Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1033 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita; 3. Sussidio di solidarietà 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Che cosa è l’onicofagia? 6. Perche’ l’alcol e’ un disinfettante? Prevenzione e Salute 7. Tumore al seno, ecco i possibili segnali 8. Alcol, bere troppo in adolescenza riduce la materia grigia cerebrale? 9. Ritenzione idrica d’inverno, i benefici delle tisane drenanti Giovedì 19 Gennaio 2017, S. Mario Proverbio di oggi….…….. Bona maretata, né socra né cainata. Per un buon matrimonio, né suocera né cognata CHE COSA È L’ONICOFAGIA? L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Deriva da uno stato di ansietà alla quale il soggetto reagisce inconsapevolmente con un gesto ripetitivo e irrefrenabile di tipo autodistruttivo. È frequente nell’età compresa tra 6 e 18 anni, ma è provato che questo comportamento è diffuso anche nel 10 % circa degli studenti universitari. "PASTI" DISTRUTTIVI. A seconda del grado di ansietà, le unghie possono essere appena rosicchiate oppure danneggiate, con la pelle circostante. Nei casi più gravi può essere necessario ricostruire l’unghia. Nei bambini l’abitudine si scoraggia con l’uso di smalti di gusto sgradevole, altre volte si sfrutta il senso di vanità sottolineando l’inestetismo dell’unghia rosicchiata. È sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino. La tendenza a mangiarsi le unghie è segno di disagio, è perciò più corretto cercare di scoprire e rimuovere i motivi che causano l’ansietà (Focus) PERCHE’ L’ALCOL E’ UN DISINFETTANTE? Meteo Napoli Giovedì 19 Gennaio ï‚· Pioggia Minima: 2° C Massima: 8 °C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio = 76% Essendo un solvente, quando viene a contatto con l’organismo dei batteri e dei virus, l’alcol modifica e altera la struttura chimica delle loro proteine e dei loro enzimi, impedendo a queste sostanze di svolgere le loro funzioni. Le proteine e gli enzimi si trovano in tutti gli organismi viventi e sono essenziali per la vita. In pratica l’alcol, distruggendo queste sostanze, uccide batteri e virus. O meglio, buona parte di essi, perché non tutti sono sensibili alla sua azione: es. non è in grado di neutralizzare alcune spore (Salute). SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: ordinefa@tin.it; info@ordinefarmacistinapoli.it SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 SCIENZA E SALUTE TUMORE AL SENO, ECCO I POSSIBILI SEGNALI Quello al seno è il tumore più spesso diagnosticato nelle donne: circa un cancro su tre nel sesso femminile prende di mira proprio la mammella. Per riconoscerlo è necessario fare attenzione a noduli, alterazioni della cute e perdite di liquido o sangue dai capezzoli. TASSI DI GUARIGIONE RADDOPPIATI Il tumore al seno è la forma di cancro più frequente nelle donne. Grazie alla diagnosi precoce e ai progressi ottenuti anche nell’ambito delle terapie, negli ultimi 20 anni i tassi di guarigione sono raddoppiati. I nuovi casi di cancro al seno diagnosticati in Italia nel 2016 sono stati 50mila:  una donna su otto è destinata a sviluppare la malattia nel corso della vita. Una web-app in 8 lingue e in 2 versioni per aiutare a capire che cos’è il tumore al seno, come si previene, come si riconosce e come si cura. Si può consultare e scaricare gratuitamente su tablet o smartphone. La web-app è frutto di un’iniziativa Corriere della Sera-Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica). I SEGNI E I SINTOMI DEL TUMORE AL SENO Il segnale spia più comune di un possibile tumore al seno è la presenza di un nodulo che non causa dolore e ha contorni irregolari. Altri segnali che devono destare sospetto sono: 1) la comparsa di variazioni a livello della pelle del seno, con aspetto simile a quello della buccia di un’arancia; 2) alterazioni del capezzolo (in fuori o in dentro); 3) perdite di liquido o sangue dal capezzolo; 4) il rigonfiamento di una parte o di tutto il seno; 5) il rigonfiamento dei linfonodi ascellari, intorno alla clavicola o al collo; 6) cambiamenti nella forma della mammella, come la presenza di avvallamenti. Quali esami bisogna fare L’esecuzione di controlli periodici è la strategia di prevenzione più valida. L’obiettivo è individuare eventuali masse tumorali precocemente. La cadenza e le modalità delle visite e degli esami di controllo variano a seconda dell’età: 1) tra i 20 e i 40 anni - visita annuale del seno; in caso di familiarità o noduli sospetti, ecografia o biopsia del nodulo; 2) tra i 40 e i 50 anni - alle donne con familiarità si consiglia una mammografia annuale, meglio se associata a un’ecografia; 3) tra i 50 e i 69 anni - mammografia ogni due anni, grazie a un programma di screening gratuito; 4) oltre i 70 anni - si suggerisce di continuare a fare una visita al seno e la mammografia ogni due anni. Nelle donne sane con mutazione accertata dei geni BRCA1-BRCA2 va iniziato un programma di controllo in giovane età (mammografia, di solito da 35 anni in poi e risonanza magnetica bilaterale da 25 anni circa in poi). I test genetici per la ricerca di queste mutazioni nei geni coinvolti nel tumore al seno (e anche in quello dell’ovaio) vanno fatti solo in casi di familiarità o ereditarietà e con la consulenza di un genetista. Se la donna risulterà essere portatrice di mutazione, il genetista e l’oncologo pianificheranno insieme all’interessata un piano di prevenzione individuale. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 A tutte le donne, dai 20 anni in poi, si consiglia di effettuare con regolarità l’autopalpazione del seno, per poter riconoscere eventuali cambiamenti o la comparsa di noduli. Nell’immagine la sequenza di movimenti da fare. AUTOPALPAZIONE DEL SENO Come si fa il controllo a casa Autopalpazione: le frecce indicano come bisogna «esplorare» il seno con le dita. COME VIENE FATTA LA DIAGNOSI In presenza di sintomi sospetti è opportuno consultare il medico di famiglia, il ginecologo, un senologo o un oncologo, che richiederà ulteriori accertamenti: 1) mammografia - permette di evidenziare un nodulo, prima ancora che possa essere palpabile. In Italia è previsto uno screening gratuito per tutte le donne tra i 50 e i 69 anni; 2) ecografia mammaria - consente di valutare le dimensioni delle formazioni presenti nel seno e i loro bordi. Nella donna giovane, sotto i 30 anni, è l’indagine di prima scelta; 3) risonanza magnetica - la sua esecuzione è indicata in casi specifici, per esempio quando le mammelle sono molto dense o in presenza di lesioni difficili da classificare; 4) agoaspirato e agobiopsia - prevede il prelievo di un frammento di tessuto da un nodulo o da una formazione sospetta mediante un ago per la sua successiva analisi citologica o istologica. LE POSSIBILI CURE Per contrastare il tumore al seno si può contare su: chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapia con farmaci a «bersaglio molecolare», terapia ormonale. Questi trattamenti possono essere usati da soli, in sequenza o in combinazione, in base alle caratteristiche del tumore e della paziente. I FATTORI DI RISCHIO Questi sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore al seno: 1) età (più del 75% dei casi si verifica in donne sopra i 50 anni); 2) familiarità ed ereditarietà (questi fattori sono coinvolti nel 57% dei casi, 1/4 dei quali determinati da mutazioni in due geni specifici, chiamati BRCA1 e BRCA2); 3) fumo; 4) alcolici; 5) sovrappeso e obesità (soprattutto dopo la menopausa); 6) vita sedentaria; 7) alimentazione ricca di grassi animali e povera di vegetali; 8) nessun allattamento al seno; 9) lunga durata del periodo fertile (menarca precoce e menopausa tardiva) per chi non ha figli; 10) prima gravidanza a termine dopo i 30 anni; 11) terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa (specie se con estroprogestinici sintetici ad attività androgenica); 12) utilizzo di contraccettivi orali (vecchie pillole anticoncezionali ad alto dosaggio). (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 PREVENZIONE E SALUTE ALCOL, BERE TROPPO IN ADOLESCENZA RIDUCE LA MATERIA GRIGIA CEREBRALE? Bere troppi alcolici da adolescenti può interferire con lo sviluppo cerebrale. L’abuso di alcol, infatti, ridurrebbe il volume della materia grigia nel cervello in zone coinvolte nel controllo degli impulsi. A suggerirlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Addiction. I ricercatori hanno misurato gli effetti del consumo di alcolici in giovani adulti che negli anni dell’adolescenza avevano consumato molte bevande alcoliche. Allo studio hanno partecipato 62 individui da 22 a 28 anni di età, tra cui 35 bevitori e 27 soggetti che hanno fatto da gruppo di controllo. I partecipanti sono stati seguiti per circa 10 anni e all’inizio dello studio avevano da 13 a 18 anni. Il gruppo dei forti consumatori di bevande alcoliche consumava a settimana da 6 a 9 unità di alcolici (per unità s’intendono 8 gr di etanolo mentre un drink standard in Italia va da 8.7 a 10 gr, sebbene altri dati suggeriscano soglie inferiori). A nessun soggetto era stato diagnosticato un disturbo da abuso di sostanze alcoliche. A conclusione dello studio con una risonanza magnetica è stato “fotografato” il cervello dei partecipanti. Dalle immagini sono emerse delle significative differenze tra i due gruppi;  in quello dei forti consumatori il volume di materia grigia era diminuito nelle aree della corteccia cingolata anteriore, su entrambi i lati, così come nell’insula, o corteccia insulare, di destra. ALCOL IN GIOVANE ETÀ E RISCHIO DEPRESSIONE La corteccia cingolata svolge un ruolo primario nel controllo degli impulsi e i cambi di volume nell’area, dicono gli autori dello studio, possono essere coinvolti nello sviluppo di disturbi da abuso di sostanze durante la crescita. Lo stesso effetto può derivare dalla riduzione della materia grigia nell’insula per via della riduzione della sensibilità agli effetti soggettivi negativi del consumo di alcolici. L’esatto meccanismo dietro queste variazioni strutturali è ancora ignoto. In ogni modo, i dati suggeriscono che alcune variazioni di volume possono essere reversibili riducendo il consumo di alcol. «Il consumo di alcol durante l’adolescenza risulta dannoso per lo sviluppo cerebrale e fisico. Si possono verificare danni cerebrali permanenti con incapacità di apprendimento, disturbi della memoria, problemi di attività verbale dipendenza e depressione». «Il cervello, infatti, in questa fase della vita è sottoposto alla fase cruciale del suo sviluppo e quindi a notevoli cambiamenti, ed è più sensibile agli effetti tossici dell’alcol e delle droghe. Le aree più vulnerabili – sono i lobi frontali, in particolare la corteccia prefrontale deputata al pensiero razionale adulto e all’inibizione dei comportamenti impulsivi e infantili, l’amigdala, che regola la normale risposta alla paura, l’ippocampo da cui dipende la memoria, il cervelletto che regola il movimento e l’equilibrio». C’È UNA SOGLIA DI SICUREZZA PER IL CONSUMO DI ALCOLICI IN ADOLESCENZA? «L’Oms raccomanda la totale astensione dal consumo di alcol fino ai 15 anni: per questo, nei giovani di 11-15 anni, viene considerato come comportamento a rischio anche il consumo di una sola bevanda alcolica durante l’anno. In Italia il consumo di bevande alcoliche al di fuori dai pasti è superiore nel 50% degli adolescenti tra gli 11-17 anni». «Tra i 16 e 17 anni il comportamento del consumo alcolico a rischio ha raggiunto livelli critici (>15%) e in questa età il binge drinking ha raggiunto livello medio della popolazione giovanile. Recenti studi hanno confermato le ipotesi che il binge drinking praticato nel periodi dell’adolescenza comporta cambiamenti nel cervello adulto che aumentano il rischio di psicopatologie in particolare di dipendenza da alcol». (salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 PREVENZIONE E SALUTE RITENZIONE IDRICA D’INVERNO, I BENEFICI DELLE TISANE DRENANTI Ritenzione idrica: combattiamola bevendo, con poco sodio e molta vitamina C. Alimentazione, esercizio fisico e stile di vita sano aiutano a contrastare questa condizione e le tisane possono essere un ottimo alleato Perché non giocare d’anticipo anzitempo per la prova costume? e prepararsi Anche se non si vedono i suoi effetti, la ritenzione idrica si fa sentire lo stesso! Le tisane a effetto drenante possono aiutare chi lamenta la ritenzione idrica. Bere per espellere liquidi: il processo è questo, con l’effetto di ridurre i gonfiori a pancia, glutei, gambe. Ritenzione idrica fa rima con ‘buccia d’arancia’, uno tra gli inestetismi più odiati dalle donne. Molte tisane hanno proprietà diuretiche e drenanti: «La cosiddetta ritenzione idrica, ovvero l’accumulo di liquidi a livello sottocutaneo, va contrastata in un’ottica globale. Se è conseguenza di patologie va trattata in maniera specifica con farmaci. In ogni caso l’alimentazione, accanto all’esercizio fisico, all’astensione da fumo e alcolici, può migliorare la circolazione venosa e linfatica. Innanzitutto è importante bere molta acqua anche quando non se ne ha voglia, almeno 1,5 litri al giorno. Anche le tisane ad effetto drenante possono avere effetti benefici», spiegano gli esperti dell’ospedale Humanitas. «Una dieta povera di sodio, che favorisce la ritenzione idrica e ricca Quali sono le migliori anche di vitamina C, che protegge i capillari può includere tisane a tisane a effetto drenante? base di asparago, betulla, ciliegio, equiseto, gramigna, ortica, tarassaco. Questo è noto per le sue proprietà diuretiche, contiene inoltre flavonoidi e vitamina C». Queste tisane si preparano con la consueta procedura utilizzando radici, foglie, semi e parti fiorite disponibili in erboristeria. All’effetto drenante si può affiancare anche un effetto diuretico. L’acqua e gli estratti usati per preparare le tisane stimolano la diuresi, ovvero l’espulsione dell’urina con il suo carico di scorie. «Equiseto, betulla, gramigna, anice verde, ortica possono aiutare la Quali TISANE sono più diuresi. Ottimi diuretici sono anche l’ortosifon o tè di Giava, la pilosella, con indicate per la DIURESI? un effetto anche antiinfiammatorio, il carciofo e la bardana», conclude la specialista. (Salute, Rai news) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 FEDERFARMA NAPOLI: ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO DIRETTIVO del SINDACATO PROVINCIALE – DOMENICA e LUNEDÃŒ P.V. Domenica 22 Gennaio e Lunedì 23 Gennaio p.v. si terranno le elezioni per il rinnovo delle cariche sindacali Conto alla rovescia per il rinnovo del Consiglio direttivo di Federfarma Napoli, che Domenica e Lunedì p.v. eleggerà i componenti dell’organo di vertice dell’associazione sindacale dei titolari per il prossimo triennio. Presentata un’unica lista, capeggiata dal Presidente uscente Michele Di Iorio. A votare (a scrutinio segreto) saranno tutti i titolari della provincia di Napoli iscritti a Federfarma-NA. Saranno loro, circa 800 i titolari, a indicare i 21 membri del Consiglio direttivo, rappresentanti delle farmacie delle tre ASL, i tre componenti del Collegio dei Probiviri e i 5 rappresentanti del Collegio dei Sindaci. “ Significativi i cambiamenti che in quest’ultimo triennio hanno caratterizzato la farmacia Napoletana, sottolinea il Presidente Michele Di Iorio nella nota inviata a tutti i Colleghi, necessariamente mutati i comportamenti di Noi titolari rispetto a tale premessa, lontani ma non lontanissimi i tempi nei quali l’attività dell’Associazione era, per necessità, ridotta al recupero crediti; …….. La riconquistata praticabilità rispetto ai pagamenti deve solo rappresentare un momento di ripartenza per adeguare la Farmacia Napoletana ad accogliere le sfide che tanto il sistema politico, quanto il sistema finanziario lanciano al nostro settore……… Il nostro valore aggiunto è la capacità di comunicare tutto quello che sappiamo, patrimonio spesso inutilizzato nonostante le iniziative portate avanti con impegno e fatica dall’Ordine Professionale della Provincia di Napoli e dalla stessa nostra associazione ed orientate a realizzare un modello formativo coerente con le esigenze del farmacista in farmacia, sottolinea Di Iorio. Guardare indietro senza rimpianti, guardare avanti con coraggio, questo è il viatico per tutti quanti Noi nel prossimo triennio conclude Di Iorio ed invita tutti i Colleghi a partecipare al rinnovo del consiglio direttivo per il triennio 2017-2019”. PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1033 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO https://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. https://www.otofarma.it/ https://www.centroathenanapoli. it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf https://www.centroflegreo.net/ https://www.centrofutura.net/ https://www.centromanzoni.com/ https://www.therapiccenter.it/ https://www.dinastar.it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf

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