doloroso e lungo possibile per il paziente. Questo traguardo è stato raggiunto oggi anche nella cura dei calcoli renali con diametro superiore ai 2 cm. Si tratta di una tecnica mini-invasiva che il dott. Guido Giusti, insieme al Prof. Montanari primario dell’Ospedale San Paolo di Milano, è stato chiamato a dimostrare in una seduta di “live surgery” al 30th World Congress of Endourology and SWL, conclusosi la scorsa settimana ad Istanbul. Grazie alla LITOTRISSIA PERCUTANEA (PCNL per gli Anglosassoni), questo il nome della tecnica chirurgica, è possibile infatti raggiungere il rene del paziente e frantumare il calcolo per via endoscopica, ossia senza ricorrere all’uso del bisturi. COME FUNZIONA : “Mediante la creazione di un tramite percutaneo di appena 1 cm di diametro nel fianco del paziente -spiega il dottor Giusti – viene posizionato nel rene un tubicino definito “camicia”, largo circa 1 cm, all’interno del quale viene introdotto un nefroscopio, ossia uno strumento ottico dotato di una sonda ad ultrasuoni, che consente, una volta raggiunta la sede in cui si trova il calcolo, di romperlo in più pezzi che vengono poi aspirati e/o rimossi con adeguate pinze.” I BENEFICI : Si tratta dunque di un procedimento che comporta numerosi vantaggi per pazienti e per i chirurghi stessi, che con un unico intervento, eseguito in anestesia generale, riescono ad eliminare il disturbo, consentendo al paziente di riprendersi dall’operazione in tempi più rapidi (da una a tre notti di degenza ) rispetto a quelli richiesti da un tradizionale intervento. “Questa tecnica – conclude il dottor Giusti – rappresenta oggi il trattamento di prima scelta per l’eliminazione dei calcoli con diametro superiore ai 2 cm. Gli effetti collaterali sono ridotti al minimo, sebbene non vada comunque trascurato il rischio di andare incontro, in percentuali peraltro alquanto ridotte (3-5%), a sanguinamenti ed infezioni, che nella maggior parte dei casi vengono comunque curate conservativamente.” (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1274 SCIENZA E SALUTE “COLPO DELLA STREGA, SOFFRE DI PIÙ CHI HA UN’ERNIA”, Vero o Falso? Rimanere bloccati di colpo con la schiena piegata e non riuscire a rimettersi in posizione eretta, è il classico “colpo della strega”. Coloro che soffrono di ernia ritengono che quando capita sia per loro più doloroso rispetto a tutti gli altri. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al dottor Cristiano Sconza, specialista in riabilitazione ortopedica di Humanitas. “ Chi soffre di ernia o protrusione discale, non solo ha un rischio maggiore di incorrere in una contrattura muscolare della zona lombare, chiamata comunemente colpo della strega – spiega l’esperto – ma soffre anche di dolore più intenso e diffuso che dalla schiena si irradia al gluteo e lungo la gamba fino a raggiungere, in molti VERO COSA FARE casi, anche il piede. Questi accade perché, nella maggior parte dei casi, la colonna vertebrale dei pazienti con ernia o protrusione discale è più instabile a causa di un problema biomeccanico già presente. Pertanto, costoro rischiano di più di rimanere bloccati durante movimenti quotidiani come una flessione della colonna vertebrale, l’estensione dalla posizione in flessione o la rotazioni, specie se i movimenti sono bruschi. Infatti, quando i muscoli della schiena sono riscaldati dall’esercizio fisico, il rischio di rimanere bloccati è inferiore anche se, movimenti errati del rachide, possono comunque causare la contrattura anche durante l’attività sportiva. Quando capita, meglio cercare di sdraiarsi, stare a riposo, evitare di caricare il peso sulla colonna come accade quando si sta in posizione eretta o seduta, cercare di mantenere al caldo la regione lombare in modo da rilassare la muscolatura e, infine, in caso di bisogno, assumere antidolorifici e miorilassanti. Il recupero completo può avvenire in qualche settimana, ma se il dolore è irradiata lungo la gamba, meglio rivolgersi a un fisioterapista esperto per impostare un adeguato programma riabilitativo.” (Salute, Humanitas) CURIOSITA’ PERCHÉ SI PARLA NEL SONNO? Parlare nel sonno (somniloquio) è una normale manifestazione dell’attività notturna del cervello, che non si “addormenta” completamente ma continua a formulare pensieri inconsci,indipendentemente dal fatto che stiamo sognando o no. In alcuni casi questi pensieri ci portano a parlare ad alta voce e a formulare anche frasi di senso compiuto. Colpa dello stress? È un fenomeno molto comune tra i bambini, che non hanno ancora sviluppato il coordinamento tra i centri cerebrali che comandano il linguaggio e i muscoli del volto; ma capita anche agli adulti, specialmente in situazioni di stress particolare o anche per una semplice febbre. Sebbene parlare nel sonno possa essere sintomo di eccessivo affaticamento fisico e mentale, solitamente non viene considerato una malattia, anche se può essere uno dei sintomi di alcune patologie neurologiche. (Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1274 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ LA NOSTRA PELLE NON PERDE LIQUIDI? A parte il sudore, gli altri liquidi (sangue e acqua) rimangono "sigillati" all'interno dei vari strati. Eppure perdiamo milioni di cellule di epidermide ogni giorno. Come mai non ci sono infiltrazioni? La nostra pelle potrà anche tradirci qualche volta (con il classico brufolo prima di un colloquio), ma di certo non lascia passare indiscriminatamente sangue e liquidi come fosse un sacchetto bucato. Eppure sappiamo che questo tessuto si rinnova in continuazione: ogni minuto, 30 mila cellule dell'epidermide muoiono per essere sostituite da nuove, e ogni 3-4 settimane cambiamo completamente questo strato superficiale della pelle. COME È POSSIBILE? La risposta è arrivata nel 2016 da uno studio dell'Imperial College London: le cellule della pelle sono organizzate secondo una conformazione geometrica che le tiene adese come fossero incollate, e permette allo stesso tempo la loro continua sostituzione. E se - sudore a parte - perdessimo liquidi "dall'interno"? DA VICINO. Con una tecnica chiamata microscopia confocale, gli scienziati hanno esaminato lo strato granuloso dell'epidermide dei topi, uno dei cinque strati cellulari che compongono la parte esterna della pelle. Questo strato - quello centrale dei cinque - ha un ruolo chiave nei meccanismi di rinnovamento cellulare. RICAMBI A CATENA. Affinché i mammiferi possano perdere le cellule di epidermide superficiali, nuove cellule devono continuamente essere prodotte sotto allo strato granuloso, dove rimpiazzano quelle vecchie che a loro volta vengono spinte in superficie per essere cambiate. Questo continuo andirivieni potrebbe facilitare la formazione di "fessure" e perdite di liquido in superficie. LA FORMA PERFETTA. Fortunatamente - hanno scoperto i ricercatori - le cellule dello strato granuloso appaiono come la versione appiattita di un tetradecaedro, un poliedro a 14 facce conosciuto per essere la forma migliore per riempire gli spazi. Questa loro conformazione permette di mantenere legami stretti con quelle vicine anche durante le continue sostituzioni. Le vecchie cellule da sostituire sono rimpiazzate da una proteina che si comporta come un potente adesivo, e che mantiene intatta la struttura anche quando l'unità da cambiare passa allo strato superiore. QUANDO SI ALTERA. Nell'uomo il sistema funziona in modo analogo. Un suo malfunzionamento potrebbe contribuire all'insorgere di condizioni come eczema e psoriasi: con le barriere adesive tra cellule malfunzionanti, le infiltrazioni di batteri potrebbero essere più comuni, così come le infiammazioni croniche e la produzione eccessiva di cellule nuove (con la perdita "in massa" di quelle vecchie). (Salute, Focus) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 5 Anno VII – Numero 1274 SCIENZA E SALUTE CHE COS'È IL «FUOCO DI SANT’ANTONIO»? Nervi e pelle infiammati: il virus che provoca la varicella non viene eliminato del tutto e in caso di stress si può riattivare Il «fuoco di Sant'Antonio» è una infezione che interessa i nervi e la pelle, causata dal virus varicella-zoster. «Il virus varicella-zoster o Herpes virus umano 3 è lo stesso che provoca la varicella - spiega Luigi Naldi, dermatologo agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Dopo la guarigione da questa malattia, in genere contratta nell'infanzia, il virus non viene eliminato del tutto, ma rimane confinato, inattivo (o latente), nei gangli nervosi dei nervi sensitivi. Ci sono però condizioni che ne possono provocare il risveglio: un periodo stressante, un indebolimento del sistema immunitario come quello che si osserva con l'avanzare dell'età o con l'impiego di alcuni farmaci immunosoppressori. Il virus riattivato si moltiplica e risale lungo il fascio nervoso di un nervo periferico fino a raggiungere la cute innervata da questo fascio». QUALI SONO I SINTOMI? : «Nei bambini l'Herpes zoster è poco comune e in genere non si accompagna a dolore. Negli adulti man mano che si invecchia la malattia tende a essere più frequente e grave. Il primo sintomo, e anche il più insidioso, è il dolore neuropatico avvertito come una puntura, una pugnalata nell'area innervata da un nervo sensitivo, solo da un lato del corpo. In genere il dolore è intermittente. Non esiste una posizione che aiuti a sopportare meglio il dolore. Questo sintomo può essere accompagnato da bruciore, prurito, ipersensibilità, formicolii e pizzicore. Nella maggior parte dei casi, dopo 24-48 ore, compaiono sulla pelle arrossamento e vescicole, che si presentano in gettate successive ed evolvono in croste. Toccando queste lesioni l'infezione può trasmettersi e provocare, in soggetti che non sono mai venuti a contatto col virus, la varicella». CHE COSA BISOGNA FARE SE SI SOSPETTA LA MALATTIA?: «Di solito sintomi e lesioni cutanee permettono di formulare la diagnosi. Il virus si combatte con farmaci antivirali, in genere sempre raccomandati sopra i 50 anni. Per accorciare la durata complessiva delle manifestazioni è importante iniziare questo trattamento il più presto possibile. Una terapia precoce sembra anche ridurre il rischio di sviluppare la complicanza più temibile, cioè la nevralgia posterpetica. Per controllare il dolore nella fase acuta si ricorre a farmaci analgesici, utilizzati regolarmente e non "al bisogno" con una strategia a scalini che combini progressivamente più farmaci in caso di mancata risposta. Recentemente, è stato approvato un vaccino costituito da un virus attenuato che viene proposto in soggetti con più di 60 anni non immunodepressi per la prevenzione dell'Herpes zoster». (Salute Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1274 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA per IDENTIFICARE i SEGNI PREMONITORI dell’ ALZHEIMER L’Ordine in collaborazione con Federfarma e Dementia Friendly ha predisposto una locandina informativa per identificare i segni premonitori della malattia di Alzheimer. Le Locandine e i Volantini saranno distribuite nei prossimi giorni a tutte le farmacie di Napoli e Provincia. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1274 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI” I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1274 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961

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