Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1034 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita; 3. Sussidio di solidarietà 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Mangiare peperoncino allunga la vita 6. Benzodiazepine, meglio se il corpo riesce a «dimezzarle» in fretta. Prevenzione e Salute 7. Gli alimenti che peggiorano l’infiammazione (e quelli che invece sono antinfiammatori) 8. Come distinguere una bronchite da polmonite? come guarirle? 9. Tumore colon-retto, con il consumo di caffè si rischia di meno? Meteo Napoli Venerdì 20 Gennaio ï‚· Pioggia Minima: 5° C Massima: 12 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 64% Venerdì 20 Gennaio 2017, S. Sebastiano Proverbio di oggi….…….. ‘A fémmena bella nasce maretata. La donna bella non ha da temere di restar nubile. MANGIARE PEPERONCINO ALLUNGA LA VITA (E PROTEGGE IL CUORE) Secondo uno studio pubblicato su Plos One con il consumo della spezia piccante cala del 13% la mortalità per malattie cardiache e ictus Saranno contenti gli amanti dei cibi piccanti. Il peperoncino rosso (red hot chili pepper) non solo aiuta a dimagrire, ma fa bene anche al cuore:  il consumo abituale (almeno una volta al mese) è associato a una riduzione del 13% della mortalità generale, e in particolare per quanto riguarda ictus e malattie cardiache. È la conclusione di una ricerca pubblicata su Plos One. I BENEFICI DEL PEPERONCINO A che cosa si devono i benefici del peperoncino? Il merito è della capsaicina, il suo principale componente dal gusto piccante capace di innescare la perdita di peso accelerando il metabolismo e in grado di modulare il flusso sanguigno coronarico. Non solo, il peperoncino rosso piccante possiede anche  proprietà antibatteriche che possono influire, indirettamente, sulla flora intestinale,  contiene sostanze nutrienti, come vitamina B, C e pro-vitamina A, che contribuiscono ad avere un effetto protettivo. Tutte caratteristiche che porterebbero i consumatori di peperoncino a vivere più a lungo. «Sulla base dei risultati dello studio, potrebbe essere possibile affermare che il consumo del peperoncino o di cibo piccante potrebbe diventare una raccomandazione dietetica». Gli stessi autori ammettono però che servono altri approfondimenti anche per consigliare un cambio di stile alimentare perché lo studio è osservativo. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 SCIENZA E SALUTE GLI ALIMENTI CHE PEGGIORANO L’INFIAMMAZIONE (e quelli che invece sono antinfiammatori) A tavola per contrastare e prevenire l’infiammazione. Il cibo, e i suoi nutrienti, possono dare un contributo significativo alla regolazione dei processi proinfiammatori, quelli che portano all’insorgenza di malattie come l’ictus o il diabete, la malattia cardiaca e l’Alzheimer. «Se da un lato i processi infiammatori sono importanti meccanismi di difesa dell’organismo, dall’altro possono “durare” e dare origine a queste e altre malattie anche croniche o favorire l’invecchiamento cellulare» spiega Silvio Danese, resp. del Centro per le malattie infiammatorie croniche intestinali di Humanitas. Per governare questi processi è bene orientare l’alimentazione verso una dieta ricca di cibi antinfiammatori e con un consumo ridotto di cibi pro-infiammatori. LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE Tra le malattie infiammatorie croniche ci sono anche quelle a carico dell’intestino, ovvero la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. Sebbene prevenirle con l’alimentazione non sia possibile, è noto che una dieta ricca di frutta e verdura, pochi carboidrati e pochi grassi è associata a un tipo di flora intestinale meno soggetta a infiammazione rispetto a un regime alimentare con più carboidrati e grassi. E l’alterazione della flora intestinale, definita anche disbiosi, con la complicità di altri fattori, può provocare l’insorgenza della malattia di Crohn. GRASSI TRANS: dolci e snack industriali, dado, brioches. NO : I grassi trans, portano a un aumento del livello di colesterolo nel sangue, in particolare di quello «cattivo» Ldl. «Sono i grassi che si formano durante i trattamenti industriali degli oli vegetali e quindi possono trovarsi negli alimenti trasformati che li contengono come dolci industriali, dadi da brodo, brioches, snack industriali». CIBI PRONTI: pesce e pollo impanati, zuppe e sughi pronti. NO Favoriscono l’infiammazione i cibi pronti, con additivi, coloranti, dolcificanti, esaltatori di sapidità. Sono ad esempio pesce e petto di pollo impanato, zuppe pronte, sughi pronti. GRASSI SATURI: insaccati, salame, wurstel. NO «Favoriscono l’infiammazione anche i grassi saturi e il colesterolo di insaccati, carne processata e prodotti caseari, salame o wurstel». ALCOL NO: Non fa bene all’infiammazione neppure l’alcol, se consumato in eccesso FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 3 Anno IV – Numero 1034 Olio d’Oliva: SI Ci sono anche alimenti, cosiddetti antinfiammatori, di cui non dovremmo fare a meno come i cereali: orzo, grano saraceno, avena, segale, farri, grano, riso: «L’importante è che siano integrali, ricchi di minerali, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B che aiutano a mantenere stabile la glicemia» chiarisce il professor Silvio Danese Cereali SI : L’olio d’oliva , con la sua concentrazione di grassi monoinsaturi, vitamina E e polifenoli, riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie. Grassi monoinsaturi sono presenti anche in avocado e noci ANANAS SI: : Il succo di ananas contiene la bromelina, enzima dalle proprietà antinfiammatorie SPEZIE e AROMI SI: La curcuma, antiossidante, l’aglio, con i suoi composti a base di solfuro, lo zenzero, dalle proprietà antiulcerose, sono tutti ottimi antinfiammatori FRUTTI di BOSCO SI: Ribes, lamponi, more, mirtilli: i frutti di bosco svolgono attività antiossidante e antinfiammatoria in particolare a livello gastrico CARCIOFI SI: I carciofi, per il contenuto di cinarina (dalle proprietà colagoghe e coleretiche) favoriscono la digestione OMEGA 3 e OMEGA 6 SI: Si evitano processi del metabolismo collegati agli stati infiammatori con alimenti con Omega-3 e Omega-6 contenuti nel pesce azzurro, sgombri, alici, sardine, noci, semi di lino, sesamo, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO RIESCE A «DIMEZZARLE» IN FRETTA Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nell’organismo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine Salvo che per diversa indicazione medica, fra le benzodiazepine (Bdz) vanno preferite quelle caratterizzate da una emivita breve (es. lorazepam, oxazepam, alprazolam, lormetazepam, temazepam, triazolam, brotizolam, etizolam). L’emivita è un parametro farmacologico e corrisponde al tempo che l’organismo impiega a metabolizzarle ed eliminare un farmaco. Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nel corpo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine. Se si decide di assumere Bdz bisogna anche tenere presente che se si prendono anche altri farmaci, come per es. i contraccettivi orali o il propanololo, l’eliminazione delle Bdz può risultare rallentato. Infine è necessario sottolineare che l’interruzione del trattamento con Bdz deve essere graduale, per evitare la comparsa di sintomi «da sospensione». (Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 PREVENZIONE E SALUTE COME DISTINGUERE UNA BRONCHITE DA UNA POLMONITE? E COME GUARIRLE? Sicuramente il coinvolgimento dei polmoni nell’infezione rappresenta una patologia più seria. Bisogna poi verificare la causa: virale o batterica. Infine, fare gli esami giusti Circa un anno fa ho accusato un episodio acuto di tosse con catarro, febbre alta e una forte sensazione d’irritazione al petto; dopo una visita, il mio medico disse che si trattava di una bronchite acuta e mi prescrisse una cura antibiotica. Il mese scorso ho di nuovo avuto gli stessi sintomi ma questa volta, dopo una radiografia del torace, mi è stato detto che avevo una polmonite. Anche in quest’ultima occasione mi sono stati prescritti antibiotici. A questo punto, non riesco a capire bene quale sia la differenza tra bronchite e polmonite e se debbo fare ulteriori accertamenti, visto che ho sofferto di due episodi di questo tipo in meno di un anno. Risponde Sergio Harari, Dir. del dip. Scienze Mediche dell’Osp. S. Giuseppe Multimedica di Milano. La distinzione fondamentale tra bronchite e polmonite si basa sull’interessamento o meno del tessuto polmonare da parte del processo infettivo.  Se il parenchima (il tessuto che costituisce gli organi solidi) è coinvolto, si parla di polmonite o broncopolmonite,  se invece l’infezione interessa solo i bronchi e la trachea, di tracheo-bronchite. La differenza non è solo anatomica, la gravità del quadro infettivo può dipendere anche dall’agente responsabile (virus, batterio o fungo), ma il coinvolgimento del parenchima polmonare costituisce sempre un fattore di gravità che modifica le scelte terapeutiche e la prognosi. I CASI DIFFERENTI: La polmonite è la conseguenza della proliferazione di microbi negli alveoli (le cellette che costituiscono il polmone) e delle capacità di risposta del nostro organismo a questo attacco. L’orofaringe (bocca e gola) è nella grande maggioranza dei casi la via di accesso più frequente per i patogeni che, superando i vari meccanismi di difesa dell’organismo, meccanici (ad es. il filtro nasale) e immunologici (come i macrofagi alveolari, le nostre cellule “spazzino”), proliferano negli alveoli dando luogo alla polmonite. La risposta all’attacco infettivo attraverso l’intervento delle cellule dell’infiammazione e la liberazione di mediatori vari nel sangue sono responsabili dei sintomi sistemici , come la febbre e la stanchezza profonda. Le infezioni tracheo-bronchiali invece sono più circoscritte, alcuni casi possono anche complicarsi con forme asmatiche (spesso causa di tossi persistenti che possono richiedere cure prolungate) ma difficilmente assumono aspetti di gravità maggiore. LE POLMONITI: Malgrado la polmonite sia una infezione molto diffusa, è spesso sotto diagnosticata e sottovalutata, anche dagli stessi pazienti. Per fare diagnosi è necessario basarsi  sulla visita (l’auscultazione del torace da parte del medico è fondamentale e in molti casi può essere sufficiente),  sull’anamnesi (raccolta della storia clinica), sulla radiografia del torace e sulle analisi del sangue. Non tutti questi esami sono sempre necessari, nei bambini la radiografia talvolta può essere sostituita dall’ecografia per evitare l’esposizione ai raggi X, e non sempre gli accertamenti vanno poi ricontrollati, dipende dalla gravità e dall’estensione del processo. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 La maggior parte delle bronchiti acute e delle polmoniti hanno una causa infettiva di natura batterica (e pertanto sarà indicata una cura antibiotica), seguono poi, come frequenza, le polmoniti virali (che a seconda dei virus e della situazione clinica possono rendere necessario, o meno, cure specifiche, che in molti casi dovranno essere ospedaliere). Sono molto più rare le infezioni respiratorie dovute a funghi o ad altri agenti infettivi. È fondamentale che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni mediche che LE CURE prevedono :  non solo l’assunzione di farmaci;  ma anche il riposo e un adeguato periodo di convalescenza che permetta all’organismo di riprendersi completamente dall’attacco infettivo. Nel caso di episodi bronchitici oppure polmonitici frequenti è sempre indicata una visita specialistica pneumologica per valutare la presenza di possibili fattori di rischio e per prescrivere eventuali ulteriori approfondimenti (come una Tac del torace). Infine il vaccino per lo Streptococco pneumoniae (pneumococco) e per l’influenza stagionale sono utili misure di prevenzione, oltre, naturalmente, all’astensione dal fumo. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE TUMORE COLON-RETTO, CON IL CONSUMO DI CAFFÈ SI RISCHIA DI MENO? Il caffè contro il tumore al colon-retto? Un gruppo di ricercatori della University of Southern California (USA) hanno associato alla bevanda consumata in tutto il mondo una riduzione del rischio d’insorgenza di questa forma di tumore. Inserire il caffè tra i cibi protettivi della salute del colon e raccomandarne il consumo sarebbe però ancora prematuro. La riduzione del rischio è stata valutata su oltre 5mila e 100 uomini e donne che avevano ricevuto una diagnosi di tumore al colon-retto nei sei mesi precedenti il coinvolgimento nello studio. Il team ha rilevato i dati sul consumo di caffè e sugli altri possibili fattori di rischio di tumore al colon-retto: familiarità, attività fisica, dieta e fumo di sigaretta. MERITO DELLA CAFFEINA? L’associazione tra rischio ridotto di tumore al colon-retto e consumo di caffè è emersa per qualsiasi tipo di caffè: espresso, istantaneo, decaffeinato e filtrato.  Più tazze se ne consumavano, più il rischio era ridotto: bere oltre 2,5 caffè al giorno era associato a una riduzione del rischio del 50% mentre fra una e due la riduzione era pari al 26%. La correlazione è stata valutata dopo aver corretto i dati dall’azione dei possibili fattori confondenti. Dal momento che anche con il “deca” il rischio di neoplasia si riduceva, sottolineano i ricercatori, non può essere la caffeina la sostanza potenzialmente protettrice della salute del colon. In che modo spiegare allora il possibile effetto benefico del caffè? Il merito potrebbe essere attribuito a diversi composti:  dai polifenoli, antiossidanti che ostacolerebbero la crescita di potenziali cellule cancerose, alle sostanze generate durante il processo di lavorazione amiche della mobilità intestinale, ai diterpeni, alleati delle difese dell’organismo contro il danno ossidativo. CONTRO IL TUMORE AL COLON-RETTO BENE CONTENERE IL CONSUMO DI CARNE ROSSA «In ogni caso, prima di accreditare il consumo di caffè come misura preventiva del tumore al colonretto, sono necessari ulteriori evidenze scientifiche». Quali sono invece le azioni che riguardano lo stile di vita, e l’alimentazione in particolare, da poter consigliare per la prevenzione? «Una regolare attività fisica, una dieta sana e bilanciata, ricca di frutta e verdura, e senza eccessivo consumo di carne rossa sono associati ad una riduzione del rischio di tumore del colon-retto». (Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti Anno IV – Numero 1034 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 FEDERFARMA NAPOLI: ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO DIRETTIVO del SINDACATO PROVINCIALE – DOMENICA e LUNEDÃŒ P.V. Domenica 22 Gennaio e Lunedì 23 Gennaio p.v. si terranno le elezioni per il rinnovo delle cariche sindacali Conto alla rovescia per il rinnovo del Consiglio direttivo di Federfarma Napoli, che Domenica e Lunedì p.v. eleggerà i componenti dell’organo di vertice dell’associazione sindacale dei titolari per il prossimo triennio. Presentata un’unica lista, capeggiata dal Presidente uscente Michele Di Iorio. A votare (a scrutinio segreto) saranno tutti i titolari della provincia di Napoli iscritti a Federfarma-NA. Saranno loro, circa 800 i titolari, a indicare i 21 membri del Consiglio direttivo, rappresentanti delle farmacie delle tre ASL, i tre componenti del Collegio dei Probiviri e i 5 rappresentanti del Collegio dei Sindaci. “ Significativi i cambiamenti che in quest’ultimo triennio hanno caratterizzato la farmacia Napoletana, sottolinea il Presidente Michele Di Iorio nella nota inviata a tutti i Colleghi, necessariamente mutati i comportamenti di Noi titolari rispetto a tale premessa, lontani ma non lontanissimi i tempi nei quali l’attività dell’Associazione era, per necessità, ridotta al recupero crediti; …….. La riconquistata praticabilità rispetto ai pagamenti deve solo rappresentare un momento di ripartenza per adeguare la Farmacia Napoletana ad accogliere le sfide che tanto il sistema politico, quanto il sistema finanziario lanciano al nostro settore……… Il nostro valore aggiunto è la capacità di comunicare tutto quello che sappiamo, patrimonio spesso inutilizzato nonostante le iniziative portate avanti con impegno e fatica dall’Ordine Professionale della Provincia di Napoli e dalla stessa nostra associazione ed orientate a realizzare un modello formativo coerente con le esigenze del farmacista in farmacia, sottolinea Di Iorio. Guardare indietro senza rimpianti, guardare avanti con coraggio, questo è il viatico per tutti quanti Noi nel prossimo triennio conclude Di Iorio ed invita tutti i Colleghi a partecipare al rinnovo del consiglio direttivo per il triennio 2017-2019”. PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1034 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO https://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. https://www.otofarma.it/ https://www.centroathenanapoli. it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf https://www.centroflegreo.net/ https://www.centrofutura.net/ https://www.centromanzoni.com/ https://www.therapiccenter.it/ https://www.dinastar.it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf

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