Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 829 AVVISO Ordine 1. ORDINE: “Corsi ECMi”” 2. Ordine: Quota sociale 3. Ordine: assistenza legale gratuita 4. Ordine: sussidio per i disoccupati Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Cancro, il tuo frigo amico della prevenzione 6. Cervicale, sfatiamo i falsi miti Prevenzione e Salute 7. Risveglio difficile? E’ colpa dei geni, ma con la playlist giusta la sveglia è più facile 8. Perché è un rischio bere poca acqua. gli errori che si fanno con le bevande 9. Molecole contenute in cioccolato efficaci come calmanti Meteo Napoli Mercoledì 09 Marzo  Nuvoloso pioggia con Minima: 10°C Massima: 13°C Umidità: Mattina = 74% Pomeriggio =70% Mercoledì 09 Marzo 2016, S. Francesca R. Proverbio di oggi……….. E' gghjuta 'a pazziella mman' 'e ccriature E' finito il giocattolo in mano ai bambini RISVEGLIO DIFFICILE? E’ COLPA DEI GENI, MA CON LA PLAYLIST GIUSTA LA SVEGLIA È PIÙ FACILE Quante ore dormite? E quando vi svegliate al mattino, siete un turbo o un diesel? Nell’uno e nell’altro caso, inutile provare a cambiare perché il nostro rapporto con il sonno dipende dai geni. Lo dice una ricerca pubb. su Molecular Psychiatry condotta su oltre 10.000 persone che si sono sottoposte ad analisi genetiche e hanno compilato un questionario sulle abitudini del sonno durante i giorni festivi, cioè quando non sono costretti ad alzarsi. Le stesse mappature genetiche sono poi state condotte sui moscerini della frutta, che dal punto di vista genetico hanno comportamenti molto simili a quelli degli esseri umani, e hanno rilevato che quelli non portatori del gene dormivano in media tre ore in meno rispetto agli altri e che i portatori dell’ABCC9 hanno un bisogno fisiologico di dormire almeno mezz’ora in più per notte rispetto alla media delle 8 ore consigliate dai medici. Nel frattempo, visto che nessuno può permettersi di dormire quanto gli pare, meglio studiare un metodo per svegliarsi presto e senza tante difficoltà. Uno per tutti, la musica: scegliamo la giusta compilation e facciamola diventare la colonna sonora della nostra sveglia. Un libro appena uscito negli Usa (“La tua playlist ti può cambiare la vita”) suggerisce una playlist per migliorare il nostro benessere. Ecco le canzoni giuste: E per svegliarsi Layla (Derek & the Dominos); Beat it (M. Jackson); al meglio? Thunder road (B.Springsteen); Back on the chain gang (Pretenders); Finest worksong (Rem); She works hard for the money (D.Summer). (Salute Repubblica) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 SCIENZA E SALUTE CANCRO, IL TUO FRIGO AMICO DELLA PREVENZIONE Mangiare sano è una di quelle cose che ognuno di noi può fare per prevenire l’insorgenza di tumori. La prevenzione con l’alimentazione inizia prima di sedersi a tavola. Secondo l’Aicr, l’Istituto americano per la Ricerca sul cancro, riempire ilfrigorifero in maniera intelligente può fare la differenza nella scelta di ciò che mangiamo. Ecco allora 5 consigli dell’Aicr su come seguire un’alimentazione sana in chiave di prevenzione oncologica, partendo proprio dalla spesa e dalla sistemazione del cibo in frigo (ricordiamo che sono suggerimenti pensati per i consumatori americani con abitudini alimentari un po’ diverse dalle nostre): ï‚· Freezer pieno di frutta e verdura. Prepara delle porzioni di frutta e verdura e congelale. Mais, piselli e ortaggi saranno pronti per l’uso come sani contorni mentre frutti di bosco e frutta fatta a pezzi saranno a portata di mano per un gustoso dessert ï‚· Cereali? Meglio se integrali. Riempi il congelatore di prodotti fatti con cereali integrali al posto di quelli fatti con cereali lavorati ï‚· Frutta e ortaggi in primo piano. Pulisci e affetta carote, sedano, peperoni, mele e arance. Sistemali sul primo ripiano del frigorifero bene in vista, magari vicino alla tua salsa preferita: saranno degli snack da afferrare al volo per un salutare spuntino ï‚· Niente bevande zuccherate. Al posto di bevande zuccherate, che contribuiscono all’aumento di peso (e sappiamo che l’obesità è un fattore di rischio di cancro), prepara bevande amiche dell’organismo come acqua o té, sia nero che verde. L’acqua può anche essere aromatizzata con frutta come limone, lime o arancia, o con aromi come basilico, menta e zenzero. Puoi farne dei cubetti di ghiaccio da usare all’occorrenza. ï‚· Contenitori trasparenti. Prendi dei contenitori trasparenti e riempili di pezzi di frutta, semi di girasole e frutta secca e mettili accanto allo yogurt. Fatti ispirare per creare delle composizioni colorate, come per esempio dei parfait, mescolando lo yogurt a questi ingredienti. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 SCIENZA E SALUTE CERVICALE, SFATIAMO I FALSI MITI “Cervicale”, e tutti drizzano le antenne. La “cervicale” è infatti uno dei disturbi comuni più temuti a tutte le età: è molto diffuso e interessa almeno il 10% della popolazione. Ma di “cervicale” si sa tutto? Quanto c’è di scientificamente valido e quanto appartiene invece alle credenze popolari? Una corrispondenza dall’Italia della Bbc di qualche anno fa ironizzava bonariamente sul fatto che la “cervicale” fosse un disturbo tipicamente nostrano, addirittura in inglese non c’è una parola equivalente. Ebbene,cervicale non è altro che sinonimo di cervicalgia. «Un dolore alla zona cervicale, la parte di colonna vertebrale che COS’E’ LA CERVICALGIA? decorre nel capo», risponde la dottoressa Lara Castagnetti, specialista in Medicina fisica e riabilitativa e osteopata dell’ospedale Humanitas. «Per far chiarezza, diciamo che la “cervicale” o cervicalgia non è una diagnosi ma un sintomo di patologie che interessano le vertebre e i dischi vertebrali o i muscoli a tale livello». Quali sono le cause della “cervicale”? «Il dolore nasce perché, ad esempio, si soffre di artrosi o di ernie discali oppure perché i muscoli si possono irrigidire a causa di posture errate. Queste vengono assunte per lunghi periodi anche per “colpa” della tecnologia, con il capo chino e le spalle ricurve su smartphone e tablet». «Le contratture muscolari possono accompagnarsi a una cefalea UN DOLORE “CERVICALE” PUÃ’ di tipo tensivo, non scatenarla. Queste sono infatti frequenti in CAUSARE MAL DI TESTA? chi ha cefalea, ma non ne sono causa: la cefalea tensiva è legata a una serie di tensioni non solo muscolari», sottolinea la specialista. Mamme e nonne spesso ripetono di non uscire con i capelli bagnati per evitare “colpi d’aria” e poi soffrire di “cervicale”. Sono solo credenze popolari? «Una persona in salute, che non soffre di stress o di disturbi come ernie discali, può stare al sicuro. Se un soggetto ha l’artrosi o delle contratture muscolari, allora può risentire di uno sbalzo di temperatura. Un colpo d’aria o anche il cambio del tempo non provocano cervicalgia ma accentuano qualcosa che già c’è». Anche lo stress rientra tra le cause della cervicalgia: «La zona cervicale, più di altre, risente maggiormente dello stress. I muscoli delle spalle si contraggono e sono tenuti “in alto” per tanto tempo». I trattamenti servono solo a risolvere le tensioni muscolari? «La migliore terapia prevede un intervento su un doppio binario. Oltre al rilascio muscolare, che si può ottenere con yoga o esercizi di stretching, si lavora anche sull’aspetto dello stress psicologico. I trattamenti osteopatici, ad esempio, puntano proprio a diminuire l’iperattività della componente ortosimpatica del sistema nervoso autonomo che aumenta con lo stress e stimolare quella parasimpatica che invece è legata al rilassamento. Anche una semplice camminata di mezz’ora al giorno può lavorare sulla componente ortosimpatica e contrastare lo stress», conclude la dottoressa Castagnetti. (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 PREVENZIONE E SALUTE PERCHÉ È UN RISCHIO BERE POCA ACQUA. GLI ERRORI CHE SI FANNO CON LE BEVANDE Oltre la metà degli italiani introduce solo un litro e mezzo di liquidi contro i due necessari. Dall’America una «bussola» per capire come comportarsi Sai che cosa bevi? Parlando di errori a tavola pensiamo sempre al cibo, ma molti sbagli si commettono bevendo: sono quelli di cui ci accorgiamo meno, eppure incidono sul rischio di malattie come ictus e diabete, obesità e carie, demenza e malattie cardiovascolari. Lo hanno spiegato Kiyah Duffey e Brenda Davy del Virginia Tech presentando l’ Healthy Beverage Index sulle pagine del Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics . Messo a punto per valutare quanto siano sane le scelte in materia di liquidi consumati quotidianamente, è un test che attraverso un punteggio da zero a cento dà un’idea abbastanza precisa delle cattive abitudini da correggere. Più punti si ottengono, più si beve in modo salutare. «Nel nostro campione, di circa 16 mila volontari, l’indice medio è attorno a 60 punti; se si arriva a 70, scende di circa il 36% il rischio di obesità e sovrappeso e si riduce anche la probabilità di avere glicemia e colesterolo alti, ipertensione, elevati livelli di marcatori dell’infiammazione nel sangue». LA SCARSA IDRATAZIONE Come si «guadagnano» i punti dell’ Healthy Beverage Index ? Innanzitutto bevendo a sufficienza: un errore comune rilevato dalle due statunitensi è la scarsa idratazione, confermata anche da questa parte dell’oceano dalle ricerche di Nutrition Foundation of Italy , come spiega Andrea Poli presidente NFI e membro dell’ European Hydration Institute. «Una nostra indagine in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale, i cui risultati sono in corso di pubblicazione, dimostra come due terzi della popolazione sappia che la “quota” di liquidi raccomandata sarebbe di circa due litri al giorno. «La maggioranza - dice Poli - afferma di berne uno e mezzo, in realtà “contando i bicchieri” emerge che gli adulti bevono in media un litro di liquidi al giorno, sommando acqua e altre bevande». Decisamente troppo poco per non rischiare danni da disidratazione, soprattutto in alcune situazioni. Conforta scoprire che in Italia l’apporto idrico quotidiano deriva per due terzi dall’acqua: i dati raccolti con l’ Healthy Beverage Index mostrano invece che negli Stati Uniti tanti introducono troppe calorie con le bevande perché fanno un uso smodato di bibite zuccherate. Da noi per fortuna non è così. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 «Dopo l’acqua le bevande più diffuse sono tè e caffè, latte, poi bibite e succhi di frutta - dice Poli -. I cosiddetti soft drink (cola, gazzosa e simili) sono più consumati dai giovani, ma anche nella fascia d’età dai 18 ai 35 anni non si superano in media le due lattine a settimana. Quanto ai succhi, quelli fatti al 100% di frutta sono nutrizionalmente del tutto assimilabili a un frutto intero». «Certo, le bevande diverse dall’acqua hanno un “peso” diverso sulla salute - interviene Ginevra Lombardi Boccia, ricercatrice del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) -. Con tè e caffè per es. non bisogna esagerare, perché contengono alcaloidi che possono avere effetti negativi; le bibite vanno consumate con moderazione perché hanno spesso troppi zuccheri che fanno ingrassare e aumentano anche il rischio di carie. In una lattina si può trovare il corrispettivo di sette cucchiaini da tè di zucchero: esagerare senza accorgersene è facile, anche perché un liquido è meno saziante di un cibo solido e basta poco per introdurre, bevendo, troppe calorie “vuote” cioè prive di valore nutrizionale. E anche zuccherare molto tè e caffè provoca le stesse conseguenze sfavorevoli». Come sempre, dovrebbe comandare il buonsenso: «Detto che l’acqua Per chi ha problemi di deve essere la bevanda principale, la varietà favorisce l’idratazione sottolinea Poli -. diabete e sovrappeso Chi non ama il gusto troppo “liscio” dell’acqua può bere di più grazie a tè, succo d’arancia, tisane: gli anziani per es., che sentono meno la sete e mangiano poca frutta, possono scegliere succhi al 100 per cento di frutta per raggiungere il fabbisogno idrico quotidiano. Bisogna poi prendere atto delle preferenze e rispettarle: se amiamo il dolce possiamo concederci, con moderazione, qualche bevanda zuccherata o magari optare per quelle a zero calorie con dolcificanti sintetici, visto che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare li ha giudicati sicuri e che non sembrano neppure indurre un aumento dei consumi di altri cibi dolci. Questo vale per chi non ha problemi di salute come sovrappeso o diabete: se invece i problemi ci sono occorre seguire le indicazioni del medico anche in materia di bevande». L’obiettivo resta una giusta idratazione. «Un buon modo per arrivarci è abituarsi a bere lontano dai pasti. Per andare oltre i soliti due o tre bicchieri d’acqua a pranzo o a cena: tenere a portata di mano una bottiglia d’acqua è sempre una buona abitudine per tutti», conclude Lombardi Boccia. (Salute, Corriere) COSA CONTENGONO TE’, CAFFE’ E BIBITE Molecole contenute in cioccolato efficaci come calmanti I polifenoli contenuti nel cioccolato fondente sono un ottimo calmante. Lo afferma uno studio dell'univ. australiana di Swinburne pubblicato dal 'Journal of Psychopharmacology'. Lo studio ha riguardato 72 uomini e donne in buona salute tra i 40 e i 65 anni a cui per un mese e' stata prescritta una bibita al giorno contenente 500 mg, 250 o zero di polifenoli estratti dal cacao. Al termine dello studio, il gruppo che aveva il contenuto maggiore ha mostrato una maggiore calma e contentezza rispetto agli altri. "Non abbiamo invece trovato evidenze di miglioramenti nelle capacità cognitive - e gli effetti sull'umore si sono verificati solo nel gruppo con 500 mg al giorno". (AGI) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016–SESSIONE PRIMAVERILE Si informa che dalla prossima settimana è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2016. COME PRENOTARSI da Lunedì 7 Marzo è possibile prenotare i Corsi ECM 2016 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM 3- Prenotazioni 4- Accesso all’area riservata mediante username e password 5- Scegliere i corsi da prenotare PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 829 ORDINE: RISCOSSIONE QUOTA SOCIALE 2016 E’ in riscossione la quota sociale 2016 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si comunica che in questi giorni, l’Istituto di Credito incaricato della riscossione, sta recapitando gli Avvisi di Pagamento relativi alla Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2016. Il pagamento della quota annuale è obbligatorio per conservare l’iscrizione all’Albo, condizione necessaria nei casi previsti dalla Legge per svolgere l’attività professionale. Quest’anno presso gli Uffici dell’Ordine Professionale sono disponibili in formato digitale copia degli Avvisi di pagamento, grazie all’impegno, competenza e grande disponibilità profusa dal nostro Agente della Riscossione di zona, Stefano Iannitti. Pertanto i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, anche dopo la scadenza del 29/02/2016, possono richiederne copia tramite: ï‚· Richiesta agli Uffici dell’Ordine all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ï‚· Richiesta via fax al N. Tel. 081-5520961. ï‚· Dal 7 Marzo 2016, sarà possibile, collegandosi al sito Ufficiale dell’Ordine all’indirizzo web: www.ordinefarmacistinapoli.it, scaricare il RAV inserendo il proprio codice fiscale; ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO DI DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio anche nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmacoper-tutti

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