Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1246 AVVISO Ordine 1. Caduceo d’Oro 2017 e Giuramento di Galeno 2. Da UN FARMACO PER TUTTI a UNA VISITA PER TUTTI Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. “Mal di pancia e diarrea frequenti? E’ colon irritabile”, Vero o Falso? Prevenzione e Salute 4. Pressione, per tenerla bassa colazione abbondante e cena leggera 5. Ginecomastia, la chirurgia per l’eccesso di grasso pettorale negli uomini 6. NATALE: come scegliere il panettone che fa per noi, guida per salvare la linea Giovedì 14 Dicembre 2017 – S. Giovanni della Croce Proverbio di oggi……… Dopp' arrubbate, Pullecenella mettette 'e cancielle 'e fierro PRESSIONE, per TENERLA BASSA COLAZIONE ABBONDANTE e CENA LEGGERA Per ridurre la pressione attenti a quando si mangia. Uno studio, pubblicato dal “Journal of Hypertension” e ripreso da “Il ritratto della salute” quotidiano on line della prevenzione della Società di medicina generale, ha focalizzato l'attenzione sugli orari dei tre pasti principali. Quelli che si preparano una colazione abbondante al mattino hanno il 30% in meno di probabilità di soffrire di ipertensione rispetto a chi manda giù un caffè e non prende nulla. «Mangiare in modo più energetico, ma equilibrato, al mattino - spiegano i medici di famiglia - favorisce il corretto utilizzo delle calorie da parte dell'organismo. Un abbondante pasto serale seguito dal riposo, invece, determina un minor consumo delle calorie introdotte e maggiore assorbimento delle componenti del pasto potenzialmente nocivo come sale e grassi». (Salute, Il Messaggero) PERCHÉ LA QUARANTENA DURA PROPRIO QUARANTA GIORNI? La quarantena indicava il periodo di isolamento cui erano costrette le navi sospettate di trasportare persone o animali contagiosi. Meteo Napoli Se ne trova traccia già ai primi del ’400, quando ancora era vivo il ricordo della peste nera, in relazione alle navi in arrivo a Venezia dai possedimenti dalmati. Giovedì 14 Dicembre Credenze e tradizioni: I quaranta giorni dipendono dal fatto che si riteneva che ï‚· Nuvoloso dopo questo lasso di tempo un ammalato di peste non fosse più contagioso. In Minima: 10° C Massima: 17 °C realtà la malattia era diffusa dalle pulci dei topi, che dopo la quarantena erano Umidità: sempre vivissime, ma il numero ebbe ugualmente successo perché presente Mattina = 52% nelle tradizioni popolari, nei passi biblici e nella liturgia cattolica (quaresima Pomeriggio = 53% ecc.). Oggi ha assunto il valore generico di isolamento precauzionale di durata variabile. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook – Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PREVENZIONE E SALUTE Da UN FARMACO PER TUTTI a UNA VISITA PER TUTTI L’Ordine promuove un nuovo progetto : “Una Visita per Tutti” In Italia sono 4,7 milioni le persone che versano in condizioni di povertà assoluta tanto che abbiamo ormai imparato a fare i conti con nuove forme di povertà, molto diverse da quelle tradizionali. Una di queste è la POVERTÀ SANITARIA, ovvero la difficoltà a potersi permettere cure adeguate a causa di difficoltà di tipo economico. Soprattutto su questo tipo di povertà si concentra il nostro progetto “Un Farmaco per Tutti” che ha avuto nel mese di Settembre l’approvazione all’unanimità di una mozione alla Camera dei Deputati suggerendo il Nostro modello per contrastare la povertà sanitaria. Di fronte alla povertà sanitaria, e all’incapacità del nostro SSN di essere fino in fondo universalista e inclusivo, la risposta “con i fatti” è stata garantita dal Nostro Ordine che da anni è impegnato sul territorio a tutelare la salute dei cittadini promuovendo non solo il Progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche campagne di prevenzione e di educazione sanitaria; Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PREVENZIONE E SALUTE GINECOMASTIA, LA CHIRURGIA PER L’ECCESSO DI GRASSO PETTORALE NEGLI UOMINI Uno dei motivi per cui l’uomo può rivolgersi al chirurgo plastico è la correzione della ginecomastia, una condizione benigna caratterizzata dall’aumento di tessuto della ghiandola mammaria e da adiposità localizzata. In alcuni individui questo inestetismo può minare l’autostima e il benessere generale creando imbarazzo e disagio. L’intervento chirurgico rappresenta una delle opzioni a disposizione per eliminare definitivamente la ginecomastia. Con quali tecniche e in che modo si corregge questa condizione? Ne parliamo con il prof. Marco Klinger, responsabile di Chirurgia Plastica presso Humanitas. VARIAZIONI ORMONALI A OGNI ETÀ La ginecomastia può manifestarsi a qualsiasi età e può diventare problematica durante la pubertà o l’età adulta, con una maggiore incidenza dopo i 50 anni. L’aumento del tessuto mammario è il risultato dell’alterazione dell’equilibrio ormonale fra il testosterone e gli estrogeni, con una riduzione dell’attività del primo e un aumento dei secondi. Quelle patologie che determinano un disequilibrio ormonale, come l’ipogonadismo nella sindrome di Klinefelter o l’ipertiroidismo, possono contribuire all’insorgenza di questo inestetismo. In alcuni casi, la ginecomastia è determinata dall’assunzione di farmaci, tra cui quelli utilizzati nel trattamento del tumore della prostata. Sempre più spesso, la causa è da ricercarsi nello stile di vita, dall’alimentazione alla scarsa attività fisica. LA CHIRURGIA: Modificare lo stile di vita è importante, ma spesso per risolvere la ginecomastia non resta che ricorrere alla chirurgia plastica. L’intervento negli Stati Uniti ha conosciuto un vero e proprio boom con un’impennata del 36% dal 2000 al 2016. Chi potrebbe essere il candidato ideale per questo intervento? «Un uomo vicino al peso forma, che soffre a causa dello sviluppo eccessivo della propria regione pettorale. A seconda dei casi, il “seno” negli uomini ha una componente soprattutto ghiandolare (la ghiandola è eccessivamente sviluppata), oppure adiposa (è presente un deposito di grasso localizzato nella regione pettorale), oppure i due elementi sono presenti contemporaneamente». In che modo avviene l’intervento? «Se l’inestetismo è determinato da un eccessivo sviluppo della ghiandola mammaria, si provvede a eliminarne un disco (non tutta la ghiandola per evitare l’effetto, ugualmente antiestetico, del petto “scheletrico”). L’operazione avviene praticando un’incisione lungo il margine inferiore dell’areola, il tessuto scuro che circonda il capezzolo. Se la rotondità eccessiva è determinata da un accumulo di grasso, invece, la soluzione migliore è praticare una lipoaspirazione localizzata. In questo caso – si utilizzano cannule aspiranti, introdotte nella regione pettorale attraverso incisioni di pochi millimetri». «Quando la ginecomastia è determinata contemporaneamente dall’ingrossamento della ghiandola e dal deposito localizzato di grasso, si abbinano le due tecniche, in modo da ottenere un risultato il più possibile naturale. A seconda dei casi e delle preferenze del paziente, l’intervento può avvenire in anestesia locale, in anestesia locale con sedazione (il paziente è assopito) o in anestesia generale». Dopo l’intervento il paziente può seguire qualche accortezza per la cura dei segni lasciati dall’intervento: «Può essere utile indossare una guaina elastica compressiva per 7-10 giorni, in modo da aiutare la retrazione dei tessuti, ed effettuare brevi massaggi locali per favorire la qualità delle cicatrici. Si può ritornare al lavoro dopo 2-3 giorni, bisogna aspettare di più per riprendere l’attività fisica». ( Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 SCIENZA E SALUTE “Mal di PANCIA e DIARREA frequenti? E’ COLON IRRITABILE”, Vero o Falso? Sono molti oggi a parlare di sindrome del colon irritabile quando si scatena il mal di pancia o la diarrea. Alcuni però credono che si possa parlare di colon irritabile solo se i sintomi sono molto frequenti. Vero o falso?. “FALSO. Per parlare di sindrome dell’intestino irritabile – è sufficiente lamentare dolore addominale o discomfort non tutti i giorni, ma almeno tre giorni al mese negli ultimi tre mesi, con esordio dei sintomi da almeno sei mesi. E’ importante sapere, inoltre, che la sindrome del colon irritabile non si manifesta sempre nello stesso modo e con gli stessi sintomi. Infatti, nel colon irritabile esistono tre forme diverse che coinvolgono sempre una variazione della funzione intestinale ma non sempre includono la diarrea. Infatti, se in una delle forme in cui si manifesta il colon irritabile è prevalente la diarrea, con l’espulsione frequente di feci non solide, in un’altra forma è prevalente la costipazione, con la riduzione della frequenza delle evacuazioni o la difficoltà a evacuare. Esiste anche una forma mista in cui si alternano periodi di diarrea e stipsi. Tutte e tre queste forme sono sempre associate a  disturbi gastrointestinali quali dolori addominali,  meteorismo e gonfiore che, insieme alle alterazioni della motilità intestinale, contribuiscono a una ridotta qualità di vita, con ripercussioni sulle prestazioni lavorative e sulle attività quotidiane. In presenza di questi sintomi però è necessario escludere la presenza di altre patologie quali la celiachia, l’insufficienza pancreatica, l’intolleranza al lattosio, infezioni enteriche (nella forma diarroica), malattie infiammatorie croniche intestinali, un’alterazione della funzionalità tiroidea. Per questo motivo, sono necessari esami diagnostici specifici come quelli per la valutazione tiroidea, l’esame delle feci per il dosaggio della calprotectina fecale e dei parassiti, soprattutto nelle forme diarroiche; il breath test al lattosio in caso di sospetta intolleranza al lattosio, o il breath test al glucosio, per valutare una eventuale proliferazione batterica del piccolo intestino, oltre a un’ecografia delle anse intestinali, o colonscopia con eventuali biopsie per escludere ispessimenti delle pareti dell’intestino o in caso di familiarità per tumori dell’intestino in soggetti di età maggiore di cinquant’anni, e con presenza di sangue nelle feci.” (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 REVENZIONE E SALUTE NATALE: come scegliere il PANETTONE che fa per noi, guida per salvare la linea È un impasto di farina, zucchero, latte, burro, uova, uvetta e canditi (per la precisione arance e cedro) ed è definito come «prodotto da forno a lievitazione naturale». Ma dalle pasticcerie alla grande produzione industriale la ricetta originale è stata rivisitata in lungo e in largo per incontrare i gusti più disparati. La dietista Manuela Pastore, dell’ospedale Humanitas di Milano, ci spiega le differenze tra panettone semplice o farcito, artigianale o confezionato e l’impatto che le differenti scelte possono avere sulla nostra dieta Una fetta Una fetta da 100 gr di panettone significa prevalentemente carboidrati e grassi, con un contenuto di proteine molto ridotto. Le calorie per 100 gr sono 333 e l’apporto energetico è così ripartito: 63% carboidrati, 29% lipidi e 8% proteine. «Si tratta di un dolce a tutti gli effetti e come tale, dal punto di vista nutrizionale, non ha specifiche proprietà salutari, ma è completo: contiene tutti i principali nutrienti». La composizione Nel panettone le proteine sono poche mentre i grassi sono rilevanti: «Per l’utilizzo di uova il contenuto proteico è modesto mentre è considerevole l’apporto di lipidi determinato dall’uso del burro. Essendo il burro un alimento ricco di acidi saturi e di colesterolo questi ingredienti si trasferiscono anche nel panettone». I carboidrati come detto rappresentano il 63% dell’apporto calorico del panettone: «La presenza dei carboidrati è determinata dalla farina di frumento, dallo zucchero e dalla frutta che viene utilizzata. In particolare l’uvetta e i canditi, per il loro processo di produzione, sono molto concentrati e ricchi di zuccheri». Le differenze tra panettone artigianale e industriale «La vera differenza tra panettone artigianale e industriale è nella scelta delle materie prime: l’artigiano avrà più cura nel selezionare ingredienti di qualità, mentre l’industria punterà a ridurre i costi. Sicuramente è da preferire un panettone di qualità, artigianale e preparato con ingredienti selezionati. Nella sua preparazione è escluso l’uso di conservanti, ammessi invece per il panettone industriale (acido sorbico e sorbato di potassio): il panettone artigianale ha pertanto una data di scadenza limitata, chiara indicazione della sua freschezza. «Per produrre panettoni artigianali è richiesto l’uso di particolari farine riconosciute, uova fresche e burro o burro anidro, mentre per la produzione industriale è ammesso l’uso di farina di frumento generica, uova di gallina di tipo A (non fresche) e materia grassa burritica. Il disciplinare poi prevede che per la produzione artigianale venga usato solamente lievito madre, vietando assolutamente il lievito di birra. Meglio quindi puntare su un prodotto artigianale di ottima qualità il cui costo un po’ più elevato è giustificato per una giornata speciale come il Natale». I panettoni farciti Sugli scaffali dei supermercati e nelle vetrine delle pasticcerie compaiono sempre più panettoni farciti o ricoperti con creme di ogni tipo: cioccolato, frutta essiccata, castagne, albicocche e anche alcolici. «Tutte queste varianti del classico panettone, già di per sé molto ricco, non fanno altro che aumentare notevolmente l’apporto calorico, di grassi e zuccheri. Se una fetta di panettone classico apporta circa 333 kcal, una fetta di panettone farcito con cioccolato ne può avere fino a 430, con un aumento dei grassi saturi totali e anche degli zuccheri». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246 PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1246

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