Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 940 Mercoledì 07 Settembre 2016, S. Regina AVVISO Ordine 1. ORDINE:iniziative terremoto 2. ORDINE: Batch 3. Ordine: Spille da giacca 4. Ordine: assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Qual è la differenza fra artrite e artrosi? 6. Perché non riusciamo a farci il solletico da soli? 7. Cosa non dire mai a chi soffre di depressione e quali frasi possono aiutare 8. Perché la pipì è gialla? Prevenzione e Salute 9. Ipertensione, 8 consigli per tenerla sotto controllo naturalmente (o quasi) Meteo Napoli Mercoledì 7 Settembre ï‚· Variabile Minima: 18°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 63% Pomeriggio =56% Proverbio di oggi….…….. A’ nave cammina e’ a’ fava se coce … La nave va da sé e anche le fave si cuociono da sole, ovvero lascia andare le cose così come vanno. QUAL È LA DIFFERENZA FRA ARTRITE E ARTROSI? Dolori e gonfiori alle articolazioni possono essere dovuti all’artrite oppure all’artrosi, due malattie con sintomi simili, ma cause molto diverse. Artrite e artrosi sono due malattie reumatiche delle articolazioni, caratterizzate da  dolore, rigidità e limitazione dei movimenti,  diverse però fra loro per natura ed età di insorgenza. L’artrite è una malattia autoimmune, che si verifica cioè se il sistema immunitario attacca elementi dell’organismo, invece che agenti esterni. Sulle articolazioni, questo fenomeno determina un’infiammazione cronica, che si manifesta con gonfiore, arrossamento e aumento della temperatura nell’area colpita. L’artrite può manifestarsi a ogni età, anche nei bambini. Le forme più severe portano a deformazioni a livello delle articolazioni. Esempi di artrite sono la gotta, il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide. L’artrosi, invece, è una malattia cronico-degenerativa che colpisce soprattutto sopra i 50 anni di età, ed è legata alla Acciacco normale usura delle articolazioni. dell’ETÀ È caratterizzata dall’assottigliamento della cartilagine articolare, con conseguente deformazione ossea. Le giunture più colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall’attività come le ginocchia, le mani, i piedi e la colonna vertebrale. (Salute, Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 940 PREVENZIONE E SALUTE IPERTENSIONE, 8 CONSIGLI PER TENERLA SOTTO CONTROLLO NATURALMENTE (O QUASI) La pressione alta può dipendere dalla predisposizione genetica ma anche da stili di vita non propriamente salutari che però talvolta, se modificati, permettono di abbassarla senza ricorrere ai farmaci oppure riducendo gradualmente il numero di quelli che già si assumono, arrivando a volte persino ad eliminarli Mantenere un peso salutare Il peso è uno dei determinanti più importanti quando si parla di ipertensione, ecco perché va tenuto sotto controllo. «Un dimagrimento anche solo di pochi chilogrammi può fare una grande differenza - quindi il primo passo nelle persone con sovrappeso o obesità è quello di ridurre l'apporto calorico complessivo». Fare attività fisica costantemente Almeno 150 minuti di attività fisica settimanale sono la quota minima raccomandata per rimanere in buona salute (non lasciatevi impressionare, sono giusto 15 minuti due volte al giorno, dal lunedì al venerdì). «L'importante è però farli con regolarità - avverte il dr Pablo Werba, Resp. dell'Unità Prevenzione Aterosclerosi del Centro Cardiologico Monzino, IRCCS - scegliendo l'attività aerobica più adatta al vostro stile di vita e, soprattutto, procedendo per gradi. Una volta normalizzata la pressione, sarà poi possibile integrare il programma di lavoro settimanale con esercizi di resistenza per il rinforzo muscolare, senza però esagerare con il carico dei pesi». Tagliare il sale «Sia che si parli di sale tradizionale, come pure di quello contenuto in alimenti quali ad esempio salumi e formaggi, prodotti in salamoia o snack, ridurne il consumo può realmente fare una grande differenza quando si parla di ipertensione», sottolinea ancora Werba che, dopo aver riconosciuto i benefici della dieta DASH, povera di sale ma ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi, mette invece in guardia dalla tendenza sempre più diffusa di consumare i pasti fuori casa, «perché i ristoratori concentrano naturalmente la loro attenzione sul sapore del prodotto, che è esaltato dal sale, rendendo così impossibile per i clienti tenerne sotto controllo la quantità giornaliera consumata». «Lo stress è un importante fattore scatenante dell'aumento della pressione Trovare il modo di sanguigna - quindi imparare una qualsiasi tecnica di rilassamento, dallo RILASSARSI yoga al tai-chi fino alla meditazione, può giovare a prevenire o ridurre l'ipertensione. Come però per l'esercizio fisico, anche in questo caso è importante scegliere qualcosa che piaccia e che si possa fare con continuità». Non esagerare con gli alcolici Un recente studio ha scoperto che i ventenni che si ubriacano regolarmente hanno una maggior probabilità di soffrire di pre-ipertensione (una condizione che può poi degenerare in ipertensione vera e propria) rispetto ai loro coetanei che fanno un uso moderato di alcool. «Sebbene la soglia di tolleranza agli alcolici sia soggettiva - occorre sempre prudenza nelle quantità, fermo restando che chi non ha mai bevuto in vita sua, è bene che continui a non farlo». PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 940 Una ricerca del 2009 aveva evidenziato che un'ora in meno di sonno ogni notte Dormire aumentava del 37% le probabilità di soffrire di ipertensione entro cinque anni, mentre un report del 2015 ha posto l'accento sulle apnee notturne, una sindrome Meglio cronica molto più frequente di quanto si possa immaginare, che si manifesta con l'interruzione (o l'eccessivo rallentamento) della respirazione durante il sonno, con conseguente peggioramento della qualità dello stesso: le pause solitamente durano alcuni secondi e, in genere, la respirazione riprende con un sonoro russamento. «La qualità del sonno può influire molto sull'aumento della pressione sanguigna - conferma l'esperto e se si è soliti russare e si soffre al tempo stesso di pressione alta, è bene fare un controllo per accertare la patologia, perché le apnee notturne sono spesso una causa nascosta dell'ipertensione». Limitare la caffeina: «È ovvio che se una persona beve da 4 a 6 tazzine di caffè in un colpo solo, la pressione sanguigna si alza - ma in realtà questo non lo fa nessuno e la dose massima raccomandata di 3 tazzine giornaliere non rappresenta di per sé un problema per quanto riguarda la pressione sanguigna. Casomai, è da considerare il diverso effetto che la caffeina può avere sulle persone: non essendo infatti metabolizzata allo stesso modo da tutti, può provocare ipertensione in un soggetto ma assolutamente nulla in un altro. Per capirlo, basta misurare la pressione sanguigna dopo 30 minuti dall'assunzione di una tazzina di caffè: se resta inalterata, non abbiamo di che preoccuparci». Considerare gli altri problemi di salute «Occorre sempre considerare il quadro generale del paziente - perché la pressione alta può essere la spia di un'altra patologia ma anche essere causata da fattori esogeni, come un eccessivo consumo di liquirizia, nota per aumentare la pressione, o l'uso di particolari medicinali, come ad es.  gli spray nasali che contengono farmaci vasocostrittori,  gli antidepressivi; i corticosteroidi; la pillola anticoncezionale. Ovviamente, non bisogna decidere arbitrariamente di sospendere l'assunzione di questi farmaci, bensì rivolgersi al proprio medico che, fatti gli opportuni controlli, provvederà ad aggiustarne il dosaggio o a trovare una terapia alternativa». (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE PERCHÉ NON Riusciamo a Farci il SOLLETICO da SOLI? Al nostro cervello non sfugge niente. E se siamo noi a muoverci per farci il solletico... Perché ogni volta che compiamo un movimento il cervello attenua le sensazioni in arrivo dal nostro corpo, comprese quelle provenienti dalla pelle: se proviamo a farci il solletico da soli siamo costretti a muoverci, e quindi non riusciamo a stimolarci abbastanza. Questa, almeno, è la conclusione alla quale è arrivato uno studio dopo una serie di esperimenti piuttosto elaborati, che ha demolito la vecchia teoria dell’“effetto sorpresa”. Fino a oggi si pensava infatti che il solletico autoinflitto non funzionasse perché manca la sorpresa, visto che siamo noi stessi ad agire. «Se quella teoria fosse valida», «ripristinando l’effetto sorpresa dovremmo sentire il solletico». E INVECE... Lo psicologo ha fatto sedere coppie di studenti, uno di fronte all’altro, a un tavolo dove era appoggiata un’asticella di legno. L’esperimento era congegnato in modo che, muovendo alternativamente l’asticella con una mano, i soggetti si “solleticassero” l’altra. Agli studenti è stato fatto indossare un visore che riprendeva il campo visivo del compagno: ai volontari sembrava così di trovarsi nei panni – e nelle mani – dell’altro. Anche in questo caso, però, gli studenti non hanno sofferto il solletico autoindotto. (Salute, Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 940 SCIENZA E SALUTE COSA NON DIRE MAI A CHI SOFFRE DI DEPRESSIONE e quali FRASI POSSONO AIUTARE È stato calcolato che la depressione diventerà nel 2020 la seconda malattia più diffusa al mondo dopo le patologie oncologiche. Anche se è difficile capire cosa provano i malati, possiamo comunque aiutarli a sentirsi meno soli. Ecco quali parole utilizzare e quali scartare Una grave patologia molto diffusa La depressione è una malattia trasversale: colpisce uomini e donne, giovani e vecchi e anche le persone che apparentemente “hanno tutto”, come vip, attori, manager. Mentre la maggior parte delle malattie mentali sono piuttosto rare, la depressione è molto comune. È stato calcolato che diventerà nel 2020 la seconda malattia più diffusa al mondo dopo le patologie oncologiche. Stando ai dati del ministero della Salute italiano il 2% dei bambini e il 4% degli adolescenti hanno avuto almeno un episodio di depressione della durata di due settimane nella loro vita. Il costo sociale della depressione in Italia , inteso come ore lavorative perse, è pari a 4 miliardi di euro l’anno. Cosa NON dire: «Ti basta una pasticca» Non vi è niente di meno utile e più dannoso che minimizzare la sofferenza. «Le persone depresse non scelgono di essere tristi o pessimiste. Dire qualcosa di banale che non riconosca la gravità della malattia non serve a nessuno», spiega la dottoressa Alison Ross, psicologa intervistata da Today. Ricordate: la depressione clinica è un disturbo complesso che rende tutti gli aspetti della vita estremamente difficili da affrontare e deve essere trattata a 360 gradi con una combinazione di farmaci e psicoterapia. Cosa NON dire: «Non vuoi stare meglio?» Questo tipo di affermazione implica la convinzione che il depresso sia in qualche modo responsabilecolpevole della sua malattia. «La depressione può essere difficile da trattare e nessun farmaco o terapia sono efficaci al cento per cento per tutto il tempo». Già molti pazienti pensano di non essere abbastanza forti o bravi per combattere il disturbo: «Aggiungere commenti negativi che implicano l’idea della totale mancanza di controllo sul proprio stato di salute mentale è davvero distruttivo, oltre che stigmatizzante». Cosa NON dire: «Sono stato depresso anch’io» A tutti piace parlare di se stessi, ma i sentimenti di tristezza occasionali non sono la stessa cosa di una depressione clinica. «La gente magari vuole essere empatica e subito spiega come ce l’ha fatta quando è capitato qualcosa di triste, ma in realtà la maggior parte delle persone non ha idea di ciò che si prova», conferma lo psicologo Avie Rainwater del LifeCare Psychology Group di Florence. Invece di parlare di voi, lasciate parlare i malati. Cosa NON dire: «C’è gente che sta peggio di te» La depressione clinica può portare a problemi sul posto di lavoro, a scuola, nelle relazioni. Alcune ricerche dimostrano che il cambiamento persistente di umore, comportamento e sentimenti - tutte caratteristiche della depressione – possono anche aumentare il rischio per un individuo di andare incontro a malattie cardiache o diabete, tra gli altri disturbi. Per una persona depressa può essere difficile “guardare al di fuori” della propria situazione. «Potete dire ai malati che non sarete voi a guarirli, ma in compenso potrete aiutarli a smorzare il loro senso di solitudine e isolamento», osserva il dottor Arthur Nezu, psicologo e professore presso la Drexel University di Philadelphia. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Cosa Possiamo Dire: «Ci sono» Anno IV – Numero 940 «Non basta dire “ci sono”, dovete anche provarlo», suggerisce lo psicologo John Grohol, che da 20 anni in Usa mette in comunicazione diretta esperti del settore con pazienti e famigliari. «Quando offriamo la nostra disponibilità, poi mettiamoci alla prova dei fatti, aiutando chi soffre nei compiti pratici; ad es. trovare e contattare un medico, fissare e organizzare gli appuntamenti, qualsiasi incombenza aggiunge il dottor Grohol - . Per un individuo depresso sapere che qualcuno è lì per lui è molto importante». Cosa Possiamo dire: «Facciamo qualcosa insieme» Le persone depresse possono facilmente rimuginare: ripensare continuamente a eventi negativi o tormentarsi nel ricordo di come particolari accadimenti avrebbero potuto svolgersi in modo diverso. Rimuginare può portare al peggioramento della depressione. «Non è solo un sintomo preoccupante, è una fissazione su un evento passato o su ciò che qualcuno ha detto e su che cosa può significare», spiega lo psicologo Rainwater. I terapisti aiutano le persone che soffrono ad affrontare questo tipo di pensieri negativi, ma intanto possiamo dare una mano. «Possiamo proporre un’attività insieme, preferibilmente mentalmente e fisicamente impegnativa, che distragga i pensieri di chi continua a rimuginare», dice lo psicologo Carl Tishler, professore associato di psichiatria e psicologia presso la Ohio State University. Cosa Possiamo dire: «Non posso capire come ti senti, ma deve essere dura» La depressione è una condizione complessa che coinvolge componenti genetiche, biologici e psicologiche. Può essere utile sia a noi stessi sia ai nostri cari ribadire che è qualcosa che non possiamo capire, ma che sappiamo essere reale e difficile da controllare. «Riconoscere che la depressione è terribile può essere l’inizio di una buona conversazione -, perché permette all’individuo depresso di parlare senza timore di giudizio». A VOLTE È MEGLIO Essere un buon ascoltatore non ha prezzo. «È apprezzabile anche non dire NON DIRE NIENTE niente, non dare facili consigli e semplicemente sedersi e ascoltare», spiega Tishler. «Dal momento che i sentimenti di solitudine e isolamento spesso sono parte della depressione, anche solo essere presenti può dare una mano», aggiunge la dott.ssa Ross. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE PERCHÉ LA PIPÃŒ È GIALLA? Le cause del colore della pipì, quando è gialla (e anche quando non lo è). Perché contiene urobilina, un pigmento biliare che deriva dalla degradazione della bilirubina (il prodotto della distruzione dei globuli rossi al termine del loro ciclo vitale). Se si beve abbastanza e si è ben idratati, l’urobilina è diluita in molta acqua e l’urina è giallo tenue. Una pipì giallo scuro può indicare che è necessario assumere più liquidi, mentre una tendente al bianco potrebbe significare che abbiamo bevuto troppa acqua e che i reni sono sottoposti a uno sforzo eccessivo. Anche l’alimentazione può influire sul colore dell’urina.  Le barbabietole possono darle un colore rossastro;  zucca e carote, una sfumatura arancione,  troppi asparagi causano un colore verdastro (e un odore terribile).  Infine, il blu di metilene, presente in alcuni farmaci, può dare alla pipì un colore blu. (Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 940 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà. Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà. I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1.Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) 2.Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura saldatura, lucidatura ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno (Vedi Sito) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 940 Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Progetto per contrastare la povertà sanitaria. Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini. A lato , l’elenco delle farmacie che ad oggi hanno aderito al progetto. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.or dinefarmacisti napoli.it/ordin eNuovo/news/ 1097-unfarmaco-pertutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 20.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 8 Anno IV – Numero 940 FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione attinente alla professione. Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali presenta numerose difficoltà. Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’: La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice, GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY LA “FAD IN FARMADAY” consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la DI COSA SI TRATTA? metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti formativi ECM IL METODO Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare” nel Corso FAD da Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti. Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’! COME PARTECIPARE Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati: Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita; n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso. In 48 ore sarà inviata una username e una password personale. All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V. Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. ( www.ecm-corsi.it ) QUANTO COSTA Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini gratuito € 40,00 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 930 I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei: BUDAPEST Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. Come Partecipare Si può prenotare chiamando all’Agenzia 0823 - 354433

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