Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1173 Mercoledì 06 Settembre 2017 – S. Umberto AVVISO Proverbio di oggi……… Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; “Un 2. Eventi Mese di Settembre 3. Ordine: legge annuale per il mercato e la concorrenza Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. l'ormone della felicità e' il 'comandante' delle difese immunitarie 5. Perché In Gravidanza Aumenta La Stitichezza? Prevenzione e Salute 6. “la semplice igiene dei piedi previene il piede diabetico”, vero o falso? 7. La Proteina C-reattiva ci dice se nel nostro corpo è in corso un’infiammazione 8. Come prendersi cura della salute dei denti in vacanza Meteo Napoli Mercoledì 06 Settembre ï‚· Sereno Minima: 19° C Massima: 27 °C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio = 58% Ncasa d’ ‘e sunature viene a fa’ ‘a serenata? L'ORMONE Della FELICITÀ e' il sedere Chi troppo s’inchina, mostra il 'COMANDANTE' delle DIFESE IMMUNITARIE Stimola la produzione di una quantità aumentata di anticorpi Spesso le persone tendenzialmente felici hanno un buon sistema immunitario, e questo può non essere un caso. La formazione di anticorpi contro virus e batteri sembra infatti essere influenzata da un ormone collegato alla felicità, la dopamina. Lo rivela uno studio internazionale pubblicato su Nature. Quando una sostanza estranea invade il nostro corpo, gli anticorpi riconoscono e combattono l'intruso. In regioni specializzate dei linfonodi, i cosiddetti centri germinativi, vengono selezionati gli anticorpi più idonei per avere una risposta immunitaria contro gli specifici agenti patogeni. All'interno del centro germinativo, le cellule immunitarie, ovvero i linfociti B e i linfociti T, "collaborano tra loro e formano una struttura chiamata sinapsi immunologica, attraverso cui le membrane cellulari si trasmettono informazioni". A svolgere un ruolo nel controllo su questo meccanismo sembra essere la dopamina, uno degli ormoni collegati al piacere e alla ricompensa, nonché neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale. Attraverso simulazioni, i ricercatori sono stati in grado di mostrare che le cellule T nei centri germinativi liberano la Dopamina, che a sua volta, porta ad una più rapida regolazione dei segnali per la selezione delle cellule B necessarie alla migliore risposta immunitaria. "L'effetto più pronunciato del processo controllato dalla dopamina è quello di produrre una quantità chiaramente aumentata di anticorpi", spiega Meyer-Hermann. Questo meccanismo potrebbe essere sfruttato per potenziare le risposte immunitarie dopo la vaccinazione nella popolazione anziana, ma anche per migliorare la sopravvivenza durante un'infezione molto aggressiva. (Salute & Benessere) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ IN GRAVIDANZA AUMENTA LA STITICHEZZA? Con l’avvio della gravidanza alcune donne sono a maggior rischio di stitichezza, ad esempio chi resta incinta a un’età più avanzata, chi ha già una funzione intestinale problematica prima della gravidanza o in caso di obesità In tutte le donne però durante i nove mesi i disturbi intestinali possono aumentare anche per ragioni ormonali, in particolare per l’aumentata produzione di progesterone, ormone femminile che permette l’impianto dell’embrione nell’utero. L’effetto miorilassante del progesterone, cioè di rilassamento di tutte le fibre muscolari, ha ripercussioni anche su quelle dell’intestino, riducendo le contrazioni intestinali, chiamate peristalsi, necessarie per l’evacuazione. Inoltre, durante la gravidanza aumenta sia il fabbisogno di liquidi che porta ad avere feci più dure, sia la dimensione dell’utero che grava sulle pelvi “riducendo” lo spazio dell’intestino. Per tutti questi motivi, in gravidanza la donna dovrebbe prestare ancor più attenzione alla salute del proprio intestino tenendo in considerazione: Attività fisica: nuoto, attività in acqua e yoga aiutano a “liberare” lo spazio necessario all’intestino, grazie alle posizione assunte e alla riduzione della forza di gravità, migliorando la stipsi Assunzione di liquidi: bere molta acqua, ma anche consumare minestre e passati di verdure, non esagerando con l’apporto di carboidrati Frutta e verdura: ricche di fibre, sono alimenti utili per la peristalsi, in particolare verdura cotta, cereali integrali e legumi Caffè: se d’abitudine si prende a orari regolari per assecondare la funzione intestinale, allora non c’è motivo per smettere di berlo Sovrappeso: è un elemento di disturbo per l’intestino così come una dieta povera di fibre, prima della gravidanza. Lassativi: preferire gli sciroppi osmotici che permettono di aumentare il contenuto dell’acqua nelle feci e dunque di migliorare la funzionalità intestinale. Possono essere presi a ogni pasto. Integratori: multivitaminici o con elettroliti (magnesio, calcio), spesso assunti in gravidanza per i crampi o il formicolio degli arti, possono controbilanciare la tendenza alla scarsa motilità intestinale. (Salute, Humanitas) PERCHÉ SI PIANGE DI DOLORE O DI GIOIA? Quando si prova una forte emozione, il sistema limbico del cervello stimola il sistema nervoso centrale, il quale a sua volta mette in moto una serie di reazioni fisiologiche: il battito cardiaco aumenta, si altera il ritmo della respirazione e le ghiandole lacrimali, poste sopra l’arco superiore dell’occhio, producono lacrime. Quando si piange, il liquido “sgorga” nell’angolo dell’occhio e scorre lungo la congiuntiva, la membrana che riveste l’interno delle palpebre, per finire nella cavità nasale. A ogni battito delle ciglia l’occhio si lubrifica. In questo modo viene evitata la disidratazione del bulbo e facilitato l’allontanamento della polvere. Le lacrime hanno anche un potere disinfettante: contengono glucosio, cloruro di sodio, proteine, urea e un enzima battericida, il lisozima. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 SCIENZA E SALUTE “LA SEMPLICE IGIENE DEI PIEDI PREVIENE IL PIEDE DIABETICO”, VERO O FALSO? Molte persone credono che un’azione così semplice come l’igiene quotidiana dei piedi possa ridurre il rischio di piede diabetico, cioè una delle più devastanti complicanze del diabete. Vero o falso? “L’igiene quotidiana e l’osservazione accurata dei piedi, insieme all’utilizzo di scarpe dotate di plantari specifici per diabetici, sono alcune delle azioni fondamentali per la prevenzione del piede diabetico che possono contribuire a ridurre anche del 90% le amputazioni degli arti inferiori nei pazienti che, oltre al diabete soffrono anche di neuropatia o arteriopatia. Infatti, anche i pazienti diabetici possono vivere tranquillamente senza avere lesioni ulcerative al piede per tutto il corso della vita se prestano attenzione ai sintomi precoci di neuropatia, come il formicolio agli arti inferiori, o di artropatia, come il dolore principalmente ai polpacci quando si cammina, e alla cura quotidiana dei piedi per vedere se sono presenti lesioni o principi di lesioni. Prestando attenzione al fatto che il piede diabetico può anche non dare sintomi, chi sa di essere predisposto a questa patologia è importante conosca tutte le azioni preventive. Pertanto, oltre all’osservazione dei sintomi, ogni giorno è importante lavare i piedi con accuratezza, non utilizzare strumenti taglienti per tagliare le unghie o rimuovere i calli, e affidarsi a centri specifici per visite da svolgersi a distanza di pochi mesi l’una dall’altra.” (Salute, Humanitas) VERO COME PRENDERSI CURA della SALUTE dei DENTI in VACANZA In vacanza le occasioni per mangiare fuori si moltiplicano e non sempre è possibile tornare subito dopo a casa o in albergo e approfittarne per lavarsi i denti. Ma ogni eventuale impedimento non dev’essere da ostacolo all’igiene orale: «La soluzione è semplice – basta munirsi di un kit da viaggio con spazzolino e dentifricio reperibile sia in farmacia che al supermercato». E se nella fretta di preparare la borsa per il mare ci si dimentica dello spazzolino portatile, come si può rimediare? È sufficiente «fare attenzione a ciò che si mangia e preferire verdure crude e cibi meno cariogeni. Più zuccheri possono comportare un aumento dell’incidenza di patologie come la carie», raccomanda lo specialista. Aereo e salute delle gengive Alcuni vacanzieri, come ad esempio chi soffre di bruxismo o porta l’apparecchio ai denti, dovranno ricordarsi di mettere in valigia tutto ciò che serve per la loro igiene orale. Mentre per chi porta protesi fisse potrebbe tornare utile un «kit per ricementare la protesi in caso di distacco; un metodo fai da te per tamponare il danno prima della visita specialistica». Un consiglio, infine, a chi deve viaggiare in aereo. Il volo, infatti, può ripercuotersi anche sulla salute della propria bocca: «Gli sbalzi di pressione possono risvegliare infiammazioni gengivali o alla polpa. Anche se si tratta di un dolore temporaneo può essere molto fastidioso e attenuabile solo con un antinfiammatorio o risciacqui con un collutorio a base di clorexidina». (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 PREVENZIONE E SALUTE La Proteina C-Reattiva ci DICE se nel NOSTRO CORPO è in corso un’INFIAMMAZIONE Infiammazione è una delle parole più ricorrenti in medicina. È infatti una caratteristica comune a tantissimi disturbi e malattie, più o meno gravi, e può essere considerata come una risposta dell’organismo a uno stimolo. Un indice silente dell’infiammazione è la proteina C-reattiva nel sangue periferico. In quali casi è possibile misurarla? Ne parliamo con Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano. Se l’infiammazione è «invisibile» La presenza di un agente infettivo (virus o batterio), un’infezione, l’ingresso di un corpo estraneo, come una spina che si conficca nella pelle, o una certa condizione a carico di un organo - dalla faringite all’otite, alla colite - sono tutte cause di infiammazione che può diventare cronica se lo stimolo non cessa. Ma la risposta infiammatoria può essere innescata anche da un comportamento anomalo del sistema immunitario, che “aggredisce” l’organismo stesso dando origine alle malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o le malattie infiammatorie croniche intestinali. A queste oggi si aggiungono malattie un tempo insospettabili in cui si riconosce un ruolo sempre maggiore dell’infiammazione cronica, come l’aterosclerosi, l’obesità o, più di recente, la depressione. Spesso l’infiammazione è visibile, dà segni di sé, basti pensare al gonfiore o al dolore di un ascesso dentario, in altri casi è invisibile e va rilevata con particolari test. Che cos’è la proteina C-reattiva Un indice silente dell’infiammazione è la proteina C-reattiva (PCR) nel sangue periferico. Questa proteina è prodotta dal fegato ed è immessa nel circolo sanguigno in risposta a stimoli che richiedano l’instaurarsi dell’infiammazione, ovvero l’accorrere di macrofagi, neutrofili ed altre cellule immunitarie in un luogo dove vi siano segnali di allarme. Il livello di PCR nel sangue aumenta di molto durante la risposta in fase acuta a un danno ai tessuti, a un’infezione o ad altri stimoli infiammatori. In altre parole quando l’infiammazione è in corso, i valori di questa proteina saranno più elevati. È una delle cosiddette “proteine della fase acuta”, insieme alla VES, ovvero la velocità di sedimentazione del globuli rossi. Quali sono i valori-soglia e quando serve misurarla Si può richiedere il test per misurare i livelli della proteina C-reattiva quando il medico sospetta che possa esserci un’infiammazione o che si sia contratta un’infezione. Con questo semplice esame del sangue, a seguito di un singolo prelievo effettuato da una vena del braccio e dopo un digiuno di alcune ore, si può capire se è in corso un’infiammazione; tuttavia non si è in grado di individuare esattamente dove si sia sviluppata. Se la causa dell’infiammazione è nota – (es. malattia autoimmune, caratterizzata da infiammatoria cronica) allora questo test potrebbe essere usato per valutare la fase di riacutizzazione o di quiete della malattia, se la terapia prescritta al paziente sta funzionando o meno. Il test può essere sfruttato anche per capire se il paziente è in guarigione dopo aver contratto un’infezione. In media i suoi valori di riferimento sono inferiori a 5-10 mg/L, ma possono essere espressi anche come mg/dL con limiti pertanto di 10 volte inferiori (0,5-1). PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 Proteina C-reattiva e malattie In caso di risultato positivo, il test indica che è presente un’infiammazione. Questa può essere dovuta a diverse malattie: da un tumore alla tubercolosi, dalla polmonite pneumococcica alle malattie infiammatorie come quelle intestinali, ovvero malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa, oppure il lupus e l’artrite reumatoide. L’interpretazione del risultato, sebbene possa risultare ovvio, dipende molto dal motivo per cui è stato richiesto, ovvero dal sospetto diagnostico del medico prescrivente. In Humanitas le patologie sopra elencate vengono trattate nell’ambito dell’Immuno Center, il primo Centro italiano per le malattie immuno-infiammatorie, nato per dare una risposta ai pazienti affetti da patologie legate a un malfunzionamento del sistema immunitario. I valori sono alti: cosa fare? Se i livelli di proteina C-reattiva sono elevati o crescenti rispetto alle ultime valutazioni significa che si è instaurato o è peggiorato lo stato infiammatorio. Il medico potrà fare la diagnosi, oppure richiedere ulteriori esami per diagnosticare la causa dell’infiammazione. Nei pazienti con malattie infiammatorie croniche significa che la condizione si è riacutizzata o che il trattamento non è efficace e pertanto andrà ridefinita la terapia. D’altro canto occorre ricordare che alcune malattie infiammatorie anche in fase di attività non si accompagnano ad elevazione della PCR e che la dimensione del rialzo non correla necessariamente con la severità dell’infiammazione, se non nel tempo. Inoltre, i livelli di questa proteina possono essere alti anche durante la gravidanza, oppure nelle donne che stanno assumendo dei contraccettivi o stanno seguendo una terapia ormonale sostitutiva. Proteina C-reattiva e cuore La proteina C-reattiva può essere misurata anche in un altro ambito, quello della cardiologia. Si tratta del test per la proteina C-reattiva ad alta sensibilità. A differenza del test di cui abbiamo parlato finora, questo riesce a rilevare anche minime variazioni della proteina. Si ricorre a questo test per valutare il rischio cardiovascolare. Questo perché, come accennato sopra, anche dietro l’aterosclerosi, ovvero la formazione di placche sulle pareti delle arterie che può portare a un attacco cardiaco o a un altro evento cardiovascolare avverso, ci sarebbe un’infiammazione in corso. E una “bandiera” di questa infiammazione è proprio la PCR. Secondo l’American Heart Association, il rischio cardiovascolare è basso se il valore della proteina rilevato dal test è inferiore a 1 mg/L; intermedio, da 1 a 3 mg/L; alto, quando si supera la soglia dei 3 mg/L. Il test dà pertanto qualche informazione in più sulla salute di cuore e vasi sanguigni. Di norma viene eseguito assieme ad altri esami con cui valutare i principali fattori di rischio di malattie cardiache come, per esempio, il colesterolo “buono” rispetto al colesterolo totale, il colesterolo “cattivo” o i trigliceridi. (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: CAMPAGNA DI PREVENZIONE AL MELANOMA: CONTROLLA I TUOI NEI L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. CALENDARIO visite gratuite per la Prevenzione del MELANOMA Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli secondo il Calendario riportato nella locandina SETTEMBRE: 1. Lunedì 18 ore 16.00 – 19.00 2. Venerdì 23 ore 16.00 – 19.00 3. Mercoledì 27 ore 16.00 – 19.00 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordi neNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tutti” Lunedì 17 Luglio, ore 13.00, Se Vuoi Vedere la Registrazione della discussione alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_co ntent&view=article&layout=edit&id=1808 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1173

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