Anno IV – Numero 762
Martedì 01 Dicembre 2015, S. Natalia, Mariano
AVVISO
Proverbio di oggi………..
Ordine
1. ORDINE: Concerto di
Natale, Caduceo d’oro
e
Giuramento
di
Galeno
2. ORDINE: un Farmaco
per tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Con le uova poche
calorie, molti
antiossidanti e proteine
di qualitÃ
4. Menopausa: ecco a
quali donne può servire
la terapia ormonale
Prevenzione e
Salute
5. Scarpe “a dondolo�
Per il movimento è
come avere i tacchi a
spillo
Meteo Napoli
Lunedì 30 Novembre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 11°C
Massima: 16°C
Umidità :
Mattina = 59%
Pomeriggio = 65%
O spass ro vient... e a cart… il divertimento del vento e la carta
Ordine: Un farmaco per tutti
Lunedì 7 Dicembre, ore 11.00 Ospedale Annunziata,
presentazione del Progetto di solidarietà “Un farmaco per tuttiâ€,
promosso dall’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe,
realizzato in sinergia con l’Ordine dei Farmacisti della
provincia di Napoli, con Federfarma, con l’Azienda Ospedaliera
Santobono Pausilipon e con la generosità di tantiâ€;
Il progetto ha come
finalità il riutilizzo di
farmaci non ancora
scaduti e
correttamente
conservati donati da
cittadini e raccolti
nelle farmacie che
aderiranno al
progetto.
Il tutto per finalitÃ
umanitarie ed
assistenza sociosanitaria. I farmaci
raccolti all’interno
delle farmacie
resesi disponibili
saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/10
97-un-farmaco-per-tutti
Nei prossimi giorni i rappresentanti delle farmacie che hanno aderito al
progetto saranno convocati presso la sede dell’Ordine per chiarire tutti gli
aspetti legati alla raccolta dei farmaci e dei dispositivi medico - sanitari.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
SCIENZA E SALUTE
CON LE UOVA POCHE CALORIE,
MOLTI ANTIOSSIDANTI E PROTEINE DI QUALITÀ
Negli uomini, non nelle donne, solo un considerevole consumo (uno o più uova al
dì) è risultato associato con un aumentato rischio di
scompenso cardiaco
Ancora uno studio che sembra ridimensionare la “pericolosità †del
colesterolo contenuto nelle uova. A condurlo, alcuni ricercatori del
Karolinska Institutet di Stoccolma che, dopo aver valutato la frequenza
del consumo di uova e il rischio di malattia cardiovascolare in quasi
38mila uomini e 33mila donne, seguiti per 13 anni nell’ambito di due
studi osservazionali, non hanno riscontrato alcuna associazione
significativa fra consumo di uova e rischio di infarto miocardico o di ictus. Negli uomini, ma non nelle
donne, solo un considerevole consumo (uno o più
uova al giorno) è risultato associato con un
aumentato rischio di scompenso cardiaco.
Ottime per le proteine «nobili»
«Questi risultati si aggiungono a quelli di vari altri
studi che hanno confermato che un consumo
moderato di uova può far parte di una dieta
salutare. La demonizzazione di questo alimento,
dovuta alla sua percentuale di colesterolo,
rappresenta, però, tuttora, un deterrente per
molti». «In realtà , 4 uova a settimana, distribuite
nei vari giorni, possono essere consumate da tutti e ormai ne vengono normalmente previste due a
settimana anche per chi ha il colesterolo alto. Sarebbe un errore però focalizzare l’attenzione solo sul
numero di uova senza ricordare che per la prevenzione della malattie cardiovascolari bisogna
cambiare lo stile di vita e mantenere un giusto peso tramite un’alimentazione equilibrata e una giusta
attività fisica. Nell’ambito di questo programma, due uova a settimana non sono certo pericolose e
possono rappresentare una valida e piacevole alternativa ad altri secondi. Del resto, le uova sono
economiche, hanno un apporto calorico modesto e un contenuto di sostanze nutritive molto elevato, a
cominciare dalle proteine “nobili†la cui qualità è tale da essere addirittura presa come riferimento per
il confronto con le altre fonti proteiche».
Oltre alla proteine, le uova apportano minerali come zinco e ferro,
MEGLIO BOLLITE
carotenoidi quali la luteina e la zeaxantina, potenti antiossidanti coinvolti
O STRAPAZZATE
nella protezione della retina, e vitamine come la B2, la B12, la A e la D.
Di questa, le uova rappresentano, insieme al pesce soprattutto quello
grasso e ai formaggi grassi, una delle poche fonti alimentari significative.
A questo riguardo, uno studio pubblicato di recente su Food Chemistry ha però evidenziato che con la
cottura al forno per 4o minuti si perdeva circa il 60% della vitamina D che invece rimaneva ben
conservata quando le uova venivano bollite o strapazzate (in questi casi, la perdita massima era del
18%). «Di certo anche la cottura va considerata - e in attesa che gli studi approfondiscano meglio
anche questo aspetto, conviene cuocere bene le uova (per motivi igienici), ma senza esagerare con
temperature e tempi perché in questo modo l’uovo mantiene meglio i suoi nutrienti ed è più
digeribile. Inoltre, è consigliabile preferire preparazioni che utilizzino l’olio extravergine d’oliva anziché
il burro, o che limitino comunque l’impiego di grassi». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
PREVENZIONE E SALUTE
SCARPE “A DONDOLO�
PER IL MOVIMENTO È COME AVERE I TACCHI A SPILLO
Le scarpe “a dondolo†sono un particolare tipo di calzatura con la suola curva.
Chi le indossa sarebbe costretto a cercare ogni volta l’equilibrio grazie al
lavoro muscolare di gambe e tronco. Possono essere usate sia per l’attivitÃ
fisica che per il normale cammino di tutti i giorni. Ma sono davvero un
alleato per la postura e per prevenire, o alleviare, il mal di schiena?
L’abbiamo chiesto al prof. Antonio Pedotti, del Politecnico di Milano.
Prima di valutare l’impatto delle scarpe “a dondolo†sul
movimento, ci spiega come funziona la locomozione umana?
«E’ il risultato di un complesso controllo globale dell’intero corpo effettuato dal sistema nervoso
centrale sulla base di programmi frutto in parte del processo evolutivo e in parte dell’apprendimento
individuale», risponde il professore. «I comandi nervosi risultanti sono inviati attraverso i nervi
periferici a tutti i muscoli degli arti e del tronco che si contraggono in modo sinergico con l’obiettivo di
ottimizzare il movimento in termini di mantenimento dell’equilibrio dinamico, accuratezza e stabilitÃ
nell’interazione con il suolo e l’ambiente, minimizzazione dell’energia, riduzione e distribuzione ottima
dei carichi sulle varie articolazioni incluso il complesso sistema “colonna vertebraleâ€Â».
«Per questo, se si analizza il cammino normale in piano anche a velocità sostenuta con indagini EMG e
modelli computazionali, si scopre che nel loro complesso i muscoli sono attivati per brevi intervalli e
con livelli di contrazione (e quindi dei carichi) minimi. Ovvero, grazie a questo raffinato coordinamento
che come sempre in biologia riguarda l’insieme struttura-funzione, la macchina uomo è efficiente,
consuma poco e si “logora†il meno possibile».
Qual è allora l’effetto delle scarpe “a dondolo� «In questo quadro le scarpe “a
dondolo†costituiscono una perturbazione che impatta significativamente sul movimento costringendo
chi le indossa a modificare il proprio pattern locomotorio e, in funzione della forma e della rigiditÃ
della suola, ad allontanarsi da quell’ottimo che è proprio del cammino naturale». «Una perturbazione
dello stesso tipo, anche se diversa negli obiettivi e nei risultati, è causata dai tacchi a spillo più o meno
vertiginosi, certamente non consigliabili per ottimizzare il cammino o prevenire patologie
osteoarticolari. Non sembra che l’estetica del cammino guadagni molto dalle scarpe “a dondoloâ€Â».
Le scarpe “a dondolo†assecondano o alterano la naturale spinta del piede?
«Il piede, grazie alla sua specifica struttura, svolge attivamente una funzione biomeccanica molto
importante durante l’appoggio sia in fase di accettazione del carico che durante la spinta. Anche se
non sono stati ancora effettuati studi sufficientemente rigorosi sull’effetto delle scarpe “a dondoloâ€,
non vi è dubbio che queste calzature irrigidiscono sostanzialmente il piede e inducono un
trasferimento innaturale del carico dal tallone al metatarso alterando profondamente le funzioni del
piede stesso. E ciò si riflette sui vari segmenti corporei e in particolare sulla colonna vertebrale».
Una ricerca di due università spagnole ha visto nelle scarpe “a dondolo†uno strumento per tonificare
le fasce muscolari del tronco e del tratto lombare.
L’impatto delle scarpe “a dondolo†sul benessere dei tessuti va valutato con cautela
«In chi le indossa – è stato misurato un aumento del range of motion nel tratto lombare della colonna
vertebrale e un aumento del livello di contrazione dei muscoli retto addominale e soprattutto (circa
del 50%) degli erettori spinali. Non potendo controllare l’equilibrio dinamico modulando la
distribuzione del carico sul piede come avviene in condizioni naturali, i soggetti sono costretti a
provvedervi con un movimento compensatorio del tronco nel piano sagittale».(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
SCIENZA E SALUTE
MENOPAUSA: ECCO A QUALI DONNE
PUÃ’ SERVIRE LA TERAPIA ORMONALE
I dati sull’utilizzo degli estro-progestinici nelle donne in climaterio permettono di
capire meglio quando e per chi sono utili, e per quanto tempo andrebbero
somministrati
Sono quasi 14 milioni le italiane sopra
i 50 anni in menopausa, in genere
molto attive, nel pieno della carriera,
non di rado con figli adolescenti vista
l’età sempre più avanzata della
gravidanza.
Però, nonostante l’aspettativa di vita
femminile veleggi oltre gli 84 anni e la
maggioranza passi perciò un buon
terzo dell’esistenza in menopausa,
oggi c’è ancora resistenza a parlare di
questo periodo.
Per aiutare le donne a vivere il
passaggio con consapevolezza e
serenità la Sigo (Società Italiana di
Ginecologia e Ostetricia) ha appena lanciato la campagna “Menopausa meno... male!†per dare tutte le
informazioni che servono, perché «sul tema c’è confusione. Dopo una fase di entusiasmo per la terapia
ormonale sostitutiva siamo passati alla paura acritica degli ormoni, poi sono arrivati gli isoflavoni di
soia a richiamare l’attenzione, salvo poi scoprire che anche questi devono essere maneggiati con cura.
È giunto perciò il momento di fare chiarezza, spiegando innanzitutto alle donne che la menopausa non
è una disgrazia, ma va affrontata come merita».
La cura deve essere personalizzata
A giudicare dai dati di un sondaggio Sigo su circa 2mila donne appena diffuso, però, non ci si sente per
nulla tranquille all’arrivo del climaterio:
 il 68% lo ritiene una fase negativa, soprattutto per i fastidi e i disturbi che comporta,
 il 58% si sente peggio di prima.
Poche sanno che dopo la menopausa cresce il rischio di disturbi cardiovascolari, osteoporosi, tumori.
Il 35% ha assunto la terapia ormonale:
ï¶ solo nel 3% dei casi quelle che non lo hanno fatto è perché non hanno disturbi,
ï¶ il 20% pensa che non serva,
ï¶ più del 30% non è stata informata
ï¶ il 43% ha paura degli ormoni.
«Oggi sappiamo molto di più sulla terapia ormonale sostitutiva, l’unica i cui effetti, nel bene e nel
male, sono documentati da molti studi.
Non va prescritta a scopo preventivo o a dieci anni dall’inizio della menopausa, ma subito, e solo, alle
donne con sintomi e che non abbiano una controindicazione assoluta agli ormoni, come un pregresso
tumore al seno; se la cura è personalizzata e la paziente è seguita per valutarne bene gli esiti, non è
pericolosa ma vantaggiosa, specie nelle donne con molte vampate, segno di una maggior fragilitÃ
vascolare e quindi indicative di un maggior rischio per cuore e vasi».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
«Oggi si usano dosaggi più bassi ed estrogeni molto
selettivi, che non arrivano al tessuto mammario - aggiunge
Rossella Nappi, ginecologa dell’Ambulatorio di endocrinologia ginecologica e della menopausa del
Policlinico San Matteo di Pavia -.
Inoltre le vampate si hanno soprattutto in peri-menopausa, a volte bastano uno o due anni di cura per
risolvere i malesseri senza incidere sul rischio di tumore al seno.
In proposito, sappiamo che 5 anni di terapia aumentano la probabilità di circa il 26% mentre la
familiarità triplica il pericolo e il sovrappeso e l’obesità , lo raddoppiano.
Con dieci chili di troppo, in altri termini, si rischia di più che prendendo gli ormoni per un po’ di
tempo».
Le vampate, stando ai dati raccolti sono il sintomo più fastidioso.
«Il 15% le ha in forma severa (oltre 10-15 volte al giorno e almeno 5-7 per notte)».
«In questi casi è opportuno discutere col ginecologo l’opportunità di una terapia ormonale
temporanea».
IL RISCHIO DI TUMORE AL SENO
Non va persa di vista la situazione generale
Essenziale è però una valutazione individuale dei rischi e dei possibili benefici, come sottolineano le
linee guida sul trattamento della menopausa della Endocrine Society statunitense in uscita sul Journal
of Clinical Endocrinology and Metabolism.
«Il ginecologo deve creare per ciascuna un “filo conduttore†personalizzato delle terapie, ascoltando le
paure e condividendo le scelte: inutile imporre una terapia ormonale a chi non la accetta, poi quella
donna perderà la fiducia e non si curerà più in alcun modo.
Tutto ciò senza mai perdere di vista la situazione generale: la donna in menopausa deve essere
valutata anche per la condizione cardiovascolare, metabolica, di salute complessiva: se per esempio
c’è un’ipertensione non si può trascurare», conclude il ginecologo.
Una ricerca pubblicata su Nature Genetics, condotta su circa
Fumare anticipa il climaterio
70mila donne in tutto il mondo, ha chiarito che oltre due terzi
delle oltre 40 regioni del genoma coinvolte nella regolazione
della menopausa contengono geni che servono a mantenere integro il Dna.
«Sono centinaia, e ciascuno può spostare l’insorgenza della menopausa di poche settimane come di un
anno, ma tutti hanno a che fare con la riparazione dei danni al Dna: in pratica, se questi geni sono
efficienti gli ovociti riescono a “risanare†meglio le mutazioni del genoma e sopravvivono più a lungo,
allontanando il climaterio.
Non a caso i danni al Dna provocati dalle sigarette mandano le fumatrici in menopausa uno o due anni
prima del previsto: mantenere il Dna integro è quindi il mezzo migliore per ritardare il climaterio».
Tutti
i
ginecologi
concordano
TROPPO POCHI GLI SPECIALISTI DELLA MATERIA sull’importanza di rivolgersi a un Centro
Menopausa, o comunque a un medico che
abbia una preparazione adeguata sul tema del climaterio.
Tuttavia può non essere affatto facile trovarlo, anche perché la formazione scarseggia: lo ha appena
segnalato uno studio su Menopause e lo conferma Francesca Nocera, presidente Sigite (SocietÃ
Italiana di Ginecologia della terza età ).
«Sono davvero pochi i giovani medici che decidono di specializzarsi in questa branca della ginecologia,
che viene tuttora considerata un argomento, per così dire, di nicchia».
«Ma credo si possa affermare che sia una considerazione sbagliata - sottolinea Francesca Nocera -, dal
momento che si può calcolare che ci sia un “bacino†di ben quattordici milioni di pazienti interessate, e
che sono in continuo aumento». (Salute)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 8 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare - Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine,
nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento
sulle: CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE
Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il panel sarà aggiornato.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 762
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare