Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 970 Lunedì 17 Ottobre 2016, S. Ignazio, Rodolfo AVVISO Ordine 1. ORDINE: farmaDAY 2. ORDINE: FAD in Concorso straordinario 3. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Se si soffre di nausea, la gravidanza procede bene. 5. Policistosi ovarica, Inositolo, integratori proteici, Vitamina D3 6. Come capire se una «botta in testa» è grave? Prevenzione e Salute 7. Corsa, palestra o piscina? Per restare in forma è meglio camminare 8. Ragazzi e alcol: dieci consigli ai genitori 9. Meteo Napoli Lunedì 17 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 15°C Massima: 23°C Umidità: Mattina = 61% Pomeriggio =46% Proverbio di oggi….…….. Chello can un vuo’ sentì’, fa’ vedé’ ca nun siénte. CORSA, PALESTRA O PISCINA? Per restare in forma è meglio camminare Fra i benefici, girovita più sottile e indice di massa corporea più bassa. Lo sostiene una ricerca della London School of Economics Che camminare sia un toccasana per la salute non è una novità. sarebbe addirittura più efficace per dimagrire rispetto all'allenamento in palestra A sostenerlo è nientemeno che la prestigiosa London School of Economics: uno studio che sta facendo parlare di sé in Gran Bretagna ha mostrato che chi - fra il 1999 e il 2012 - si è dedicato quotidianamente per almeno mezz'ora alla camminata a passo svelto tende ad avere un girovita più sottile e un indice di massa corporea più basso rispetto a chi si è affannato fra pesi e cyclette o con le vasche in piscina. A trarre il massimo da questa attività a costo zero, davvero alla portata di tutti, sarebbero soprattutto le donne e gli over 50. E le spiegazioni possibili sono diverse: tanto per cominciare, uno sforzo regolare e senza strappi, ritengono gli esperti, viene assorbito meglio dal fisico, anche quello di chi è meno allenato. Niente più scuse, dunque, per prendere la macchina o i mezzi pubblici anche per fare un paio di chilometri:  andare a piedi è il miglior modo per tenersi in forma. Tanto che, sostengono i ricercatori inglesi della London School of Economics, le campagne governative dovrebbero puntare più sui benefici della camminata veloce che su quelli di una dieta sana. Almeno in un paese come il Regno Unito, dove le malattie legate all'obesità costano al sistema sanitario nazionale oltre un miliardo di sterline l'anno. (Salute, Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 PREVENZIONE E SALUTE RAGAZZI E ALCOL: DIECI CONSIGLI AI GENITORI Come parlarne, come tenere gli occhi aperti, senza allarmismi e senza sottovalutare il rischio Come parlarne, come tenere gli occhi aperti, senza allarmismi e senza sottovalutare il rischio Ci sono ragazzi che bevono anche 5 o 6 cocktail consecutivi, ben oltre il proprio limite di tolleranza, allo scopo deliberato di ubriacarsi. Non sono pochi e lo fanno anche più volte a settimana: stando agli ultimi dati, raccolti da un’indagine Doxa,  sono il 20% dei maschi con più di 13 anni  l’8,6% delle femmine (nel 2005 erano rispettivamente il 14,6% e il 6,1%). TROPPO GIOVANI - L’Istituto Superiore di Sanità, ha diffuso dei dati preoccupanti sui giovanissimi, specie sulle ragazzine, che aumentano il consumo fuori pasto di superalcolici. Si diffondono pratiche assurde, a volte basate su colossali bufale, come l’EYEBALLING:  si crede che l’alcol si assimili più rapidamente se versato negli occhi, e il risultato non è lo sballo sperato, ma la cornea rovinata. In generale, in Italia i ragazzi bevono il loro primo bicchiere di alcolici presto, prima che in altri Paesi europei, a 12 anni. A quell’età, l’apparato digerente è ancora immaturo e il danno è maggiore. FACILI BERSAGLI - Sempre di più giovani e giovanissimi si configurano come tipologie di consumatori molto particolari e ben definiti, oltre che un bacino di utenza appetitoso per produttori e distributori. Accade con l’alcol come con il tabacco. I ragazzi oggi più di prima dispongono di denaro e di autonomia per consumare alcolici. Le strategie comunicative dei produttori diventano più aggressive, delineano modelli di successo e socializzazione legati a doppio filo con il bicchiere sempre pieno:  l’alcol rende più simpatici, scioglie la lingua, allontana le insicurezze. Apparentemente. E gli adolescenti abboccano. COSA FARE - Come difendersi e come difenderli? Ecco 10 consigli ai genitori e ai familiari, 10 spunti di riflessione proposti dall’Osservatorio su fumo, alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità. 1) Provocateli: smontate con loro gli spot televisivi, analizzate i comportamenti socialmente accettati e diffusi, stimolati a distinguersi dal branco e a essere informati. 2) Date un buon esempio: se consumate alcolici in casa, fate in modo che siano una componente ordinaria ma moderata dei pasti, senza eccessi. Dimostrate che ci si diverte anche senza alcol. 3) Informateli: parlate loro dell’alcol e dei possibili danni ad esso associati sin da bambini, non aspettate l’adolescenza, periodo di ribellione e sfida verso il “buon senso” degli adulti. 4) Distinguete: ci sono persone a cui l’alcol fa più male che ad altri. Sono i ragazzi con meno di 15 anni, ancora particolarmente vulnerabili, le femmine, che riescono a eliminare la metà della quantità di alcol che smaltisce un organismo maschile. 5) Allertate le ragazze: oltre al fatto, già citato, che le donne soffrono gli effetti negativi dell’alcol più dei maschi, vanno tenuti presenti i pericoli legati al genere femminile, come il rischio di gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmesse, oltre ai danni per il feto in una futura maternità. 6) Educateli alla differenza fra uso e abuso, assicurandovi che abbiano presenti i rischi legati alla perdita di controllo e all’alterazione delle proprie capacità, alla guida. 7) Insegnate loro a leggere le etichette: sappiano cos’è la gradazione alcolica e consumatori consapevoli 8) Fate loro sapere che l’alcol dà dipendenza. 9) Offrite loro la possibilità di divertirsi con gli amici, a casa e fuori, esiste una convivialità analcolica. 10) Vigilate su di loro. Non potrete proteggerli 24 ore su 24, ma tenete gli occhi e i canali di comunicazione sempre aperti. (Fondazione Veronesi) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 SCIENZA E SALUTE SE SI SOFFRE DI NAUSEA, LA GRAVIDANZA PROCEDE BENE Rilevata un’associazione tra la tendenza a sperimentare nausea e vomito e il buon esito della gestazione Potrebbe sembrare incredibile, ma chi soffre di nausea durante la gravidanza dovrebbe gioirne. Questo disturbo sarebbe associato a un MINOR RISCHIO DI PERDERE IL BAMBINO Lo hanno scoperto i ricercatori del National institutes of health di Bethesda (Usa), durante uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine. Secondo gli esperti, la nausea – che in molti casi è accompagnata da episodi di vomito - sarebbe il risultato di un’azione protettiva messa in atto dall’organismo della mamma nei confronti del nascituro:  servirebbe, infatti, a proteggere il feto dalle tossine e dagli agenti patogeni presenti negli alimenti e nelle bevande. Durante la ricerca, gli autori hanno analizzato i dati raccolti dall’indagine Effects of Aspirin in Gestation and Reproduction, diretta a studiare se l'assunzione quotidiana di una bassa dose di aspirina potesse prevenire l’interruzione di gravidanza nelle donne che, in precedenza, avevano sperimentato uno o due aborti spontanei. Nel corso dello studio, sono rimaste incinta 797 partecipanti, di cui 188 hanno perso il bambino. Alle volontarie era stato chiesto di compilare un diario giornaliero, in cui dovevano annotare eventuali episodi di nausea e vomito, sperimentati tra la seconda e l’ottava settimana di gestazione. Dopo aver analizzato le informazioni a disposizione, gli scienziati americani hanno osservato che il 57,3% delle donne incinte aveva sofferto di nausea e il 26,6% di nausea e vomito. Confrontando questo dato con l’esito delle gravidanze, hanno scoperto che queste partecipanti correvano un rischio dal 50 al 75% inferiore di andare incontro a un aborto, rispetto a quelle che non avevano sperimentato la nausea, da sola o accompagnata dal vomito. Secondo i ricercatori, i risultati dell’analisi confermano l’esistenza di un’associazione positiva tra questi disturbi e il buon andamento della gestazione. “È opinione comune che la nausea indichi una gravidanza sana, ma finora non c’erano molte prove affidabili a sostegno di questa ipotesi. Lo studio ha valutato i sintomi sperimentati dalle donne incinte fin dalle prime settimane di gravidanza, immediatamente dopo il concepimento, e conferma l’esistenza di un’associazione tra la nausea e il vomito e un minor rischio di perdita del bambino”. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 POLICISTOSI OVARICA, Inositolo, integratori proteici, Vitamina D3 Per molto tempo il trattamento della POLICISTOSI OVARICA si è basato sulla scelta di contraccettivi orali o su farmaci induttori dell'ovulazione: i primi venivano utilizzati principalmente per la loro capacità di migliorare i sintomi legati all'iperandrogenismo e all'irsutismo mentre gli altri venivano scelti in occasione di un eventuale desiderio riproduttivo. I contraccettivi (il più famoso dei quali è certamente il DIANE) spesso erano l'unico strumento per interrompere l'amenorrea e garantendo flussi da sospensione che proteggevano anche dal rischio di iperplasia endometriale particolarmente presente nelle pazienti obese. Gli induttori (il più famoso il CLOMID) non potevano certamente essere somministrati cronicamente ed avevano come solo alternativa la chirurgia attraverso la resezione ovarica cuneiforme o più recentemente lovarian drilling (una serie di piccole perforazioni condotte generalmente in laparoscopia sulla superficie dell'ovaio). Tra i contraccettivi orali, i farmaci induttori dell'ovulazione e la chirurgia sono stati per lungo tempo le uniche opzioni terapeutiche fino a quando è apparsa sempre più evidente una importante componente metabolica sia nella POLICISTOSI OVARICA che nella MICROPOLICISTOSI OVARICA (la variante più leggera). E' in particolare il ruolo dell'insulina che attira l'attenzione dei ricercatori; il lavoro condotto dai ricercatori dimostrava un'alterata risposta insulinemica in pazienti affette da Policistosi Ovarica e Micropolicistosi. Col passare degli anni le terapie attive sul metabolismo insulinemico ed in particolare l'uso della METFORMINA hanno cambiano la strategia terapeutica con importanti successi per le pazienti. Gli antidiabetici orali, somministrati in genere in associazione con la pillola contraccettiva per il loro possibile rischio teratogeno, hanno consentito una vera terapia della Policistosi Ovarica consentendo anche di raggiungere in tempi più rapidi quegli obiettivi dietetici ed estetici spesso necessari. Si è sempre più compreso che lo stile di vita e l'alimentazione erano i veri punti cardine di ogni strategia terapeutica e che la vera cura della policistosi non poteva basarsi solo sulla somministrazione di contraccettivi orali. Questa rivoluzione concettuale si estese anche ai trattamenti di induzione dell'ovulazione che sembrarono subito più efficaci quando associati alla Metformina ed alla dieta. Ma gli antidiabetici orali oltre al possibile rischio per il feto hanno talvolta effetti collaterali e la dimostrazione che un simile obiettivo poteva essere raggiunto con l'INOSITOLO ha determinato un importante innovazione terapeutica. La DIETA e l'ATTIVITA' FISICA hanno trovato un rinnovato interesse e ora molte ragazze ora mestruano ed ovulano spontaneamente senza l'ausilio di alcun farmaco. Nell'ambito di queste nuove strategie ed in particolare dell'intervento metabolico hanno trovato spazio anche alcuni INTEGRATORI PROTEICI che oltre a determinare un maggior consumo energetico influenzano positivamente anche il metabolismo glucidico-insulinemico consentendo di risolvere in modo ancora più rapido e senza effetti collaterali molte situazioni altrimenti gestibili solo con farmaci; sempre più frequente l'associazione di integratori proteici con inositolo nell'ambito di programmi dietetici e di attività fisica aerobica. Sempre per quando riguarda strategie innovative di trattamento merita attenzione la Vitamina D3. Il dato è recente ma sembra che nelle donne affette da policististosi Ovarica e Micropolicistosi Ovarica esista spesso una carenza più o meno importante della VITAMINA D3 e che la correzione di questo deficit possa avere effetti molto positivi. (Salute, Donna) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 PREVENZIONE E SALUTE COME CAPIRE SE UNA «BOTTA IN TESTA» È GRAVE? I disturbi possono arrivare diversi giorni dopo il trauma Una «botta in testa» non è un’evenienza rara: è capitato a molti di sbattere contro un’antina, di prendere una pallonata in fronte... In genere in questi casi il trauma è lieve, ma non sempre. Incidenti stradali, cadute, infortuni sportivi, domestici o sul lavoro sono all’ordine del giorno e spesso è la testa a pagare il conto maggiore. Si calcola che ogni anno in Italia almeno 200-300 persone per 100 mila abitanti vengano ricoverate a causa di traumi cranici, escludendo quelli lievi. CHE COSA COMPORTA UN TRAUMA CRANICO? «I traumi cranici vengono distinti in lievi, medi e gravi in basi ai sintomi, ma anche alla dinamica dell’incidente. Una cosa è urtare la testa contro uno sportello, un’altra, ben più grave, essere colpiti da un martello o cadere dalla moto - spiega P. Cremonesi, resp. del Pronto Soccorso dell’Osp. Galliera di Genova. Un trauma lieve può anche non dare sintomi, o causare disturbi come un leggero mal di testa o un lieve senso di stordimento. Se c’è un taglio sul cuoio capelluto, si può perdere sangue, dal momento che vicino alla superficie della pelle ci sono molti vasi sanguigni. Proprio per questo una lacerazione di questo tipo può sembrare molto più grave di quanto in realtà sia. Nei traumi medi i sintomi sono più insidiosi e comprendono forte mal di testa, vertigini, nausea e vomito. La situazione degenera nei traumi gravi. Oltre a pallore, vomito, nausea, cefalea, ci può essere perdita di coscienza e persino coma». «Se il trauma è lieve non occorrono particolari precauzioni se non riposo e ghiaccio sulla eventuale piccola ferita. COME BISOGNA Se però i sintomi peggiorano, meglio chiedere aiuto medico. In caso di traumi COMPORTARSI? medi o gravi bisogna recarsi al Pronto soccorso, o chiamare un’ambulanza se la situazione è particolarmente preoccupante. In attesa dei soccorsi possono giovare accorgimenti come porre una borsa del ghiaccio sulla testa della vittima, interrompere eventuali sanguinamenti premendo con un panno pulito la ferita (a meno che si sospetti un frattura del cranio), lasciare la persona distesa, facendo attenzione a non muovere il collo. Ci sono, poi, cose da non fare, come rimuovere un oggetto sporgente da una ferita, agitare la persona se sembra stordita, somministrare alcol, sonniferi o alimenti. Una volta in ospedale, in genere, per valutare l’entità del danno si esegue una Tac del cranio. Eventualmente si procede anche a radiografia del tratto cervicale o a risonanza magnetica». Che cosa si può fare sul fronte della prevenzione? «Non tutte le lesioni alla testa sono prevenibili, ma alcuni accorgimenti riducono i rischi. In primo luogo mettere sempre il caso in bicicletta, in moto, sugli sci o se si fanno sport violenti, nonché indossare le cinture di sicurezza quando si va in automobile. In casa, prendere alcune precauzioni per ridurre il rischio di cadute, specie di anziani e bambini piccoli». (Salute, Corriere) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 970 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine MESE DATA Lunedi 17 Ottobre Ore 21.00 Venerdì 21 Ottobre Ore 20.45 Ottobre Domenica 23 Ottobre Ore 9.00 Lunedì 24 Ottobre Ore 20.45 Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45 TITOLO CF NOTE Presentazione del Libro: Se Ho sbagliato, accetto correzioni: penso però che sia ...tardi!!!! Autore: Prof. Renato SINNO, Decano dei Farmacisti di Napoli 12 Prof. Sessione I° Parte per M. Santomauro Corso Teorico-Pratico PHTC 4 Sessioni (Pre Hospitalization Trauma Care) Sessione 2 Omeopatia Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo Prof. P. Ascierto Serata MONOTEMATICA 10 Ist. Naz. Tumori Conoscere e Prevenire il Melanoma: FAD “G. Pascale” Ruolo del Farmacista 12 Prof. Sessione II° Parte per M. Santomauro Corso teorico-pratico PHTC 4 Sessioni (Pre Hospitalization Trauma Care) COME PRENOTARSI: RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ; OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico PHTC, 12 CF Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45  L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate (118);  Acquisire la capacità di utilizzare correttamente i presidi per la mobilizzazione ed immobilizzazione del traumatizzato; Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45 Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascale” Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del farmacista PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinef armacistinapoli.it/o rdineNuovo/news/1 097-un-farmacoper-tutti RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I Colleghi VOLONTARI che intendono partecipare al progetto potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 REGIONE CAMPANIA: COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO: “Pubblicata sul BURC la Commissione BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania ORDINE: CONCORSO STRAORDINARIO: il Consiglio di stato contro la “DUPLICE ASSEGNAZIONE” Con ordinanza n. 4632 di oggi, 14/10/2016, il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello contro l’ord. cautelare n. 282/2016 del Tar Puglia che aveva respinto l’istanza di sospensione del provvedimento di esclusione dalla graduatoria pugliese di due farmacisti perché già assegnatari di altra sede in un diverso concorso straordinario. I giudici baresi, come si ricorderà, avevano affermato che la previsione - nell’art. 11 del decreto Cresci Italia – della “possibilità di partecipare al concorso in non più di due Regioni risponde alla finalità di ampliare al massimo le chances di partecipazione, quindi di favorire l’accesso alla titolarità di farmacie di un più ampio numero di aspiranti, ma non pare implicare anche la possibilità di duplice assegnazione di sedi in capo al medesimo concorrente”. E il Consiglio di Stato ha ora ritenuto “nei limiti della delibarazione sommaria propria della fase cautelare, che le considerazioni svolte dal primo giudice debbano essere condivise… ferma restando l’opportunità di una sollecita trattazione nel merito del ricorso di primo grado presso il Tribunale Amministrativo adito”. Siamo quindi in presenza di un dictum indubitabilmente contrario alla tesi della “duplice assegnazione”, alla possibilità cioè che un farmacista, che abbia partecipato – in forma associata con uno stesso collega o con altri colleghi – a due diversi concorsi straordinari, possa conseguire il doppio risultato. PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 970 Modulo 6/A La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE OBESITÀ 1 Iniziamo a parlare della principale e più diffusa patologia costituente la sindrome metabolica, ossia l’obesità ed il sovrappeso. E’ necessario affrontare questo argomento perché il fenomeno sta assumendo aspetti preoccupanti dal punto di vista epidemiologico soprattutto negli Stati Uniti ed desso anche in Italia per le modifiche di stile di vita e alimentazione. Negli Stati Uniti dove il problema è molto sentito è stato stilato un documento dove si danno i seguenti consigli: ADATTA LE TUE PORZIONI Quando ordini ricordati che più grande non significa più salutare SCEGLI LE TUE BEVANDE Prima di acquistare una lattina di una bibita tipo soda, pensa che la puoi rimpiazzare con acqua, latte o succo di frutta al 100% (in USA alcune persone non bevono mai acqua ma solo bibite gassate!) MUOVITI OGNI GIORNO Fai attività ogni giorno anche semplicemente facendo delle passeggiate quando ti rechi in qualche posto ATTENZIONE ALLA TV Spegni la tv, farai bene a te ed ai tuoi figli ed acquisterai molto più tempo per migliorare la tua qualità di vita. MANGIA PIU’ FRUTTA E VERDURA Cerca di aumentare il consumo della frutta e della verdura soprattutto quella colorata variando il più possibile tutti i colori. L’attuale epidemia dI obesità riflette i profondi cambiamenti nella società occorsi negli ultimi 20-30 anni, che hanno creato un ambiente che promuove uno stile di vita sedentario e una dieta ad alto contenuto calorico. Perché preoccuparsi così tanto dell’obesità? • E’ la principale condizione associata a disagio psicosociale e a malattie croniche. • Perché aumentando il peso, aumenta la possibilità di manifestare tutta una serie di patologie che possono agire sul soggetto riducendone la durata di vita, • Il trattamento è gravato da un alto numero di insuccessi • L'obesità ormai è molto diffusa anche da noi, infatti si vedono molti bambini obesi, è molto più grave quando l'obesità parte dall'infanzia perché è molto difficile da risolvere, la causa di ciò possono essere: USO IMPRORPIO DEGLI ALIMENTI ABUSO DI TELEVISIONE O ALTRI MEDIA DI COMUNICAZIONE Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it

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