Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1230 Martedì 21 Novembre 2017 – S. Presentazione B.V. Maria AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. Ordine: Pharmexpo 2017 2. Caduceo d’Oro 2017 e Giuramento di Galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. “Smettere di fumare, prodotti alla nicotina eliminano il ricordo della sigaretta”, vero o falso? 4. Prevenzione e Salute 5. Cosa rivelano le mani e le unghie sul nostro stato di salute 6. Pasta, sfatiamo i falsi miti 7. Meteo Napoli Lunedì 20 Novembre ï‚· Nuvoloso Minima: 6° C Massima: 16 °C Umidità: Mattina = 56% Pomeriggio = 57% L’ammore d’ ‘o lietto fa scurda’ chello d’ ‘o pietto L’amore dei sensi fa dimenticare quello sentimentale “SMETTERE di FUMARE, prodotti alla NICOTINA eliminano il ricordo della sigaretta”, VERO o FALSO? In tanti pensano che cerotti e gomme alla nicotina eliminino in fretta il ricordo della sigaretta e quindi permettano di smettere di fumare in ogni momento. Vero o falso? Risponde la dottoressa Licia Siracusano, oncologa e referente del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center. “Falso. La nicotina nelle sigarette crea una dipendenza psicologica – spiega l’esperta – che un cerotto o una gomma da masticare ogni tanto, non elimina. I tanti prodotti contenenti nicotina sono efficaci per smettere di fumare se vengono assunti nei tempi, dosi e modalità stabiliti insieme al medico, anche nell’ambito del servizio offerto dal centro anti-fumo. Anche se si tratta di una vera terapia sostitutiva della nicotina, affidarsi esclusivamente ai prodotti alla nicotina per smettere di fumare non è sufficiente perché la nicotina contenuta nelle sigarette è una sostanza che crea dipendenza a livello cerebrale e psicologico. La terapia sostitutiva aiuta a gestire i momenti di crisi di astinenza mentre si eliminano le sigarette, perché continua a fornire ai recettori della nicotina questa sostanza mantenendoli “tranquilli” e tenendo sotto controllo i sintomi dell’astinenza quali ansia, insonnia, irritabilità. Tuttavia, la cerotto, gonne da masticare e pasticche di nicotina non sono la soluzione per smettere di fumare: da un lato, il medico può prescrivere anche altri farmaci che si indirizzano ai recettori della nicotina per aiutare a ridurre la dipendenza, dall’altro è necessario agire sul proprio stile di vita, evitando quelle situazioni che si associavano all’accensione di una sigaretta.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230 PREVENZIONE E SALUTE COSA RIVELANO LE MANI E LE UNGHIE SUL NOSTRO STATO DI SALUTE Quanti si soffermano a osservare le proprie mani e unghie per scoprire cosa hanno da rivelarci sul nostro stato di salute? Le nostre mani sono il nostro biglietto da visita, svolgono uno giorno migliaia di movimenti ed attività di ogni sorta, ma quanti si soffermano a osservarle per scoprire cosa hanno da rivelarci sul nostro stato di salute? COSA RIVELANO LE MANI SUL NOSTRO STATO DI SALUTE Partendo dalle mani in generale, occorre prestare loro la massima attenzione e cura e conoscere tutti i possibili segnali potrebbero aiutarci a risolvere in tempo un problema. Mani secche e screpolate – Le mani secche che arrivano a screpolarsi, con formazione di calli e duroni potrebbero essere causati mancanza di principi nutritivi e dell’accumulo di pelle morta. La pelle screpolata si ha in genere in caso di carenza di vitamine del gruppo B, fondamentali nei processi di riparazione dei tessuti e per rafforzare le unghie. Niacina (vitamina B3) e biotina (vitamina B7) contribuiscono a rendere migliore il loro aspetto, in quanto stimolano la produzione di collagene e trattengono l’umidità naturale. Tra le fonti naturali di vitamina B troviamo: pesce, arachidi, funghi, avocado, tonno. Mani sudate – E’ un fenomeno comune nella popolazione, in particolare nei soggetti che soffrono di iperidrosi, ovvero di sudorazione eccessiva. Potrebbe essere indizio di ansia, stress o preoccupazione eccessiva. Tremolio delle mani – Se da un momento all’altro le nostre mani cominciano a tremare, è necessario mettersi in allerta. La prima causa che può venire in mente è il morbo di Parkinson, infatti il tremore è uno dei suoi principali sintomi. Prima di correre ai ripari però si consideri che lo stesso sintomo può dipendere anche da altri fattori, come ad esempio un consumo eccessivo di caffeina o ad un abuso di farmaci antidepressivi. Infiammazione delle mani – Sono quasi sempre indice di presenza di un edema, che si verifica quando i liquidi vengono trattenuti nei tessuti del corpo. Secondo il Dr Edward Laskowsi, co-direttore del centro di medicina sportiva della Mayo Clinic, l’infiammazione può anche dipendere dalla risposta dei vasi sanguigni all’incremento dell’energia durante l’esercizio fisico. Prurito ed eruzioni cutanee – La condizione può rivelare la presenza di un eczema. In tal caso, occorre consultare subito un medico che, dopo un’attenta analisi, prescriverà un trattamento mirato a mantenere sotto controllo l’irritazione. In caso di semplice secchezza delle mani, si può intervenire attraverso l’uso di creme idratanti ricche di vitamine A ed E. Punta delle dita blu – Potrebbe trattarsi di un sintomo della sindrome di Raynaud. La diagnosi può essere effettuata solo da un esperto. Il disturbo che riguarda i vasi sanguigni, colpisce generalmente le dita delle mani e dei piedi a causa del freddo e dello stress. In ogni caso in genere per combatterlo si consigliano buone abitudini giornaliere come indossare i guanti di lana, smettere di fumare ed evitare lo stress e le basse temperature. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230 COSA RIVELANO LE NOSTRE UNGHIE SUL NOSTRO STATO DI SALUTE Le unghie sono importanti per comprendere lo stato di salute e di energia dell’individuo e rispecchiano il nostro stile di vita e alimentare. Hanno varie forme, generalmente hanno la forma di lamina ovoidale a superficie cornea che è costituita da strati di cellule appiattite, cheratinizzate che derivano dall’epidermide. Lo studio delle unghie non nasce di recente: alla fine dell’800 e all’inizio del ‘900 Carton e Levi hanno ridato vita a questa antica disciplina osservando nei loro pazienti una relazione sistematica tra certi disequilibri endocrini ed organici e la durezza, la colorazione e la forma delle unghie (in basso e in dettaglio le correlazioni trovate dai due esperti). Le unghie sono rivelatrici di carenze alimentari, in particolare di sali minerali, proteine e grassi. Innanzitutto le unghie femminili sono diverse da quelle maschili : hanno uno spessore inferiore rispetto a quelle maschili, che sono più larghe e più resistenti. Gli autori francesi del ‘900 attribuiscono questa diversità all’evoluzione della specie di tipo darwiniano e paragonano le unghie ai canini maschili che sono più grandi e che sarebbero un residuo della lotta corpo a corpo come strumento di attacco e di difesa. La crescita delle unghie è condizionata anche dall’età, dalla stagione, dallo stato di salute e dal alcune circostanze della vita quotidiana: crescono maggiormente in estate, più che in inverno; crescono più in fretta, secondo certi autori, quando uno mangia a sazietà, piuttosto che nei periodi di digiuno. Nella sua normalità l’unghia è liscia, senza tagli, senza righe orizzontali o verticali, senza rigonfiamenti, solida, con una discreta curvatura, di tinta uniforme rosata, leggermente brillante, flessibile con i bordi paralleli. La lunetta ha una forma di un piccolo arco pari a circa il 20% della lunghezza totale dell’unghia. Entrando nel dettaglio, ecco alcune caratteristiche delle unghie che sono “rivelatrici” del nostro stato di salute: Macchie bianche sulle unghie – Sono più o meno passeggere e possono corrispondere a fenomeni di demineralizzazione. Cuscinetti o cercini trasversali – Attribuibili a deficienze momentanee spesso dovute a malattie infettive o a traumi psichici. Linee in rilievo o striature longitudinali – Legate ad affezioni croniche, attriti, artrosi, oppure a problemi alle vie urinarie, ai reni o a disbiosi intestinale. La lunetta è situata alla base dell’unghia – E’ normalmente più chiara ma di colore rosa. Il suo aspetto è collegabile alla qualità del sangue e al sistema cardio-vascolare. Essa rivela il grado di vitalità dell’individuo. In caso di malattia le lunette diminuiscono e si cancellano, ma ricompaiono al momento della guarigione. Unghia troppo lunga – Rivela una predisposizione all’atonia organica, tubercolosi e un certo disequilibrio funzionale frutto della depressione. Unghia a tendenza corta – Indice di una vitalità maggiore dell’unghia lunga, se è anche larga e armonica manifesta una buona forza vitale Unghia normale e semicorta – Dimostra una solidità muscolare notevole. Unghie corte piatte e quasi quadrate – Indicano una tendenza alla debolezza cardiaca e una predisposizione a malattie nervose con possibili spasmi e contratture muscolari. Unghie molto corte e larghe – Denotano un’ipoattività fisiologica a psichica, un temperamento malinconico, un carattere atono. È stata inoltre osservata una relazione tra lunghezza esagerata dell’unghia e fragilità dei bronchi. In ogni caso sintomi o segnali vanno sempre discussi col proprio medico, per fugare ogni dubbio e avere una diagnosi da un esperto, che possa anche darci indicazioni sull’eventuale cura o trattamento da seguire. (Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230 PREVENZIONE E SALUTE PASTA, SFATIAMO I FALSI MITI La pasta è l’alimento principe della tavola degli italiani, e non solo. Oltre la metà della produzione nazionale finisce infatti nelle cucine di tutto il mondo. Uno dei falsi miti che circondano la pasta riguarda la sua origine: la pasta non è stata inventata in Italia o in Cina ma è un’antica tradizione araba. Ma i noodles cinesi non sono come gli spaghetti di casa nostra? No, perché il noodle cinese si fa con farina di grano tenero o riso, sottolinea l’associazione. Altro dubbio: grano duro o tenero? Quello usato per fare la pasta è solo duro: c’è una legge del 1967 che obbliga i pastai a rispettare parametri precisi su umidità, proteine e acidità che determinano l’alta qualità del prodotto. Il grano usato oggi è frutto di un processo di miglioramento genetico, ma senza Ogm, con cui sono state ottenute varietà diverse, più resistenti e più produttive, con più proteine e con un glutine di miglior qualità. Dal pastificio alla cucina di casa: il sale prima o dopo che l’acqua bolle? Dopo, per evitare di allungare i tempi di ebollizione. E per fare ancora prima, meglio usare il coperchio (e si consuma anche meno gas). E dal punto di vista nutrizionale? Risponde la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas. Ecco le cose da sapere. LA PASTA FA INGRASSARE? «Che la pasta faccia ingrassare è un mito da sfatare: in un’alimentazione equilibrata le fonti di carboidrati, tra cui troviamo pasta e pane, sono nutrienti fondamentali. L’importante è sceglierli di qualità e soprattutto rispettare le porzioni che soddisfino i propri fabbisogni scegliendo i condimenti con minore tenore di grassi». QUAL È IL PROFILO NUTRIZIONALE DELLA PASTA? «La pasta è un prodotto che si ottiene dalla farina di grano duro: ha una prevalenza glucidica (circa 87%), con un tenore proteico modesto (circa 12%) con amminoacidi a medio valore biologico e con un contenuto di lipidi totali praticamente trascurabile. Le vitamine contenute sono essenzialmente quelle idrosolubili (vitamina B3 e PP), che diminuiscono man mano che aumenta il grado di raffinazione della farina, così come quello di sali minerali (Mg, K, Fe). L’apporto di fibra è maggiore nella pasta integrale. Una porzione di riferimento di pasta secca (80g) contiene circa 300 kcal senza condimento, oppure semplicemente con le verdure; 370 kcal se condita con burro; 450 kcal condita con il ragù, 580 kcal se alla carbonara. Quindi il segreto è preferire condimenti semplici, usando pochi grassi e aggiunte per poter godere di un piatto di pasta senza avere sensi di colpa». SI DIMAGRISCE CON LA PASTA SENZA GLUTINE? «La pasta senza glutine è un prodotto alimentare a fini speciali, ideato appositamente per coloro che soffrono di celiachia e che come unica forma terapeutica sono obbligati a eliminare il glutine dalla propria alimentazione. Questa tipologia di pasta non ha alcun effetto sulla perdita del peso corporeo. Paragonandole, le due tipologie di pasta hanno una quantità calorica totalmente sovrapponibile, con un contenuto di carboidrati leggermente superiore e inferiore di proteine, proprio per l’assenza di glutine». PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230 Meglio pasta tradizionale o integrale? Quali sono i benefici di quella integrale? «La pasta integrale è ottenuta a partire dalla lavorazione di semole integrali di grano duro. Dal punto di vista nutrizionale la pasta integrale non si differenzia molto da quella tradizionale: presenta un leggero aumento del contenuto proteico e ci sono maggiori quantità di vitamine idrosolubili, sali, ma soprattutto di fibra alimentare, mentre l’apporto calorico è similare. È proprio per la presenza della fibra che spesso si consiglia il consumo di pasta integrale anziché quella tradizionale: la fibra conferisce alla pasta un maggior potere saziante e rallenta l’assorbimento degli zuccheri e degli altri nutrienti permettendo di mantenere una glicemia stabile». E invece la pasta con cereali alternativi come kamut, riso, farro e mais? «Al giorno d’oggi è possibile trovare in commercio numerose varianti della pasta, ottenute a partire da sfarinati di varia origine:  kamut, farro, riso, mais, quinoa, grano saraceno. Queste tipologie di pasta hanno una composizione che rispecchia quella delle farine da cui sono ottenute, presentando tendenzialmente più proteine, vitamine, sali e fibre. Possono essere una valida alternativa alla pasta tradizionale e possono esserlo nell’ambito di una dieta equilibrata e variata». Per la digeribilità e per le proprietà nutritive, meglio la pasta “al dente” o un po’ oltre cottura? «Per la favorire la digestione la pasta andrebbe consumata leggermente al dente. La maggior digeribilità è data dal fatto che durante la cottura la rete di glutine trattiene al proprio interno i granuli di amido, fatto che si traduce con una sua più graduale assimilazione. Questo è fondamentale: infatti più prolungata sarà la digestione dei carboidrati da parte degli enzimi e più lenta la successiva assimilazione, minori saranno i conseguenti picchi glicemici. Al contrario un lungo tempo di cottura causa il progressivo rilascio dell’amido nell’acqua di cottura, lasciando alla pasta una consistenza collosa. La digestione dei carboidrati inizia nella bocca, ma questo aspetto colloso comporta un più rapido transito della pasta che permette agli enzimi salivari di “attaccare” i carboidrati e digerirli. Gli enzimi gastrici avranno poi un sovraccarico di lavoro per digerire l’intera massa. C’è da dire che la pasta non deve essere neppure eccessivamente cruda, perché in tal caso i granuli di amido contenuti nella parte più interna (la cosiddetta “anima”) rimarrebbero intatti e non digeribili. Serve una via di mezzo!». Un piatto di pasta può rappresentare un pasto completo? «Se condita in maniera appropriata, un piatto di pasta può essere un perfetto piatto unico e completo che, se accompagnato da una porzione di verdura, può essere tranquillamente consumato sia a pranzo che a cena. Tra i condimenti da preferire ci sono sicuramente i legumi che, insieme alla pasta, formano un piatto unico valido e completo: pasta e fagioli, pasta e ceci, pasta e lenticchie. Anche con un sugo di pesce o di carne magra la pasta assume un alto profilo nutrizionale, scegliere i giusti sughi però è il passo cruciale: diffidare dai sughi pronti e da preparazioni precotte, controllare sempre le etichette per assicurarsi che non vi siano contenute eccessive quantità di grassi e di sale». (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca PHARMEXPO 2017 – 24-25 e 26 Novembre Gli Eventi Organizzati dall’ORDINE e da FEDERFARMA Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand e con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella).  Ore 12.00 - 13.00 Sala ISCHIA Pad. 6 “La NUOVA TARIFFA NAZIONALE dei FARMACI: COSA CAMBIA”, Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio Relatori: Prof. Francesco Barbato, Dott. Flavio Bosco, Dott. Riccardo Petrone  Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli e Federfarma Napoli Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA  Ore 14.00 - 15.00 Sala PROCIDA Pad. 6 “NUTRACEUTICI E CARDIOPATIE: IL RUOLO DEL FARMACISTA”, Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio Relatori: Prof. Maurizio Cini, Dott. F. Palagiano  Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli e Federfarma Napoli Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA  Ore 17.00 – 18.00  Ore 09.30 - 10.30 Sala ISCHIA Pad. 6 “MANOVRE ANTISOFFOCAMENTO nel LATTANTE e nel BAMBINO in caso di OSTRUZIONE delle VIE AEREE”, Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio Relatore: Prof. Maurizio Santomauro  Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli e Federfarma NA Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA   Ore 10.45 - 11.30 Sala PROCIDA Pad. 6 “FARMACI INNOVATIVI: il RUOLO del FARMACISTA”, Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio Relatore:Prof. F. Frecentese Prof. G. Pignataro  Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli e Federfarma NA Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA Sala PROCIDA Pad. 6 “DISPOSITIVI MEDICO – SANITARI in FARMACIA”, Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio Relatore: Dott. Bruno Pizzochero  Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli e Federfarma Napoli Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA La partecipazione ad ogni evento darà 50CF ECM in forma GRATUITA FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 7 Anno VI – Numero 1230 ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO Domenica 17 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare– NA Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle: CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE Di seguito il link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordinenuovo/images/pdffiles/regolamentocontributi-volontari-manifestazione-2017.pdf Ad oggi hanno già contribuito con Patrocinio Volontario le aziende riportate nel panel. Man mano che aderiranno altre Aziende il Panel sarà aggiornato. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1230

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