Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 874 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Corsi ECM 2. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 3. Corsi ECM: Maggio Lunedì 09 Maggio 2016, S. Gregorio Proverbio di oggi….…….. Miètte speranza a rrecchie:campe assaje!. Spera in ciò che odi:vivrai a lungo. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Il benessere delle parti intime: differenze fra figlia, mamma e nonna 5. Arriva l’estate, ecco come eliminare i peli dal corpo. per sempre Stasera, Lunedì 9 Maggio ore 21.00, RETE 4, all’interno del programma QUINTA COLONNA, programma di attualità condotto da Paolo del Debbio che approfondisce i temi di politica ed economia, ci sarà un servizio dedicato al Nostro progetto “Un Farmaco per Tutti” DOMANDE E RISPOSTE Prevenzione e Salute 6. Perché le iniezioni si fanno nei glutei? 7. Varici e gambe pesanti: le calze a compressione graduale PERCHÉ LE INIEZIONI SI FANNO SUI GLUTEI? Sono soltanto le iniezioni cosiddette intramuscolari che si fanno prevalentemente sui glutei. Per la precisione, immaginando di dividere il gluteo in quattro parti con due linee perpendicolari che si incrociano al centro, le iniezioni si fanno sulla parte superiore esterna. Meteo Napoli Lunedì 9 Maggio ï‚· Variabile Minima: 18°C Massima: 22°C Umidità: Mattina = 56% Pomeriggio =49% Questa zona ha il vantaggio di avere uno strato superficiale di spessore ridotto: perciò, l’ago deve penetrare poco per raggiungere il sottostante muscolo, che è il grande gluteo. Inoltre, non c’è il rischio di incontrare nervi, soprattutto quello sciatico, che passa invece in corrispondenza della parte superiore interna, cioè più vicino alla colonna vertebrale. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: ordinefa@tin.it; info@ordinefarmacistinapoli.it SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 874 PREVENZIONE E SALUTE VARICI E GAMBE PESANTI: LE CALZE A COMPRESSIONE GRADUALE Utili per prevenire e combattere le patologie venose, le calze speciali terapeutiche vanno scelte con attenzione. Vediamone i tipi e come utilizzarle in modo corretto Le nostre gambe, anche in assenza di una patologia venosa, fanno sempre una gran fatica a sopportare per lungo tempo il peso del corpo e la pressione della colonna di sangue che grava su di esse. Soprattutto chi è costretto a stare parecchio tempo in piedi, o al contrario chi sta molte ore seduto alla scrivania, dovrebbe quindi indossare calze elastiche a compressione graduale, anche in assenza di sintomi evidenti. Si tratta di un prodotto indispensabile per chi accusa disturbi come varici, pesantezza e dolore agli arti inferiori, che agisce come una “pompa supplementare” nel rimandare il sangue verso il cuore e rappresenta un vero e proprio toccasana nei primi stadi dell’insufficienza venosa, nelle donne in stato di gravidanza e nelle persone con qualche chilo di troppo. Le calze elastiche a compressione graduale svolgono anche CALZE AD AZIONE PREVENTIVA azione preventiva; ne esistono infatti con vario livello di compressione, proprio per poter essere utilizzate, a seconda del tipo di problema, da donne, uomini e anche ragazzi. : esercitano una forza di compressione alla caviglia inferiore ai 20 mmHg e un valore pari al 40% a livello della coscia con compressione graduale lungo tutta la gamba. Sono calze che servono quando non c’è una patologia conclamata e sono consigliabili a soggetti, anche giovani, che hanno una familiarità per problemi venosi o che svolgono un’attività che li costringe a stare molte ore in piedi o seduti, o per chi usa contraccettivi orali. : quando invece esiste una sintomatologia da varici, vene varicose, CALZE TERAPEUTICHE insufficienza venosa e altre patologie simili, le calze terapeutiche devono essere prescritte dallo specialista e sono dei veri e propri dispositivi sanitari, perciò reperibili in punti vendita specializzati (quindi non in tradizionali negozi di calze). E’ importante acquistarle della misura corretta, in base alla gravità della patologia. È importante ricordare che il modello a gambaletto non deve essere tirato sopra il ginocchio né tantomeno arrotolato, in quanto questa operazione modificherebbe l'entità della compressione. Le calze a compressione graduale andrebbero indossate prima di alzarsi dal letto, perché quello è il momento in cui, dopo il riposo notturno, le gambe sono meno gonfie. Una volta tolte le calze prima di coricarsi, la sensazione sarà quella di una certa costrizione, soprattutto nei primi giorni. Anche dal punto di vista estetico, questo tipo di calze non ha quelle caratteristiche che le rendevano un tempo poco eleganti, specie con le gonne: ne esistono sia nere sia chiare, e tutti i modelli sono assolutamente simili a collant e gambaletti di fibra tessile. Le calze a compressione graduale vanno lavate a mano con acqua tiepida e detersivo delicato, e bisogna stenderle fra due asciugamani asciutti senza appenderle, strizzarle o stenderle al sole. Per consentire una buona circolazione agli arti è consigliato eseguire una regolare attività fisica mentre si indossano le calze terapeutiche. Oltre a ciò è bene avere un’alimentazione sana, ricca di verdure e frutta fresche, povera di grassi animali, eliminando il fumo e concedendosi non più di un bicchiere di vino a pasto. (Fonte: Villaggio della Salute) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 874 SCIENZA E SALUTE IL BENESSERE DELLE PARTI INTIME: DIFFERENZE FRA FIGLIA, MAMMA E NONNA L’apparato genitale cambia molto nell’arco della vita e così devono adattarsi e cambiare anche le abitudini, per mantenersi in buona salute (anche dal punto di vista sessuale) Le ragazzine devono fare i conti con i primi cicli mestruali e si affacciano alla vita sessuale, le donne adulte possono essere in cerca di un figlio o alle prese con uno stile di vita frenetico che si ripercuote sul benessere, le nonne affrontano i disturbi della menopausa. Tre generazioni di donne, tre modi diversi di prendersi cura del proprio benessere intimo:  esigenze e problemi cambiano, ma resta centrale l’importanza di non sottovalutare i segnali di disagio seguendo buone abitudini che possono prevenire molti guai. Ragazzine alle prime esperienze «Alcune buone regole sono valide sempre, dall’uso di detergenti poco aggressivi all’impiego non eccessivo di lavande, che andrebbero utilizzate solo dietro indicazione medica in specifiche situazioni - spiega Filippo Murina, resp. del Servizio di Patologia Vulvare all’Ospedale Buzzi di Milano. Per prevenire irritazioni, le ragazzine dovrebbero fare particolare attenzione alla scelta della biancheria intima senza seguire troppo le mode:  slip troppo stretti o in colori particolari potrebbero favorire la comparsa di prurito e bruciore su base irritativa e le giovani allergiche, per es., dovrebbero senz’altro evitare biancheria rossa e con troppi pizzi. No anche all’uso di salviettine detergenti per i genitali, attenzione ai lubrificanti che possono essere impiegati da alcune durante l’atto sessuale, perché possono irritare. Le donne adulte, invece, possono avere fastidi legati alla contraccezione: in alcuni casi, per es., la spirale è fonte di irritazioni. Chi cerca un figlio dovrebbe limitare i farmaci da utilizzare direttamente in vagina come gli ovuli, perché possono interferire con la probabilità di concepimento». Oggi le donne anziane sono più spesso sessualmente attive rispetto al passato: un’indagine pubblicata sugli Archives of Sexual Behavior da Dopo la MENOPAUSA ricercatori dell’Università di Manchester ha dimostrato che  il 31% delle over 70 ha ancora una vita sessuale attiva. È necessario però fare i conti con un apparato genitale diverso da quello dei vent’anni, con mucose più sottili e delicate; in genere i primi fastidi (bruciori, secchezza, difficoltà nei rapporti sessuali) compaiono gradualmente, nell’arco di uno o due anni dall’inizio della menopausa. «La pubertà ha analogie con la menopausa: sono molto diverse ma in entrambi i casi c’è una carenza ormonale che rende i tessuti più facilmente attaccabili dagli organismi patogeni e più suscettibili a irritazioni e infezioni. Nelle donne anziane, poi, spesso disturbi vescicali come le cistiti ricorrenti possono compromettere il benessere intimo». Servono allora attenzioni supplementari per una cute che è più disidratata e poco elastica, due elementi che possono rendere i rapporti sessuali dolorosi e fastidiosi. «Nella post-menopausa sono perciò utili creme idratanti che “nutrano” il tratto genitale inferiore, magari a base di acido ialuronico o collagene. Nei casi in cui ci sono le indicazioni per farla, anche la terapia ormonale sostitutiva può aiutare a migliorare il benessere intimo», conclude Murina. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 874 SCIENZA E SALUTE ARRIVA L’ESTATE, ECCO COME ELIMINARE I PELI DAL CORPO. PER SEMPRE L’esperto dermatologo e chirurgo plastico illustra tecniche di ultima generazione, tempistica e costi per un intervento definitivo sulla peluria ritenuta superflua da donne e uomini L’incubo della prova costume non ha solo a che fare con la forma fisica. Ma è anche una questione di peli superflui, che potrebbero spuntare inavvertitamente dal bikini o che, in aree particolarmente esposte, potrebbero risaltare sotto il caldo sole dell’estate. Rasoio, creme depilatorie e ceretta permettono di tamponare i danni, ma dopo qualche giorno o settimana, ci si ritrova di nuovo al punto di partenza: gli uomini, ad esempio, con i peli da orso sulle spalle e le donne con piccoli spuntoni su gambe o viso. Non stupisce quindi il grandissimo interesse verso i metodi di epilazione duraturi o addirittura permanenti. Ma le informazioni sono spesso contrastanti e molto confuse. Funziona davvero? Quanto dura? Quale metodo scegliere? Estetista o dermatologo? A rispondere a queste domande è uno dei massimi esperti di trattamenti laser, Luigi Rusciani, medico chirurgo specialista in dermatologia e chirurgia plastica. «Oggi ci sono una miriade di apparecchiature che utilizzano la luce per colpire il bulbo pilifero e disintegrarlo», spiega Rusciani. «Ma non tutte queste macchine sono ugualmente efficaci e il successo della procedura dipende molto da chi la esegue», aggiunge. Le procedure più utilizzate sono la luce pulsata e il laser. Con queste metodiche vengono eliminati i peli di colore scuro e non troppo sottili, in quanto assorbono più energia termica. Non sono invece efficaci con i peli bianchi o biondi. «Se l’epidermide, invece, è scura o abbronzata, c’è il rischio di creare ustioni perché l’impulso luminoso colpisce tutto quello che è scuro», spiega l’esperto. LUCE PULSATA E’ MENO EFFICACE E MAGGIORMENTE DELUDENTE Il metodo più usato nei centri estetici specializzati si basa su una tecnologia semplice, sicura e anche non eccessivamente costosa: la luce pulsata. «La luce pulsata viene emessa da apparecchiature che generano un fascio di luce molto intenso, erogato attraverso brevi impulsi», spiega Rusciani. «Questi impulsi, assorbiti dalla parte scura del pelo, ricca di melanina, vengono trasmessi al follicolo pilifero – che viene così danneggiato. Questa tecnologia è però meno selettiva del laser dal momento che emette un fascio di luce che comprende diverse lunghezze di onda. Non consente inoltre le fini regolazioni che sono invece possibili con le apparecchiature laser». «Con il laser - è possibile ottenere IL LASER E’ PIU’ EFFICACE, MA SOLO IN MANI ESPERTE un’epilazione più efficace in quanto va ad agire più selettivamente sul bulbo pilifero eliminandolo». Il pelo si forma proprio nel bulbo,che si trova alla sua base, dove le cellule si moltiplicano e si allungano verso l’alto. «L’energia luminosa - emanata dal laser è intensa e potente e riesce a penetrare, con un alto livello di selettività, in profondità dell’area da trattare. La luce viene assorbita dalla melanina presente nel fusto e per trasmissione termica passa ai follicoli che vengono così riscaldati e disintegrati senza danneggiare i tessuti circostanti>>. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 874 Esistono vari tipi di laser ognuno dei quali, soprattutto APPARECCHIATURE: LASER in relazione alla lunghezza di onda della luce emessa e ALESSANDRITE E’ QUELLO DI PRIMA della larghezza dello spot, possono raggiungere un certo grado di profondità. SCELTA C’è ad es. il laser a diodi. Si tratta di un’apparecchiatura che utilizza come componenti attivi dei semiconduttori, appunto i diodi, ed emettono un raggio a lunghezza d’onda variabile. «C’è poi il laser Neodimio Yag a 1064nm che è più idoneo per l’epilazione su pelli scure», riferisce Rusciani. L’apparecchio di prima scelta è invece il laser Alessandrite. «Questo laser emette un fascio di luce con lunghezza d’onda pari a 755nm, utilizzando come recettore la melanina del fusto pilifero che trasporta alla radice del pelo il calore, provocandone la distruzione. sia attraverso una azione lesiva diretta che indiretta, mediante una ischemia secondaria alla fotocoagulazione dei vasi che irrorano il bulbo», spiega l’esperto. CON IL LASER RISULTATI PERMANENTI, MA NON DEFINITIVI «I risultati ottenuti con l’epilazione laser vengono considerati molto buoni in quanto, mediamente, si ottiene un diradamento dei peli pari al 70-80 %, mentre il rimanente 20-30 % si trasforma in sottile peluria», spiega Rusciani. I risultati e le percentuali variano a seconda del fototipo e delle zone trattate:  fototipi chiari con peli scuri, ad es., rispondono meglio; mentre le zone particolarmente resistenti sono il dorso delle mani e delle dita. INDICAZIONI E COSTI DEL TRATTAMENTO LASER Le sedi da trattare devono essere prive di creme, profumi, deodoranti o qualunque prodotto che possa interagire con il fascio laser. La zona da trattare non deve essere abbronzata ed i peli, ad eccezione del laser a diodi, devono essere visibili. L’applicazione del laser,in soggetti particolarmente sensibili, può essere preceduta dall’applicazione di una crema anestetica. Per ottenere l’effetto desiderato occorrono diverse sedute in base alla zona e al tipo di pelo da trattare. «Possono volerci dalle 4 alle 8 sedute», precisa Rusciani. «La frequenza delle sedute, invece, dipende – continua - dal ritmo di ricrescita dei peli che varia da persona a persona. Dopo ogni trattamento la peluria diminuisce del 15-20 %». Il costo può variare notevolmente. «In generale si va dai 100/150 ai 500/700 euro a seduta, a seconda delle aree che si vanno a trattare». Il totale dipenderà anche dal numero di sedute che andrà stabilito insieme allo specialista. Trattamento indolore e senza importanti EFFETTI COLLATERALI Il trattamento laser è generalmente indolore. «Si può avvertire soltanto una leggera sensazione di calore». «Subito dopo il trattamento – continua - potrebbe comparire un arrossamento della pelle che varia in base al grado di sensibilità epidermica individuale, ed è dovuto appunto al fascio di laser». Il rossore è temporaneo e scompare in breve tempo,eccezionalmente può persistere per qualche giorno. «La questione si complica invece se ci si espone al sole, perché la pelle subisce un piccolo trauma che la rende più sensibile alla luce. Meglio quindi evitare L’esposizione e le lampade UVA». E’ MEGLIO INIZIARE LE SEDUTE LASER LONTANI DAL PERIODO ESITIVO «E’ consigliabile sottoporsi al trattamento nei periodi in cui l’estate è lontana – raccomanda Rusciani cioè quando si è sicuri che non ci si abbronza. Questo perché il laser, al fine di evitare effetti collaterali indesiderati, non viene utilizzato su soggetti abbronzati ed anche perché nei giorni immediatamente successivi al trattamento ,quando la pelle potrebbe essere lievemente irritata,è bene evitare l’esposizione al sole». (Salute, La Stampa) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Anno IV – Numero 874 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 7 Anno IV – Numero 874 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 8.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” sul progetto “Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare il seguente link: https://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli _e_il_sociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 874 ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO Corsi ECM per il mese di Maggio 2016 Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi Come PARTECIPARE prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul sito istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. recarsi in sede prima dell’evento

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