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Anno VI – Numero 1241 Martedì 04 Dicembre 2017 – S. Giulio AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. Caduceo d’Oro 2017 Giuramento di Galeno e Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Perché mi prudono le gambe? le cause e i rimedi 3. Perché sbadigliamo? ecco tutte le cause (che non sapevi) A' casa d''o puveriello nun manca maje 'a tuzzella. In casa del povero non manca mai il tozzo di pane. CUORE, perché è importante monitorare la pressione dopo un INFARTO? L’ipertensione è un fattore di rischio dell’infarto e lo è sempre, anche se un primo episodio ischemico si è già manifestato. «Dopo un primo infarto la pressione arteriosa va mantenuta sotto controllo e corretta se si dovesse ripresentare nonostante la terapia farmacologica». L’ipertensione e il Cuore Prevenzione e Salute 4. CUORE, perché è importante monitorare la pressione dopo un infarto? 5. Viagra senza ricetta in gran bretagna: i pro e i contro secondo l'esperto L’aumento dei valori della pressione arteriosa, una misura della forza con cui il sangue “spinge” sulle pareti dei vasi sanguigni, può mettere a rischio l’intero sistema cardiocircolatorio: «L’ipertensione è nemica del cuore perché lo costringe a sopportare una fatica maggiore facendolo lavorare meno efficientemente. Inoltre può danneggiare le arterie e favorire l’aterosclerosi, ovvero il restringimento dei vasi sanguigni dovuto all’accumulo di depositi di colesterolo e altre sostanze sulle loro pareti», spiega la dottoressa Lettino. Per questo l’ipertensione è tra i principali fattori che concorrono ad aumentare le probabilità di infarto del miocardio: «Un paziente iperteso ha un rischio maggiore di essere colpito da un infarto sebbene non possa escludersi il caso in cui un individuo sviluppi ipertensione dopo un infarto». La prevenzione dopo l’infarto Meteo Napoli Mercoledì 06 Dicembre ï‚· Nuvoloso Minima: 5° C Massima: 13 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 53% Dopo un primo evento avverso è fondamentale monitorare tutti i fattori di rischio per la salute cardiovascolare, dall’iperglicemia all’ipercolesterolemia, ad es., all’ipertensione. L’obiettivo della prevenzione secondaria è far sì che non si verifichi un secondo evento avverso. In che modo si può controllare l’ipertensione? «In primo luogo con la terapia farmacologica prescritta e poi correggendo lo stile di vita. É importante mantenere un peso corporeo adeguato, mangiare molta frutta e verdura, meno grassi saturi, ridurre l’apporto di sale, ovvero di sodio, cercare di praticare regolarmente attività fisica», spiega la specialista. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook – Diventa Fan della nostra www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli pagina PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PREVENZIONE E SALUTE PERCHÉ MI PRUDONO LE GAMBE? LE CAUSE E I RIMEDI Il prurito alle gambe può avere molteplici cause, dalla pelle secca a problemi di circolazione. A volte è l’allarme di malattie più 'severe', come il diabete oppure disturbi legati al fegato. Ecco perché non bisogna sottovalutarlo CAUSE Perché mi prudono sempre le gambe? Solitamente accade quando mi faccio una doccia o un bagno caldo, quando in inverno indosso calze o indumenti troppo stretti oppure quando la pelle tira ed è secca. Soprattutto durante i cambi di stagione o i forti sbalzi di temperatura tra ambiente interno ed esterno. Il prurito alle gambe può avere diverse cause: è uno dei sintomi più comuni e può colpire tanto gli uomini quanto le donne, con una frequenza anche ripetuta (quasi sempre durante gli stessi periodi dell'anno). Si può trattare semplicemente di pelle disidratata e secca (xerosi), ma può anche essere un problema di circolazione, che interessa, a volte, anche braccia, pancia e addome, oppure la spia di alcune malattie più serie come il diabete, o severe complicazioni al fegato, insufficienza renale, epatopatie, colestasi, anemia e disfunzioni tiroidee. Se invece il prurito ti colpisce durante la notte è normalmente rapportato alla sindrome delle gambe senza riposo. Infine si può incorrere anche in una condizione allergica o in infezioni cutanee. Insomma le cause sono svariate e i rimedi variano a seconda della natura:  pensa che il prurito alle gambe può persino essere provocato da ansia e da stress, da situazioni influenzate dai ritmi della vita frenetici o da eventuali periodi di tensione. Ecco perché è sconsigliato vivamente ignorare il problema o ancora peggio affidarsi al fai da te. Detto ciò, ci sono alcuni accorgimenti che puoi prendere per tenere a bada la prurigine. : Lo sport può rivelarsi un grande aiuto, anche a ritmi particolarmente blandi, a patto che però siano impegnate le gambe: ti basta anche una camminata veloce di 20 minuti al giorno per avere grandi benefici. Mantenere attiva la circolazione degli arti inferiori potrebbe infatti rivelare la natura del problema, specialmente se confrontata con i momenti in cui ci ritroviamo a stare eccessivamente fermi. Ciò che puoi fare è evitare bagni e docce troppo frequenti così come l'uso di acqua eccessivamente calda per lavarti e saponi particolarmente aggressivi (sono preferibili acqua tiepida e detergenti delicati). Utilizza una crema nutriente ed emolliente su tutto il corpo o un olio idratante spalmato con un energico massaggio per ripristinare la funzione barriera della cute soprattutto sulle zone in cui il fastidio si fa sentire più spesso. RIMEDI E PRECAUZIONI CORRETTA ALIMENTAZIONE : È molto importante anche seguire una dieta opportuna: evitare di assumere troppi zuccheri raffinati, alimenti speziati e cibi piccanti, e integrare il regime alimentare con estratto di semi di pompelmo, un toccasana per il tuo benessere e un freno al tuo prurito. (Salute, Donna Moderna) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ SBADIGLIAMO? Ecco tutte le cause (che non sapevi) Lo sbadiglio è un gesto comunemente associato a sonnolenza e noia. Ma le cause alla base di questo riflesso involontario sembrano essere innumerevoli Un’inspirazione profonda seguita da un’energica espirazione, associata allo spalancamento forzato della bocca e talvolta alla chiusura degli occhi: è così che si potrebbe descrivere l’anatomia di uno sbadiglio, un riflesso involontario che si presenta comunemente prima di andare a dormire, dopo essersi svegliati o quando si stanno svolgendo attività noiose. Ma se una delle poche certezze è che lo sbadiglio risulta quasi sempre contagioso(un fatto che non ha ancora trovato una valida spiegazione scientifica), le cause alla base dello sbadiglio sembrano essere tuttora tanto incerte quanto innumerevoli. Eccone alcune fornite dalla ricerca scientifica. 1. Cambiamento dello stato in cui si trova il corpo Nonostante si ritenga comunemente che lo sbadiglio sia una manifestazione di sonnolenza o di noia, in realtà potrebbe segnalare una modificazione delle condizioni fisiologiche in cui si trova il corpo. Lo sbadiglio, infatti, potrebbe rappresentare un meccanismo utilizzato dal corpo in vista o durante un cambiamento dello stato in cui si trova: ad esempio, prima di andare a letto, lo sbadiglio potrebbe segnalare che il corpo si sta preparando a dormire; quando ci si annoia, potrebbe indicare il passaggio da un livello di concentrazione elevato ad uno inferiore; dopo una sessione di esercizio fisico, potrebbe comunicare la transizione da un dispendio energetico elevato ad uno più basso. Non a caso, peraltro, capita spesso di sbadigliare anche durante il cambiamento delle condizioni ambientali: una rapida variazione di quota, ad esempio, può causare il ben noto fenomeno delle “orecchie tappate” (in gergo tecnico, pressione auricolare), che può sollecitare un riadattamento del corpo al cambio di pressione e quindi a sbadigliare per stappare le orecchie. 2. Aumentare i livelli di ossigeno Gli sbadigli possono presentarsi con maggiore frequenza quando il sangue ha bisogno di ossigeno: sbadigliare, infatti, comporta l’assorbimento di una grande quantità d’aria e l’accelerazione del battito cardiaco, condizioni che causano un aumento dei livelli di ossigeno nel corpo. Uno sbadiglio, quindi, potrebbe contribuire allo smaltimento delle tossine dal sangue e apportare all’organismo una nuova riserva di ossigeno. 3. Raffreddare il cervello Lo sbadiglio potrebbe avere una funzione termoregolatrice. Come dimostrato da uno studio dell’università di Princeton, infatti, durante la stagione estiva, quando la temperatura esterna è più simile a quella corporea, si sbadiglia meno che in inverno. Questo particolare dato potrebbe essere spiegato dal fatto che, quando si sbadiglia, la profonda inalazione concede di introdurre aria fredda nell’organismo, permettendo alla testa (e quindi al cervello) di rinfrescarsi. Pertanto, si tenderebbe a sbadigliare di più quando lo scambio con l'aria esterna consenta il raffreddamento di una testa accaldata. 4. Come strumento di comunicazione Alcuni ricercatori sostengono che prima che gli uomini iniziassero a comunicare attraverso la parola, potrebbero aver utilizzato lo sbadiglio come forma di comunicazione con gli altri. Oltre a segnalare uno stato di noia o sonnolenza, i primitivi potrebbero aver impiegato gli sbadigli anche come gesto attraverso cui mostrare i denti a predatori e aggressori. (Salute, Donna Moderna) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PREVENZIONE E SALUTE VIAGRA SENZA RICETTA in Gran Bretagna: i pro e i contro secondo l'esperto L'andrologo Emmanuele Jannini: "Nessun problema sul fronte della sicurezza, ma i pazienti non vanno lasciati soli" Nel 2016 la quantità di Viagra contraffatto sequestrata dalle forze dell'ordine in Gran Bretagna aveva un valore complessivo di 17 milioni di sterline, poco più di 19 milioni di euro. E questa è solo la punta dell'iceberg perché si tratta solo di ciò che la polizia è riuscita a intercettare dell'enorme mole di imitazioni illegali del farmaco per la disfunzione erettile. E' per porre fine a questo mercato nero che la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency ha preso la decisione di consentire la vendita del Viagra senza ricetta medica in farmacia, a partire forse dalla prossima primavera. Si chiamerà Viagra Connect la versione da banco del farmaco, messo in vendita per la prima volta nel 1998 e che da allora ha aiutato milioni di uomini in tutto il mondo a combattere la disfunzione erettile. Nelle intenzioni dell'agenzia regolatoria inglese sarà il FARMACISTA a dover rivolgere al cliente le domande giuste per valutare la presenza di disturbi o patologie che possano far ritenere sconsigliabile il farmaco o che comunque spingano a richiedere il consulto del medico prima di venderlo. “Il dosaggio che sarà messo in vendita in Gran Bretagna è quello da 50 mg, che è la dose di ingresso”. Esistono in vendita tre dosaggi da 25, 50 e 100 mg. “Solo in Italia è stato messo in commercio un dosaggio intermedio interessante da 75 mg, il cosiddetto francobollo, una sorta di pellicola che si mette sotto la lingua. Ha una potenza vicina alla pastiglia da 100 mg ma con effetti collaterali vicini a quella da 50 mg”. PRO: Nessun problema di sicurezza Ecco, appunto, gli effetti collaterali. Quali sono quelli che può dare una pillola di Viagra da 50 mg? “Tutti i farmaci che appartengono a questa classe di inibitori della fosfodiesterasi (il sildenafil del Viagra, il verdenafil di Levitra, il tadalafil di Cialis e l’avanafil di Spedra) a tutti i dosaggi sono generalmente molto più sicuri dell'aspirina, che può uccidere a determinate condizioni eppure si può comprare tranquillamente in farmacia senza ricetta”, spiega Jannini. “Un case report francese di qualche anno fa raccontava la storia di un uomo che aveva deciso di suicidarsi col Viagra, ne aveva assunte 20 compresse da 100 mg con il solo risultato di procurarsi un gran mal di testa e un grosso danno al portafogli”. Si tratta perciò di una classe di molecole che l’andrologo definisce “spaventosamente sicura”. Questo non vuol dire che non possano esserci effetti collaterali. “Il dosaggio da 100 mg può provocare in determinati soggetti provvisori problemi di visione, di solito lamentano contorni dai colori sfocati, ma è comunque raro e transitorio. Come tutti i farmaci per uso orale senza ricetta”, “persone predisposte possono sperimentare fastidi dal punto di vista gastrico, che dipendono dalla sensibilità della mucosa di ciascuno. Più frequente, trattandosi di farmaci che abbassano lievemente la pressione, è un senso di pesantezza di testa, che con una doccia bollente si risolve”. Sono effetti che sperimenta circa una persona su 10, un po’ di più tra chi assume la dose da 100 mg. “Nessuno è mai morto di Viagra”, rassicura Jannini: “tutte le storie raccontate a questo proposito sono fake news. Si può morire di sesso così come si può morire facendo le scale: se ho un cuore che sta per cedere, ed è arrivato il momento, il cuore cede. Se ho preso il Viagra ho semmai un minore rischio di morte, perché il farmaco nasce come cardioprotettore”. “Quindi come medico non posso dire che il Viagra non stia bene come prodotto da banco, non ci sono sufficienti ragioni che giustifichino, rispetto a tante altre molecole, la necessità della prescrizione”. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 CONTRO: Prevenzione persa Tutto bene allora? Mica tanto, perché la persona con problemi di impotenza che va direttamente dal farmacista a procurarsi il farmaco è un paziente perso. “Il vero guaio è che lo sforzo enorme che gli endocrinologi, gli andrologi, i diabetologi hanno fatto in questi quasi 20 anni di vita del Viagra è stato di prendere l'occasione della disfunzione sessuale per far cambiare stile di vita al paziente, prevenendo alcune malattie molto complicate a cominciare dal diabete, fino alle malattie cardiovascolari e ai tumori”. In pratica l’impotenza è il sintomo che qualcosa non va. Ma curando il sintomo e basta si perde di vista il quadro d’insieme e si corre il rischio di non curare le malattie che la causano. “Quando vado dal medico e gli dico che ho problemi di impotenza”, spiega Jannini, “se è un buon medico, prima di prescrivermi il Viagra controllerà se ho un inizio di diabete, il testosterone basso, se il sangue non arriva bene al pene, e quindi magari anche al cuore, tutte condizioni che a tutte le età possono essere causa di mancanza di erezione. Sorpassando il medico mi perdo questa occasione di approfondimento”. Un paziente con un'impotenza su base vascolare che viene diagnosticato per questa disfunzione avrà un infarto o un ictus nei 10 anni successivi se non cambia stile di vita. A questo paziente io posso dire «Ti do il viagra, ma tu dimagrisci 20 Kg, va in palestra e mangia sano», se invece si procura il Viagra da solo non posso più”. PRO: Lotta al mercato nero Se saltare a piè pari il consulto con il medico rischia di far perdere di vista possibili altri problemi di salute, di certo l’ipotesi che la libera vendita in farmacia eviti a molti l’acquisto di prodotti contraffatti rappresenta un aspetto positivo della decisione. “Se il Viagra in farmacia significa tagliare un po' la coda a questo mostro che è la vendita online, allora la cosa mi fa piacere”. “Mi sembra un lato positivo. Perché so che medicina sto prendendo e perché comunque passa da un operatore della salute”. L’andrologo non ha dubbi che “l’abominio che arriva per posta” sia “incredibilmente pericoloso” e cita uno studio fatto anni fa dall’Ist. Superiore di Sanità in cui si analizzavano, tra gli altri farmaci contraffatti sequestrati, quelli per la disfunzione erettile. “Nessuna delle pillole analizzate era quello che dichiarava di essere. Il dosaggio non corrispondeva mai ed era spesso inferiore ma a volte anche pericolosamente superiore a quello dichiarato. I principi attivi erano diversi da quelli dichiarati, a volte presenti abbinati. In molti casi non c’era proprio niente: un semplice placebo. CONTRO: Rischio delusione Meglio pur sempre la farmacia dell’acquisto online di prodotti che non offrono alcuna garanzia né di sicurezza né tantomeno di efficacia, dunque. Ma c’è un altro ‘però’ che riguarda l’uso che si fa di questi farmaci. “Questa categoria di farmaci ha un drop out del 40%”. “Vuol dire che 4 pazienti su 10 non continueranno la cura; è uno tra i più elevati indici di drop out ed è dovuto non agli effetti collaterali, che sono davvero minimi, non tanto al prezzo, che incide fino a un certo punto, ma sostanzialmente ad altri due motivi”. Il primo è la paura di sviluppare una dipendenza. “Quello di una dipendenza psicologica è un timore giustificato che aumenta con l’aumentare dell’auto-somministrazione. Se la responsabilità dell'assunzione del farmaco è sulle spalle di un terzo (il medico) ho un rischio di dipendenza psicologica molto ridotto”. Il secondo aspetto da non sottovalutare è l’insoddisfazione per la terapia. “Se il farmaco non viene spiegato al paziente (il suo meccanismo d’azione, la tempistica, la posologia), si rischia di non saperlo usare e quindi di concludere che non funziona”. Ma come si fa a usarlo male? “E’ fondamentale capire bene che il Viagra permette all’erezione di manifestarsi naturalmente”, cioè nelle situazioni in cui si manifesterebbe di solito, non a freddo, stando seduti sul divano di casa mentre si legge il giornale, come molti invece pensano. “Siccome alcuni lo provano in questo modo e vedono che non succede nulla, pensano che il farmaco non serva. E poi ci sono altre considerazioni da fare. Per es. se il testosterone del paziente non è a livelli normali, il viagra non funziona, puoi prenderti anche tutta la scatola ma non funzionerà”. (Salute, Panorama) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241 PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1241

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