Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 1019 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Adempimenti professionali e scadenze di fine anno” 2. Ordine:ENPAF: Previdenza - scadenze Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Lo sai che previeni i capelli bianchi con una dieta ricca di vitamina b e acido folico? 4. Il mal di testa un campanello d’allarme per l’ipotiroidismo? Prevenzione e Salute 5. Quanto si ingrassa tra natale e capodanno? 6. Ecco dunque il decalogo 'smaltipanettone' 7. Il cardiologo: con dolore al torace recarsi subito all'ospedale più vicino Meteo Napoli Mercoledì 28 Dicembre ï‚· Variabile Minima: 8°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio = 70% Mercoledì 28 Dicembre 2016, S.S. Innocenti Martiri Proverbio di oggi….…….. Pare nu' maccarone senza pertuso E' un uomo senza personalità … QUANTO SI INGRASSA TRA NATALE E CAPODANNO? Tra arrosti, dolcetti, panettoni e spumante si accumulano in media 3 kg di peso. E per tornare al peso di prima ci possono volere anche 5 mesi. Sgombriamo subito il campo da fraintendimenti: non esiste un dato globale certo. Però ci sono un certo numero di ricerche condotte nei Paesi ricchi che concordano sul fatto che gli stravizi di fine anno fanno lievitare l’ago della bilancia di 0,5-6 kg. Questo significa che in media l’aumento di peso dovuto ai pranzi, cenoni e dolci a cavallo tra Natale e Capodanno è di 3,3 kg. BUONE NOTIZIE: non tutto l’aumento segnalato dalla bilancia è grasso. Il 18% del sovrappeso accumulato è infatti acqua. BRUTTE NOTIZIE: gli individui in sovrappeso o obesi mettono su 5 volte più peso di chi ha un normale indice di massa corporea. PESSIME NOTIZIE: per tornare al peso che avevate prima delle feste ci vogliono in media cinque mesi. BUONI PROPOSITI. Tuttavia non in tutto il mondo si raggiunge il peso record a Natale e Capodanno. Brian Wansink, del Food and Brand Lab della Cornell University di Ithaca (New York), ha seguito nell’arco di un anno il peso di circa 3mila soggetti attraverso delle bilance collegate via wi-fi: 1.781 americani, 760 tedeschi e 383 giapponesi, e ha scoperto che ogni area del mondo ha il periodo critico. Per i Giapponesi per es. è tra il 29 aprile e il 5 maggio, quando cade la loro “Settimana d’oro”. In Germania e Stati Uniti è intorno a Natale e Capodanno. In generale in tutti i tre e Paesi si assiste però a un picco intorno al primo dell'anno. E per tornare al peso pre-abbuffata ci vogliono in media 5 mesi, quando ormai è Pasqua (e siamo daccapo). (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 2 Anno IV – Numero 1019 SCIENZA E SALUTE ECCO DUNQUE IL DECALOGO 'SMALTIPANETTONE': 1) Osserva una dieta varia e equilibrata: variare l'alimentazione è importante per non far mancare all'organismo i principali nutrienti; 2) Non sottovalutare i rischi di un'alimentazione ipercalorica: un apporto di calorie superiore all'effettivo fabbisogno contribuisce all'aumento di peso, affaticando l'organismo. 3) Limita i dolci: se durante le feste si è esagerato, l'importante è limitarne il consumo nei giorni seguenti; 4) Evita il consumo di bevande alcoliche: è consigliabile limitare o evitare di assumere alcolici, dal momento che l'apporto calorico associato non è affatto trascurabile; 5) Pratica attività fisica: una corretta alimentazione accompagnata da una sana attività fisica è il metodo migliore per tornare in forma all’indomani delle feste natalizie. 6) Mangia frutta e verdura: ricordare di assumere i giusti quantitativi di frutta e verdura, fondamentali per un corretto apporto di fibre, vitamine e sali minerali, è fondamentale specialmente quando si è osservata una dieta poco bilanciata; 7) Scegli l'acqua: assumerla può aiutare a eliminare i liquidi in eccesso trattenuti dal nostro organismo e a opporsi alla voglia di mangiare ancora grazie alla capacità di dilatare lo stomaco e favorire il senso di sazietà; 8) Evita di assaggiare i cibi lontano dai pasti: limitarsi a mangiare durante i pasti principali aiuta a tenere sotto controllo le quantità di cibo ingerite; 9) Riduci i grassi: moderare la quantità di grassi e oli utilizzati per condire, e preferire metodi di cottura leggeri e salutari, sono buone norme che è consigliabile osservare non solo per tornare in forma dopo le feste, ma anche durante tutto l'anno; 10) Non saltare i pasti: il benessere psicofisico parte da un'alimentazione e da pasti regolari. CURIOSITÀ PERCHÉ IL BOOMERANG TORNA INDIETRO? Il boomerang torna indietro, questo lo sanno tutti. Ma perché lo fa? Ecco la spiegazione scientifica. L'effetto è provocato da due fenomeni legati al profilo delle pale, con un bordo rotondo che si assottiglia verso l’esterno. Il primo permette all’oggetto di rimanere in aria abbastanza a lungo da poter completare la traiettoria. Questo accade perché, quando il boomerang ruota su se stesso, nella parte superiore la densità dell’aria è minore rispetto alla parte inferiore, e il “risucchio” tiene in volo l’oggetto. Dal profilo dell’ala dipende anche il secondo fenomeno, la traiettoria curvilinea. Come accade per gli aerei, l’ala determina una spinta perpendicolare al suo piano. Il boomerang viaggia in posizione obliqua, e la spinta lo fa quindi muovere orizzontalmente. (Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 SCIENZA E SALUTE LO SAI CHE PREVIENI I CAPELLI BIANCHI CON UNA DIETA RICCA DI VITAMINA B E ACIDO FOLICO? I capelli bianchi possono attendere. La prevenzione dei capelli bianchi è possibile grazie alla dieta che deve essere equilibrata e ricca di vitamina B e acido folico contenuti in pane, verdure, pollame, formaggi e uova, elementi fondamentali per mantenere sani i melanociti, cioè le cellule poste alla base del follicolo pilifero e in grado di produrre la melanina che dà il colore ai capelli – spiega il prof. Antonio Costanzo, direttore dell’Unità di Dermatologia dell’Ospedale Humanitas. Ovviamente le cattive abitudini, come fumare o sottoporsi a stati di forte stress emotivo, possono influire negativamente sulla vita dei melanociti. Infatti, la causa della crescita di capelli bianchi sta nella perdita della capacità dei melanociti di produrre melanina. Se la canizie ovvero l’arrivo dei capelli bianchi inizia prima dei 30 anni la causa è sicuramente genetica: infatti, sono stati identificati i geni WNT e IRF4 come responsabili dei capelli bianchi in età giovane. Ma anche negli altri casi, ovvero quando i capelli bianchi compaiono durante l’arco dell’età adulta e anziana, la componente genetica è forte, a cui si aggiunge anche l’esaurimento funzionale dei melanociti causato dallo stress ossidativo, responsabile anche dell’invecchiamento della pelle. Se la prevenzione contro i capelli bianchi non bastasse, è possibile “aiutare” i melanociti a fare il loro lavoro e a produrre pigmento. Infatti in commercio si trovano integratori a base di rame, acido pantotenico e acido folico la cui somministrazione può essere utile a restituire ai capelli bianchi il colore perduto. (Salute, Humanitas) PREVENZIONE E SALUTE TUMORE DEL TESTICOLO: 5 MOSSE PER SCOPRIRLO CON L'AUTOPALPAZIONE E' la neoplasia più frequente tra i giovani maschi: la si può combattere con la diagnosi precoce Bastano cinque semplici mosse per scoprire se nel testicolo c'è qualche anomalia che può far pensare ad un tumore. La parola d'ordine è autopalpazione, proprio come fanno le donne con il seno. «Il tumore al testicolo - spiega Vincenzo Mirone, è la neoplasia più comune nei giovani maschi con età compresa fra i 25 e i 49 anni, rappresentando circa l'1% del totale e il 3-10% di quelli che colpiscono l'apparato urogenitale maschile». L'autopalpazione può rappresentare un valido strumento per scoprire i primi segnali della malattia: basta seguire le 5 regole stilate dagli urologi della Siu.  La prima prevede di avvolgere il testicolo, prima uno e poi l'altro, nel palmo delle mani;  come seconda mossa, si passa ad esaminarlo, facendolo ruotare accuratamente tra pollice e indice di entrambe le mani.  Quindi la terza mossa, il sensibile ausilio delle dita che devono andare a caccia di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti o di qualsiasi altra anomalia, riferendone la presenza al medico.  La quarta regola dell'autopalpazione è la periodicità della procedura, perché per essere utile deve essere ripetuta mensilmente e dopo un bagno caldo, quando cioè il sacco scrotale è rilassato e meglio ispezionabile. C'è anche una quinta ulteriore condizione di efficacia, ovvero l'inizio precoce della palpazione. (OK,Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 PREVENZIONE E SALUTE IL MAL DI TESTA UN CAMPANELLO D’ALLARME PER L’IPOTIROIDISMO? Il mal di testa come possibile “spia” di un aumentato rischio di ipotiroidismo? Emicrania, cefalea a grappolo o tensiva: le persone che ne soffrono potrebbero andare incontro a questa disfunzione tiroidea. A suggerirlo è un team della University of Cincinnati College of Medicine (Stati Uniti) in una ricerca pubblicata su Headache: The Journal of Head and Face Pain. I ricercatori hanno valutato i dati di poco meno di 8mila e 500 soggetti. Questi erano stati arruolati in un programma ventennale per il monitoraggio della salute di parte dei residenti di un’area vicino Cincinnati in cui era attivo un impianto per la lavorazione dell’uranio. Le persone che avevano riferito di soffrire di mal di testa avevano il 21% di probabilità in più di sviluppare ipotiroidismo, rischio che saliva del 41% in caso di emicrania. Secondo gli autori dello studio i dati riguarderebbero in particolare chi soffre di frequenti mal di testa dal momento che molti partecipanti allo studio avevano parlato, nei questionari proposti, di ripetuti attacchi di mal di testa. La forza della ricerca, sottolineano i suoi autori, risiede nell’aver seguito a lungo i soggetti con mal di testa coinvolti nella ricerca: in più occasioni, pertanto, è stato misurato il livello di ormoni tiroidei. STIPSI ED ECCESSIVA STANCHEZZA SPIE DI IPOTIROIDISMO «La conclusione a cui arriva questa ricerca rappresenta un dato piuttosto inusuale. Sicuramente, allo stato dei fatti, la cefalea non viene annoverata tra i capisaldi dell’ipotiroidismo che, ricordiamo, è spesso legata a patologie autoimmuni». «Se un individuo lamenta mal di testa cronico difficilmente i primi esami a cui viene indirizzato sono quelli per arrivare a una eventuale diagnosi di ipotiroidismo». Questa condizione si caratterizza per la diminuita e insufficiente produzione di ormoni tiroidei: quali sono invece i suoi campanelli d’allarme conclamati? «Tra i principali ci sono l’eccessiva sensibilità al freddo, la stipsi, la debolezza muscolare e l’eccessiva stanchezza, la diminuzione della capacita di concentrazione e, nelle donne in età fertile, alterazioni del ciclo mestruale». (Salute, Humanitas) FALSI MITI DELLA SALUTE I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio. LA MARGARINA È MENO GRASSA DEL BURRO? Non è vero: tutte le margarine hanno un contenuto di lipidi (cioè grassi) più o meno uguale a quelle del burro. L'unico vantaggio è che sono più ricche di grassi insaturi che non si depositano nelle arterie, ostruendole. Per questa ragione sono consigliate per le persone con colesterolo alto. (Salute, Focus) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 5 Anno IV – Numero 1019 PREVENZIONE E SALUTE IL CARDIOLOGO: CON DOLORE AL TORACE RECARSI SUBITO ALL'OSPEDALE PIÙ VICINO I consigli su come comportarsi se si sospetta un attacco di cuore. L'infarto può essere grave anche se il dolore non è forte. Maggiori rischi nei primi minuti I CONSIGLI DEL CARDIOLOGO : Le malattie cardiovascolari in Italia sono la prima causa di morte per uomini e per donne. Abbiamo chiesto al professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma, qualche consiglio per le persone che si trovino a sospettare un attacco cardiaco o un episodio coronarico in corso. COSA BISOGNA FARE NEL CASO CI SI SENTA MALE? «In presenza di dolore al torace il primo consiglio è sempre quello di recarsi all’ospedale più vicino». MEGLIO ANDARE IN OSPEDALE IN AUTO O CHIAMARE UN'AMBULANZA? «L'importante è la rapidità: ci si può muovere in auto se non si riesce a chiamare un'ambulanza, dove comunque si è più tutelati in caso di arresto cardiaco. Bisogna però sapere che il rischio di conseguenze gravi c'è soprattutto nei primi minuti che seguono i sintomi e che la gravità di un infarto non dipende dall'intensità del dolore, quindi occorre prudenza». QUALI SONO I SINTOMI TIPICI DI UN ATTACCO DI CUORE? «Possono variare notevolmente, i più tipici sono:  un dolore (più o meno acuto) dietro lo sterno al centro o a sinistra o a destra, che si può diramare al braccio sinistro (ma anche al destro o a entrambi). È come una mano che preme, anche se non è forte non passa inosservato. Sintomi più rari sono  dolore allo stomaco, alla gola, alle braccia». I CARDIOPATICI SONO FACILITATI NEL RICONOSCERE I SINTOMI RISPETTO A CHI NON HA MAI AVUTO UN INFARTO? «Certamente chi ha già avuto nella vita un episodio coronarico riconosce il tipo di dolore più prontamente di chi non ha familiarità con questi problemi». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Anno IV – Numero 1019 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 ENPAF: CONTRIBUTI PREVIDENZIALI Sono iscritti d'ufficio all'ENPAF e tenuti al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori tutti gli iscritti agli Albi professionali degli Ordini provinciali ( art. 21 del DLCPS n. 233/1946) ISCRIZIONE L'iscrizione o la cancellazione dall'Albo professionale producono effetto ai fini della iscrizione o della cancellazione dall'ENPAF dalla data di adozione della relativa deliberazione da parte del Consiglio direttivo dell'Ordine. Non potranno essere prese in considerazione pertanto deliberazioni di cancellazione con effetto retroattivo rispetto alla data di adozione. E' pertanto necessario che l'istanza di cancellazione venga presentata dall'interessato in tempo utile per consentire al Consiglio di adottare la delibera entro la fine dell'anno solare, diversamente è dovuto il contributo anche se l'iscrizione è stata conservata per un solo giorno nel corso dell'anno (art. 3 dello statuto dell'ENPAF). DECORRENZA I contributi previdenziali sono dovuti da tutti gli iscritti agli albi degli Ordini provinciali dei farmacisti, essi vengono riscossi tramite bollettini bancari, l'ENPAF, di norma, ricorre alla cartella esattoriale, localmente notificata dai concessionari territorialmente competenti, nel caso in cui l'iscritto nell'anno precedente abbia omesso in tutto o in parte di versare la contribuzione dovuta utilizzando i bollettini bancari trasmessi, ovvero abbia posto in essere una evasione contributiva non denunciando nei termini la modifica della propria condizione giuridica che gli ha fatto perdere il diritto alla riduzione contributiva. Nelle ipotesi indicate la cartella esattoriale reca anche la sanzione civile che viene applicata sul contributo omesso. CONTRIBUTI Il contributo previdenziale ENPAF è stabilito in cifra fissa, tuttavia ove l'iscritto appartenga ad alcune categorie ha la possibilità di chiedere la riduzione del contributo in particolare:  riduzione nella misura del 33,33%, del 50% ovvero dell'85% A. agli iscritti che esercitino attività professionale in relazione alla quale siano soggetti per legge all'assicurazione obbligatoria ovvero ad altra forma di previdenza obbligatoria; B. agli iscritti che si trovino in condizione di disoccupazione involontaria con inserimento nelle liste anagrafiche dei competenti Centri per l'impiego.  La riduzione massima dell'85% può essere conservata per non più di cinque anni contributivi complessivi, una volta superato questo periodo il soggetto che permanga in stato di disoccupazione ha diritto alla riduzione massima del 50% in quanto equiparato all'iscritto che non esercita attività professionale;  riduzione nella misura del 33,33% ovvero del 50% per gli iscritti i quali non esercitino attività professionale;  riduzione nella misura massima del 33,33%, del 50% ovvero dell'85% per gli iscritti che siano titolari di pensione diretta (vecchiaia, anzianità, invalidità) erogata dall'ENPAF e nel contempo non esercitino attività professionale;  riduzione nella misura del 33,33% ovvero del 50% per gli iscritti che siano titolari esclusivamente di pensione erogata da Ente di previdenza diverso dall'ENPAF e non esercitino attività professionale (tale disposizione avrà effetto a decorrere dal 2005 per l'anno 2004 temporaneamente trova ancora applicazione l'ipotesi precedente). RIDUZIONI Chi sceglie di versare il contributo previdenziale in misura ridotta otterrà una prestazione pensionistica proporzionalmente ridotta. PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1019 Casi particolari Non hanno diritto alla riduzione del contributo previdenziale ENPAF  i titolari di farmacia,  i soci di società che gestiscono farmacie private ai sensi della legge n. 362/1991  i collaboratori di impresa familiare  e in genere tutti gli associati agli utili della farmacia. Non hanno diritto ad alcuna riduzione gli iscritti che:  svolgano attività professionale in relazione alla quale non sono soggetti ad altra previdenza obbligatoria oltre a quella dell'ENPAF (attività svolta in regime di collaborazione coordinata e continuativa ovvero con apertura di partita IVA, borse di studio non assoggettate all'obbligo della contribuzione alla Gestione Separata INPS): TERMINI DI DECADENZA La riduzione del contributo previdenziale non è attribuita d'ufficio a chi si trovi in una delle condizioni indicate dal Regolamento (art. 21) bensì viene riconosciuta soltanto dietro presentazione della relativa domanda redatta sulla modulistica predisposta dagli Uffici. A partire dalla contribuzione posta in riscossione per l’anno 2014 sono stati modificati i termini di decadenza previsti dall’art. 21 del Regolamento per la presentazione della domanda di riduzione del contributo previdenziale o di attribuzione del CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ. ï‚· La domanda di riduzione (o di riconoscimento del contributo di solidarietà) può essere presentata nello stesso anno in cui si intende beneficiarne, purché il possesso della condizione per usufruirne si protragga per almeno sei mesi e un giorno nel corso dell’anno stesso; ï‚· Il termine di decadenza per presentare la domanda è fissato al 30 settembre dell’anno in cui si intende beneficiare della riduzione o del contributo di solidarietà ma è prorogato al 31 dicembre nel caso in cui il periodo utile ai fini della maturazione del diritto (sei mesi e un giorno) si consegua dopo il 30 settembre ma entro il 31 dicembre; ï‚· I nuovi iscritti, a pena di decadenza, devono presentare domanda entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di iscrizione; ï‚· Il termine per i nuovi iscritti è prorogato al 31 dicembre, nel caso in cui il periodo utile ai fini della maturazione del diritto alla riduzione (riguardante l’anno successivo a quello dell’iscrizione) si consegua dopo il 30 settembre ma entro il 31 dicembre. Coloro che si iscrivano a partire dal 1° gennaio 2004 hanno facoltà di chiedere di versare il contributo di solidarietà in luogo della contribuzione previdenziale seppure nella forma ridotta prevista; oltre al contributo di solidarietà l'iscritto dovrà versare anche quello per la gestione assistenza e per l'indennità di maternità. Contributo di solidarietà Chi può optare per il contributo di solidarietà  gli iscritti che esercitino attività professionale in relazione alla quale siano soggetti all'assicurazione generale obbligatoria ovvero ad altra previdenza obbligatoria e che non abbiano redditi professionali esenti da contribuzione previdenziale:  gli iscritti che si trovino in condizione di disoccupazione involontaria. La contribuzione di solidarietà e/o la riduzione contributiva massima non potranno essere conservate in ogni caso per più di cinque anni complessivi. I TERMINI PER PRESENTARE LA DOMANDA PER ESSERE AMMESSI A VERSARE IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ SONO GLI STESSI INDICATI PER LA RIDUZIONE.

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