Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1117 Mercoledì 17 Maggio 2017 – S.Pasquale AVVISO Ordine 1. ORDINE: sussidio per disoccupati 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: corso sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. La pillola finta funziona (anche se lo sai) 5. “Sindrome del Tunnel Carpale, colpisce solo in età avanzata”, vero o falso? Prevenzione e Salute 6. Per alleviare il dolore cronico, bisogna dormire di più. 7. Lotta al colesterolo: cibi da evitare e consigli in cucina 8. Ginocchio, come mantenere una buona funzionalità del menisco? Meteo Napoli Mercoledì 17 Maggio ï‚· Variabile Minima: 17° C Massima: 24 °C Umidità: Mattina = 64% Pomeriggio = 45% Proverbio di oggi….…….. E’ 'na pasta d’ommo E' una pasta d' uomo – persona buona “Sindrome del TUNNEL CARPALE, colpisce solo in età avanzata”, vero o falso? Quando si parla di sindrome del tunnel carpale, la patologia delle mani più frequente soprattutto nelle donne, sono molte le persone che credono sia una malattia che colpisce solo nelle età più avanzate. Vero o falso? Falso “Sebbene sia vero che la sindrome del tunnel carpale colpisce più frequentemente le donne in menopausa, tuttavia si tratta invece di una delle patologie della mano che colpisce anche le mani di giovani. Come nei pazienti più anziani, anche nei giovani i sintomi principali sono il formicolio, in particolare alle prime tre dita della mano. Anche quando il formicolio si presenta nelle persone giovani, è importante alla comparsa dei primi sintomi, cercare ulteriori segni specifici che confermino la diagnosi, senza attendere che il formicolio passi spontaneamente. Infatti, se il formicolio diventa cronico, cioè se è presente in modo continuo anche di notte, e se è positiva l’elettromiografia, cioè l’esame che permette di fare la diagnosi, è preferibile prendere in considerazione un approccio di tipo chirurgico anche se si è giovani, perché quando si interviene nelle fasi iniziali della malattia la chirurgia può essere risolutiva. Le patologie delle mani, in modo particolare quelle degenerative come la sindrome del tunnel carpale, nel caso della degenerazione del nervo, o l’artrosi, nel caso di degenerazione delle articolazioni, arrivano quando la capacità di autoriparazione viene superata dagli effetti dell’usura a cui sottoponiamo costantemente le mani nelle molteplici attività giornaliere, alcune addirittura inconsapevoli, come gesticolare mentre parliamo, afferrare oggetti al volo o spostare una ciocca di capelli. Infatti, se consideriamo tutto il lavoro che ogni giorno svolgono le nostre mani, è facile pensare che non esiste al mondo una macchina che sappia svolgere lavori di così alta precisione, inclusi anche lavori pesanti, in grado di funzionare così a lungo senza manutenzione e senza “ammalarsi”.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 PREVENZIONE E SALUTE LA PILLOLA FINTA FUNZIONA (ANCHE SE LO SAI) È il cosiddetto effetto placebo: secondo un nuovo studio, il beneficio ci può essere anche quando il paziente è consapevole che il "farmaco" è solo uno zuccherino. Che una pillola, anche se finta, faccia effetto quanto e a volte anche più di una vera è risaputo. Tanto che l’efficacia di un farmaco negli studi clinici viene spesso misurata rispetto a quella del cosiddetto placebo, ossia semplice zucchero. Quello che viene di solito dato per scontato è che per farla funzionare bisogna che chi prende la pasticca fasulla sia convinto che sia vera. Invece, pare che non sia così. Anche se il paziente è consapevole di assumere solo qualche granello di zucchero o di acqua, può darsi che ne tragga comunque beneficio, e che i suoi sintomi siano alleviati. SENZA TRUCCO, SENZA INGANNO. Lo dimostra una analisi che ha preso in considerazione le poche ricerche pubblicate sull’effetto placebo in cui, a differenza dei casi classici, al paziente era noto che gli veniva somministrato un trattamento finto. Anche senza inganno, rispetto al non far niente la pasticca di zucchero ha portato comunque miglioramenti a pazienti che soffrivano di mal di schiena, depressione, rinite allergica, sindrome del colon irritabile e disturbo da deficit di attenzione e iperattività. In uno studio recente, 80 pazienti con una forma grave di sindrome del colon irritabile hanno avuto un miglioramento dei sintomi del 15% (rispetto a chi non ha preso niente) assumendo "senza inganno" un farmaco finto. Una volta smesso il placebo, la situazione è tornata a peggiorare. IL POTERE DELLA SUGGESTIONE. Si tratta ancora di pochi studi, anche perché queste ricerche, proprio per la forma del problema da indagare, non possono essere condotte con il metodo considerato più attendibile, cioè in doppio cieco, ossia senza che sperimentatori e volontari sappiano chi sta assumendo che cosa. L’efficacia del placebo senza inganno non è però un risultato del tutto sorprendente per la medicina. Innanzitutto, anche se è stato esplicitato che si trattava solo di un placebo, la pillola finta è stata spesso accompagnata in questi studi da parole di incoraggiamento del tipo “non contiene nessun principio attivo, ma a volte abbiamo osservato comunque dei miglioramenti”. E che le aspettative generate dalla suggestione possano indurre davvero cambiamenti fisiologici, come la produzione di endorfine antidolorifiche da parte del sistema nervoso, è un fatto dimostrato. Un altro meccanismo all’opera potrebbe essere il condizionamento: la maggior parte di noi si aspetta un qualche beneficio quando prende una medicina, come i cani studiati dal famoso fisiologo russo Ivan Pavlov che, abituati a ricevere il cibo dopo il suono di un campanello, poi iniziavano a salivare anche solo in risposta al suono. Può darsi che il corpo reagisca nello stesso modo, per il semplice fatto di buttare giù una pillola, anche se non contiene niente. MEDICI CHE INCORAGGIANO. Lo studio non dimostra certo che si possa fare a meno dei farmaci. Come scrive in un articolo, Jeremy Howick, un ricercatore dell’università di Oxford, dà però indicazioni su come sfruttare l’effetto placebo anche senza spacciare per vere pasticche finte. Per il ricercatore, «i medici che danno messaggi positivi e si prendono il tempo per comunicare in modo empatico con i loro pazienti possono produrre effetti benefici, che prescrivano un farmaco oppure no». (Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 PREVENZIONE E SALUTE PER ALLEVIARE IL DOLORE CRONICO, BISOGNA DORMIRE DI PIÙ Per contrastare il dolore cronico, sarebbe consigliabile dormire di più. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine dai ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston (Usa) ha, infatti, dimostrato che la carenza prolungata di sonno potrebbe accrescere la sensibilità al dolore. A sua volta, la sofferenza fisica impedirebbe di riposare bene, determinando un circolo vizioso che finirebbe per aumentare il malessere del paziente. Nel corso della ricerca, gli autori hanno misurato gli effetti della perdita di sonno acuta o cronica su alcuni topi. Per impedire agli animali di dormire, hanno utilizzato una strategia alternativa. Non li hanno sottoposti a situazioni stressanti, ma li hanno fatti “divertire”: nel momento in cui sarebbero dovuti andare a riposare, hanno fornito loro giocattoli e li hanno coinvolti in attività dinamiche. In pratica, gli esperti hanno riprodotto ciò che accade agli umani, che a volte rimandano il momento di addormentarsi perché guardano la tv o leggono fino a tardi. Con questo escamotage, sono riusciti a prolungare il periodo di veglia dei roditori fino a 12 ore in una sola sessione, oppure fino a 6 ore per 5 giorni consecutivi. Successivamente, per misurarne la sensibilità al dolore, hanno sottoposto gli animali ad alcuni stimoli dolorosi (caldo, freddo, pressione o presenza di capsaicina - la sostanza irritante contenuta nel peperoncino piccante – nel cibo) e non dolorosi (rumori forti e improvvisi, diretti a suscitare spavento). Hanno anche somministrato ai roditori alcuni farmaci antidolorifici, come l'ibuprofene e la morfina, o sostanze che promuovono la veglia, come la Caffeina e il Modafinil, un farmaco usato per il trattamento della narcolessia. L'esperimento ha dimostrato che la lucidità mentale e la vigilanza giocano un ruolo importante e inaspettato nella determinazione della sensibilità al dolore. Gli scienziati hanno, infatti, scoperto che dormire poco per un periodo prolungato di tempo aumenta il malessere causato dalla sofferenza fisica. “Abbiamo scoperto che cinque giorni consecutivi di moderata deprivazione del sonno possono aumentare notevolmente la sensibilità al dolore in topi altrimenti sani spiega Chloe Alexandre, che ha diretto la ricerca -. La risposta era specifica per il dolore e non era dovuta a uno stato generale di sovra-eccitazione”. Sorprendentemente, gli analgesici comuni come l'Ibuprofene non hanno bloccato l'ipersensibilità al dolore indotta dalla perdita di sonno. Anche la morfina è risultata poco efficace. Secondo gli esperti, ciò suggerisce che i pazienti che utilizzano questi farmaci dovrebbero assumerne dosi maggiori per compensare la perdita di efficacia dovuta alla carenza di sonno. Ma questo li esporrebbe anche a maggiori rischi di effetti collaterali. Al contrario, le sostanze dirette a promuovere la veglia, ossia la la caffeina e il modafinil, hanno ostacolato con successo l'ipersensibilità del dolore causata non solo dalla perdita di sonno acuta, ma anche da quella cronica. Gli studiosi sottolineano che nei topi che non erano stati sottoposti a privazione del sonno, questi composti non avevano invece alcuna proprietà analgesica. Alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori ritengono che i pazienti affetti da dolore cronico potrebbero stare meglio se riuscissero a dormire di più durante la notte e se bevessero qualche caffè durante il giorno. “Queste soluzioni, potrebbero aiutare a interrompere il ciclo del dolore cronico, in cui il dolore disturba il sonno, che a sua volta stimola il dolore, che disturba ulteriormente il sonno”. (Salute, Sole 24Ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 PREVENZIONE E SALUTE LOTTA AL COLESTEROLO: CIBI DA EVITARE E CONSIGLI IN CUCINA Troppo colesterolo può fare male alla salute. Diversi studi scientifici hanno infatti associato suoi eccessi all'aumento del rischio di aterosclerosi, quel fenomeno che restringendo il diametro interno delle arterie e aumentando la probabilità che si formino dei trombi espone al rischio di gravi eventi cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. In particolare, a promuovere l'aterosclerosi è il cosiddetto colesterolo cattivo (detto anche LDL, acronimo anglosassone con cui vengono indicate le particelle che lo trasportano nel sangue – le Low Density Lipoproteins). Il colesterolo buono (o HDL, dall'inglese High Density Lipoproteins) non dovrebbe invece scendere al di sotto di livelli considerati minimi, perché aiuta proprio ad eliminare gli eccessi di questa molecola. Alla base dell'aumento del colesterolo totale e di quello cattivo possono esserci dei fattori genetici, ma non solo: anche l'alimentazione può giocare un ruolo determinante. Per questo fare attenzione ai grassi portati nel piatto può aiutare a tenere sotto controllo i suoi livelli. Il colesterolo può aumentare I grassi saturi perché si mangiano cibi che ne possono essere sono ricchi. Tra questi sono abbondanti anche in inclusi le uova, i molluschi e le alcuni oli tropicali, carni rosse. In generale, è bene come l’olio di cocco e ricordare che il colesterolo è una molecola di origine l’olio di palma. animale. I principali imputati dell’aumento del colesterolo sono però i cibi ricchi di grassi saturi, che segnalano al fegato di aumentarne la produzione. Per questo per tenerne sotto controllo il colesterolo è importante limitare la carne di manzo ricca di grassi, l’agnello, il maiale, la pelle del pollame, il lardo e i latticini prodotti a partire dal latte intero. Per ridurre il contenuto di grassi saturi e Un altro accorgimento trans portati in tavola è utile anche utile è eliminare il preferire i metodi di cottura che non grasso visibile della prevedono l’uso di condimenti grassi, carne. come la bollitura. I prodotti contenenti grassi Il pollame dovrebbe idrogenati o parzialmente essere cotto solo idrogenati (come alcune margarine, dopo essere stato alcuni biscotti, torte e altri dolci privato della sua confezionati, alcuni cracker e pelle. patatine confezionate e i cibi offerti in alcuni esercizi commerciali) sono invece pericolosi perché sono fonti di grassi trans, che oltre a far aumentare il colesterolo cattivo fanno diminuire quello buono. (Salute, Sole 24Ore) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 5 Anno IV – Numero 1117 PREVENZIONE E SALUTE GINOCCHIO, COME MANTENERE UNA BUONA FUNZIONALITÀ DEL MENISCO? Molte lesioni a carico del ginocchio interessano il suo menisco, il cuscinetto che fa da ammortizzatore dell’intera articolazione. Più che di menisco bisognerebbe parlare di menischi, al plurale, e non solo perché nel ginocchio se ne trovano due ma perché questi tessuti sono presenti anche in altre parti del corpo, come nell’articolazione temporo-mandibolare. L’attenzione principale, in ogni caso, è rivolta al ginocchio perché è qui che il menisco subisce i traumi più frequenti ed è qui che si fanno sentire di più gli effetti della sua degenerazione: l’artrosi. Ce ne parla il dottor Andrea Bruno, ortopedico e traumatologo di Humanitas. Il menisco è costituito da tessuto cartilagineo fibroso e serve le articolazioni per garantirne il movimento; grazie al menisco la tibia aderisce al femore. Nel ginocchio ce ne sono due, uno laterale a forma di cerchio quasi completo, e uno mediale a forma di semicerchio. In che modo possiamo proteggere il menisco del ginocchio e preservarne la funzionalità? 1. Controllo del peso. «I chili in eccesso non fanno altro che sovraccaricare l’articolazione del ginocchio. Perdere il 10-15% del proprio peso corporeo aiuta la biomeccanica del ginocchio e, in caso di dolori articolari, aiuta a diminuire la sensazione di dolore». 2. Attività 3. 4. 5. 6. Fisica. «Presentare un adeguato tono muscolare permette all’articolazione di funzionare in maniera adeguata. Per ottenere questo è importante praticare regolarmente, e con criterio, attività fisica che tonifichi la muscolatura degli arti inferiori», ricorda lo specialista. Core stability. Non solo gambe. Per la salute delle ginocchia è bene potenziare anche la muscolatura della parte superiore del corpo per migliorare la propiocezione: «L’obiettivo finale è quello di ridurre l’incidenza di traumi e infortuni. Tonificando la parete addominale si aumenta la stabilità del bacino e si riduce il rischio di infortuni. Per questo scopo sono importanti esercizi mirati o attività fisica come il pilates, lo yoga, la fisiokinesiterapia posturale e propiocettiva». Sport e ginocchio: L’indicazione del potenziamento del tronco vale in particolare per quegli sport per cui sono frequenti i contatti che possono mettere in pericolo i menischi per via dei traumi distorsivi a carico del ginocchio: «Dal calcio alla pallavolo, dallo sci al rugby al basket. Il corretto allenamento e la preparazione atletica che mirino a sostenere propiocezione e core stability servono proprio a ridurre le probabilità di subire un infortunio, ricordando sempre che il “rischio zero” non esiste. Importante anche indossare calzature adeguate al proprio piede e in buono stato». Dieta sana: «Un regime alimentare bilanciato è uno dei pilastri fondamentali per il controllo del peso e per mantenere un buon metabolismo. Tuttavia non c’è un tipo di alimentazione che vada direttamente a rinforzare i tessuti del menisco. In commercio ci sono degli integratori condroprotettori della cartilagine ma non ci sono forti evidenze scientifiche circa la loro efficacia. In ogni caso la raccomandazione è di seguire sempre uno stile di vita sano, anche dopo aver subito un trauma o con un processo degenerativo dell’articolazione in corso». Idratazione: «Anche l’idratazione non ha un effetto diretto sul menisco ma indirettamente contribuisce al benessere generale, a mantenere una buona funzionalità muscolare e quindi a ridurre il rischio di farsi male», conclude il dottor Bruno. (salute, Humanitas) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 1117 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO DATA TITOLO MARTEDÃŒ 23 Maggio Ore 21,00 Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di : TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali; INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II CF 14 COME PARTECIPARE basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e accreditarsi. ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017 E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo. Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio” Di seguito schema generale del corso. SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo 1/A 1/B 1/C 1/D 1/E 1/F 1/G 1/H 1/I TITOLO Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Data N. Modulo TITOLO Data N. 26-Apr 27-Apr 28-Apr 2-Mag 3-Mag 4-Mag 5-Mag 8-Mag 9-Mag 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5/A 5/B 5/C 5/D 5/E 5/F 5/G 5/H 5/I Rinite 1 Rinite 2 Rinite 3 Rinite 4 Rinite 5 Rinite 6 Rinite 7 Rinite 8 Rinite 9 8-Giu 9-Giu 12-Giu 13-Giu 14-Giu 15-Giu 16-Giu 19-Giu 20-Giu 29 30 31 32 33 34 35 36 37 21-Giu 22-Giu 23-Giu 26-Giu 27-Giu 28-Giu 29-Giu 30-Giu 3-Lug 38 39 40 41 42 43 44 45 46 4-Lug 5-Lug 6-Lug 47 48 49 Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 50 51 52 QUESTIONARIO n.1 2/A 2/B 2/C 2/D 2/E 2/F Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore 1 2 3 4 5 6 QUESTIONARIO n. 5 10-Mag 11-Mag 12-Mag 15-Mag 16-Mag 17-Mag 10 11 12 13 14 15 18-Mag 19-Mag 22-Mag 23-Mag 24-Mag 25-Mag 26-Mag 16 17 18 19 20 21 22 QUESTIONARIO n.2 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 3/F 3/G Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore 1 2 3 4 5 6 7 QUESTIONARIO n.3 4/A 4/B 4/C 4/D 4/E 4/F Mal di Gola 1 Mal di Gola 2 Mal di Gola 3 Mal di Gola 4 Mal di Gola 5 Mal di Gola 6 QUESTIONARIO n. 4 29-Mag 30-Mag 31-Mag 5-Giu 6-Giu 7-Giu 23 24 25 26 27 28 6/A 6/B 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse 1 2 3 4 5 6 7 8 9 QUESTIONARIO n. 6 7/A 7/B 7/C Sinusite 1 Sinusite 2 Sinusite 3 QUESTIONARIO n. 7 8/A 8/B 8/C QUESTIONARIO n.8 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 Modulo 2/F: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista RAFFREDDORE (VI) 10 regole antiraffreddore! Una serie di consigli per guarire più in fretta dal raffreddore. Bere tanto, mangiare frutta e yogurt. La temperatura della casa deve stare intorno ai 20°C. 1. Bevande Quando siamo raffreddati sudiamo di più e perdiamo più liquidi a causa della rinorrea. È importante bere più del solito, almeno 8-10 bicchieri d'acqua al giorno. Vanno benissimo anche succhi di frutta, tè e spremute. 2. Mangiare o Digiunare? L’organismo ha bisogno di essere regolarmente rifornito di carburante per superare la malattia. Chiaramente mangiare a tutti i costi può essere controproducente. Usiamo buon senso. 3. Cibo Preferire cibi leggeri: semolino, creme di riso, carne bianca ai ferri, verdura cotta, frutta cotta dolcificata con miele, ecc. 4. Gelati Possono essere l’arma segreta quando non riusciamo a mangiare. Assicurano infatti un buon apporto calorico e svolgono un'azione rinfrescante. 5. Yogurt Sarebbe opportuno mangiarlo ogni giorno perché aiuta a rinforzare le difese dell'organismo. 6. Luoghi affollati e chiusi? Se siamo malati cerchiamo di evitarli per non diffondere il virus. Se non lo siamo, consideriamo che sono il luoghi di maggiore rischio contagio. 7. Stress Una persona stressata è più debole e si ammala più facilmente. 8. Fumo di Sigaretta Il fumo fa male. È un dato di fatto. Inoltre indebolisce le difese. Una ragione in più per smettere. 9. In Camera Per favorire la respirazione è consigliabile umidificare la stanza con una vaschetta d'acqua o un asciugamano bagnato sul calorifero. La temperatura non deve superare i 20-22°C e l'aria andrebbe cambiata ogni giorno. 10. Igiene Personale Non va mai trascurata. Utilizzare sempre acqua tiepida e riscaldare la stanza da bagno prima entrare in vasca o in doccia. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. https://fad.ocmcomunicazioni.com PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1117 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,

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