Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 988 Venerdì 11 Novembre 2016, S. Martino di Tours AVVISO Ordine 1. ORDINE: farmaDAY 2. ORDINE: FAD in Concorso straordinario Proverbio di oggi….…….. Si Dio nun vò, manco ‘e Sante ‘o ponne. Se Dio non vuole, neanche i santi possono. 3. Un Farmaco per Tutti 4. ORDINE: l’orgoglio dell’appartenenza Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Lo zucchero: perché fa così male e quali differenze tra «naturale» e «aggiunto» 6. Cosa c'è sotto le unghie? 7. Perché è meglio non bere il tè con il latte? TEST: QUANTO È SANO IL TUO CUORE? Sei domande per conoscere il vostro rischio di infarto o ictus nei prossimi 10 anni LE DOMANDE: Il test consiste in sei semplici domande, che hanno lo scopo di quantificare il rischio di sviluppare un evento cardiovascolare (infarto o ictus) in base a sei fattori di rischio: sesso, abitudine al fumo, diabete, età, pressione arteriosa e colesterolemia. IL PROFILO DI RISCHIO: Il rischio cardiovascolare è calcolato in base alle Prevenzione e Salute 8. Test: quanto è sano il tuo cuore? 9. Mai sottovalutare un dolore alla spalla» Meteo Napoli Venerdì 11 Novembre ï‚· Variabile Minima: 10°C Massima: 17°C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio =61% vostre risposte e indica la percentuale di persone con il vostro stesso profilo che sono attese ammalarsi nei prossimi 10 anni. I LIMITI DEL TEST: Il test è pensato per donne e uomini di età compresa fra 40 e 69 anni che non hanno avuto precedenti problemi cardiovascolari. Non è utilizzabile per le donne in gravidanza. Il test, inoltre, non fornisce risultati utili per valori estremi dei fattori di rischio:  pressione arteriosa sistolica (massima) superiore a 200 mmHg o inferiore a 90 mmHg  colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl. Al fine della valutazione del rischio cardiovascolare i valori degli esami clinici di glicemia e colesterolemia sono validi se eseguiti da non più di tre mesi. (Salute, Corriere) Clicca il link di seguito e potrai valutare il tuo cuore: https://www.corriere.it/salute/cuore/ SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 SCIENZA E SALUTE LO ZUCCHERO: PERCHÉ FA COSÃŒ MALE E QUALI DIFFERENZE TRA «NATURALE» E «AGGIUNTO» Zucchero, bibite e merendine: perché fa così male. Le differenze tra «naturale» e «aggiunto» LO ZUCCHERO FA DAVVERO COSÃŒ MALE? L’OMS invita gli Stati a introdurre una tassa sulle bevande zuccherate per limitarne il consumo e quindi la correlata incidenza sulla popolazione di obesità, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e carie. Nel mirino gli zuccheri «aggiunti» non solo nelle bibite ma in moltissimi alimenti confezionati. Ecco perché fanno male, quanti ne consumiamo e come dovremmo regolarci. 1. Le differenze tra zuccheri naturali e «aggiunti» La maggior parte degli zuccheri sono essenzialmente combinazioni di due molecole, glucosio e fruttosio, in diversa proporzione. Il classico zucchero bianco è noto tecnicamente come saccarosio e solo a livello intestinale si divide in glucosio e fruttosio. Il glucosio può essere metabolizzato da qualsiasi cellula del corpo, ma il fruttosio è gestito quasi esclusivamente dal fegato. Il tipo di zucchero che viene spesso aggiunto agli alimenti trasformati è uno sciroppo di mais (sciroppo di glucosio- fruttosio nelle etichette) ad alto contenuto di fruttosio. È il dolcificante preferito dall’industria alimentare: usato nelle bevande analcoliche, nel pane, nelle salse, snack e condimenti. Fatto da amido di mais, lo sciroppo di mais è in genere molto più economico dello zucchero normale. Esso contiene gli stessi componenti dello zucchero da tavola - glucosio e fruttosio - ma in diverse proporzioni che privilegiano il fruttosio. Lo zucchero «normale»contiene invece parti uguali di glucosio e fruttosio. 2. Il fruttosio e il fegato Lo sciroppo di mais (zucchero «aggiunto») usato nelle bevande analcoliche tende ad avere più fruttosio. In uno studio pubblicato su Nutrition, i ricercatori hanno analizzato più di una dozzina di popolari bevande zuccherate (dolcificate con sciroppo di mais) e hanno scoperto che in media contenevano un 40% di glucosio contro un 60% di fruttosio. Questo particolare pesa sul nostro fegato. Nel caso degli zuccheri naturali, i processi epatici sono influenzati (in positivo) da alcuni componenti salutari della frutta. A differenza di una bibita zuccherata, infatti, il frutto contiene fibre, vitamine, minerali e numerosi altri componenti bioattivi. Le fibre rallentano la velocità alla quale lo zucchero viene digerito e assorbito. Inoltre, la presenza di fibre limita la nostra capacità di consumare alimenti che contengono zucchero: è difficile che molte persone mangino due mele alla volta. Bambini e adulti però possono bere tranquillamente una (o più) lattina di cola, che contiene 35 grammi di zuccheri aggiunti - circa l’equivalente di due mele - e nessuna fibra. «Come anche l’alcol, le bibite zuccherate forniscono un apporto energetico senza il corredo di micronutrienti e fibre che è sempre presente in natura - spiega il prof. Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra resp. del Centro dei disturbi alimentari dell’Osp. S. Raffaele di Milano. Quindi apporto calorico inutile, associato ad un depauperamento di risorse (es. vitamine del gruppo B) con l’aggravante che con una lattina ingeriamo un quantitativo di zuccheri equivalente ad un piattino di pasta, ma senza ricavarne alcun senso di sazietà». PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 Un consumo eccessivo di zuccheri aggiunti può causare diversi problemi di salute. Vediamo i principali. Il fruttosio finisce direttamente nel fegato, che lo trasforma in goccioline di grasso chiamate “trigliceridi”. Quando la gente beve una bevanda zuccherata c’è un rapido picco della quantità di trigliceridi che circolano nel sangue. Questo porta a una riduzione del colesterolo HDL, il cosiddetto tipo «buono». «Nel corso del tempo, questa combinazione - trigliceridi alti e meno HDL - è una delle principali cause di malattie cardiovascolari». Uno dei più grandi studi sul consumo di zuccheri aggiunti condotto dai Centers for Disease Control and Prevention ha proprio trovato che gli adulti che ricavavano più del 15% delle calorie giornaliere da zuccheri aggiunti avevano un più alto rischio di malattie cardiovascolari. In uno studio condotto in 175 nazioni sul consumo di zucchero si è scoperto che mangiare 150 calorie di zuccheri aggiunti aumentava di 11 volte le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, rispetto a 150 calorie di proteine o grassi. Una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Nutrition ha scoperto che bere 33 cl di bibita gassata al giorno (una lattina, quindi) per tre settimane innalzerebbe i livelli di infiammazione della pelle e conseguente acne dell’87%. Uno studio svolto alla Columbia University ha scoperto che le donne che seguono una dieta ad alto contenuto di zuccheri aggiunti e cereali raffinati sono più propense a sperimentare ansia, irritabilità e sbalzi d’umore. Una ricerca condotta presso la UCLA (Università della California, Los Angeles) ha concluso che una dieta ricca di zuccheri aggiunti ostacola l’apprendimento e la memoria, danneggiando la comunicazione tra le cellule del cervello. 3. Perché (e quanto) lo zucchero fa male 4. Quanto zucchero consumiamo Lo zucchero aggiunto si trova prevalentemente nelle bibite zuccherate e nei succhi, nei dolci e nelle caramelle. «Attenzione però - la metà dello zucchero che gli americani consumano è “nascosto” in cibi meno “incriminati” come condimenti per insalata, pane, yogurt magro, salse». In effetti, scrive il New York Times in un articolo sul tema, dei 600mila tipi di alimenti in vendita in America, circa l’80% contiene zucchero aggiunto. Il consumo medio mondiale di zucchero è di 70 grammi al giorno, ovvero circa il 50% in più rispetto a trent’anni fa. Solo in Italia il consumo di zucchero è di circa 1 milione 650 mila tonnellate annue, quantità che corrisponde a un consumo di all’incirca 27 kg pro-capite all’anno. 28 sarebbero i cucchiaini consumati in media da un adolescente americano. Gli italiani ne consumano 18-20. 5. LA GIUSTA QUANTITÀ L’American Heart Association e l’OMS raccomandano di assumere non più di 6 cucchiaini di zucchero al giorno per le donne e 9 per gli uomini. Sembrano cifre alte ma raggiungerle è più facile di quanto sembri: oltre agli zuccheri aggiunti nascosti nei cibi confezionati di cui abbiamo parlato, pensiamo solo al fatto che una lattina di cola contiene quasi 8 cucchiaini di zucchero, una barretta di cioccolato 6 cucchiaini, un succo di frutta piccolo in cartone oltre 5. Record assoluto alcune bevande alla frutta di catene americane con l’equivalente di ben 25 cucchiaini di zucchero a tazza. «L’unione di freddo, zucchero, acido e gasato ci porta, a parità di effetto dissetante, a berne quantità notevolmente superiori a quanto necessario per dissetarci con l’acqua (quello che i pazienti chiamano effetto “drogante”)», spiega il prof. Stefano Erzegovesi. «Un consiglio per riconoscere meglio la reale “identità” di una bibita zuccherata: beviamone qualche sorso a temperatura tiepida. L’eccesso di dolcezza e di acidità ci sembrerà stucchevole ed insopportabile». «Beviamoci con tranquillità una bibita zuccherata, ma beviamola esattamente come se mangiassimo un dolce ricco (massimo una volta alla settimana) e non usiamola mai al posto dell’acqua». PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 Alcuni Paesi hanno deciso di intervenire sul consumo di bevande zuccherate (e zuccheri aggiunti). Negli Stati Uniti il governo federale ha deciso di aggiornare le etichette degli alimenti confezionati a partire dal 2018: saranno tenute a elencare gli zuccheri totali e gli zuccheri aggiunti. Philadelphia e Berkeley, in California, sono state le prime città americane ad aver approvato un provvedimento che prevede una tassa sulle bevande zuccherate. San Francisco ha votato che sulle etichette fossero messi annunci di avvertenze sanitarie (“dannoso per la salute”) come si fa per i pacchetti di sigarette. Il Messico (come vorrebbe l’Oms) ha imposto una tassa sulle bevande non alcoliche con aggiunta di zucchero. L’Ungheria l’ha impostata sui prodotti confezionati con elevata percentuale di zuccheri, sale o livelli di caffeina. Filippine, Sudafrica, Regno Unito e Irlanda del Nord hanno annunciato l’intenzione di applicare le tasse sulle bevande zuccherate. 6. Le misure prese in alcuni Paesi 7. Il recente scandalo degli studi «truccati» Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, negli ultimi anni due grandi multinazionali del settore, Coca Cola Company e Pepsi Co, avrebbero fatto donazioni per milioni di dollari a gruppi e associazioni (96 solo negli Usa) che si occupano di salute pubblica e in diversi casi questo avrebbe coinciso con il ritiro del supporto a politiche per la tassazione delle bevande gassate. «Durante il periodo preso in considerazione, le due aziende giganti delle “bollicine” hanno fatto lobby contro ben 29 proposte di legge mirate a ridurre il consumo di bibite gassate e migliorare la salute», si legge nello studio. (Salute) SCIENZA E SALUTE COSA C'È SOTTO LE UNGHIE? Una grande quantità di batteri, anche sotto quelle più pulite. Ecco perché... Anche sotto le unghie più pulite si annida una grande quantità di batteri: una ricerca del 1998 condotta sugli studenti di dermatologia della Pennsylvania University evidenziò come le unghie dei volontari ne ospitassero centinaia, gli stessi che in quantità molto maggiori erano presenti sui polpastrelli e sui palmi delle mani. Lo spazio subungueale, cioè quello compreso tra la pelle e la faccia interna dell’unghia, è infatti l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri:  il guscio di cheratina li protegge dall’ambiente esterno, lavaggi compresi, mentre il calore del corpo garantisce la giusta temperatura e un adeguato tasso di umidità. ARTIFICIALI. La quantità di batteri è ancora maggiore nelle persone che utilizzano unghie artificiali, che essendo solitamente più lunghe del normale ne ospitano molti di più. Dal punto di vista pratico questo significa che lavarsi le mani, pratica consigliata anche dall’Oms come la più elementare forma di prevenzione contro diverse malattie, non è sufficiente per eliminare completamente i microrganismi nascosti sotto le unghie:  per ridurne la quantità occorre tenere anche le unghie corte e molto, molto pulite. (Salute, Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ È MEGLIO NON BERE IL TÈ CON IL LATTE? Nel mondo il tè, come bevanda, è secondo solo all’acqua. Gli studiosi confermano che ci protegge dalle malattie cardiovascolari perché contiene le catechine, sostanze che favoriscono la produzione di ossido nitrico, un composto capace di migliorare l’elasticità delle arterie. Se si aggiunge latte, però, i benefici del tè vengono annullati. Alcune proteine presenti nel latte, le caseine, contrastano infatti l’azione delle catechine. Contro il cancro: Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità anticancerogene del tè. (Focus) PREVENZIONE E SALUTE MAI SOTTOVALUTARE UN DOLORE ALLA SPALLA» Come comportarci quando avvertiamo dolore alla spalla. (dr Di giacomo resp. medico atleti degli Internazionali di Tennis di Roma) “ Ho constatato di persona l'utilità, laddove necessario, dell'artroscopia non solo applicata al ginocchio, ma anche alla spalla”. Quali sono i vantaggi di questa tecnica? «L'opportunità di introdurre un'ottica di 4mm all'interno della Spalla e di vedere le immagini amplificate a colori su un monitor ha permesso di conoscere meglio l'anatomia, la biomeccanica e quindi le differenti patologie». È ancora corretto oggi parlare di periartrite? «Il termine periartrite scapolo-omerale significa "infiammazione intorno alla spalla", è quindi facile comprendere come una diagnosi di questo tipo sia troppo generica, il medico deve andare oltre: il paziente ha il diritto di avere una diagnosi più precisa e oggi, grazie all'esame clinico, alle indagini radiografiche, all'ecografia e alla risonanza magnetica è possibile ottenerla». Quali sono le categorie "a rischio"? È interessata la fascia di età tra i 40 e i 70 anni, di solito lavoratori che utilizzano questa articolazione in modo sistematico, ma anche sportivi e casalinghe. Che cosa lamentano i pazienti che hanno problemi? «Dolore alla spalla ad insorgenza spesso notturna, difficoltà a compiere movimenti anche banali come il pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, radersi etc». Quali sono le cause? «Quando parliamo del "trascorrere del tempo", in termini biologici pensiamo "all'invecchiamento". Così come negli anni la nostra pelle va incontro a dei cambiamenti, anche i tendini perdono di elasticità, e nel compiere il loro lavoro (movimento) diventano più suscettibili a traumi, a volte anche minimi». Cosa fare? «Mai sottovalutare i sintomi sin dall'inizio (dolore e difficoltà nel movimento) e sottoporsi ad un adeguato controllo specialistico. È utile affidarsi a uno specialista ed eseguire protocolli riabilitativi razionali e mirati ad una patologia ben precisa e, se necessario, a un chirurgo esperto in artroscopia di spalla, tecnica affascinante e dagli ampi orizzonti, ma che richiede strumentari particolari, addestramento, aggiornamento continuo e dedizione». PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: I Farmacisti Napoletani incontrano Padre Pio Mercoledì 16 Novembre p.v. ore 20.45 – Sede Ordine. Introduce V. Santagada e M. Di Iorio PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti Nelle foto sottostanti, l’arrivo dei Farmaci raccolti con il Progetto “Un Farmaco per Tutti” e donati alla Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix di Zinviè in Benin Napoli, Farmaci donati Padre Marius Yabi O.C., Chirurgo e Dir. Sanitario dell’Ospedale “La Croix” I Ospedale Catalogazione dei Farmaci Donati RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO “INSEDIATA la Commissione e INIZIATI i lavori” BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) 2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 Modulo 9/A La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE NA TAZZULELLA ‘E CAFFÈ “Na tazzulella ‘e caffè e mai niente ce fanno sapé” cantava allegramente la mordace canzone di Pino Daniele quasi a sottolineare il potere ansiolitico, quasi ipnotico, del rito del caffè. Bevanda nazionale che noi riusciamo a declinare in quasi 200 varianti:  tazzina spessa/sottile,  in vetro/non in vetro,  latte caldo/tiepido/freddo/schiumato/poco agitato,  alto/basso/medio/lungo/doppio eccetera. In Italia il caffè è, ovunque, un rito: preso da solo oppure accompagnato spesso da un bicchierino di acqua fresca che serve a pulire la bocca prima di gustare l’aroma della bevanda. Il caffè è costituito da una enorme quantità di sostanze ma nessuna di queste è presente in quantità tali da poter dare qualche effetto farmacologico. Solo una di queste può agire, si chiama caffeina e si tratta di un alcaloide presente nei semi di numerose piante come caffè, thè, cacao, guaranà. Conosciuta anche come teina o guaranina, ha una azione stimolante sul sistema nervoso. La leggenda vuole che questa pianta derivi dall’Asia Minore o dall’Etiopia. Si dice sia stata scoperta da un pastorello dello Yemen che portava le proprie pecore a pascolare dove c’erano delle piante dagli strani semi. Successe che la sera invece di rientrare all’ovile le pecore cominciarono a camminare in tondo e non ne volevano sapere di fermarsi. Leggenda a parte la caffeina serve alle piante per difendersi dai parassiti paralizzando il loro sistema nervoso. Nell’uomo è stata calcolata la dose letale che risulta essere pari a 240 caffè bevuti nell’arco di due ore. La normale tazzina di caffè contiene una dose di caffeina che oscilla tra 40 e 80 milligrammi secondo si tratti di miscela “arabica” o “robusta. Una tazza di thè contiene circa 70 milligrammi di caffeina ed una bibita tipo “energy drink” arriva a 80/100 milligrammi. Una lattina di Coca Cola ne contiene 40 mg ma, in questo caso, il problema non è la caffeina me bensì lo zucchero contenuto. L’attenzione maggiore deve essere rivolta ai caffè così detti “all’americana” ottenuti facendo passare dell’acqua bollente attraverso caffè macinato per un totale fino a mezzo litro di bevanda. Anche se il sapore sembra più leggero il contenuto può salire fino a 300 mg di caffeina pari a 7 caffè. In Italia, dopo, una certa resistenza, farà la sua comparsa la catena Starbucks che, fra le sue offerte, ha un bicchiere di caffè di quasi un litro ! La caffeina contenuta in una tazzina di espresso, nella maggior parte dei casi, non ha alcuna azione farmacologica, a parte su certe persone più sensibili che possono avere difficoltà a addormentarsi se bevono un caffè prima di andare a letto. Comunque, tirando le somme, il caffè resta sempre e comunque una bevanda ottima con bassissimo contenuto di calorie, a parte i cucchiaini di zucchero, da consumare comunque con una certa parsimonia non superando le tre/quattro tazzine giornaliero. Nel modulo on line troverete altri alimenti analizzati nelle loro caratteristiche specifiche. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 11 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – Napoli Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle: CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE Di seguito il link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordine Nuovo/news/1570-regolamento-contributivolontari Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel. Man mano che aderiranno altre aziende il panel sarà aggiornato. PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare PAGINA 12 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988 PAGINA 13 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 988

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