Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 843 Mercoledì 30 Marzo 2016, S. Amedeo AVVISO Proverbio di oggi……….. Ordine 1. ORDINE: Sussidio per i Colleghi disoccupati 2. Ordine: Corsi ECM 3. Ordine: Tirocini post laurea in farmacia Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Quali sono i sintomi della polmonite? 5. Addio carote, per proteggere la vista meglio arance, broccoli e patate 6. Riecco il "jet lag" da ora legale. come difendersi Prevenzione e Salute 7. Stress: cinque bevande possono combatterlo 8. Poche regole per stare in salute ma perché non le seguiamo? Meteo Napoli Mercoledì 30 Marzo  Variabile Minima: 15°C Massima: 21°C Umidità: Mattina = 85% Pomeriggio =76% 'A verità è 'a figlia d' 'o tiempo. STRESS: CINQUE BEVANDE POSSONO COMBATTERLO Latte, cioccolata calda, tè verde, tè nero e acqua fresca. Non è la lista della spesa, ma l'insieme di cinque bevande che contengono forti «poteri» antistress. Oltre a loro, è ovviamente il caso di unire uno stile di vita meno frenetico e scandito da orari regolari. Ecco le loro proprietà: 1. Un bicchiere di latte. Grazie al triptofano contenuto nel latte, che una volta metabolizzato si trasforma in serotonina – ormone del benessere questa bevanda ha forti proprietà antistress. Oltre a questo il latte è ricco di magnesio, potassio e calcio tutti minerali in grado di tenere sotto controllo la pressione ed evitare bruschi innalzamenti, frequenti quando si è sotto stress. 2. Cioccolata calda. Di per sé il cioccolato stimola il rilascio da parte del cervello dei cosiddetti «ormoni del piacere», primo fra tutti la dopamina. Se bevuto come bevanda calda, poi, aumenta la temperatura del corpo favorendo una inconscia sensazione di comfort e rilassamento. 3. Tè verde. La forte concentrazione di teanina nel tè verde è associata alla produzione di particolari onde da parte del cervello che portano relax e riducono la tensione. 4. Tè nero. Secondo uno studio dell'University College of London il tè nero, spesso conosciuto solo per il suo contenuto di caffeina, se bevuto regolarmente aiuta a ridurre lo stress mentale e fisico. Un bicchiere d'acqua. L'acqua fresca associata all'aria aperta stimola la circolazione e aumenta la produzione di endorfine: nell'insieme regala una sferzata di energia. (Salute, Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 PREVENZIONE E SALUTE POCHE REGOLE PER STARE IN SALUTE MA PERCHÉ NON LE SEGUIAMO? Il «paradosso della salute»: sappiamo quali sono i comportamenti da adottare per mantenerci sani e a lungo, ma preferiamo seguire le «ultime mode» Anche nella salute ci sono le mode:  c’è il periodo in cui va forte l’allenamento di pochi minuti intensi e quello in cui «vince» la moderazione nello sforzo;  c’è il momento della dieta che punta sul taglio dei grassi e quello dell’alimentazione che tiene sotto controllo gli zuccheri. Al di là delle tendenze più o meno effimere, le regole-base per restare in salute sono sempre le stesse e richiamano al buonsenso privo di eccessi: ï‚· una buona dose di attività fisica regolare adeguata al proprio livello di allenamento, ï‚· una dieta equilibrata e completa che non metta al bando nessun nutriente, controlli dal medico in base all’età e alle proprie condizioni. Capisaldi di prevenzione che tutti sanno: come ha riferito di recente il New Scientist, il 76% della popolazione conosce i «fondamentali» dello stile di vita. Peccato, però, che a metterli più o meno in pratica sia solo il 45% e ci sia un buon terzo di persone che non muove un dito pur sapendo quel che dovrebbe fare per stare bene: un «paradosso della salute» che rischia di minare alla base la medicina di domani, che pian piano sarà sempre meno terapia delle malattie e sempre più mantenimento (a lungo) dello stato di benessere. I motivi di questa contraddizione sono parecchi, come spiega Ovidio Brignoli, I Motivi della vicepresidente della Simg (Società italiana di medicina generale): «Il numero di persone attente a un sano stile di vita è in crescita, ma le buone abitudini Contraddizione hanno bisogno di costanza per portare frutti. Tanti provano a fare movimento, smettere di fumare, mangiare meglio, ma poi si stufano e tornano ai vecchi errori. Purtroppo oggi predomina l’idea che si possa avere tutto, subito e senza sforzo: una pillola miracolosa per dimagrire, un’altra che regala gli effetti dell’esercizio fisico e così via, con scappatoie facili di ogni genere. Che però non funzionano: non esiste una via breve per cambiare lo stile di vita, occorre crederci e impegnarsi ogni giorno. Un compito difficile soprattutto perché le buone abitudini dovrebbero prenderle innanzitutto le persone sane per evitare di ammalarsi, ma chi non ha una preoccupazione per la propria salute, per una minaccia tangibile, fa fatica a privarsi di ciò che vive come un piacere: alcol, dieta golosa e altro». Siamo restii a cambiare davvero le nostre consuetudini soprattutto perché ci manca la consapevolezza del pericolo: Manca la consapevolezza «Chiunque tende a essere indulgente con se stesso, quando si autodel Pericolo valuta per il rischio cardiovascolare o di altre malattie in base alla vita che conduce o alle proprie caratteristiche. La percezione del pericolo di chi non ha una patologia in atto è scarsa o nulla, spesso purtroppo lo è anche quella del medico. Anche perché non di rado si “dimentica” di valutare la situazione di ciascuno nella sua complessità: i fattori di rischio non si sommano, ma moltiplicano la probabilità di malattia. Peraltro le patologie croniche che minano di più l’aspettativa di vita in salute, dall’ipertensione al diabete, non danno sintomi evidenti per molto tempo». PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 Risultato: non pensiamo che possano riguardarci. «Spesso si sottovalutano glicemia ai limiti, pressione borderline, colesterolo vicino alla soglia — osserva Perticone. Tuttavia non si diventa diabetici o ipertesi dalla sera alla mattina: a molti sfugge la transizione dalla normalità alla malattia “conclamata” perché si punta l’attenzione solo ai numeri dei fattori di rischio, che però sono convenzioni. Se in un paio di anni la glicemia a digiuno passa da bassa a sfiorare la soglia, sta accadendo qualcosa a cui porre rimedio prima che siano superati i limiti. Morale, per migliorare l’aderenza agli stili di vita e risolvere il paradosso della salute forse tutti dovremmo sentirci un po’ più malati». Un’esagerazione, certo, ma rende l’idea di quanto sia difficile per i medici convincerci a cambiare rotta. Forse un modo per riuscirci sarebbe un’educazione sanitaria seria nella scuola, come tutti gli esperti auspicano. «In Italia fondi destinati alla prevenzione sono circa il 5% del totale e di questi l’80% è inutilizzato. Vuol dire che non c’è coscienza di quanto sia importante». (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE QUALI SONO I SINTOMI DELLA POLMONITE? Se si sente parlare di polmonite è facile allarmarsi. In realtà le forme contratte fuori dagli ospedali (più insidiose), si risolvono bene nella maggior parte dei casi, a patto che i sintomi non vengano sottovalutati e si segua un’adeguata terapia per il tempo necessario Che cos’è la polmonite: La polmonite è un processo infiammatorio a carico del tessuto polmonare causato principalmente da batteri, virus e altri microrganismi come il Mycoplasma e la Chlamydia. In Italia sono 2-2,5 i casi di polmonite che si verificano ogni mille persone. Nell’80% dei casi la polmonite può essere curata a domicilio. I fattori di rischio delle polmoniti sono: - Infezioni delle alte vie respiratorie - Età estreme della vita (bambini e anziani) - Riduzione delle difese immunitarie - Malattie croniche cardiache e respiratorie (Bpco) La polmonite batterica: I batteri sono la causa più comune di polmonite negli adulti e negli anziani. Il batterio più spesso responsabile è lo Streptococcus pneumoniae. Le polmoniti batteriche comportano la formazione di un essudato (liquido infiammatorio) che si accumula all’interno degli alveoli. La polmonite non batterica: Le polmoniti non batteriche più comuni sono causate da virus (virus respiratorio sinciziale, virus parainfluenzali e influenzali) e da germi “atipici” come il Mycoplasma pneumoniae e la Chlamydia pneumoniae. Sono più frequenti nell’infanzia e nei giovani e riguardano soprattutto il tessuto interstiziale (quello compreso tra un alveolo e l’altro). I sintomi: Sia le forme batteriche che quelle non batteriche sono caratterizzate da sintomi simili. In genere i disturbi sono più sfumati e a esordio più graduale nelle polmoniti non batteriche: - Febbre; - Tosse; - Catarro (soprattutto nelle forme batteriche); - Fiato corto PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 La diagnosi: Le modalità per la diagnosi sono:  Un’attenta valutazione dei sintomi  L’auscultazione dei polmoni con lo stetoscopio. Nelle polmoniti batteriche di solito si sentono gorgoglii, scricchiolii e brontolii che segnalano la presenza di liquidi anomali (essudati). Nelle forme non batteriche, invece, si sentono molto meno questi rumori che derivano dall’impegno alveolare  Per confermare il sospetto si ricorre a una radiografia del torace e, in casi selezionati, allaTac. Queste indagini permettono di definire meglio l’estensione dell’infiammazione e aiutano a distinguere le diverse forme tra loro Le cure  Nella maggior parte dei casi la cura è basata sull’uso di antibiotici efficaci sia nelle forme batteriche che in quelle causate da microrganismi atipici: una risposta positiva alla terapia conferma i sospetti sull’origine     della malattia Nelle polmoniti virali si somministrano farmaci sintomatici per alleviare la febbre e gli altri disturbi. Solo in alcuni casi vengono curate anch’esse con antibiotici per il sovrapporsi di infezioni batteriche Qualora non sia stata chiarita l’esatta origine della polmonite gli antibiotici da utilizzare vengono selezionati su basi probabilistiche e sull’esperienza in relazione all’età, ai fattori di rischio della persona, ai microrganismi che circolano e alla gravità delle manifestazioni Quando i pazienti affetti da polmonite vengono ricoverati in ospedale la terapia può consistere in: antibiotici iniettati per endovena e somministrazione di ossigeno per sostenere la respirazione È sempre fondamentale seguire l’intero ciclo di terapia per evitare ricadute e l’insorgenza di resistenze batteriche. (Salute, Corriere) ADDIO CAROTE, PER PROTEGGERE LA VISTA MEGLIO ARANCE, BROCCOLI E PATATE Non solo le carote come elisir per gli occhi. Per proteggere la capacità visiva meglio preferire prodotti ricchi di vitamina C come arance, broccoli e patate. E' quanto suggerisce uno studio osservazionale pubblicato su 'Ophthalmology', firmato dal King's College di Londra. I ricercatori hanno verificato che le persone anziane che mangiano frutta e verdura ad alto contenuto di vitamina C hanno una riduzione del 33% di sviluppare la cataratta nell'arco di 10 anni. La ricerca - ha preso in esame 324 coppie di gemelli di sesso femminile, età media 60 anni, per 10 anni. "Bastano semplici cambiamenti nella dieta, come una maggiore assunzione di frutta e verdura, per aiutare a proteggere gli occhi dalla cataratta". "Non abbiamo trovato un rischio significativamente ridotto nelle persone che hanno preso gli integratori vitaminici - precisa Kate Yonova-Doing, prima autrice dello studio – Questo vuole dire che una dieta sana può essere più efficace degli integratori". (Adnkronos) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 SCIENZA E SALUTE RIECCO il "JET LAG" DA ORA LEGALE. Come DIFENDERSI Gli esperti mettono in guardia dagli effetti del cambio d'ora, spiegano chi ne soffre di più e cosa fare per prevenire. Soprattutto a tavola. LO SPOSTAMENTO delle lancette nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo riporterà in Italia l'ora legale e una serie di possibili disagi per milioni di italiani. Ansia, nervosismo, inappetenza e alterazione del ciclo del sonno, sono i sintomi più diffusi ma, secondo recenti studi, l'arrivo dell'ora legale potrebbe aumentare il rischio di ictus nei primi due giorni dopo il cambio. Un recente studio ha evidenziato come il 15% della popolazione italiana Gli effetti del soffrirà per diversi giorni di notevoli disagi dal punto di vista del benessere cambio “d’ora” fisico ed emotivo. "Spostare le lancette dell'orologio di un'ora in avanti equivale a fare un viaggio verso est da un fuso orario all'altro. Pertanto, con il cambio d'ora si simula un piccolo jet-lag che è un fattore molto noto di disordini del sonno e del ritmo sonno-veglia, soprattutto in soggetti predisposti o con disordini del sonno già conclamati". "In realtà, la grande maggioranza delle persone non risente minimamente degli effetti del cambio d'ora che si manifestano in soggetti già predisposti, cioè circa il 15% della popolazione". Gli effetti sono legati alla perdita di un'ora di sonno e possono coinvolgere essenzialmente le performance attentive, la capacità di eseguire compiti complessi ed impegnativi mentalmente e riflettersi, ad esempio sulla performance scolastica o lavorativa nei giorni immediatamente successivi. IL METEO Gufi o allodole? L'effetto del cambio di orario può variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere costituzionalmente più 'gufi' o 'allodole', quindi più animali notturni, che prediligono lavorare e essere attivi alla sera, o al contrario, persone con una propensione a rendere maggiormente proprio nelle prime ore della giornata. "A risentire di più del ritorno all'ora legale sono le persone cosiddette serotine, i 'gufi'. Al contrario, in autunno, quando si passa all'ora solare, i più colpiti tendono a essere le 'allodole'. "Tipico di chi soffre di ansia e depressione riscontrare un peggioramento dei sintomi proprio in questo periodo dell'anno, momento in cui è sempre poco indicato fare cambi di terapia". ricercatori dell'Università di Turku, in Finlandia, hanno indagato sui rischi di ictus 'da Ictus da ora legale dopo che precedenti lavori avevano mostrato come un'alterazione Ora Legale dell'orologio biologico fosse collegata proprio al pericolo di incappare in questa patologia. La ricerca ha esaminato 10 anni di dati per individuare il tasso di ictus in Finlandia. Il lavoro, in particolare, ha valutato l'incidenza di questa patologia in 3.033 ricoverati nella settimana successiva al cambio dell'ora, confrontando i risultati con il tasso di ictus in 11.801 persone ricoverate nelle due settimane precedenti e nelle due successive allo spostamento delle lancette. I risultati mostrano che nei primi due giorni dopo l'arrivo dell'ora legale il tasso di ictus ischemico è l'8% più alto. Dopo altri due giorni, questo scostamento si riduce tornando alla normalità. Non solo. I malati di tumore sono il 25% più a rischio di subire un ictus dopo il cambio dell'ora, un pericolo che per gli over 65 sale del 20%. In effetti, altri studi (sempre finlandesi) hanno mostrato un aumento del rischio di problemi cardiovascolari al passaggio dall'ora solare a quella legale ma una diminuzione al passaggio opposto da quella legale a quella solare. "Questo porta a un rischio annuale immutato ed attenua di molto i facili allarmismi che una notizia parziale potrebbe suscitare", chiarisce l'esperto. Ora legale e postura. L'ora legale potrebbe avere indirettamente effetti negativi anche sulla postura e aggravare alcuni sintomi. "Se si soffre di mal di schiena, la mancanza di sonno tenderà ad aggravare i sintomi per diversi motivi. Mentre dormiamo, infatti, avviene gran parte della riparazione dei tessuti". PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: corsi ECM del Mese di APRILE Corsi ECM per il mese di Aprile 2016 A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM già calendarizzati. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento Tale funzione permetterà, oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM, consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi. ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO DI DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 843 ORDINE: TIROCINI POST LAUREA Informazioni e Organizzazione Al fine di fornire un servizio sempre più chiaro agli iscritti, si informa che relativi ai tirocini post laurea di seguito si riporta uno schema delle possibilità che al momento prevedono un rimborso garantito dalla convenzione:  Tirocini post laurea entro 1 anno dalla Laurea  Progetto Garanzia Giovani TIROCINI POST LAUREA ENTRO 1 ANNO DALLA LAUREA  Convenzione Regione Campania  Scheda informativa  Scheda competenze Tirocinio Estratto BURC 44: Indennità di partecipazione: Il soggetto ospitante, con eccezione dei casi previsti al comma 2, ha l’obbligo di corrispondere al tirocinante un’indennità di partecipazione in relazione all’attività da esso prestata. L’importo mensile lordo di tale indennità, determinabile anche in misura forfetaria, non può essere inferiore a euro 400,00. La Regione può definire agevolazioni o misure di sostegno in materia di corresponsione e di ammontare dell’indennità. Per maggiori dettagli puoi consultare cliccando il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/tirocini TIROCINI POST LAUREA: PROGETTO GARANZIA GIOVANI dal 1 maggio 2014 ha preso avvio GARANZIA GIOVANI un Programma di intervento Europeo che prevede la realizzazione di politiche attive finalizzate all’orientamento, all’istruzione, alla formazione, e/o all’inserimento nel mercato del lavoro di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) con un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni. La Regione, per il tramite dell’INPS, pagherà direttamente al tirocinante l’indennità mensile di € 500,00 per un massimo di 6 mesi e sosterrà anche i costi relativi al premio INAIL ed alla polizza R.C. Per maggiori dettagli puoi consultare la circolare dell’Ordine cliccando il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/circolari/1321-circolare2015-garanzia-giovani

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