Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 908 Venerdì 24 Giugno 2016, S. Giovanni Battista AVVISO Ordine 1. ORDINE: Un Farmaco per Tutti 2. Sussidio per inoccupati 3. Ordine: Assistenza legale gratuita 4. Convegni e Corsi ECM Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Per il sesso, dopo il parto ci vogliono 6 settimane per ricominciare Prevenzione e Salute 6. Consigli di cuore (semplici da seguire) 7. Limone e aceto e il calcare sparisce 8. Dopo un infarto, fate attenzione al colesterolo 9. Colon Irritabile Meteo Napoli Venerdì 24 Giugno ï‚· Nuvoloso Minima: 27°C Massima: 33°C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio =45 % Proverbio di oggi….…….. dicett o' nonn fattell semp a nummer spar, uno è poc, duj è par,e trè so assaje disse il nonno di fare le cose sempre in numero dispari, uno è poco, due è numero pari, e tre si è in troppi Per il SESSO, Dopo il PARTO ci VOGLIONO 6 SETTIMANE per RICOMINCIARE Ancora un mese e mezzo. Dopo il parto le donne tornando ad avere rapporti sessuali completi con il partner dopo sei settimane. Circa una su due, il 41%, in un campione di 1.507 neomamme alla prima gravidanza, aspetta fino a tanto per riprendere il sesso vaginale, secondo quanto riportato in uno studio pubb. su BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology dove è stato esaminato l'attività sessuale di mamme “debuttanti”, al primo figlio, individuando le differenze in base al tipo di parto, naturale o cesareo, il trauma perineale, cioè se le donne erano state sottoposte al taglio chirurgico del perineo o a una lacerazione poi suturata, fattori che ovviamente hanno una decisiva influenza fisica e psicologica sull'intesa sessuale. All'atto pratico, dopo sei settimane dal parto il:  41% delle donne ha ripreso l'attività sessuale completa,  65% dopo otto settimane,  78% dopo dodici settimane.  15% deve aspettare ben sei mesi per ricominciare a fare sesso  6% di donne che aspetta più di sei mesi per un nuovo rapporto sessuale. Anche l'età della neomamma è una variabile importante, le donne tra 18 e 24 sono più veloci nel recupero, rispetto alle mamme più attempate. Un fattore discriminante è la tipologia di parto: le donne che hanno avuto un cesareo, una episiotomia o una lacerazione suturata hanno una probabilità più lenta di ritrovare l'intimità precedente al parto, tra il 35% e il 42% dopo sei settimane, mentre le donne che hanno partorito naturalmente senza conseguenze sul perineo che riprendono entro il mese e mezzo ad avere rapporti sessuali sono ben 6 su 10. (Salute sole 24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 908 PREVENZIONE E SALUTE CONSIGLI DI CUORE (semplici da seguire) In Italia il 24% della spesa farmaceutica va in medicine per malattie cardiovascolari. Prima di arrivarci, o anche solo per ridurre le pillole per pressione o colesterolo alto, si può fare qualcosa. Parecchio, anzi. Se tutti sappiamo che l’esercizio fisico fa bene (ma quale, e quanto esattamente?), sottovalutiamo forse l’importanza di altri fattori, come il sonno, la compagnia, la musica ..... Leggete queste schede, e mettete in pratica. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 908 PREVENZIONE E SALUTE LIMONE E ACETO E IL CALCARE SPARISCE Le incrostazioni lasciate dall’acqua mettono a dura prova cucina, bagno e lavatrici. I rimedi più efficaci? Te li offre la natura Eliminare il calcare è un problema che assilla le casalinghe. Oltre ai prodotti in commercio noi consigliamo miscele naturali, fatte di pochi, semplici ingredienti che ogni donna ha in casa. Una soluzione efficace, economica, naturale. ECCO COSA TI SERVE: succo di limone, aceto bianco, acido citrico. ï‚· Eliminare il calcare in CUCINA In cucina possiamo trovare tracce di calcare sui fornelli, nel lavello o intorno ai rubinetti. Ecco come procedere. Rimuovi il calcare dai fornelli strofinandoli con un panno imbevuto di succo di limone. Sulle incrostazioni più ostinate spruzza direttamente il succo di limone e lascialo agire per qualche minuto prima di strofinare. Per il lavello e i rubinetti usa una miscela composta per metà da acqua e per metà da aceto bianco. Strofinali con una spugnetta morbida. : Il bagno è sicuramente l’ambiente in cui si formano le maggiori incrostazioni di calcare. Lo possiamo trovare sulla rubinetteria, ma anche sui sanitari e sulle piastrelle. Dai rubinetti e da tutte le parti metalliche lo elimini strofinandole con un panno imbevuto di acqua calda e aceto. Le incrostazioni più ostinate dai sanitari e dalla doccia spariscono spruzzando direttamente la miscela di acqua e aceto sulle parti e lasciando agire per almeno 1 ora. Poi rimuovi con una spugna abrasiva e risciacqua. Per le piastrelle passa uno strofinaccio imbevuto sempre con la stessa miscela composta per metà da acqua e per metà da aceto bianco. ï‚· Eliminare il calcare in bagno ï‚· Eliminare il calcare dalla LAVATRICE Il calcare può incrostare alcune parti della lavatrice danneggiandola irrimediabilmente. Per evitarlo è essenziale eliminare le tracce di calcare appena si formano. Puoi farlo in modo del tutto naturale utilizzando l’acido citrico. È la stessa sostanza attiva del limone, ma in commercio si trova con una concentrazione notevolmente più alta, che quindi garantisce una maggior efficacia. Puoi reperirlo in farmacia o nelle erboristerie. Prepara una miscela composta da 500 ml di acqua distillata e 100 g di acido citrico e mettila nella vaschetta dell’ammorbidente. Il pericolo calcare sarà scongiurato e il bucato risulterà incredibilmente morbido. (Salute, Gente casa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 908 PREVENZIONE E SALUTE DOPO UN INFARTO, FATE ATTENZIONE AL COLESTEROLO Mantenere stabile l’LDL, quello cattivo, al di sotto di 70 mg/dL diminuisce del 25% il rischio di un secondo evento. Al via il progetto «Amico del cuore» Ogni anno nel nostro Paese si registrano più di 135 mila eventi coronarici acuti, un terzo risultano fatali. Le persone che hanno avuto un infarto corrono un forte rischio di svilupparne un secondo. Nei primi due anni successivi all’infarto la probabilità di essere nuovamente ricoverati è superiore al 60% dei casi e il 30% di questi è dovuto ad una nuova sindrome coronarica acuta. Sono questi i numeri impietosi dell’infarto in Italia. Con una dieta equilibrata, sport e la cessazione del fumo si può fare molto. Attenzione però al colesterolo:  le evidenze indicano che mantenere stabilmente il colesterolo LDL -quello cattivo- al di sotto di 70 mg/dL diminuisce di circa il 25% il rischio di un secondo evento Quando si manifesta una sindrome coronarica acuta è fondamentale arrivare il prima possibile in una delle UTIC diffuse sul territorio nazionale, reparti specializzati nella presa in carico e gestione del paziente infartuato che, attraverso un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale specifico, provvedono a stabilizzare il paziente e ad attuare le procedure di rivascolarizzazione e le conseguenti terapie farmacologiche e fisiche. «Nonostante la prognosi di questa patologia sia allo stato attuale relativamente benigna, se confrontata a quella di alcune decadi or sono, l’infarto impatta fortemente sotto il profilo sanitario per l’aspetto organizzativo della rete dell’emergenza-urgenza – e impatta anche sotto il profilo sociale, perché è comunque necessario ricondurre il paziente sopravvissuto a un infarto alla sua vita quotidiana e al lavoro attraverso la riabilitazione, le terapie e i controlli per abbassare il rischio cardiovascolare e di nuovi eventi coronarici acuti». Non riuscire a portare il colesterolo LDL al di sotto di 70 mg/dL è un problema piuttosto frequente tra i pazienti che hanno avuto un infarto, spesso legato a una non soddisfacente aderenza alle terapie. A 12 mesi dalla dimissione, l’aderenza è già bassa, con una percentuale che è di circa il 24%:  i pazienti con ridotta aderenza hanno un rischio di complicanze fino al 50% maggiore. «Nel primo anno dopo l’evento coronarico acuto la mortalità extraospedaliera raggiunge il 12%, e di questa il 10% è dovuta a recidiva di infarto miocardico – le evidenze ci dicono che riducendo di 39 mg/dL in 5 anni il colesterolo LDL è possibile abbassare del 23% il numero di nuovi eventi coronarici maggiori. Se invece il target terapeutico non viene raggiunto, abbiamo la certezza che si andrà incontro a un peggioramento della prognosi con un impatto diretto sulla mortalità». Il messaggio fondamentale che il progetto educazionale «Amico del cuore» vuole trasmettere è che dopo l’infarto si può tornare alla vita, ma la vita inevitabilmente cambia e non bisogna sottovalutare i rischi. Il ritorno alla normalità può essere lungo e faticoso per il paziente e anche per i famigliari. «Un infarto può cambiare in modo rilevante l’esistenza di ogni persona – molto dipende dall’intensità con la quale viene vissuto l’evento. Cambia ovviamente anche la quotidianità, in qualsivoglia direzione, se non si vuole ricadere nel buco nero. Si riguarda a quanto e a come ci si ciba; diminuiscono le ore trascorse su una poltrona o dietro una scrivania, aumentano, quanto meno, le passeggiate. Inoltre, ci si deve curare, controllare, pesare, levarsi le cattive abitudini. Una componente importante è quella di dedicarsi al volontariato per attività intese ad evitare che il prossimo abbia a subire la medesima “iattura”». (salute, La Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 908 PREVENZIONE E SALUTE COLON IRRITABILE Anche se è una malattia benigna, è comunque in grado di condizionare la qualità di vita di chi ne è affetto COLPISCE PIÙ SPESSO LE PERSONE EMOTIVE O QUELLE CHE HANNO UNO STILE DI VITA FRENETICO E STRESSANTE La sindrome del colon irritabile può interessare chiunque, indipendentemente dall’età e dal sesso. È dunque più diffusa nelle società industrializzate, dove ne è affetto il 15% circa della popolazione. CAUSE: vanno ricercate in vari fattori: genetici, alimentari, ambientali, psicologici (ansia-depressione), immunitari e ormonali. Alla base dei disturbi vi è un aumento della sensibilità del colon che diviene “irritabile” nei confronti degli stimoli esterni, oltre a un’alterazione dello svuotamento intestinale. : Si può parlare di sindrome dell’intestino irritabile quando sono presenti tre sintomi COME si principali: dolore o fastidio, presente da almeno tre mesi, soprattutto durante il SCOPRE giorno, che si riduce con l’eliminazione di feci e gas, alterata eliminazione delle feci (stitichezza o diarrea, oppure stitichezza alternata a diarrea) a volte associata a presenza di muco eccessiva produzione di gas intestinali, con distensione dell’addome e fastidiosi rumori intestinali. La diagnosi è clinica, cioè non la si ottiene con esami di laboratorio o strumentali, ma soltanto sulla base dei sintomi lamentati dal malato e dai riscontri ottenuti durante la palpazione dell’addome, che in genere evidenzia un colon contratto e dolorante. Tuttavia, bisogna precisare che a volte non è possibile diagnosticare la sindrome dell’intestino irritabile sulla sola base dei sintomi escludendo altre malattie benigne o maligne del colon, ma si deve sottoporre il malato a esami come la colonscopia o la radiologia. Un dolore all’addome o un’alterazione nell’evacuazione delle feci che ha fatto la sua comparsa per la prima volta dopo i 50 anni, devono necessariamente essere indagati con la colonscopia. : Anche se è difficile guarire definitivamente dalla sindrome del colon irritabile, è stato osservato che con il tempo le crisi diventano sempre più rare e gli episodi meno Non solo dolorosi. Infatti, il malato impara a riconoscere e a evitare tutto quello che è dannoso Farmaci per il proprio intestino, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione. I principali consigli per un’alimentazione corretta sono due: ï‚· “riempire” il colon con fibre per ridurne la spasticità e favorire una facile eliminaz. di feci e gas ï‚· ridurre il gonfiore addominale, eliminando quegli alimenti che favoriscono la sua comparsa. Tra questi, ci sono soprattutto i legumi e alcuni vegetali (carciofi, cavoli, cavolfiore, verza, cipolle e, in minor misura, patate e melanzane), oltre alla frutta eccessivamente matura o zuccherina (fichi, uva, cachi, albicocche). Tra i vegetali vanno preferiti i finocchi, le verdure amare e la rucola, mentre tra la frutta è bene mangiare mele e pere. A volte, la sola corretta alimentazione non è sufficiente a eliminare il disturbo, per cui è necessario intervenire caso per caso con farmaci contro la spasticità del colon o che regolano lo svuotamento dell’intestino. Inoltre, oggi si fa ampio utilizzo dei probiotici, che introducono nell’intestino miliardi di batteri vivi (lattobacilli e bifidobatteri), in grado di regolarizzare lo svuotamento del colon e di ridurre il gonfiore addominale. (Più sani più belli) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 908 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Trasmissione di BALLARÃ’ del 14 GIUGNO Progetto per contrastare la povertà sanitaria. Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini. Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, trasmessa da “Ballarò”, sul progetto “Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare il seguente link: https://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9f8add59-3f4b-40f6bd81-0715ef8dc029.html#p=0 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 7 Anno IV – Numero 908 ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) 2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) CONTRACCEZIONE d'EMERGENZA. "Il FARMACISTA INFORMA sul CORRETTO UTILIZZO". Corso Fad di 5 CF Il corso, realizzato con il contributo della Fondazione Francesco Cannavò e patrocinato dalla Fofi, è gratuito e consentirà ai partecipanti di acquisire 5 crediti Ecm E’ on line il corso Fad “Contraccezione d’emergenza: il farmacista informa sul corretto utilizzo”. Tale formazione si propone quindi di offrire ai farmacisti tutti gli strumenti necessari per un counselling efficace sulla contraccezione d’emergenza e sulle modalità di dispensazione dei diversi farmaci. Il corso, raggiungibile dal sito www.contraccezione-emergenza.it , è gratuito e consentirà ai partecipanti di acquisire 5 crediti Ecm. Il programma formativo è strutturato in tre moduli per un totale di 5 ore e prevede lo sviluppo di tematiche quali le gravidanze indesiderate, la contraccezione d’emergenza e il ruolo del farmacista nella dispensazione. ORDINE: Convegno “I Probiotici come Biomodulatori” 3 Luglio 2016, Hotel Royal Continental 38 – 44, Via Partenope – Napoli Allergy Therapeutics

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