Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno IV – Numero 997 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Giovedì 24 Novembre 2016, S. Flora, Cristo Re Proverbio di oggi….…….. Nun se fa niente pe’ ssenza niente. 2. ORDINE: Caduceo d’oro 2016 3. ORDINE: Pharmexpo Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Vulvodinia, quel terribile dolore ai genitali femminili: come curarla Prevenzione e Salute 5. mappatura dei nei 6. Stili di Vita Corretti e Terapie Personalizzate Le Armi Contro l'ipertensione 7. Quando il seno è troppo grande, le nove cose da sapere prima di ridurlo 8. Cos'è l'ipertensione arteriosa Meteo Napoli Giovedì 24 Novembre ï‚· Variabile Minima: 14°C Massima: 20°C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio = 64% Stili di Vita Corretti e Terapie Personalizzate Le Armi Contro l'ipertensione L'ipertensione può essere controllata con stili di vita corretti e terapie sempre più personalizzate Cliccando il seguente link troverete tutte le informazioni terapeutiche relative al controllo dell’ipertensione. https://www.adnkronos.com/salute/2016/04/08/stili-vita-correttiterapie-personalizzate-armi-controipertensione_nsCTBuBzLeFBisRvfUy5QL.html MAPPATURA DEI NEI Che cos'è la mappatura dei nei? La mappatura dei nei consiste nell'acquisire in computer sia le immagini macroscopiche dei nei sia quelle dermoscocpiche di essi. Le immagini demoscopiche si acquisiscono con una apposita telecamera dotata di lente che si appoggia su ogni neo per cogliere immagini non visibili a occhio nudo. A cosa serve la mappatura dei nei? La mappatura dei nei serve per poter capire se uno o più nei nel tempo cambiano aspetto e diventano pericolosi, in modo da asportarli e prevenire quindi la loro degenerazione in melanoma. Come funziona la mappatura dei nei? Il paziente viene fatto spogliare e sdraiare sul lettino. Il dermatologo provvederà a effettuare tramite l'utilizzo del dermatoscopio un esame dei nevi presenti sulla pelle, provvedendo alla loro mappatura. L'esame verrà poi ripetuto sull'altro lato del corpo. Le foto cliniche e demoscopiche dei nevi vengono numerate e quindi archiviate per poterle confrontare con le immagini nei mesi o anni successivi. Sono necessarie norme di preparazione? Per sottoporsi alla mappa dei nei occorre non essere abbronzati. La mappatura dei nei è dolorosa o pericolosa? Questo esame diagnostico risulta del tutto indolore e non invasivo, non è minimamente pericoloso e non presenta alcuna controindicazione. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 SCIENZA E SALUTE VULVODINIA, QUEL TERRIBILE DOLORE AI GENITALI FEMMINILI: COME CURARLA Compromette in maniera importante la qualità della vita delle donne che ne soffrono ed è ancora una patologia poco conosciuta e sotto diagnosticata La VULVODINIA è una patologia che colpisce circa il 12-14% della popolazione femminile; si stima che solo in Italia soffrano della condizione circa 4 milioni di donne; può comparire sia in età infantile/adolescenziale che senile anche se il picco dei casi si registra nella fascia di età 20-40 anni. Il disturbo si caratterizza per il dolore forte e intenso della zona vulvare, spesso descritto come urente, o simile a quello provocato dalla puntura di spilli. Il dolore può essere continuo o presentarsi a intervalli: molte donne ne denunciano l’acuirsi in fase perimestruale; può essere spontaneo o provocato da compressione o stimoli tattili o associato alla penetrazione, in questo caso si parla di dispareunia. : «Per molte donne la condizione è aggravata anche dalla presenza di ipertono dei NON SOLO muscoli del pavimento pelvico- spiega la professoressa Anna Bernabei, ginecologo, DOLORE dirigente medico presso l’Università degli Studi di Siena- che contribuisce all’aumento della sintomatologia dolorosa. Inoltre sono spesso presenti comorbilità urologiche come cistiti ricorrenti, comorbilità colonproctologiche come stipsi e comorbilità ginecologiche come candidosi ricorrenti». QUALITÀ DELLA VITA : Facile intuire che chi soffre di vulvodinia vede peggiorare pesantemente la propria qualità di vita: può diventare difficile persino camminare, è impossibile indossare un paio di pantaloni più attillati e talvolta è insopportabile persino il contatto con la biancheria intima e non di rado, la penetrazione è del tutto impossibile. Non è difficile comprendere, alla luce di quanto descritto, come vengano pesantemente compromesse anche le relazioni di coppia. : «Il disturbo è ancora poco conosciuto e sotto diagnosticato non solo a CONDIZIONE SOTTO causa della vergogna delle donne a parlarne e a cercare una soluzione DIAGNOSTICATA con l’aiuto del proprio medico di medicina generale o del ginecologo, ma anche per la scarsa diffusione della conoscenza della malattia. Questo ha comportato fino ad oggi un notevole ritardo diagnostico con conseguente riduzione dei risultati terapeutici» chiarisce ancora la professoressa Bernabei. QUALI SONO LE CAUSE : Il dolore della vulvodinia è di tipo periferico dovuto cioè a un’alterazione nella trasmissione degli impulsi nervosi e in particolare di quelli dolorosi: si tratta infatti di una vera e propria neuropatia. Tale alterazione può essere indotta da tanti e diversi fattori irritanti ripetuti, come le infezioni vaginali, il traumatismo ricorrente durante i rapporti sessuali a causa di un’insufficiente lubrificazione vaginale o di un ipertono muscolare, l’incontinenza urinaria nelle diverse fasi della vita, ma potrebbe anche essere una conseguenza di trattamenti messi in atto per curare altre patologie della vulva. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 : Il problema è sicuramente molto complesso e non esiste un trattamento unico, uguale per tutte le donne: la condizione può essere mitigata e correttamente affrontata soprattutto con una diagnosi tempestiva. Si inizia curando l’alimentazione, bevendo almeno due litri di acqua al giorno, regolarizzando la funzione intestinale, evitando di utilizzare detergenti intimi aggressivi, usando solo biancheria intima di cotone bianco e evitando di utilizzare gli PERCORSO TERAPEUTICO: assorbenti interni. dalla Biancheria alla scelta dei farmaci «A parte gli accorgimenti del caso è necessario intervenire con la terapia medica basata sia su  integratori alimentari come quelli a base di palmitoiletanolamide che riducono il rilascio locale di sostanze proinfiammatorie;  di integratori per la sofferenza di nervi periferici;  anche di integratori per la regolarizzazione della funzione intestinale e la pulizia delle vie urinarie; sia su farmaci neurotropici, antiinfiammatori e utilizzando anche farmaci della classe degli antidepressivi triciclici per il loro importante meccanismo miorilassante.  Contemporaneamente è importante agire con una terapia locale vulvo-vaginale a radiofrequenza ed elettroporazione che permette di ottenere ottimi risultati mediante l’amplificazione degli effetti di farmaci che possono essere applicati localmente invece che introdotti per via orale. Si evitano così antipatici effetti collaterali sistemici. La fisioterapia locale con manipolazioni, digitopressioni e stretching completano il quadro terapeutico». (Salute, La Stampa) PREVENZIONE E SALUTE QUANDO IL SENO È TROPPO GRANDE, LE NOVE COSE DA SAPERE PRIMA DI RIDURLO Secondo lʼAicpe, è opportuno sottoporsi a mastoplastica riduttiva da giovani per evitare danni permanenti alla schiena In Italia sono oltre cinquemila le donne che si operano ogni anno per ridurre un seno troppo prosperoso, ma c'è poca informazione riguardo i passi da fare prima di sottoporsi all'intervento. E' quanto afferma l'Aicpe (Associazione italiana di chirurgia plastica LE CAUSE DELL’IPERTROFIA estetica), secondo cui diminuire il volume un décolleté troppo MAMMARIA ingombrante "migliora la postura e l'autostima, ma è necessario operarsi da giovani per evitare danni permanenti alla schiena". "Chi decide a sottoporsi alla riduzione mammaria chirurgica lo fa in seguito a problematiche correlate con il peso eccessivo delle mammelle", spiega Claudio Bernardi, tesoriere dell'Aicpe. "In termini medici si chiama ipertrofia mammaria - aggiunge - e consiste nello sviluppo eccessivo della ghiandola mammaria durante la pubertà o la gravidanza, fino a raggiungere il peso di qualche chilogrammo nelle cosiddette gigantomastie. A causarla sono fattori costituzionali, ormonali e anche una predisposizione ereditaria". PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA I CONSIGLI DEGLI ESPERTI Anno IV – Numero 997 Ecco di seguito le nove cose da tenere a mente prima di sottoporsi a un'operazione di riduzione del seno. 1. Un seno troppo grande causa dolori fisici. Un seno eccessivo porta inevitabilmente a modificare il proprio fisico e il comportamento. "Ci sono donne che hanno atteggiamenti posturali viziati, dovuti sia al peso delle mammelle, sia alla tendenza a nasconderle". "Questo causa cifosi (gobba) o rotazioni (scoliosi) della colonna vertebrale e della gabbia toracica quando una mammella 'pesa' più dell’altra. Le dimensioni delle mammelle spostano in avanti il baricentro della colonna vertebrale portando collo e spalle e sopportare un peso importante causa dolori, difetti di postura e anche problemi dermatologici come fenomeni irritativi della cute a livello del solco mammario. Non solo: può causare difficoltà nello svolgimento di normali attività quotidiane e nella pratica sportiva e quasi sempre è associata a problemi nella vita di relazione. 2. Gli effetti sull'autostima. Molte donne non si sentono a proprio agio indossando alcuni vestiti, come canottiere o abiti scollati, in quanto un seno grande tende ad attirare gli sguardi. "Dopo l'intervento molte donne si sentono rinascere: possono indossare il vestito che vogliono senza vergognarsi o senza sentire tutti gli sguardi puntati addosso. Inoltre riescono a eseguire esercizi sportivi con più facilità. In generale, migliora la propria autostima e di conseguenza la vita sociale". 3. Prima ci si opera, meglio è. Per prevenire l'insorgenza e l'aggravarsi di problematiche psicofisiche è necessario intervenire chirurgicamente in tempi precoci, ovvero una volta che lo sviluppo puberale è terminato. "La conferma dell'utilità di intervenire il prima possibile sta nel fatto che l'intervento correttivo eseguito in età non più giovanile, pur migliorando l'atteggiamento posturale scorretto, non riuscirà mai a modificare eventuali curve patologiche della colonna vertebrale che si sono create nel corso degli anni". 4. Un bel seno. L'intervento di riduzione mammaria ha come obiettivo non solo la diminuzione del volume, ma anche il rimodellamento delle mammelle, che spesso appaiono deformate e asimmetriche. Lo scopo è quello di ottenere una forma ottimale e la migliore simmetria possibile. 5. Prima dell'intervento. La preparazione pre-operatoria prevede analisi cliniche di routine e le raccomandazioni abituali prima di un intervento chirurgico. "Nelle due settimane precedenti è necessario eliminare il fumo e non assumere aspirina o antinfiammatori non steroidei che aumentano il rischio di sanguinamento. È buona norma praticare un doccia con sapone disinfettante la sera prima dell'intervento. Indispensabile lo screening ecografico o mammografico 6. L'operazione. L'intervento viene eseguito in anestesia generale, generalmente con un ricovero di un giorno. Si asportano cute e tessuti mammari in eccesso, spostando l'areola più in alto e rimodellando i rimanenti tessuti in una forma più piccola, più alta e proiettata. L'intervento di solito non è doloroso: farmaci antidolorifici posso essere assunti solo se necessario. A seconda dell'entità dell'intervento, la dimissione può avvenire nella stessa giornata dell'operazione o, al più tardi, il giorno seguente all'intervento. Il recupero è molto rapido poiché la paziente, pur convalescente, beneficia subito di un piacevole senso di "leggerezza". 7. Si allatta anche dopo il bisturi. Esistono attualmente delle tecniche chirurgiche particolarmente sofisticate che consentono di asportare grandi quantità di tessuto e nello stesso tempo di lasciare inalterata la struttura della ghiandola che rimane. Dopo l'intervento riduttivo, ciò che rimane del parenchima ghiandolare è funzionante e la ragazza potrà allattare. 8. Le cicatrici. Bisogna mettere in conto che la riduzione mammaria lascia il segno: una cicatrice circolare intorno all'areola, una verticale e molto spesso anche una a livello del solco mammario. Le cicatrici residue si rendono meno evidenti con il tempo, ma sono permanenti. 9. In ospedale o no? È possibile eseguire l'intervento in una struttura pubblica in convenzione con il Ssn solo nei casi di ipertrofia mammaria severa, dove si possa accertare clinicamente che esistono disturbi funzionali importanti come danni alla colonna vertebrale. Non sono previsti interventi di mastoplastica riduttiva in convenzione se lo scopo è meramente estetico. (Tgcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 PREVENZIONE E SALUTE COS'È L'IPERTENSIONE ARTERIOSA L'ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata da una elevata pressione del sangue nelle arterie, dovuta all’aumento della quantità di sangue circolante (ipervolemia) e/o alla resistenza opposta dalle arterie al flusso del sangue a seguito di vasocostrizione o irrigidimento delle pareti dei vasi. Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi. La misurazione della pressione arteriosa avviene attraverso due valori: la pressione massima o sistolica che si rileva in corrispondenza della fase di contrazione del cuore e la pressione minima o diastolica che coincide con la fase di rilasciamento del muscolo cardiaco. Si parla di ipertensione arteriosa sistolica quando aumenta solo la pressione massima e di ipertensione diastolica quando risultano alterati i valori della pressione minima. Si definisce ipertensione sisto-diastolica la condizione in cui entrambi i valori di pressione (minima e massima) sono superiori alla norma. Classicamente, e come conseguenza delle modificazioni che avvengono nell'organismo per effetto dell'invecchiamento, gli anziani e i grandi anziani (ultranovantenni) soffrono più spesso di ipertensione arteriosa sistolica isolata, con valori di pressione massima anche molto alti, e pressione minima bassa. Le forme di ipertensione diastolica isolata, al contrario, sono più frequenti nei soggetti più giovani. L'ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria e secondaria. Nell'ipertensione arteriosa primaria (o essenziale), che rappresenta circa il 95% dei casi di ipertensione, non esiste una causa precisa, identificabile e curabile: gli elevati valori pressori sono il risultato dell'alterazione dei meccanismi complessi che regolano la pressione (sistema nervoso autonomo, sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione). Nel restante 5% dei casi, invece, l'ipertensione è la conseguenza di malattie, congenite o acquisite, che interessano i reni, i surreni, i vasi, il cuore, e per questo viene definita ipertensione secondaria. In questi casi, l'individuazione e la rimozione delle cause (cioè, la cura della malattia di base) può accompagnarsi alla normalizzazione dei valori pressori. A differenza dell'ipertensione arteriosa essenziale, che classicamente interessa la popolazione adulta, l'ipertensione secondaria interessa anche soggetti più giovani e spesso si caratterizza per valori di pressione più alti e più difficilmente controllabili con la terapia farmacologica. I valori normali per la popolazione adulta sono compresi entro i 140/90 mmHg. Nei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare (postinfartuati, scompensati o con altre patologie cardiache) i valori raccomandati non dovrebbero superare i 130/80 mmHg. Poiché la pressione arteriosa risente di alcuni fattori predisponenti (età, sovrappeso, diabete, fumo, alcol, stress, sedentarietà) il primo intervento terapeutico consiste nel modificare il proprio stile di vita cercando di seguire un regime alimentare adeguato e di eliminare gli eventuali fattori di rischio. Qualora la risposta alla modifica delle proprie abitudini di vita non basti è necessario ricorrere al trattamento farmacologico. (AdnKronos) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca PHARMEXPO: La più grande fiera del centro sud Italia dedicata al settore farmaceutico Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand e con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella). Appuntamento per la 9° edizione di Pharmexpo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 25 al 27 Novembre 2016. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov o/news/1097-un-farmaco-per-tutti Anno IV – Numero 997 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 11 Dicembre, ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – Napoli Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle: CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE Di seguito il link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordine Nuovo/news/1570-regolamento-contributivolontari Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel. Man mano che aderiranno altre aziende il PANEL sarà aggiornato. PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997 PAGINA 12 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 997

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986471

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo