Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 853 AVVISO Ordine 1. ORDINE:Corsi ECM 2. Ordine: Sussidio per i Colleghi disoccupati 3. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 4. Assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. L'aspirina è utile a prevenire il cancro? 6. Lo stretching serve davvero? E a che cosa? Prevenzione e Salute 7. Asma e allergie, quando i mobili di casa sono nemici della salute 8. Colesterolo sopra i 200? calma, si può fare 9. Pesci ricchi di omega 3 per contrastare il fegato grasso Meteo Napoli Martedì 12 Aprile  Variabile Minima: 16°C Massima: 23°C Umidità: Mattina = 67% Pomeriggio =49% Martedì 12 Aprile 2016, S. Giulio Proverbio di oggi….…….. ‘Ammore verace è quanno s’appicceca e se fa pace. ORDINE: Igiene e Problematiche del Cavo Orale – Prevenzione e Trattamento Stasera, ore 21.00, serata dedicata alle problematiche del cavo orale. 10 crediti ECM. Come PARTECIPARE : prenotarsi direttamente presso la sede dell’Ordine prima dell’inizio dell’evento. L'ASPIRINA è UTILE a PREVENIRE il CANCRO? Nuove speranze per la prevenzione del cancro vengono da una sostanza che nuova non è: l'aspirina, ovvero l'acido acetilsalicilico. Per capire se siano davvero fondate si aspettano i risultati dello studio di più ampia scala su questo tema, che coinvolge 11 mila soggetti ed è partito lo scorso ottobre in cento ospedali inglesi. Intanto però, in un convegno a Londra, l'oncologo Mel Greaves dell'Institute of Cancer Research l'ha definita «il migliore farmaco anticancro», aggiungendo che, secondo lui, «chiunque abbia superato i 50 anni dovrebbe assumerla». La tesi che l'aspirina sia utile a prevenire il cancro è legata al suo potere anti-infammatorio. Oggi infatti si pensa che le infiammazioni accelerino lo sviluppo dei tumori, perché le sostanze chimiche che si riversano nei tessuti infiammati possono rendere le cellule più instabili, e quindi più suscettibili alle mutazioni maligne. L'aspirina potrebbe quindi attenuare questo fenomeno. Del resto studi epidemiologici mostrano che la sua assunzione prolungata sembra ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro, come quello del colon. Ora però, si aspettano conferme da studi più ampi. Poi bisognerà capire anche come limitare i rischi legati invece proprio a un uso massiccio e prolungato dell'aspirina, ossia ulcere ed emorragie interne. (Salute, Repubblica) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 PREVENZIONE E SALUTE ASMA E ALLERGIE, QUANDO I MOBILI DI CASA SONO NEMICI DELLA SALUTE Voglia di risistemare casa? Se siete intenzionati a cambiare l’aspetto dei vostri arredi la primavera è la stagione giusta per dedicarsi alle pulizie domestiche, quelle più profonde. Ma in ogni caso ricordatevi di proteggere la salute dai rischi che possono annidarsi dentro armadi e cassetti: tra questi il rischio di allergia e asma bronchiale. La polvere è uno dei veicoli di allergeni e può arrivare ad es. da MOBILI, SOPRAMMOBILI, DIVANI e TAPPEZZERIE su cui si posa Ma l’arredo domestico “attira” altri fattori di rischio per l’apparato respiratorio: «È importante proteggere i soggetti asmatici da quegli stimoli che possono scatenare crisi asmatiche acute o favorire l’infiammazione cronica delle vie aeree tipica dell’asma bronchiale», ricorda la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Ospedale Humanitas. Tra questi stimoli ce ne sono anche alcuni di natura chimica: «In casa ci possono essere sostanze irritanti, come vernici o lucidanti, che agiscono sulla mucosa infiammata e che possono causare broncospasmo, tosse e dispnea», aggiunge la dottoressa. AERARE BENE CASA E INDOSSARE GUANTI E MASCHERINE CONTRO IL RISCHIO ASMA E ALLERGIA Quando si acquistano mobili nuovi un consiglio può essere quello di aerare per diverse ore al giorno l’ambiente che li ospita per prevenire eventuali disturbi all’apparato respiratorio. Può capitare che i mobili assorbano, durante il processo di lavorazione, e poi rilascino delle sostanze chimiche che in alcuni soggetti possono risultare irritanti. Il consiglio di aerare gli ambienti vale anche quando si usano detergenti e detersivi come quelli specifici per i mobili. Anche le fragranze di questi prodotti chimici possono provocare nei soggetti sensibili, allergici o asmatici effetti acuti e provocare l’insorgenza di sintomi tipici come starnuti e lacrimazione degli occhi. «Le precauzioni sono quelle di usare le quantità minime necessarie del prodotto e, per l’appunto, di pulire con le finestre aperte quando il clima lo permette, o di far cambiare l’aria immediatamente dopo le pulizie domestiche. È indicato anche indossare guanti e mascherine e detersivi privi delle sostanze irritanti e allergizzanti note», conclude la specialista. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 PREVENZIONE E SALUTE COLESTEROLO SOPRA I 200? CALMA, SI PUÃ’ FARE Ognuno ha un proprio livello "ideale", dipende da cosa mangiamo, dalla genetica e se si è maschi o fumatori Il Colesterolo Totale? Ecco un altro mito da Dev'essere sotto i 200 mg/dl sfatare. Non è affatto vero. Questo limite risale a diversi (mg/decilitro)! anni fa e si era guadagnato la ribalta delle cronache (sanitarie e non), tanto che si parlò per molto tempo proprio di "obiettivo 200", senza se e senza ma. Ora, però, ad anni di distanza, di se e di ma se ne sono messi in mezzo parecchi. Gli esperti sono diventati più "essibili" e, in base agli studi condotti nel frattempo, hanno concluso che il colesterolo non è uguale per tutti. O meglio, non lo è il suo limite "desiderabile". Questo valore dipende infatti da quanti altri fattori di rischio cardiovascolare (cioè di condizioni che aumentano la probabilità di farci andare incontro a malattie di cuore e vasi) ciascuno di noi si porta sulle spalle. Si tratta di condizioni o abitudini ben noti:  fumo, vita sedentaria, obesità, pressione alta, diabete, valori di omocisteina nel sangue elevati A questi ne vanno aggiunti due su cui proprio non si può fare nulla: 1. il primo è avere parenti stretti che hanno avuto infarti o ictus prima dei 55 anni, 2. il secondo è essere nati maschi (le donne fino a 10 anni dopo la menopausa rischiano meno degli uomini). Tanti più di questi fattori (eliminabili o meno) annoveriamo, tanto maggiore è il nostro rischio, e quindi tanto più basso dovrebbe essere il nostro colesterolo. Ma è anche vero il contrario: se siamo "leggeri" sugli altri fronti possiamo anche stressarci meno a tenere questo parametro sotto controllo. Pensate che sia difficile che accada? Non è vero. Basta immaginare una donna che non fuma, non è diabetica e ha la pressione sotto controllo per rendersi conto che non è così improbabile incontrare una persona che può anche non preoccuparsi troppo del proprio colesterolo. Quindi dimentichiamoci i famosi "200" e chiediamo al nostro medico di spiegarci qual è il nostro vero obiettivo (esistono tabelle precise, cui il dottore deve attenersi anche per capire se può prescrivere farmaci per aiutarci a raggiungerlo). In ogni caso, vale la pena ricordare che i limiti sono convenzioni: il colesterolo è una variabile continua, non è che, solo per fare un es., se si passa da 200 a 201 comporti un improvviso pericolo, e viceversa, "piazzarci" a 199 equivalga a stipulare un'assicurazione sulla vita: molto più banalmente, all'aumento del colesterolo aumenta il rischio cardiovascolare. Va poi detto che se una persona ha già avuto un problema al cuore o ai vasi allora il rischio di un secondo "evento" sale in modo significativo, e la prevenzione diventa ancora più importante (in questo caso si chiama prevenzione secondaria). Quanto a che cosa bisogna fare, siamo alle solite. Il buon senso, quando si tratta di salute, non ha bisogno di attingere a grandi sforzi di fantasia. I consigli sono sempre quelli: non fumare (e via un fattore di rischio), fare attività fisica regolarmente, meglio se aerobica (cammino, bicicletta eccetera), mantenere una dieta varia, ricca di verdura e frutta e povera di grassi animali, limitare dolci e zuccheri semplici in generale. Per chi non raggiunge i limiti desiderabili ci sono i farmaci. Le "statine" sono usate da anni e si sono dimostrate efficaci: ce n'è ormai per tutti i gusti, a seconda di quanto serve essere "aggressivi". E per il futuro prossimo si prospettano nuovi medicinali, destinati a casi più gravi o a chi ha una vera e propria intolleranza chimica alle statine. Si tratta di anticorpi monoclonali, cioè farmaci "biologici". (Sette) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 PREVENZIONE E SALUTE PESCI RICCHI DI OMEGA 3 PER CONTRASTARE IL FEGATO GRASSO Contromisure. Confermata l'importanza della riduzione del 7-10 per cento del peso e dell'attività fisica Quale sia la dieta migliore per la prevenzione - e il trattamento - della steatosi epatica non alcolica (più nota come "fegato grasso") è un argomento molto dibattuto, anche perché questa condizione, che interessa il 20-38% degli adulti, rappresenta ormai la principale causa di malattia epatica. In una revisione degli studi appena pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry, alcuni ricercatori italiani hanno cercato di fare il punto sia sulla reale efficacia degli approcci dietetici più comunemente adottati, sia sui benefici che potrebbero derivare, secondo le ricerche più recenti, da alcuni componenti della dieta. Ebbene, nelle persone in sovrappeso o obese (condizioni che quasi sempre si accompagnano al "fegato grasso") un graduale dimagrimento, che porti a una perdita del 7-10% del peso iniziale, è davvero in grado di migliorare la steatosi, ridurre l'infiammazione epatica e la progressione del danno cicatriziale (fibrosi), oltre a migliorare il profilo di rischio cardiovascolare. Accanto a questo, l'attività fisica si conferma essere un altro efficace strumento per ridurre la steatosi. MA QUALI SONO I NUTRIENTI CHE POTREBBERO AVERE UN RUOLO SPECIFICO NEL CONTRASTARE QUESTA MALATTIA DEL FEGATO? Le ricerche si sono concentrate sugli acidi grassi omega 3 a lunga catena (quelli di cui sono ricchi i pesci grassi), la vitamina E, la vitamina D, i polifenoli fra i quali, in particolare, le antocianine (vedi tabella). «Questi composti - spiega Luca Valenti, professore di Medicina interna all'Università di Milano, Ospedale Policlinico potrebbero migliorare a livello del fegato l'accumulo di lipidi, l'infiammazione e la fibrosi epatica, proteggendo dalle complicanze della steatosi. Questi nutrienti - sono molto ben rappresentati anche nella dieta mediterranea che si rivela ancora una volta un valido modello alimentare». «Senza dimenticare - conclude Valenti - l'importanza di cucinare con ingredienti freschi e di qualità, riducendo al massimo il consumo di alimenti raffinati, grassi saturi e di bevande addizionate di fruttosio. Queste ultime in particolare aumentano fortemente il rischio di steatosi». (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 SCIENZA E SALUTE LO STRETCHING SERVE DAVVERO? E A CHE COSA? L’«allungamento» produce molti benefici, specie in riabilitazione, ma non è vero che previene gli infortuni e attenzione a non praticarlo al posto del «riscaldamento» Fare stretching può giovare a corpo e mente, se lo si pratica in modo corretto e nel momento giusto. Studi recenti, infatti, dicono che gli esercizi di allungamento prima di una gara potrebbero anche diminuire la prestazione, specie se non associati a un corretto riscaldamento. «Nuove ricerche mostrano anche che lo stretching prima dell’esercizio non previene gli infortuni, altra credenza comune da sfatare - fa notare Gianfranco Beltrami, medico dello sport, docente del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Parma -. D’altro canto questa metodica può avere molti altri benefici che, non a caso, la rendono uno strumento molto apprezzato nella riabilitazione dopo eventuali interventi chirurgici o traumi all’apparato muscoloscheletrico». Quali sono i suoi benefici? «Coinvolgendo muscoli, tendini, ossa e articolazioni, può avere ricadute positive su tutto l’apparato locomotore, a partire da una migliore lubrificazione articolare, che può contrastare l’usura della cartilagine e quindi l’artrosi. Gli esercizi di allungamento aumentano la flessibilità e l’elasticità di muscoli e tendini, migliorano la coordinazione e, favorendo il rilassamento, riducono stress e tensioni. Lo stretching contrasta anche l’accorciamento dei tessuti (retrazione), fenomeno legato all’invecchiamento che porta ad assumere posture scorrette. Infine, può essere di grande aiuto nei programmi di riabilitazione dopo interventi chirurgici o traumi per recuperare ampiezza di movimento». Quando va praticato? « Può essere praticato sia come forma di ginnastica vera e propria sia come serie di manovre da abbinare all’attività fisica prescelta. In generale è meglio eseguirlo al termine di una sessione di esercizio, mentre conviene evitarlo tra un esercizio e l’altro perché potrebbe aumentare il rischio di traumi. In passato lo si consigliava anche prima di un allenamento, ma recenti dati suggeriscono possibili effetti negativi sulle prestazioni. In questi casi il consiglio è quello di fare uno stretching molto blando, associandolo sempre a un buon riscaldamento. Per non correre rischi mentre si eseguono le manovre di allungamento è importante seguire alcune semplici regole, come, per esempio, non superare mai la soglia del dolore, non tenere la posizione troppo a lungo (di solito non oltre i 30 secondi) e, se lo si pratica prima di un’attività, non fare le manovre a freddo, ma dopo un breve riscaldamento di una decina minuti. Per ottenere i massimi benefici è importante anche la respirazione che deve essere rilassata e profonda». Esistono esercizi migliori di altri? «Esistono vari tipi di stretching, ma non si può dire che uno sia meglio di altri. Dipende dalle preferenze del singolo e dagli obiettivi sportivi o riabilitativi che ci si pone Quali sono i tipi più noti di stretching? «Quello che la maggior parte delle persone conosce e pratica è lo stretching statico attivo . Si esegue da soli e si basa sull’assunzione di alcune posizioni in cui si allungano i diversi muscoli per un tempo di circa 20-30 secondi. Esiste poi anche lo stretching statico passivo che segue i principi del precedente con la differenza che le diverse manovre vengono eseguite con il supporto di un partner, spesso un fisioterapista, o di macchinari. Un altro, più diffuso tra gli sportivi professionisti, è quello dinamico, in genere preparatorio al tipo di sport che si pratica. Consiste nel far oscillare in modo controllato gli arti o il busto e di solito si basa su una routine di movimenti che richiama il gesto sportivo». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Corsi ECM del Mese di APRILE Corsi ECM per il mese di Aprile 2016 A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM già calendarizzati. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento Tale funzione permetterà, oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM, consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3.Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 6.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 853

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