Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 972 Mercoledì 19 Ottobre 2016, S. Laura, Isacco AVVISO Ordine 1. ORDINE: farmaDAY 2. ORDINE: FAD in Concorso straordinario 3. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. “Influenza, il brodo di pollo ne aiuta la guarigione”, vero o falso? 5. Chemioterapia: cosa mangiare? 6. Avrò chiuso la porta? disturbo ossessivo compulsivo, 8 segnali a cui fare attenzione 7. Prevenzione e Salute 8. IPERIDROSI, cinque consigli su come gestirla 9. Meteo Napoli Mercoledì 19 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 14°C Massima: 21°C Umidità: Mattina = 61% Pomeriggio =66% Proverbio di oggi….…….. Chi tene che magna’ nun ave a che penzà “INFLUENZA, IL BRODO DI POLLO NE AIUTA LA GUARIGIONE”, VERO O FALSO? Classico rimedio della nonna, molti credono che il brodo di pollo aiuti la guarigione in caso di influenza o quando si è ammalati. Vero o falso? Risponde la dottoressa Manuela Pastore, dietista clinico della Direzione Sanitaria dell’Ist. Clinico Humanitas. - Anche se sono necessari VERO ulteriori studi per poter affermare con certezza che il brodo di pollo possa essere utile nella guarigione in caso di raffreddore e influenza, tuttavia alcuni studi dimostrano che il brodo di pollo può contribuire a stimolare la risposta immunitaria riducendo l’infiammazione del tratto respiratorio e migliorando il flusso d’aria – spiega l’esperta. – In attesa di ulteriori conferme, sicuramente possiamo dire che bere brodo di pollo quando si ha l’influenza aiuta a star meglio grazie al suo contenuto di vitamine e sali minerali. Inoltre, essendo liquido, contribuisce all’idratazione che, insieme alle vitamine e sali minerali contenuti nel brodo di pollo sono tutte condizioni che aiutano a far lavorare efficacemente il sistema immunitario contro il virus dell’influenza. Per questo motivo si può dire che il brodo di pollo faccia bene e aiuti il sistema immunitario in caso di influenza ma non è l’unico alimento amico del sistema immunitario e molti altri sono gli alimenti che, quotidianamente stimolano le difese dell’organismo a lavorare meglio. Infatti, per mantenere sempre efficace il nostro sistema immunitario è importante seguire ogni giorno un regime alimentare equilibrato che preveda il consumo regolare di frutta e verdura e di prodotti fermentati come lo yogurt oltre a proteine e carboidrati nelle giuste proporzioni.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 PREVENZIONE E SALUTE IPERIDROSI, CINQUE CONSIGLI SU COME GESTIRLA Chi suda molto anche quando non c'è caldo, potrebbe soffrire d'iperidrosi. Si tratta di un disturbo caratterizzato dalla SECREZIONE ECCESSIVA di sudore da parte delle ghiandole sudoripare Oltre a influire negativamente sulla qualità di vita, l'iperidrosi può anche favorire lo sviluppo di diverse patologie dermatologiche, come micosi, dermatiti da contatto e infezioni piogene cutanee. Per aiutare chi ne soffre a tenere sotto controllo la malattia, la dott. Jenny Eileen Murase, docente di dermatologia presso l'Univ. della California di San Francisco (Usa), ha elencato cinque consigli capaci di migliorare la gestione dell'iperidrosi: 1. Utilizzare l'antitraspirante al posto del deodorante - Il deodorante consente di mascherare o neutralizzare l'odore corporeo, ma non agisce sulla sudorazione. L'antitraspirante, invece, contribuisce a ridurre la secrezione del sudore perché disattiva temporaneamente le ghiandole sudoripare. 2. Applicare l'antitraspirante in modo corretto - L'antitraspirante è più efficace se applicato correttamente, per cui l'esperta consiglia di seguire le istruzioni riportate sulla confezione. Molti antitraspiranti, per esempio, vanno applicati la notte per asciugare la pelle, e poi rimessi al mattino. Gli antitraspiranti, inoltre, non sono specifici per le ascelle: possono essere applicati a qualsiasi zona del corpo interessata dalla sudorazione eccessiva, come i palmi delle mani, la schiena e la zona posteriore delle ginocchia. 3. Tenere un “diario dell’iperidrosi” - Per alcuni pazienti, la sudorazione è innescata da determinate situazioni. Tenere un registro di quando e dove si verificano questi episodi può, quindi, aiutare ad acquisire informazioni utili sul disturbo. Per esempio, può servire a evitare determinate circostanze o il consumo di alcuni alimenti (come caffè e salse piccanti). Inoltre, può aiutare a fornire al medico curante indicazioni più accurate. 4. Cambiare spesso le calzature - Oltre ad avere un cattivo odore, i piedi sudati hanno maggiori probabilità di contrarre infezioni epidermiche, come la micosi chiamata “piede d'atleta”. Per non incorrere in questi problemi, l'esperta consiglia d'indossare scarpe prodotte con tessuti naturali come la pelle, che permette la circolazione dell'aria. Inoltre, raccomanda di cambiare spesso le calzature e di non indossare le stesse per due giorni di seguito, in modo da dare alle scarpe il tempo di asciugarsi completamente prima di metterle di nuovo. Invita anche a non utilizzare i calzini di cotone, che trattengono l'umidità. Infine, suggerisce di utilizzare i sandali o di sfilare le scarpe ogni volta che è possibile. 5. Rivolgersi al dermatologo - Chi prova ansia o imbarazzo a causa di questo disturbo dovrebbe rivolgersi al dermatologo, che saprà indicargli il trattamento più adatto alla sua situazione. “Molti pazienti affetti da iperidrosi non si rendono conto di soffrire di una condizione medica curabile – osserva la specialista -. Chi pensa di sudare in modo eccessivo dovrebbe rivolgersi al dermatologo, che è uno dei pochi medici specializzati nella diagnosi e nel trattamento dell'iperidrosi, e può quindi individuare la tipologia di cui è affetto il paziente e la terapia più indicata per trattarla”. (Salute, Sole 24 ore) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 SCIENZA E SALUTE CHEMIOTERAPIA: COSA MANGIARE? Chi deve affrontare terapie mediche che sono spesso invasive, come quelle necessarie al trattamento di alcuni tumori, si trova in un momento delicato, durante il quale si possono presentare effetti collaterali che “limitano” l’alimentazione con conseguente perdita di peso e della massa magra. Fra gli effetti secondari più fastidiosi della chemioterapia si annoverano disturbi digestivi fra cui inappetenza, nausea, vomito, alterazione del gusto, ma anche stanchezza prolungata che viene definita dal termine “fatigue”, alterazioni dell’alvo che vanno dalla diarrea alla stipsi, alterazioni delle cellule del sangue che possono predisporre a infezioni, anemia, sanguinamenti o ecchimosi. Questo rende l’alimentazione uno degli argomenti più delicati per le persone che sono in tale fase del loro percorso di cura; in alcuni casi, dunque, può essere indicato rivolgersi a persone competenti per affrontare al meglio le esigenze individuali. Dieta Compatibile con Effetti Collaterali della Terapia Oncologica «Innanzitutto è utile fare una precisazione:  non esiste “la dieta per la chemioterapia”!», spiega la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas. «In generale, nessun alimento è proibito o sconsigliato a chi sta affrontando un ciclo di chemioterapia, a meno che non si debbano apportare restrizioni o cambiamenti in funzione degli effetti collaterali o della situazione nutrizionale del singolo. Al contrario, proprio in questa fase è estremamente importante mantenere una dieta il più possibile varia ed equilibrata che permetta di raggiungere o mantenere, anche nella fase precedente alle terapie, un buono stato nutrizionale: una nutrizione non adeguata è certamente un elemento che potrebbe pregiudicare gli esiti di un trattamento o addirittura costringere i medici a sospenderne il corso». «Infatti, per ottenere la massima efficacia da qualunque trattamento antitumorale, è necessario evitare il peggioramento dello stato nutrizionale del paziente oncologico. Un’alimentazione soddisfacente e un supporto nutrizionale adeguato evitano la perdita di peso e la perdita di massa muscolare, condizioni che si associano ad un peggioramento della malattia, della qualità di vita e spesso non consentono di portare a termine le cure in modo efficace. L’alimentazione deve, per quanto possibile, soddisfare i fabbisogni calorici e proteici e deve essere compatibile con gli effetti collaterali delle terapie oncologiche. Individuare i sintomi e gli eventuali cibi che li peggiorano o migliorano può essere utile ad adottare strategie che consentano di alimentarsi al meglio». (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 SCIENZA E SALUTE AVRÃ’ CHIUSO LA PORTA? DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO, 8 SEGNALI A CUI FARE ATTENZIONE Pur manifestandosi in forme diverse, la nevrosi è caratterizzata da pensieri ricorrenti associati a precisi rituali con cui si tenta di neutralizzare una fissazione irrazionale, come la paura dei germi o la necessità di avere ogni cosa sotto controllo. 1. Lavarsi le mani fino a scorticarsele L'ossessione trae la propria origine dalla tendenza alla ripetizione mentale di schemi cognitivi relativi a comportamenti da tenere in relazione a specifiche performance richieste (un esame, un colloquio di lavoro, l'incontro con una persona che ci attrae). Questo è un modo per diminuire la tensione associata all'evento e, contestualmente, migliorare la propria lettura del mondo circostante e la propria capacità di fornire risposte comportamentali efficienti. Ecco perché, per chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo (DOC), anche un semplice contatto con la maniglia di un bagno pubblico basta a scatenare una serie di pensieri incontrollati che, nel caso specifico, sono radicati in un terrore talmente irrazionale per i germi da spingere l'individuo a lavarsi le mani anche 50 volte al giorno per la paura della contaminazione. «E il rituale con cui si lava le mani può essere così elaborato da interferire negativamente sulla vita quotidiana», spiega al Reader's Digest Jeff Szymanski, direttore dell'International OCD Foundation. «Nelle persone affette da DOC tutto va fuori controllo - e la presenza di compulsioni, ovvero di comportamenti rituali che presentano spesso un'assonanza semantica con le ossessioni e sono spesso fonte di disabilità, è frequente e facilmente riconoscibile per coloro che vivono con il soggetto in questione». 2. Tirare a lucido la casa Essere affetti da disturbo ossessivo compulsivo significa sentire la necessità di dover pulire casa da cima a fondo non perché sia realmente sporca, ma perché se non lo si fa qualcuno potrebbe ammalarsi e la colpa sarebbe appunto della mancata pulizia, quindi della persona che non vi ha provveduto. «Il lavoro di pulizia può durare anche solo un'ora, ma ci si ossessiona su di essa per molto più tempo». «Ossessioni e compulsioni presenti nel disturbo ossessivo compulsivo possono avere forme ed intensità diverse - sottolinea ancora Cerveri - e, nel caso delle compulsioni legate alla pulizia e all'ordine, qualunque comportamento altrui che possa creare disordine o sporco genera nel soggetto malato rabbia e tensione che, a volte sfocia in comportamenti verbalmente aggressivi, che rendono il clima relazionale in famiglia decisamente difficile». 3. Controllare che porte e finestre siano chiuse Fra le compulsioni più comuni del disturbo ossessivo compulsivo, l'atto di dover controllare ripetutamente qualcosa (che siano porte e finestre chiuse o forno e tostapane spenti) può derivare dalla volontà di non sentirsi responsabili se accade qualcosa di terribile, a cui si aggiunge la paura che qualcun altro possa farsi male a causa della disattenzione. «Nelle forme più gravi, l'impatto sulla vita quotidiana può essere fortissimo, oltre che altamente invalidante. Un esempio classico è la necessità di ripetere gesti come controllare la chiusura della porta un numero enorme di volte, che produce una significativa perdita di tempo nell'arco della giornata e una grande tensione nel soggetto, che finisce così per ritrovarsi esausto e senza tempo per le restanti attività». PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 4. Essere dei perfezionisti Avere degli standard elevati e volere che le cose siano fatte in un determinato modo non è di per sé indice di un disturbo. «Quando però tali comportamenti vengono esagerati, allora questo perfezionismo esasperato diventa una forma di DOC». «Quando è un sintomo di un disturbo ossessivo compulsivo, il perfezionismo cessa di essere un vantaggio dal punto di vista lavorativo ma diventa piuttosto un danno. Essendo infatti caratterizzato da comportamenti ripetuti e irrazionali volti alla ripetizione di procedure e algoritmi, e a controlli sempre più serrati di particolari irrilevanti, questo comportamento porta a un deciso calo della produttività, senza dimenticare che spesso viene richiesto in modo così rabbioso a colleghi e dipendenti da rendere l'ambiente lavorativo più problematico». 5. Avere bisogno di continue rassicurazioni La mancanza di fiducia in se stessi e la paura di fare degli errori che possano poi avere gravi conseguenze può scatenare la necessità compulsiva di dover chiedere sempre l'opinione degli altri prima di fare qualcosa o di cercare l'approvazione altrui. «L'insicurezza ossessiva per qualunque situazione o scelta porta il soggetto a paralizzarsi dal punto di vista delle proprie attività. Qualunque cosa viene rimandata in attesa di chiedere ossessivamente consigli o indicazioni ad altri, senza mai essere in grado di trovare un reale e risolutivo aiuto. L’incertezza resta dunque il motivo dominante, insieme a una continua e irrazionale richiesta di rassicurazione, che ben presto viene rivolta anche a persone scarsamente qualificate a fornire le risposte cercate». 6. Avere pensieri violenti e indesiderati (e convincersi che significhino qualcosa) A differenza di una persona senza alcun disturbo di questo tipo, chi ha una nevrosi ossessivo compulsiva non si limita ad assecondare un pensiero insolito che gli ha attraversato la mente, ma lo deve analizzare nei minimi dettagli. E questo comportamento scatena una serie d'inquietanti interrogativi, che possono continuare a tormentarlo anche per molti giorni di seguito. «La presenza di pensieri insoliti e, a volte, sgradevoli è un'esperienza diffusa quando questi rimangono isolati, ma alcuni soggetti sofferenti di DOC presentano ossessioni profondamente angoscianti rispetto a questi fenomeni, come per esempio madri che temono di poter fare del male al proprio figlio o donne che hanno paura di poter tradire il fidanzato. E questo pensiero innesca un dubbio che non svanisce, ma continua a crescere in termini di ansia e partecipazione emotiva, fino a portare il soggetto a una condizione di gravissima angoscia». 7. Fare tutto in base a un numero Che si tratti di aprire o chiudere la portiera di una macchina o di prendere qualcosa al supermercato, eseguire una determinata attività sulla base di un numero che si ritiene “buono” o “sicuro”, indipendentemente da quale sia questo numero, è il segnale di una nevrosi. «Rompere lo schema potrebbe non solo mettere a disagio, ma anche instillare l'idea che qualcosa possa andare storto». «In genere, le persone che soffrono del disturbo riescono a mantenere un sufficiente equilibrio funzionale, ma nei periodi di stress questa tolleranza diminuisce, mentre aumentano i comportamenti rituali, fino ad arrivare a un'intensità tale da produrre un marcato disagio nella vita quotidiana». 8. Allineare perfettamente i barattoli Sebbene meno comune rispetto ad altre ossessioni, la necessità di organizzare la dispensa in modo maniacale, non solo allineando in barattoli e rivolgendoli tutti nella stessa direzione, ma persino sistemandoli in base al cibo e al colore, muove da un irrazionale bisogno di ordine e simmetria. E basta che tale ordine venga sovvertito per qualsivoglia motivo o che ci si accorga che le cose “non sono più giuste”, per scatenare ansia e preoccupazione. «L’ordine è un elemento simile alla pulizia, che può però assumere intensità e tonalità diverse, fino a caratterizzarsi in un rituale complicato e fortemente limitante per il soggetto e gli stessi familiari, con stadi di ansia intensissima che possono sfociare in reazioni violente, sia verbali che fisiche». (Salute, Corriere) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 972 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine MESE DATA Venerdì 21 Ottobre Ore 20.45 Ottobre Domenica 23 Ottobre Ore 9.00 Lunedì 24 Ottobre Ore 20.45 Martedì 25 Ottobre Ore 19.30 Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45 TITOLO CF NOTE Sessione I° Parte 12 per 4 Sessioni Prof. M. Santomauro Corso Teorico - Pratico di Primo Soccorso (PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care) Sessione 2 Omeopatia Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo Serata MONOTEMATICA Prof. P. Ascierto 10 Conoscere e Prevenire il Melanoma: FAD Ruolo del Farmacista L’Omeopatia: verità e stato dell’arte Sessione II° Parte Corso Teorico-Pratico di Primo Soccorso (PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care) 12 per 4 Sessioni Ist. Naz. Tumori “G. Pascale” Prof. M. Santomauro COME PRENOTARSI: RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ; OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45  L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate (118); Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45 Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascale” Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del Farmacista PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefar macistinapoli.it/ordi neNuovo/news/1097un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I Colleghi VOLONTARI che intendono partecipare al progetto potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 REGIONE CAMPANIA: COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO: “Pubblicata sul BURC la Commissione BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania Napoli: Convegno “Titolari di Farmacia Indipendenti e Società di Farmacisti: un Legame Indissolubile Apre i lavori Antonello Mirone – Presidente di Federfarma Servizi. PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 972 Modulo 6/B La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE OBESITÀ 3 Riprendiamo l’analisi dei fattori predisponenti all’obesità. Il consumo di frutta e verdura nonché di pesce azzurro è abbastanza limitato specie nelle giovani generazioni. Tra l'inizio degli anni '50 e la fine degli anni '70, ossia nel periodo di boom economico, si stima che in Italia vi sia stato un aumento: Dei grassi visibili dal 12% al 19% Dei grassi invisibili animali dal 7% all'11% (Fonte Istituto Nazionale per la Nutrizione) Il consumo di frutta e verdura, secondo una indagine svolta, era così distribuito:  Consuma almeno una volta al giorno della frutta 75%  Consuma almeno una volta al giorno della verdura 77%  Consuma almeno una volta a settimana pesce 62%  Consuma almeno una volta a settimana legumi 63% Si tratta di percentuali abbastanza critiche in quanto la verdura e la frutta sono raccomandate per cinque porzioni totali giornaliere mentre il pesce dovrebbe essere inserito almeno un paio di volte a settimana per evitare lo squilibrio tra acidi grassi omega 3 ed omega 6. Consumo di alcool • • Consuma alcol almeno una volta al mese il 67,9% degli intervistati Tra coloro che dichiarano di bere alcol giornalmente, consumano più di 3 bicchieri il 15,2% e sono tutti maschi. L’11,5% dichiara di aver bevuto in una sola occasione nel corso dell’ultimo mese più di 6 bicchieri di vino/birra ovvero più di 6 bicchierini di liquore (bevitore binge). Questo comportamento è fortemente correlato con il sesso maschile (p< 0,001)‫‏‬ Il 15,1% afferma di aver bevuto nell’ultimo mese almeno una volta fuori dai pasti. Complessivamente il 44% degli intervistati è in sovrappeso/obeso. Gli obesi sono l’11% senza differenze tra i sessi. Esiste una maggiore e significativa quota di uomini (43%) in sovrappeso rispetto alle donne (24%)‫‏‬ Indice di massa corporea Confronto maschi vs femmine 80 60 percentuale • masch i femmi ne 40 20 0 sottopeso normopeso sovrappeso status obeso Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it

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