Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1029 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita;Sussidio di solidarietà 3. Concorso Ordinario: graduatoria definitiva Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Cervello, stress e rischi cardiovascolari 5. Mal di schiena, strappi e storte: il dolore si placa con il caldo o con il freddo? dipende Prevenzione e Salute 6. Emorroidi: sovrappeso, abuso di alcol e poche fibre tra fattori di rischio Meteo Napoli Venerdì 13 Gennaio ï‚· Variabile Minima: 2° C Massima: 10 °C Umidità: Mattina = 62% Pomeriggio = 70% Venerdì 13 Gennaio 2017, S. Ilario Proverbio di oggi….…….. Senza ‘e fesse ‘e diritte nun camparriano Senza i fessi i furbi non camperebbero. Cervello, stress e rischi cardiovascolari Un importante studio pubblicato su The Lancet individua per la prima volta un collegamento diretto tra stress cerebrale e problemi cardiocircolatori: a fare da "ponte", il sistema immunitario. Chi è stressato corre un rischio maggiore di eventi cardiovascolari, è noto: meno chiaro è il meccanismo di relazione tra le due condizioni. Negli animali lo stress stimola il midollo osseo a produrre globuli bianchi, una risposta immunitaria che provoca l'infiammazione delle arterie. E nell'uomo? Un nuovo studio, pubblicato sull'autorevole rivista medica The Lancet, individua, per la prima volta, il percorso cerebrale che collega ansia e disturbi cardiocircolatori: coinvolge l'amigdala, una regione cerebrale antica che gestisce le emozioni, la paura in particolare. Sarebbe proprio la sua attivazione a stimolare un'anomala risposta immunitaria e aumentare, di conseguenza, l'incidenza di problemi cardiovascolari. I TEST. Lo studio è stato condotto su 300 pazienti coinvolti in programmi di screening oncologici, tutti guariti e nessuno dei quali con problemi cardiovascolari al momento delle analisi. Queste persone sono state sottoposte a esami diagnostici - PET e radiografie - con mezzi di contrasto, per individuare infiammazioni a livello del cervello e delle arterie. Nel periodo successivo ai test, 22 pazienti hanno avuto eventi cardiovascolari, come ictus, infarti o ischemie. LA SPIA. L'attivazione dell'amigdala è risultata predire in modo affidabile sia l'intensità, sia la prossimità degli eventi: coloro che al momento degli esami erano più stressati hanno avuto una maggiore incidenza di disturbi. Oltre a evidenziare un forte legame tra cuore e cervello, la ricerca potrebbe servire a ridurre i rischi cardiovascolari associati allo stress, sia a livello farmacologico, sia comportamentale. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 SCIENZA E SALUTE MAL DI SCHIENA, STRAPPI E STORTE: IL DOLORE SI PLACA CON IL CALDO O CON IL FREDDO? DIPENDE «Mettici un po’ di ghiaccio!» o «tienilo al caldo e vedrai che passerà» sono frasi che tutti si sono sentiti dire almeno una volta nella vita. Ma è veramente così? Perché caldo e freddo sono efficaci come analgesici? E, sopratutto, quando ricorrere all’uno e quando all’altro? Il cambio di temperatura è un rimedio con cui da sempre si è cercato di dare sollievo in caso di dolori, gonfiori e contratture. Ecco come agire correttamente PERCHÉ IL CALDO È ANALGESICO Caldo fa rima con vasodilatazione. Il tessuto su cui viene applicato il calore beneficia di un maggiore afflusso di sangue, quindi ossigeno e nutrienti, che comporta una riduzione della contrazione. In questo modo, ad esempio, un muscolo si rilassa e il dolore si attenua. Il caldo può essere benefico anche per alleviare il dolore articolare. IL FREDDO PER UN’ANESTESIA LOCALE Con il freddo l’effetto è opposto. L’azione del ghiaccio induce una significativa vasocostrizione che provoca una riduzione del microcircolo sanguigno. Per avere un’idea del freddo come antidolorifico basti pensare al consiglio che si dà in caso di ustione (di primo grado): mettere la parte lesa sotto l’acqua corrente fredda. Il freddo contribuisce a “spegnere” il dolore oltre a proteggere la pelle e ostacolarne la distruzione causata dalla scottatura. Il freddo è spesso usato come terapia di primo soccorso. CALDO O FREDDO? Appurato il potere terapeutico del caldo e del freddo, è possibile indicare una regola generale su quando ricorrere all’uno o all’altro? «L’applicazione del caldo e del freddo dipende dalla causa che ha determinato il dolore. La casistica è molto varia», risponde la prof. Daniela Lucini, responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio dell’ospedale Humanitas.  «Se il dolore è causato da un’infezione, ad es. un ascesso a un dente, è meglio il freddo;  i crampi addominali che possono manifestarsi durante il ciclo mestruale possono essere invece alleviati dal caldo, così come le contratture muscolari;  gli edemi e i gonfiori in caso di distorsione, invece, “chiamano” il freddo». STORTA ALLA CAVIGLIA? FREDDO L’acronimo anglosassone R.I.C.E. sintetizza le azioni da fare per il primo soccorso in caso di distorsione alla caviglia.  R sta per “rest”, cioè riposo: dopo l’infortunio bisogna fermarsi;  C sta per “compression”, ovvero applicare un bendaggio elastico sulla parte lesa per ridurre il gonfiore;  E sta per “elevation”, cioè elevare la gamba, tenerla oltre l’altezza del petto, sempre per favorire lo sgonfiamento. E la I ? I sta per “ice”, cioè ghiaccio. Ecco l’intervento del freddo come antidolorifico: prima si applica meglio è, poi a cicli di 15-20 minuti con intervalli di pari durata. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 «A livello muscolare possono essere utili entrambe le applicazioni, ma in casi diversi: dopo un trauma da caduta è meglio il freddo», ricorda la professoressa Lucini. Strappi e Tendiniti? «In presenza di uno strappo muscolare, il dolore è dovuto a un’infiammazione e allora va bene il freddo. Come nel caso della distorsione della caviglia, anche in questo caso l’intervento con l’applicazione del freddo dev’essere tempestivo». «Anche le problematiche che sono imputate al muscolo ma in verità sono dovute a problemi ai tendini, come la tendinite, al polso alle spalle o alle ginocchia, è vantaggioso l’utilizzo del ghiaccio. L’unica accortezza per quando si usa il ghiaccio in cubetti è quella di non metterlo a diretto contatto con la pelle ma sempre avvolto in un asciugamani o in un canovaccio di cotone, ad esempio», avverte la specialista. Per quanto tempo va mantenuta l’applicazione? «Dipende dalla condizione. Se cronica, proprio come la tendinite, allora va tenuta per 20-30 minuti a più riprese nell’arco della giornata». «CERVICALE» E MAL DI TESTA? CALDO Ecco i casi in cui per il dolore si può sfruttare l’azione del caldo: «I crampi, le contratture muscolari possono essere trattate anche con la “terapia del caldo”: le tensioni muscolari dovute a posture errate tenute per molto tempo, ad esempio dopo aver viaggiato a lungo in auto. La “cervicale” o anche il “mal di testa da contrazione”, in cui il dolore ha origine nei muscoli di collo e spalle», aggiunge la prof.ssa Lucini. Come intervenire in questi casi? «Per il trattamento delle contratture muscolari ci sono due regole fondamentali e speculari: 1. la prima è non prendere freddo, non esporre la parte interessata al freddo. 2. La seconda è di tenerla al caldo il più possibile. Il calore può arrivare da una maglia, una sciarpa (di seta, per l’estate) o utilizzando dei cuscinetti termici (ne esistono anche con noccioli di ciliegia da inserire in forno)». Si può poi ricorrere al fai da te e ai “consigli della nonna”: «Sempre prestando attenzione alla temperatura per evitare le ustioni, si può applicare sulla parte dolente un panno precedentemente riscaldato al microonde; oppure alla classica borsa dell’acqua calda per i dolori a pancia e addome o a impacchi caldi per la cefalea. Ci sono poi altri due utili rimedi che al calore associano un’azione meccanica:  i massaggi, che migliorano la funzione vascolare,  e i getti di acqua calda sotto la doccia per le algie muscolari croniche». TROPPO SPORT: MUSCOLI E DOLORE L’affaticamento muscolare che segue uno sforzo fisico eccessivo dopo un allenamento intenso può trovare sollievo tanto nell’applicazione del caldo quanto del freddo. Un recente studio ha valutato il dolore e il danno muscolare in 100 individui, metà trattati con il calore o con il freddo dopo 15 minuti di squat alle gambe; l’altra metà non ha ricevuto alcun trattamento. L’efficacia del cambio di temperatura sull’affaticamento muscolare è stato valutato positivamente tanto nel caso del freddo quanto nel caldo, ma il freddo ha ridotto meglio il dolore. Un’altra ricerca ha revisionato gli studi sulla crioterapia con immersioni in acqua fredda. I dati si riferivano a 366 individui ai quali era stato chiesto di fare bagni a temperature tra i 10 e i 15° C dopo aver corso, pedalato in bicicletta o fatto allenamenti di resistenza. Per la riduzione dell’affaticamento muscolare si è visto come la terapia del freddo potesse essere utile in alcuni casi rispetto al riposo. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 Mal di schiena, se acuto OK al Freddo Il mal di schiena è una condizione molto comune ma anche molto variegata. Anche in questo caso, a seconda della genesi del dolore, si interviene con il caldo o con il freddo: ï‚· «Quando il mal di schiena è associato a dolori muscolari, traumi, contrazioni, strappi e stiramenti, in fase acuta è indicato il trattamento con il freddo», ricorda il dottor Maurizio Fornari, responsabile di Neurochirurgia dell’ospedale Humanitas. Per ottenere l’effetto analgesico «va bene anche una semplice borsa del ghiaccio. Il freddo riduce la tensione dei muscoli dorsali e riduce il fenomeno infiammatorio locale». COLPO DELLA STREGA E DISCOPATIE : CALDO Se invece il mal di schiena è dovuto allo spostamento di una struttura portante la colonna vertebrale allora è meglio il caldo: «Lo spostamento – spiega il dottor Fornari – può essere a carico di una sola vertebra (spondilolistesi) o può inserirsi in un quadro più complesso, di degenerazione dell’intera colonna (scoliosi degenerativa). All’interno delle terapie prescritte dal medico curante si può beneficiare anche dell’azione del caldo con l’applicazione di termofori, dispositivi elettromedicali che emettono calore, ma soprattutto con i bagni termali in acque calde. In quest’ultimo caso si sfrutta anche l’azione dell’acqua e con la riduzione del carico gravitazionale sulle articolazioni». «Il mal di schiena può essere anche associato a una irritazione, una compressione della radice nervosa. ï‚· In caso di dolore radicolare, irritativo, per trovare un po’ di sollievo va bene il caldo. ï‚· Tuttavia il beneficio del caldo in caso di mal di schiena con irritazione del tronco nervoso è modesto». Infine il notorio “COLPO DELLA STREGA”, una lombalgia acuta che “blocca” letteralmente chi ne soffre soggetto”. Per questa condizione, che sottintende una contrattura muscolare,  «il trattamento farmacologico può essere accompagnato dalla terapia del caldo». Dal divano di casa al tavolo operatorio, l’applicazione del caldo e del freddo è sfruttata anche dai chirurghi: «Con la criochirurgia e con la termoablazione il potere del caldo e del freddo trova può essere sfruttato anche all’interno della vertebra per il trattamento dei tumori metastatici della colonna. Nel primo caso si utilizzano dei gas a temperature sottozero mentre per la termoablazione si utilizzano le radiofrequenze. Il vantaggio della criochirurgia, è che le lesioni indotte dal freddo sono visibili e identificabili con la risonanza magnetica», conclude lo specialista. (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 SCIENZA E SALUTE EMORROIDI: SOVRAPPESO, ABUSO DI ALCOL E POCHE FIBRE TRA FATTORI DI RISCHIO La malattia emorroidaria è la patologia del canale anale più comune. Per la prevenzione, ma anche per il trattamento della forma più lieve, è fondamentale seguire dei piccoli accorgimenti che riguardano le scelte alimentari e l’attività fisica. Su tutte, una dieta povera di fibre e la sedentarietà sono fattori di rischio più importanti. «Le emorroidi sono costituite da una fitta rete di vasi sanguigni e sono poste nella parte terminale del canale anale, proprio come dei cuscinetti, responsabili dell’apporto vascolare e anche, in parte, della continenza», dice il prof. Antonino Spinelli, responsabile della sezione autonoma di Chirurgia del colon e del retto di Humanitas e docente di Humanitas University. «Quasi sempre sono le emorroidi del plesso emorroidario interno più che di quello esterno a dare disturbi», aggiunge lo specialista. I sintomi possono essere davvero fastidiosi e condizionare molto la qualità di vita del paziente. I più frequenti sono il bruciore, il dolore, l’irritazione, ma anche il sanguinamento e il prolasso. Ecco alcuni consigli per prevenire la malattia emorroidaria: ï‚· È importante mantenere una buona regolarità intestinale grazie a un costante apporto di fibre, in particolare da frutta e verdura. Il transito delle feci dev’essere agevole: feci di consistenza aumentata possono richiedere infatti sforzi defecatori notoveli e ripetuti che favoriscono l’insorgenza della malattia emorroidaria; ï‚· Evitare l’abuso di alcol; ï‚· Smettere di fumare; ï‚· Praticare regolare attività fisica di tipo aerobico, a cominciare dalla semplice camminata a passo veloce: il sovrappeso è un fattore favorente; ï‚· Idratarsi adeguatamente, con 1,5-2 litri di acqua al giorno; ï‚· Non abusare di cibi piccanti e speziati, irritanti; ï‚· La stitichezza cronica è un fattore di rischio ma anche aggravante delle emorroidi. Il trattamento è diverso a seconda della gravità delle emorroidi Se ne classificano quattro gradi:  «Per la malattia emorroidaria di I grado (con sintomi lievi, congestione emorroidaria e senza prolasso) – in genere è sufficiente seguire alcuni accorgimenti: bere almeno 2 litri di acqua al giorno, seguire una dieta varia e ricca di frutta e verdura, svolgere attività fisica e prendere ciclicamente dei farmaci flebotonici per rafforzare le pareti vascolari del plesso emorroidario.  Per quella di II grado (con sintomi di maggiore entità e prolasso riducibile spontaneamente) è invece necessario supportare la cura farmacologica con trattamenti ambulatoriali per migliorare i sintomi».  Nei casi di emorroidi di III e IV grado condizionanti gravemente la qualità di vita (caratterizzati rispettivamente da prolasso riducibile manualmente o non riducibile) esistono diverse opzioni chirurgiche tra cui la mucopessia, la de arterializzazione e l’emorroidectomia: «È molto importante sottoporsi a una visita colo proctologica accurata per scegliere l’intervento più appropriato in base al grado di malattia al fine di ottenere il risultato migliore e più duraturo», conclude il professor Spinelli. (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1029 CONCORSO ORDINARIO Regione Campania: PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108 del 18 marzo 2016 Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151375 Allegato graduatoria https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151376 ORDINE: PUBBLICATO in G.U. il D.L. “Mille- Proroghe” REQUISITO DELL’IDONEITÀ Si informa che è stato pubblicato il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 recante “Proroga e definizioni di termini (GU serie generale n. 304 del 30 dicembre 2016)

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