Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno IV – Numero 593 Mercoledì 04 Marzo 2015, S. Lucio, Umberto BACHECA Proverbio di oggi……….. Ordine 1. ORDINE: Rapporti di attività professionale 2. Requisiti trasferimento Titolarietà farmacia: disposizione decreto milleproroghe 3. FarmacistaPiù. Anche quest’anno il premio alle tre migliori tesi di laurea in Farmacia o CTF Quanto cchiù ne simmo, cchiù belle parimmo Più siamo e più ci divertiamo FarmacistaPiù. Anche quest’anno il premio alle tre migliori tesi di laurea in Farmacia o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anche quest’anno, nell’ambito della manifestazione Notizie in Rilievo FarmacistaPiù, che si terrà dall’8 al 10 Maggio 2015 presso Scienza e Salute 4. Un nodulo al polmone deve preoccupare? Le giuste analisi 5. Autotrapianto di melanociti «rapido» per la vitiligine Prevenzione e Salute 6. Esami del sangue: Trigliceridi 7. Gb, arriva il "calcio camminato" per giocare a pallone fino a 70 anni in piena salute Curiosità e Salute 8. Perché si dice “Calma e gesso”? Fiera Milanocity, verranno premiate tre tesi di laurea conseguite nell’anno 2014 l concorso, a partecipazione gratuita, ha come obiettivo principale di dare visibilità ai giovani talenti che, attraverso i loro elaborati, svolgono un’interessante attività di studio e ricerca sui temi di maggior attualità ed interesse per il settore. Chi può partecipare: sono ammessi a partecipare al concorso i laureati in Farmacia o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche che abbiano conseguito il titolo presso un’università italiana nel corso dell’anno 2014, con una votazione non inferiore a 100/110. Domanda di partecipazione: dovrà essere inviata, compilata in tutte le sue parti entro e non oltre il 15 Marzo 2015, tramite la compilazione della form online sulla Home page del sito www.ilfarmacistaonline.it Ai primi tre classificati saranno conferiti, ad insindacabile giudizio della giuria, tre premi in denaro pari a € 3.000,00 (tremila euro) per ciascuna delle tesi giudicate meritevoli. La proclamazione ufficiale dei vincitori con la consegna dei relativi premi si terrà, in occasione della manifestazione FarmacistaPiù, sabato 9 maggio 2015 alle ore 13.00. Bando completo: Per sapere di più sulle modalità e le caratteristiche del concorso e sui requisiti necessari per parteciparvi, scarica il bando completo dal sito www.ilfarmacistaonline.it SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: ordinefa@tin.it; info@ordinefarmacistinapoli.it SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 593 PREVENZIONE E SALUTE Ordine: ESAMI DEL SANGUE Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto Gli esami per Cuore e Metabolismo Esistono diversi test per verificare la salute del cuore e dei vasi, che è spesso correlata anche al buon funzionamento del metabolismo. Nella tabella alcuni fra quelli più spesso prescritti Nell’ediz. odierna parliamo di Trigliceridi TRIGLICERIDI Calcemia Calcitonina Colesterolo D-dimero Glicemia NT-proBNP Paratormone Pcr Trigliceridi Troponina VitaminaD Che cosa si misura: Questo esame misura la concentrazione di trigliceridi nel sangue. I trigliceridi sono la forma di immagazzinamento dei grassi nell'organismo e sono utilizzati come fonte di energia. Derivano soprattutto dalla dieta e solo in parte minore sono prodotti dall'organismo (fegato). Una volta introdotti o sintetizzati sono accumulati nel tessuto adiposo, oppure sono usati dal muscolo e da altri organi come fonte di energia. Una quota di trigliceridi è presente anche nel sangue veicolata da particolari proteine a formare chilomicroni e VLDL (lipoproteine a densità molto bassa). Quando e perché il test è indicato: La determinazione dei trigliceridi nel sangue rientra nella valutazione e determinazione del profilo lipidico, un insieme di esami che comprendono anche la misurazione del colesterolo totale, del colesterolo HDL ("colesterolo buono") e LDL ("colesterolo cattivo"). Il test è indicato nella valutazione del rischio cardiovascolare. Il test è indicato nei soggetti con patologie cardiache note o in soggetti adulti apparentemente sani, soprattutto se sono presenti altri fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione arteriosa, diabete). Come si fa il test: È necessario un prelievo di sangue dalla vena di un braccio. Talvolta il campione può essere ottenuto pungendo con un ago la punta di un dito. Per una corretta valutazione dei trigliceridi, il soggetto deve essere a digiuno da almeno 12 h (dopo i pasti la concentrazione dei trigliceridi tende ad aumentare anche di 5-10 volte) e non deve aver assunto alcol nelle ultime 24h. Quali sono i valori normali e quelli anomali: A digiuno i valori normali di trigliceridi sono compresi da 50 e 150 mg /dl. In presenza di valori superiori si parla di ipertrigliceridemia (lieve tra 150 e 199 mg/dl, molto grave se > 500 mg/dl). Come interpretare i risultati dell’esame: I trigliceridi aumentano soprattutto per eccessivo introito alimentare legato a diete ipercaloriche e ricche di grassi. Spesso l'aumento dei trigliceridi non è isolato, ma si accompagna ad aumento del colesterolo totale e del colesterolo LDL ("dislipidemia mista") o ad una riduzione del colesterolo HDL e ad un aumento della glicemia basale e della circonferenza addominale a configurare il quadro noto come Sindrome Metabolica, che è un importante fattore di rischio per le malattie cardiache e il diabete. I grassi alimentari in causa sono quelli saturi contenuti nella carne rossa, nelle uova, nei formaggi e nei latticini. Una riduzione dei trigliceridi è ottenuta aumentando l'introito di omega 3, grassi insaturi contenuti nel pesce. Ricordarsi inoltre che il fegato è in grado di produrre trigliceridi a partire dagli zuccheri per cui anche una alimentazione ricca di zuccheri può portare ad una ipertrigliceridemia. Anche un eccesso di alcol porta ad ipertrigliceridemia perché l’alcol fornisce un eccesso di calorie che vengono convertite in grassi e riduce l’attività dell’enzima che degrada i trigliceridi. Alcuni farmaci possono aumentare i livelli di trigliceridi nel sangue: corticosteroidi (cortisone), pillola anticoncezionale, estrogeni, alcuni diuretici (furosemide), alcuni agenti antifungini (miconazolo), inibitori delle proteasi. Anche malattie renali (sindrome nefrosica) e l’ipotiroidismo si accompagnano a ipertrigliceridemia. Meno comunemente un aumento dei trigliceridi può essere secondario a malattie ereditarie, come il deficit familiare di lipasi lipoproteica (valori superiori a 700 mg/dl) e l'ipertrigliceridemia endogena familiare (valori anche superiori a 1000 mg/dl). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 593 PREVENZIONE E SALUTE GB, ARRIVA IL "CALCIO CAMMINATO" PER GIOCARE A PALLONE FINO A 70 ANNI IN PIENA SALUTE Un team di ricercatori della Aston University sta studiando i benefici a lungo termine del "walking football". Una regola su tutte: vietato correre Camminare in campo" non è mai stata una situazione positiva per un calciatore. Un gruppo di ricercatori della Aston University, in Inghilterra, svela però i grandi benefici sulla salute del cosiddetto "walking football" (letteralmente "calcio camminato"), tra cui il miglioramento dell'ossidazione dei grassi e della potenza aerobica nei soggetti anziani. Una variante over 50 dello sport più amato al mondo con una regola su tutte: vietato correre. I benefici del pallone - Secondo i ricercatori "gli studi condotti finora hanno dimostrato che il calcio può essere efficace nei casi di lieve o moderata ipertensione e che l'elevata attività aerobica ad esso connessa produce notevoli miglioramenti nell'ossidazione dei grassi e nella potenza aerobica". Le statistiche dimostrano che la maggior parte delle persone che praticano il calcio a livello amatoriale, lo abbandonano intorno ai 40 anni. Niente di più sbagliato per gli scienziati della Aston University, che intendono dimostrare i benefici del proseguimento dell'attività sportiva "camminata" su soggetti anziani. "Il calcio rappresenta un modo fantastico - spiega Peter Reddy, coordinatore dello studio - per stare in forma e godere di buona salute". Lo studio - La ricerca coordinata da Peter Reddy ha l'obiettivo dichiarato di "dimostrare che «i più anziani possono tranquillamente giocare ogni settimana senza dolore o fastidio". Per questo motivo un gruppo composto da donne e uomini parteciperà a una serie di partite di walkign football per un arco di 12 settimane. Durante questo periodo verranno tenuti sotto controllo alcuni indicatori di buona salute, come l'equilibrio posturale, la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca a riposo, la densità ossea e i livelli di colesterolo e glicemia. Lo studio esaminerà anche l'impatto psicologico dell'impegno, per verificare se c'è appagamento e diminuzione dello stress. Dare un calcio alla vecchiaia - Le origini del walking football risalgono al 2011, in Gran Bretagna. Da allora questo nuovo sport ha avuto un grande successo, con tanto di fondazione di squadre di "calcio camminato". Il gioco del calcio tradizionale espone i partecipanti a eccessivi rischi di traumi: ecco perché la versione "slow" prevede alcune regole studiate per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie. La principale, come suggerisce il nome, è che non si può correre, ma solo camminare, pena una punizione per la squadra avversaria. Sono inoltre vietati gli interventi in scivolata e la palla non può viaggiare sopra l'altezza dei fianchi. (Salute, Tgcom24) " PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 593 SCIENZA E SALUTE UN NODULO AL POLMONE DEVE PREOCCUPARE? LE GIUSTE ANALISI Sono molto diffusi nei forti fumatori: di solito sono una «cicatrice», un granuloma, oppure un’infezione, meno spesso un tumore Se avete fatto un esame al torace, magari per altri motivi, e avete scoperto di avere un nodulo al polmone, mantenete la calma. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un tumore; tuttavia, per mettersi il cuore in pace, è meglio rivolgersi a un esperto e magari fare qualche altro accertamento. «Nei nostri protocolli di prevenzione del tumore al polmone non è affatto raro individuare noduli con la Tac - fa notare Lorenzo Spaggiari, direttore del Programma polmone e della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano -. Su 5 mila soggetti esaminati, con più di 50 anni e forti fumatori, troviamo noduli nella metà dei casi, ma alla fine solo 50 risultano tumorali». Quali sono le cause dei noduli polmonari? «Nella maggior parte dei casi sono benigni, dovuti, per esempio, a esiti cicatriziali di precedenti infiammazioni, come broncopolmoniti, a granulomi, oppure sono segno di infezioni come la tubercolosi. Altre volte, sono, invece, di natura maligna e quindi spia di un tumore al polmone o di metastasi polmonari di tumori di altra provenienza. Ecco perché, pur senza allarmarsi, non vanno sottovalutati». Come si può capire la natura di un nodulo? «Il primo passo è valutare fattori di rischio come, per esempio, età (sopra i 50 anni è più facile incorrere in un tumore), fumo, famigliarità per tumore al polmone o ad altri organi, oppure cure già effettuate per altre neoplasie. Poi si esamina il nodulo con la Tac. Rispetto alla tradizionale radiografia del torace, che visualizza noduli polmonari con diametro di almeno 1-2 centimetri, mostrando opacità non ben definite, la Tac consente di rilevare noduli di dimensioni inferiori al centimetro nonché diversi parametri, tra cui densità, forma, presenza di calcificazioni. Le Tac più recenti possono anche ricostruire l’aspetto volumetrico del nodulo, permettendo di valutarne con precisione la crescita nel tempo. L’analisi di tutti questi parametri orienta la diagnosi, evitando, in molti casi, inutili esami e tanta ansia». Come si procede nella diagnosi? «Se la Tac fa pensare che il nodulo sia benigno, e a questo si associano informazioni rassicuranti sul paziente (giovane età, non fumatore) si osserva l’eventuale crescita nel tempo, con Tac ogni 3-4 mesi per 2 anni. La stazionarietà delle dimensioni in questo tempo è tipica delle formazioni benigne. Se la situazione è dubbia a volte basta una Tac con mezzo di contrasto per capire se il nodulo è vascolarizzato, informazione che può spostare l’ago della bilancia verso la malignità. Per confermare o escludere che si tratti di una lesione maligna, il passo successivo è fare una Pet (tomografia a emissione di positroni), per vedere quanto il nodulo è attivo dal punto di vista metabolico e se ci sono metastasi a distanza. Se la Pet è positiva si fanno ulteriori indagini, tra cui broncoscopia con prelievo istologico e talvolta ago aspirato. Infine, se tutte queste indagini non sono sufficienti non resta che eseguire una biopsia chirurgica mininvasiva. Nel nostro protocollo abbiamo un patologo in sala operatoria che analizza subito il campione di tessuto prelevato: se si ha una conferma della malignità del nodulo, lo si toglie nella stessa seduta operatoria». Si può fare prevenzione? «Non fumare è la prima regola. Se si è stati forti fumatori a lungo si può considerare l’opportunità di controlli periodici con la Tac dopo i 50 anni. Questo esame permette una diagnosi precoce di tumore al polmone nel 75% dei casi, il che aumenta le possibilità di guarigione». (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 593 PREVENZIONE E SALUTE AUTOTRAPIANTO DI MELANOCITI «RAPIDO» PER LA VITILIGINE Grazie a un kit sarà possibile prelevare in soli 20 minuti una piccola parte di cute per poi inocularla sulla macchia priva di pigmentazione Buone notizie per coloro che soffrono di vitiligine, la malattia della pelle che produce chiazze bianche non pigmentate. All’Istituto Dermatologico San Gallicano, nel dip. di Fotodermatologia diretto dal prof. Giovanni Leone, è iniziata la sperimentazione di una nuova tecnica, introdotta per la prima volta in Francia dal prof. Gautier: «Si tratta di un trapianto autologo di melanociti che può essere effettuato in una sola seduta — ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Aldo Di Carlo — . Grazie ad un kit in soli 20 minuti e in ambulatorio è possibile generare, da un piccolo prelievo di cute, una sospensione contenente tutte le cellule cutanee necessarie per il processo di ripigmentazione». Il convegno: Lo studio è stato presentato venerdì 27 e sabato 28 febbraio a Roma durante «Le Giornate Capitoline di Fotodermatologia». «Prima questo trapianto si faceva in due giorni — ora in pochi minuti preleviamo la cute e la reinoculiamo. Abbiamo cominciato con 4 pazienti ma pensiamo di arrivare a 20». La velocità di risposta dopo il trapianto è di circa un mese, un mese e mezzo: «In quel lasso di tempo comincia a ricomparire la pigmentazione» aggiunge Paro Vidolin. I requisiti. Il trapianto autologo di sospensione di cellule epidermiche nelle lesioni depigmentate della vitiligine sembra dare ottimi risultati con una ripigmentazione totale in più dell’80% dei casi. Ma non tutti i soggetti malati possono sottoporsi al trapianto: «Il requisito — dice ancora Paro Vidolin — è che la vitiligine sia stabile cioè non ci sia né comparsa di nuove macchie né un allargamento di macchie già esistenti». Un’altra cosa da sottolineare è che il trapianto non è una cura: «Però — riesce a trattare con grande efficacia le macchie bianche. L’importante è che i pazienti siano accuratamente selezionati altrimenti le macchie possono ricomparire causando al malato un danno psicologico». (Salute, Corriere) PERCHÉ SI DICE “CALMA E GESSO”? “Calma e gesso” è un’espressione che si usa comunemente per indurre qualcuno a non prendere decisioni affrettate, a non fare qualcosa di cui si potrebbe pentire poiché non ha fatto prima le dovute valutazioni. L’origine di questa locuzione deriva dal gioco del biliardo: ogni volta che un giocatore deve fare un tiro difficile, prende tempo e cerca di valutare la situazione strofinando con il gesso la punta della sua stecca. L’attrito tra stecca e biglia aumenta e nello stesso tempo il giocatore riflette con calma anche sugli effetti che si vogliono dare al tiro. Ecco spiegata l’origine di questo detto. (Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 593 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca FarmacistaPiù. Anche quest’anno il premio alle tre migliori tesi di laurea in Farmacia o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anche quest’anno, nell’ambito della manifestazione FarmacistaPiù, che si terrà dall’8 al 10 Maggio 2015 presso Fiera Milanocity, verranno premiate tre tesi di laurea conseguite nell’anno 2014. Domanda di partecipazione: dovrà essere inviata, compilata in tutte le sue parti entro e non oltre il 15 Marzo 2015, tramite la compilazione della form online sulla Home page del sito www.ilfarmacistaonline.it ORDINE: RAPPORTI DI ATTIVITÀ PROFESSIONALE (COLLABORAZIONE O ESPLETAMENTO DI PRATICA PROFESSIONALE) Nota esplicativa dell’ASL Napoli 1 in merito all’obbligo da parte dei Titolari di Farmacia di provvedere ad effettuare le comunicazioni alla competente ASL di pertinenza, di inizio attività professionale in forma di collaborazione o di pratica professionale. La nota esplicativa e i moduli da utilizzare per la comunicazione contestuale allo STAP della Regione Campania, all’ASL e all’Ordine Provinciale dei Farmacisti sono reperibili sul sito istituzionale dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it, Sezione Servizi, → Modulistica REQUISITI TRASFERIMENTO TITOLARIETA’ FARMACIA: DISPOSIZIONE DECRETO MILLEPROROGHE Si informa che il Senato ha approvato in via definitiva, l’articolo unico del ddl 1779 di conversione del decreto legge del 31 dicembre 2014 n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, c.d. milleproroghe. Per quanto di interesse si segnala in particolare che all’art. 7 del DL citato è stato aggiunto il comma 4 quater che sposta fino al 31 dicembre 2016 l’efficacia delle disposizioni in materia di requisiti per il trasferimento della titolarità della farmacia, di cui all’art. 12 della legge 2 aprile 1968, n. 475, e s.m.i. Fino al 31 Dicembre 2016, ai fini dell’acquisizione della titolarità di una farmacia, è richiesta esclusivamente l’iscrizione all’albo dei farmacisti. Sono escluse dall’applicazione della disposizione le sedi oggetto del concorso straordinario. Sarà comunque cura della FOFI approfondire l’esame del citato provvedimento dopo la sua pubblicazione nella GU e comunicare eventuali ulteriori novità di interesse della professione.

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986459

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo