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Anno V – Numero 1161 Martedì 18 Luglio 2017 – S. Federico AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; i “Un 2. Eventi Mese di Luglio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Perché in estate le donne soffrono il freddo in ufficio? 4. Dolore al petto: sarà un infarto? Prevenzione e Salute 5. Operazione rimuove 27 lenti a contatto dagli occhi di una donna 6. consumo di alcol e aumento rischi tumori gastro-intestinali 7. Gli effetti neuroprotettivi del cacao Meteo Napoli Martedì 18 Luglio ï‚· Sereno Minima: 20° C Massima: 29 °C Umidità: Mattina = 56% Pomeriggio = 45% Proverbio di oggi……… E chiacchiere nun jéncheno ‘a panza OPERAZIONE RIMUOVE 27 LENTI A CONTATTO DAGLI OCCHI DI UNA DONNA Chi troppo s’inchina, mostra il sedere La paziente di 67 anni era in ospedale per la normale rimozione della cataratta. Dopo 35 anni di uso di lenti a contatto non si era accorta di quelle «perse» nel bulbo oculare A volte capita di dimenticarsi le lenti a contatto addosso, oppure di metterne due paia alla volta perché il paio nuovo è stato messo a ripulirsi nel portalenti dove per sbaglio erano state lasciate le lenti vecchie, ma quello che è successo a una signora inglese di 67 anni le supera tutte. 35 anni senza accorgersene Il caso è stato riportato dal British Medical Journal: un signora era arrivata all’ospedale di Solihull, a sud-est di Birmingham, per sottoporsi a una normale operazione per la rimozione della cataratta quando i chirurghi si sono trovati davanti “un corpo estraneo bluastro” che si è rivelato essere all’esame una “massa dura” di 27 lenti a contatto rimaste bloccate e saldatesi insieme al film lacrimale. La donna ha raccontato di aver usato lenti usa e getta mensili per 35 anni e di non aver mai sofferto di irritazioni. «Era una massa così grande. 17 lenti erano proprio bloccate insieme. Siamo stati davvero sorpresi che la paziente non avesse mai avuto problemi». «In realtà pensavo che il mio disagio fosse dovuto a occhio secco e vecchiaia. Ora mi sento molto meglio». Buone regole di igiene Le lenti a volte “si perdono” dietro agli occhi ma solitamente, oltre a dare davvero fastidio, vengono automaticamente espulse come i corpi estranei dall’occhio stesso. «Possono infilarsi nella parte superiore dell’occhio dove c’è come una tasca e lì rimangono perché non possono andare oltre». Riguardo alle lenti a contatto ci sono semplici regole basilari da seguire per non avere problemi: non indossarle per più di 16 ore al giorno, non dormire con le lenti addosso, lavarsi bene le mani prima di toccarle, truccarsi solo dopo averle indossate, sostituirle regolarmente. (Salute, Corriere) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ IN ESTATE LE DONNE SOFFRONO IL FREDDO IN UFFICIO? Un articolo pubblicato su Nature chiarisce il motivo: è colpa dell'aria condizionata, del metabolismo e, in ultima analisi, degli uomini. Succede ogni estate: in ufficio si accende l'aria condizionata e, mentre gli uomini tirano un sospiro di sollievo, le donne gelano. Uno studio pubblicato su Nature qualche estate fa chiarisce finalmente il perché e propone una soluzione. UNA FORMULA SESSISTA. L'analisi rivela che la formula in base alla quale si stabilisce il grado di comfort di un ambiente lavorativo è vecchia e sessista. Risale infatti agli anni Sessanta e presuppone di regolare la temperatura in base alle esigenze di un uomo di 40 anni che pesa circa 70 Kg. Il problema è che i tempi sono cambiati e oggi le donne, che generalmente pesano meno, rappresentano la metà della forza lavoro. METABOLISMO E VESTITI. C'è un altro fattore discriminante: in media le donne hanno un Metabolismo più Basso, cioè il loro corpo produce calore meno velocemente rispetto a quello di un collega maschio. Inoltre, tendono a indossare abiti più leggeri del binomio giacca e cravatta. E dunque si trovano a lavorare in un ambiente che - dal punto di vista climatico - è decisamente inospitale. QUALE SOLUZIONE? La formula messa in discussione ha un chiaro scopo: garantire una situazione confortevole al massimo numero di persone possibile, anche perché un impiegato eccessivamente accaldato o infreddolito è meno produttivo. Ma va cambiata. I ricercatori, dunque, sottolineano che per continuare a ottenere un risultato ottimale occorre inserire nella formula nuovi parametri:  la percentuale media di donne,  il loro metabolismo,  le abitudini nel vestiario. I VANTAGGI. Esperimenti condotti con alcune volontarie hanno concluso che il nuovo livello di temperatura ottimale potrebbe essere di 75 gradi Fahrenheit al posto degli attuali 70 (in gradi Celsius, si passerebbe da 21 a 24 gradi circa). Questo consentirebbe anche di ottimizzare il consumo energetico, con un impatto positivo sulle emissioni di anidride carbonica e dunque sul cambiamento climatico, fattore su cui insistono gli autori della ricerca. (Salute, Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 PREVENZIONE E SALUTE CONSUMO DI ALCOL E AUMENTO RISCHI TUMORI GASTRO-INTESTINALI L’eccessivo consumo di alcol mette i cittadini europei a rischio di sviluppare i tumori gastro-intestinali. È quanto emerge da un’indagine condotta dalla United European Gastroenterology (UEG), secondo cui gli abitanti dell’Unione Europea consumano in media 2 bevande alcoliche al giorno e corrono un pericolo più alto del 21% di essere colpiti dal cancro del colon-retto e da altre neoplasie dell’apparato digerente. L’analisi evidenzia che in tutti i 28 Stati europei la media dell’introito giornaliero di alcol risulta “moderata”, ossia compresa tra 1 e 4 bevande alcoliche al giorno. La Ueg spiega che la frequenza con cui si assumono alcolici aumenta, tuttavia, il rischio di essere colpiti da carcinama colorettale e cancro esofageo. Il pericolo risulta maggiore tra i “forti consumatori”, che bevono più di 4 drink al giorno, che hanno maggiori probabilità di sviluppare il cancro al pancreas, al fegato e allo stomaco. Gli esperti della Ueg precisano che questi tre tumori, insieme al cancro colorettale ed esofageo, rappresentano le cinque forme più comuni di tumori dell’apparato digerente al mondo, provocano quasi tre milioni di morti l'anno e contribuiscono a oltre un terzo dei decessi globali dovuti al cancro. I ricercatori hanno scoperto che in nessun paese dell’Unione Europea il consumo medio di alcol può essere considerato “leggero”, ossia inferiore a una bevanda alcolica al giorno per abitante. L’indagine ha, infatti, rilevato che il consumo di alcol in Europa è superiore a quello di qualsiasi altra zona del mondo. Lo dimostra il fatto che più di un quinto della popolazione europea di età superiore ai 15 anni consuma elevate quantità di alcolici almeno una volta a settimana. Di conseguenza, il continente soffre dalla più alta percentuale di malattie e di morti premature correlate all'alcool. Lo studio ha anche evidenziato che, nonostante gli elevati livelli di consumo in tutta Europa, ben il 90% delle persone non è a conoscenza del legame tra alcol e cancro. Pertanto, alla luce di questi dati, gli autori affermano che combattere l’abuso di alcol dovrebbe costituire una priorità fondamentale per le autorità governative dell'Unione Europea. “Una delle principali sfide nella lotta contro l’abuso di alcol consiste nel fatto che il consumo di bevande alcoliche è profondamente radicato nella società europea, sia in termini sociali, sia in termini culturali – spiega Markus Peck, membro della Commissione Affari pubblici di UEG e Segretario Generale della European Association of the Study of the Liver (EASL) -. Occorre adottare azioni politiche (come la fissazione di un prezzo minimo e la riduzione dell'accesso agli alcolici) adesso per evitare che ci siano molte vittime in futuro. La ricerca deve continuare a reperire dati e informazioni per consentire d’implementare le future iniziative politiche”. (Salute, Sole 24Ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 PREVENZIONE E SALUTE GLI EFFETTI NEUROPROTETTIVI DEL CACAO Il cacao e il cioccolato non farebbero bene soltanto all’umore, ma anche al cervello: potrebbero migliorare le capacità cognitive. È quanto emerge da uno studio italiano pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition dai ricercatori dell’Università degli Studi dell'Aquila, secondo cui gli effetti benefici di questi alimenti sarebbero dovuti all’elevata presenza di flavanoli, una classe di composti naturali dotati di proprietà neuroprotettive. Nel corso della ricerca, gli autori hanno esaminato i risultati di numerosi studi, che avevano analizzato gli effetti dell’assunzione dei flavanoli presenti nel cacao su diversi aspetti cognitivi, nel breve e nel lungo termine. Al termine dell’indagine, è emerso che la maggior parte delle ricerche condotte sull'effetto immediato del cacao ha evidenziato un miglioramento delle prestazioni cognitive nelle ore successive al consumo dell’alimento. In particolare, gli esperimenti hanno dimostrato che dopo aver assunto i flavanoli del cacao, i partecipanti erano più bravi nello svolgimento dei test che prevedevano il coinvolgimento della memoria di lavoro e dell'elaborazione delle informazioni visive. Inoltre, una ricerca condotta su un gruppo di donne che erano rimaste sveglie tutta la notte, ha rilevato che il consumo del cioccolato è stato in grado di contrastare le disfunzioni cognitive - che si manifestavano con una minore precisione nell'esecuzione di alcuni compiti - causate dalla notte insonne. Gli scienziati hanno poi osservato che le indagini sugli effetti dell’assunzione dei flavanoli del cacao nel lungo termine (da 5 giorni a 3 mesi) hanno generalmente coinvolto individui anziani. In questo caso, è emerso che il consumo quotidiano di queste sostanze ha migliorato le prestazioni cognitive delle persone di una certa età, soprattutto di quelle affette da un deterioramento cognitivo lieve. In particolare, mangiare regolarmente il cioccolato ha incrementato i livelli di attenzione, la velocità di elaborazione, la memoria di lavoro e la fluidità verbale dei soggetti anziani. “Questi risultati suggeriscono che i flavanoli del cacao potrebbero proteggere le facoltà cognitive delle fasce vulnerabili della popolazioni nel tempo, migliorando le prestazioni cognitive - affermano Valentina Socci e Michele Ferrara, che hanno guidato l’indagine -. Se si prende in considerazione il meccanismo sottostante, si scopre che i flavanoli del cacao determinano effetti benefici per la salute cardiovascolare e possono aumentare il volume del sangue presente nel giro dentato dell'ippocampo. Questa struttura viene particolarmente colpita dall'invecchiamento e, di conseguenza, dalla potenziale fonte di declino della memoria associata all'età negli esseri umani. Il cioccolato fondente è un alimento ricco di flavanoli. Pertanto noi dovremmo mangiarlo sempre. Tutti i giorni”. (Salute, Sole 24Ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 PREVENZIONE E SALUTE DOLORE AL PETTO: SARÀ UN INFARTO? Il timore c’è sempre quando si presenta un dolore al torace. Una web-app aiuta a capire se è il caso di chiamare subito un numero di emergenza medica. Uno strumento pensato in due versioni (computer/tablet e smartphone) e in otto lingue Per saperlo bisogna sempre rivolgersi al medico. COME INTERPRETARE UN DOLORE AL PETTO? SARÀ UN INFARTO? OPPURE SOLO UN DOLORE INTERCOSTALE? QUALI SONO I SINTOMI CHE DEVONO METTERE IN ALLARME? Però, solo a scopo informativo, per cercare di capire quali sono i criteri principali che possono orientare nella diagnosi, Corriere.it/salute ha messo a punto una web-app gratuita in collaborazione con gli specialisti del Centro Cardiologico Monzino di Milano. Consultandola ci si potrà fare un’idea di massima di quali sono i casi in cui un dolore al torace deve, sempre e comunque, indurre a chiamare subito un servizio di emergenza medica. La prima di una serie La web-app sul dolore toracico è la prima di una serie la cui pubblicazione è prevista, cadenzata, nei prossimi mesi. Alle web-app dedicate ai più comuni disturbi con possibili implicazioni cardiologiche (palpitazioni, fiato corto, caviglie gonfie eccetera) ne seguiranno altre che verteranno su problemi di salute diversi. «Il Centro Cardiologico Monzino è orgoglioso di essere parte di quest’iniziativa del Corriere della Sera, che ha un obiettivo educativo e culturale importantissimo: utilizzare le potenzialità del web a vantaggio del paziente» commenta il prof. Cesare Fiorentini Direttore Sviluppo Area Clinica dell’ospedale specialistico milanese. «Internet ha già un ruolo predominante nella gestione della salute, con conseguenze positive e negative. Da un lato infatti il paziente, grazie al web, ha un ampio accesso all’informazione medica, come mai era stato possibile prima d’ora; per contro, tuttavia, proprio questa sovrabbondanza di informazione può generare smarrimenti o stati d’ansia eccessivi. Il nostro obiettivo con questo progetto è valorizzare le potenzialità del web per guidare il cittadino a interpretare correttamente e tempestivamente i possibili segnali delle malattie cardiache più comuni. In nessun caso questa guida online sostituisce il parere di un medico: si propone, piuttosto, di indicare un percorso corretto verso un eventuale consulto specialistico». Due versioni, in otto lingue La web-app è stata realizzata in due versioni, una pensata per smartphone e una per computer e tablet. Per entrambe, una volta collegati al link, si potrà scaricare l’icona corrispondente sulla propria “scrivania”. L’icona aprirà una schermata che permetterà di scegliere fra sette lingue oltre l’italiano: inglese, francese, spagnolo, russo,cinese, arabo e romeno. Il riconoscimento del dispositivo sarà automatico. Si consiglia di scaricare l’icona sulla scrivania del tablet o dello smartphone dopo aver selezionato la lingua desiderata. In questo modo si potrà sempre vedere la web-app a schermo intero, senza barra degli indirizzi di Internet nella parte superiore. (Salute) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 1161 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM Gentili Colleghi, Vi comunichiamo che l’11 LUGLIO u.s. è stato pubblicato su Farmaday l'ultimo micro modulo che ha concluso il corso FAD in farmaDAY "Sintomi in Farmacia – Ruolo del FARMACISTA (Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio)" che consente l’acquisizione di ben 30 CF. RISULTATI hanno partecipato al corso più di 800 Colleghi che hanno fruito 30 CF leggendo solamente il farmaDAY 1. Tutti coloro che avranno completato il percorso potranno stamparsi l'attestato del Corso o richiederlo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 2. Tutti coloro che NON hanno completato il percorso avranno la possibilità di completarlo fino al 31 Luglio Per i Colleghi che NON hanno Partecipato Abbiamo deciso di prorogare fino al 31 LUGLIO le iscrizioni per dare loro un ulteriore possibilità a fruire del Corso che, ricordiamo, consente l'acquisizione di ben 30 Crediti Formativi. COME PARTECIPARE Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati: a) b) c) d) e) Nome,Cognome; In 48 ore sarà inviata una Username e una Luogo e Data di Nascita; Password personale all’indirizzo e-mail da Codice Fiscale; Voi indicato Num. di Iscrizione all'Albo; Indirizzo mail, f) Num. Telefonico: sarà utilizzato solo per comunicazioni ufficiali dell'Ordine. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 70.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tutti” Lunedì 17 Luglio, ore 13.00, vuoi vedere la registrazione della discussione alla Camera dei Deputati , basta Se cliccare sul seguente link: https://dm.camera.it/remote/usare_solo_per_download/z02k dKbXv6PAJghmERTAABfgXi7YCSD3/videocutter/L17_S835/201707-17_13_02_15_SARRO_CARLO.mp4 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1161 ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA DI PREVENZIONE AL MELANOMA L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. CALENDARIO visite gratuite per la Prevenzione del MELANOMA Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli secondo il Calendario riportato nella locandina LUGLIO: Venerdì 21 Luglio ore 16.00 – 19.00

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