Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 1015 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 2. Ordine:commercializzazione Cannabis FM-2 3. Ordine: Farmacia dei servizi Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. “Tumore della tiroide, nuovo farmaco per i malati che non avevano cura 5. Alluce valgo: serve l’operazione e poi stampelle per un mese 6. Therabel, con Canrenone contro ipertensione Prevenzione e Salute 7. “Diverticoli, caffè no ma sì al tè verde”, vero/falso? 8. Gli uomini che preferiscono il piccante hanno più testosterone “Vacanze di Natale, attenzione al freddo se si soffre di cuore”, vero o falso? Meteo Napoli Mercoledì 21 Dicembre ï‚· Variabile Minima: 12°C Massima: 17°C Umidità: Mattina = 66% Pomeriggio = 70% Mercoledì 21 Dicembre 2016, S. Pietro Canisio Proverbio di oggi….…….. E' piscetiello 'e cannuccia uno di poco conto Ognuno è Re della propria casa. “DIVERTICOLI, CAFFÈ NO MA SÃŒ AL TÈ VERDE”, VERO O FALSO? Anche chi non soffre di diverticoli sa che l’alimentazione è importante per la salute dell’intestino e, per esempio, sanno che il caffè è irritante mentre il tè verde fa bene. “FALSO. Quando i diverticoli si infiammano e compare la diverticolite, sono dolori. Chi soffre di diverticoli, infatti, conosce bene quel dolore al fianco sinistro e all’addome, i crampi, la pancia gonfia che rende tutto insopportabile. In caso di diverticoli infiammati, curare l’alimentazione quotidiana è importante al fine di evitare cibi e bevande che infiammano i diverticoli: Caffè e tè, e tra questo anche il tè verde così benefico per l’organismo perché ricco di antiossidanti, dovrebbero essere evitati perché tendono a irritare i diverticoli e a stimolarne l’infiammazione. Una volta che è stata diagnosticata la presenza dei diverticoli, è possibile prevenirne l’infiammazione o l’infezione causate da stitichezza o ristagno di batteri nell’intestino. Si tratta di una prevenzione secondaria, cioè di una serie di accorgimenti che servono per prevenire il progredire dei sintomi e della malattia, e ridurre quindi il rischio di “risvegliare” i diverticoli. La prevenzione dell’infiammazione passa attraverso corretti stili di vita: in particolare alimentazione e attività fisica sono importanti per tenere sotto prevenire l’infiammazione dei diverticoli. Pertanto è raccomandata una dieta ricca di fibre nella quantità di 20-35 g. al giorno rispetto ai 15 g. al giorno che solitamente introduciamo nella dieta occidentale; e poi, cereali come orzo, farro, miglio e grano intero ma anche riso integrale e pasta integrale, verdure e ortaggi, frutta e legumi. L’attività fisica è importante almeno quanto l’alimentazione nel tenere sotto controllo il progredire della malattia e l’infiammazione dei diverticoli: per di più, non essendoci restrizioni particolari sull’attività fisica che chi soffre di diverticolite può svolgere, via libera a ogni tipo di attività fisica purché ci si muova.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 SCIENZA E SALUTE TUMORE DELLA TIROIDE, NUOVO FARMACO per i MALATI che non AVEVANO CURA Efficace per una forma particolare, il carcinoma tiroideo differenziato e refrattario allo iodio radioattivo: raro, ma finora non erano disponibili cure per controllare la malattia Ogni anno oltre 15mila italiani, nella stragrande maggioranza dei casi donne, si ammalano di tumore della tiroide, una forma di cancro “buona” dalla quale guarisce completamente il 90% degli interessati. In una minima parte di pazienti, però, con le cure a disposizione non si ottengono i risultati sperati e fino ad oggi, dopo il fallimento della terapia radiometabolica con iodio radioattivo, i medici non avevano altre armi efficaci da utilizzare. Ora è però disponibile, anche nel nostro Paese, un nuovo farmaco in grado di prolungare la sopravvivenza dei malati con una buona qualità di vita. Ogni anno in Italia si ammalano 11mila donne Il carcinoma tiroideo colpisce soprattutto persone in età lavorativa, fra i 40 e i 50 anni. Nel 2016 in Italia sono stimati 15.300 nuove diagnosi (11mila donne e 4.300 uomini) e i nuovi casi sono in costante aumento, ma una quota che varia tra il 50 e il 90% dei casi viene catalogata dagli esperti come “sovradiagnosi”, perché si tratta di carcinomi piccoli, innocui, che non vanno neppure trattati. «Nelle donne under 50 è il secondo tumore più frequente dopo quello del seno e si colloca al quarto posto fra tutte le neoplasie femminili, dopo mammella, colon-retto e polmone. Fra i fattori di rischio principali c’è il GOZZO, caratterizzato da numerosi noduli della tiroide dovuti a carenza di iodio, una condizione che interessa 6 milioni di italiani, ben il 10% della popolazione. Una possibile spiegazione dell’aumento di questa neoplasia sta nell’accuratezza e diffusione dei moderni mezzi diagnostici, ecografia e risonanza magnetica da un lato, analisi di biologia molecolare e indagini citologiche dall’altro. Tutte tecniche consentono di individuare il tumore in fase molto precoce, quando è più facile da curare» CHIRURGIA E TRATTAMENTO CON IODIO RADIOATTIVO «Per curare al meglio il tumore tiroideo è indispensabile il lavoro di équipe di vari specialisti: endocrinologo, oncologo, radiologo, anatomo-patologo, chirurgo e medico nucleare. La CHIRURGIA è il trattamento principale:  in generale, è necessaria l’asportazione di tutta la tiroide, ma in casi selezionati l’intervento può interessare un solo lobo della ghiandola. Negli ultimi anni infatti le nuove conoscenze scientifiche stanno spingendo verso una chirurgia meno invasiva e personalizzata sul singolo paziente, che punta a preservare la funzionalità dell’organo. Dopo l’intervento di tiroidectomia totale, infatti, si somministrano in genere a vita ormoni tiroidei in sostituzione di quelli che la ghiandola non può più produrre». Dopo la chirurgia talvolta si procede alla trattamento con iodio radioattivo, indicato in tutti i portatori di residuo tiroideo post tiroidectomia totale (allo scopo di eliminare eventuali residui di tumore non asportati dal chirurgo) e nei carcinomi papillari e follicolari più a rischio di metastasi. Il trattamento RADIOMETABOLICO per la sua specificità (raggiunge solo le cellule tiroidee che captano lo iodio) è particolarmente efficace e viene utilizzato al posto della classica radioterapia. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Il nuovo farmaco, un punto di svolta per 200 pazienti ogni anno Anno IV – Numero 1015 In 8 casi su 10 dopo queste cure il paziente guarisce.  in una piccola percentuale di pazienti (in Italia, in totale, circa 200 persone su oltre 15mila a cui viene diagnosticata questa patologia ogni anno) il trattamento radiometabolico con iodio radioattivo non funziona. «Per il carcinoma differenziato della tiroide in stadio avanzato, refrattario allo iodio radioattivo, finora non avevamo in Italia farmaci efficaci. La disponibilità per la prima volta di un farmaco attivo costituisce un vero punto di svolta». La scoperta di mutazioni geniche e di riarrangiamenti cromosomici ha consentito una migliore definizione delle caratteristiche biologiche dei tumori della tiroide. Molti studi clinici, sulla scorta di questi dati, hanno infatti testato agenti inibitori di tirosinchinasi nella malattia avanzata o metastatica. PROLUNGA LA SOPRAVVIVENZA DI OLTRE UN ANNO LENVATINIB è un farmaco a bersaglio molecolare (inibitore di VEGFR, RET, KIT), disponibile e rimborsato nel nostro Paese dallo scorso luglio 2016, che si è dimostrato efficace in uno studio su pazienti con carcinoma tiroideo differenziato in fase avanzata. « La nuova molecola ferma la crescita della malattia, con una notevole riduzione delle metastasi, e il paziente può avere una buona qualità di vita». «Gli effetti collaterali, infatti, non sono pesanti e, una volta riconosciuti, possono essere di facile gestione. I pazienti colpiti da tumore della tiroide dopo le terapie possono condurre una vita normale . Il ritorno alla quotidianità familiare e lavorativa è fondamentale per questi pazienti, di solito giovani e impegnati nell’attività professionale. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE GLI UOMINI CHE PREFERISCONO IL PICCANTE HANNO PIÙ TESTOSTERONE Ormoni e cibo si influenzano reciprocamente Capita a volte che gli amici si sfidino a mangiare la portata più piccante sul menu per dimostrare la propria virilità. Adesso sembra che questo rito di mascolinità si basi su un fatto scientifico. In particolare:  gli uomini con un ALTO LIVELLO di TESTOSTERONE preferiscono i cibi più speziati A dirlo è una ricerca pubblicata su Physiology and Behavior. UN CIRCOLO CHE SI AUTOALIMENTA - Il testosterone è noto per rendere gli uomini più avventurosi, aggressivi e attivi sessualmente. Coloro che ne hanno i livelli più alti tendono a essere i più dominanti, o i maschi alfa, del gruppo. I ricercatori credono che i cibi piccanti vengono privilegiati da chi ne ha di più e, al contempo, che mangiare alimenti riccamente speziati possa aumentare i livelli di testosterone. Legame tra ormoni e alimentazione - "si aprono nuovi scenari nella biologia della preferenza del cibo espandendo la nostra comprensione del collegamento tra i processi ormonali e l'assunzione di cibo". (Salute, Tgcom24) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 ALLUCE VALGO: SERVE L’OPERAZIONE E POI STAMPELLE PER UN MESE È un disturbo del piede diffuso soprattutto fra le donne e legato ad una familiarità. E’ curabile solo con l’intervento chirurgico, ma dopo non serve la fisioterapia «L’alluce valgo è una:  deformità del primo dito del piede caratterizzata dalla deviazione laterale e dalla rotazione in valgo dell’alluce con adduzione e rotazione in varo del primo osso metatarsale. È un disturbo meccanico del piede che compromette la funzionalità dei tessuti molli e delle strutture ossee talvolta sintomatica e altre volte asintomatica». Il piede non appoggia più nel modo corretto e si va incontro a dolore, gonfiore, arrossamento, movimenti del piede limitati. Non è una deformità congenita «ma se il paziente ha una predisposizione data da fattori anatomici, meccanici (per es. piede piatto oppure primo osso metatarsale corto), insieme a una famigliarità, ha una possibilità maggiore di sviluppare l’alluce valgo». Con questo problema ci si nasce e con gli anni si manifesta e si aggrava. Il piede piatto, cioè l’assenza di quella curva naturale della pianta del piede è la principale causa dell’alluce valgo che può insorgere anche a causa dell’artrite reumatoide. Le donne ne soffrono di più per l’abitudine di portare scarpe alte e strette che costringono il piede in posizioni innaturali. «Le scarpe con i tacchi non sono una causa primitiva dell’alluce valgo, sono un fattore estrinseco che può creare in minor misura l’alluce valgo, ma se associata a fattori di predisposizione aumenta i sintomi e la deformità». La via è solo chirurgica. «L’intervento è indicato quando insorgono i sintomi e Allora cosa fare? le dita dei piedi si deformano a griffe o a martello. Quando si indossano le scarpe c’è sfregamento e insorgono callosità, ulcere o borsiti». In quest’ultimo caso quello che succede è un’infiammazione della borsa sierosa che contiene l’articolazione. I tipi di intervento sono 3, tutti effettuati quasi sempre o in day hospital o con una notte di ricovero e un piede alla volta.  «C’è l’intervento tradizionale di osteotomia correttiva che prevede una piccola incisione mediale alla prima testa metatarsale (zona volgarmente detta “cipolla”) ove viene effettuata la riduzione della “’cipolla” e il riallineamento dell’alluce e talvolta della falange prossimale con l’inserimento di mezzi di sintesi (viti e fili tra gli altri).  La tecnica mininvasiva prevede incisioni ridottissime e l’uso degli stessi strumenti per correggere la deviazione; quella percutanea consiste in piccoli fori attraverso cui il chirurgo inserisce gli strumenti che gli permettono di tagliare l’osso o fresarlo». Dopo l’intervento bisogna indossare una calzatura post operatoria e usare le stampelle per 3-4 settimane. Successivamente e per un mese bisognerà indossare solo scarpe da tennis. La buona notizia è che non è necessaria la fisioterapia.  L’uso di separatori per correggere il piede, sebbene possano sembrare una semplice soluzione, lo sono solo se personalizzati. «Il separatore talvolta altera l’articolazione del secondo dito che subisce una spinta, che dovrebbe invece essere direzionata verso l’alluce. È indicato solo se fatto su misura, per attenuare eventuali problemi quali callosità interdigitali come l’occhio di pernice o nelle fasi iniziali della deformità associato ad altre strategie di prevenzione». Infatti la prevenzione ad oggi rimane la tecnica più efficace: «Plantari su misura in caso di piedi piatti, scarpe adeguate con un tacco che varia per la donna dai 2 ai 4 cm e di 1 cm per l’uomo che rispettino l’anatomia del piede; la differenza di altezza di tacco tra uomo e donna è in relazione alle caratteristiche del bacino più largo nella donna, e della curva della colonna vertebrale. È utile consultare un podologo - al fine di fare educazione alla prevenzione dell’alluce valgo». (La Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 PREVENZIONE E SALUTE “Vacanze di Natale, ATTENZIONE AL FREDDO SE SI SOFFRE DI CUORE”, vero o falso? Se per le vacanze di Natale oltre 35.000 persone ogni anno scelgono i soggiorni al freddo dei famosi hotel di ghiaccio mentre altri preferiscono le classiche vacanze di Natale in montagna, chi invece soffre di cuore spesso evita il freddo per timore che possa far male al cuore. Chi soffre di cuore, cioè il cardiopatico, ha ragione a prestare attenzione al freddo e alle temperature che si avvicinano allo zero o ne sono addirittura al di sotto, perché è sempre bene, in generale, non appesantire il lavoro del cuore esponendosi al freddo. Infatti il corpo umano, esposto alle basse temperature, come può accadere non solo a chi sceglie di trascorrere le vacanze di Natale in montagna ma anche quando in città il freddo è più intenso, cerca di preservare la temperatura corporea e di disperdere meno calore possibile. Per fare questo l’organismo riduce il quantitativo di sangue che circola a livello cutaneo dove il freddo esterno finirebbe per “raffreddarlo” troppo, e lo convoglia verso i visceri e gli organi interni più importanti. Questo comporta pertanto una persistente contrattura delle moltissime piccole arterie di superficie chiamata “vasocostrizione” e una maggiore resistenza nell’intera circolazione che si traduce in una più grande energia necessaria per mantenerla attiva e quindi in un maggior lavoro del cuore. Ovviamente scegliere di trascorrere delle singolari vacanze di Natale negli Ice Hotel, comunque dotati di tutti i confort, non mette certo a dura prova nè il cuore nè il sistema cardiovascolare. Va invece evitata, da chi soffre di cuore, la lunga permanenza all’esterno con le basse temperature dell’alta montagna, soprattutto quando al freddo si svolgono attività fisiche come la spalatura della neve, anche solo per liberare auto e vialetto di casa, o uno sport invernale impegnativo.” (Humanitas) VERO Medicina: Therabel, con CANRENONE contro ipertensione risparmi per SSn "Il canrenone è un farmaco messo in commercio nell'82, quindi il costo è molto basso: 40 cpr costano 8 euro per una terapia che può andare dai 40 agli 80 giorni. E' un vantaggio per il paziente ma anche per il SSN perché in questo modo si tende a curare più pazienti con un costo minore e ad evitare complicanze, quindi altri costi". A spiegarlo Massimo Vanasia, dir. medico della società farmaceutica belga Therabel, presentando lo studio Escape-It, in occasione del 77.esimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia, svoltosi a Roma. Lo studio, realizzato da ricercatori italiani con il supporto della società farmaceutica belga Therabel e pubblicato sulla rivista 'Cardiovascular Therapeutics', ha riguardato l'utilizzo e l'efficacia del canrenone nel trattamento dell'ipertensione arteriosa: "L'utilizzo del CANRENONE in forma precoce dà notevoli vantaggi - Normalizza e riduce la pressione a valori normali e, inoltre, ha la possibilità di controllare anche il danno d'organo. Nella malattia ipertensiva - non basta ridurre la pressione ma bisogna anche cercare di evitare che si danneggino gli organi bersaglio: rene, cuore e cervello". (salute, Panorama) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo /news/1097-un-farmaco-per-tutti Anno IV – Numero 1015 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 INIZIO COMMERCIALIZZAZIONE CANNABIS FM-2. CONVENZIONE MIN. della SALUTE e MIN. della DIFESA PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1015 QUESTIONARIO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA FARMACIA DEI SERVIZI

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