Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1111 Martedì 09 Maggio 2017 – S. Gregorio AVVISO Ordine 1. ORDINE: sussidio per disoccupati 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: corso Teorico pratico sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Tumore al seno, il movimento contro gli effetti collaterali della terapia 5. Allergia, come proteggere gli occhi dalla congiuntivite? Prevenzione e Salute 6. Perdere peso rallenta la degenerazione della cartilagine del ginocchio 7. Gli alimenti che peggiorano l’infiammazione (e quelli che invece sono antinfiammatori) Meteo Napoli Martedì 9 Maggio ï‚· Variabile Minima: 13° C Massima: 21 °C Umidità: Mattina = 65% Pomeriggio = 54% Proverbio di oggi….…….. "nun vò correre e nun vò cammenà (non vuole far nulla) PERDERE PESO rallenta la DEGENERAZIONE della CARTILAGINE del GINOCCHIO Dimagrire potrebbe servire a proteggere le articolazioni del ginocchio delle persone obese e in sovrappeso. Perdere peso, potrebbe rallentare la degenerazione della cartilagine e dei menischi. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Radiology, che afferma: “Il nostro studio sottolinea l'importanza delle terapie personalizzate e degli interventi diretti a correggere lo stile di vita per prevenire la degenerazione strutturale del ginocchio il più presto possibile nei pazienti obesi e in sovrappeso, che soffrono di osteoartrosi sintomatica o che rischiano di sviluppare l'osteoartrosi”. Nel corso della ricerca, gli autori hanno analizzato l'associazione tra la perdita di peso e lo stato di avanzamento della degenerazione della cartilagine del ginocchio in 640 persone in sovrappeso o obese, durante un periodo di 48 mesi. Gli esperti hanno suddiviso i partecipanti in tre gruppi:  i primi hanno mantenuto lo stesso perso corporeo (gruppo di controllo),  i secondi hanno perso tra il 5 al 10% del loro peso corporeo,  mentre i terzi hanno perso più del 10% del peso corporeo. RISULTATI: rispetto al gruppo di controllo, i soggetti che avevano perso il 5% del peso presentavano una minore degenerazione del ginocchio. Nei partecipanti che avevano perso il 10% del peso corporeo, la degenerazione risultava ancora inferiore. Inoltre, dimagrire aveva rallentato anche il deterioramento dei menischi, le strutture fibro-cartilaginee presenti nell'articolazione del ginocchio che fungono da ammortizzatori e proteggono la cartilagine. “Abbiamo esaminato la degenerazione di tutte le strutture articolari del ginocchio, come il menisco, la cartilagine articolare e il midollo osseo. Il risultato più interessante è stato scoprire che la perdita di peso non solo rallenta la degenerazione della cartilagine, ma anche quella dei menischi negli individui sovrappeso o obesi che hanno perso più del 5% del loro peso corporeo. Inoltre, questo effetto risulta maggiore nei partecipanti sovrappeso e in quelli che hanno riportato una perdita di peso sostanziale”. (Salute, Sole 24 Ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 SCIENZA E SALUTE TUMORE AL SENO, IL MOVIMENTO CONTRO GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA Le pazienti che hanno superato una diagnosi di tumore al seno, oltre ai farmaci che fermano la produzione di ormoni, dovrebbero assumere un altro “farmaco”: l’esercizio fisico. Su Obesity Journal è stato pubblicato di recente uno studio che ne dimostra i benefici per il benessere generale delle donne in postmenopausa operate per un carcinoma mammario. Ricercatori della Syracuse University (Stati Uniti) hanno coinvolto 121 pazienti in terapia ormonale a base di inibitori dell’aromatasi. A 61 pazienti è stato assegnato un programma settimanale di attività fisica che combinava esercizio aerobico e di resistenza. Le altre partecipanti hanno seguito un trattamento standard. TERAPIE ORMONALI PER TUMORE AL SENO ED EFFETTI COLLATERALI  «Questi farmaci inibiscono la produzione di estrogeni bloccando l’azione dell’enzima aromatasi. Vengono prescritti a pazienti in post menopausa dopo l’intervento chirurgico per il trattamento di tumori al seno positivi per i recettori degli estrogeni». Questi inibitori, però, hanno degli effetti collaterali:  «Inducono una serie di dolori articolari principalmente a ginocchia e caviglie ma anche alle piccole articolazioni delle mani e poi aumentano il rischio di osteoporosi o peggiorano uno stato di osteopenia (riduzione della massa ossea) o di osteoporosi già in atto». Cercare di contenere questi effetti collaterali con l’attività fisica è importantissimo: ï‚· «Un’alta percentuale di pazienti, che gli autori della ricerca in oggetto stimano intorno al 40%, interrompe la terapia ormonale proprio per via di questi effetti collaterali. Ma in questo modo il rischio di recidiva sale. Grazie al movimento si può intervenire, in parte, per minimizzare i dolori articolari». Dopo un anno il team ha riscontrato una riduzione della massa grassa e dell’Indice di massa corporea con un aumento della massa magra delle partecipanti che avevano praticato attività fisica, tutte precedentemente sovrappeso od obese. L’eccesso di peso è, per altro, un ulteriore fattore di rischio come ricorda lo specialista: «I chili di troppo comportano un sovraccarico alle articolazioni; determinano un maggiore secrezione di estrogeni incrementando il rischio di recidiva e fanno aumentare il rischio cardiovascolare che, dopo la menopausa, è già maggiore. Per tutti questi motivi perdere il peso in eccesso è fondamentale». BENE CORSA, CYCLETTE E SCI DI FONDO Per farlo, però, l’esercizio fisico non basta: «Oltre alla costante attività fisica serve anche una dieta appropriata. Per l’attività fisica si può optare per la camminata a passo veloce, la corsa (sia su tapis roulant che all’aperto), lo sci di fondo, la camminata nordica (nordic walking), la bicicletta, la cyclette. Pedalare però agisce meno sulla prevenzione della osteopenia e osteoporosi rispetto alla camminata in quanto viene meno il carico dovuto alla forza di gravità sulle ossa, importante per prevenire la riduzione della densità ossea, ma è più indicato nelle pazienti che hanno problemi articolari o disabilità che impediscono la normale deambulazione. Dieta adeguata ed attività fisica di tonificazione muscolare aumentano la massa magra e l’aumento di massa magra accelera il metabolismo, uno strumento utile per il mantenimento del peso». (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 PREVENZIONE E SALUTE ALLERGIA, COME PROTEGGERE GLI OCCHI DALLA CONGIUNTIVITE? In caso di allergia di stagione, a essere interessati dalla reazione infiammatoria dell’organismo non sono solo il naso e le basse vie aeree ma anche gli occhi. Prurito e lacrimazione sono i sintomi tipici della congiuntivite allergica, una condizione che si scatena quando gli occhi entrano in contatto con un allergene. Come prendersene cura? Nei soggetti geneticamente predisposti la congiuntivite allergica può insorgere a seguito del contatto con determinate sostanze come pollini, acari e peli di animali: «La congiuntivite allergica stagionale si manifesta prevalentemente in primavera, interessa entrambi gli occhi ed ha un andamento solitamente acuto. È la forma più frequente ed è spesso associata a rinite, asma, orticaria, seguita dalla congiuntivite allergica perenne che persiste invece quasi tutto l’anno con un andamento cronico ed esacerbazioni stagionali». OCCHI ROSSI E IRRITATI «È importante identificare l’allergene dopo avere effettuato una accurata anamnesi per accertare una eventuale familiarità per allergia, farmaci utilizzati, contatto con sostanze allergizzanti come ad esempio cosmetici, creme o lenti a contatto, il tipo di alimentazione e la presenza in casa di animali domestici. È fondamentale effettuare delle prove allergologiche tramite test cutanei e sierologici per evidenziare l’eventuale allergene responsabile». Gli occhi si arrossano, si irritano e prudono. Spesso i sintomi sono così invalidanti da pregiudicare la qualità di vita delle persone colpite, basti pensare all’allergia ai pollini che rende difficile passare del tempo all’aria aperta o che può portare a quotidiani cali di concentrazione. ALCUNI CONSIGLI IN CASO DI CONGIUNTIVITE ALLERGICA ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· «Avere una massima igiene della zona perioculare con l’utilizzo di salviette lenitive e disinfettanti che possono essere utilizzate anche per rimuovere residui di trucco o pollini molto spesso responsabili di allergia; utilizzare occhiali da sole sempre in ambiente esterno sia per proteggere gli occhi dal contatto con eventuali allergeni presenti nell’aria sia perché riducono la fotofobia spesso presente nelle forme allergiche; lavare spesso i capelli per eliminare la concentrazione di pollini; fare arieggiare spesso gli ambienti chiusi, avendo cura di pulire bene tappeti, divani, moquette e tutti i mobili che potrebbero essere ricettacolo di acari e pollini; evitare le giornate molto ventose; evitare il contatto con il pelo di animali domestici; in attesa di identificare l’allergene responsabile si consiglia una dieta che eviti alcuni cibi potenzialmente allergizzanti ovvero che favoriscono un maggiore rilascio di istamina; è buona norma, nella fase acuta e fino alla sua completa risoluzione, sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto sia perché in alcuni casi sono le stesse responsabili della congiuntivite allergica (che in questo caso ha una tipica manifestazione a carico della congiuntiva tarsale con ipertrofia delle papille e prende il nome di congiuntivite giganto papillare da lenti a contatto), sia perché l’attrito tra la palpebra e la superficie della lente può portare a delle esacerbazioni del quadro allergico; PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 ï‚· gli occhi non vanno mai strofinati ma dopo aver lavato accuratamente il viso con acqua e deterso gli occhi delicatamente con salviette oculari monodose sterili, nelle fase acuta si consiglia l’utilizzo di colliri antistaminici di ultima generazione associati a lacrime artificiali da instillare non contemporaneamente ma nell’arco della giornata, per esempio a base di acido ialuronico ed aminoacidi che lubrificano l’occhio, nutrono la congiuntiva e la cornea, riducono la secchezza e l’attrito tra la palpebra e le superfici oculari e rimuovono anche la presenza di eventuali allergeni contenuti nel sacco congiuntivale; ï‚· i colliri a base di cortisone si consigliano solo nelle forme importanti e resistenti alla terapia antistaminica, vanno utilizzati sotto stretto controllo oculistico e per periodi non prolungati poiché possono causare delle complicanze oculari se utilizzati in modo improprio; ï‚· nelle forme ad andamento stagionale di cui si conoscono la causa e l’allergene, può essere utile l’utilizzo di colliri anti-allergici stabilizzatori di membrana, ovvero che impediscono il rilascio di istamina dai mastociti, da iniziare un mese prima del periodo in cui normalmente si scatena l’allergia». (Salute, Humanitas) PREVENZIONE E SALUTE GLI ALIMENTI CHE PEGGIORANO L’INFIAMMAZIONE (e quelli che invece sono antinfiammatori) A tavola per contrastare e prevenire l’infiammazione. Il cibo, e i suoi nutrienti, possono dare un contributo significativo alla regolazione dei processi pro-infiammatori, quelli che portano all’insorgenza di malattie come l’ictus o il diabete, la malattia cardiaca e l’Alzheimer. «Se da un lato i processi infiammatori sono importanti meccanismi di difesa dell’organismo, dall’altro possono “durare” e dare origine a queste e altre malattie anche croniche o favorire l’invecchiamento cellulare». Per governare questi processi è bene orientare l’alimentazione verso una dieta ricca di cibi antinfiammatori e con un consumo ridotto di cibi pro-infiammatori. Le malattie infiammatorie croniche Tra le malattie infiammatorie croniche ci sono anche quelle a carico dell’intestino, ovvero la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. Sebbene prevenirle con l’alimentazione non sia possibile, è noto che una dieta ricca di frutta e verdura, pochi carboidrati e pochi grassi è associata a un tipo di flora intestinale meno soggetta a infiammazione rispetto a un regime alimentare con più carboidrati e grassi. E l’alterazione della flora intestinale, definita anche disbiosi, con la complicità di altri fattori, può provocare l’insorgenza della malattia di Crohn, ad es.. Grassi trans: dolci e snack industriali, dado, brioches NO I grassi trans, portano a un aumento del livello di colesterolo nel sangue, in particolare di quello «cattivo» Ldl. «Sono i grassi che si formano durante i trattamenti industriali degli oli vegetali e quindi possono trovarsi negli alimenti trasformati che li contengono come dolci industriali, dadi da brodo, brioches, snack industriali» spiega Silvio Danese, responsabile del Centro per le malattie infiammatorie croniche intestinali di Humanitas e docente di Humanitas University Cibi pronti: pesce e pollo impanati, zuppe e sughi pronti NO Favoriscono l’infiammazione i cibi pronti, con addittivi, coloranti, dolcificanti, esaltatori di sapidità. Sono ad esempio pesce e petto di pollo impanato, zuppe pronte, sughi pronti. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 Grassi saturi: insaccati, salame, wurstel NO «Favoriscono l’infiammazione anche i grassi saturi e il colesterolo di insaccati, carne processata e prodotti caseari, salame o wurstel» aggiunge il professor Danese. Alcol NO Non fa bene all’infiammazione neppure l’alcol, se consumato in eccesso Cereali SI Ci sono anche alimenti, cosiddetti antinfiammatori, di cui non dovremmo fare a meno come i cereali: orzo, grano saraceno, avena, segale, farri, grano, riso: «L’importante è che siano integrali, ricchi di minerali, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B che aiutano a mantenere stabile la glicemia» Olio d’oliva SI L’olio d’oliva , con la sua concentrazione di grassi monoinsaturi, vitamina E e polifenoli, riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie. Grassi monoinsaturi sono presenti anche in avocado e noci Ananas SI Il succo di ananas contiene la bromelina, enzima dalle proprietà antinfiammatorie Spezie e aromi SI La curcuma, antiossidante, l’aglio, con i suoi composti a base di solfuro, lo zenzero, dalle proprietà antiulcerose, sono tutti ottimi antinfiammatori Frutti di bosco SI Ribes, lamponi, more, mirtilli: i frutti di bosco svolgono attività antiossidante e antinfiammatoria in particolare a livello gastrico Carciofi SI I carciofi, per il contenuto di cinarina (dalle proprietà colagoghe e coleretiche) favoriscono la digestione Omega 3 e omega 6 SI Si evitano processi del metabolismo collegati agli stati infiammatori con alimenti con Omega-3 e Omega-6 contenuti nel pesce azzurro, sgombri, alici, sardine, noci, semi di lino, sesamo, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci. (Salute, Corriere) DOMANDE E RISPOSTA PERCHÉ LE FORME DELL’OMBELICO VARIANO TANTO? La forma dell’ombelico non dipende da fattori genetici o dalle condizioni dell’utero ma, più semplicemente, dal modo in cui il cordone ombelicale è stato annodato dal medico. Al momento della nascita, il medico taglia il cordone ombelicale che unisce il bambino alla madre e lega l’estremità che resta in un piccolo nodo sulla pancia del bambino. Quando la ferita guarisce, il nodo si stacca e lascia il caratteristico incavo, che può essere più o meno esposto a seconda del modo in cui la ferita si rimargina, dell’abilità del chirurgo che ha fatto il nodo e da quanta parte del cordone è stata lasciata: se troppa, l’ombelico sporgerà all’esterno. FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 1111 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO DATA TITOLO Martedì 16 Maggio Ore 21,00 Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di : TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali; INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport II PARTE Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II CF 14 Martedì 23 Maggio Ore 21,00 – III PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II COME PARTECIPARE basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e accreditarsi. ORDINE: Istituito un SUSSIDIO per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, (v. - sito istituzionale) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio” Di seguito schema generale del corso. SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo 1/A 1/B 1/C 1/D 1/E 1/F 1/G 1/H 1/I TITOLO Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Data N. Modulo TITOLO Data N. 26-Apr 27-Apr 28-Apr 2-Mag 3-Mag 4-Mag 5-Mag 8-Mag 9-Mag 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5/A 5/B 5/C 5/D 5/E 5/F 5/G 5/H 5/I Rinite 1 Rinite 2 Rinite 3 Rinite 4 Rinite 5 Rinite 6 Rinite 7 Rinite 8 Rinite 9 8-Giu 9-Giu 12-Giu 13-Giu 14-Giu 15-Giu 16-Giu 19-Giu 20-Giu 29 30 31 32 33 34 35 36 37 21-Giu 22-Giu 23-Giu 26-Giu 27-Giu 28-Giu 29-Giu 30-Giu 3-Lug 38 39 40 41 42 43 44 45 46 4-Lug 5-Lug 6-Lug 47 48 49 Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 50 51 52 QUESTIONARIO n.1 2/A 2/B 2/C 2/D 2/E 2/F Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore 1 2 3 4 5 6 QUESTIONARIO n. 5 10-Mag 11-Mag 12-Mag 15-Mag 16-Mag 17-Mag 10 11 12 13 14 15 18-Mag 19-Mag 22-Mag 23-Mag 24-Mag 25-Mag 26-Mag 16 17 18 19 20 21 22 QUESTIONARIO n.2 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 3/F 3/G Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore 1 2 3 4 5 6 7 QUESTIONARIO n.3 4/A 4/B 4/C 4/D 4/E 4/F Mal di Gola 1 Mal di Gola 2 Mal di Gola 3 Mal di Gola 4 Mal di Gola 5 Mal di Gola 6 QUESTIONARIO n. 4 29-Mag 30-Mag 31-Mag 5-Giu 6-Giu 7-Giu 23 24 25 26 27 28 6/A 6/B 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse 1 2 3 4 5 6 7 8 9 QUESTIONARIO n. 6 7/A 7/B 7/C Sinusite 1 Sinusite 2 Sinusite 3 QUESTIONARIO n. 7 8/A 8/B 8/C QUESTIONARIO n.8 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 Modulo 1/I: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista Influenza (VIII) VACCINAZIONE: 8 DOMANDE PER 8 RISPOSTE 1. Chi si può vaccinare ? Possono scegliere di vaccinarsi tutte le persone che desiderano evitare la malattia influenzale, salvo quelle per cui esistono specifiche controindicazioni. 2. Perché vaccinarsi ogni anno? I virus influenzali subiscono continue piccole variazioni degli antigeni di superficie, per cui l’immunità acquisita durante una stagione influenzale è solo parzialmente protettiva nei confronti dei virus dell’influenza circolanti negli anni successivi. 3. Quando vaccinarsi? Per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, il periodo autunnale (dalla metà di Ottobre fino alla fine di Dicembre) è quello Raccomandato per la vaccinazione antinfluenzale. 4. Quando NON vaccinarsi? Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a: -Lattanti al di sotto dei 6 mesi (per mancanza di studi clinici controllati); -Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione; -Malattia acuta di media o grave entità (controindicazione temporanea); -Comparsa della sindrome di Guillain Barrè nelle settimane successive a precedenti somministrazioni. 5. Come somministrare il vaccino? Il vaccino antinfluenzale va somministrato nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore ai 9 anni o per inoculazione nella zona muscolare sottostante la faccia antero-laterale della coscia per i bambini ed i lattanti. 6. E’ necessaria una dose di richiamo? Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile. Per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane. 7. Quali sono le reazioni indesiderate? Dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale possono verificarsi reazioni locali come dolore, eritema e gonfiore nel sito d’iniezione. Le reazioni sistemiche comuni sono febbre e mialgie. 8. Il vaccino antinfluenzale interferisce con la somministrazione contemporanea di altre vaccinazioni? Il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta immune ad altri vaccini inattivati o vivi attenuati. Chi si sottopone alla vaccinazione antinfluenzale può ricevere contemporaneamente altri vaccini, in sedi corporee e con siringhe diverse. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. https://fad.ocmcomunicazioni.com PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1111 SCUOLA di SPECIALIZZAZIONE in: VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO La Scuola di Specializzazione Valutazione e Gestione del Rischio Chimico è finalizzata alla formazione di figure professionali con specifiche competenze, necessarie per valutare e gestire i rischi derivanti dalla produzione, dall'immissione sul mercato e dall'uso di sostanze chimiche e loro miscele, nonchè i rischi legati all'intero ciclo di vita di prodotti destinati ad usi specifici e regolamentati dalle recenti normative sociali, di settore e di prodotto. Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che operano nelle istituzioni -pubbliche e private interessate ad approfondire le tematiche tecnico-scientifiche, legislative e applicative correlate alla gestione delle sostanze chimiche e alla valutazione del rischio chimico, così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie. Per consultare il Bando e una brochure informativa sulla Scuola, basta cliccare il seguente link: https://www.farmacia.unina.it/documents/12375415/14099875/BandoSpRischio/963f45051f1a-4b0b-bda4-4a111b42b5e8 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania REGIONE CAMPANIA: CONCORSO ORDINARIO 2009 Concorso Ordinario D.D. n. 13/2009 - Sentenza TAR Campania n. 2278/2017. Lettera inviata al Presidente della Regione campania In relazione alla recente Sentenza TAR Campania, Sez. V n. 2278/2017, raccolgo le preoccupazioni dei miei colleghi Presidenti degli Ordini dei Farmacisti Campani, condivise dalla base della categoria, circa lo scenario fortemente critico che la richiamata Sentenza introduce relativamente agli esiti del concorso ordinario per l’assegnazione di sedi farmaceutiche di cui al D.D. n.13/2009. Detto concorso, infatti, giunto finalmente alle sue battute finali, rischia di vedere azzerate, all’un tempo, la graduatoria definitiva e le relative assegnazioni di sede, con la prospettiva di assistere all’ avvitamento delle conseguenti procedure in un ingorgo Amministrativo–Giudiziario dagli imprevedibili sviluppi. Pertanto, allarmati dagli inevitabili contraccolpi che una situazione di stallo finirebbe col realizzare sia sul fronte occupazionale di settore che su quello dell’assistenza farmaceutica Regionale (che da tempo attende la programmata implementazione), si chiede di conoscere quali provvedimenti l’Amministrazione Regionale ritenga di mettere in campo per fronteggiare la sopraggiunta emergenza, contemporaneamente confermando la piena disponibilità al confronto istituzionale per contribuire ad individuare le misure più idonee a superare la grave situazione determinatasi.

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