Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1103 AVVISO Ordine 1. ORDINE: assistenza legale gratuita 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: FAD in farmaDAY Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Che cosa è l’onicofagia? 5. 15 cose che (forse) non sai sulla... pipì Mercoledì 26 Aprile 2017 – S. Marcellino Proverbio di oggi….…….. E' stata n' acqua 'e maggio! - un caso fortunato, imprevisto ORDINE: nell’ediz. odierna inizia FAD in farmaDAY:un nuovo modo di aggiornarsi FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM Per maggiori dettagli consultare la sez. bacheca di questo numero AVVISO: per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 15 Giugno Prevenzione e Salute 6. Verdure bianche per prevenire il tumore allo stomaco 7. Acuto, subacuto o cronico: ecco come trattare il mal di schiena CHE COSA È L’ONICOFAGIA? L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Deriva da uno stato di ansietà alla quale il soggetto reagisce inconsapevolmente con un gesto ripetitivo e irrefrenabile di tipo autodistruttivo. È frequente nell’età compresa tra 6 e 18 anni, ma è provato che questo comportamento è diffuso anche nel 10 % circa degli studenti universitari. Meteo Napoli Mercoledì 26 Aprile ï‚· Variabile Minima: 11° C Massima: 19 °C Umidità: Mattina = 74% Pomeriggio = 42% "PASTI" DISTRUTTIVI. A seconda del grado di ansietà, le unghie possono essere appena rosicchiate oppure danneggiate, con la pelle circostante. Nei casi più gravi può essere necessario ricostruire l’unghia. Nei bambini l’abitudine si scoraggia con l’uso di smalti di gusto sgradevole, altre volte si sfrutta il senso di vanità sottolineando l’inestetismo dell’unghia rosicchiata. È sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino. La tendenza a mangiarsi le unghie è segno di disagio, è perciò più corretto cercare di scoprire e rimuovere i motivi che causano l’ansietà (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 SCIENZA E SALUTE 15 COSE CHE (FORSE) NON SAI SULLA... PIPÃŒ Che c'entra l'urina con le sigarette? È davvero utile contro il veleno delle meduse? Quanta ce n'è in media in una piscina? Come fanno gli sportivi? Quando la scienza entra nella toilette (o nel bagno chimico). CHE COSA C'È DENTRO LA PIPÃŒ? Almeno 3.000 sostanze diverse. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. L’urina è il mezzo principale attraverso il quale ci liberiamo delle scorie dei processi metabolici e delle sostanze estranee o tossiche: contiene componenti:  organici (urea, acido urico, aminoacidi ecc.)  inorganici (ioni sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, fosfati, solfati ecc.). I ricercatori hanno individuato ben 3.079 sostanze (o metaboliti): 72 dovuti ai batteri, 1.453 provenienti dal corpo, e 2.282 dipendenti da dieta, farmaci, cosmetici o ambiente (alcuni composti appartengono a più di un gruppo). QUANTA NE FACCIAMO? Un uomo adulto ne produce in media un litro e mezzo al giorno, circa 550 litri all’anno. È stato calcolato che in una vita passiamo circa 106 giorni a fare pipì. PERCHÉ SCAPPA. La pipì viene prodotta dai reni e raccolta in una specie di piccola cisterna, la vescica. Quando nella vescica l’urina raggiunge la quantità minima di 300 ml, parte uno stimolo nervoso, una sorta di “troppo pieno”, che provoca il desiderio di eliminare il liquido attraverso la contrazione della vescica stessa. I bambini che “se la fanno addosso” non hanno ancora imparato a controllare questo stimolo. DÀ SAPORE ALLE SIGARETTE. L’urea, tra gli elementi principali della pipì, viene utilizzata anche per migliorare l’aroma delle sigarette. In realtà l'urea è un composto altamente versatile da trovare impiego anche in molti prodotti come fertilizzanti, materie plastiche, alimenti per animali, esplosivi e... nei saponi dermatologici. Naturalmente è la sua versione sintetica, creata in laboratorio. IN QUALI SPORT GLI ATLETI SI FANNO LA PIPÃŒ ADDOSSO? Durante gli sport il bisogno di urinare si riduce: i liquidi in eccesso (acqua, sali minerali, urea) sono espulsi per lo più col sudore. Ma in alcuni sport di lunga durata gli atleti possono sentire lo stimolo impellente di urinare, e lo fanno senza interrompere la gara. I ciclisti lo fanno sul ciglio della strada, spesso mentre pedalano. Lo stesso capita ai piloti di Formula 1, che non possono uscire dall’abitacolo. I subacquei urinano nella muta. I calciatori non hanno questi problemi (un tempo dura 45’). QUANTA PIPÃŒ C'È NELLE PISCINE? Se siete assidui frequentatori di piscine, vi conviene forse non continuare a leggere. Le persone fanno davvero (tanta) pipì in piscina, non è una "leggenda metropolitana": in una piscina grande un terzo di quelle olimpioniche, ci sono in media 75 litri di pipì. Dei ricercatori cinesi invece hanno calcolato che quando la pipì è davvero tanta, la miscela di urina e cloro può scatenare una reazione chimica in grado di sciogliere i corpi dei bagnanti e sapere quante persone devono fare pipì contemporaneamente. QUANTO CI VUOLE A FARLA TUTTA? Tutti i mammiferi di grossa e media taglia (uomo compreso) impiegano più o meno 21 secondi per svuotare completamente la vescica. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 MEZZO DI COMUNICAZIONE. Per gli animali, oltre che un’esigenza fisiologica (gli elefanti ne fanno fino a 50 litri al giorno), è un mezzo di comunicazione. Attraverso i feromoni, particolari sostanze chimiche, contenuti nella pipì, molte specie - dai crostacei ai felini – possono lanciare messaggi ai propri simili, arrivando a influenzarne il comportamento. Attirando per es. il maschio in un modo praticamente irresistibile. PERCHÉ LA PIPÃŒ È GIALLA? Dipende dalla urobilina, un pigmento biliare che deriva dalla degradazione della bilirubina (il prodotto della distruzione dei globuli rossi al termine del loro ciclo vitale). Se si beve abbastanza e si è ben idratati, l’urobilina è diluita in molta acqua e l’urina è giallo tenue. Una pipì giallo scuro può indicare che è necessario assumere più liquidi, mentre una tendente al bianco potrebbe significare che abbiamo bevuto troppa acqua e che i reni sono sottoposti a uno sforzo eccessivo. SPRQ - SONO PISCIONI QUESTI ROMANI. Al tempo dei romani l'urina era così preziosa da essere raccolta dagli orinatoi pubblici e poi venduta. Per far che? Bè, per e. per lavorare le pelli, per la pulizia, come concime e persino come cura per alcune malattie. E a un certo punto venne pure tassata PIPÃŒ, RANE E TEST DI GRAVIDANZA. Oggi ci sembrerà poco ortodosso, ma fino ai primi anni '60, l'unico test di gravidanza affidabile consisteva nell’iniettare l'urina di una donna in una femmina di Xenopo liscio (Xenopus laevis) rana nativa degli stagni fangosi del Sud Africa. Negli esemplari femmina veniva iniettata l'urina di una donna e se quest'ultima era incinta, la rana, dopo l'iniezione, cominciava a produrre uova. PIPÃŒ NELLA DOCCIA PER SALVARE IL PIANETA. Non c’è dubbio che molti già lo facciano, anche se imbarazzati a dichiararlo pubblicamente. Eppure l’argomento ha una logica reale e innegabile: fare pipì mentre si fa la doccia potrebbe comportare vantaggi enormi per l’ambiente. L’obiettivo è convincere le persone a fare la prima pipì della giornata sotto la doccia, così da sfruttare la stessa acqua per entrambe le funzioni, e risparmiando quella che altrimenti si consumerebbe in più con lo sciacquone. TESSUTI PREGIATI. Anche il Tweed scozzese uno dei tessuti più pregiati, usato per abiti da uomo, deve in qualche modo la sua fama all’urina, che veniva messa nell’acqua per pulirlo bene, sfruttando il potere sbiancante dell’ammoniaca. Poi sono arrivati i saponi… LA BUFALA DELLA PIPÃŒ SULLA PUNTURA DI MEDUSA. La vulgata vuole che l'ammoniaca nelle urine possa distruggere le tossine del veleno delle meduse e ridurre il dolore, dopo un morso. Ma NON È VERO: l’urina, anche ai suoi livelli più acidi (a seconda di ciò che avete ingerito quel giorno) non è sufficiente per neutralizzare le tossine potenti e alcaline di una medusa. Anzi potrebbe fare persino peggio e ulteriormente infiammare la parte colpita. NELLO SPAZIO C'È CHI BEVE URINA (DEPURATA OVVIAMENTE). A bordo della Stazione Spaziale Internazionale c'è un curioso confine che separa i cosmonauti russi dagli astronauti occidentali. Solo questi ultimi, infatti, bevono la loro urina. Depurata, ovviamente. In questo modo, come sono soliti scherzare molti astronauti, compresa Samantha Cristoforetti, il caffè di ieri diventa il caffè di domani. L'aspetto più curioso di tutta la vicenda è però che i cosmonauti russi non bevono l'acqua purificata dagli americani. Mentre questi ultimi purificano (e bevono) buona parte dell'urina raccolta nelle toilette del modulo russo. (Salute, Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 PREVENZIONE E SALUTE VERDURE BIANCHE PER PREVENIRE IL TUMORE ALLO STOMACO secondo uno studio cinese il consumo quotidiano di ortaggi e frutti bianco-verdi, ricchi di vitamina C, aiuterebbe a ridurre il rischio di malattia anche dell’8% Bianco: pare essere questo il colore ‘alimentare’ per prevenire il tumore allo stomaco. Consumare infatti con regolarità alcuni tuberi, come rape e patate, e vegetali quali cavolfiori e cipolle, cui si possono aggiungere anche aglio, sedano e cavoli verdi sembrerebbe ridurre di un terzo il rischio di sviluppare questa neoplasia. Almeno stando ai risultati di un’ampia ricerca pubblicata su European Journal of Cancer. Dieta e tumore dello STOMACO : Non tutte le verdure, per combattere il tumore allo stomaco, sono uguali:  ci vogliono ortaggi di colore bianco-verde chiaro, quelli di norma ricchi di vitamina C. Diffusa anche in Italia, dove si colloca al nono posto tra i tumori più diagnosticati negli uomini e all’undicesimo fra le donne, secondo i dati diffusi dal rapporto AIRTUM 2015, con all’incirca 73mila nuove diagnosi di tumore allo stomaco annue. La scoperta sugli effetti protettivi delle verdure bianche è nata dal riesame, da parte del gruppo di ricercatori cinesi, di 76 studi comprendenti oltre 6 milioni di persone, di cui 33 mila morte per tumore allo stomaco. «Abbiamo considerato 67 alimenti – spiegano gli autori dello studio - comprendenti un’ampia gamma di vegetali, frutta, carne, pesce, sale, alcool, te, caffè e svariati nutrienti, esaminando la possibile l’influenza sullo sviluppo del tumore dello stomaco in un periodo compreso tra 3 e 30 anni». Ne è emerso che la migliore prevenzione derivava dal consumo di vegetali bianchi; un’efficacia estendibile anche all’introito di frutta dello stesso colore:  «100 grammi al giorno in più di frutta bianca contenente vitamina C risultano associati a una riduzione di rischio del 5%». ALIMENTI DA LIMITARE: Lo studio ha anche il merito di aver esaminato alcuni fattori dietetici negativi per il tumore allo stomaco:  «Cibi preconfezionati o pietanze ad alto contenuto di sale – ma anche un eccessivo consumo di sottaceti, spinaci e fegato così come un elevato apporto di alcol, in particolare di birra e liquori, erano implicati nello sviluppo di malattia». L’impatto è stato quantificato con un aumento del 12% di rischio per ogni 5 grammi di sale in più al giorno e del 5% per ogni 10 grammi di alcol in più. FATTORI DI RISCHIO: Ma sul tumore gastrico non incidono solo le abitudini alimentari. Non è da trascurare fra l’altro l’abitudine al fumo e all’alcol: un mix che potrebbe aumentare le probabilità di tumore di circa 1,5-2,5 volte. Né si può ignorare il ruolo dell’Helicobacter pylori, il batterio ad oggi considerato fra le principali cause di insorgenza del tumore gastrico, di cui l’unica prevenzione possibile è l’eliminazione dei fattori di rischio associati (fumo, alcol, assunzione cronica di antinfiammatori non steroidei) e il rispetto di corrette norme igieniche quali lavarsi le mani prima di toccare o mangiare gli alimenti ed effettuare una corretta pulizia della bocca, visto che il contagio del batterio avviene o per via oro-orale (attraverso goccioline di saliva) o per via oro-fecale (attraverso le feci) oppure attraverso veicoli intermedi come l'ingestione di acqua contaminata, verdure inquinate da acque infette o cibi manipolati con mani non lavate, appunto. (Salute, Fondazione veronesi) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 SCIENZA E SALUTE ACUTO, SUBACUTO O CRONICO: ECCO COME TRATTARE IL MAL DI SCHIENA Cronico, acuto o subacuto: non tutti i tipi di mal di schiena colpiscono allo stesso modo, e non sempre alla loro base ci sono quei problemi alle radici dei nervi che fuoriescono dalla colonna vertebrale tanto spesso accusati di essere la causa delle lombalgie. Questa casistica variabile impone anche una variabilità nei trattamenti più adatti per affrontare il dolore che colpisce la parte bassa della schiena; oggi a guidare gli esperti nella scelta dell’opzione migliore arrivano le nuove linee guida dell’American College of Physicians, pubblicate sugli Annals of Internal Medicine. “Quando è necessario trattare un dolore lombare cronico, i medici dovrebbero scegliere le terapie caratterizzate dal minor numero di pericoli e dai costi più contenuti perché per la maggior parte dei trattamenti non ci sono chiari vantaggi relativi di uno rispetto all’altro. I medici dovrebbero evitare  di prescrivere terapie costose;  quelle caratterizzare da potenziali pericoli significativi, come l’assunzione di oppioidi a lungo termine (che può essere associata alla dipendenza e a overdose accidentali);  le terapie farmacologiche che non si sono dimostrate efficaci, come [gli antidepressivi triciclici] e [gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina]”. Le nuove raccomandazioni distinguono 3 possibili situazioni:  quella in cui il dolore è acuto (cioè dura meno di 4 settimane),  quella del dolore subacuto (che dura, cioè, da 4 a 12 settimane)  e i problemi cronici (che durano da più di 12 settimane). In generale, gli esperti consigliano ai medici di rassicurare i pazienti sul fatto che dolori acuti e subacuti tendono a risolversi spontaneamente, invitandoli allo stesso tempo a fornire le informazioni necessarie perché chi ne soffre possa gestirli in autonomia. Farmaci ad uso topico, iniezioni epidurali e inibitori selettivi della COX-2 (un tipo di farmaci antinfiammatori non steroidei) non vengono presi in considerazione, l’uso degli oppioidi viene fortemente scoraggiato e fra i trattamenti di prima linea vengono incluse diverse terapie di tipo non farmacologico. Ne emergono 3 raccomandazioni pubblicate sulle pagine di Annals of Internal Medicine RACCOMANDAZIONE 1: Dato che la maggior parte dei pazienti con dolore lombare acuto o subacuto migliora nel tempo indipendentemente dai trattamenti, medici e pazienti dovrebbero scegliere trattamenti non farmacologici con calore superficiale, massaggio, agopuntura, o manipolazione spinale. Se si desidera un trattamento farmacologico, i medici e i pazienti dovrebbero scegliere farmaci antinfiammatori non steroidei o miorilassanti. (Livello: raccomandazione forte) RACCOMANDAZIONE 2: Per i pazienti con dolore lombare cronico, medici e pazienti dovrebbero inizialmente scegliere trattamenti non farmacologici con esercizio, riabilitazione multidisciplinare, agopuntura, riduzione dello stress basata sulla mindfulness, tai chi, yoga, rilassamento muscolare progressivo, biofeedback elettromiografico, terapia laser a basso livello energetico, terapia operante, terapia cognitivo-comportamentale, o manipolazione spinale. (Livello: raccomandazione forte) RACCOMANDAZIONE 3: In pazienti con dolore lombare cronico che hanno risposto in modo non adeguato alla terapia non farmacologica, medici e pazienti dovrebbero prendere in considerazione il trattamento farmacologico con farmaci FANS come terapia di prima linea, o Tramadolo o Duloxetina come terapia di seconda linea. I medici dovrebbero considerare gli oppioidi solo come opzione per pazienti in cui i trattamenti prima menzionati hanno fallito e solo se per i singoli pazienti i potenziali benefici superano i rischi. (Livello: raccomandazione debole) (Salute, Sole 24Ore) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: oggi 26 Aprile parte la II° Edizione di FAD in farmaDAY (30 CF): un NUOVO MODO di AGGIORNARSI FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice, GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY 30 Crediti ECM COME PARTECIPARE a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati: 1. Nome, Cognome; 2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita, 4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso b) In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE insieme alle istruzioni per fruire del Corso c) All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V. Santagada, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. d) Il Titolo del Corso : “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite,Patologie dell’Orecchio” e) Cliccandoci sopra si aprirà la pagina contenente i vari moduli. Al termine di ogni Modulo dovrai rispondere al questionario di fine modulo che Ti consentirà di passare al modulo successivo e così via. Una volta terminato il corso potrai accedere al modulo di assegnazione dell’attestato ECM che potrai liberamente scaricare e stampare. Ma non finisce qui!! Avrete a disposizione un tutor on-line a cui vi potrete rivolgere in caso di difficoltà. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite,Patologie dell’Orecchio” Di seguito schema generale del corso. SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo 1/A 1/B 1/C 1/D 1/E 1/F 1/G 1/H 1/I TITOLO Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Data N. Modulo TITOLO Data N. 26-Apr 27-Apr 28-Apr 2-Mag 3-Mag 4-Mag 5-Mag 8-Mag 9-Mag 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5/A 5/B 5/C 5/D 5/E 5/F 5/G 5/H 5/I Rinite 1 Rinite 2 Rinite 3 Rinite 4 Rinite 5 Rinite 6 Rinite 7 Rinite 8 Rinite 9 8-Giu 9-Giu 12-Giu 13-Giu 14-Giu 15-Giu 16-Giu 19-Giu 20-Giu 29 30 31 32 33 34 35 36 37 21-Giu 22-Giu 23-Giu 26-Giu 27-Giu 28-Giu 29-Giu 30-Giu 3-Lug 38 39 40 41 42 43 44 45 46 4-Lug 5-Lug 6-Lug 47 48 49 Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 50 51 52 QUESTIONARO n.1 2/A 2/B 2/C 2/D 2/E 2/F Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore QUESTIONARO n. 5 1 2 3 4 5 6 10-Mag 11-Mag 12-Mag 15-Mag 16-Mag 17-Mag 10 11 12 13 14 15 18-Mag 19-Mag 22-Mag 23-Mag 24-Mag 25-Mag 26-Mag 16 17 18 19 20 21 22 QUESTIONARO n.2 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 3/F 3/G Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore 1 2 3 4 5 6 7 QUESTIONARO n.3 4/A 4/B 4/C 4/D 4/E 4/F Mal di Gola 1 Mal di Gola 2 Mal di Gola 3 Mal di Gola 4 Mal di Gola 5 Mal di Gola 6 QUESTIONARO n. 4 29-Mag 30-Mag 31-Mag 5-Giu 6-Giu 7-Giu 23 24 25 26 27 28 6/A 6/B 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse 1 2 3 4 5 6 7 8 9 QUESTIONARO n. 6 7/A 7/B 7/C Sinusite 1 Sinusite 2 Sinusite 3 QUESTIONARO n. 7 8/A 8/B 8/C QUESTIONARIO n.8 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1103 Modulo 1/A: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista Introduzione ai PROBLEMI delle VIE RESPIRATORIE Ogni giorno la comunità dei Farmacisti è chiamata dal cittadino-paziente a fornire consigli sulle cosiddette “patologie minori”. Infatti, la comunità dei Farmacisti riceve quotidianamente domande circa il chiarimento su alcuni sintomi generati da stati patologici minori. Il cittadino-paziente si rivolge al Farmacista essenzialmente in tre modi: 1. richiesta di aiuti per trattare i sintomi; 2. acquisto di specialità medicinali già note al cittadino-paziente; 3. informazioni e chiarimenti sulla salute in generale. Il Farmacista è visto pertanto, sempre più come una fonte affidabile, accessibile e bene informata atta a fornire consigli sulla salute. Il ruolo del Farmacista nel rispondere ai sintomi e a supervisionare la vendita dei Farmaci da Banco è cruciale e richiede esperienze e conoscenze delle varie patologie e del loro trattamento. Per meglio consigliare il cittadino-paziente, il Farmacista deve ricavare la maggior parte delle informazioni a lui necessarie ascoltando accuratamente quello che il paziente gli dice, ponendo domande aperte e specifiche inerenti l’età, la comparsa dei sintomi, i sintomi, dati anamnestici ed eventuali altre terapie in corso. Il farmacista non può, in alcun caso, fare diagnosi di tipo patologico ma solo segnalare al paziente la necessità eventuale di recarsi dal proprio medico curante per un approfondimento analitico. Nei moduli che seguiranno sono riportati sia consigli di tipo immediato, che considerazioni riguardanti le singole patologie oggetto di questo Corso (influenza, raffreddore, mal di gola, rinite, tosse, sinusite, patologie dell’orecchio). Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. https://fad.ocmcomunicazioni.com

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