Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1148 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti”; 2. Eventi Mese di Luglio 3. FAF in farmaDAY 4. Sussidio e consulenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Colesterolo: al via test per un vaccino 6. IBS, sindrome dell’intestino irritabile: i Possibili Trattamenti Prevenzione e Salute 7. Allattare riduce i rischi per il cuore nelle mamme 8. “Basta l’acqua a lavare via il cerume dall’orecchio”, vero o falso? Meteo Napoli Giovedì 29 Giugno ï‚· Sereno Minima: 22° C Massima: 33 °C Umidità: Mattina = 75% Pomeriggio = 69% Giovedì 29 Giugno 2017 – S. Pietro e Paolo Proverbio di oggi….…….. Pe' mmare e pe' cielo nun ce stanno taverne COLESTEROLO: AL VIA TEST PER UN VACCINO Chi troppo s’inchina, mostra il sedere Dopo i preliminari risultati positivi su cavie, parte la sperimentazione clinica su pazienti per un vaccino contro il colesterolo e i danni ad esso correlati. Secondo quanto riferito sull’European Heart Journal il vaccino potrebbe divenire un ottimo strumento nella prevenzione cardiovascolare. LO STUDIO Il vaccino induce l’organismo a sviluppare anticorpi contro una molecola deleteria, l’enzima PCSK9 (Proproteina covertasi subtilisina/kexina tipo 9) che ostacola la ripulitura del sangue all’eccesso di colesterolo cattivo, LDL. In pratica neutralizzando l’enzima PCSK9 con gli anticorpi specifici, l’organismo vaccinato diviene più efficiente nel ripulire da sé i vasi sanguigni dal troppo colesterolo cattivo. Il vaccino, chiamato AT04A, ha ridotto nei topolini del  53% il colesterolo totale,  64% il danno ai vasi sanguigni,  21-28% le molecole che indicano presenza di infiammazione, tutti importanti fattori di rischio cardiovascolari. Il vaccino potrebbe divenire una soluzione a lungo termine per tutti coloro che – per motivi ereditari o perché mangiano male – sono oggi costretti a prendere ogni giorno dei farmaci contro il colesterolo alto, che in alcuni casi possono anche procurare effetti collaterali. Se questi risultati saranno confermati sull’uomo, spiega Gnther Staffler dell’azienda AFFiRis che ha sviluppato il vaccino, questo potrà significare che, poiché l’effetto del vaccino perdura a lungo dopo la somministrazione, si potrà sviluppare una terapia a lungo termine che, dopo la prima dose, necessita di una sola altra dose l’anno. Questo significherebbe un trattamento più efficace e conveniente e una maggiore aderenza alla terapia da parte dei pazienti. (Popular Science) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 SCIENZA E SALUTE IBS, sindrome dell’INTESTINO IRRITABILE: i Possibili Trattamenti Un disturbo che colpisce più le donne che gli uomini. Cure risolutive non sono disponibili, ma ci sono approcci che possono aiutare a convivere con il problema La sindrome dell’intestino irritabile rappresenta  un disturbo funzionale dell’apparato gastrointestinale. Interessa circa il 10-15% della popolazione con una predilezione per il sesso femminile, nella fascia di età compresa fra i 20 e i 50 anni. Il disturbo si caratterizza per il  dolore addominale sempre presente,  irregolarità dell’alvo con alternanza di periodi di stipsi e diarrea, meteorismo ovvero presenza di gonfiore e aria nella pancia,  variazione di consistenza delle feci. Chi soffre del disturbo spesso tende ad accusare anche emicrania, facile affaticabilità, difficoltà nella respirazione e nella concentrazione. Sulle cause scatenanti del disturbo non vi sono ancora certezze, molto probabilmente intervengono una deregolazione dei fattori che governano l’attività della muscolatura liscia e involontaria dell’intestino, ma sicuramente ha un certo ruolo anche la componente psichica, poiché lo stress e le emozioni forti riescono ad alterare la normale motilità del colon. «Le ragioni per cui la sindrome dell’intestino irritabile si sviluppi in alcuni individui, per altro del tutto sani, sono in gran parte sconosciute. Verosimilmente non c’è una sola causa, ma più cause: vari elementi possono svolgere, cioè, singolarmente o contemporaneamente, un ruolo nel determinare l’insorgenza della sindrome. Le cause più accreditate sono:  l’alterazione nella motilità intestinale,  la proliferazione batterica intestinale,  un’infiammazione microscopica  un’ipersensibilità viscerale soggettiva». APPROCCI TERAPEUTICI La sindrome dell’intestino irritabile è un problema con il quale è inevitabile convivere e che riconosce periodi di remissione e altri di riacutizzazione. Per quanto riguarda i trattamenti terapeutici possibili i pazienti vengono di solito suddivisi in tre tipologie e in base al sintomo caratterizzante si individua la terapia di prima istanza anche se, a tal proposito puntualizza ancora il dr Renzi: «L’assenza di una chiara conoscenza sull’eziologia della sindrome, insieme alla diversità dei quadri clinici con cui i disturbi si presentano in ogni singolo paziente è ragione dell’ampia varietà dei trattamenti proposti». I pazienti possono presentare principalmente stitichezza. In questo caso il quadro sintomatologico tende ad alleviarsi per assunzione di lassativi, i più efficaci sono quelli ricchi di fibre anche detti formanti massa come metilcellulosa e derivati dello psillio. Può essere utile anche un lassativo osmotico come il PEG (Polietilenglicole) che richiamando acqua nell’intestino può favorire il transito intestinale delle feci. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 Per i pazienti per i quali invece, il sintomo predominate è la diarrea di solito si suggerisce il ricorso alla Loperamide, farmaco sicuro, ma modestamente efficace sulla quantità di feci prodotte e per nulla attivo sul gonfiore e il dolore. Per ridurre il dolore sia i pazienti stitici che diarroici devono ricorrere a farmaci come gli antispastici e la Trimebutina. Spesso per la riduzione del dolore vengono consigliati trattamenti ciclici con le RIFAXIMINE, antibiotici non assorbibili che dovrebbero svolgere un certo ruolo nella riduzione della crescita batterica intestinale, diminuendo il numero dei batteri che rendono difficile la vita dei batteri buoni, amici dell’intestino. ANTIDIARROICI PAZIENTI MISTI Per i pazienti afflitti a volte da stipsi a volte da diarrea può essere utile il ricorso all’uso di antidepressivi triciclici a dosaggio subclinico per agire positivamente sulla componente ansioso-depressiva. Solo quando tutti i trattamenti farmacologici possibili falliscono, si può provare a ricorrere agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ovvero gli antidepressivi più utilizzati nella pratica clinica). A tal proposito, in ogni caso il professor Renzi tiene a sottolineare come: «Tra i farmaci di più recente introduzione vanno ricordati  i procinetici (utili nei pazienti stitici) che sembrano essere molto efficaci nel combattere l’inerzia intestinale  i probiotici (utili nei pazienti diarroici) che, ripopolando la flora batterica intestinale e contribuendo a un suo corretto sviluppo, contribuiscono a contenere, e a volte a curare, la diarrea. Prima ancora di somministrare una cura, in ogni caso, è bene però che il medico instauri un corretto rapporto di fiducia con il paziente, lo rassicuri sull’assenza di patologie organiche (tumori e quant’altro), gli spieghi l’andamento cronico e recidivante della sindrome e lo informi su come riconoscere le cause di stress (che spesso accompagnano i disturbi) e le tecniche per fronteggiarle e gestirle». È bene sottolineare a tale proposito, come spesso tenda a instaurarsi una sorta di circolo vizioso dove l’ansia e le preoccupazioni scatenano la sindrome dell’intestino irritabile e come poi la sintomatologia risultante tenda ad aggravare il quadro psichico di chi ne soffre che di rimando vede peggiorare la sintomatologia ansiosa e depressiva. RUOLO DELLA DIETA E DELL’ATTIVITÀ FISICA Una certa risoluzione della sintomatologia si nota anche in seguito all’adozione di uno stile di vita salutare connotato da un regolare svolgimento dell’attività fisica. Per quanto riguarda l’alimentazione miglioramenti vengono notati ï‚· riducendo o eliminando il consumo di caffeina e teina, alcol, bevande gassate, lattosio e legumi, ï‚· mangiando lentamente e a orari fissi e stabiliti rigorosamente. Bisognerebbe bere almeno 8 bicchieri di acqua ogni giorno (al fine di ottimizzare l’idratazione), limitare l’uso delle fibre, consumando per questo non più di 3 porzioni di frutta al giorno. Quando il sintomo più invalidante è il dolore, può essere utile ridurre il consumo di cavoli, cipolle, broccoli, spinaci, prugne, mele, ciliegie, banane, latte, panna, gelati, cibi molto grassi, fritti e cereali integrali. (Salute, La Stampa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 PREVENZIONE E SALUTE ALLATTARE riduce i rischi per il cuore nelle mamme L'allattamento al seno non farebbe bene soltanto ai bambini, ma potrebbe anche proteggere il cuore delle loro mamme: sarebbe in grado di ridurre il rischio di essere colpite da attacco di cuore o da ictus più avanti nella vita. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of the American Heart Association, che afferma:  "I benefici dell'allattamento al seno per la salute della madre potrebbero essere dovuti a un più veloce ‘ripristino’ del metabolismo materno dopo la gravidanza.  La gestazione modifica drasticamente il metabolismo della donna, consentendole d’immagazzinare i grassi indispensabili per fornire l'energia necessaria per far crescere il suo bambino e per allattarlo dopo la nascita. L'allattamento al seno potrebbe eliminare il grasso immagazzinato in modo più veloce e accurato”. Nel corso della ricerca, gli autori hanno esaminato i dati raccolti dallo studio "China Kadoorie Biobank”, che aveva coinvolto 289.573 donne cinesi dell’età media 51 anni. All’inizio dell’indagine, quasi tutte le volontarie avevano partorito e nessuna soffriva di malattie cardiovascolari. Dopo otto anni di follow-up, 16.671 partecipanti avevano sperimentato un disturbo cardiaco, compresi diversi attacchi cardiaci e 23.983 ictus. RISULTATI: Al termine dell’analisi, gli esperti sono giunti alle seguenti conclusioni:  rispetto alle donne che non avevano mai allattato, le donne che avevano nutrito i propri figli con il latte materno correvano un rischio inferiore del 9% di sviluppare malattie cardiache e dell'8% di essere colpite da un ictus;  tra le madri che avevano allattato ogni figlio per due o più anni, il rischio di malattie cardiovascolari era più basso del 18% e quello di ictus era minore del 17%, in confronto con le madri che non avevano mai allattato;  ogni ulteriore semestre di allattamento era associato a un rischio di malattie cardiache inferiore del 4% e a un rischio di ictus più basso del 3%. Gli autori hanno osservato che le donne che nutrono il proprio figlio con il latte materno hanno anche maggiori probabilità, rispetto a quelle che non allattano, di mettere in pratica altri comportamenti salutari che possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Ma precisano che lo studio, essendo di natura osservazionale, non chiarisce se esista un rapporto di causa-effetto tra l’allattamento e la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Di conseguenza, gli studiosi ritengono che per confermare i risultati dell’indagine, sono necessarie ulteriori ricerche. “I risultati dovrebbero incoraggiare ad aumentare la diffusione dell'allattamento al seno a beneficio della madre e del bambino. Lo studio supporta le raccomandazioni dell'Oms, che esortano le madri ad allattare al seno il proprio figlio durante i primi sei mesi di vita”. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 PREVENZIONE E SALUTE “BASTA L’ACQUA A LAVARE VIA IL CERUME DALL’ORECCHIO”, VERO O FALSO? Alcuni pensano che l’acqua da sola sia sufficiente a lavare via il cerume dall’orecchio. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al dottor Luca Malvezzi, Otorinolaringoiatra dell’ospedale Humanitas. In realtà l’orecchio non avrebbe bisogno neppure dell’acqua perché, seppur può sembrare strano, l’orecchio si autoregola e, in fatto di cerume, si autopulisce attraverso l’azione migratoria della pelle verso l’esterno e l’azione di microscopici peli che favoriscono il trasporto dello “sporco” all’esterno del condotto. Quello sporco, chiamato anche cerume, è una sostanza prodotta da alcune ghiandole cutanee dell’orecchio esterno, formato da grassi, proteine e sali inorganici disciolti in acqua che rende impermeabile l’orecchio, lo protegge da batteri e funghi e contribuisce a espellere lo strato di pelle superficiale che si accumula nell’orecchio – spiega l’esperto. – Il cerume quindi non è dovuto alla scarsa igiene dell’orecchio ma può invece essere vero il contrario, cioè che l’eccessivo uso di mezzi per pulire l’orecchio possa produrre cerume. Per prevenire il tappo di cerume, nell’orecchio sano, meglio non confidare nelle “pulizie aggressive” dell’orecchio con spray, coni di cera, bastoncini con o senza ovatta. Per pulire l’orecchio infatti è sufficiente l’acqua proprio come facciamo per mani e viso durante l’igiene quotidiana. Infine, dopo aver pulito l’orecchio con l’acqua è preferibile asciugarlo usando il fon a distanza oppure lasciare che si asciughi da solo, evitando di arrotolare un angolo di asciugamano o di salvietta e infilarlo di forza all’interno dell’orecchio, come ancora continuano erroneamente a fare in molti.” (Salute, Humanitas) VERO A CHE COSA È DOVUTO LO SHOCK ANAFILATTICO? Lo shock anafilattico è una grave reazione allergica dell’organismo, rapida e generalizzata, a sostanze estranee come farmaci o veleni di insetti. Perché si verifichi occorre che la sostanza sia già penetrata in precedenza nell’organismo provocando una reazione allergica. Poiché l’organismo è così già pronto a reagire alla sostanza, al successivo contatto, per cause ancora sconosciute, può reagire in modo eccessivo, scatenando lo shock. : Questo provoca dilatazione dei vasi sanguigni e costrizione delle vie respiratorie, SVENIMENTI pallore per il minor afflusso di sangue alla cute, respiro affannoso, battito cardiaco accelerato e stato di confusione. La mancanza di sangue al cervello può portare a perdita della coscienza. Se non si interviene rapidamente con i farmaci adatti, lo shock può provocare la morte. ( Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2017. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: Il CARDINALE di Napoli, S.E. Crescenzio SEPE per la prima volta incontra, presso la Sede dell’Ordine, i Farmacisti Napoletani Lunedì 3 Luglio, ore 20.30, Sede Ordine- Arcivescovo Metropolita di Napoli Nel corso della serata si parlerà anche del Progetto “Un Farmaco per Tutti” che ha come obiettivo quello di contrastare la Povertà Sanitaria. Ad oggi hanno aderito 128 Farmacie. Si invitano i Colleghi a partecipare a questo importante evento. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 ORDINE: SERATA DEDICATA AL CAMBIAMENTO DELLA PROFESSIONE Lunedì 10 Luglio, ore 20.30 – Renaissance Naples Hotel Mediterraneo – L’Ordine in collaborazione con la Business School ha organizzato l’importante evento che ha come focus “Il Cambiamento della Professione”. Si invitano i Colleghi a partecipare a questo evento. Nel corso della serata sarà offerto un buffet nel Roof Garden Terrazza Angiò, all’undicesimo piano. Interverrà il Presidente di Federfarma Napoli, Michele DI IORIO PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA DI PREVENZIONE AL MELANOMA L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanoma”. Il Mese di LUGLIO è dedicato alla Prevenzione del MELANOMA Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli secondo il Calendario riportato nella locandina PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA PREVENZIONE AL MELANOMA L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto una locandina informativa che riporta le raccomandazioni ed i consigli per la prevenzione del Melanoma Le Locandine e i Volantini saranno distribuiti dal mese di Luglio a tutte le farmacie di NAPOLI e PROVINCIA. PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1148 Modulo 6/G: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista TOSSE (VII) Terapia e Prevenzione (III) Farmaci espettoranti e Mucolitici: riducono la viscosità delle secrezioni e ne facilitano l’espettorazione o la rimozione con la tosse; tuttavia sono di scarso beneficio. Sono stati proposti due meccanismi per gli espettoranti. Queste sostanze agiscono direttamente stimolando la secrezione del muco bronchiale, conducendo ad un muco più liquido che è più facile da espellere. In alternativa, possono agire indirettamente sul tratto gastrointestinale, con una conseguente azione sul sistema respiratorio e riduzione della formazione di muco. La Guaiafenesina (200-400mg po 4h, in sciroppo o cpr) è la più utilizzata in quanto non comporta importanti effetti collaterali ed è comunemente presente nei rimedi per la tosse. Negli adulti, il dosaggio che permette di ottenere l'espettorazione è di 100-200 mg, così da avere la possibilità teorica di ottenere un prodotto raccomandato che sia efficace e che dovrebbe contenere una dose sufficientemente alta. Alcune preparazioni OTC contengono dosi sub-terapeutiche. Negli Stati Uniti, la Food and Drugs Administration (FDA, federazione autorizzata) ha riesaminato i farmaci OTC ed attesta che le prove riscontrate dagli studi che sostengono il guaifenesin sono sufficientemente forti per convincere l' FDA della sua efficacia. Altri espettoranti sono la Bromesina, l’Ipecacuana, la soluzione satura di Ioduro di potassio (SSKI) e il Domiodolo. Ipecacuana: è stata usata come espettorante per molti anni ed è incluso in molte preparazioni del formulario. Tali preparazioni ora sono in disuso. Sali di Ammonio: Cloruro di ammonio e bicarbonato di ammonio sono tradizionalmente usati come espettoranti nelle preparazioni del formulario, come la preparazione di ammoniaca e ipecacuana. L'unica preparazione prescrivibile in alcuni paesi dell’Europa è la NHS ovvero ammoniaca e sciroppo di ipecacuana e sciroppo di cloruro di ammonio. L' ultimo uso fatto è stato per l' acidificazione delle urine. I problemi che possono risultare facendo uso della preparazione di cloruro di ammonio prevedono vomito ed acidosi. Lo sciroppo può avere anche un gusto estremamente sgradevole. Dal punto di vista del Farmacista, ci sono altre preparazioni espettoranti che sono più adatte per i pazienti e meno responsabili di effetti collaterali. Gli agenti espettoranti sotto forma di aerosol, tra cui l’Isoproterenolo, il Beclometasone, l’N-acetilcisteina e la desossiribonuclasi (DNasi), sono generalmente riservati al trattamento ospedaliero della tosse in pazienti con bronchiectasie o fibrosi cistica. Trattamenti Topici: le gocce o gli sciroppi di Acacia, la liquirizia, la glicerina, il miele e il ciliegio selvatico sono lenitivi locali, ma il loro uso non è supportato da evidenze scientifiche. Preparazioni come la glicerina, limone e miele o il simple linctus sono rimedi popolari ed hanno effetto calmante. Non contengono alcun principio attivo e sono considerati sicuri nei bambini e nelle donne incinte. I Protussivi: agenti che stimolano la tosse, sono indicati per alcune patologie come la fibrosi cistica e le bronchiectasie, nelle quali si ritiene importante la tosse produttiva per la clearance delle vie aeree e per il mantenimento della funzionalità polmonare. La DNasi o la soluzione fisiologica ipertonica sono somministrate in associazione alla fisioterapia respiratoria e al drenaggio posturale per promuovere la tosse e l’espettorazione. Quest’approccio sembra essere utile nella fibrosi cistica, ma non nelle altre cause della tosse cronica. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider https://fad.ocmcomunicazioni.com

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