Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1175 Venerdì 08 Settembre 2017 – Natività B.V. Maria AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; “Un 2. Eventi Mese di Settembre 3. Elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ordine e del Collegio dei Revisori dei conti, 24-25-26 settembre 2017 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Esiste un farmaco contro la paura dei ragni? 5. IPERIDROSI, quando è utile intervenire con la chirurgia? 6. Che Cos'è la U della Felicità? 'A cera se struje e 'a prucessione nun cammina! ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO Chi troppo e del mostra il sedere DIRETTIVO dell’ORDINEs’inchina, COLLEGIO dei REVISORI dei CONTI, 23-24-25 SETTEMBRE 2017 Le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo e del Collegio dei Revisori dei conti dell’Ordine, per il triennio 2018-2020, si terranno nei giorni 23, 24 e 25 Settembre Nei prossimi giorni saranno riportate le procedure e le modalità per lo svolgimento delle elezioni. Esiste un farmaco contro la paura dei ragni? Prevenzione e Salute 7. Talco: cancerogeno o no? 8. Artrosi al ginocchio, disturbo in aumento e non soltanto per via di obesità e longevità. Meteo Napoli Venerdì 08 Settembre ï‚· Sereno Minima: 19° C Massima: 25 °C Umidità: Mattina = 79% Pomeriggio = 81% Un medicinale capace di agire sulla memoria e un’esperienza paurosa: così si possono vincere le fobie. I ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio su Biological Psychiatry, hanno infatti capito che l’utilizzo di un farmaco già in commercio, il propranololo, unito alla riattivazione del ricordo da rimuovere, è in grado di modificare le reazioni delle persone che hanno una particolare fobia, nel caso dell’esperimento quella dei ragni. Il propranololo è un farmaco betabloccante, usato per la cura dell’angina pectoris e per l’ipertensione arteriosa, che tra i suoi “effetti collaterali” ha però anche quello di disattivare momentaneamente il fissaggio dei ricordi nella memoria. Il campione dell’esperimento era formato da 45 soggetti aracnofobici: a 15 di loro è stato somministrato il propranololo, a 15 un placebo. Quindi, a tutti e 30 è stata mostrata una tarantola. Ai rimanenti 15 soggetti è stato invece somministrato propranololo ma senza mostrare loro alcun ragno. Solo chi aveva assunto il farmaco e poi visto la tarantola ha in seguito dichiarato la sparizione o la notevole riduzione della fobia. (Salute, Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 SCIENZA E SALUTE IPERIDROSI, quando è utile intervenire con la chirurgia? Contro la sudorazione eccessiva anche il “bisturi” può essere utile. Contro l’IPERIDROSI, infatti, si può intervenire chirurgicamente per migliorare la qualità di vita del paziente che risente delle conseguenze di un disturbo non preoccupante ma comunque limitante. Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Veronesi, chirurga plastica, ricostruttiva ed estetica di Humanitas. IPERIDROSI: abbondante produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare Queste rispondono in maniera eccessiva agli stimoli provenienti dall’esterno e che stimolano la sudorazione in condizioni fisiologiche:  il caldo e l’umidità, lo stress e l’ansia, l’attività fisica, le variazioni ormonali. La quantità di sudore prodotta è maggiore di quella necessaria per il mantenimento della temperatura corporea. Questa condizione può essere generalizzata, ovvero interessare diverse aree del corpo, con l’eccesso di sudorazione che si verifica tanto di giorno quanto di notte. Può essere invece localizzata se coinvolge le ghiandole sudoripare di zone circoscritte del corpo come i palmi delle mani, le piante dei piedi e le ascelle e tende a manifestarsi già dall’adolescenza. FARMACI E BOTULINO È importante prendersi cura di questa condizione, e quindi di trattarla adeguatamente, anche per evitare che il sudore in eccesso possa favorire lo sviluppo di alcuni disturbi dermatologici come, ad es., la micosi. Ecco perché è consigliato, tra l’altro, di utilizzare l’anti-traspirante invece del semplice deodorante, di cambiare abiti e calzature più spesso o portare le scarpe aperte appena possibile. Il trattamento può essere farmacologico, ma può prevedere anche il ricorso a procedure come le iniezioni di botulino e la chirurgia: «In linea di massima – si ricorre alla chirurgia solo quando i risultati ottenuti con la tossina botulinica non sono soddisfacenti. I vantaggi associati all’utilizzo della tossina botulinica sono legati al fatto che si tratta di un trattamento ambulatoriale e che è completamente modulabile in base all’entità del problema. Gli svantaggi, al contrario, dipendono da risultati non definitivi (durano in media sei mesi e si manifestano quindici giorni dopo il trattamento)». In cosa consistono gli interventi chirurgici e quali sono i loro effetti? «L’intervento chirurgico più eseguito e più moderno (l’eliminazione delle ghiandole sudoripare non lo è, per intenderci) è la gangliosectomia (o simpatectomia) e consiste nell’interruzione chirurgica del nervo che veicola l’impulso nervoso responsabile dell’eccessiva sudorazione. L’intervento avviene di solito in via laparoscopica e in anestesia generale. Gli effetti sono immediati e definitivi. È fondamentale rivolgersi a chirurghi esperti», conclude la specialista. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 PREVENZIONE E SALUTE Che Cos'è la U della Felicità? Il benessere psicologico cambia con gli anni e segue un andamento a "curva": tocca i picchi più alti a 20 anni e soprattutto a 60-70 anni. In mezzo invece.... Il BENESSERE PSICOLOGICO, alto intorno ai 20 anni, scende gradualmente, raggiungendo il punto più basso in coincidenza con la crisi di mezza età, tra i 40 e i 50 anni. Ma subito dopo risale, arrivando al massimo tra i 60 e i 70 anni. È quanto risulta da uno studio delle Università di Melbourne (Australia) e di Warwick (Gb), durante il quale persone di diverse età e nazionalità hanno risposto alla domanda: “Quanto sei soddisfatto della tua vita nel complesso?”. ARCO DELLA VITA. Il risultato di questa ricerca, trasformata in grafico, è una curva a U (vedi immagine in alto): la curva della felicità nella vita, che parte con ottime premesse, per poi calare a picco e infine risalire alla grande. Ecco come cambia il benessere psicologico in base alle fasce d'età.  20-30 ANNI. La persona è piena di aspettative positive per il futuro, inizia a sentirsi indipendente, va alla ricerca di stimoli e contatti sociali per definire la sua vita.  30-40 ANNI. Il livello di entusiasmo è ancora alto, così come la spinta all’auto-realizzazione, ma il peso delle responsabilità si fa sentire di più, la propria posizione (lavorativa, ad esempio) diventa più chiara e ci si fanno meno illusioni.  40-50 ANNI. Il periodo dei bilanci: c’è la sensazione che i giochi ormai siano fatti, si fa un confronto tra ciò che si ha nella vita e ciò che si sperava di ottenere.  50-60 ANNI. Il pensiero per le occasioni mancate si fa meno pressante, si accetta la vita per quel che è, con i suoi risvolti positivi e negativi, quindi si riacquista serenità.  60-70 ANNI. Aumentano sicurezza in sé e autorevolezza perché ormai si sa come gira il mondo e ci si conosce, viene meno il carico di responsabilità, ci si sente liberi di pensare a sé e di coltivare i propri interessi. (Salute, Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 PREVENZIONE E SALUTE TALCO: CANCEROGENO O NO? La cronaca d'oltreoceano riaccende i riflettori sull'uso del talco. Gli studi indicano un lieve aumento di incidenza del tumore dell'ovaio se usato nella zona pelvica per molti anni, ma non è chiaro il meccanismo alla base di questa possibile correlazione. Nessun aumento di rischio, invece, se viene applicato in altre aree del corpo Il fatto: una donna di 63 anni ha vinto, a Los Angeles (California), una causa contro Johnson & Johnson. Eva Echeverria – questo il suo nome – usava il borotalco per bambini prodotto dall'azienda da quando aveva dieci anni e, circa dieci anni fa, ha sviluppato un tumore dell'ovaio, ora in fase avanzata. Secondo quando stabilito dalla giuria, Johnson & Johnson non avrebbe riportato in modo adeguato le informazioni circa il rischio di cancro che sarebbe correlato ai prodotti a base di talco: per questo, ora è stata condannata a risarcire la donna con 417 milioni di dollari. I numeri. L'eco della cronaca statunitense ha riacceso anche qui da noi i riflettori sulla presunta pericolosità del borotalco. Ma di quale rischio stiamo parlando, esattamente? “Dal punto di vista epidemiologico, ci sono dati abbastanza consistenti che indicano un lieve aumento di incidenza del tumore dell'ovaio in donne che hanno applicato il talco nella zona dei genitali per molti anni”, spiega Pierfranco Conte, docente di Oncologia medica all'Università di Padova: “Studi recenti, dal 2014 al 2017, indicano  un aumento del rischio del 10-20%, ed esclusivamente per il carcinoma ovarico sieroso, che rappresenta circa il 70-80% di tutte le forme. Per fare un paragone, anche nelle donne che non hanno figli è stato rilevato un aumento del rischio del 20%. Ci sono altri fattori che hanno un peso mediamente superiore a quello del talco, come per esempio l'obesità o l'endometriosi (questo per un particolare tipo di tumore). Sempre per contestualizzare, si pensi che l'uso della pillola anticoncezionale riduce questo rischio di circa il 40%”. Nessuna prova riguardo il meccanismo. C'è poca chiarezza, in ogni caso, sul meccanismo per cui il talco causerebbe il carcinoma ovarico. “Dal punto di vista patogenetico – non c'è prova sperimentale che abbia spiegato la possibile correlazione. Conosciamo i meccanismi legati all'asbesto e alle fibre asbestiformi presenti nel talco in natura, ma oggi i prodotti in vendita non li contengono. A volte, le sentenze civili americane sono difficili da capire sul piano scientifico”. Attualmente, l'International Agency for Research on Cancer definisce, sulla base degli studi condotti fino al 2006, il talco usato per la cura della persona “possibly carcinogenic” (gruppo 2B):  questo termine indica, per l'appunto, che ci sono prove limitate sulla cancerogenicità negli esseri umani, e prove non sufficienti dalle sperimentazioni animali. Consigli per l'uso. Quindi? Dovremmo smettere completamente di usarlo o no? “ Vale sempre il principio di precauzione, che comunque è già in atto: il borotalco è impiegato molto meno rispetto agli anni passati, quando i bambini venivano letteralmente ricoperti. Questa pratica è stata quasi abbandonata. Per il resto – conclude Conte – non ci sono evidenze sul fatto che applicato in altre zone del corpo, per esempio sulle ascelle o sui piedi, il talco possa rappresentare un pericolo per la salute”. (Salute, Repubblica) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 PREVENZIONE E SALUTE ARTROSI al GINOCCHIO, disturbo in aumento e non soltanto per via di obesità e longevità Anche dieta e inattività fisica fra le cause di una maggiore diffusione di questo problema Dolore e difficoltà a piegare il ginocchio, ma anche a mettersi in piedi o a salire le scale. L’artrosi al ginocchio è un fastidioso e invalidante disturbo, sempre più diffuso e oggi negli Stati Uniti la prevalenza è quasi il doppio rispetto all’immediato dopoguerra. Oggi, negli USA, il 20% degli over 45 soffre di artrosi. Il disturbo viene comunemente attribuito all’invecchiamento e all’obesità. Per approfondire le ragioni della crescente vulnerabilità della cartilagine del ginocchio gli autori hanno deciso di analizzare scheletri di individui vissuti in epoche diverse: individui deceduti tra il 1905 e il 1940. Altri vissuti durante l’epoca post-industriale e deceduti tra 1976 e 2015 e, infine, nativi americani vissuti tra i 6000 e i 300 anni fa. I dati mostrano che dalla metà del XX secolo la malattia è raddoppiata in prevalenza. Secondo gli autori, il progressivo indebolimento delle cartilagini non sarebbe soltanto un’inevitabile conseguenza dell’allungamento della vita e del sovrappeso, ma anche altri fattori di rischio indipendenti potrebbero essere coinvolti. Quali? Tra i candidati ipotizzati dai ricercatori ci sono l’inattività fisica, la dieta, l’infiammazione, e la rigidità della pavimentazioni. CHE COSA SI INTENDE PER ARTROSI L’artrosi è una malattia cronica degenerativa che interessa non solo la cartilagine, ma anche il tessuto osseo sottostante, che subisce anch’esso modificazioni fisiologiche legate all’invecchiamento. A volte, però, difetti di postura ed eccessive e prolungate sollecitazioni legate al sovrappeso, all’attività sportiva o professionale possono creare condizioni patologiche che creano dolore e invalidità. I SINTOMI: «I sintomi includono dolore articolare che compare con il carico e che peggiora dopo un periodo di attività, e la riduzione della capacità di movimento articolare». COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI «La diagnosi passa attraverso un esame radiologico che rivela progressivi livelli di alterazione strutturale e a complicare le cose esiste solo una modesta corrispondenza tra sintomatologia e valutazione radiologica». Questo significa che, anche in presenza di lesioni di notevole entità, il dolore riferito può essere molto lieve e, al contrario, una sintomatologia più impegnativa può associarsi ad un ginocchio privo di rilevanti segni radiologici. Anche per questo non esistono dati certi sulla prevalenza dell’artrosi al ginocchio in Italia, dove comunque è molto diffusa ed è una delle principali cause di disabilità fisica e ridotta qualità della vita soprattutto negli anziani. E il fenomeno è destinato ad aumentare ancora, trainato da longevità e sovrappeso. i bambini nati nel 2016 in Italia vivranno in media fino a 82 anni e l’epidemia di obesità è arrivata a colpire il 30% della popolazione mondiale ed è in crescita ovunque, denuncia Jama. INTERVENIRE CON LA PREVENZIONE : La prevenzione è quindi fondamentale: «Fattori di rischio modificabili sono il sovrappeso e la sedentarietà, perché una muscolatura più sviluppata stabilizza l’articolazione – ma sempre evitando microtraumi e prestando attenzione agli stress cui vengono sottoposti gli arti inferiori. Ad es., l’appoggio su superfici sconnesse sollecita di più l’articolazione». Vi sono poi le vulnerabilità individuali: per scoprirne di più, il gruppo statunitense sta ora analizzando i Tarahumara, popolazione che vive nell’area di Chihuahua, nel nord del Messico), celebre per i suoi ottimi corridori di lunga distanza. (Salute, Repubblica) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: CAMPAGNA DI PREVENZIONE AL MELANOMA: CONTROLLA I TUOI NEI L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. CALENDARIO visite gratuite per la Prevenzione del MELANOMA in collaborazione con un gruppo di Dermatologi guidati dal Prof. P. ASCIERTO SETTEMBRE: 1. Lunedì 18 ore 16.00 – 19.00 2. Venerdì 22 ore 16.00 – 19.00 3. Mercoledì 27 ore 16.00 – 19.00 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordi neNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tutti” Lunedì 17 Luglio, ore 13.00, Se Vuoi Vedere la Registrazione della discussione alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_co ntent&view=article&layout=edit&id=1808 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1175

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