Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 964 Lunedì 10 Ottobre 2016, S. Daniele AVVISO Ordine 1. ORDINE: farmaDAY 2. ORDINE: FAD in Concorso straordinario 3. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. La longevità ha un limite: 115 anni (qualcuno ipotizza 125) 5. Contrattura o stiramento? Come riconoscerli Prevenzione e Salute 6. Capelli: come affrontare la caduta in autunno 7. Come lavarsi il viso e non sbagliare: di sera, con acqua tiepida 8. Cosa significa avere le piastrine basse e quali sono i rimedi Meteo Napoli Lunedì 10 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 16°C Massima: 21°C Umidità: Mattina = 68 Pomeriggio =51% Proverbio di oggi….…….. Sul’à morte nu”nc’è rimedio. CAPELLI: COME AFFRONTARE la CADUTA in AUTUNNO Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si verifica quella fase che in gergo tecnico i medici definiscono telogen e che coincide con una caduta molto intensa dei capelli Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi i capelli s’indeboliscono e il rischio caduta aumenta: ecco i consigli per affrontare al meglio il cambio di stagione. Se normalmente si perdono in media 1000 capelli al giorno, in autunno questa quantità aumenta; non c’è però da preoccuparsi perché si tratta di un fenomeno naturale che si verifica in corrispondenza dei cambi di stagione e con l’arrivo dei primi freddi. In questa fase, nota in ambito medico come “TELOGEN”, è come se il cuoio cappelluto si liberasse dei capelli vecchi cresciuti nei mesi precedenti per fare spazio a quelli nuovi. Il telogen si manifesta solitamente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno con una durata variabile tra i due e i quattro mesi, durante i quali la caduta può essere anche molto intensa e lasciare chiazze glabre. Fortunatamente esistono alcuni accorgimenti che, se messi in pratica, aiutano a frenare la caduta. QUALI? Anzitutto è necessario proteggere i capelli dall’esposizione diretta ai raggi solari, indossando un copricapo e utilizzando prodotti anti-caduta specifici per il mare, in grado di offrire la protezione necessaria dall’acqua salata del mare e dai fattori ambientali come sole e umidità. L’equazione è molto semplice: meno sole i capelli assimilano durante i mesi estivi, meno capelli cadranno durante l’autunno. Oltre alla protezione dal sole, indispensabile in estate ma anche in primavera, ci sono altri fattori che incidono accelerando la caduta; tra questi c’è sicuramente lo stress e gli scompensi ormonali. Nei casi più gravi e se il problema persiste, il consiglio è di consultare sempre il medico: il parere di uno specialista può aiutare a diagnosticare meglio la causa di origine e a identificare una cura più mirata del problema. (Salute, Il Giornale) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 SCIENZA E SALUTE LA LONGEVITÀ HA UN LIMITE: 115 ANNI (MA QUALCUNO IPOTIZZA 125) Uno studio sfata la credenza che la longevità stia aumentando progressivamente e fissa a 115 anni il limite umano (anche se in rarissimi casi è stato superato) Da anni si ipotizza che l’aspettativa di vita non si arresterà più o comunque che possa continuare a crescere sempre un pochino. Se all’inizio del 1900 era sui 55 anni e oggi è più di 82 anni significa evidentemente che la progressione è galoppante. E del resto la massima estensione della vita umana è sempre stata oggetto di interesse da parte di varie discipline e fa da sfondo a racconti mitologici. Ma uno studio americano pubblicato su Nature mette un paletto ben preciso all’aspettativa di vita e parla di un limite di 115 anni, mentre altri ricercatori smentiscono questa conclusione e arrivano alla soglia dei 125 anni. SCENARIO FUTURO Complice la scienza, la medicina, la genetica e l’organizzazione della società si crede da tempo che la vita sia destinata ad allungarsi sempre più, magari a un tasso di crescita più debole rispetto al passato, ma sempre e comunque ad allungarsi. E del resto così ci ha abituati la scienza negli ultimi lustri. Tanto che qualcuno ha anche immaginato un ipotetico futuro francamente un pò inquietante e ci si chiede se veramente sia auspicabile un allungamento della vita (o forse sarebbe meglio dire della vecchiaia) oltre ogni limite. Ci piacerebbe vedere in giro (o magari farne parte) un esercito di over 200? Non preoccupiamoci, tanto non accadrà. Nonostante la scienza, nonostante la genetica, il benessere, la ricerca, la felicità, la dieta e tante altre cose esiste un limite umano invalicabile secondo l’ultimo studio sull’aspettativa di vita. LO STUDIO : gli studiosi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York hanno analizzato i dati dello Human Mortality Database, riguardanti la mortalità della popolazione di più di 40 Paesi e le morti dei supercentenari nei 4 Paesi (USA, Francia, Giappone, Regno Unito) con il più alto numero di anziani. Se nella media l’età di morte è cresciuta di molto, oltre i 105 anni il tasso di crescita è stato minimo. E del resto esiste una differenza importante tra il miglioramento dell’aspettativa di vita media e l’allungamento di quella massima. : Interpretando e studiando i modelli matematici e statistici da cui si evincono i trend 115 o 125 di crescita e di arresto della longevità i ricercatori sono arrivati a concludere che ANNI? l'aspettativa massima di vita per gli esseri umani si stia approssimando verso i 115 anni. C’è chi ipotizza 125 anni, ma secondo lo studio «è praticamente impossibile e sarebbero necessari diecimila mondi come il nostro per imbattersi in un solo 125enne». Di diverso parere è invece James Vaupel, direttore del Max Planck Institute for Demographic Research che, criticando la ricerca ed enfatizzando le scoperte passate, arriva ad aggiungere a questo limite ancora una decina di anni. JEANNE CALMENT : è a oggi la persona più longeva in assoluto ed è morta nel 1997 a 122 anni. La persona vivente (sempre donna) più anziana al mondo è invece un’italiana, la signora Emma Martina Luigia Morano, che ha compiuto la bellezza di 116 anni. Ovviamente il mondo e il progresso sono in continuo divenire e gli scenari futuri talvolta sono i più bizzarri. Ma secondo gli esperti per andare oltre questo limite anagrafico sarebbe necessario cambiare l’intero patrimonio genetico della specie umana. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 PREVENZIONE E SALUTE COME LAVARSI IL VISO E NON SBAGLIARE: DI SERA, CON ACQUA TIEPIDA Siete sicuri di lavarvi il viso in modo corretto? Avete mai pensato alla temperatura dell’acqua più adatta alla pelle di fronte e guance? O a quali prodotti vanno meglio? Il Reader’s Digest ha messo in fila gli errori più comuni che si fanno eseguendo quotidianamente un’azione così semplice. Molte persone fanno scorrere l’acqua finché non raggiunge la temperatura che preferiscono. Ma troppo calda o troppo fredda fa male. Anche sul “quando” lavarselo è facile commettere errore: meglio la sera o la mattina? La routine prevede queste azioni: LAVAGGIO con ACQUA, DETERGENTE, RISCIACQUO uando è davvero intossicazione? Prima cosa, la temperatura dell’acqua: «Innanzitutto è bene farlo con acqua tiepida:  l’acqua bollente infatti secca la pelle, mentre quella fredda impedisce ai pori di aprirsi. Sul lavaggio è bene non farlo troppo di frequente. E poi è meglio un lavaggio profondo la sera per eliminare le impurità», avverte il prof. Antonio Costanzo, direttore dell’unità di Dermatologia dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University. Chi ha la pelle secca dovrebbe lavarsi il viso una volta al giorno, chi ce l’ha più grassa al massimo due, suggerisce l’articolo: «L’importante è evitare che si secchi troppo, quindi non c’è un numero di volte indicato. Di solito d’inverno i lavaggi possono essere meno frequenti perché ad esempio il vento freddo tende a seccare la pelle». Secondo l’articolo molti sbagliano ad applicare creme idratanti sulla pelle asciutta, «meglio farlo su pelle leggermente umida, ad es. dopo aver asciugato il viso non completamente tamponando (e mai strofinando) con l’asciugamani (da cambiare ogni 2 giorni)», sottolinea il professore. Unica eccezione i prodotti per l’acne: possono essere irritanti se applicati sullapelle umida; applicarli invece sulla pelle asciutta permetterà un assorbimento prolungato. Le prime vanno bene solo in casi eccezionali, ma per l’igiene MEGLIO SALVIETTE DA quotidiana sono da preferire gli asciugamani da viso che siano però VISO O ASCIUGAMANO morbidi e puliti. E sarebbe sbagliato anche usare un asciugamano sulla pelle asciutta perché rimuoverebbe quelle sostanze che la proteggono, come proteine e acidi grassi. La scelta del detergente è cruciale per la salute della pelle, per lavarla correttamente e anche per evitare di strofinare in maniera troppo aggressiva, nell’auspicio di pulire a fondo il viso. Il consiglio è di «evitare detergenti aggressivi in ogni caso. Esistono detergenti specifici per pelli grasse (ad esempio quelli indicati nella detersione delle pelli acneiche). Inoltre è indifferente che i detergenti siano a base di sapone o senza: è consigliato trovare il prodotto giusto provandone più di uno». Infine i prodotti esfolianti: quante volte a settimana? «Il mio consiglio è di applicarli 2, massimo 3 volte a settimana». (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 PREVENZIONE E SALUTE COSA SIGNIFICA AVERE LE PIASTRINE BASSE E QUALI SONO I RIMEDI Essere piastrinopenici: gli esami specifici per riconoscere la patologia e come imparare a conviverci Le piastrine (o trombociti), insieme a globuli rossi e bianchi, sono cellule insostituibili nonché indispensabili presenti nel nostro sangue. Le piastrine, cellule prive di nucleo, svolgono molte funzioni ma certamente sono conosciute per la loro principale funzione:  formano un tappo emostatico, laddove c’è stata una lesione dell’endotelio, impedendo così la fuoriuscita di sangue. In medicina e più specificamente in ematologia, se per qualunque motivo il numero di piastrine nel sangue scende al di sotto del valore di laboratorio considerato “normale”, ci troviamo di fronte ad una condizione chiamata trombocitopenia o più semplicemente piastrinopenia . Teoricamente, il valore di laboratorio considerato “normale” varia tra 150.000 e 450.000 piastrine per microlitro di sangue circolante. Da un punto di vista schematico, puramente didattico, valori al di sotto di tale limite, vengono identificati con il termine di piastrinopenie e valori superiori al limite soglia, identificati come trombocitosi. Un ematologo però, non considera in “assoluto” il solo valore di laboratorio (numerico) e solitamente utilizza i termini di piastrinopenia o di trombocitosi solo dopo aver valutato ogni aspetto clinico-laboratoristico possibile. Il nostro organismo, attraverso il midollo osseo, è in grado di produrre continuamente piastrine (così come delle altre cellule del sangue), così da "rifornirci" ininterrottamente di nuove piastrine. Quali sono o quali potrebbero essere le cause di una riduzione del numero delle piastrine. E, soprattutto, a cosa porta una riduzione delle piastrine ? Ci sono molte cause che possono provocare una piastrinopenia che, peraltro può, a seconda dei casi, presentarsi in maniera improvvisa o presentarsi in occasione di un controllo di routine di laboratorio. Se volessimo utilizzare termini semplici, potremmo dire che una piastrinopenia può verificarsi ed essere riconducibile ad almeno tre grandi gruppi di cause:  una mancata o diminuita produzione a livello della “fabbrica” (midollo osseo),  una loro distruzione nel circolo periferico,  per qualche altra causa, al di fuori del midollo, che ne abbia potuto provocare la loro diminuzione. Certo, parliamo in termini molto semplici ma, se il midollo (cioè la fabbrica) non produce le piastrine perché sofferente non potremmo, ovviamente, aspettarci di avere un numero normale di piastrine nel sangue periferico. Ad es., da un lato potremmo avere delle neoplasie midollari ( tipo le leucemie acute etc.) o delle neoplasie che “infiltrano” il midollo (linfomi, carcinomi) che provocano una ridotta produzione dei precursori piastrinici e dunque delle piastrine (ma anche di globuli rossi e globuli bianchi), e da un altro potremmo avere delle malattie che provocano una aumentata distruzione delle piastrine. Questi ovviamente sono i casi più gravi. Le piastrine fisiologicamente hanno una vita breve e, nel nostro sangue periferico, circolano per circa 10 giorni. In alcune situazioni patologiche, la loro sopravvivenza si riduce e questo porta ad una piastrinopenia la cui gravità è tanto inversamente proporzionale all’accorciamento della sopravvivenza quanto inversamente proporzionale alla produzione a livello midollare. Abbiamo ricordato come una riduzione delle piastrine può essere dovuta ad una loro aumentata distruzione. Questo, per es., può capitare in corso di alcune malattie immuni (lupus eritematoso disseminato, porpora trombocitopenica idiopatica) o per un uso di farmaci (FANSi) o ancora per alcune malattie associate ad infezioni, ed infine per taluni difetti intrinseci alle piastrine. (Sani e Belli) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 PREVENZIONE E SALUTE CONTRATTURA O STIRAMENTO? COME RICONOSCERLI Nel primo caso la sofferenza è poco localizzata e si avverte un irrigidimento muscolare anche a distanza Le lesioni muscolari sono all’ordine del giorno in chi pratica attività fisica a qualsiasi livello. Almeno il 25-30% degli infortuni sportivi sono rappresentati da contratture, stiramenti o strappi, cioè lesioni delle fibre muscolari, diverse per l’entità del danno. «La contrattura si verifica quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico, inducendolo così a contrarsi involontariamente: le fibre muscolari non si rompono, ma c’è solo un’alterata capacità contrattile - spiega Gianfranco Beltrami, medico dello sport, docente del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Parma -. In caso di stiramenti, invece, il muscolo si allunga in modo eccessivo, sempre senza lacerarsi. La rottura, più o meno estesa, delle fibre muscolari caratterizza infine lo strappo. Il confine tra stiramento e strappo è labile: l’ecografia può aiutare a dirimere i dubbi». : «Dolore mal localizzato e irrigidimento muscolare, anche a distanza, fanno pensare Quali sono i a una contrattura. SINTOMI? In caso di stiramento, il dolore si avverte sempre nel corso dell’attività e, di solito, si riesce a capire bene il punto interessato. Nonostante il fastidio, si è in grado di proseguire l’attività e questo è un problema perché così lo stiramento può degenerare in strappo. Lo strappo, infine, causa un dolore acuto molto violento. Maggiori sono le fibre lacerate, più importanti sono i sintomi. Al dolore possono infatti aggiungersi incapacità e impotenza funzionale ed ematomi, più o meno estesi». COME SI DEVE INTERVENIRE? : «Se si avverte un dolore muscolare verosimilmente imputabile a una contrattura o a uno stiramento, durante (o poco dopo) l’attività fisica, bisogna subito interrompere l’esercizio e stare a riposo. Il ghiaccio è un valido alleato, a patto di usarlo in modo corretto, il che significa applicarlo sull’area interessata per 3 minuti, toglierlo per 1 minuto, ripetendo queste manovre per 5 volte, ogni 2 ore. Se il dolore persiste il medico può suggerire farmaci antinfiammatori e miorilassanti. Nel caso di strappi l’obiettivo della terapia è limitare le conseguenze per prevenire danni futuri. Le fibre muscolari hanno scarso potere di rigenerazione e la riparazione avviene con la formazione di tessuto cicatriziale, le cui proprietà elastiche sono inferiori a quelle del normale tessuto muscolare. Per favorire una cicatrizzazione ottimale bisogna seguire uno schema corretto, pena il rischio di ricadute future. Per prima cosa bisogna applicare il metodo REST, ovvero:  riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione dell’area interessata. Passati un paio di giorni, per rendere la cicatrice elastica e prevenire aderenze, si può ricorrere ad alcune terapie fisiche (laserterapia, ultrasuoni e tecarterapia). L’ultimo step consiste nel rinforzare il muscolo e migliorarne l’elasticità con una riabilitazione adeguata. Solo dopo aver terminato questa fase si può riprendere il proprio sport». Che cosa si può fare sul piano della prevenzione? : «Riscaldarsi e fare stretching prima di iniziare l’attività sportiva vera e propria; al termine, dedicare alcuni minuti al defaticamento e quindi concludere con altri esercizi di allungamento». (Salute, Corriere della Sera) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 964 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine MESE DATA Venerdì 21 Ottobre Ore 20.45 Lunedi 17 Ottobre Ore 21.00 Ottobre Domenica 23 Ottobre Ore 9.00 Lunedì 24 Ottobre Ore 20.45 Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45 TITOLO CF NOTE 12 per 4 Sessioni Prof. Sessione 1 M. Santomauro Corso Teorico-Pratico PHTC (Pre Hospitalization Trauma Care) Presentazione del Libro: Se Ho sbagliato, accetto correzioni: penso però che sia ...tardi!!!! Autore: Prof. Renato SINNO, Decano dei Farmacisti di Napoli Sessione 2 Omeopatia Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo Prof. P. Ascierto Serata MONOTEMATICA 10 Ist. Naz. Tumori Conoscere e Prevenire il Melanoma: FAD “G. Pascale” Ruolo del Farmacista 12 Prof. Sessione 2 per M. Santomauro Corso teorico-pratico PHTC 4 Sessioni (Pre Hospitalization Trauma Care) COME PRENOTARSI: RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ; OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico PHTC, 12 CF Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45  L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate (118);  Acquisire la capacità di utilizzare correttamente i presidi per la mobilizzazione ed immobilizzazione del traumatizzato; Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45 Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascale” Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del farmacista PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinef armacistinapoli.it/o rdineNuovo/news/1 097-un-farmacoper-tutti RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I Colleghi VOLONTARI che intendono partecipare al progetto potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY Modulo 1/A 1/B 1/C 2/A 2/B 2/C 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 4/A 4/B 5/A 5/B 6/A 6/B TITOLO Data Malattie Croniche 1 Malattie Croniche 2 Malattie Croniche 3 QUESTIONARO n.1 Cambiamento 1 Cambiamento 2 Cambiamento 3 QUESTIONARO n.2 Sindrome Metabolica 1 Sindrome Metabolica 2 Sindrome Metabolica 3 Sindrome Metabolica 4 Sindrome Metabolica 5 QUESTIONARO n.3 26-set 27-set 28-set 28-set 29-set 30-set 03-ott 03-ott 04-ott 05-ott 06-ott 07-ott 10-ott 10-ott Ipertensione 1 Ipertensione 2 Diabete 1 Diabete 2 Obesità 1 Obesità 2 11-ott 12-ott 13-ott 14-ott 17-ott 18-ott N. Modulo 1 2 3 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I 6/L Obesità 3 Obesità 4 Obesità 5 Obesità 6 Obesità 7 Obesità 8 Obesità 9 Obesità 10 QUESTIONARO n. 4 7/A 7/B 8/A 8/B 8/C 8/D 8/E 9/A 9/B Dieta Mediterranea 1 Dieta Mediterranea 2 Dieta Paradosso Francese Prova Costume Mangiare Colorato Km Zero Caffè Ricette QUESTIONARIO n.5 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 TITOLO Data N. 19-ott 20-ott 21-ott 24-ott 25-ott 26-ott 27-ott 28-ott 28-ott 18 19 20 21 22 23 24 25 31-ott 01-nov 02-nov 03-nov 04-nov 07-nov 08-nov 09-nov 10-nov 10-nov 26 27 28 29 30 31 32 33 34 AVVISO Si informano i Colleghi, che il corso “La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE” fruibile attraverso la modalità FAD in farmaDAY, secondo lo schema sopra riportato, ha suscitato grande interesse per la sua innovatività e per la semplice fruibilità da parte degli iscritti ed ha raggiunto in brevissimo tempo il numero massimo degli iscrivibili, pertanto le ISCRIZIONI SONO CHIUSE. Il prossimo corso in modalità FAD in farmaDAY, una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM leggendo semplicemente il farmaDAY giorno dopo giorno, sarà attivato agli inizi del prossimo anno. Il tutto stando a CASA o in Farmacia. Una GRANDE COMODITÀ !!! Regione Campania: Commissione Concorso Straordinario: “Pubblicata sul BURC la Commissione BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 964 Modulo 3/E La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE LA SINDROME METABOLICA 5 Vediamo i principali parametri da tenere sotto controllo CONTROLLO GLICEMIA Per ogni 1% aumento di emoglobina glicata vi è un aumento del 18% nel rischio di eventi cardiovascolari e del 28% di aumento di arteriopatia obliterante periferica. È l‘insieme di elementi per dimostrare che lo stretto controllo di zucchero nel sangue in diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2 riduce il rischio di CVD (eventi cardiovascolari) Pre pasto 90 - 115 mg/dl Post prandiale < 180 mg/dl HbAc1 < 7% CONTROLLO PRESSIONE MRFIT e Framingham Heart Study: Definitivamente è dimostrato l'aumento del rischio di CVD a lungo termine sostenuta da ipertensione costante Obiettivo: < 130/80 Hg/mm CONTROLLO LIPIDICO Molti studi mostrano una riduzione tra il 24 - 37% del rischio cardiovascolare con l’uso delle statine e dei fibrati per il controllo delle dislipidemie. Obiettivi: LDL < 70 mg% ( < 2.6 mmol/l ) Trigliceridi < 150 mg% ( < 1.7 mmol/l ) HDL > 40 mg% ( > 1.1 mmol/l ) ESERCIZIO FISICO Migliora CV fitness, controllo del peso, la sensibilità all'insulina, riduce l'incidenza del diabete Perdita di peso Migliora quadro lipidico , della sensibilità insulinica, BP livelli, riduce l'incidenza del diabete Camminare a piedi - 30 min. / giorno Riduzione del 10% del peso corporeo SMETTERE DI FUMARE Un importante fattore di rischio per: • Insulino-resistenza e sindrome metabolica • malattia macrovascolari (PVD, infarto del miocardico, ictus) • complicazioni mcv diabete ( Piede..) • patologie polmonare Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it

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