Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1054 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. ORDINE: Assistenza legale gratuita; 3. Caduceo 2016 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Ginocchio, una fascia ascolta i rumori dell'articolazione infortunata 6. Un test del respiro per scoprire i tumori di stomaco ed esofago 7. Si può starnutire durante il sonno? Prevenzione e Salute 8. Che cos’è il piede diabetico e come si cura 9. ARTROSI, nessun aiuto dagli integratori alimentari Meteo Napoli Venerdì 17 Febbraio ï‚· Variabile Minima: 7° C Massima: 17 °C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio = 70% Venerdì 17 Febbraio 2017, S. Marianna Proverbio di oggi….…….. "nun vò correre e nun vò cammenà (non vuole far nulla) . GINOCCHIO, una fascia ascolta i rumori dell'articolazione infortunata Può essere utile in caso di infortuni Monitorare i rumori prodotti dall’articolazione di un ginocchio infortunato grazie ad una fascia poco costosa e semplice da utilizzare: la proposta arriva dagli Stati Uniti. Una descrizione preliminare della fascia è stata pubblicata sulla rivista IEEE Transactions in Biomedical Engineering. Dal punto di vista tecnico si tratta di un  sistema multimodale basato sulla rilevazione dei rumori emessi dall’articolazione sia nell’aria sia attraverso rilevatori posti direttamente in contatto con il ginocchio. Fra le tecnologie sfruttate sono incluse sia membrane ipersensibili alle vibrazioni sia i microfoni utilizzati nei moderni smartphone. Le informazioni raccolte permettono di costruire grafici simili a elettrocardiogrammi in cui i suoni registrati vengono messi in relazione con i diversi movimenti compiuti dal ginocchio. In questo modo è possibile capire dove vengono generati i suoni e quali sono i rumori tipicamente emessi da un’articolazione danneggiata. Per il momento gli ingeneri di Atlanta sono giunti alla conclusione che i suoni emessi da un ginocchio infortunato sono più irregolari rispetto a quelli prodotti da un ginocchio sano, che in genere emette uno schema di rumori più costante. In futuro, monitorare tale schema con uno strumento di questo tipo potrebbe aiutare gli ortopedici a valutare il danno associato a traumi e infortuni e a monitorare la salute del ginocchio durante la fase di recupero. (Salute, Sole 24ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 SCIENZA E SALUTE UN TEST DEL RESPIRO PER SCOPRIRE I TUMORI DI STOMACO ED ESOFAGO Sperimentato per ora su 335 pazienti inglesi, si è rivelato preciso nell’85% dei casi. Servono conferme su un campione più ampio di persone, ma potrebbe essere un primo passo meno invasivo rispetto all’endoscopia Un TEST DEL RESPIRO, che misura i livelli di 5 sostanze chimiche, si è rivelato promettente per aiutare a diagnosticare i tumori dell’ESOFAGO e dello STOMACO. Sperimentato su ampio numero di pazienti, l’esame è stato Rara? presentato al recente Congresso Europeo sul Cancro ad Amsterdam dai ricercatori britannici che lo hanno messo a punto. Sono circa 13mila i nuovi casi di cancro dello stomaco e oltre 2mila quelli dell’esofago individuati ogni anno in Italia. Poiché i sintomi sono piuttosto vaghi, entrambi vengono spesso scoperti in ritardo, quando la malattia è già in stadio avanzato e più difficile da curare, tanto che a cinque anni dalla diagnosi è vivo soltanto il 15% dei pazienti. SI CERCA UN MODO MENO INVASIVO RISPETTO ALL’ENDOSCOPIA «Attualmente l’unico modo di stabilire con certezza la presenza di queste neoplasie è l’endoscopia, ma questo esame è invasivo, costoso e ha alcuni rischi di complicanze. Un test del respiro, invece, potrebbe essere un mezzo non invasivo da eseguire in prima battuta, per poi inviare all’endoscopia soltanto le persone per le quali ci sia un forte sospetto di cancro. Nel lungo periodo, visto che si tratta di un metodo rapido e indolore, questo potrebbe anche portare miglioramenti nella sopravvivenza, passando attraverso diagnosi e trattamenti più tempestivi». Il test del respiro è stato messo a punto partendo da studi precedenti che avevano messo in luce, nei pazienti affetti da questi due tumori, la presenza di cinque specifiche sostanze chimiche  (i composti butanale e decanale e gli acidi butirrico, valerico o pentanoico e acetico) che erano invece assenti in persone con altri tipi di malattie gastrointestinali non oncologiche. CON IL TEST DEL RESPIRO DIAGNOSI CORRETTA NELL’85% DEI CASI I ricercatori volevano capire se questa «firma chimica» potesse essere la base di partenza per creare un nuovo esame diagnostico. Per farlo hanno raccolto campioni di respiro da 335 persone curate in diversi ospedali londinesi:  163 partecipanti alla sperimentazione erano seguiti per un cancro di stomaco o esofago,  per le altre 172 l’endoscopia non aveva invece mostrato la presenza di una neoplasia. Le analisi dei loro campioni di fiato hanno messo in luce che il test del respiro basato sulle 5 sostanze chimiche è in grado di stabilire la presenza di tumore con una buona precisione, avendo individuato correttamente la diagnosi nell’85 % dei casi. Come sottolineano gli stessi autori dello studio, questi risultati vanno confermati su un numero più ampio di persone prima che il test entri a far parte della pratica clinica. Per farlo i ricercatori proseguiranno le loro indagini nei prossimi tre anni, cercando soprattutto di affinare la specificità dell’esame del respiro. (salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 PREVENZIONE E SALUTE CHE COS’È IL PIEDE DIABETICO E COME SI CURA Dopo vent’anni di malattia circa il 70 % dei diabetici sviluppa alterazioni nervose (neuropatia) e vascolari (arteriopatia) responsabili del cosiddetto piede diabetico, una complicanza molto temuta perché facilita la formazioni di ulcere che possono portare all’amputazione e mettere addirittura in pericolo la vita del paziente. Ecco perché in presenza di segni sospetti non bisogna perdere tempo e affidarsi subito alle cure di un centro specializzato. Ma ancora più importante è mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per evitare il problema, a partire da una ottimale gestione metabolica. Si è infatti visto che un buon controllo della glicemia e degli altri fattori di rischio cardiovascolare riduce il rischio di arteriopatia periferica e neuropatia. CHE COS’È IL PIEDE DIABETICO Il piede diabetico è una complicanza comune del diabete, legata a modificazioni dei nervi (neuropatia diabetica) e dei vasi sanguigni (arteriopatia diabetica) che possono compromettere la struttura e/o la funzione del piede, favorendo lo sviluppo di ulcere che non vanno mai sottovalutate. Il diabete può provocare alterazioni del sistema nervoso periferico (neuropatia, vedi illustrazione sotto) che impediscono al cervello di avvertire gli stimoli nervosi inviati dal piede. LE ALTERAZIONI VASCOLARI Nella maggior parte dei casi nel piede diabetico coesistono alterazioni nervose e vascolari che comportano alcuni disturbi e aumentano il rischio che banali lesioni si trasformino in pericolose ulcere. Restringimenti od occlusioni nelle arterie della parte bassa delle gambe (arteriopatia), dovuti all’arteriosclerosi, causano una diminuzione del flusso sanguigno e una sofferenza dei tessuti del piede (vedi illustrazione sotto). I SEGNI E I SINTOMI In presenza dei seguenti disturbi neurologici e/o vascolari, che coesistono nella maggior parte dei casi, è importante che la persona affetta da diabete si rivolga a un ambulatorio dedicato alla gestione del piede diabetico. Piede neuropatico: pelle secca con calli e alterazioni delle unghie, formicolio o bruciore ai piedi, soprattutto di notte, a volte dolori violenti alle gambe e ai piedi, di giorno e/o di notte, sensazione di camminare sull’ovatta, ridotta sensibilità che rende difficile accorgersi di ferite, tagli, ecc. Piede vascolare: piede freddo e pelle sottile, fragile e molto delicata, formicolii anomali ai piedi anche a riposo, crampi alle gambe, claudicatio intermittens: un dolore muscolare violento, che impedisce di camminare. LE COMPLICANZE - DEFORMAZIONE DEI PIEDI La neuropatia diabetica, comportando uno squilibrio tra muscoli estensori e flessori, può favorire lo sviluppo di deformazioni dei piedi come dita ad artiglio, piede cavo, alluce valgo, ecc. Nelle aree soggette a maggior carico si può verificare un ispessimento dello strato corneo della pelle (ipercheratosi). Se non si interviene sotto l’area ispessita si può formare un ematoma da schiacciamento che può portare nel tempo a una lesione ulcerativa. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 LE COMPLICANZE - ULCERE Le ulcere ai piedi costituiscono la complicanza più pericolosa del piede diabetico. I danni neurologici sono il principale fattore che predispone al loro sviluppo perché la ridotta sensibilità al dolore impedisce di rendersi conto che si sta formando una ferita. Il danno delle arterie, a causa del ridotto apporto di sangue, può, a sua volta, ostacolarne la guarigione e favorirne l’infezione. Una qualsiasi ulcera non va mai sottovalutata perché può evolvere nell’arco di poche ore verso un’infezione, mettendo a repentaglio il piede e la vita stessa del paziente. In questi casi occorre rivolgersi subito a un centro specializzato per la cura del piede diabetico. LE CURE E I CONTROLLI Le ulcere rappresentano sempre un’urgenza. In caso di ulcere di lieve entità in un piede con neuropatia, ma senza arteriopatia, di solito si utilizza uno stivaletto rigido (una sorta di gambaletto in fibra di vetro o gesso) che permette di camminare senza appoggiare il piede, favorendo la guarigione della lesione. Nei pazienti che non possono portare lo stivaletto, si usano dei tutori rimuovibili. In caso di ulcere infette è necessaria una tempestiva pulizia chirurgica che prevede l’asportazione del materiale infetto o necrotico. Se sono presenti problematiche vascolari, dopo la toilette chirurgica, si ricorre all’angioplastica con palloncino delle piccole arterie che irrorano la parte inferiore della gamba e talvolta al bypass. In un secondo momento si possono pianificare interventi di chirurgia ricostruttiva del piede. Se si soffre di diabete è fondamentale sottoporsi a controlli periodici dei piedi per valutarne lo stato e mettere in atto alcuni accorgimenti che possono evitare peggioramenti. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE SI PUÃ’ STARNUTIRE DURANTE IL SONNO? Seppur raramente, ci possono scappare anche quando dormiamo. SÃŒ, È POSSIBILE. Non accade spesso, ma può capitare di starnutire dormendo e lo starnuto porta al risveglio cosciente, per lo sforzo e la “violenza” dell’atto. Di fatto, durante il sonno non c’è una totale immobilità del nostro corpo; il tono muscolare diminuisce, ma non sparisce completamente, e quindi sono possibili alcune azioni. Lo starnuto può verificarsi anche quando si dorme perché il nostro corpo risponde comunque agli stimoli che possono causarlo (come raffreddore o allergie). Perfino nella fase REM, quella in cui si sogna, alcune attività del nostro corpo non si fermano, soprattutto quelle involontarie (respirazione, battito cardiaco). Nel sonno, quindi, si possono verificare diverse manifestazioni motorie. Dal bruxismo (il digrignamento dei denti, che “obbliga” i muscoli facciali e della bocca a lavorare) al sonnambulismo (attività motoria vera e propria). (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 PREVENZIONE E SALUTE ARTROSI, nessun aiuto dagli integratori alimentari In caso di artrosi al ginocchio gli integratori alimentari possono aiutare ad alleviare il dolore articolare e migliorare la salute delle cartilagini? Secondo un trial clinico condotto in Spagna due di questi, la CONDROITINA e la GLUCOSAMMINA, non sarebbero una soluzione per alleviare i dolori. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Arthritis & Rheumatology e questi dati si sommano a quelli apparsi di recente su riviste autorevoli, nonostante i risultati di esperimenti su modelli di artrosi. STUDIO: I ricercatori hanno coinvolto 164 uomini e donne con artrosi al ginocchio. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi ai quali è stata somministrata, ogni giorno per sei mesi, 1. una combinazione di 1,5 grammi di glucosamina e 1,2 di condroitina 2. un placebo. RISULTATI: A conclusione del trattamento è stato chiesto ai pazienti di autovalutare il proprio grado di dolore:  chi aveva assunto i supplementi aveva fatto registrare una riduzione del dolore del 19%, una soglia inferiore a quella di chi aveva preso il placebo pari al 33%. Nella sperimentazione è stata valutata anche la funzionalità dell’articolazione del ginocchio, sempre dopo i sei mesi:  tra i due gruppi non è emersa alcuna differenza. Pertanto, concludono i ricercatori, è difficile sostenere che condroitina e glucosammina possano funzionare nella riduzione del dolore e nel miglioramento della funzionalità articolare del ginocchio colpito da artrosi. ATTIVITÀ FISICA UTILE PER LA PREVENZIONE DELL’ARTROSI Il solfato di condroitina è un componente della cartilagine del ginocchio e, con la glucosammina, viene utilizzato per il trattamento dell’artrosi del ginocchio: «L’idea di preparare supplementi a base di collagene è stata interessante visto che l’artrosi è caratterizzata dal consumo delle articolazioni. Tuttavia l’utilizzo di questi prodotti non si è dimostrato utile allo scopo nonostante apparissero efficaci nel modulare infiammazione e rimodellamento della cartilagine», aggiunge il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano. «I dati prodotti dagli studi clinici sono negativi; sarebbe inutile e scorretto prescriverli anche a pazienti selezionati colpiti da artrosi». «Al netto dei fattori di rischio non modificabili, si può fare molto per prevenire l’artrosi o per evitarne il peggioramento: l’attività fisica e la gestione del peso corporeo sono due preziose armi a disposizione di tutti per mantenere il benessere delle nostre articolazioni». (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE di NAPOLI: CADUCEO D’ORO 2016, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Immagini e video dell’evento–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – Napoli Sul sito dell’Ordine, nella Home page, Cliccando sull’icona “Cerimonia Caduceo d’Oro e Giuramento di Galeno” è possibile visionare tutte le fasi dell’evento sia in formato immagini che video. 1.Arrivo-2016 2016-2.ArrivoAutorità 2016-2.2 Arrivo S.E.CardinaleCrescenzioSEPE 2016-3.Teatro Arrivo Autorità 2016-4.Teatro Concerto S.Carlini 2016-5.Inizio Cerimonia Caduceo 2016 Autorità 2016-6.Progetto Un Farmaco per Tutti 20167.Consegna Medaglie 65-6050 anni 20168.Delegazione Giapponese 2016-9.Caduceo 40-25 anni Giuramento Galeno https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/videocerimonia-2016 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il format in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 RACCOLTI 35.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Elemosiniere del Santo Padre – ROMA; Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO https://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. https://www.otofarma.it/ https://www.centroathenanapoli. it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf https://www.centroflegreo.net/ https://www.centrofutura.net/ https://www.centromanzoni.com/ https://www.therapiccenter.it/ https://www.dinastar.it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1054

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