Le cose stanno cambiando e se un tempo il laureato in farmacia si posizionava ai primi posti nei rapporti condotti da Almalaurea, oggi i dati non sono più così benevoli. I numeri parlano chiaro: nel 2010 il tasso di disoccupazione a un anno per i farmacisti era del 13,3%, oggi siamo al 24,9%. E’ a partire da questi numeri che la Fofi ha creato “Farma Lavoro”, un’iniziativa di orientamento e sostegno all’occupazione dei laureati in Farmacia e Ctf, presentato ieri a FarmacistaPiù nel corso della sessione “Sostenibilità della farmacia nel Servizio sanitario nazionale”. «La disoccupazione è un tema prioritario per il paese» spiega il presidente della Federazione Andrea Mandelli «e la Fofi è in prima linea su questo fronte. Per questo abbiamo pensato a un portale che aiuti sia chi è stato “espulso” dalla farmacia sia chi non trova sbocchi dopo un percorso di laurea impegnativo. Si tratta» continua Mandelli «di un progetto che avevamo in cantiere da tempo, ma che abbiamo concretizzato ora in coincidenza con la presentazione del “Piano lavoro” del Governo. Con il quale, tra l’altro, abbiamo riscontrato profonda sintonia». Le linee essenziali del progetto, al quale hanno dato adesione e supporto le aziende farmaceutiche, Angelini in particolare, sono, come illustra il presidente Fofi «individuare gli scenari evolutivi, le leggi, le norme e i contratti, aiutare nell’identificazione di fondi e supporti, definire strumenti di autovalutazione e orientamento e stabilire una connessione con il mondo della farmacia. Un sistema tecnologico evoluto» aggiunge «permetterà di profilare le professionalità più adatte a una determinata ricerca, unendo in questo modo offerta e richiesta di lavoro». Il prossimo step sarà quello di identificare con l’Università quali possano essere i corsi post-laurea più adatti per l’inserimento lavorativo. Il portale, conclude Mandelli «dovrebbe essere pronto prima di Natale»