Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno IV – Numero 584 BACHECA Ordine 1. Crisi occupazionale: Istituito un fondo di solidarietà per i colleghi iscritti all’ albo in stato di disoccupazione 2. Corsi ECM 2015 3. Ordine: in riscossione la quota sociale Venerdì 20 Febbraio 2015, S. Silvano Proverbio di oggi……….. Pare 'a fraveca e San Pietro, nun fernesce maje Cose iniziate e mai portate a termine IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2015 E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine Notizie in Rilievo della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di Scienza e Salute 4. 10 cose che (forse) non sai sul cibo spazzatura 5. Raffreddore, per "scongiurare" il contagio meglio baciarsi che tenersi la mano Prevenzione e Salute 6. Esami del sangue: Calcemia o Calcio sierico 7. Meno grassi nella dieta per combattere gli attacchi di emicrania 8. Una persona su due nella vita si ammalerà di cancro iscrizione all’Ordine per l’anno 2015. Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v. Un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. Raffreddore, per "scongiurare" il contagio meglio baciarsi che tenersi la mano Lo rivela uno studio dell'Università di Cardiff: se il partner ha usato un fazzoletto, rischia di diffondere il virus col contatto epidermico attraverso il muco "Non ti bacio perché ho il raffreddore". Una frase ricorrente nella vita di coppia quando un partner si ammala. Uno studio Inglese, però, smonta questo luogo comune rivelando che il contagio è più probabile se ci si tiene mano nella mano. La diffusione del virus, infatti, avviene attraverso il muco piuttosto che tramite la saliva, mettendo più a rischio chi stringe la mano al partner raffreddato che ha tenuto in mano un fazzoletto impregnato . Giù le mani - "Le dita possono facilmente diventare contaminate dai virus tenendo per mano qualcuno che ha tossito o starnutito, oppure ha toccato maniglie o corrimano nei luoghi pubblici". "per diffondere l'infezione è necessario avere uno stretto e prolungato contatto con altre persone o trasmettere secrezioni dal naso attraverso le mani". Il bacio fa ancora paura - Nonostante la scoperta, i luoghi comuni sono difficili da sradicare. Secondo un sondaggio, il 57% degli inglesi rifiuterebbe un primo bacio da un partner raffreddato e l'86% preferirebbe stringergli la mano. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 584 PREVENZIONE E SALUTE Ordine: ESAMI DEL SANGUE Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto Capire e interpretare gli esami di laboratorio è compito del medico. Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te» (inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste. Gli esami per cuore e metabolismo Esistono diversi test per e dei vasi, che è spesso correlata anche al buon funzionamento del metabolismo. Nella tabella alcuni fra quelli più spesso prescritti verificare Calcemia Glicemia la salute del cuore Calcitonina Colesterolo D-dimero Nt-probnp Paratormone Pcr Trigliceridi Troponina VitaminaD Nell’edizione odierna parliamo della Calcemia o Calcio sierico Calcemia o calcio sierico Valori normali Se aumenta (ipercalcemia) bambini: 9-11 mg/dl adulti: 9-10,7 mg/dl infezioni, infiammazione, iperparatiroidismo (aumento della funzione delle ghiandole paratiroidi, dovuta di solito a tumori benigni), tumori con metastasi alle ossa, ipertiroidismo (aumento della funzionalità della tiroide), fratture ossee combinate a immobilizzazione prolungata, eccessiva assunzione di vitamina D, trapianto di reni, tubercolosi, sarcoidosi, mieloma, assunzione di alcuni diuretici (tiazidici). leucemie, traumi, stress ipoparatiroidismo (inattività delle ghiandole paratiroidi), ridotta assunzione di calcio Se diminuisce con la dieta per malnutrizione o malassorbimento, ridotti livelli di vitamina D, (ipocalcemia) rachitismo e altre malattie delle ossa, eccesso di fosforo, carenza di magnesio, infiammazione acuta del pancreas, insufficienza renale cronica, alcolismo, assunzione di farmaci anticonvulsivanti (barbiturici, idantoinici). Che cosa si misura: Il test misura la calcemia, cioè la concentrazione di calcio nel sangue. Il calcio è uno dei più importanti minerali dell’organismo e si trova per il 99 per cento nelle ossa. Quasi tutto il calcio rimanente circola nel sangue, dove può essere presente in forma libera o legato a speciali proteine, dette proteine plasmatiche. Quando il medico prescrive il test della calcemia, in genere richiede la misurazione del calcio totale, cioè sia la forma libera sia quella legata. In alcune situazioni, per esempio durante gli interventi chirurgici, soprattutto quando vengono effettuate trasfusioni di sangue, può essere richiesta anche la misurazione del calcio libero. Quando e perché il test è indicato: La misurazione della calcemia è indicata come parte degli esami di routine, per accertarsi che i valori del calcio siano nella norma. L’esame viene usato anche per favorire la diagnosi e seguire l’andamento di malattie delle ossa, dei denti, dei reni e dei nervi. Quindi il medico lo prescrive in presenza di sintomi che indichino:  malattie renali, come l’insufficienza o i calcoli renali;  ipercalcemia (aumento della calcemia): debolezza, fatica, perdita d’appetito, nausea, stitichezza, dolori addominali, orinazione frequente, aumentata sete, calcoli renali;  ipocalcemia (diminuzione della calcemia): crampi addominali e muscolari, formicolii alle dita;  condizioni associate a variazioni della calcemia come: malnutrizione, malattie della tiroide e dell’intestino, alcuni tumori (seno, polmone, testa e collo, reni, mieloma multiplo). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 584 PREVENZIONE E SALUTE UNA PERSONA su DUE nella VITA si AMMALERÀ di CANCRO I dati precedenti parlavano di una su tre. Le probabilità di sviluppare un tumore, patologia tipica dell’invecchiamento, riguardano la metà degli adulti sotto i 65 anni Un cittadino britannico su due si ammalerà di cancro a un certo punto della sua vita. La notizia choc, che supera le previsioni precedenti in cui si stimava una persona su tre, arriva da uno studio da poco pubblicato sul British Journal of Cancer che riporta i calcoli fatti dal Cancer Research del Regno Unito sui cittadini nati fra il 1930 e il 1960. Secondo gli esiti della ricerca il rischio di tumore fra gli uomini sale dal 38,5% dei nati nel 1930 al 53,5 % della classe 1960 e fra le donne cresce rispettivamente dal 36,7 al 47,5%. «In media - le probabilità di sviluppare un tumore nel corso dell’esistenza riguardano la metà gli adulti attualmente sotto i 65 anni». L’età è uno dei maggiori fattori di rischio per numerosi tipi di cancro, che sono in molti casi da considerarsi «patologie tipiche dell’invecchiamento». E questa è anche la principale ragione per cui le neoplasie sono in aumento in tutto il mondo, di pari passo con l’allungamento della vita media e il crescente numero di persone anziane. 6 casi di tumore su 10 riguardano un ultra65enne «Il cancro è fondamentalmente una malattia dell’età avanzata: oltre il 60% dei casi viene diagnosticato in persone con più di 65 anni. E’ dunque molto probabile che se le persone vivono a lungo prima o poi sviluppino una forma di neoplasia». Secondo i ricercatori, serve maggiore impegno da parte dei governi e delle istituzioni, chiamati in causa per ampliare i programmi di prevenzione, migliorare la diagnosi precoce e sostenere le terapie necessarie a una popolazione che invecchia. «Grazie ai progressi della ricerca - la sopravvivenza ai tumori in Gran Bretagna è raddoppiata negli ultimi 40 anni e circa la metà dei pazienti oggi sopravvive alla malattia per oltre 10 anni. Ora viviamo più a lungo ed è inevitabile che abbiamo maggiori probabilità di sviluppare una patologia legata all’età che avanza, come il cancro. Ma servono sforzi maggiori per prevenire e far fronte a questa eventualità, che oggi un bambino su due diventando adulto si ammali in futuro di tumore». La situazione in Italia: a rischio un uomo su 2 e una donna su 3 Le cose non vanno molto diversamente in Italia, dove i dati dell’Associazione italiana registri tumori indicano che il rischio di sviluppare un tumore nel corso della vita (dalla nascita agli 84 anni) riguarda un uomo ogni due e una donna ogni tre. Qualche esempio specifico? «Un connazionale su otto - ha la probabilità di sviluppare un tumore della mammella o della prostata. Mentre per il tumore del polmone si può parlare di un uomo ogni 9 e di una donna ogni 37». Allo stesso modo vale nel nostro Paese quanto già detto sull’invecchiamento: solo il 10% dei tumori riguarda persone sotto i 49 anni, mentre il 39% interessa i 50-69enni e il restante 51% dei casi colpisce ultrasettantenni. «Un aspetto che non sempre si percepisce a pieno - prosegue l’esperto - è che l’invecchiamento della popolazione, specialmente di quella italiana, avviene in modo notevole e costante. Chi nasce oggi ha un’aspettativa di vita di 2 o 3 mesi in più rispetto a chi è nato lo scorso anno e questo accade sostanzialmente ogni anno (anche se in modo sempre più sfumato) e determina una crescita della quota di anziani nella popolazione. Ad es. gli over 65 tra gli uomini erano il 16,9 % nel 2002 e il 18,3 nel 2012, per le donne si è passati dal 20,8 al 21,8». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 584 SCIENZA E SALUTE 10 COSE CHE (FORSE) NON SAI SUL CIBO SPAZZATURA Cosa si intende per cibo spazzatura? Perché ci piace tanto? Perché bisogna fare attenzione alle patatine fritte? E soprattutto possiamo paragonare il junk food alle droghe? 1. L'espressione cibo spazzatura (junk food) è comunemente riferito ai prodotti alimentari ricchi di calorie ma di scarso valore nutritivo: «Le bibite sono la quintessenza del junk food, tutto zucchero e calorie senza nessun nutriente. Gli americani stanno affogando nelle bibite». 3. secondo uno studio il junk food riduce l'appetito per i nuovi sapori (che normalmente ci aiuta a mantenere una dieta bilanciata). 5. in Florida hanno dimostrato che il junk food agisce sui recettori della dopamina (e dunque sull'organismo) come le droghe, spingendo verso la dipendenza chi ne consuma abitualmente. 2. Ma cosa rende certi alimenti poco sani così appetitosi? Secondo D. Kessler della FDA americana, i produttori di cibo spazzatura lavorano su una perfetta combinazione di sale, zucchero e grassi per creare l'iperpalatabilità, una nuova e amplificata sensibilità del gusto, che eccita il cervello. 4. A proposito di bibite: i bambini abituati a bere tante bibite dolci sono anche quelli più propensi a nutrirsi di cibo spazzatura. 6. In Giappone all'inizio degli anni 2000, complice l'assonanza con l'espressione fortunata Kitto Katsu ("vinci sicuramente") e un'intelligente campagna di marketing, è scoppiata la Kit Kat mania e la Nestle ha prodotto 200 edizioni speciali della famosa barretta di cioccolato e wafer dai gusti insoliti come soia, bitter, ostrica e wasabi. 7. Il cibo spazzatura è spesso associato ai cosiddetti grassi idrogenati (acidi grassi trans). Ma cosa sono esattamente? Gli oli vegetali contengono acidi grassi polinsaturi, che vanno incontro rapidamente all'ossidazione: per evitarlo le industrie alimentari vi aggiungono atomi di idrogeno (idrogenazione), ottenendo così grassi (o oli) vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati, che si conservano più a lungo. Ma possono essere dannosi: molte ricerche dicono che l'abuso di acidi grassi trans alza il livello del colesterolo cattivo (LDL) e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. I grassi trans sono presenti in grandi quantità nella margarina, nei prodotti da forno confezionati, nelle principali pietanze dei fast food e negli snack confezionati. 8. Altra nota dolente, gli additivi alimentari: in Europa ne sono permessi più di 300, dai coloranti naturali e artificiali fino agli esaltatori di sapidità (come il glutammato e l'aspartame). Uno dei più preoccupanti è l'acrilammide, che si forma "naturalmente" quando alimenti ricchi di amidi vengono cotti a temperature elevate. I maggiori problemi riguarderebbero la cottura al forno e la frittura di alimenti ricchi di amidi come patate (quelle fritte soprattutto), cracker, pane e biscotti. Secondo gli scienziati in grandi quantità, l'acrilammide è cancerogena e provocherebbe danni al cervello e agli organi riproduttivi. 9. Ricercatori hanno esposto 60 bambini, tra i 10. La buona notizia? 9 e gli 11 anni, a pubblicità alimentari e di Il 21 gennaio 2015 si è giocattoli, scoprendo che gli spot alimentari li svolto il convegno di OKkio spingevano a mangiare di più. La cosa era alla Salute (un sistema di ancora più evidente nei bambini obesi, che sorveglianza sul dopo la pubblicità aumentavano il consumo di cibo (134%), sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole rispetto ai bambini in sovrappeso (101%) e ai bambini di peso primarie italiane): rispetto alle precedenti normale (84%). Le statistiche dimostrano che il consumo di cibo rilevazioni si è osservata una progressiva spazzatura diminuisce nei Paesi che regolano la pubblicità di junk diminuzione della percentuale di bambini di 8food come 9 anni in eccesso ponderale: il 20,9% è in Australia (proibita qualsiasi pubblicità di alimenti per i minori di sovrappeso (23,2% nel 2008) e il 9,8% obeso 14 anni), (12% nel 2008). I ricercatori hanno evidenziato Olanda (niente pubblicità di dolci per i minori di 12), miglioramenti anche per quanto riguarda Svezia (non è permesso usare personaggi dei cartoni animati per la alcuni comportamenti sedentari e abitudini pubblicità) Norvegia (proibita qualsiasi forma di pubblicità rivolta ai bambini). alimentari. L'Italia insomma resiste al junk food. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 584 PREVENZIONE E SALUTE MENO GRASSI NELLA DIETA PER COMBATTERE GLI ATTACCHI DI EMICRANIA Attenzione soprattutto a burro, strutto, panna, formaggi, lardo, cioccolato, oli di cocco e di palma Che il cibo possa avere un ruolo nel favorire gli attacchi acuti di emicrania, in chi ne soffre abitualmente, è da tempo più che un sospetto. Le certezze, però, non sono molte. Per questo è interessante uno studio, condotto da ricercatori dell'Università Federico II di Napoli, appena pubblicato on-line su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, nel quale si è indagato l'effetto della riduzione dei grassi sugli attacchi di emicrania. Buoni risultati nel ridurre l’apporto di grassi saturi Dopo un periodo senza alcun intervento dietetico, 83 pazienti affetti da emicrania cronica, che abitualmente consumavano una dieta ricca di grassi saturi, hanno partecipato a uno studio che prevedeva due regimi dietetici da seguire per tre mesi. I due regimi erano leggermente ipocalorici rispetto alle abitudini alimentari dei soggetti e caratterizzati da:  uno da un basso contenuto di grassi (inferiore al 20% delle calorie totali)  l'altro da un normale contenuto di grassi (circa il 30% delle calorie totali). In entrambi i casi, la fonte principale di lipidi era rappresentata dall'olio d'oliva, mentre era modesto il contenuto di grassi saturi (presenti soprattutto in burro, strutto, lardo, panna, insaccati, formaggi, cioccolato e negli oli di cocco e di palma). Rispetto al periodo pre-dieta, i pazienti hanno riscontrato una riduzione del numero e della gravità degli attacchi di emicrania con entrambi i regimi dietetici, ma con risultati migliori con la dieta con meno grassi. Cautela anche con altri cibi : «Nel nostro studio - abbiamo osservato che i pazienti con emicrania tendono a consumare pasti ricchi in calorie e grassi saturi. Un'alimentazione un po' più moderata su entrambi i fronti è già capace di ridurre le crisi, ma risultati migliori si raggiungono se si fa qualche sacrificio in più rispetto al contenuto lipidico, soprattutto di grassi saturi». Altri consigli? «Prima di tutto - è importante mantenere un peso nella norma e poi individuare, aiutandosi con un diario alimentare, i cibi e le bevande - o i loro componenti - che sembrano scatenare l'emicrania. Attenzione a: vino rosso, formaggi stagionati,cioccolato, alcol, caffeina, aspartame, anche se molto dipende dalla predisposizione individuale e, spesso, anche dalla contemporanea presenza di altri fattori, come il ciclo mestruale». (Salute, Corriere) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 584 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015. DATA TITOLO DEL CORSO Domenica 22 Febbraio ore 9.30 Sabato 28 Febbraio ore 9.30 Sabato 07 Marzo ore 9.30 Domenica 15 Marzo Ore 9.30 Sabato 21 Marzo ore 9.30 Domenica 29 Marzo Ore 9.30 Sabato 18 Aprile ore 9.30 Domenica 19 Aprile ore 9.30 Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica Basate sull’Evidenza (III parte) La medicina naturale nelle epatopatie virali e croniche Sabato 09 Maggio ore 9.30 Sabato 16 Maggio ore 9.30 Sabato 23 Maggio ore 9.30 Sabato 30 Maggio ore 9.30 Sabato 06 Giugno ore 9.30 CREDITI Formativi 24 (totali) 5 La malattia psoriasica: una condizione su cui riflettere 5 Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica Basate sull’Evidenza (IV parte) Deficit neurocognitivi 24 (totali) Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica Basate sull’Evidenza (V parte) La medicina naturale nelle steatosi e steato-epatiti 24 (totali) Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica Basate sull’Evidenza (VI parte) Corso ECM:“XI ed. I° PARTE: “Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D) Corso ECM:“XI ed. II° PARTE: “Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D) Osteoporosi in Farmacia 24 (totali) I Contraccettivi 5 Il ruolo del farmacista: Responsabilità Civili, Penali e Amministrative 5 5 5 10 5 FAD: Ogni Partecipante ad uno dei Corsi Residenziali fruirà una tantum di un Corso FAD gratuito di 10 crediti Lunedì 16 Marzo ore 21.00 Lunedì 20 Aprile ore 21.00 SERATE MONOTEMATICHE Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria. (prof. Gennaro Rispoli) Nuovi Anticoagulanti orali (NAO): vantaggi e limiti. (prof. Maurizio Santomauro) COME PRENOTARSI: da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i Corsi ECM 2015 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM 3- Prenotazioni 4- Accesso all’area riservata mediante username e password 5- Scegliere i corsi da prenotare

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986460

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo