Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 572 Mercoledì 04 Febbraio 2015, S. Gilberto AVVISO Proverbio di oggi……….. Ordine 1. Crisi occupazionale: Istituito un fondo di solidarietà per i colleghi iscritti all’ albo in stato di disoccupazione 2. Ordine: Pillola dei 5 giorni dopo: farmaco anticoncezionale? Aborto mascherato? 3. Ordine: Campagna di prevenzione: Manovre antisoffocamento Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Eiaculazione precoce: un problema di coppia 5. Radioterapia: il “vero” e il “falso” sulle applicazioni 6. Eiaculazione precoce: un problema di coppia Prevenzione e Salute 7. "Una sigaretta ogni tanto non fa male"? Sbagliato 'O puorte appiso 'ngànne (Ce l' hai appeso alla gola - E' il tuo preferito) Ordine: Campagna di prevenzione: MANOVRE ANTISOFFOCAMENTO Le farmacie al servizio dei cittadini: “Cosa fare nei bambini per evitare il soffocamento da corpo estraneo." L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli ha organizzato una “Campagna di Prevenzione sulle Manovre Antisoffocamento in caso di ostruzione delle vie aeree”. Nei prossimi giorni saranno consegnate in tutte le Farmacie di Napoli e Provincia la locandina e i volantini da distribuire ai cittadini. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 572 PREVENZIONE E SALUTE IL CANCRO FA PAURA A TUTTI, MA POCHI S’IMPEGNANO A PREVENIRLO In occasione della Giornata, che si celebra il 4 febbraio, gli esperti invitano a scegliere uno stile di vita sano. Ogni anno 4 milioni di morti premature Evitare milioni di morti prevenibili ogni anno facendo in modo che sempre più persone siano consapevoli ed educate alla prevenzione. E’ questo l’obiettivo della Giornata mondiale contro il cancro, organizzata come ogni anno il 4 febbraio dalla Union for International Cancer Control con l’intento di sollecitare da un lato i singoli individui e dall’altro i governi perché facciano concretamente qualcosa. «Vogliamo spiegarlo nel modo più semplice possibile – scrivono gli organizzatori -: il cancro è un’epidemia globale i cui numeri sono destinati a crescere. Ad oggi oltre 8 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa di un tumore e la metà di loro se ne va prematuramente, tra i 30 e i 69 anni. Ci sono cose che possono e devono essere fatte, e in fretta, perché la situazione migliori». Quattro obiettivi concreti : In particolare, quattro punti sono messi in evidenza nell’ordine del giorno della lotta al cancro su scala globale:  scegliere uno stile di vita sano,  diffondere la diagnosi precoce,  fare in modo che tutti ricevano le migliori terapie disponibili  migliorare la qualità di vita dei malati. Secondo gli esperti, entro il 2025 si potrebbero ridurre di un quarto i decessi se solo si convincessero le persone a compiere scelte salutari. Il che, tradotto in linea pratica, significa innanzitutto  non fumare,  evitare obesità e sovrappeso,  fare movimento,  limitare il consumo di alcolici e seguire una dieta sana. E, parallelamente, diffondere la vaccinazione contro i virus dell’epatite B e HPV o Papillomavirus (primi responsabili rispettivamente dei tumori del fegato e dell’utero) e gli screening di diagnosi precoce. In Italia nel 2014 si sarebbero potuti evitare 146mila casi di tumore Da anni ricercatori e oncologi di tutto il mondo sottolineano, numeri e statistiche alla mano, che 4 tumori su 10 sono causati da stili di vita sbagliati: il che significa, che in Italia con una giusta prevenzione si sarebbero potute evitare 146mila delle 365mila nuove diagnosi oncologiche nel 2014. E sebbene le regole siano semplici, chiare, facili da attuare, ancora moltissime persone le ignorano o non sono sufficientemente convinte della loro efficacia. Come dimostra anche un incredibile sondaggio secondo il quale otto italiani su dieci non sanno che il fumo passivo provoca il cancro e persistono nel consumare sigaretti in luoghi chiusi, incuranti della presenza di bambini. Senza considerare che 23 milioni di connazionali, ovvero ben il 40 per cento della popolazione, non praticano alcuna attività sportiva e che il numero delle persone sovrappeso (bambini inclusi) nel nostro Paese è sempre più preoccupante. «Il cancro fa paura a tutti, ma poi solo una piccola parte delle persone s’impegna per tenerlo alla larga – sottolineano gli organizzatori della Giornata mondiale -. Basta cominciare, basta poco: impegnatevi, a piccoli passi, a fare scelte di vita più sane. Fate i controlli che vi vengono suggeriti. E ridurrete davvero le vostre probabilità di ammalarvi». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 572 RADIOTERAPIA: IL “VERO” E IL “FALSO” SULLE APPLICAZIONI Al congresso internazionale di Roma i numeri relativi ai casi di tumore e alle nuove tecniche di intervento. Non si diventa radioattivi e i capelli cadono solo se è irradiato il cervello In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 366.000 nuovi casi di tumore maligno (circa 1.000 al giorno), di cui circa il 54% negli uomini e circa il 46% nelle donne. I tumori rappresentano la seconda causa di morte (30% ) dopo le malattie cardio-circolatorie (38%); il tumore più diffuso, escludendo i carcinomi della cute, è quello del colon-retto (14%), seguito dal tumore della mammella (13%), della prostata (11%), del polmone (11%) ed i tumori della vescica (7%). Per il trattamento di alcuni tumori, il livello di utilizzo della radioterapia è notevolmente aumentato negli ultimi anni e la richiesta per questo tipo di terapia crescerà ancora a causa dell’invecchiamento della popolazione e, quindi, della maggiore incidenza di tumori. I risultati aggiornati sulla radioterapia sono al centro del Congresso “Highlights in radioterapia: 2014” che si tiene oggi a Roma, organizzato dall’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica (Airo). Ecco uno schema che illustra il funzionamento della radioterapia e che sfata alcune credenze e timori in merito alla tecnica. L’analisi è curata dal Prof. Vittorio Donato, Direttore della U.O.C. di Radioterapia dell’Ospedale San Camillo - Forlanini di Roma. 1. E’ VERO CHE DOPO LA RADIOTERAPIA DIVENTO RADIOATTIVO? Falso: dopo il trattamento posso stare vicino a tutte le persone senza alcun limite. Le radiazioni agiscono direttamente solo nel bunker dove viene effettuata la radioterapia, successivamente le radiazioni continuano la loro azione esclusivamente nella zona irradiata. Al di fuori del campo di trattamento la radioterapia non ha effetto. 2.E’ VERO CHE IL TRATTAMENTO FA CADERE I CAPELLI? Falso: la radioterapia fa cadere i capelli temporaneamente solo se viene irradiato tutto il cervello, inoltre i capelli ricrescono, salvo rare eccezioni, entro 12 mesi dalla fine del trattamento. 3.LA RADIOTERAPIA ALLEVIA IL DOLORE? Vero: la radioterapia controlla il dolore in molte situazioni, sia perché riduce la massa tumorale e sia direttamente come effetto antidolorifico. Tale capacità viene maggiormente sfruttata nel trattamento delle metastasi ossee ove vengono effettuate pochissime sedute di radioterapia, generalmente una sola e peraltro ripetibile. 4.CI SI USTIONA LA PELLE? Falso: un eritema della pelle è possibile ma generalmente controllato. Le ustioni o grandi bruciature succedevano quando si utilizzavano altre apparecchiature quali la cobalto terapia. Con questi apparecchi venivano effettuati grandi campi d’irradiazione senza adeguati sistemi di controllo della dose oggi presenti. 5.LA RADIOTERAPIA È COME L’INTERVENTO CHIRURGICO? Vero: in molti casi la radioterapia è alternativa all’intervento chirurgico, Nei tumori ORL , prostata ed altri distretti la radioterapia ottiene risultati simili alla chirurgia. Naturalmente occorre una buona integrazione con i chirurghi per scegliere i pazienti più idonei. La tecnica radioterapica riesce comunque ad effettuare dei trattamenti mirati “stereotassici” o di radiochirurgia su molte lesioni, specie in ambito cerebrale, polmonare ed epatico. 6. LA RADIOTERAPIA DURA MOLTO TEMPO? Vero/Falso: dipende dal trattamento, alcuni durano un giorno, altri poche settimane, altri anche due mesi. Il tempo dipende dall’intento del trattamento radioterapico, difatti questo può essere curativo esclusivo, preoperatorio per ridurre la massa da operare, post-operatorio per ridurre il rischio di recidive, in associazione con la chemioterapia di cura e consolidamento ed infine esclusivamente palliativo. Ma questo in tutte le fasce di età. (Salute, La Stampa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 572 SCIENZA E SALUTE EIACULAZIONE PRECOCE: UN PROBLEMA DI COPPIA L'eiaculazione precoce può causare frustrazione e sofferenza non solo per lui, ma anche per lei. I consigli del nostro specialista. Oggigiorno, l’eiaculazione precoce è un problema che interessa diverse coppie, nella loro più profonda intimità. Una passione maschile che brucia velocemente, infatti, può significare frustrazione e sofferenza non solo per lui, ma anche per lei. Ne parliamo con il professor Alberto Mandressi, Responsabile dell’Unità Operativa di Urologia di Humanitas Mater Domini. L’eiaculazione precoce (EP) è un disturbo molto diffuso della sfera sessuale, che può manifestarsi a qualsiasi età postpuberale: coinvolge un uomo su cinque e, da un'indagine internazionale effettuata su 12.000 soggetti di sesso maschile, solo il 9% degli uomini si rivolge spontaneamente all’andrologo, ossia l’urologo specialista nello studio dei problemi sessuali e dell’apparato riproduttivo maschile. Perché l’eiaculazione precoce è un “problema di coppia”? “La vita sessuale è un aspetto fondamentale per una relazione felice: un rapporto sessuale insoddisfacente può essere motivo di frustrazione e delusione e, con il tempo, può anche mettere in crisi l’intimità, portando fratture sentimentali difficili da risolvere. Al disagio personale dell’uomo, sia fisico che psicologico, si aggiungono molto spesso la mortificazione ed il senso di inadeguatezza della donna che non sa come aiutare il proprio partner”, spiega il professor Alberto Mandressi. Eiaculazione precoce? Parlarne è il primo grande passo. Prendere atto che esiste il problema dell’eiaculazione precoce e, conseguentemente, parlarne, è il primo passo per la sua cura. È parimenti fondamentale considerare l’eiaculazione precoce come un problema di coppia e, come tale, affrontarlo insieme. Il ruolo della partner è fondamentale: solo la condivisione del problema permette che non venga ignorato, ma sia affrontato senza colpevolizzazioni. Per l’uomo che soffre di eiaculazione precoce, spesso non è facile parlarne. Questo è dovuto a vari fattori:  la delicatezza dell’argomento,  il senso di frustrazione ed inadeguatezza e, in alcuni casi,  la mitizzazione del godimento sessuale, diventato oggigiorno una sorta di imperativo. Si teme il giudizio! “In realtà, chi trova il coraggio e la forza di aprirsi con gli specialisti, ha già fatto molto per dare un corso diverso alla propria vita sessuale e sentimentale”, conclude il prof. Mandressi. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 572 PREVENZIONE E SALUTE "UNA SIGARETTA OGNI TANTO NON FA MALE"? SBAGLIATO Molti pensano che un consumo sporadico non comporti danni per la salute. Ma non esiste un rischio zero. Dati preoccupanti sulle errate convinzioni dei ragazzini americani Svuotare un pacchetto al giorno fa sicuramente più danni rispetto a una sigaretta fumata ogni tanto. Ma mentre i forti fumatori sono consapevoli dei rischi a cui espongono la loro salute, chi accende una “bionda” in maniera sporadica tende a sentirsi al riparo: come se fumare in maniera occasionale non fosse nocivo. L’INDAGINE - Errata eppure piuttosto diffusa, la convinzione alberga nella mente di molti ragazzini statunitensi. La stragrande maggioranza dei giovani è consapevole dei rischi a cui risultano esposti i fumatori abituali, ma molti di essi ritengono che il fumo "light" - o occasionale - non sia nocivo. Stando ai dati tratti da un’indagine condotta nel 2012 dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc) emerge come soltanto il 64% dei quasi 25mila ragazzi - di età compresa tra 6 e 12 anni - ritenga il fumo occasionale un rischio per la salute, mentre un quarto di essi (poco meno di cinquemila) ha affermato che «una sigaretta ogni tanto non comporta alcun danno». L’indagine è stata compiuta chiedendo loro un’opinione circa le conseguenze di tre diversi livelli di esposizione al fumo:  sporadico (poche sigarette ogni giorno),  intermittente (poche sigarette, ma non tutti i giorni)  costante (almeno dieci sigarette al giorno). I risultati hanno portato i due autori dello studio a una conclusione. Decenni di lavoro di sensibilizzazione hanno avuto il merito di informare circa gli effetti del fumo sulla salute, ma di strada da fare ce n’è ancora, soprattutto per far capire che anche una boccata ogni tanto può non essere priva di conseguenze. QUALI CONSEGUENZE? - Dubbi non ce ne sono: chi è un fumatore regolare va incontro a un rischio maggiore di contrarre serie patologie causate dal fumo - nel breve e medio termine - rispetto a chi accende qualche sigaretta in maniera saltuaria. Ciò non toglie, però, che anche qualche boccata «può creare alterazioni nei geni considerate i primi segni di malattia in un individuo, a carico del polmone ma anche di altri organi», affermava quattro anni fa Ronald Crystal, direttore dell’unità di pneumologia del Presbyterian Hospital di New York e prima firma di uno studio apparso sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, dopo aver valutato le concentrazioni nelle urine di nicotina e cotinina - i due metaboliti attraverso cui si valuta l’esposizione al fumo - prelevati da 12 fumatori a diverse dosi. In sintesi: non c’è un livello di esposizione al di sotto del quale il rischio è pari a zero? «L’effetto genetico nei fumatori occasionali è molto più lieve rispetto ai fumatori regolari, ma ciò non significa che non ci siano conseguenze sulla salute - chiosa Crystal -. Le alterazioni genetiche sono come un canarino nella miniera di carbone. Come l’uccellino serviva ai minatori nelle gallerie come campanello d’allarme per rilevare la presenza di gas pericolosi, i geni alterati del Dna avvertono della presenza di potenziali malattie. Il canarino, in questo caso, cinguetta per i pazienti poco esposti e strilla per i fumatori abituali». (Salute, Fondazione Veronesi)

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