Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 717 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Lo Psicologo in Farmacia 2. ORDINE: Corsi ECM Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Quando lo smartphone fa male 4. La trombosi può essere spia di un tumore? Prevenzione e Salute 5. Red Bull, ecco cosa accade al tuo corpo dopo averne bevuta una Domanda e Risposta 6. Tiroidite di Hashimoto: selenio e attività fisica rallentano l'evoluzione della malattia Curiosità 7. I proverbi sul meteo.. scientificamente veri Lunedì 28 Settembre 2015, S. Venceslao Proverbio di oggi……….. 'A buscìa nun tène piede. La bugia non ha piedi QUANDO LO SMARTPHONE FA MALE Stress, disturbi del sonno, crisi di coppia. Sono alcuni dei sintomi dell'abuso di tecnologia, e che secondo gli esperti possono arrivare al "tech-neck", ovvero «ai continui dolori e problemi al collo dovuti all'uso prolungato di Pc, tablet e smartphone». Secondo Nicola Sorrentino, docente di Igiene nutrizionale all'Università di Pavia ed esperto dell'Osservatorio Sanpellegrino, «non bisogna inoltre sottovalutare il fatto che molte ore passate davanti a uno schermo possono avere effetti negativi anche sulle capacità cognitive, come riduzione di concentrazione e mal di testa». In Inghilterra, riportano gli specialisti, «è stato registrato un aumento di persone che soffrono di mal di schiena e dolori cervicali, da ricondursi alle posture scorrette e alle tante ore passate davanti agli schermi dei dispositivi. Il 40 % dei teenager tra gli 11 e i 16 anni ha questi dolori collegati, in un caso su sette, proprio all'uso intensivo della tecnologia». I proverbi sul meteo.. scientificamente veri Previsioni del tempo e proverbi vanno spesso a braccetto: in molti casi, la saggezza popolare affonda le sue radici su osservazioni millenarie del cielo e una (pur minima) base scientifica. Ecco alcuni es. di situazioni meteorologiche che danno ragione ai nostri nonni. Meteo Napoli Lunedì 28 Settembre  Cielo Variabile Minima: 17°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 64% Pomeriggio =44% CIELO A PECORELLE, PIOGGIA A CATINELLE - Un grande classico degli adagi popolari ma con solide basi scientifiche. A patto di saper osservare il cielo con attenzione. In effetti le piccole nubi simili a tanti batuffoli di cotone - i cirrocumuli, tra i 6 e i 7 mila metri di quota - indicano la presenza di aria fredda e instabile a quell'altezza, e preannunciano spesso l'arrivo di un fronte caldo umido accompagnato da possibili rovesci. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 717 PREVENZIONE E SALUTE RED BULL, ECCO COSA ACCADE AL TUO CORPO DOPO AVERNE BEVUTA UNA Uno studio ha svelato i tempi necessari al nostro corpo per "smaltire" la caffeina contenuta negli energy drink La Red Bull è ormai una bevanda fondamentale per chi deve stare per lunghe ore concentrato. Studenti universitari, lavoratori notturni e anche molti atleti ricorrono al famoso energy drink per tenersi svegli e attenti. Ma cosa c’è dentro una RED BULL? Che effetti produce sul corpo di chi la assume? Ecco i punti che spiegano minuto dopo minuto le fasi di assunzione del nostro organismo delle sostanze presenti nella Red Bull: 1. Dopo 10 minuti: Dopo aver consumato un energy drink ci vogliono circa 10 min. perché la caffeina entri in circolo. Il battito cardiaco si velocizza e la pressione aumenta. 2. 15-45 minuti dopo: È il momento in cui il livello di caffeina nel vostro sangue è più alto. Appena lo stimolante inizia ad avere effetto vi sentite più vigili, assistendo a miglioramento della vostra capacità di concentrazione. 3. 30-50 minuti dopo: L'assorbimento della caffeina è concluso, il vostro fegato reagisce assorbendo più zuccheri dal sangue. 4. Un'ora dopo: Il vostro corpo subisce un crollo del livello degli zuccheri e soffre le conseguenze della fine dell'effetto della caffeina. Iniziate a sentirvi stanchi e ad aver meno energia a disposizione. 5. 5-6 ore dopo: È il giro di boa della permanenza nel vostro corpo della caffeina: ci vogliono cioè 5-6 ore per ridurre il livello di caffeina contenuta nel sangue del 50%. Le donne che assumono la pillola anticoncezionale hanno bisogno del doppio del tempo perché il loro corpo smaltisca la stessa quantità di caffeina. 6. 12 ore dopo: È il tempo di cui necessita la maggior parte delle persone per smaltire interamente la caffeina contenuta nel sangue. Il tempo necessario per completare questo processo è legato a molti fattori, tra cui l'età e l'attività svolta. 7. 12-24 ore dopo: Essendo la caffeina una droga, chi la assume regolarmente può accusare sintomi di crisi d'astinenza 12-24 ore dopo l'ultima dose, come ad esempio mal di testa, irritabilità e costipazione. 8. 7-12 giorni dopo: Gli studi hanno dimostrato che questo è il momento in cui il vostro corpo si abitua ai livelli di caffeina regolarmente assunti. Questo significa che vi state abituando a questi dosaggi e che proverete effetti meno intensi all'assunzione della prossima dose. Ma non sono solo questi i problemi. Dietro gli effetti "miracolosi" delle energy drink, ci sarebbero alcuni rischi per i consumatori. Secondo alcuni assumere caffeina attraverso queste bevande è assolutamente sbagliato. Il motivo è quello della presenza "allarmante" di grandi quantità di zuccheri. Non solo. Perché a preoccupare lo studioso è anche l'acidità di queste bevande. La Red Bull, ad esempio, ha un pH di 3.3, lo stesso - per intenderci - che ha l'aceto. Il tutto sembra essere una combinazione perfetta - ha aggiunto l'esperto - "per corrodere lo smalto dei denti, causando carie e problemi anche più seri". Rischi, dunque, cui bisogna aggiungere la possibilità che gli energy drink come la Red Bull ci rendano meno capaci di pensare in maniera creativa. E chi deve rimanere sveglio la notte si prenda un bel caffè, ma con moderazione. (Salute, Il Giornale) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA DOMANDA ERISPOSTA Anno IV – Numero 717 L’ENDOCRINOLOGO RISPONDE TIROIDITE DI HASHIMOTO: SELENIO E ATTIVITÀ FISICA RALLENTANO L'EVOLUZIONE DELLA MALATTIA L'endocrinologa spiega quali possono essere gli approcci alternativi per la tiroidite di Hashimoto e chiarisce quali sono le differenze tra una tiroidite e l’ipotiroidismo. Risposte anche su quali valori controllare se l’Ft3 è alto TIROIDITE DI HASHIMOTO: COME VA AFFRONTATA Domanda. Mia moglie ha 53 anni e soffre di tiroidite di Hashimoto. Aumentata gradualmente di peso, prende la levotirexina da 150 mg tutti i giorni ma non migliora. Integra anche con vitamina D. Il medico le ha detto di fare attività fisica e di controllare una possibile osteoporosi.Tutte cose bellissime però non dice se la malattia è curabile oppure no o se ci sono terapie alternative. Risposta. La tiroidite di per se è una infiammazione cronica della tiroide per la quale non c'è una cura definitiva e risolutiva. D’altra parte non è un problema curare la tiroidite considerato che la presenza di anticorpi ed il loro titolo, la loro concentrazione nel sangue, non hanno una correlazione direttamente proporzionale al danno della tiroide; L’unica cosa che aiuta a rallentare l’evoluzione infiammatoria e quindi in fibrosi della tiroidite è il selenio, ancora di più se in sinergia con l’ inositolo. Per la cura dell’IPOTIROIDISMO fortunatamente abbiamo la l-tiroxina che riproduce fedelmente quello che la tiroide produce e rimpiazza quindi completamente questa funzione. Considerata l'età critica (perimenopausa) della signora, ritengo che l’attività fisica sia fondamentale per accelerare un pochino il metabolismo che in questa fase rallenta o addirittura frena per un periodo, per poi riprendere con una velocità che non è quella dei 20 anni! Domanda. Ho 23 anni e da circa due anni mostro una sintomatologia DIFFERENZE TRA TIROIDITE E IPOTIROIDISMO simile a quella dell'ipotiroidismo. Ho eseguito un ecografia al collo che ha come referto: "tiroide nella norma per dimensioni ed ecostruttura disomogenea in senso ipoecogeno per la presenza bilateralmente di numerose areole ipoecogene con numerose fini calcificazioni; nel contesto e discreto pattern del parenchima senza evidenti lesioni nodulari. Trachea in asse. Nel gruppo giugulare superiore della regione latero-cervicale bilateralmente si apprezzano alcuni linfonodi reattivi ,il maggiore dei quali dislocato a destra a misura 21,3 x7,3 mm. Quadro ecografico compatibile per tiroidite cronica". Nel complesso gli esami ematologici hanno evidenziato Tsh nella norma e TF3 e TF4 un pò elevati. Ab anti tireoglobulina 5.00 (valori range 5,00-100,00). Non ho eseguito altri esami per tiroide, ma ne ho fatti alcuni per le gonadi e i valori sono (senza somministrazione di pillola anticoncezionale): Fsh 0.65; LH 0.62; prolattina nella norma; estrogeni totali inferiori a 10; emocromo nella norma. Aspetto una sua risposta per capire se posso agire in modo diverso per risolvere i miei disturbi. Risposta. Inizio dalla fine perché preciso subito che per interpretare i valori delle gonadotropine (FSH e LH) e degli estrogeni è fondamentale sapere da quanto tempo ha sospeso la pillola anticoncezionale, perché sono necessari tre mesi di sospensione e almeno due mestruazioni spontanee, non indotte dalla pillola. Inoltre, avrei voluto conoscere i sintomi e il valore preciso di TSH, che esprime un buon funzionamento se compreso tra 0,5 e 3, invece se partiamo da un’ipotetica diagnosi è difficile ricondurre i sintomi ad una o a più cause, come spesso accade in endocrinologia. Se gli anti-TG sono un pò elevati sicuramente c’ è una forma di tiroidite, ma di quale tiroidite si tratta lo si può stabilire, facendo il dosaggio anche degli anticorpi anti-tireoperossidasi e anti-recettore del TSH. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 717 Resta il fatto che anche se si arriva ad una diagnosi precisa di tiroidite, i sintomi subentrano solo quando il TSH è inferiore a 0,3 o superiore a 3, sono quindi riconducibili all’ipotiroidismo e non alla tiroidite che è solo una infiammazione, che molto raramente può dare sintomi locali, quali dolore e/o bruciore, nella regione anteriore del collo (tiroidite acuta o subacuta) ma dal quadro ecografico non è questo il suo caso. FT3: SE I VALORI SONO ALTI, MEGLIO FARE ANCHE IL DOSAGGIO DEGLI AUTO-ANTICORPI Domanda. Sono un ragazzo di 29 anni. Poiché soffro di ansia il medico di base mi ha fatto fare delle analisi del sangue. Tutti i risultati sono usciti nella norma tranne l'FT3 lievemente alto (4,08%) e perciò il medico mi ha consigliato di fare l'ecografia alla tiroide (capo e collo) con il seguente risultato: “Lume tracheale in asse. Tiroide per volumetria nei limiti. Il lobo sx mostra nel terzo medio inferiore nodulo ipoecogeno del diametro di 5 mm. Regolare ecostruttura del lobo dx e della regione istmica”. Visti i risultati, secondo lei la situazione è tranquilla? Risposta. Sicuramente mi sembra una situazione tranquilla, da affrontare con estrema serenità, ma è meritevole di ulteriore approfondimento solo per capire con quale programma seguire la situazione. Pertanto farei anche il dosaggio degli autoanticorpi che possono essere responsabili del valore elevato di FT3, nella fattispecie TG-Ab, TPO-Ab e anti-recettore del TSH, nonché emocromo. In ogni caso qualunque cosa emerga ripeterei gli esami fra 2 mesi e l’ecografia fra 6 mesi nuovamente insieme agli esami del sangue. Se tutto è stabile, proseguirei con controlli annuali. *Debora Giannini, medico specializzato in Endocrinologia e malattie del ricambio. È specialista ambulatoriale presso la Asl Rm D PROFESSIONE E SALUTE XXI CONVEGNO NAZIONALE: Appropriatezza Clinica e Nuovi Modelli Organizzativi per la Lotta alla MORTE Improvvisa A Napoli l’ultimo convegno sui modelli organizzativi per la lotta alla morte improvvisa. Il RUOLO DEL FARMACISTA DI TERRITORIO nella rete di primo soccorso per le emergenze cardiorespiratorie Invitati l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ed il presidente di Fedefarma Napoli. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 717 SCIENZA E SALUTE LA TROMBOSI PUÃ’ ESSERE SPIA DI UN TUMORE? La formazione di coaguli nelle vene degli organi addominali è più rara rispetto a trombosi venosa ed embolia polmonare, ma pare avere un legame con il cancro UN TROMBO NELLA VENA AORTA ADDOMINALE POTREBBE ESSERE LA SPIA DELLA PRESENZA DI UN TUMORE E, nei pazienti a cui è già stato diagnosticato un cancro al fegato o al pancreas, la sua presenza può indicare una prognosi peggiore per il paziente. A giungere a queste conclusioni è uno studio pubblicato su Blood. Precedenti analisi avevano già chiarito che, rispetto alla popolazione generale, le persone che soffrono di trombi alle gambe (con episodi di trombosi venosa profonda) o ai polmoni (con conseguente embolia polmonare) hanno dal doppio al quadruplo delle probabilità in più di ricevere una diagnosi di cancro nell’anno successivo. In presenza di un tumore, infatti, è più facile che si formino coaguli all’interno dei vasi sanguigni. Una massa cancerosa in crescita potrebbe comprimere una vena, riducendo anche di molto il normale flusso del sangue. In altri casi ancora, un intervento chirurgico, un’infiammazione o l’aumento di volume della neoplasia possono danneggiare i vasi sanguigni e quindi favorire la creazione di grumi. In presenza di trombosi addominale salgono le probabilità di tumore Mentre l’associazione tra tumori e trombosi venosa profonda o embolia polmonare è già ben nota, esistono meno studi sul legame tra la formazione di coaguli nelle vene che portano il sangue attraverso il fegato e gli altri organi addominali e il fatto che possano essere utilizzati come segnale della presenza di una neoplasia. Questi trombi, che danno luogo alla trombosi della vena porta, sono più rari rispetto a quelli di gambe e polmoni e generalmente si creano solo come conseguenza di un’altra complicanza o patologia. Per meglio capire se la trombosi della vena porta può indicare un tumore non ancora diagnosticato i ricercatori hanno analizzato i dati di oltre quasi 1.200 pazienti danesi ai quali, tra il 1994 e il 2011, era stato trovato e curato questo problema. Risultati: «Gli esiti dell’indagine - hanno evidenziato che 183 pazienti sui 1.191 partecipanti hanno poi ricevuto una diagnosi di cancro. E per la metà di questi (95) l’accertamento della neoplasia è avvenuto nei 3 mesi successivi alla trombosi. Si trattava soprattutto di tumori del sangue, fegato e pancreas. Dopo aver fatto le analisi statistiche del caso, tenendo conto anche di altri fattori di rischio oncologici che questi malati potessero avere, abbiamo stimato che un episodio trombotico addominale faccia crescere del 33% le probabilità che venga poi a breve scoperto un tumore. E nei malati di cancro con trombosi la prognosi è risultata peggiore». «Per ora non si possono fare esami a tappeto per cercare tumori in chi ha una trombosi» «L’associazione tra trombosi venosa e cancro è conosciuta da anni. La trombosi non solo potrebbe indicare un cancro occulto, ma la sua presenza sembra indicare un tumore aggressivo riducendo le probabilità di guarigione dal tumore e, quindi, la sopravvivenza del paziente. Questi dati non possono comunque essere estesi a tutte le neoplasie o a tutti i tipi di trombosi. La maggiore evidenza che la trombosi possa essere spia di un tumore occulto riguarda le trombosi venose insorte senza apparenti cause (quali ad es. i traumi, la familiarità, gli interventi chirurgici) e quelle insorte in sedi cosiddette atipiche, quali appunto quelle dell’addome. (Salute, Corriere) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 717 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA Da novembre lo psicologo in farmacia Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque settimane durante Adesione l’anno, ciascuna Periodo Argomento (barrare X) dedicata ad un tema Stili di vita e salute: il fumo e le cattive abitudini 9 – 14 Novembre 2015 pregnante per la L’alimentazione nell’equilibrio mente-corpo 18 – 23 Gennaio 2016 salute pubblica, che di La nascita e il benessere nella relazione 21 – 26 Marzo 2016 seguito si elencano: genitori/figli Chi intende aderire sarà La lunga vita, la malattia cronica e il sostegno ai 16 – 21 Maggio 2016 contattato dagli Uffici caregiver Cura di se nell’equilibrio mente corpo dell’Ordine e dallo 12 – 17 Settembre 2016 Psicologo che sarà assegnato alla singola farmacia per poter definire l’organizzazione. COME ADERIRE: il farmacista che intenda aderire, anche solo parzialmente per alcune delle settimane sopra riportate, ne dovrà dare comunicazione tramite le seguenti modalità: 1. chiamando il n. 081/5510648, entro il 30 Settembre, dal Lunedì al Venerdi, dalle ore 16:30 alle 17:30. 2. Inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3. Restituendo la presente timbrata e firmata a mezzo fax al numero 081/5520961. Ordine:Corsi ECM–SESSIONE AUTUNNALE E’ possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015. DATA TITOLO DEL CORSO CF Sabato 3/10/ore 9.00 Sabato 10/10/ore 9.00 Domenica 11 Ottobre ore 9.00 17 ottobre 24 ottobre Giovedì 29 Ottobre Ore 9.30 Le preparazioni in farmacia di prodotti naturali Malattie infettive emergenti L'Omeopatia per tutta la vita: Integrazione del medicinale omeopatico nella pratica quotidiana del Farmacista (I^ Parte) I presidi farmaceutici nella flebologia e patologia estetica correlata (II^ Parte) Ambiente e Salute Farmaci oppiacei: aspetti normativi sicurezza terapie, efficienza e sostenibilità economica del percorso di cura per la dipendenza da oppiacei Corso ECM:“XII ed. (BLS-D) I° Parte: “Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillazione cardiaca precoce SE II° Parte: Sabato 5 Dicembre La politica sanitaria in oncologia Deficit Neurocognitivi L'Omeopatia per tutta la vita: Integrazione del medicinale omeopatico nella pratica quotidiana del Farmacista (II^ Parte) Farmaci Innovativi 5 5 Sabato 7 Novembre 13 novembre Sabato 14/11/ore 9.00 Domenica 15 Novembre ore 9.00 Sabato 28/11/ore 9.00 COME PRENOTARSI: 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it; 10 5 5 7,5 10 7,5 5 10 5

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