Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1180 Venerdì 15 Settembre 2017 – B.V. Maria Addolorata AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; “Un 2. Eventi Mese di Settembre 3. Elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ordine e del Collegio dei Revisori dei conti, 23-24-25 Settembre 2017 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Le benzodiazepine possono essere usate negli attacchi di panico? 5. Dolore cervicale ‘A cunferenza è padrona d’ ‘a malacreanza. Troppa confidenza porta alla maleducazione. . ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO DIRETTIVO dell’ORDINEs’inchina, COLLEGIO e del mostra il sedere Chi troppo dei REVISORI dei CONTI, 23-24-25 SETTEMBRE 2017 Le votazioni si svolgeranno presso la sede dell’Ordine, Via Toledo 156-Napoli:  Sabato 23 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00;  Domenica 24 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00;  Lunedì 25 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00; In tabella lista dei candidati del nuovo consiglio Prevenzione e Salute 6. Sindrome tunnel carpale 7. Millennial e sesso Meteo Napoli Giovedì 14 Settembre ï‚· Variabile Minima: 18° C Massima: 25 °C Umidità: Mattina = 78% Pomeriggio = 73% Elezione di 15 Componenti il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli per il Triennio 2018/2020 Santagada Balestrieri Carraturo Colesanti Di Maggio Fusco Iorio Maggiore Magli Marzano Nava Petrone Pisano Stabile Trama Vincenzo Bianca Maria Davide Silvio Anna Maria Mariano Riccardo Maria Tommaso Elisa Raffaele Eduardo Riccardo Giovanni Maria Luisa Ugo Elezione di 3 Componenti Effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli Ascione Giovanni Cantone Raffaele Iengo Bianca Elezione di 1 Componente Supplente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli per il Triennio 2018/2020 Nocera Gennaro Maria SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 SCIENZA E SALUTE LE BENZODIAZEPINE POSSONO ESSERE USATE PER GLI ATTACCHI DI PANICO? Si corrono rischi di attenuazione dell’effetto nel tempo, abuso e crisi di astinenza. Per questo non sono considerati farmaci di prima scelta per chi soffre di disturbo di panico Ho 23 anni e soffro di disturbi di ansia da circa tre anni e, ultimamente, anche di attacchi di panico «classici» con tachicardia, battiti oltre i 100 al minuto e così via. Ho assunto regolarmente Diazepam per più di un anno, ma da qualche tempo ho la sensazione di avere il «cuore debole» e ho paura anche a prendere 5-10 gocce. Potreste spiegarmi come agisce questo farmaco? Risponde G. Cerveri, del dip. di Neuroscienze dell’ASST-Fatebenefratelli -MI Per cominciare il Diazepam appartiene al gruppo degli ansiolitici benzodiazepinici. La sua domanda mi permette, dunque, di riportare l’attenzione sulle benzodiazepine, una classe farmacologica molto utilizzata nella pratica clinica e composta da molecole diverse accomunate però dal medesimo meccanismo di azione. Le benzodiazepine sono state introdotte in commercio negli anni Sessanta del secolo scorso. Hanno mostrato immediatamente un enorme vantaggio in termini di tollerabilità rispetto alla classe farmacologica precedentemente utilizzata a scopo sedativo: i barbiturici. Le benzodiazepine più note in uso in Italia sono il Lorazepam, il Diazepam, il Delorazepam, il Lormetazepam, l’Alprazolam, ma in commercio ne esistono molte altre. Il meccanismo d’azione è unico e ben noto: tutte le molecole che appartengono a questa classe agiscono aumentando le azioni di una sostanza chimica naturalmente presente nel cervello:  il GABA (acido gamma-aminobutirrico), un neurotrasmettitore, cioè un agente che trasmette i messaggi da un neurone a un altro. Il messaggio trasmesso è «inibitorio»: in pratica ai neuroni viene detto di rallentare gli impulsi nervosi o di smettere di generarli. Questa azione svolta dal GABA viene amplificata in presenza di benzodiazepine, il che significa che la reattività neuronale di ampie aree del sistema nervoso centrale diminuisce. COME AGISCONO Gli effetti che queste molecole sono in grado di produrre sono di quattro tipi: 1. innanzitutto hanno un rapido effetto ansiolitico la cui durata dipende dal tempo che l’organismo impiega a eliminare la molecola assunta (si va da poche ore a diversi giorni). 2. Il secondo effetto è «ipnoinducente»: se somministrate a dosaggi sufficienti e in tempi adeguati (la sera) le benzodiazepine sono in grado di indurre e mantenere il sonno, pur “alterandone l’architettura” cioè modificando il naturale alternarsi delle fasi di sonno leggero, profondo e REM (le fasi in cui si sogna). 3. La benzodiazepine sono anche dei «miorilassanti», diminuiscono, cioè, la contrazione della muscolatura liscia del nostro corpo (l’effetto è in funzione del dosaggio), il che può portare a diminuzione della peristalsi, difficoltà nel controllo degli sfinteri, ma anche ad abbassamento della pressione e senso di debolezza. 4. Infine le benzodiazepine possono proteggere dal rischio di crisi epilettiche, anche se non sono farmaci di prima scelta per queste condizioni. L’effetto è simile per tutte le diverse molecole, la scelta del farmaco viene spesso operata in funzione della sua durata (poche ore - tutta la giornata) e della differente complessità metabolica per l’eliminazione. CIRCOLO VIZIOSO: I problemi più frequentemente associati a questi farmaci sono: il rischio di attenuazione dell’effetto nel tempo, l’abuso e le crisi di astinenza. Per questi motivi non sono considerati i farmaci di prima scelta per chi soffre di disturbo di panico, in quanto rischiano di produrre un circolo vizioso caratterizzato da continui aumenti di dosaggio con perdita dell’effetto terapeutico in tempi brevi. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 PREVENZIONE E SALUTE SINDROME DEL TUNNEL CARPALE, DI NOTTE È IMPORTANTE INDOSSARE UN TUTORE La sindrome del tunnel carpale è tra i disturbi più comuni, in particolare tra le donne. È dovuta alla compressione del nervo mediano che decorre lungo il braccio e raggiunge le dita passando all’interno di uno stretto canale a livello del polso. Di solito i sintomi iniziali sono il formicolio ma anche il dolore alle prime dita della mano che si manifesta prevalentemente di notte. Per cercare di alleviare il dolore notturno è bene indossare un tutore, come spiega il dr Alberto Lazzerini, ortopedico dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano in Humanitas. «Per ridurre i disturbi quando si dorme è utile un tutore con il quale mantenere il polso in posizione neutra. I tutori si possono acquistare nei punti vendita dedicati ma si possono utilizzare tranquillamente anche le polsiere rigide che utilizza chi fa pattinaggio», suggerisce lo specialista. Cos’altro si può fare per gestire l’intorpidimento e il formicolio di pollice e prime dita di notte? «Ciascun paziente impara a gestirsi autonomamente, cercando e trovando la posizione migliore con la quale minimizzare i fastidi nelle ore notturne. C’è chi dorme con la mano in alto, chi con il braccio fuori dal letto, chi la muove per controllare i disturbi. In ogni caso non c’è una regola che vada bene per tutti». «Allo stesso modo – ciascun soggetto colpito dalla sindrome impara a capire quali sono i movimenti che farebbe bene a evitare, dal tenere a lungo il telefono in mano al prendere una tazzina di caffè. Se svolge un lavoro da scrivania impara anche a trovare la giusta posizione del polso per non avvertire dolori e fastidi quando utilizza mouse e tastiera del Pc». La sindrome del tunnel carpale trova soluzione solo con l’intervento chirurgico In attesa di essere sottoposti a intervento di decompressione del nervo mediano cosa è possibile fare? «I massaggi, gli esercizi, l’applicazione di caldo e freddo in alcuni casi possono alleviare in parte il dolore. Si tratta comunque di palliativi, strategie sintomatiche certamente non risolutive. Lo stesso effetto è stato valutato, in alcuni pazienti, nel ricorso all’agopuntura». I massaggi e gli esercizi, però, sono piuttosto utili dopo l’intervento chirurgico: «Ai pazienti raccomandiamo di massaggiare la regione in cui si è formata la cicatrice – ricorda il dottor Lazzerini – dal momento che la cicatrice stessa può essere all’inizio piuttosto dura e anche dolorosa. A seconda invece del grado di compromissione della funzione motoria si possono prescrivere degli esercizi: se il danno motorio è significativo a causa di una grave compressione, si definiscono delle sedute di riabilitazione con esercizi finalizzati al rapido recupero delle attività». C’È INFINE UNA CORRELAZIONE TRA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE E FUMO DI SIGARETTA? «Una correlazione diretta non c’è. In ogni caso il fumo facilita i processi degenerativi e ostacola quelli rigenerativi. Pertanto – conclude l’esperto – il fumatore colpito da tale sindrome ha meno chance di ripresa dopo l’intervento chirurgico». (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 PREVENZIONE E SALUTE MILLENNIAL E SESSO, QUASI 3 RAGAZZI SU 10 NON TEMONO LE INFEZIONI Il 17% pensa erroneamente che la pillola possa prevenirle. A non "fare paura" sono anche virus e patologie gravi come papilloma, clamidia, epatite B e Aids In Italia i giovani, soprattutto i millennial (nati tra il 1980 ed il 2000), si proteggono da gravidanze indesiderate ma molto meno da infezioni trasmesse sessualmente. Quasi tre ragazzi su dieci non temono infatti malattie come papilloma virus, clamidia, epatite B, Hiv e molte altre. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis e presentata al Senato. I dati evidenziano che il 43,5% dei ragazzi tra i 12 e i 24 anni ha già avuto rapporti sessuali completi. Secondo il report, intitolato "Conoscenza e prevenzione del Papillomavirus e delle patologie sessualmente trasmesse tra i giovani in Italia", il 92,9% di chi ha avuto rapporti sessuali completi dichiara di stare sempre attento per evitare gravidanze. Una quota molto inferiore, ovvero il 74,5%, si protegge con altrettanta costanza per evitare infezioni a trasmissione sessuale, mentre il 19,5% lo fa raramente e il 6% mai. GIOVANI POCO (E MALE) INFORMATI - "I dati indicano che quasi tre ragazzi su dieci - non temono infezioni sessuali, un dato non rassicurante che mostra eccessiva tranquillità e disinformazione nell'affrontare il tema". Dicono di conoscere le malattie sessualmente trasmesse, aggiunge, "ma la maggior parte le assimila all'Aids". Tra chi non si protegge, la metà ritiene che queste malattie si possano contrarre solo attraverso rapporti con prostitute. "C'È MOLTA CONFUSIONE" - C'è inoltre, nota l'esperta, "confusione tra contraccezione e prevenzione". Il 70,7% usa infatti il profilattico come strumento di prevenzione contro le infezioni sessuali, ma il 17,6% colloca erroneamente la pillola tra gli strumenti di prevenzione piuttosto che tra i mezzi di contraccezione. FINISCE MITO SESSUALITÀ PRECOCE, PRIMO RAPPORTO A 17 ANNI - Dal report emerge poi che la sessualità precoce, tra i giovanissimi italiani, sembra un mito ormai superato. Il primo rapporto sessuale completo infatti lo hanno in media intorno ai 17 anni,  mentre solo il 19,8% dichiara di averlo fatto prima dei 16 anni. Inoltre, rispetto agli anni passati, c'è un recupero del gap tra ragazzi e ragazze: l'età della prima volta è infatti molto simile, ovvero  17,5 ANNI per MASCHI  17,3 per le FEMMINE. (Salute, Tgcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 SCIENZA E SALUTE DOLORE CERVICALE, IN QUALI CASI SI TRATTA DI ERNIA DEL DISCO? Circa il 18% della popolazione soffre di dolori cervicali saltuari, episodici o addirittura costanti. A volte però il dolore può diventare persistente, manifestarsi come acuto, molto simile ad una stilettata o flash doloroso che si protrae da una scapola all’altra. In alcuni casi, quando il dolore cervicale è cronico e non passa né con i classici accorgimenti né con i farmaci antidolorifici, si può invece ipotizzare la presenza di un’ernia del disco cervicale. «L’ernia del disco cervicale è una problematica abbastanza diffusa ed è dovuta alla degenerazione ed alla protrusione dei dischi vertebrali che si trovano nella zona del collo. I dischi intervertebrali fungono come dei “cuscinetti” tra le vertebre al fine di ridurre gli attriti, garantire tutti i movimenti del collo ed attutire i traumi. Può accadere che, per effetto naturale o genetico, per posture sbagliate, per traumi acuti o cronici continuati nel tempo (come le sollecitazioni che subiscono gli autisti o i barcaioli) i dischi cervicali subiscano una degenerazione che causa la fuoriuscita di parte di essi (il nucleo polposo) dalla propria sede e vada a comprimere le strutture midollari e nervose presenti all’interno della colonna». DIMMI I TUOI SINTOMI! : I sintomi tipici dell’ernia del disco cervicale sono molto simili a quelli della classica “cervicale”, nonché delle contratture del collo e per questo molto spesso vengono sottovalutati dal paziente. Un errore da evitare, perché si tratta di una patologia che può peggiorare nel tempo. Può capitare che, insieme al dolore sordo, il paziente avverta un formicolio che scende lungo il braccio, coinvolga le dita della mano e addirittura possa interessare anche parte del viso o della nuca. Altri sintomi sono la sensazione di nausea, la cefalea, le vertigini e la sensazione di debolezza alle dita della mano ed anche alle gambe. ERNIA CERVICALE, COME CURARLA? L’ernia cervicale può essere trattata con massaggi decontratturanti, applicazioni di tipo elettrico o magnetico al collo o tecniche mininvasive quali l’ozonoterapia e l’intervento chirurgico. «L’ozonoterapia rappresenta un valido trattamento al problema dell’ernia discale cervicale. Il trattamento consiste nell’iniezione di una miscela d’ossigeno a livello cervicale. Ne consegue che la tensione discale ed il dolore sono alleviati grazie al potere antinfiammatorio dell’ozono. La terapia può essere però eseguita solo in casi selezionati, ossia quando il disco è ancora contenuto e l’unico sintomo è il dolore», spiega il dottor Todaro. Quando è indicato l’intervento chirurgico, la tecnica di elezione è l’approccio mininvasivo, che consiste nell’asportazione dell’ernia insieme al disco e la sostituzione del disco vero e proprio con uno artificiale. Avvalendosi di un microscopio operatorio, il chirurgo rispetta le strutture nervose (meno “invasivo”) e quelle ossee e legamentose (meno “demolitivo”). Poiché la colonna vertebrale è un insieme di vertebre che permettono il movimento e sopportano il carico, più la struttura è rispettata, più viene conservata la sua funzione. «Nel caso delle ernie discali cervicali, l’approccio chirurgico si chiama “discectomia anteriore”. Questa scelta dipende dalla tipologia dell’ernia (dura o molle), dalla qualità dei dischi, dalle abitudini di vita e di sport e dall’età. Quando si asporta un’ernia discale, si asporta il prodotto del mal uso della colonna. Dopo l’intervento, si deve modificare l’uso della colonna correggendo la postura. E’ quasi un dovere dedicarsi alla ginnastica ed al movimento fisico, ma soprattutto coltivare una disciplina sportiva». (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: CAMPAGNA di PREVENZIONE al MELANOMA: CONTROLLA i TUOI NEI L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. CALENDARIO visite gratuite per la Prevenzione del MELANOMA in collaborazione con un gruppo di Dermatologi guidati dal Prof. P. ASCIERTO SETTEMBRE: 1. Lunedì 18 ore 16.00 – 19.00 2. Venerdì 22 ore 16.00 – 19.00 3. Mercoledì 27 ore 16.00 – 19.00 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordi neNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tutti” Lunedì 17 Luglio, ore 13.00, Se Vuoi Vedere la Registrazione della discussione alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_co ntent&view=article&layout=edit&id=1808 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1180

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