Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 643 AVVISO Ordine 1. ORDINE: medaglie alla professione e giuramento di Galeno 2. Ordine: visita Ostensione della Santa Sindone 2015 – Torino 3. Giornata Previdenza Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Birra e amidi peggiorano la psoriasi Venerdì 15 Maggio 2015, S. Achille, Germana Proverbio di oggi……….. 'A gatta scippa pure quanno l'accarizze La gatta graffia anche quando la si accarezza AVVISO: INVIO FARMADAY Ci scusiamo per il disservizio dei giorni scorsi nell’invio del farmaDAY verso gli iscritti alla nostra newsletter. Ciò è stato causato da un intervento tecnico da parte del fornitore che eroga il servizio di hosting della posta elettronica. Per i Colleghi, invece, che in questi ultimi giorni non stanno ricevendo il farmaDAY si consiglia di:  verificare se per sbaglio sia finita nella cartella spam della propria posta elettronica invitandovi pertanto a selezionare la mail del farmaDAY come non spam, per ripristinare la corretta ricezione della mail. Prevenzione e Salute 5. Poco sale ma iodato: la prevenzione delle malattie tiroidee si fa così 6. La poligamia fa male al cuore. Troppo stress aumenta gli infarti 7. Mangiare aglio e cipolla crudi aiuta contro i tumori 8. 40% tumori è prevenibile, 8 regole contro il cancro BIRRA E AMIDI PEGGIORANO LA PSORIASI E' stata trovata anche una relazione con la celiachia. Modificare la dieta può aiutare L'alimentazione influenza la comparsa e il peggioramento della psoriasi, in particolare gli alimenti contenenti glutine e la birra, oltre ad un eccessivo introito calorico. C'è un'associazione tra celiachia e psoriasi - Lo specialista L. Naldi ha citato uno studio svedese condotto su oltre 28mila individui con intolleranza al glutine. La ricerca ha confermato che le patologie sono associate e la celiachia è presente in circa il 10% dei pazienti affetti da psoriasi. Cambiare dieta può aiutare - "Una dieta priva di glutine potrebbe associarsi a un miglioramento della patologia, nei soggetti intolleranti. La birra, inoltre, è una delle poche bevande alcoliche originate dalla fermentazione dell'amido ed è stato dimostrato che un eccessivo consumo di birra possa aumentare il rischio di psoriasi. E' inoltre ormai accertato che l'introito calorico complessivo influenza la patologia". (Salute, Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 POCO SALE MA IODATO: LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TIROIDEE SI FA COSÃŒ Settimana Mondiale della Tiroide dal 18 al 25 maggio: iniziative in tutta Italia. Una donna su tre non sa che in gravidanza il fabbisogno di iodio quasi raddoppia Alimentazione, sale iodato ed integratori a base di iodio sono le basi della prevenzione rispetto al malfunzionamento della tiroide. «La nostra dieta deve prevedere alimenti ad elevato contenuto di iodio». In vista della “Settimana Mondiale della Tiroide”, in programma dal 18 al 25 maggio, sono molte le iniziative in tutta Italia che si focalizzano sull’importanza di questo minerale. Il decalogo per la prevenzione della carenza di iodio In soggetti allergici o intolleranti e in coloro i quali seguano diete di esclusione, è particolarmente importante utilizzare sale iodato e/o integratori a base di iodio. Il sale iodato può essere utilizzato dopo il primo anno di vita. Deve essere adeguatamente formulato (30 g. di iodio per Kg di sale). Da ricordare che il 30% circa viene disperso con la cottura. E’ importante, poi, rispettare le quantità giornaliere raccomandate di sale: 3 grammi al giorno durante l’infanzia e l’adolescenza, 5 grammi al giorno durante l’età adulta. Gli integratori a base di iodio devono essere prescritti dal medico qualora non si riesca a coprire il fabbisogno giornaliero di iodio attraverso la dieta ed il sale iodato. Questo in sintesi il decalogo per la prevenzione della carenza iodio. «Se pensiamo che lo iodio è il più potente modulatore della funzione tiroidea, e se ricordiamo che lo iodio non è prodotto dal nostro organismo ma lo assumiamo attraverso l’alimentazione, è facile comprendere che la prevenzione di molte patologie tiroidee può essere realizzata con successo se viene garantito alla popolazione un adeguato apporto nutrizionale di iodio, raggiungibile esclusivamente con l’utilizzo di sale iodato». Le mamme sono poco informate: Una donna su tre non sa che in gravidanza il fabbisogno di iodio quasi raddoppia e nove su dieci non si preoccupano se il proprio bimbo assume un’adeguata quantità di iodio con l’alimentazione. La metà crede che il sale marino contenga di per sé un’adeguata quantità di iodio. In casa quello iodato viene usato quasi da tre mamme su quattro, la metà non sa però che lo iodio è volatile e si disperde con la cottura e se conservato male. In uno studio hanno dimostrato come il quoziente intellettivo sia tanto più alto quanto più adeguata la nutrizione iodica delle madri soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. 1.La mancanza di iodio causa il gozzo, un ingrossamento della tiroide e altri deficit intellettivi. È in corso una campagna di prevenzione “Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria” promossa dalla Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica. 2.Per evitare deficit di iodio, molto diffusi nella popolazione italiana, basterebbe assumere quotidianamente con l’alimentazione 150 microgrammi per gli adulti, 120 microgrammi per i bambini e adolescente, 90 microgrammi per i primi due anni di vita. Dosi raggiungibili utilizzando 5 g. di sale iodato al giorno per gli adulti e 2-3 g. per i bambini. In Italia il consumo di sale iodato è il 55% del totale del sale utilizzato. 3.Pesce, crostacei e molluschi sono gli alimenti naturali che hanno un maggiore contenuto di iodio: il pesce di mare 115 microgrammi per 100 grammi; i crostacei e molluschi 300 microgrammi ogni 100 grammi 4. I formaggi vaccini stagionati contengono 30 microgrammi ogni 100 grammi di alimento 5. Latte e yogurt contengono dai 10 ai 20 microgrammi ogni 100 grammi 6. Le uova contengono 9 microgrammi di iodio ogni 100 grammi di alimento 7. I cereali come pasta, pane, pizza contengono 6 microgrammi ogni 100 grammi di alimento 8. La carne bovina, suina e pollame contiene 3 grammi ogni 100 grammi 9.Frutta e verdura (ortaggi a foglia, pomodoro, frutta fresca) contengono 3 microgrammi ogni 100 grammi. Esistono anche patate e carote iodate che contengono 25-50 microgrammi per 100 grammi di prodotto 10.Anche il tipo di cottura è importante perché con la cottura si hanno delle “perdite” di iodio. E precisamente del 58% con la bollitura, del 23% con la griglia, del 20% con la frittura (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 PREVENZIONE E SALUTE LA POLIGAMIA FA MALE AL CUORE TROPPO STRESS AUMENTA GLI INFARTI Chi è sposato vive più a lungo e ha meno malattie cardiovascolari rispetto ai single mentre i bigami hanno un rischio cardiovascolare di quasi il 5% in più Uomini, non invidiate gli sceicchi con due (o più) mogli. Perché se una moglie è impegnativa, due o più compagne possono proprio far male alla salute: essere poligami aumenta infatti di quattro volte il rischio di infarti e malattie di cuore, stando ai dati di uno studio condotto negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita dove le mogli «multiple» sono la regola e presentato durante il congresso dell’Asian Pacific Society of Cardiology. Elogio della monogamia Amin Daoulah, il coordinatore della ricerca, spiega che ha voluto indagare quel che accade al cuore dei poligami perché diversi studi hanno mostrato che una moglie «fa bene» al cuore degli uomini: chi è sposato vive più a lungo e ha meno malattie cardiovascolari rispetto ai single, ma nulla si sapeva circa le condizioni del cuore di chi è poligamo, come accade fra i musulmani di alcuni Paesi in Asia, Africa e Medio Oriente. Studio: Per indagare l’argomento Daoulah ha raccolto i dati di 687 uomini sposati, arrivati in cinque ospedali sauditi e degli Emirati con una coronaropatia: obiettivo, valutare se esistesse una correlazione fra il numero delle mogli e la presenza e l’entità di una malattia coronarica. Risultati: I dati mostrano innanzitutto che in Medio Oriente forse mantenere le mogli costa troppo per poterne avere più di una, visto che anche da quelle parti in parecchi rinunciano alle mogli plurime: due partecipanti su tre erano monogami e solo il 3% aveva quattro mogli. Non a caso i poligami sono risultati più ricchi, oltre che più anziani e più spesso abitanti di zone rurali dove, «La poligamia è più accettata socialmente e ci si sposa da più giovani». Il rischio dei bigami: Il risultato delle analisi è netto: esiste infatti una correlazione chiara fra il numero delle mogli e la presenza di coronaropatie:  il rischio cresce di 4.6 volte.  «Aumentano le mogli, cresce il numero di arterie coronariche occluse. Mantenere più famiglie comporta un carico professionale, economico ed emotivo che forse non è estraneo a questa maggior fragilità cardiaca: tutte le mogli e gli eventuali figli avuti da ciascuna devono essere trattati ugualmente bene, lo stress che deriva può impattare in maniera assai negativa sulla salute cardiovascolare. I poligami devono avere un introito economico più elevato e magari sono costretti a fare i pendolari verso le grandi città dove le occasioni di lavoro sono migliori: anche questo comporta stress, esistono perciò fattori associati alla poligamia che possono compromettere il benessere generale dell’uomo. In altre parole la poligamia non necessariamente è una causa diretta degli infarti e simili, ma la correlazione è sicuramente consistente». Adesso bisognerebbe scoprire se valga lo stesso per i regolarmente coniugati e teoricamente monogami occidentali, che però abbiano una (o più) amanti. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 PREVENZIONE E SALUTE MANGIARE AGLIO E CIPOLLA CRUDI AIUTA CONTRO I TUMORI La triturazione attiva l’enzima che rende disponibili i composti protettivi, mentre la cottura li riduce Basta digitare su un motore di ricerca “aglio” per rendersi conto delle innumerevoli proprietà attribuite a questo alimento: dal ruolo protettivo nei confronti di diabete e malattie cardiovascolari fino alla capacità di favorire la crescita dei capelli. Di aglio, però, e di altri componenti della famiglia dellealliaceae, come cipolle, porri, scalogni, si parla prima di tutto per le proprietà antitumorali. Come agiscono contro il tumore: Su queste hanno fatto il punto ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda (Maryland, USA. Ne emerge che se da un lato gli studi epidemiologici mostrano come il consumo di aglio e cipolla in particolare sia associato a un ridotto rischio di tumori (soprattutto del tratto gastrointestinale), dall’altro la maggior parte delle “prove” giunge da studi in laboratorio, specie sui composti organo solforati (ad alcuni dei quali si deve il tipico odore e sapore di aglio e cipolla). Questi composti agirebbero contro i tumori simultaneamente e a più livelli, ad es. inibendo la formazione di sostanze cancerogene che si possono formare negli alimenti (nitrosamine e amine eterocicliche) e rimuovendo enzimi o metaboliti implicati nei meccanismi di cancerogenesi. «I dati disponibili supportano l’azione antitumorale di aglio e cipolla. Restano però vari punti da chiarire, in particolare sulle quantità da consumare». Bisognerebbe mangiarli crudi «Stabilirlo non è facile, — dice l’esperta — anche per la grande variabilità del contenuto dei composti organo solforati, che dipende da molti fattori: varietà, maturazione e, più ancora, dalle trasformazioni cui vanno incontro aglio e cipolla. Alcune di queste possono, infatti, favorire la biodisponibilità dei composti citati: solo con la triturazione e la masticazione si attiva l’enzima che li rende disponibili all’assorbimento. Ma altre trasformazioni possono, al contrario, ridurne anche sensibilmente la quantità, come avviene con la cottura prolungata». Questi vegetali comunque sono fonti di altre sostanze utili, come i polifenoli, con capacità antiossidanti e antiinfiammatorie. (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 SCIENZA E SALUTE 40% TUMORI È PREVENIBILE, 8 REGOLE CONTRO IL CANCRO Il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile. A ricordarlo sono gli oncologi, che propongono 8 semplice regole ‘anticancro': 1) NO AL FUMO: il 25-30% di tutti i tumori è correlato al consumo di tabacco. Ogni anno, nel mondo, tre milioni di persone perdono la vita per questa causa: si calcola che i fumatori muoiano mediamente otto anni prima. Numerose ricerche confermano la pericolosità anche del fumo passivo. 2) MODERARE IL CONSUMO DI ALCOL: l’alcol aumenta il rischio di cancro del cavo orale, faringe, esofago e laringe. inoltre fortemente correlato all’insorgenza di tumore del fegato, intestino e mammella nelle donne. L’assunzione è assolutamente sconsigliata prima dei 15 anni. 3) SEGUIRE LA DIETA MEDITERRANEA: è dimostrato che il maggior apporto di frutta e verdura, specie se crude, ha un forte effetto protettivo sul rischio di numerose forme tumorali, in particolare a carico degli apparati digerente e respiratorio. 4) CONTROLLARE IL PESO: l’obesità e l’elevata assunzione di grassi costituiscono importanti fattori di rischio da evitare. Dimostrato che persone con un sovrappeso uguale o superiore al 40% presentano tassi più elevati di mortalità per cancro del colon-retto, prostata, utero, cistifellea e mammella. 5) PRATICARE ATTIVITA’ FISICA: lo sport riduce in modo notevole le possibilità di sviluppare un cancro. I sedentari hanno una probabilità del 20-40% superiore di ammalarsi. 6) NO ALLE LAMPADE SOLARI E ATTENZIONE A NEI E NODULI: la pericolosità delle lampade abbronzanti è ormai dimostrata e sono considerate cancerogene al pari delle sigarette. Un’esposizione precoce, in particolare prima dei 30 anni, incrementa del 75% il rischio di sviluppare il melanoma. La presenza di nei è inoltre indice di una maggiore predisposizione allo sviluppo di neoplasie della pelle, vanno quindi tenuti sotto controllo. 7) PROTEGGERSI DALLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: il 15-20% dei tumori deriva da infezioni che possono essere prevenute; fra queste alcune, come l’epatite o il papilloma virus, possono essere trasmesse attraverso i rapporti sessuali. Per proteggersi e’ bene utilizzare sempre il preservativo. 8) NO ALLE SOSTANZE DOPANTI: gli steroidi anabolizzanti comportano un aumento del rischio di tumori, in particolare a fegato, prostata e reni. (Popular Science) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2015. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione,  l’importo del fondo di solidarietà  le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2015 E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2015. Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. Qualora ad oggi non sia ancora pervenuto l’avviso di pagamento si prega di contattare gli uffici dell’Ordine. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 643 2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 10 Maggio, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare. Le FOTOGRAFIE scattate durante la cerimonia, il FILMATO PROIETTATO in sala ed il VIDEO INTEGRALE della SERATA saranno presto a disposizione, in formato digitale, presso il sito Istituzionale dell’Ordine e potranno essere ritirate presso gli Uffici dell’Ordine.

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