Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno IV – Numero 587 BACHECA Ordine 1. Ordine: in riscossione la quota sociale del 2015 2. Corsi ECM 2015 3. Concorso Straordinario Regione Emilia Romagna: pubblicata la graduatoria 4. Concorso Straordinario Campania: pubblicato l’elenco degli esclusi Mercoledì 25 Febbraio 2015, S. Cesario, Costanza Proverbio di oggi……….. Quann' 'o culo speretea 'o miedeco s' 'a passea Quando si hanno flatulenze è segno che il corpo sta bene LA GOMMA DA MASTICARE NON ELIMINA I BATTERI NELLA BOCCA La sensazione di freschezza che generano le gomme da Notizie in Rilievo masticare non è in alcun modo connessa alla pulizia del cavo orale e non può sostituire lo spazzolino da denti. Scienza e Salute 5. Diventano donne prima, ma non è pubertà precoce 6. Meglio evitare lo shopping a stomaco vuoto: la fame aumenta il desiderio di "spese folli" Prevenzione e Salute 7. La gomma da masticare non elimina i batteri nella bocca 8. Ordine: Esami del Sangue: D-Dimero 9. Da 20 minuti a 20 anni: come migliora il tuo corpo quando smetti di fumare Sfatiamo un mito: le gomme da masticare non eliminano i batteri dalla bocca e, quindi, non si possono in nessun modo sostituire allo spazzolino da denti. Che siano allo xilitolo, con o senza aspartame, non c'è composizione che tenga: «Pur conferendo una piacevole sensazione di freschezza, soprattutto nella formulazione alla menta, il chewing gum non elimina i batteri dalla bocca e non può essere considerato un sostituto dello spazzolino». «L'effetto è sì rinfrescante, ma dall'uso delle gomme da masticare non deriva un reale beneficio a livello dentale perché sono comunque ricche di zuccheri e, spesso, vengono utilizzate troppo nel corso della giornata soprattutto quando si è fuori casa per molte ore e non si ha la possibilità di lavarsi i denti». Gomme da masticare: il problema sono gli zuccheri: Due effetti benefici sulla pulizia della bocca provocati dall'uso della gomma da masticare vanno riconosciuti: «Masticando la gomma aumenta la produzione di saliva all'interno della bocca e questo può aumentare la detersione dei denti. La masticazione, inoltre, favorisce l'eliminazione dei detriti di cibo più grandi che vengono lavati via dalla saliva stessa». Per quanto riguarda lo xilitolo, ormai molto conosciuto per il suo ampio impiego come ingrediente nella composizione delle gomme da masticare, «è pur sempre uno zucchero. Ha un'azione rinfrescante e provoca ai denti meno danno degli altri zuccheri, ma non fa comunque bene alla salute dei denti». Attenzione anche alle gomme da masticare che si trovano nelle farmacie, con formulazioni a base di eccipienti come aloe e ginseng: «Nonostante le aziende produttrici parlino di effetti benefici sul cavo orale da parte di questi prodotti, il loro reale beneficio non è stato scientificamente provato. Al contrario sono molti gli studi legati agli effetti nocivi provocati sui denti dagli zuccheri delle gomme da masticare». (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 587 PREVENZIONE E SALUTE Ordine: ESAMI DEL SANGUE Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto Capire e interpretare gli esami di laboratorio è compito del medico. Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te» (inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste. Gli esami per Cuore e Metabolismo Esistono diversi test per verificare la salute del cuore e dei vasi, che è spesso correlata anche al buon funzionamento del metabolismo. Nella tabella alcuni fra quelli più Calcemia Calcitonina Colesterolo D-dimero spesso prescritti Glicemia Nt-probnp Paratormone Pcr Nell’edizione odierna parliamo del D-Dimero Trigliceridi Troponina VitaminaD D-Dimero Che cosa misura: Misura la concentrazione plasmatica di D-Dimero, un prodotto di degradazione della fibrina, la principale responsabile della formazioni di coaguli (trombi) nei vasi sanguigni. Dalla degradazione della fibrina (processo chiamato fibrinolisi) si liberano in circolo dei frammenti dosabili. Quando e perché il test è indicato: È indicato - in urgenza - quando si sospettano patologie gravi legate a formazione di trombi, soprattutto la trombosi venosa profonda (TVP) e la tromboembolia polmonare (TEP). Vale a dire quando il paziente si presenta in Pronto Soccorso per dolore e gonfiore ad una gamba in un contesto che fa sospettare una trombosi venosa profonda (recente intervento ortopedico, neoplasie, allettamento) o con un quadro di dispnea acuta (mancanza di respiro che insorge all'improvviso spesso in assenza di malattie cardiache e polmonari sottostanti) soprattutto se si tratta di un soggetto obeso, allettato o con recente intervento chirurgico. Come si fa il test: È sufficiente un prelievo da una vena del braccio. Non è richiesto il digiuno. Valori normali: Valori generalmente considerati normali sono 500 ng/ml. Come interpretare i risultati: Se i valori di D-Dimero sono normali si può con ragionevole certezza escludere la trombosi venosa profonda o l'embolia polmonare come causa dei disturbi. Ciò consente in urgenza - soprattutto nei pazienti in cui la probabilità di avere queste patologie è medio-basso - di soprassedere ad ulteriori indagini diagnostiche. La negatività dell'esame permette infatti di escludere la patologia nel 99,5% dei casi. Se i valori di DDimero sono elevati e vi è il sospetto fondato di trombosi venosa profonda o embolia polmonare bisogna procedere per conferma con ulteriori esami. Nel sospetto di trombosi venosa profonda verrà richiesto un eco-color-doppler venoso degli arti inferiori. Nel caso di sospetta embolia polmonare verrà eseguita una scintigrafia polmonare o, meglio, una TAC polmonare con mezzo di contrasto. Il limite del D-Dimero è legato alla sua bassa specificità. I valori possono essere elevati anche in caso di gravidanza (soprattutto terzo trimestre con valori più elevati nelle gravidanze gemellari), tumori, recenti interventi chirurgici, traumi, infezioni. Perciò, mentre un esame negativo ci permette nella maggior parte dei casi di concludere l'iter diagnostico, un valore elevato è suggestivo ma non diagnostico per una patologia trombotica potendo essere elevato in molte situazioni. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 587 PREVENZIONE E SALUTE DA 20 MINUTI A 20 ANNI: COME MIGLIORA il TUO CORPO QUANDO SMETTI di FUMARE Cosa accade al nostro corpo quando decidiamo di smettere di fumare? Gli effetti riguardano il respiro e il benessere fisico generale, il gusto, il rischio di contrarre tumori, e molti altri fattori: un orologio li racconta passaggio per passaggio, dai primi minuti ai 20 anni Un percorso lungo 20 anni: I primi effetti positivi sul corpo si sentono già a 20 minuti dall’aver smesso. Ma le migliorie e i cambiamenti sopravvengono con il passare dei giorni, sebbene per liberare completamente il corpo dalla nicotina possano passare anche 9 mesi, e per abbassare considerevolmente il rischio di tumore servano una decina di anni. Una infografica dimostra, in una sorta di “orologio del fumo”, cosa accade nel tempo al corpo umano quando abbandona la sigaretta, fino alla completa liberazione dal fumo e dai suoi effetti sull’organismo: 20 anni dopo l’ultimo “tiro”. Dopo 20 minuti: Sembra poco, Dopo 8 ore: Psicologicamente è un ma già dopo 20 minuti qualcosa cambia nell’organismo: la pressione sanguigna si stabilizza e migliora, scendono le pulsazioni e la frequenza cardiaca si normalizza. sintomi da carenza di nicotina, come depressione, irritabilità, frustrazione, ansia. Ma si viene ripagati dal ritorno alla normalità dei livelli di monossido di carbonio. momento molto difficile, ma il fisico sta già beneficiando della scelta: i livelli di monossido di carbonio nel sangue scendono (nelle sigarette si trovano alti concentrati di nicotina, monossido di carbonio e catrame), i livelli di ossigeno tornano alla normalità mentre la nicotina diminuisce fino a oltre il 93%. Dopo 48 ore: Sono passati 2 giorni e le cose iniziano a migliorare, soprattutto per quanto riguarda il senso del gusto e dell’odorato, che si recuperano donando abilità e sensibilità dimenticate. Dopo 72 ore. Al terzo giorno è il respiro Tra le 2 settimane e 9 mesi dopo: a beneficiare della scelta di smettere di fumare, soprattutto se sotto sforzo. Il desiderio però aumenta, e molte persone hanno segnalato di aver notato sintomi simili a quelli influenzali, insonnia, difficoltà a riposarsi, cambiamenti nell’appetito, vertigini. Spariscono gli effetti collaterali negativi: migliora la circolazione sanguigna, il lavoro dei polmoni si normalizza, spariscono le tossi da fumatore e la congestione nasale, camminare diventa più facile e l’energia fisica aumenta, così come il senso di fatica e spossatezza si attutiscono. Il corpo si libera dalla presenza di nicotina. Dopo 5 anni. Il rischio di emorragia cerebrale scende del 41%, mentre quello di ictus diventa pari ai livelli di chi non ha mai fumato. Per le donne ex fumatrici, scende la minaccia di ammalarsi di diabete al livello delle donne che non hanno mai fumato. Dopo 15 anni. Molti fattori ritornano alla normalità, al pari di chi non ha mai fumato nella vita. In particolare, le condizioni si equiparano per la perdita di denti, le malattie coronariche, e il generico rischio di morte precoce. Dopo 24 ore. È il picco dell’intensità dei Dopo 1 anno. Cuore e arterie registrano i maggiori miglioramenti: il rischio di malattie coronariche, infarto miocardico e ictus scende del 50%. Dopo 10 anni. Anche per gli uomini il pericolo di contrarre diabete scende ai livelli dei non fumatori. Le notizie più belle riguardano poi i rischi legati ai tumori: scende quello del cancro alla bocca, gola, esofago, vescica, rene, pancreas, e quello ai polmoni cala fino al 70%. Anche le ulcere si allontanano. Dopo 20 anni. Il pericolo di ammalarsi di cancro al pancreas scende ai livelli dei non fumatori. Per le donne, è stato dimostrato che il rischio di morte per tutte le cause correlate al fumo di sigaretta rientra al pari delle non fumatrici. Liberi dal fumo. Dopo 20 anni di totale assenza delle sigarette dalle proprie abitudini, si è completamente liberi dalle conseguenze patologiche del fumo e ogni rischio di malattia è equiparato a quello di chi non ha mai fumato nella sua vita. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 587 SCIENZA E SALUTE DIVENTANO DONNE PRIMA, MA NON È PUBERTÀ PRECOCE Sempre più diffuso l’anticipo delle mestruazioni soprattutto per il miglioramento delle condizioni di vita. Trattamento farmacologico per un’esigua minoranza Frequentano i primi anni delle elementari, ma hanno già un minimo accenno di seno e qualche pelo sotto le ascelle o sul pube. Sono bambine proiettate a diventare donne in anticipo sulla tabella di marcia, e sono sempre più numerose: non esistono stime precise, ma gli esperti concordano che i casi di pubertà precoce o anticipata appaiono in aumento rispetto ai decenni passati. Stando a uno studio all’Università di Berkeley, in California, a 7 anni il 10% delle bimbe ha già un evidente bottone mammario, l’escrescenza dell’areola primo segno di un inizio di sviluppo puberale. Da qui le preoccupazioni dei genitori: è pericoloso diventare donne troppo presto? E come accorgersi se una figlia sta entrando davvero nella pubertà? La diagnosi di pubertà precoce «La comparsa del bottone mammario e dei primi peli prima degli 8 anni non basta per la diagnosi di vera pubertà precoce — spiega Marco Cappa, resp. dell’Unità di endocrinologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Servono:  esami del sangue (per valutare la presenza in circolo degli ormoni sessuali),  radiografia delle ossa (per capire se è già iniziata la maturazione tipica della pubertà)  ecografia (per vedere se l’utero, sotto l’effetto degli ormoni sessuali, sia già ingrandito). Talvolta può essere utile una risonanza magnetica del cranio per verificare ipotalamo e ipofisi, da cui partono i segnali ormonali per l’avvio della pubertà». Solo se i test sono positivi si parla di pubertà precoce, altrimenti si tratta di un avvio anticipato, che non dovrebbe impensierire troppo. «Su cento casi che vediamo, le pubertà precoci patologiche, su cui è opportuno intervenire con farmaci per bloccare un’accelerazione eccessiva dello sviluppo, sono il 3-5%. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 587 Se c’è un anticipo lieve, ma la velocità di sviluppo non porterà a una prima mestruazione troppo prematura, non serve fare nulla: l’unico rischio è non raggiungere l’altezza ottenibile sulla base dei geni di mamma e papà, perché le cartilagini si “chiudono” un po’ prima del dovuto». Una delle maggiori paure dei genitori è proprio che la figlia resti «bassina», ma i medici giudicano corretto intervenire «solo se c’è una diagnosi di pubertà precoce vera prima dei 7 anni e mezzo. In questi casi i farmaci normalizzano la curva di crescita e aiutano a riguadagnare centimetri; se invece li diamo a una bimba di 8 anni in pubertà anticipata sperando di riuscire a farla “alzare” un po’ non hanno effetto». Che cosa influisce sulla pubertà precoce Uno sviluppo troppo accelerato può comportare disagi psicologici e un modesto incremento della probabilità di tumore al seno (nessun allarme però, basta seguire i normali programmi di screening da adulte). Purtroppo è difficile prevenire la pubertà anticipata perché le cause sono varie e su poche si può influire: se mamma o nonna hanno avuto il primo ciclo a 11 anni anche la bimba sarà precoce. Senza contare che dalla fine del 1800 a oggi l’età del menarca è passata dai 16-17 anni ai 12 e mezzo per il miglioramento delle condizioni di vita. «Non a caso spesso una pubertà anticipata si osserva in bimbe adottate: il passaggio da una carenza nutrizionale a un apporto calorico maggiore innesca la “macchina dello sviluppo”. Da qui si arriva all’unica prevenzione possibile: mantenere il peso delle bambine nella norma, perché il tessuto adiposo è un organo endocrino, che produce ormoni in grado di avviare la fase puberale, se sono in circolo in quantità. L’aumento di sovrappeso e obesità nei bambini può essere perciò uno dei motivi per cui oggi vediamo più spesso pubertà anticipate». L’importanza delle scelte alimentari Che le scelte alimentari siano importanti lo conferma uno studio pubblicato dalla Harvard Medical School: esagerare con le bevande zuccherate anticipa di qualche mese l’ingresso nella pubertà. Mentre sempre più dati indicano che anche stress e conflitti familiari possono accelerare la maturazione sessuale: la mancanza di un padre in casa, ad esempio, sarebbe associata al raddoppio della probabilità di menarca prematuro. (Salute, Corriere) MEGLIO EVITARE LO SHOPPING A STOMACO VUOTO: LA FAME AUMENTA IL DESIDERIO DI "SPESE FOLLI" Uno studio rivela che l'appetito spinge all'acquisto di beni non alimentari, oltre che alla ricerca di cibo: l'azione è dovuta alla grelina, "l'ormone della fame" Mai fare shopping quando si è affamati. Uno studio rivela infatti che la sensazione di fame, oltre alla ricerca di cibo, induce anche la volontà di fare acquisti di prodotti non alimentari. Lo strano "effetto collaterale" è dovuto allo stesso ormone che regola l'appetito, la grelina, coinvolto anche nei processi decisionali e nei meccanismi della ricompensa. Mangiare prima di fare compere - La ricerca, in conclusione, ha stabilito che la fame, pur non incidendo sul desiderio di possesso di nuovi oggetti, aumenta in ogni caso la tendenza ad appropriarsi di qualcosa, di tipo alimentare o meno. "I pensieri legati all'acquisizione possono ampliarsi e spingerci a procurarci anche oggetti che non hanno niente a che fare con il cibo, pur sapendo che non placheranno il nostro appetito". Morale della favola: prima di andare a fare compere, è meglio riempirsi lo stomaco. (Salute, Tgcom24) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 587 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca CONCORSO STRAORDINARIO: REGIONE CAMPANIA Decreto Dirigenziale n. 42 del 16.02.2015 - Concorso straordinario per assegnazione di sedi farmaceutiche - Esclusione dei candidati. Nel decreto dirigenziale riportato l’elenco di ammettere n. 12 candidature non ammesse al concorso in quanto non è stato indicato né utilizzato l’indirizzo di posta elettronica certificata . Puoi consultare sul sito istituzionale dell’Ordine, nella Home page sezione Servizi, Concorsi. CONCORSO STRAORDINARIO: EMILIA ROMAGNA Approvazione della graduatoria finale dei candidati al concorso straordinario per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche disponibili nella Regione Emilia Romagna bandito il 08/01/2013. Pubblicata sia la graduatoria degli idonei al concorso pubblico regionale straordinario per titoli per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche nella regione Emilia Romagna sia i criteri adottati dalla commissione giudicatrice per la valutazione dei titoli. Puoi consultare sul sito istituzionale dell’Ordine, nella Home page sezione Servizi, Concorsi. IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2015 E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2015. Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v. Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale. Il mancato adempimento, fa venir meno il requisito per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015. COME PRENOTARSI: da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i Corsi ECM 2015 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM 3- Prenotazioni 4- Accesso all’area riservata mediante username e password 5- Scegliere i corsi da prenotare

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986461

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo