Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 927 Mercoledì 20 Luglio 2016, S. Elia, Margherita AVVISO Ordine 1. ORDINE: Estate e Farmaci 2. Un Farmaco per Tutti 3. Ordine: Sussidio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Perché l’osso sacro ha questo nome? 5. Dal 20 luglio nuove etichettature per i prodotti «gluten-free» 6. Che cos’è il linfoma di hodgkin: sintomi e cure Prevenzione e Salute 7. Ictus: moderata attivita' fisica riduce rischio 8. Caldo: bere poco e pressione troppo bassa i nemici del cuore 9. 10 errori da evitare in spiaggia Proverbio di oggi….…….. Omme senza vizi è menesta senza sale. PERCHÉ L’OSSO SACRO HA QUESTO NOME? L’osso sacro è l’osso simmetrico costituito dalla fusione di 5 elementi, di forma piramidale e situato fra le due ossa iliache, al di sotto della colonna lombare: chiude il bacino ed è il penultimo tratto della colonna vertebrale. Osso sacro deriva dal latino os sacrum, traduzione del greco hierón ostéon. Sul perché tale osso si chiami L'osso sacro chiude il bacino posteriormente ed è il penultimo tratto della colonna vertebrale “sacro” esistono varie ipotesi. Teorie: Ippocrate è stato il primo a usare il termine hierón ostéon per indicare l’osso sacro: tuttavia hierón in greco significa non solo “sacro” ma anche “largo” o “grande”; dunque l’osso in oggetto si chiamerebbe così per un’errata traduzione dal greco. Un’altra spiegazione potrebbe essere legata alla vicinanza ai genitali femminili e alla sua funzione protettiva dei genitali in genere, considerati “sacri” in quanto generatori di vita. Tuttavia la natura sacra di quest’osso potrebbe essere ricondotta al fatto che era considerato la parte migliore degli animali da offrire nei sacrifici o, ancora, alla credenza popolare e religiosa secondo cui l’osso sacro sarebbe l’ultimo a disintegrarsi dopo la morte e dunque quello da cui rinascerà il corpo al momento della resurrezione. (Focus) ICTUS: MODERATA ATTIVITA' FISICA RIDUCE RISCHIO Meteo Napoli Mercoledì 20 Luglio ï‚· Sereno Minima: 22°C Massima: 32°C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio =41 % L'attività fisica abbassa il rischio di essere colpiti da ictus. Un nuovo studio ha mostrato un legame tra la frequenza dell'esercizio fisico e il rischio di ictus. Le persone inattive avevano circa il 20% in più di probabilità di avere un ictus rispetto a quelli che si esercitavano 4 o più volte alla settimana. Un esercizio fisico moderato, vigoroso era legato alla riduzione del rischio di ictus: parte dell'effetto protettivo era dovuto all'abbassamento di tassi di rischio come ipertensione, diabete, obesità e fumo. (Salute, Agi) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 SCIENZA E SALUTE DAL 20 LUGLIO NUOVE ETICHETTATURE PER I PRODOTTI «GLUTEN-FREE» Gli alimenti senza glutine destinati ai celiaci potranno essere inclusi nel Registro degli alimenti erogabili dal Servizio sanitario nazionale. Il decreto ministeriale firmato a maggio non apporta modifiche sostanziali in termini di rimborsabilità e erogabilità Prodotto “senza glutine, specificamente formulato per celiaci” e alimento “senza glutine, specificamente formulato per persone intolleranti al glutine”: saranno queste le nuove etichette che, anche in Italia secondo il recente decreto ministeriale e in conformità con le normative europee, permetteranno di meglio tipizzare l’alimentazione per soggetti sofferenti all’assunzione della proteina del grano. Dal 20 luglio gli alimenti senza glutine destinati ai celiaci potranno essere così inclusi nel Registro degli alimenti erogabili dal Servizio sanitario nazionale, secondo quanto previsto nei Livelli essenziali di Assistenza (Lea). Il decreto ministeriale del 17 maggio 2016 “Assistenza sanitaria Cosa prevede il decreto integrativa per i prodotti inclusi nel campo di applicazione del regolamento (UE) 609/2013 e per i prodotti alimentari destinati ai celiaci e modifiche al decreto 8 giugno 2001” (ri)sancisce il diritto per i celiaci all’erogazione gratuita degli alimenti privi di glutine sostitutivi degli alimenti a base di cereali, secondo i contributi economici mensili distinti per sesso e per fascia di età. Ovvero rimborsabili per un tetto di spesa massima  di 45 euro per lattanti e bambini di età compresa fra 6 mesi e un anno; FALSO  di 62 euro per piccoli fino a 3 anni e mezzo;  di 94 euro fino a 10 anni indipendentemente dal sesso,  per gli adulti maschi di 140 euro  di 99 euro per le donne. Inoltre il decreto intende perseguire l’impegno per l’istituzione di una rete per la prevenzione e attenzione alla celiachia, in funzione di quanto stabilito già dal decreto 279 del 18 maggio 2001. : Non è solo questione di diversa etichettatura. Le nuove disposizioni di Cambiano le Diciture legge fanno decadere tutte le normative comunitarie, ad oggi esistenti, riguardanti i prodotti dietetici e a fini medici, compresa anche la 41/2009. Ovvero il regolamento dell’UE che regolamentava la composizione e etichettatura di cibi e prodotti alimentari in genere senza glutine. Questo significa che le etichette, ma anche le azioni pubblicitarie e/o di sensibilizzazione al consumo di determinati prodotti, non potranno più asserire all’alimento in questione proprietà preventive, terapeutiche o di altra natura, bensì riferiranno esclusivamente l’indicazione al consumo in soggetti con problemi cui sono specificatamente destinati. : Il decreto non apporta modifiche sostanziali in termini di rimborsabilità e Rimborsabilità e erogabilità. I prodotti senza glutine verranno forniti a coloro cui è stato Distribuzione diagnosticato e certificato il morbo della celiachia, secondo i limiti di spesa precedentemente stabiliti. Inoltre l’Asl di appartenenza potrà rilasciare dei buoni o un documento di credito da utilizzarsi in una soluzione parziale o unica, presso uno stesso o più fornitori convenzionati entro un mese dall’erogazione, per l’acquisto di alimenti e prodotti dedicati. Questi potranno essere distribuiti direttamente dai centri di cura di riferimento, dai presidi sanitari locali e/o acquistabili in farmacie e fornitori autorizzati alla vendita secondo le disposizioni regionali. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 PREVENZIONE E SALUTE CALDO: BERE POCO E PRESSIONE TROPPO BASSA I NEMICI DEL CUORE In guardia gli anziani: no sport eccessivi e montagna se ipertesi PRESSIONE TROPPO BASSA dettata dal mix Farmaci e calore, ma anche MANCATA IDRATAZIONE dovuta al poco bere e all'eccessiva sudorazione Sono questi, durante i mesi caldi, i due principali nemici del cuore, causa di frequenti malori tra gli anziani. A ribadirlo, nel momento in cui l'estate entra nel vivo e iniziano le partenze di massa, è Antonio Rebuzzi, responsabile Unità Coronarica (Utic) del Policlinico Gemelli, che mette in guardia anche nei confronti di "sport troppo intensivi", così come, "alle gite in montagna per chi soffre di ipertensione". Per l'infarto, ci sono sostanzialmente due tipi di rischi in estate, chiarisce, "uno è che il caldo abbassa la pressione. Quindi chi assume farmaci antipertensivi deve ridurre, sotto consiglio medico, i calcio-antagonisti, altrimenti rischia malori causati da un minor afflusso di sangue al cervello". Inoltre sudando "si perdono sali minerali e questo può causare uno squilibrio elettrolitico che porta ad aritmie cardiache, anche gravi, che possono causare un arresto cardiaco e morte improvvisa". Attenzione inoltre, per gli ipertesi, alle gite in alta montagna. "Oltre i mille metri la pressione corporea può salire. E questi rialzi pressori aumentano il lavoro del cuore che quindi necessità di ossigeno. Meglio, se si è a rischio, portarsi un apparecchio per la pressione e farmaci di emergenza". Quanto all'attività fisica, via libera a passeggiate di mattina o di sera, in montagna come al mare, così come sport aerobici come nuoto o bicicletta. Ma "sempre con il senso della misura". I più a rischio sono "i sessantenni che si sentono Superman: nel corso dell'anno non fanno attività fisica e poi d'estate si cimentano senza preparazione in tornei di tennis o di calcetto, arrampicate, tuffi. In quel caso - conclude - possono non sapere di avere danni coronarici silenti che poi si manifestano nel momento in cui il cuore è sotto sforzo". (Salute & Benessere) COSA SONO GLI ACUFENI, CHE ORIGINE HANNO? Acufene: termine che indica un ronzio, sibilo o tintinnio che, secondo stime recenti, una persona su dieci percepisce come un suono fastidioso e persistente all’interno dell’orecchio La loro origine è sempre interna: sono infatti percezioni soggettive, non legate a rumori ambientali. Alcuni neurologi hanno analizzato i trucchi che le persone affette da questo disturbo utilizzano per alleviarlo (stringere i denti o volgere lo sguardo all’estrema destra o sinistra per controllare l’intensità del suono). I ricercatori hanno recentemente ipotizzato che l’origine degli acufeni risieda proprio nel cervello, e precisamente in un difetto nell’interazione tra la parte che sovrintende alla visione e quella che consente di udire. (Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 PREVENZIONE E SALUTE 10 ERRORI DA EVITARE IN SPIAGGIA Svenire' sul lettino per ore, dissetarsi con bibite zuccherate, comprare cibi da venditori ambulanti, tenersi lontani dal mare per evitare di rovinare la piega. Anche in spiaggia si possono commettere "involontariamente degli errori che minano la salute e la linea, rischiando di rendere meno proficue le nostre vacanze". Il monito arriva da Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione e autrice del libro 'Allenati, mangia e sorridi', che illustra all'AdnKronos Salute i 10 errori più frequenti in spiaggia. Incidenti di percorso che si possono evitare con piccole accortezze: 1) Esporre il corpo per troppe ore al sole favorisce la vasodilatazione: meglio bagnare le gambe molto spesso per evitare la ritenzione di liquidi soprattutto su caviglie e piedi, secondaria alla vasodilatazione. Almeno ogni 45 minuti di esposizione al sole bisogna stare 15 minuti in mare, sia fermi sia camminando; 2) Mangiare spesso e di tutto senza muoversi adeguatamente favorisce un indesiderabile aumento di peso: eseguire gli affondi in acqua (immersi fino all'altezza dell'inguine, favorisce il rimodellamento e il dimagrimento di cosce e glutei. Bene 20 ripetizioni per 4 volte per tutti i giorni di permanenza al mare: vi aiuterà ad avere più snelle e la pelle più levigata; 3) Sbagliato anche mangiare tanta frutta senza bere la giusta quota di acqua: la frutta contiene molti zuccheri in modo concentrato. Se non si beve la giusta porzione di acqua insieme alla frutta avverte l'esperta - si favorisce la disidratazione che talvolta può sfociare in disturbi intestinali indesiderati. L'ideale sarebbe bere un bicchiere d'acqua ogni 150 g di frutta; 4) No a mangiare e bere cibi e bevande freddi per refrigerarsi: comporta uno shock termico che può causare una congestione, dolori addominali, crampi e talvolta svenimento. Assicurarsi almeno che la temperatura di bevande e cibi sia simile a quella corporea; 5) Bere solo bevande zuccherate favorisce la disidratazione. Mentre bere spesso acqua e limone, che è purificante, attiva il metabolismo e mantiene idratati; 6) No ai sacchetti, sì a portare il cibo in spiaggia in una borsa termica con ghiaccioli: in questo modo si evita la proliferazione batterica della frutta e della verdura e l'irrancidimento delle altre portate che possono causare dolori addominali, crampi e dissenteria; 7) Sbagliato non refrigerare la testa quando si è sotto l'ombrellone credendo di essere protetti: colpi di calore e di sole sono sempre in agguato e provocano mal di testa, stordimento, febbre, nausea e così via; indossare un cappello o un foulard bagnati ne allontana il rischio; 8) No a mangiare cibo venduto in spiaggia dai venditori ambulanti e soggetto a contaminazione, conservazione errata e assenza di controlli sanitari: è preferibile acquistare il cibo dai rivenditori autorizzati o portarlo da casa per evitare disturbi digestivi e possibili infezioni; 9) Sbagliato non fare la doccia dopo il bagno in mare: la doccia rimuove eventuali contaminanti che sono rimasti sulla pelle, diluisce i batteri con i quali si viene a contatto e rimuove il sale che secca la pelle; 10) Ultimo errore: non bere dopo il bagno in mare. Molto spesso durante il bagno capita di deglutire acqua marina che è sempre contaminata da germi, soprattutto l'Escherichia coli. Bere dopo il bagno diluisce l'eventuale carica batterica allontanando il pericolo di contrarre infezioni intestinali, conclude Missori. (Salute, Adnkronos) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 Che cos’è il LINFOMA di HODGKIN: SINTOMI e CURE Il linfoma di Hodgkin è una malattia tumorale originata da cellule linfoidi presenti in molti organi ma soprattutto nel sangue, nel midollo osseo e nei linfonodi. Il tessuto patologico è caratterizzato dall’ accumulo di cellule malate, dalle cellule di Reed-Sternberg o di Hodgkin e da una moltitudine di cellule infiammatorie normali. FATTORI DI RISCHIO: Nei pazienti affetti da linfoma di Hodgkin è stato talvolta riscontrato l’agente responsabile della mononucleosi, il virus di Epstein-Barr. Determinate condizioni ambientali possono contribuire a contrarre il tumore e si ipotizza anche che la patologia possa essere dovuta a una predisposizione genetica, seppure non sia ereditaria. Non sono comunque riconosciuti fattori di rischio specifici di questa malattia. INCIDENZA : Sono 3,5-4 su 100.000 le persone che ogni anno contraggono questa malattia: è abbastanza rara, molto meno frequente dei Linfomi Non Hodgkin, ma tra la popolazione compresa tra i 15 e i 35 anni è una delle forme tumorali più diffuse. SINTOMI: L’ingrossamento doloroso o meno dei linfonodi del collo, delle ascelle e dell’inguine è il primo sintomo, nonché il più evidente, del Linfoma di Hodgkin. Il tumore può proliferare raggiungendo sedi più profonde come il mediastino o l’addome e in tali casi la presenza della malattia è più difficile da riconoscere. Altri indicatori possono essere tosse, difficoltà respiratoria, dolore addominale. Meno frequente la comparsa di febbre, sudorazione notturna e calo del peso corporeo. DIAGNOSI. I valori della VES nelle analisi del sangue possono indicare la presenza di una patologia, ma è la biopsia linfonodale con conseguente esame istologico il vero esame rivelatore del Linfoma di Hodgkin. D’importanza cruciale sono anche la TAC e la PET. Quest’ultima in particolare sta acquisendo un ruolo sempre più fondamentale per la stadiazione della malattia e per definire la risposta al trattamento. Dopo aver individuato uno dei quattro stadi possibili a esso si associa una lettera, A o B, che indica la presenza di sintomi o la loro mancanza. TERAPIA. L’età del paziente, lo stadio della malattia e la tossicità delle terapie sono le caratteristiche che influenzano la scelta delle cure per ciascun malato. L’obiettivo è sempre quello di trovare un compromesso tra efficacia ed effetti collaterali che potrebbero presentarsi in futuro. Proprio per limitare la tossicità a distanza oggi si tende a limitare per quanto possibile la radioterapia, invece molto utilizzata in passato. Attualmente lo schema di chemioterapia più utilizzato consiste nella combinazione di Adriblastina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina ed è appunto chiamato ABVD dalle iniziali dei farmaci. Altri trattamenti più aggressivi hanno dimostrato un successo maggiore, ma le controindicazioni che comportano non sono sempre accettabili. Se il paziente non reagisce all’ABVD si fa ricorso a terapie più aggressive, eventualmente anche al trapianto di cellule staminali. La ricerca degli ultimi anni ha messo a disposizione nuovi farmaci biologici contro il Linfoma di Hodgkin, come il Bentuximab-Vedotin, da utilizzare in caso di aggressività della malattia e di resistenza alle cure. Ancora sperimentali sono gli inibitori di PD1 e PD1-L, in grado di rimuovere una sorta di blocco che il sistema immunitario ha nei confronti delle cellule tumorali. L’intervento chirurgico è utile solo nei rari casi limitati a un solo linfonodo, ma i linfomi di Hodgkin si diffondono per via linfatica ed ematica e sono quindi delle malattie sistemiche. SUPPORTO PSICOLOGICO. Non tutti accettano facilmente di essere malati, motivo per cui alle famiglie in difficoltà, sono un es. quelle con bambini piccoli e genitori malati, viene offerto un aiuto per gestire la situazione tramite appositi programmi di supporto. PROBABILITA’ DI GUARIGIONE: La percentuale di guarigioni varia a seconda dello stadio della malattia, ma nell’insieme sopravvive circa l’80% dei pazienti. In alcuni casi possono sorgere problemi a distanza di anni a causa della tossicità delle terapie, ma molti hanno in seguito una vita del tutto normale e anche la possibilità di avere figli è solitamente mantenuta. (Salute, Secolo XIX) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”: dall’EDIZIONE di REPUBBLICA del 18 LUGLIO Progetto per contrastare la povertà sanitaria. Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini RACCOLTI FINORA 20.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI POVERI ATTRAVERSO I SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Associazione Camilliani pro BENIN, Ordine di Malta PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 ORDINE: MEDICINALI in VALIGIA: i CONSIGLI del FARMACISTA per chi sta PARTENDO Dall’edizione di Lunedì 18 Luglio sul quotidiano Corriere del Mezzogiorno. La scelta dipende dalla destinazione, ma è opportuno portare con sé antidolorifici, antinfiammatori e antipiretici. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento è consultabile sul Sito Istituzionale dell’Ordine. Domanda: dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 927 I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei: BUDAPEST Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. Come Partecipare Si può prenotare chiamando all’Agenzia 0823 - 354433

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