Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 961 AVVISO Ordine 1. ORDINE: FAD in farmaDAY 2. ORDINE: Iniz. terremoto 3. ORDINE: Concorso straordinario 4. ORDINE: sussidio per i Colleghi inoccupati Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Qual è il frutto che contiene più acqua? 6. Perché ci viene sempre sete prima di dormire? Prevenzione e Salute 7. il digiuno intermittente: perché fa bene e che cosa non sbagliare 8. Per quali motivi si gonfiano le caviglie? Mercoledì 05 Ottobre 2016, S. Placido Proverbio di oggi….…….. Chi tene ‘a coscienza netta pò ghi’ a fronte scuperta. Regione Campania: Commissione Concorso Straordinario: “Pubblicata sul BURC la Commissione BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo Santagada, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi Riccio, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo Del Pizzo, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora Cannavale, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando Cusano, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547concorso-straordinario-campania Qual è il FRUTTO che Contiene più ACQUA? Il cocomero o anguria, che è costituito per il 95% da acqua. Seguono pesca e melone che ne contengono circa il 90%, l'arancia l'87%, la mela l'85%, l'uva l'80%. Meteo Napoli Mercoledì 5 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 18°C Massima: 25°C Umidità: Mattina = 84% Pomeriggio =71% Mangiare 550 grammi di cocomero significa quindi introdurre nel corpo più di mezzo litro d'acqua; se per mangiarlo invece della forchetta e del coltello si usano le mani si mette in pratica il famoso detto popolare che recita: "Con il cocomero si mangia, si beve e ci si lava la faccia". Ecco perché il cocomero in molti Paesi è noto come "melone d'acqua”). Pochi zuccheri. Il sapore dolce del frutto non è dovuto alla presenza di un'elevata quantità di zuccheri, bensì a particolari sostanze aromatiche. L'apporto di zuccheri è contenuto: in 100 g. di frutto ve ne sono tra 3,7 e 6,4 g. Il cocomero apporta soltanto 15 calorie ogni 100 g. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 PREVENZIONE E SALUTE IL DIGIUNO INTERMITTENTE: PERCHÉ FA BENE E CHE COSA NON SBAGLIARE Secondo diverse ricerche scientifiche una restrizione calorica «intelligente» può rallentare i processi di invecchiamento e aiutare il sistema immunitario. Ma va adattata alle proprie condizioni fisiche e allo stile di vita Una delle tradizioni dell’uomo tra religione e cultura L’elisir di lunga vita potrebbe essere alla vostra portata più di quanto abbiate mai pensato. Sono sempre più numerose le ricerche che suggeriscono come inserire nel consueto regime alimentare fasi a ridottissimo contenuto calorico migliori la salute e rallenti i processi di invecchiamento. Si tratta del cosiddetto digiuno intermittente: un digiuno occasionale deciso in modo strategico. L’idea è quella di alternare giorni in cui si mangia regolarmente a periodi durante i quali si limita notevolmente l’apporto calorico o non si consuma del tutto cibo. È un’esperienza comune nella storia delle tradizioni dell’uomo tra religione e cultura: la cadenza oraria è simile a quella praticata durante il Ramadan, quella settimanale richiama il “venerdì di magro”. La programmazione del digiuno può variare molto e seguire abitudini, esigenze mediche o preferenze personali: la pianificazione può essere altamente individualizzata. I tre tipi di digiuno Uno dei sistemi più conosciuti è il 5 su 2, che comporta  una restrizione calorica di 2 giorni non consecutivi la settimana  e un regime alimentare normale negli altri 5. Alcune persone digiunano invece tutti i giorni nutrendosi solo durante una precisa finestra di tempo: l’attore Hugh Jackman ha rivelato che per dimagrire per il ruolo di “Wolverine” nel 2013 ha concentrato tutti i pasti della giornata in un intervallo di 8 ore. Infine, esiste anche la dieta mima-digiuno: 5 giorni di “magra” ogni 3-6 mesi, un’abitudine che promette di far guadagnare ben 10 anni di vita, come sostiene Valter Longo, direttore dell’Istituto di longevità dell’University of Southern California, che ha testato questo sistema prima sui lieviti (semplici organismi unicellulari), poi sui topi e infine sull’uomo (i risultati della sua ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Cell Metabolism). Gli effetti benefici: cosa : Anche se “10 anni di vita in più” sembra un’affermazione succede al corpo azzardata, i benefici di questa pratica così semplice da adottare si basano su studi scientifici ed evidenze ormai largamente condivise: digiunare migliora la salute in generale e prolunga l’aspettativa di vita per le sue ricadute sul funzionamento di cellule e ormoni. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 «Il nostro organismo tollera molto bene la restrizione calorica (anche totale) — spiega il professor Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra, resp. disturbi alimentari Osp. S. Raffaele (MI):  “alleggerire” il nostro stile a tavola riattiva i meccanismi genetici utilizzati dai nostri antenati per sopravvivere alle carestie, un sistema efficiente nei confronti della conservazione dell’energia.  I geni che si attivano durante una fase “di carestia” sono i medesimi che regolano i processi legati all’invecchiamento e agiscono in due modi: riducendo lo stato infiammatorio e attivando fattori di crescita e rinnovamento cellulare». Basta astenersi dal cibo per 24 ore dunque perché nel cervello si formino nuovi neuroni e il nostro organismo si metta “sulla difensiva” adottando una serie di precauzioni “virtuose”: abbassare l’infiammazione, migliorare la risposta immunitaria e potenziare la capacità delle cellule di liberarsi dalle sostanze di scarto. Non solo, l’astensione calorica rallenta persino la crescita dei tumori, almeno nei topi, come si evince da un dettagliato articolo pubblicato su PNAS, che mette in fila tutti i vantaggi di questa prassi alimentare. I “Tranelli da «Digiuno però non significa necessariamente non evitare” toccare cibo, basta che i pasti siano davvero più leggeri». C’è chi si concede allora caffè e centrifugati di verdura e chi si mantiene entro un tetto di 500 calorie. «Questa scelta è preferibile – sostiene lo specialista — : nel mio lavoro quotidiano con i grandi obesi ho notato che la rinuncia totale al cibo in una persona che rischia di perdere il controllo alimentare fa aumentare il rischio-abbuffata». «Il digiuno spesso è usato per perdere peso, ma ci sono modi più indicati per dimagrire. Possiamo praticarlo solo se riusciamo a evitare i “tranelli”. Non possiamo sapere infatti come il nostro corpo risponderà, ad es., a un basso livello di zuccheri nel sangue. Alcune persone, poi, interpretano i giorni “liberi” come periodi in cui possono consumare tutto quello che vogliono, ma pensare di poter esagerare è sbagliato e appartiene al pensiero bulimico e porta inevitabilmente alla logica perversa del “tutto o niente”. Se nei giorni liberi mangio più schifezze, ma soprattutto, se mi accorgo di farlo voracemente, vuol dire che questo tipo di alimentazione non è adatta a me». L’IMPORTANZA DI ESSERE SEGUITI La vostra personalità (e quindi quale effetto abbiano su di voi limitazioni e divieti) è solo uno dei fattori da considerare prima di provare il digiuno intermittente; lo stato di salute è il principale. Bisognerebbe sempre affidarsi a un medico nutrizionista che, in caso di patologie esistenti (come diabete o malattie metaboliche), sappia evitare problemi e studiare un sistema compatibile anche con il vostro stile di vita. «Non consiglio mai l’astensione totale dal cibo, perché nel nostro organismo provoca sempre uno stress — conferma il professor Erzegovesi — : da un lato, infatti, il corpo “si spreme” per ricavare gli zuccheri che mancano e così innalza il livello di cortisolo, dall’altro, abbassa un po’ il metabolismo basale per resistere meglio in mancanza di risorse». PERCHÉ IL RIALZO DEL CORTISOLO È UN PROBLEMA Se pratichiamo il digiuno totale l’organismo subisce uno stress, dovuto soprattutto all’innalzamento del livello di cortisolo nel sangue. «Questo ormone “spreme” gli zuccheri quando non ne mangiamo a sufficienza, ha un effetto antiinfiammatorio e aiuta a mantenere più alta la pressione arteriosa. In caso di stress cronico ci permette di sopravvivere; durante il digiuno, ci può addirittura dare una sensazione iniziale di maggior benessere. A lungo andare, però, un eccesso di cortisolo può comportare importanti conseguenze sia fisiche sia psichiche, come sa chi assume a lungo il cortisone (derivato del cortisolo) come ritenzione idrica, squilibri nella glicemia, difficoltà a perdere peso, calo delle difese immunitarie, erosioni/ulcere gastriche e oscillazioni dell’umore con fasi depressive». PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA ECCO COME SI FA Anno IV – Numero 961 Qual è allora il regime migliore per conseguire i benefici di cui abbiamo parlato? «Io consiglio sempre di fare tre pasti al giorno:  una colazione normale,  un pranzo nutriente ma che ci eviti colpi di sonno (ad es. riso integrale con verdura abbondante e una manciata di frutta a guscio)  una cena leggera (ad es. pesce o un piatto unico di cereali e legumi, sempre accompagnati da verdura di stagione). Questo nei giorni considerati “normali”. Poi, una volta alla settimana (non due), possiamo programmare la nostra giornata di digiuno mangiando solo frutta, verdura e pochi cereali integrali in chicco». (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE PERCHÉ CI VIENE SEMPRE SETE PRIMA DI DORMIRE? La necessità di bere prima di addormentarsi potrebbe essere indotta dall'orologio biologico per prevenire la disidratazione nelle ore notturne. Un sorso d'acqua, una camomilla, un bicchiere di latte... poco prima di andare a dormire molti hanno l'abitudine di bere, anche se a cena si sono idratati a sufficienza. Uno studio canadese pubblicato su Nature, sembra suggerire che dietro questo comportamento ci sia lo zampino dell'orologio biologico. I nostri ritmi circadiani stimolerebbero preventivamente i neuroni della sete per prevenire un'eventuale, successiva disidratazione nelle ore notturne. LA PREMESSA. I ricercatori della McGill University di Montréal sapevano da precedenti studi che i topi aumentano la quantità di liquidi assunti prima del riposo notturno, anche se non hanno realmente bisogno di bere. Per capire il motivo di questa abitudine, comune anche nell'uomo, hanno per prima cosa limitato l'accesso all'acqua ai roditori. La mattina seguente, li hanno trovati un po' disidratati: la prova che bere prima della notte è necessario per prevenire la disidratazione nelle ore in cui si è inerti, e che deve esserci un meccanismo biologico che induca la sete prima del sonno, anche se il corpo è già idratato a sufficienza. MESSAGGERO CHIMICO. I ricercatori hanno quindi ipotizzato che il nucleo soprachiasmatico, un gruppo di neuroni dell'ipotalamo responsabile della regolazione dei ritmi circadiani, sia in grado di comunicare con i neuroni della sete attraverso la vasopressina, un neurotrasmettitore che mantiene costante il volume della parte liquida del sangue. LA PROVA DEFINITIVA. Usando cellule sentinella che si "accendono" in contatto con specifici neurotrasmettitori - in questo caso con la vasopressina - il team ha verificato che, quando il nucleo soprachiasmatico è stimolato elettricamente, la vasopressina viene rilasciata in grandi quantità. Ulteriori ricerche hanno stabilito che è la vasopressina ad attivare i neuroni della sete, spingendo i topi a idratarsi prima di dormire. SE NON FUNZIONA BENE. L'orologio biologico è dunque in grado di prevedere quando inizierà il sonno e di spingere il cervello ad attrezzarsi per fare incetta di liquidi, ed evitare la disidratazione nelle ore notturne. Se anche nell'uomo funzionasse così, la ricerca avrebbe implicazioni importanti nello studio dei disturbi dei ritmi circadiani, per esempio in quelli dovuti al jet lag. (Salute, Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 PREVENZIONE E SALUTE PER QUALI MOTIVI SI GONFIANO LE CAVIGLIE? In genere, l'«edema» deriva in prima battuta dalla difficoltà dei vasi capillari a far rifluire il sangue verso l'alto Con il caldo non è difficile trovarsi alla sera con piedi e caviglie leggermente gonfi, soprattutto se si è stati a lungo in posizione eretta. Ma se questo inconveniente non si risolve con semplici accorgimenti (per es. sdraiandosi con in piedi in alto o con qualche esercizio) allora è meglio sottoporlo all’attenzione del medico. «Il gonfiore (o edema) è dovuto all'accumulo di liquido nello spazio interstiziale tra le cellule - spiega R. Landolfi, prof. di Medicina interna all'Università Cattolica di Roma. In genere, il problema deriva in prima battuta da una difficoltà dei vasi capillari a far rifluire il sangue verso l'alto, il che provoca, per forza di gravità, un accumulo di liquidi a livello delle caviglie e, spesso, anche dei piedi. Le cause possono essere diverse.  Ci può essere un difetto della circolazione venosa a livello delle gambe, o varici vere e proprie.  Il gonfiore può essere anche spia di una trombosi venosa profonda, tipica complicanza delle vene varicose.  Talvolta, il gonfiore è causato da un trauma, una distorsione, oppure è il segnale di una malattia reumatica, in genere un'artrite, di rado un'artrosi.  Cause più serie di edema alle caviglie sono scompenso cardiaco, malattie renali o del fegato.  Infine, non mancano i casi in cui il gonfiore è l'effetto collaterale di alcuni Come si capisce farmaci antipertensivi, per esempio i calcio-antagonisti». «Se il gonfiore è modesto e si verifica a fine giornata, magari dopo essere stati qual è la causa? a lungo in piedi, è probabile che la causa sia da attribuire a difetti della circolazione venosa. Se l'edema compare in una persona anziana ed è accompagnato da affanno potrebbe trattarsi di scompenso cardiaco. In questi casi il paziente può notare un aumento di peso repentino, anche di tre o quattro chili in pochi giorni, che non va mai sottovalutato. Il gonfiore alle caviglie associato a edema delle palpebre può invece essere spia di un problema renale, come la sindrome nefrosica. Se è, invece, in atto una trombosi venosa profonda, l'edema, tipicamente a una sola caviglia, è in genere accompagnato da dolore, cambiamento di colore delle cute e senso di peso. Per confermare eventuali sospetti sono utili ecocolordoppler venoso, ecocardiogramma, test di funzionalità renale o epatica». QUALI SONO I RIMEDI? «Se l'edema è lieve e passeggero, in genere non c'è da preoccuparsi. Un controllo medico è invece sempre opportuno se il gonfiore alle caviglie perdura nel tempo. Il trattamento dipende dalla causa. Se all'origine del disturbo c'è un problema di circolazione venosa si può vedere se le cose migliorano con esercizio fisico, calze elastiche e tenendo i piedi un po' sollevati a fine giornata. La trombosi venosa si contrasta con una terapia con anticoagulanti. In caso di scompenso cardiaco bisogna calibrare bene la terapia e in caso di problemi renali o epatici bisogna affrontare la patologia di base». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016–SESSIONE AUTUNNALE Si informa che è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’Ordine i Corsi ECM Gratuiti 2016. MESE DATA Domenica 9 Ottobre Ore 9.00 Venerdì 21 Ottobre Ore 20.45 Ottobre Domenica 23 Ottobre Ore 9.00 Lunedì 24 Ottobre Ore 20.45 Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45 Venerdì 4 Novembre Ore 20.45 Venerdì 11 Novembre Ore 20.45 Domenica 13 Novembre ore 9.00 Novembre Venerdì 18 Novembre Ore 20.45 Domenica 27 Novembre Ore 9.00 Dicembre Domenica 11 Dicembre Ore 9.00 TITOLO CF NOTE Sessione 1 Omeopatia - GUNA Omeopatia e Omotossicologia. I principi fondamentali, le peculiarità, i punti d'incontro con la Medicina Convenzionale Sessione 1 Corso Teorico-Pratico PHTC (Pre Hospitalization Trauma Care) Sessione 2 Omeopatia - GUNA Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo Serata MONOTEMATICA Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista Sessione 2 Corso teorico-pratico PHTC (Pre Hospitalization Trauma Care) Tecnologie Farmaceutiche Avanzate: Ruolo del Farmacista 20 per 5 sessioni - Sessione 3 Corso teorico-pratico PHTC (Pre Hospitalization Trauma Care) Sessione 3 Omeopatia - GUNA Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza gastroenterologica Sessione 4 Corso teorico-pratico PHTC (Pre Hospitalization Trauma Care) Sessione 4 Omeopatia - GUNA Omeopatia e Omotossicologia. La nutraceutica fisiologica Sessione 5 Omeopatia - GUNA Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari fondamentali nelle malattie di pertinenza allergologica 12 per 4 Sessioni Prof. M. Santomauro - ** 10 FAD Prof. P. Ascierto Ist. Naz. Tumori “G. Pascale” Prof. M. Santomauro ** 10 FAD Prof.ssa F. Quaglia Prof. M. Santomauro - - - Prof. M. Santomauro - - COME PRENOTARSI: Recarsi direttamente in sede prima dell’evento oppure da Martedì 4 Ottobre è possibile prenotare i Corsi ECM 2016 mediante la seguente procedura: 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM ; 3- Prenotazioni ; 4- Accesso all’area riservata mediante username e password ; 5- Scegliere i corsi da prenotare Corso FAD ** : Dieta Mediterranea : dieta vegana e dieta vegetariana PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 CONVENZIONI: Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale dell’Ordine (Home page, News) L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1493 ORDINE: AGGIORNAMENTO ANNUALE DELLA COMPOSIZIONE DEI VACCINI INFLUENZALI STAGIONE 2016-2017 Nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 3.10.2016 è stata pubblicata la determinazione AIFA 23 settembre 2016, in vigore dal 4 ottobre, che autorizza l’aggiornamento annuale della composizione dei vaccini influenzali per la stagione 2016-2017 (cfr. all. 1). I lotti di tutti i vaccini influenzali prodotti con la composizione precedentemente autorizzata e recanti in etichetta l'indicazione della stagione 2015-2016, sono ritirati dal commercio e, comunque, non sono più vendibili al pubblico, né utilizzabili. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 961 SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY Modulo 1/A 1/B 1/C 2/A 2/B 2/C 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 4/A 4/B 5/A 5/B 6/A 6/B TITOLO Data Malattie Croniche 1 Malattie Croniche 2 Malattie Croniche 3 QUESTIONARO n.1 Cambiamento 1 Cambiamento 2 Cambiamento 3 QUESTIONARO n.2 Sindrome Metabolica 1 Sindrome Metabolica 2 Sindrome Metabolica 3 Sindrome Metabolica 4 Sindrome Metabolica 5 QUESTIONARO n.3 26-set 27-set 28-set 28-set 29-set 30-set 03-ott 03-ott 04-ott 05-ott 06-ott 07-ott 10-ott 10-ott Ipertensione 1 Ipertensione 2 Diabete 1 Diabete 2 Obesità 1 Obesità 2 11-ott 12-ott 13-ott 14-ott 17-ott 18-ott N. Modulo 1 2 3 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I 6/L Obesità 3 Obesità 4 Obesità 5 Obesità 6 Obesità 7 Obesità 8 Obesità 9 Obesità 10 QUESTIONARO n. 4 7/A 7/B 8/A 8/B 8/C 8/D 8/E 9/A 9/B Dieta Mediterranea 1 Dieta Mediterranea 2 Dieta Paradosso Francese Prova Costume Mangiare Colorato Km Zero Caffè Ricette QUESTIONARIO n.5 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 TITOLO Data N. 19-ott 20-ott 21-ott 24-ott 25-ott 26-ott 27-ott 28-ott 28-ott 18 19 20 21 22 23 24 25 31-ott 01-nov 02-nov 03-nov 04-nov 07-nov 08-nov 09-nov 10-nov 10-nov 26 27 28 29 30 31 32 33 34 TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà. Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà. I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 9 Anno IV – Numero 961 Modulo 3/B: La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE LA SINDROME METABOLICA 2 Abbiamo detto che una delle patologie caratterizzanti la sindrome metabolica è l’insulino resistenza. Vediamo innanzi tutto di cosa si tratta. Definiamo stato di insulino resistenza ogni condizione nella quale a livelli di glicemia normali corrispondono livelli insulinemici elevati o a livelli glicemici elevati corrispondono livelli di insulina nei limiti della norma. Sappiamo che il livello di insulina nel sangue dipende dalla quantità di glucosio ingerita. L’azione dell’insulina si manifesta immediatamente provocando un calo della glicemia, ma in situazioni particolari, ossia in caso di insulina resistenza, la risposta non è immediata come dovrebbe e per ottenere lo stesso calo di glicemia necessita una maggiore quantità di insulina. E’ come, praticamente, se i recettori avessero perso la loro naturale sensibilità all’ormone. Questo fa sì che i livelli di glucosio restano alti per tempi più lunghi provocando una serie di effetti concatenati che possono essere riassunti in questo schema. DISFUNZIONI ENDOTELIALI Danni Microvascolari IPERTENSIONE DISLIPIDEMIA iPERGLICEMIA INTOLLERANZA GLUCOSIO OBESITA’ Per la diagnosi di insulino resistenza è necessario effettuare una curva da carico di glucosio con calcolo della curva glicemica e relativa curva insulinemica. Non esistono segni evidenti di questo tipo di patologia se non l’acuirsi dei disturbi sopra riportati. Ad esempio un aumento della pressione sanguigna. Ci sono dei sintomi morfologici ma non sempre si manifestano. Il più evidente è l’Acanthosis Nigrum ossia una pigmentazione al bordo del collo che talvolta può essere visibile. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it

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