Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1149 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti”; Venerdì 30 Giugno 2017 – S.S. Primi Martiri Proverbio di oggi….…….. L'acqua scarzeggia e 'a papera nun galleggia. 2. Eventi Mese di Luglio 3. FAF in farmaDAY 4. Sussidio e consulenza legale gratuita SCOPERTA la CAUSA dei TIC Notizie in Rilievo Si deve a due italiani la scoperta dell’origine dei tic ed anche il meccanismo con il quale fermarli. troppo s’inchina, mostra il sedere Chi Scienza e Salute 5. scoperta la causa dei tic 6. Quinoa, farro, legumi e verdure: il pranzo al mare che aiuta la digestione 7. 11 dubbi su stomaco e dintorni Prevenzione e Salute 8. Come avere gambe più leggere riattivando la circolazione Meteo Napoli Venerdì 30 Giugno ï‚· Sereno Minima: 22° C Massima: 33 °C Umidità: Mattina = 75% Pomeriggio = 69% Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, e condotto da Marco Bortolato della University of Utah e Graziano Pinna della University of Illinois a Chicago è partito dall’analisi della  Sindrome di Tourette causa più frequente di tic. La ricerca La sindrome di Tourette (un disturbo neurologico che esordisce nell’infanzia), è associata a molti tic motori e almeno uno vocale, ma esistono altri disturbi da tic e nell’insieme si stima che il 4-5% dei bambini soffra di disturbi da tic. Nella sindrome di Tourette vi è un’estrema variabilità dei tic, che si presentano con significative variazioni di intensità e frequenza. Il tutto si aggrava quando il paziente è in condizioni di stress e tensione. “La nostra ricerca (su modelli animali) – ha dimostrato che  lo stress acuto aumenta le manifestazioni simili ai tic tramite l’aumento di “Allopregnanolone”, un ormone dello stress prodotto nel cervello. Infatti gli esperti hanno visto che  somministrando Allopregnanolone agli animali, ne aumentano i tic  al contrario, farmaci che fermano la sintesi di questo ormone riducono frequenza e intensità dei movimenti involontari. “La scoperta apre a nuovi sviluppi terapeutici, e si allinea con precedenti risultati ottenuti in collaborazione con l’Università di Cagliari”, prosegue Bortolato. Questi studi hanno mostrato che farmaci che bloccano la sintesi dell’allopregnanolone riducono i tic in pazienti che non rispondono ad altre terapie. “Studi futuri saranno condotti su nuovi farmaci che possano ridurre la produzione e quindi l’azione dell’allopregnanolone”, conclude Pinna, si’ da migliorare la qualità della vita dei pazienti. (Popular Science) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 SCIENZA E SALUTE QUINOA, FARRO, LEGUMI e VERDURE: il pranzo al mare che aiuta la digestione Un’insalata fredda con cereali integrali, legumi e verdure di stagione è il pranzo ideale sotto l’ombrellone. Così introduciamo fibre, aiutando l’intestino a lavorare al meglio e contrastando l’assorbimento del colesterolo e i picchi glicemici. Inoltre ci assicuriamo una porzione di cereali integrali che una recente ricerca ha associato a una minore mortalità. La ricerca della Harvard University (Usa) pubblicata su Circulation ha correlato ï‚· il consumo di tre porzioni di cereali integrali al giorno alla longevità. Pertanto sarebbe bene orientare l’intera dieta a un maggior consumo di cereali integrali. Perché non cominciare proprio in vacanza quando si ha più tempo per preparare pasti sani e completi? «Le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana si limitano a consigliare il consumo di cereali integrali a ogni pasto. Il consiglio è quindi quello di mangiarli già dalla colazione: ad es. pane integrale o di segale, biscotti con farina veramente integrale (non farina 00 reintegrata con la crusca) o cereali integrali come fiocchi d’avena per la preparazione di muesli o porridge», suggerisce la dott.ssa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas. È ora di pranzo e si è in spiaggia. Niente panini al prosciutto ma insalata di riso o altri cereali : «Piatti freddi a base di pasta o riso, quinoa, farro, orzo, grano saraceno, miglio vanno benissimo sotto l’ombrellone. Così si possono preparare tantissime varianti di insalatone aggiungendo ortaggi di stagione, legumi come piselli, ceci o fave e olive». Con queste combinazioni l’apporto di fibre sarà più che soddisfacente: «Cereali integrali, a cui aggiungere frutta e verdura (5 porzioni al giorno) e legumi». E sono proprio le fibre il segreto della relazione tra cereali integrali e longevità. Le fibre riducono la quantità di grassi nel sangue e aiutano a controllare il metabolismo degli zuccheri. «Le fibre solubili e insolubili favoriscono il buon funzionamento gastrointestinale e svolgono anche un’azione metabolica modulando l’assorbimento di zuccheri e lipidi. La parte solubile della fibra raggiunge interamente il grosso intestino, dove viene fermentata dalla flora batterica intestinale, producendo acidi grassi a corta catena che svolgono azioni benefiche nei confronti dell’intestino. Inoltre la fibra permette di aumentare la massa fecale, migliorando il milieu intestinale, e svolge anche un importante ruolo nella riduzione del colesterolo ematico, contrastandone l’assorbimento». «L’assunzione di cereali integrali può aiutare nella gestione della glicemia nelle persone con diabete:  la fibra, modulando l’assorbimento degli zuccheri, contribuisce a limitare di picchi glicemici postprandiali;  alcuni componenti dei cereali, come magnesio, acidi fenolici e vitamina E, sembrerebbero contribuire a ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. I sali minerali, le vitamine e le sostanze antiossidanti contenuti nei cereali svolgono svariate funzioni apportando diversi benefici: migliorano le difese immunitarie, riducono i processi infiammatori, contribuiscono a proteggere le cellule dai radicali liberi». (Salute, Humanitas). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 SCIENZA E SALUTE 11 DUBBI SU STOMACO E DINTORNI Quanto bene conoscete il sistema digerente? Alla perfezione, se riuscirete a rispondere correttamente alle 11 domande che vi proponiamo in queste pagine. È proprio vero che, dopo mangiato, si devono aspettare tre ore per fare il bagno? E che non bisogna bere d’un fiato una bibita ghiacciata? Abbiamo provato ad affrontare i più diffusi luoghi comuni sulla digestione per confermarli o per smentirli. Approfittando dell’occasione per farvi scoprire alcune caratteristiche del nostro stomaco che forse non conoscete ancora. Per esempio che si può addirittura sopravvivere senza di esso, pur con molte difficoltà. QUANTO TEMPO CI VUOLE A DIGERIRE? Un pasto a base di carboidrati (per es., una porzione di pasta in bianco) esce dallo stomaco circa un’ora dopo l’ingestione. Per una bistecca serve almeno il doppio, mentre un pasto ricco di grassi può richiedere fino a 4 ore di lavoro. Un pasto completo (un piatto di spaghetti e una fetta di carne ai ferri) è digerito in circa due ore e mezzo: l’avvertimento della nonna sul tempo da attendere prima del bagno, quindi, è sensato, anche se non tutti sono d'accordo. SI PUÃ’ VIVERE SENZA STOMACO? Un antico proverbio cinese dice che con lo stomaco si vive, senza si muore. In realtà, in numerose circostanze si è dimostrato che anche senza stomaco una persona può condurre una vita normale. Per es., per sconfiggere alcune forme tumorali al paziente viene completamente asportato lo stomaco. In questi casi l’esofago viene collegato all’intestino, che svolge, almeno in parte, le funzioni dell’organo rimosso. La presenza degli enzimi pancreatici, infatti, consente una discreta digestione anche nell’intestino tenue. L’unica precauzione in questi casi è di non esagerare a tavola. LE BIBITE GELATE FANNO MALE? Sì, perché raffreddano lo stomaco e impediscono l’afflusso del sangue. Con il freddo, anche i movimenti peristaltici e la secrezione dei succhi gastrici rallentano (o si interrompono del tutto) e la digestione non può proseguire. Il corpo può reagire rigettando ciò che non riesce più a digerire, ma lo shock può anche provocare uno svenimento. SI PUÃ’ DIGERIRE A TESTA IN GIÙ? Sì, perché a far andare il cibo dalla bocca allo stomaco (e dallo stomaco all’intestino) non è solo la forza di gravità, ma sono soprattutto i movimenti (detti peristaltici) del tubo digerente, una sorta di onda che si propaga alternando contrazioni e dilatazioni delle pareti. Altrimenti non si spiegherebbe come farebbero a sopravvivere gli astronauti sulla Stazione Spaziale: Tuttavia, per chi ha la digestione difficile, la forza di gravità aiuta. Ecco perché si consiglia di non coricarsi subito dopo i pasti, trascorrendo invece qualche decina di minuti in piedi o seduti. COSA SONO I CRAMPI ALLO STOMACO? In genere sono dolori provocati da un eccessivo movimento peristaltico dello stomaco. Si possono presentare, per esempio, quando la digestione riprende dopo essersi interrotta (per lo stress, il freddo o l’assunzione di sostanze tossiche) oppure quando si ottura il piloro (l’orifizio che mette in comunicazione stomaco e intestino):  in questi casi lo stomaco, come risposta, accelera la propria attività, procurando fitte addominali. QUANTO SI DILATA LO STOMACO? Il limite è soggettivo. Tuttavia, in una persona adulta, lo stomaco può espandersi fino a raggiungere, da 3-4 litri, una capacità di circa 10 litri. Anche se è un caso piuttosto raro, può capitare in caso di pasti molto abbondanti e digestione lenta. Oppure quando si abusa di bibite gassate: una lattina di birra da 33 cl, infatti, può contenere fino a 1,5 litri di gas (a pressione atmosferica). Ma basta avere pazienza e, salvo complicazioni, nel giro di qualche ora lo stomaco si svuota e torna allo stato iniziale. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 PERCHÉ SINGHIOZZIAMO? Il singhiozzo è una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma, accompagnata dalla brusca chiusura della glottide ad ogni spasmo, che produce il caratteristico suono “hic”. La funzione di questo fenomeno non è però chiara. Secondo Daniel Howes, potrebbe servire a eliminare aria dallo stomaco. Infatti, ciascun sussulto comporta una contrazione del torace che produce l’aspirazione di aria dall’addome. In passato si era pensato che il singhiozzo potesse facilitare la discesa del cibo nell’esofago, dato che si verifica più spesso quando i bocconi non vengono ingeriti nel modo corretto. Tuttavia, questo non spiega perché sia presente anche nei neonati, che ingoiano solo alimenti liquidi. Howes paragona il singhiozzo a un ruttino: sarebbe cioè un riflesso fondamentale per la sopravvivenza dei piccoli mammiferi, che nutrendosi di latte devono continuamente coordinare la suzione con la respirazione e ciò fa sì che possano facilmente ingerire aria. Svuotato dall’aria in eccesso, lo stomaco può accogliere più latte e questo permette un maggiore apporto di nutrienti. In genere il singhiozzo dura pochi minuti e poi scompare. In rari casi, servono farmaci antispastici, che rilassano i muscoli, o sedativi. SI PUÃ’ SCOPPIARE PER AVER MANGIATO TROPPO? Sono stati descritti casi di rottura dello stomaco dopo abbondanti abbuffate. Quasi sempre il fenomeno si è verificato dopo che il malcapitato aveva preso del bicarbonato per digerire: infatti, il gas prodotto da questa sostanza fa aumentare la pressione sulle pareti dell’organo che, già molto gonfio per il cibo, può così danneggiarsi. La rottura dello stomaco è comunque molto rara, perché quando si comincia a eccedere a tavola al cervello arriva un segnale di sazietà che dovrebbe far smettere di mangiare. Allo stesso tempo, la valvola che si trova tra lo stomaco e l’esofago si rilassa per fare uscire l’aria e permettere di allentare la pressione sulle pareti. Se invece si continua a mangiare, si attivano altri meccanismi di difesa – come il dolore, la nausea e il vomito – che dovrebbero preservare l’integrità dell’organo. È VERO CHE CERTI CIBI NON SI DEVONO ACCOSTARE? Sì, secondo alcuni dietologi esistono accostamenti alimentari che andrebbero evitati. Per es., mangiare a breve distanza una bistecca e un pezzo di formaggio rischia di ritardare la digestione, poiché i latticini, rapprendendosi, possono avvolgere le particelle di carne. Quest’ultima andrebbe eliminata anche quando si prevede di consumare dolci, che hanno un effetto lievemente inibitore sui succhi gastrici. La frutta, invece, bisognerebbe mangiarla non ai pasti ma al mattino, perché favorisce lo svuotamento dello stomaco dagli eventuali residui del pasto serale. Vino e birra, infine, sono sconsigliati con la pasta (e con gli amidi in generale). MANGIARE TROPPO DÀ IL MAL DI TESTA? La digestione sottrae alla periferia dell’organismo una quantità di sangue non indifferente, che si concentra in prossimità dello stomaco, del fegato e del pancreas. Se il pasto è abbondante (e ricco di grassi), anche l’afflusso verso l’apparato digerente è maggiore. Tale fenomeno provoca una minore presenza di sangue anche a livello cerebrale, innescando:  sonnolenza, freddo, affaticamento, pesantezza e, spesso, un fastidioso cerchio alla testa. PERCHÉ ALCUNI NON TOLLERANO IL LATTE? L’origine del problema è un disaccaride contenuto nel latte. Questo disaccaride, chiamato lattosio, per poter essere assimilato nel sangue deve prima essere scisso nelle due molecole da cui è formato: una di glucosio e una di galattosio. Tale operazione è svolta dalla lattasi, un enzima delle cellule della parete intestinale. La lattasi è presente in tutti i cuccioli dei mammiferi fino all’età dello svezzamento. Dopo di che scompare, rendendo il latte intollerabile agli esemplari adulti (una mucca, per es., lo vomiterebbe). L’uomo fa eccezione, perché continuando a bere latte anche dopo lo svezzamento ha fatto sì che la lattasi perdurasse. L’enzima è però assente anche in alcuni esseri umani: talvolta per cause genetiche, altre volte, più semplicemente, dopo un periodo passato senza ingerire latte (le popolazioni orientali, che non lo bevono, manifestano più frequentemente intolleranza al latte). Due le soluzioni: 1. ricorrere a un preparato a base di lattasi, anche da mescolare con il latte stesso, 2. assumere quantità crescenti di latte giorno dopo giorno, per “convincere” l’organismo a riformare l’enzima. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 PREVENZIONE E SALUTE COME AVERE GAMBE PIÙ LEGGERE RIATTIVANDO LA CIRCOLAZIONE Scopri la nostra strategia di benessere per diminuire il senso di gonfiore con piccoli trucchi da adottare ogni giorno RITENZIONE IDRICA e senso di gonfiore si combattono a casa, ma anche in... piscina! Pomeriggi alle terme e attività come il nuoto costituiscono una ricetta di salute per chi ha problemi di circolazione, perché grazie all'azione dell'acqua è possibile drenare, aiutare il dimagrimento e rassodare favorendo l'eliminazione delle tossine. A tavola una buona strategia è usare alternative light ai soliti cibi in grado di sollecitare il gusto senza appesantire e ricordarsi di bere tanto, soprattutto acqua e tisane. Il segreto per gambe sane e belle? Adotta uno stile di vita in grado di aiutare il tuo benessere ogni giorno: usare spesso la bicicletta e camminare sono una ricetta antietà capace di dare una scossa alla circolazione e aiutare il senso di leggerezza. - Per gambe leggere e scattanti è bene ridurre il consumo di sale a tavola. Non tutti sanno che il gusto si può modificare con pazienza e allenamento: Un Aiuto inizia a fare attenzione a quanto sali i cibi e prova a diminuire le quantità che usi per dalla DIETA l'acqua della pasta o per condire. Via libera a tisane non zuccherate, acqua, tanta frutta e verdura. Soprattutto quando l'afa si fa sentire consumare dei pasti particolarmente ricchi può aumentare la sensazione di gonfiore e pesantezza, ecco perché è importante sostituire le tentazioni più caloriche con alternative light come frutta fresca, yogurt, miele e abbassare il consumo di carne rossa, fritti, salumi e salse. SÃŒ AL MOVIMENTO - Praticare il nuoto aiuta la circolazione e favorisce il dimagrimento e il rassodamento muscolare. Inoltre, non sovraccaricando le articolazioni, le attività in acqua come il nuoto sono adatte anche a chi ha molti chili da smaltire. Camminare nell'acqua, sul bagnasciuga o in piscina, dona per es. sollievo alle gambe e apporta notevoli benefici al corpo con un effetto drenante. In più, per le donne in gravidanza, questa semplice attività può risultare preziosa per tonificare i tessuti e migliorare la circolazione sanguigna, con conseguenze positive su stress e umore. PICCOLE ACCORTEZZE - Attenzione a indossare sempre tacchi chilometrici, le scarpe giuste in grado di accompagnarti nella giornata sono fondamentali per il benessere delle gambe e della schiena, così come un abbigliamento scelto con gusto senza rinunciare al bisogno di comodità. Per merenda? Una coppetta di mirtilli e frutti di bosco per stimolare il microcircolo. Quando fai la doccia alterna poi getti di acqua calda e fredda, in modo da stimolare la circolazione: è lo stesso principio delle terme, che hanno un effetto terapeutico importante sulla circolazione periferica. A FINE GIORNATA - Dedicare 15 min. al proprio benessere non costa nulla, ma è determinante per combattere la stanchezza e ripartire con più slancio. Dopo il lavoro prepara un pediluvio con acqua calda e versaci qualche cucchiaio di sale grosso, utile per drenare, bicarbonato e un rametto di rosmarino, antibatterico e deodorante. Puoi aggiungere nell'acqua qualche goccia degli oli essenziali di pompelmo, ginepro e cipresso, che aiutano a decongestionare e favoriscono il microcircolo. STRATEGIE QUOTIDIANE - Per i piccoli spostamenti usa la bicicletta... e i piedi! Camminare possiede numerosi benefici a livello cardiovascolare: fallo per almeno 20 min. e cerca di aumentare il passo. Ti aiuterà a migliorare l'efficienza del cuore, favorendo il benessere di vene e arterie, oltre a mantenere il peso forma e abbassare la pressione arteriosa. (Salute Donna, Tgcom 24) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2017. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: Il CARDINALE di Napoli, S.E. Crescenzio SEPE per la prima volta incontra, presso la Sede dell’Ordine, i Farmacisti Napoletani Lunedì 3 Luglio, ore 20.30, Sede Ordine- Arcivescovo Metropolita di Napoli Nel corso della serata si parlerà anche del Progetto “Un Farmaco per Tutti” che ha come obiettivo quello di contrastare la Povertà Sanitaria. Ad oggi hanno aderito 128 Farmacie. Si invitano i Colleghi a partecipare a questo importante evento. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 ORDINE: SERATA DEDICATA AL CAMBIAMENTO DELLA PROFESSIONE Lunedì 10 Luglio, ore 20.30 – Renaissance Naples Hotel Mediterraneo – L’Ordine in collaborazione con la Business School ha organizzato l’importante evento che ha come focus “Il Cambiamento della Professione”. Si invitano i Colleghi a partecipare a questo evento. Nel corso della serata sarà offerto un buffet nel Roof Garden Terrazza Angiò, all’undicesimo piano. Interverranno: Presidente di Federfarma Napoli, Michele DI IORIO Federfarma Servizi, Antonello MIRONE PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA DI PREVENZIONE AL MELANOMA L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. Il Mese di LUGLIO è dedicato alla Prevenzione del MELANOMA Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli secondo il Calendario riportato nella locandina PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA PREVENZIONE AL MELANOMA L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto una locandina informativa che riporta le raccomandazioni ed i consigli per la prevenzione del Melanoma Le Locandine e i Volantini saranno distribuiti dal mese di Luglio a tutte le farmacie di NAPOLI e PROVINCIA. PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1149 Modulo 6/H: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista TOSSE (VIII) Terapia e Prevenzione (IV) Broncodilatatori: come l’Albuterolo e l’Ipratropio o i Corticosteroidi per via inalatoria, possono essere efficaci per la tosse secondaria a infiammazione delle vie aeree superiori o nella variante dell’asma con tosse. Altri rimedi per la tosse: Antistaminici. Nei prodotti OTC sono utilizzati farmaci come difenidramina e metazina. Teoreticamente questi riducono la frequenza dei colpi di tosse attraverso l'assorbimento delle secrezioni, ma in pratica essi possono anche indurre sonnolenza. Bisognerebbe evitare combinazioni di antistaminici ed espettoranti. Combinazioni di un antistaminico ed un antitussivo possono essere utili poichè gli antistaminici aiutano ad asciugare le secrezioni, quando la combinazione viene somministrata la sera prima di dormire nel caso in cui la tosse disturbi il sonno, ne seguirà un buon riposo per tutta la notte. Interazioni dei Farmaci usati nel trattamento della tosse. Gli Antistaminici tradizionali non dovrebbero essere assunti da pazienti che prendono Fenotiazine ed Antidepressivi triciclici a causa di un effetto additivo colinergico e sedativo. L'aumentata sedazione ci sarà anche con i Barbiturici (ad es. quelli usati nella terapia epilettica) o con altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (SNC) con un effetto depressivo. L' alcool dovrebbe essere evitato perchè incrementa la sonnolenza. Simpaticomimetici: Pseudoefedrina e Fenilpropanolammina. Questi sono utilizzati comunemente nella tosse e raffreddore per la loro azione broncodilatatoria e decongestionante. La Fenilpropanolammina è un broncodilatatore più debole dell' Efedrina e Pseudoefedrina. Tutti e tre hanno un effetto stimolante che può provocare insonnia. Possono essere utili se il paziente ha il naso chiuso e la tosse per cui in caso di tosse grassa si utilizza una combinazione di espettoranti e decongestionanti. Tali farmaci possono provocare aumento della pressione sanguigna stimolando il cuore e comportando alterazioni nel controllo del diabete. La Fenilpropanolammina fu scoperta negli Stati Uniti in un studio sull'aumento del rischio d' infarto in donne che facevano largo uso di antitussivi. I simpaticomimetici orali non sono raccomandati in pazienti con: diabete, malattie coronariche, ipertensione, ipertiroidismo. Le interazioni simpaticomimetiche dovrebbero essere evitate in pazienti che fanno uso di: Inibitori delle monoammino ossidasi (MAOIs) (es. Fenelzina), inibitori irreversibili delle monoammine ossidasi A (RIMAs) (es. Moclobemide), beta-bloccanti (Guanetidina, Debrisoquina), Antidepressivi triciclici (es.Amitriptilina); è teoricamente un’interazione che non sembra provocare problemi. Teofillina: è presente nei rimedi per la tosse dato il suo effetto broncodilatatore. L'azione della Teofillina può essere potenziata da altri principi attivi come, Cimetidina ed Eritromicina. I livelli di Teofillina nel sangue invece sono ridotti dal fumo e da alcuni farmaci come Carbamazepina, Fenitoina e Rinfampicina che essendo induttori enzimatici, aumentano il metabolismo della teofillina riducendo le concentrazioni sieriche. La dose per un adulto è generalmente di 120 mg tre o quattro volte al giorno. Non si raccomanda la somministrazione ai bambini. Prima di vendere un prodotto OTC che contenga Teofillina, bisogna assicurarsi che il paziente non ne faccia già uso su prescrizione, poichè elevati livelli di Teofillina possono essere tossici con comparsa di effetti collaterali (disturbi gastrointestinali, nausea, palpitazioni, insonnia). Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider https://fad.ocmcomunicazioni.com

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